Denunce, multe e sequestri della Polizia Ambientale - Marzo 2013Luigi de Magistris
L'attiva svolta dagli agenti della Polizia Ambientale di Napoli. Il dettaglio delle attività è relativo all'individuazione di discariche abusive, allacci fognari non autorizzati, multe a cittadini per deposito fuori orario, sanzioni per deposito fuori dai cassonetti, mancato utilizzo delle palette per la deiezione di animali domestici.
Denunce, multe e sequestri della Polizia Ambientale - Marzo 2013Luigi de Magistris
L'attiva svolta dagli agenti della Polizia Ambientale di Napoli. Il dettaglio delle attività è relativo all'individuazione di discariche abusive, allacci fognari non autorizzati, multe a cittadini per deposito fuori orario, sanzioni per deposito fuori dai cassonetti, mancato utilizzo delle palette per la deiezione di animali domestici.
Lunedì 25 gennaio 2016 si è tenuto al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino l'iniziativa pubblica organizzata dalle Mamme NO Inceneritore dal titolo "Inceneritore di Firenze: cosa possiamo ancora fare? Nessun rischio evitabile è accettabile".
All’incontro sono intervenuti diversi relatori che hanno illustrato i rischi sulla salute dei cittadini, le alternative possibili e di successo già in atto in diverse realtà italiane ed estere e il ricorso al Tar:
- ANNIBALE BIGGERI – Professore Ordinario di Statistica Medica, Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “G. Parenti” Università di Firenze.
- CLAUDIO TAMBURINI – Avvocato, Coordinamento Comitati della Piana
- ROSSANO ERCOLINI – Presidente Zero Waste Italy
- DON DANIELE BANI – Parroco di San Martino (Sesto Fiorentino)
Di seguito le slide della presentazione di CLAUDIO TAMBURINI dal titolo: “Azioni legali: tempi e prospettive del ricorso al TAR”
Per l'occasione il Cinema Grotta era strapieno di persone dentro e fuori la sala. Oltre 800 persone erano presenti al Cinema, a cui si sono aggiunte circa 400 persone che hanno seguito l'evento in diretta streaming.
Lunedì 25 gennaio 2016 si è tenuto al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino l'iniziativa pubblica organizzata dalle Mamme NO Inceneritore dal titolo "Inceneritore di Firenze: cosa possiamo ancora fare? Nessun rischio evitabile è accettabile".
All’incontro sono intervenuti diversi relatori che hanno illustrato i rischi sulla salute dei cittadini, le alternative possibili e di successo già in atto in diverse realtà italiane ed estere e il ricorso al Tar:
- ANNIBALE BIGGERI – Professore Ordinario di Statistica Medica, Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “G. Parenti” Università di Firenze.
- CLAUDIO TAMBURINI – Avvocato, Coordinamento Comitati della Piana
- ROSSANO ERCOLINI – Presidente Zero Waste Italy
- DON DANIELE BANI – Parroco di San Martino (Sesto Fiorentino)
Di seguito le slide della presentazione di CLAUDIO TAMBURINI dal titolo: “Azioni legali: tempi e prospettive del ricorso al TAR”
Per l'occasione il Cinema Grotta era strapieno di persone dentro e fuori la sala. Oltre 800 persone erano presenti al Cinema, a cui si sono aggiunte circa 400 persone che hanno seguito l'evento in diretta streaming.
Este documento describe al tero, un ave pequeña y elegante nativa de América del Sur. Mide entre 30 y 35 cm de largo, con plumaje negro, blanco y gris. Vive en bandadas, hace nidos en campo abierto y se alimenta de insectos pequeños y carne cruda. Es un aliado del hombre en el control de plagas agrícolas.
Este documento presenta un resumen de cuatro módulos sobre el desarrollo humano desde perspectivas socioculturales, científicas y educativas. El primer módulo explora las teorías sobre la naturaleza vs. la crianza y el papel de la educación en el desarrollo. El segundo presenta modelos psicológicos como los de Freud, Erickson y Piaget. El tercer módulo analiza factores socioeconómicos y culturales que afectan el desarrollo infantil en México. El cuarto
O documento discute a natureza do conhecimento jurídico, argumentando que ele evoluiu de um saber ético na Roma Antiga para um saber mais tecnológico e dogmático a partir do século XIX. Também apresenta três modelos teóricos para analisar a decidibilidade jurídica - analítico, hermenêutico e empírico - e discute as funções pedagógica e social da dogmática jurídica.
El documento explica el flujo circular de la renta en la economía de mercado. Los agentes principales son las familias, las empresas y el estado. Las familias son propietarias de factores productivos como la tierra, el trabajo y el capital, y son unidades de consumo. Las empresas usan los factores de las familias para producir bienes y servicios que las familias demandan. Las familias reciben rentas de las empresas e intercambian en los mercados de factores y bienes. Las empresas producen bienes para intercambiar con las familias a cambio de dinero. El estado
El documento describe los diferentes mercados financieros en Córdoba, incluyendo el mercado bancario y de capitales. Detalla los tipos de operaciones que se negocian en la Bolsa de Comercio de Córdoba a corto, mediano y largo plazo, como cheques de pago diferido, fideicomisos financieros y obligaciones negociables. También explica los mercados primario y secundario, y los tipos de fideicomisos financieros y obligaciones negociables.
Osservazioni associazioni ambientaliste presentate nella Inchiesta Pubblica sulla procedura di VIA della discarica di rifiuti speciali in località Saturnia SP
Accordo di programma per Taranto: Best practices di Marghera eAmbiente
Lunedì 7 ottobre 2013, presso Confindustria Taranto, si è tenuto un incontro nel quale è stata presentata l’esperienza di Accordo di programma del SIN del Porto di Marghera e delle sue aree limitrofe. All'evento sono intervenuti l’Avv. Alessio Vianello (partner dello Studio Legale
MDA associati del Foro di Venezia), Gabriella Chiellino (amministratore delegato di eAmbiente srl) ed Emanuele Zanotto (Resp. Divisione Riqualificazione e Bonifiche eAmbiente).
Effetti degli accordi sul risanamento del SIN di VeneziaeAmbiente
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20100302 Gronda di Genova - Progetto faraonico inutileILoveGENOVA
La gronda di Genova, un progetto faraonico, velleitario, inutile e dannoso. Un cinico massaco del territorio del Ponente genovese e della Valpolcevera.
CRITICHE AL SINDACO PORTOBELLO, ASSOLTO IL BLOGGER CIAMPOLILLO
“La critica politica aveva natura di verità dimostrata dai successivi proveddimenti della prefettura e del ministro degli interni!, culminati con lo scioglimento del Comune.
Con questa motivazione il GUP del Tribunale di PA, Lorenzo Matassa, ha ssolto il giornalista e blogger di Isola delle Femmine Giuseppe Ciampolillo perché il fatto non costituisce reato.
Ciampolillo era stato querelato dall’ex sindaco Gaspare Portobello per un articolo pubblicato nell’aprile del 2010 sul mensile carinese “Il Vespro”, nel quale in sintesi e con espressioni “forti” invitata il primo cittadino ad assumere “atteggiamenti risoluti” nei confronti del malaffare amministrativo e mafioso.
Il Giudice, nel valutare il contenuto dell’articolo, ha rilevato fra l’altro che il giornalista è stato “premonitore di future verità”.
Anche il momento storico in cui è maturata la vicenda ha inciso sull’esito della sentenza: pochi giorni prima che uscisse l’articolo citato, infatti, il consiglio comunale di Isola si era riunito per deliberare su “infiltrazioni mafiose”
“E’ la dimostrazione –dice Ciampolillo – che non ero un pazzo furioso che gridava a mezzo mondo circa i gravi pericoli che correvano le istituzioni a Isola delle Femmine”.
CLP
Isola delle Femmine 16 maggio 2014
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2014/05/critiche-al-sindaco-portobello-assolto.html
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Il dottore Anzà, responsabile del “servizio 3 tutela dell'inquinamento atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana, lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all’ immagine ad opera del convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del “Comitato Cittadino Isola Pulita” dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di diffamazione condotta attraverso alcuni siti Internet.
Il ricorrente produce perciò cinque allegati a riprova di tali affermazioni.
Il primo ed il secondo degli allegati riporta la “richiesta di intervento a tutela della salute pubblica” contenuto all'interno di un blog ( un sito web, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore, detto “blogger”, pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video) in cui si denuncia all'opinione pubblica ed all'assessore regionale al Territorio e Ambiente della regione Sicilia, Rossana Interlandi, e al dirigente generale del Dipartimento Territorio Ambiente arch. Pietro Tolomemeo, in particolare, la anomala richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della società Italcementi che ha un impianto nel comune di Isola delle Femmine.
Nel suo articolo, il convenuto Giuseppe Ciampolillo prende in esame lo svolgimento della conferenza di servizi convocata e presieduta dal dottore Anzà il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n. 152/2006, ed avente ad oggetto la richiesta di autorizzazione (modificativa di quelle già in atto) alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi: cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per la manifesta intenzione della Italcementi di fare uso del pet-coke, trasportandolo all'interno del suo stabilimento dopo averlo fatto transitare lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke è sostanza pericolosa e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Il quadro nazionale della gestione dei fanghi ed eventuali sviluppiAcquedotto Pugliese
Relazione dell'Ing. Elena Mauro, Federutility, al Convegno "La gestione dei fanghi rinvenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane nell'ATO Puglia"
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Novità di legislazione ambientale da gazzetta italiana e UE e le sentenza della corte di giustizia UE e della corte costituzionale pubblicate nel mese di Novembre 2020
Novità su studi scientifici e documenti ufficiali delle istituzioni pubbliche nazionali e internazionali in materia ambientali nel mese di Ottobre 2020
Poteri sindacali in materia di prevenzione nella tutela della salute pubblicaMarco Grondacci
Analisi dei poteri del Sindaco nella tutela della salute pubblica nei procedimenti ambientali di AIA. Il Parametro salute pubblica nei procedimenti di VIA. Come disciplinare le emissioni odorigene
1. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale
FONDAZIONE TOSCANA SOSTENIBILE – ONLUS Via San Bartolomeo 17 San Miniato (PISA) http://www.ftsnet.it/
Telefono Cellulare: 347 0935524 e-mail : marco.grondacci@libero.it - sito : http://www.amministrativo.it/Ambiente/
Gli Impatti Ambientali del Porto? Sono tutti scritti nello Studio Di Impatto Ambientale del PRP
PREMESSA
Il Tavolo di confronto sull’attuazione del Piano Regolatore del Porto (PRP) continua ad esistere in
clandestinità con il comportamento attivo in primo luogo del Comune capoluogo ed una sorta di
consenso passivo delle associazioni ambientaliste.
In oltre due anni di esistenza questo Tavolo non ha saputo produrre alcun documento di verifica
sullo stato di attuazione delle prescrizioni che il Ministero dell’Ambiente aveva stabilito in sede di
rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale del PRP.
Eppure gli documenti ufficiali della AP ( Studio di Impatto Ambientale : SIA), del Ministero
dell’Ambiente ( giudizio di VIA ex parere Commissione VIA), della Regione ( parere interno al
procedimento di VIA) confermano il permanere, nelle aree residenziali limitrofe al porto
commerciale, di un quadro pluriennale negativo sotto il profilo dell’inquinamento dell’aria e da
rumore e al contempo di una inerzia degli enti preposti ai controlli e alle misure di
prevenzione/risanamento di detta situazione a cominciare in primo luogo dalla Autorità Portuale.
Visto che tutti continuano a rimuovere il contenuto reale di questi documenti mi sembra utile
riportare sia pure in sintesi alla luce quanto sopra.
E’ ovvio che quello che segue sarebbe dovuto essere al centro della attività del suddetto Tavolo ma
evidentemente Comune , Autorità Portuale , associazioni industriali, sindacalisti (con l’ausilio degli
ambientalisti addormentati) avevano altro da fare…….
FATTORE EMISSIONI/IMMISSIONI ARIA
Secondo lo SIA ,allo stato attuale gli indicatori con una certa problematicità sono: il PM10 con
superamenti del limite DMA 25 novembre 1994 e DMA 2 aprile 2002 n° 60 in alcune postazioni
(C.so Nazionale, Via Valdilocchi) ; le polveri totali PTS, con i valori massimi che, in Viale Italia,
superano il livello di attenzione DMA 15 aprile 1994 (150 µg/m3), il benzene (concentrazioni
maggiori di 10 ng/Nm3 in cinque punti di monitoraggio);il benzo(a)pirene, con valori medi e
massimi superiori al limite di 1 ng/m3 indicato dal DMA 25 novembre 1994 e l’NO2 ;.
L’attuazione del nuovo PRP comporta variazioni del carico emissivo attuale, sia diretto correlato
alle attività che si svolgono all’interno dell’ambito portuale ,sia in conseguenza delle variazioni
attese per i flussi di veicoli leggeri e pesanti e del traffico marittimo;
Per quanto riguarda le attività portuali
In base al cambiamento delle destinazioni d’uso delle aree del porto e riprendendo la
classificazione delle varie zone omogenee , lo SIA prevede le seguenti variazioni degli impatti per
i singoli ambiti portuali:
• potenziale aumento delle emissioni di origine industriale e cantieristica negli ambiti 6, 7 e
9(porto commerciale e cantieri del Muggiano);
• aumento emissioni da traffico pesante nell’ambito 8 (Lotti);
In particolare nell’ambito 6 (porto commerciale: Da Calata Malaspina al pontile Enel) e 7
(Fossamastra, Molo Marina Militare ) nella situazione ex ante :
• Emissioni PTS movimentazione e stoccaggio merci rinfuse e container, emissioni SOV
determinate da piccole attività di manutenzione e diportisti che
• Emissioni PTS movimentazione e stoccaggio container
• Emissioni SOv, NOx, SO2 da attività industriali
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2. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale
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Nella situazione ex post:
• Incremento emissioni PTS movimentazione e stoccaggio merci rinfuse e container.
Probabile incremento emissioni navi in banchina.
• Incremento emissioni PTS movimentazione e stoccaggio container. Incremento emissioni
navi in banchina
• Espansione industriale e cantieristica, con potenziale incremento delle emissioni determinate
da manutenzioni imbarcazioni e servizi
Comunque l’ambito più problematico è sicuramente quello del Porto Commerciale per la
significativa ricorrenza di venti dai settori meridionali e per la presenza di una rete viaria urbana a
pettine perpendicolare alla costa che introduce possibili situazioni di incanalamento degli
inquinanti, in particolare quelli originati dalle operazioni sui piazzali (PTS, PM10, emissioni
veicolari), verso il centro urbano della Spezia.
Il Piano Regionale sulla qualità dell’aria (DCR n.4/2006)
Il giudizio di VIA sul PRP riporta una sintesi dal piano regionale relativamente al Comune della
Spezia dalla quale si ricava che :
• l’attività marittima unitamente ai trasporti su strada contribuisce significativamente per le
emissioni di NOx (dopo l’ENEL);
• le maggiori criticità per il comune della Spezia sono rappresentate,in prima misura dalle
emissioni di PM10 della centrale Enel seguite da quelle dovute al traffico su strada ed
all’attività marittima ;
• i valori stimati nel 2001 risultano superiori ai limiti del DM60/02 sia per gli NOx che per
il PM10 mentre la scenario tendenziale prevede un leggero miglioramento nel tempo delle
suddette criticità ma non il raggiungimento dei limiti in tutte le aree comunali alle date
stabilite;
• che detto Piano inserisce il Comune della Spezia fra quelli nei quali risulta prioritario
intervenire con misure ed attuazione di provvedimenti inquadrati in una politica di
trasporto urbano sostenibile rivolti alla riduzione del traffico urbano, principale fonte di
inquinamento atmosferico con conseguenti benefici per l’atmosfera e l’ambiente acustico;
FATTORE RUMORE
Il giudizio di VIA rileva in generale come alcune tipologie di attività localizzate nel Porto della
Spezia sono, in ogni caso, sicuramente associate ad un rilevante carico di rumore e tra queste lo
scarico delle navi nel porto mercantile e la movimentazione dei containers, caratterizzate da livelli
in prossimità della sorgente compresi tra 70-80 dB(A).
Il giudizio di VIA aggiunge che in analogia all’inquinamento atmosferico, anche per il rumore le
maggiori problematiche associate alle previsioni del PRP della Spezia sono localizzate nell’ambito
6 del Porto Commerciale dove la specializzazione funzionale determinerà una maggiore
concentrazione del carico di rumore in un’area antistante al centro abitato in cui prevalgono
funzioni residenziali.
Risulta altresì chiaramente , sempre secondo il giudizio di VIA, che il quadro dell’inquinamento da
rumore non è ancora stato definito (nonostante la sistematica violazione dei limiti di legge come
ammesso dallo stesso SIA che cita le campagne di rilevamento dell’Arpal) , infatti si afferma
( pagina 31) : “adempimenti comunitari in materia di rumore (predisposizione della mappatura
acustica del traffico veicolare, ferroviario, aeroportuale e dei siti industriali, inclusi i porti
principali, secondo la Direttiva 2002/49/CE) ,in attesa che il quadro normativo nazionale consolidi
certezze, forniranno l’occasione per comporre un quadro conoscitivo;in tal senso, il PRP di La
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3. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale
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Spezia fornisce l’occasione di riorganizzare funzionalmente le attività caratterizzate da emissioni
acustiche significative o disturbanti, di introdurre opportune accortezze gestionali preventive e
azioni di mitigazione finali”. Si conferma come fino alla attuazione del PRP non siano state attivate
tali opportune accortezze gestionali, questo nonostante il quadro dei dati di rilevamento. Non solo
ma si arriva nello stesso giudizio di VIA a gettare una spugna anticipata : “gli interventi di
insonorizzazione nell’area portuale hanno efficacia limitata ad alcune categorie di emissioni
(impianti di ventilazione, impianti fissi, ecc.) mentre diventa difficile, se non impossibile, pensare
di ridurre: le emissioni di rumore determinate dai mezzi adibiti alla movimentazione dei container,
le emissioni di rumore delle gru e delle navi ormeggiate in banchina;a tal fina sarà determinante
un assiduo controllo da parte dell’AP” . Inutile dire che a tutt’oggi tale assiduo controllo non c’è
stato.
Non solo ma pagina 32 del giudizio di VIA si confermano due elementi molto rilevanti sotto il
profilo del potrarsi del danno esistenziale per i cittadini residenti nelle aree limitrofe al porto
commerciale ( in particolare ambiti 6 e 7 ) :
1. si da per scontato il permanere di un lungo periodo di disagi da emissioni sonore quando si
afferma : “l’impatto acustico può essere riqualificato solo nel lungo periodo mediante il
rinnovamento tecnologico degli impianti ,macchine o attrezzature optando per tecnologie
caratterizzate da minime emissioni di rumore ovvero con l’adozione di specifiche azioni di
mitigazioni locale su impianti o fasi di attività suscettibili di confinare le sorgenti di
rumore”
2. si da per scontato che sia l’attuale situazione che quella successiva alla attuazione del PRP ,
non siano adeguatamente valutate e che necessitano di ulteriori verifiche per misurare il
livello di impatto da rumore dall’attività portuale e quindi i relativi rischi per la salute dei
cittadini . Infatti si afferma che : “si dovrà procedere ad un monitoraggio in continuo in
accordo con l’ARPAL- prima,durante e nella fase di attuazione del Piano- per
l’individuazione dei livelli sonori immessi in corrispondenza dei ricettori più prossimi allo
svolgimento delle attività portuali più impattanti per definire i possibili interventi anche
passivi di mitigazione sui singoli ricettori sensibili”.
Infine e non ultima questione il giudizio di VIA ammette esplicitamente come almeno sotto il
profilo del disturbo della quiete pubblica l’Autorità Portuale non ha esercitato fino in fondo in
questi anni i suoi poteri di controllo e sanzioni verso gli operatori portuali. Si afferma infatti a
pagina 35: “secondo lo SIA ,una parte rilevante del disturbo è originata,oltre che dall’attività
portuale vera e propria ,anche da comportamenti degli operatori generalmente poco attenti a
considerare la propria attività in termini di effetti ambientali; per tale aspetto l‘AP è dotata di
poteri decisionali e prescrittivi in grado di contribuire in modo decisivo al contenimento
dell’impatto da rumore, sia agendo dall’interno del porto con “aggiustamenti” giornalieri rispetto
alle modalità di conduzione delle attività, sia con interventi di indirizzo rispetto ai comportamenti
degli operatori”.
Non solo ma subito dopo si elencano una serie di provvedimenti che se adottati sistematicamente
dalla Autorità Portuale nel passato avrebbero limitato fortemente il disagio per i residenti, “i
previsti provvedimenti sulle pavimentazioni stradali(drenanti fonoassorbenti a doppio strato e in
strato sottili), portuali e periportuali- inserite all’interno del piano di risanamento acustico
comunale- se sperimentate positivamente potranno essere valutati nei confronti della possibile
mitigazione dei previsti aumenti del clima acustico indotti dal traffico secondo lo SIA limitati “.
Esempio chiarissimo della sufficienza amministrativa con la quale il tema dell’inquinamento da
rumore è stato affrontato risulta essere la affermazione contenuta nel parere della Regione Liguria
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4. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale
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interno al giudizio di VIA del Ministero dell’Ambiente , secondo cui : “in ragione dei superamenti
dei valori limite (diurni e notturni) di immissione individuati dalla zonizzazione acustica comunale
dovrà essere elaborato dall’Autorità portuale un Piano di risanamento acustico dell’infrastruttura
portuale, come previsto dal D.M. 29.11.00, che terrà conto dei risultati del monitoraggio da
concordarsi con ARPAL” Ora risulta chiaro come tale Piano avrebbe dovuto essere attivato già da
molti anni come peraltro previsto non solo dal DM 28/11/2000 citato ma ancor prima (vedi legge
447/1995).
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