La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesialiRaffaele Nappi
di Miguel Delgado Galindo
Sottosegretario del Pontificio
Consiglio per i Laici
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Durante il Pontificio Consiglio
per i Laici nel 2008, Benedetto XVI
pronunciò queste parole:
«I movimenti ecclesiali e le nuove
comunità sono una delle novità più
importanti suscitate dallo Spirito Santo
nella Chiesa per l’attuazione del Concilio
Vaticano II. Si diffusero proprio a ridosso
dell’assise conciliare, soprattutto negli
anni immediatamente successivi, in
un periodo carico di entusiasmanti
promesse, ma segnato anche da difficili
prove. Paolo VI e Giovanni
Paolo II seppero accogliere e
discernere, incoraggiare e promuovere
l’imprevista irruzione delle nuove realtà
laicali che, in forme varie e sorprendenti,
ridonavano vitalità, fede e speranza a
tutta la Chiesa»
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesialiRaffaele Nappi
di Miguel Delgado Galindo
Sottosegretario del Pontificio
Consiglio per i Laici
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Durante il Pontificio Consiglio
per i Laici nel 2008, Benedetto XVI
pronunciò queste parole:
«I movimenti ecclesiali e le nuove
comunità sono una delle novità più
importanti suscitate dallo Spirito Santo
nella Chiesa per l’attuazione del Concilio
Vaticano II. Si diffusero proprio a ridosso
dell’assise conciliare, soprattutto negli
anni immediatamente successivi, in
un periodo carico di entusiasmanti
promesse, ma segnato anche da difficili
prove. Paolo VI e Giovanni
Paolo II seppero accogliere e
discernere, incoraggiare e promuovere
l’imprevista irruzione delle nuove realtà
laicali che, in forme varie e sorprendenti,
ridonavano vitalità, fede e speranza a
tutta la Chiesa»
Santificare la festa - Intervento del card. O'Malley al Family 2012Raffaele Nappi
"Essere un fedele discepolo di Gesu’ Cristo nella Chiesa Cattolica e’ molto di piu’ che un viaggio immaginario. E’un modo di vivere insieme; la persona intera e’ coinvolta nel processo. L’educazione a questo cammino deve essere percio’esperienziale, personale, coinvolgente e vivificante. Impariamo ad essere discepoli come impariamo una lingua, cioe’ facendo parte di una comunita’ che parla quella lingua. I giovani cattolici devono essere guidati dalla fede di chi e’ intorno, coetanei o adulti cattolici che stanno facendo lo stesso cammino."
R. Villano - Strutture dell'essere cristiano in J. RATZINGER: Omelia Omelia d...Raimondo Villano
45. R. Villano “Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger” - Lavoro realizzato nell’ambito del Seminario teologico di Lettura(corrispondente a 3 crediti universitari CFU/ECTS) su“Strutture dell’essere cristiano” di Joseph Ratzinger tenutosi a Città del Vaticano, presso la Cattedra Teologia del Popolo di Dio della Pontificia Università Lateranense, Aula 310, dal 13 feb al 15 mag 2013 sotto la guida del Direttore Prof. Rev. Achim BUCKENMAIER (Docente di dogmatica, Direttore della Cattedra per la Teologia del Popolo di Dio presso l’Università Lateranense, Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e della Congregazione per la dottrina della Fede) e con la collaborazione del Prof. Rev. Ludwig WEIMER (Docente di dogmatica e Vice-Direttore della Cattedra; abilitato nel 1981 alla libera docenza in teologia dogmatica dal Prof. Joseph Ratzinger a Ratisbona). È in diverse istituzioni religiose, pontificie e vaticane, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero.(Chiron, CDD 230 VIL rif 2013, LCC BX1746-1755, pp. 82, Roma maggio 2013);
1. Storia della Chiesa Antica
Fondazione e prima espansione della
Chiesa: la conversione e i metodi
´
Jeronimo Leal
`
Pontificia Universita della Santa Croce
Firenze 2008
3. Elezione degli Apostoli
Caratteristiche
Distinzione tra Apostoli, discepoli e massa.
`
Unita del messaggio.
`
Atti 15,7: Fratelli, voi sapete che gia da molto tempo Dio ha
´
fatto una scelta fra voi, perche i pagani ascoltassero la
parola del vangelo e venissero alla fede.
Si chiamano κλητο oppure κλετο .
4. La Pentecoste
Pentecoste
`
La Pentecoste e la manifestazione pubblica della Chiesa, e
ne ha segnato l’inizio.
Dopo la Pentecoste arriva una crescita impressionante
della Chiesa.
5. La Pentecoste
Crescita negli Atti
1,15: centoventi;
2,41: quel giorno si unirono a loro circa tremila persone;
`
2,48: Il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunita...
4,4: il numero raggiunge i cinquemila;
5,14: andava aumentando il numero degli uomini e delle
donne che credevano nel Signore;
8,12: uomini e donne si facevano battezzare;
6. La Pentecoste
Crescita negli Atti
`
9,35: Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saron e si
convertirono al Signore;
11,21: un gran numero credette e si convert` al Signore;
ı
`
16,15: Lidia e battezzata con la sua famiglia;
16,33: il carceriere si fa battezzare con i suoi;
18,8: molti dei corinzi si battezzano;
`
21,20: sono gia molte migliaia.
7. La Pentecoste
Stark
anno 100, 7.000 cristiani;
anno 150, 40.000 cristiani;
anno 180 i cristiani passano la barriera dei 100.000;
anno 250, 1.200.000 (= 2% );
anno 300, 15/5 milioni;
anno 350, 33 milioni su un totale di 60 milioni (= 50%).
8. Morte di Stefano
Antiochia
`
[11.20] Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirene, giunti ad
Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la
buona novella del Signore Gesu. [11.21] E la mano del Signore
`
era con loro e cos` un gran numero credette e si convert` al
ı ı
Signore. [11.22] La notizia giunse agli orecchi della Chiesa di
`
Gerusalemme, la quale mando Barnaba ad Antiochia.
9. La conversione e i metodi
Portatori della fede.
Alcuni testi di Padri della Chiesa suggeriscono che sono fedeli
comuni i primi portatori della fede. Le prove sarebbero:
La provocazione di Antiochia,
la stessa esistenza della lettera ai romani,
e l’itinerario seguito da Aquila e Priscilla
(Ponto-Roma-Corinto-Efeso-Roma), prova la frequenza dei
viaggi (secondo Lampe sarebbero costati mille sesterzi:
`
non e molto caro).
10. Le altre conversioni
Al paganesimo
`
Rinnegare alla religione nazionale e rinunciare al fuoco e
`
all’acqua: si ammettono i dei stranieri, ma non si puo
rinunciare alla religione dello stato romano.
Formalismo: le cerimonie consistono in formule che si
devono recitare esattamente, gli iniziati ai misteri devono
rispettare il segreto.
` `
La santita e puramente rituale: la religione non riguarda il
comportamento.
11. Le altre conversioni
La conversione filosofica
La filosofia non insegna il mistero, ma insegna a vivere le
virtu umane.
`
´
La propaganda dei filosofi attira molti discepoli poiche le
idee muovono i cuori.
Viaggi per espandere le sue idee.
`
Insufficienza della filosofia: alle volte solo c’e retorica, o
solo parlano agli aristocratici e mai risolvono i problemi
veramente.
12. La conversione cristiana
Motivi:
`
Desiderio della verita: le religioni misteriche approfittavano
`
anche di questo desiderio di verita, ma come qualcosa di
nascosto.
` `
Cristo e la verita. Molti sono arrivati al cristianesimo
cercando prima nelle scuole filosofiche: S. Giustino,
Taziano, Clemente alessandrino, S. Agostino...
`
Liberazione dalla fatalita e dal peccato: i dei dominavano
ed erano dominati dal Fatum , il destino. Il cristianesimo
predica la piu alta liberazione: la liberazione dal peccato.
`
` `
La santita cristiana come santita interiore: le virtu praticate
`
in modo eroico, semen est sanguis cristianorum.
Altri motivi: miracoli, esorcismi, letture, annunzio della fine
del mondo, promessa della vita eterna.
13. La conversione e i metodi
Metodi
L’azione individuale, come Cristo e gli apostoli.
`
Sempre c’e un credente che parla ad un non credente.
`
Argomenti: adempimento delle profezie, autorita della
Sacra Scrittura, relazioni con il pensiero filosofico.
L’esempio: gente semplice, cristiani comuni, confessori,
martiri.
Le scuole cristiane (Alessandria e Antiochia): Retorica
cristiana.
`
La liturgia: semplicita (prima di Costantino). Canti, letture
della Bibbia, agape.
14. Prossimo capitolo: I Primi cristiani
A. Hamman
`
Per i seguaci di Cristo, non esistono difficolta nel conciliare il
cielo e la terra: il gesto piu semplice e piu banale e per essi
` `
carico di significato. Legame e nello stesso tempo rottura col
mondo visibile. Per poter ricostruire la vita dei primi cristiani,
`
bisognera tener conto di questa ambivalenza e mai perdere di
vista l’ambiente umano e sociale che fu il loro. Possediamo
qualche indizio e numerosi riferimenti, ma essi non si spiegano
se non mediante ricorsi alle fonti comuni, agli storici, ai geografi
e agli scrittori contemporanei che permettono di ricostruire il
contesto sociale e politico del cammino compiuto dalla Chiesa.