di Alfredo Paternoster
Università di Bergamo
Convegno "Le neuroscienze incontrano le altre discipline"
Padova, Palazzo del Bo
5 maggio 2011
Il convegno è promosso dall’Università di Padova e dal Dipartimento di Psicologia generale della stessa università, con il sostegno della Fondazione Sigma Tau e della Fondazione Giannino Bassetti.
di Alfredo Paternoster
Università di Bergamo
Convegno "Le neuroscienze incontrano le altre discipline"
Padova, Palazzo del Bo
5 maggio 2011
Il convegno è promosso dall’Università di Padova e dal Dipartimento di Psicologia generale della stessa università, con il sostegno della Fondazione Sigma Tau e della Fondazione Giannino Bassetti.
Raffredori, laringiti, faringiti, tracheiti, mal di gola, tosse, influenza, febbre, ecc, come possiamo aiutare i bambini e il loro sistema immunitario prima dell’inverno e delle epidemie scolastiche? Gli antibiotici quando sono utili? L’abuso di antibiotici cosa può provocare? L’alimentazione quanto è importante? Il sistema immunitario a che età si forma? Perché i bambini nei primi anni si ammalano di frequente? Se il sistema immunitario non si forma correttamente quali sono le conseguenze? Un Check Up completo quantistico può aiutarli? Come funziona e che aiuti può dare il Check Up? Tutte queste informazioni e molte altre le trovi se leggi questo articolo.
La Nutripuntura associativa è una sequenza, ben determinata, di 5 compresse di nutrienti ed è composta da: Liprofase + Nutri A + Nutri B + Nutri C… + Nutri Z; alle lettere corrisponde un numero che dipende da molti fattori cui vedremo. Un’associazione inizia sempre con Liprofase, seguito da altri tre nutrienti. Il Liprofase dinamizza l’azione dei nutrienti con i quali è associato. Questi ultimi si identificano in funzione dei bisogni della persona e della qualità dell’ambiente in cui vive, e non solo, e che grazie il Test di Bioenergetica Quantistica vengono determinati. Un’associazione di nutrienti permette l’autoregolazione di ogni organo a diversi livelli: strutturale, umorale, cognitivo e psicologico. La Nutripuntura si distingue per la sua originalità perché utilizza, sostituendosi agli aghi dell’agopuntura, dei nutrimenti endocellulari ove le informazioni elettromagnetiche vanno a regolare lo squilibrio presente nella persona.Dopo il Test-Check Up Bioenergetico Quantistico , la cui durata è di circa 10 minuti, emergono i settori più deboli dell’organismo della persona nella sua generalità e potrebbero riguardare il fegato, i reni, il polmone, oppure il sistema immunitario o ormonale e quant’altro. A questo punto,valutata la situazione generale del paziente, si procede testando le 38 Nutri ancora con la strumentazione abbiamo deciso di operare in sinergia con la SCIO andando a verificare l’associazione corrispondente dei numeri coincidenti e atti al riequilibrio del sistema, o organo in carenza, propri per lo specifico paziente. Il test prosegue sino a che si identificano esattamente i circuiti e/o gli organi da aiutare e sostenere e a questo punto la terapeuta è in grado di determinare puntualmente, e ribadiamo specificatamente per il paziente, senza temere errori umani, i nutrienti più adatti per il riequilibro dell’organismo della persona.
Cambi di stagione e disturbi che vanno dall’insonnia, nervosismo, ansia, dolori articolari, digestione lenta, gonfiore, stanchezza, depressione, mal di testa, riniti, asma e quant’altro. Quanto influisce il clima, la predisposizione genetica, l’alimentazione e gli stimoli interni ed esterni sul nostro stato di salute? Perché è importante aiutare l’organismo nel cambio stagionale? In autunno il peggioramento riguarderà di più i disturbi polmonari o il colon, in inverno i disturbi riguarderanno più i dolori lombari e le articolazioni, ma qual è la prevenzione più adatta? Come possiamo aiutare l’organismo a sostenere il nostro ritmo biologico in salute nel ciclo delle stagioni? La Nutripuntura stagionale può aiutarci? Che cos’è e come funziona? In questo articolo trovi le informazioni e un estratto della storia sulla Nutripuntura.
IL CORPO PARLA… e il tuo cosa dice? - 4° incontro del CorsoLorenzo Capello
4° incontro del Corso: IL CORPO PARLA… e il tuo cosa dice?
Titolo: Diagnosi, cura, prevenzione e significati causali dei disturbi osteo-artro-mio-facciali
Corso in 7 incontri interattivi tenuto presso il Centro Studi di Olismologia
Alimentazione biologica e prevenzione delle malattieLorenzo Capello
ACCADEMIA DI OLISMOLOGIA - 4° incontro
Alimentazione biologica e prevenzione delle malattie; riattivare il corpo con i rimedi naturali - presso Centro Studi di Olismologia – Via Popoli Uniti, 24 - Milano.
In quest’epoca moderna la reperibilità dei generi alimentari non è più un problema.
Ce n’è grande disponibilità (addirittura eccessiva), in qualunque stagione e di qualunque tipo.
Pubblicità menzognere, fuorvianti e diseducative legate a enormi interessi di mercato, uniti a un edonismo sempre più diffuso, ci portano a vivere in modo irresponsabile in condizioni di apparente benessere psico-fisico che spesso non corrispondono affatto con lo stato di salute.
Pertanto si registra - parallelamente all’allungarsi dell’aspettativa di vita - la crescita (anche in età giovanile) del rischio di patologie, soprattutto obesità, malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplasie.
Convegno sul tema dell’ASCOLTO in MEDICINA. 26 novembre 2016Lorenzo Capello
Saper ascoltare è una grazia immensa.
Il Gruppo Medici dell’Associazione Ex-Alunni dell’Istituto Leone XIII, in continuità con il Convegno “Una medicina dal volto umano” organizzato a Parigi nel 2012 dalla Confederazione Europea, propone un momento di incontro e di riflessione sul
tema de “L’ascolto in medicina”.
Istituto Leone XIII Via Leone XIII 12, Milano
Siamo immersi in un mare di onde: elettrodomestici, cellulari, wi-fi, tv. Non potremmo immaginare la nostra vita senza tutti i dispositivi che ogni giorno la semplificano. All‟energia e alle onde che li fanno funzionare, però, è esposto anche il nostro corpo. Le conseguenze sulla salute ancora non le conosciamo, ma qualche precauzione possiamo prenderla, per salvaguardare il bene più prezioso che abbiamo e cioè “la nostra salute”. Dov‟è l‟elettrosmog fuori o dentro casa? Quali sono le fonti inquinanti? Che cos‟è l‟inquinamento indoor? Quali sono le precauzioni da prendere? Possiamo scoprire se il nostro organismo è disturbato dall‟inquinamento? Con quali strumenti? In questo articolo trovi le risposte a queste domande.
Raffredori, laringiti, faringiti, tracheiti, mal di gola, tosse, influenza, febbre, ecc, come possiamo aiutare i bambini e il loro sistema immunitario prima dell’inverno e delle epidemie scolastiche? Gli antibiotici quando sono utili? L’abuso di antibiotici cosa può provocare? L’alimentazione quanto è importante? Il sistema immunitario a che età si forma? Perché i bambini nei primi anni si ammalano di frequente? Se il sistema immunitario non si forma correttamente quali sono le conseguenze? Un Check Up completo quantistico può aiutarli? Come funziona e che aiuti può dare il Check Up? Tutte queste informazioni e molte altre le trovi se leggi questo articolo.
La Nutripuntura associativa è una sequenza, ben determinata, di 5 compresse di nutrienti ed è composta da: Liprofase + Nutri A + Nutri B + Nutri C… + Nutri Z; alle lettere corrisponde un numero che dipende da molti fattori cui vedremo. Un’associazione inizia sempre con Liprofase, seguito da altri tre nutrienti. Il Liprofase dinamizza l’azione dei nutrienti con i quali è associato. Questi ultimi si identificano in funzione dei bisogni della persona e della qualità dell’ambiente in cui vive, e non solo, e che grazie il Test di Bioenergetica Quantistica vengono determinati. Un’associazione di nutrienti permette l’autoregolazione di ogni organo a diversi livelli: strutturale, umorale, cognitivo e psicologico. La Nutripuntura si distingue per la sua originalità perché utilizza, sostituendosi agli aghi dell’agopuntura, dei nutrimenti endocellulari ove le informazioni elettromagnetiche vanno a regolare lo squilibrio presente nella persona.Dopo il Test-Check Up Bioenergetico Quantistico , la cui durata è di circa 10 minuti, emergono i settori più deboli dell’organismo della persona nella sua generalità e potrebbero riguardare il fegato, i reni, il polmone, oppure il sistema immunitario o ormonale e quant’altro. A questo punto,valutata la situazione generale del paziente, si procede testando le 38 Nutri ancora con la strumentazione abbiamo deciso di operare in sinergia con la SCIO andando a verificare l’associazione corrispondente dei numeri coincidenti e atti al riequilibrio del sistema, o organo in carenza, propri per lo specifico paziente. Il test prosegue sino a che si identificano esattamente i circuiti e/o gli organi da aiutare e sostenere e a questo punto la terapeuta è in grado di determinare puntualmente, e ribadiamo specificatamente per il paziente, senza temere errori umani, i nutrienti più adatti per il riequilibro dell’organismo della persona.
Cambi di stagione e disturbi che vanno dall’insonnia, nervosismo, ansia, dolori articolari, digestione lenta, gonfiore, stanchezza, depressione, mal di testa, riniti, asma e quant’altro. Quanto influisce il clima, la predisposizione genetica, l’alimentazione e gli stimoli interni ed esterni sul nostro stato di salute? Perché è importante aiutare l’organismo nel cambio stagionale? In autunno il peggioramento riguarderà di più i disturbi polmonari o il colon, in inverno i disturbi riguarderanno più i dolori lombari e le articolazioni, ma qual è la prevenzione più adatta? Come possiamo aiutare l’organismo a sostenere il nostro ritmo biologico in salute nel ciclo delle stagioni? La Nutripuntura stagionale può aiutarci? Che cos’è e come funziona? In questo articolo trovi le informazioni e un estratto della storia sulla Nutripuntura.
IL CORPO PARLA… e il tuo cosa dice? - 4° incontro del CorsoLorenzo Capello
4° incontro del Corso: IL CORPO PARLA… e il tuo cosa dice?
Titolo: Diagnosi, cura, prevenzione e significati causali dei disturbi osteo-artro-mio-facciali
Corso in 7 incontri interattivi tenuto presso il Centro Studi di Olismologia
Alimentazione biologica e prevenzione delle malattieLorenzo Capello
ACCADEMIA DI OLISMOLOGIA - 4° incontro
Alimentazione biologica e prevenzione delle malattie; riattivare il corpo con i rimedi naturali - presso Centro Studi di Olismologia – Via Popoli Uniti, 24 - Milano.
In quest’epoca moderna la reperibilità dei generi alimentari non è più un problema.
Ce n’è grande disponibilità (addirittura eccessiva), in qualunque stagione e di qualunque tipo.
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Saper ascoltare è una grazia immensa.
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tema de “L’ascolto in medicina”.
Istituto Leone XIII Via Leone XIII 12, Milano
Siamo immersi in un mare di onde: elettrodomestici, cellulari, wi-fi, tv. Non potremmo immaginare la nostra vita senza tutti i dispositivi che ogni giorno la semplificano. All‟energia e alle onde che li fanno funzionare, però, è esposto anche il nostro corpo. Le conseguenze sulla salute ancora non le conosciamo, ma qualche precauzione possiamo prenderla, per salvaguardare il bene più prezioso che abbiamo e cioè “la nostra salute”. Dov‟è l‟elettrosmog fuori o dentro casa? Quali sono le fonti inquinanti? Che cos‟è l‟inquinamento indoor? Quali sono le precauzioni da prendere? Possiamo scoprire se il nostro organismo è disturbato dall‟inquinamento? Con quali strumenti? In questo articolo trovi le risposte a queste domande.
Sempre più persone soffrono di problemi cutanei, le dermatiti allergiche o da contatto sono in continuo aumento, ma anche orticaria, eritemi, puntini sul viso, pelle secca, eczemi, l’inquinamento e l’alimentazione quanto ne sono responsabili. La pelle e lo specchio della nostra salute e i problemi cutanei rappresentano qualcosa di più profondo della pelle. Come possiamo mantenerla in buona salute? Come possiamo scoprire le cause del problema. Quali test possono darci queste risposte? Il Check up quantististico può scoprire l’origine dei nostri problemi? In questo articolo trovi le risposte a tutte queste domande e molto di più’.
Ti senti stanco, senza forze? Fai difficoltà a fare le normali attività quotidiane ? Può trattarsi di un’infezione virale o di allergie alimentari o chimiche? Che cos’è la sindrome da stanchezza cronica? Quali sono le cause? Quali sono i disturbi più importanti? Come avviene la diagnosi? Ansia e stress quanto influiscono? Le risposte a queste e molte altre domande in questo articolo.
CONSIGLI PER UNA CORRETTA MANUTENZIONE DELLA SALUTELorenzo Capello
Convegno "La salute a portata di mano: consigli terapeutici, rimedi naturali e alimentazione" del 27 settembre presso Azienda Agrituristica Lo Stallone, Frazione Soriasco 111 - Santa Maria della Versa - (PV)
Olismologia,una Disciplina che passa dalle parole ai fattiLorenzo Capello
Per una Medicina dal volto umano, in un’epoca di alta specializzazione e tecnologia.
L’Olismologia - Disciplina della Sintesi - propone di passare dalle parole ai fatti con una diversa forma mentis medica e un approccio clinico innovativo (basato su Anatomia, Fisiologia, PNEIS e Fisica Quantistica).
Convegno Istituto Leone XIII, Milano – 8 novembre 2014
L’ansia e lo stress sono i responsabili dell’80% delle malattie in America. Ma quali sono i disturbi che provocano l’ansia e lo stress? Quanto incidono le emozioni? Cosa sono le malattie da stress? Si può valutare il nostro stato di ansia e di stress? Esistono dei rimedi naturali efficaci per riportare in equilibrio il nostro stato psicofisico? In questo articolo trovi le risposte a tutte queste domande e molto altro ancora.
PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA PER-CUTANEA - 8 novembre 2013Lorenzo Capello
Congresso "La pelle ci rivela la nostra età biologica e non solo" tenuto il 8 novembre 2013 presso la sala conferenze del Centro Servizi della BPM, Via Massaua, 6 - Milano
Estensione dell'uso di alcuni Rimedi Reckeweg in clinica olismologicaLorenzo Capello
Allergie, intolleranze, acidosi,ansia, rabbia, insonnia, fibromialgia, influenza....Estensione dell'uso di alcuni Rimedi Reckeweg in clinica olismologica
Per un modello interpretativo della mente giulio tononiLorenzo Dodi
Giulio Tononi è uno dei maggiori neuroscienziati di fama mondiale nello studio della coscienza, e assieme al suo collega neuroscienziato Gerald Edelman, ha gettato le fondamenta della moderna concezione scientifica della coscienza, che è alla base della realizzazione del chip cognitivo da parte della IBM su finanziamento del DARPA americano; Tononi ed Edelman lavorano all'interno del progetto SYNAPSE della IBM e ciò conferma la validità del loro modello scientifico della mente, la quale mente sarebbe nient'altro che un fenomeno sintropico emergentista dal quale emerge l'integrazione adattiva darwiniana tra i differenti gruppi di lavoro neuronali della corteccia cerebrale e l'ambiente esterno, creando un fenomeno "emergente" dalla correlazione spaziotemporale tra il lavoro delle varie aree del cervello, che seleziona darwinianamente l'integrazione dell'informazione tra le varie parti della mente e tra quest'ultima e il mondo esterno, mediante un processo che è alla base di tutta l'evoluzione dei viventi. Dunque il cervello, come sistema sintropico emergentista assorbe energia e ordine dall'ambiente esterno, formando una dinamica interna fortemente interdipendente fra le singole sotto aree della corteccia e fra quest'ultima e gli stimoli sensoriali provenienti dall'esterno, realizzando così l'integrazione interna dell'individuo e fra l'individuo e l'ambiente. Alla base della coscienza vi è dunque un fenomeno che è superiore alla semplice somma delle singole parti del cervello che lo formano, e il quale si appoggia sulle stesse regole di selezione naturale sulle quali si basa l'evoluzione della vita, rendendo quindi la nostra mente come un vero sistema ecologico darwiniano dove popolazioni di sinapsi crescono e si ritirano continuamente e in competizione fra loro, oltre a competere anche sul piano della forza chimica dei vari percorsi sinaptici, plasmando in modo adattivo la nostra percezione del mondo interiore soggettivo e intersoggettivo, dove l'intersoggettività è ciò che noi chiamiamo col nome di soggettività. Ma lasciamo che sia Tononi a spiegare meglio di me come funzionano questi meccanismi della mente
Approccio "Acceptance Based" (Mindfulness) nel Mental Training
Entanglement e coesione di squadra
1. “Entanglement”, Empatia e Coesione di Squadra: nuove frontiere
teoriche?
Il termine “entanglement” è traducibile letteralmente con “intreccio”.
E’ mutuato dalla fisica quantistica e indica una condizione di legame indissolubile fra
due particelle elementari, elettroni o fotoni, che abbiano interagito almeno una volta.
Ciò significa che entrambe le particelle, a qualunque distanza si trovino l’una
dall’altra (non località), si comportano simultaneamente come un tutt’uno.
Il fisico austriaco Erwin Schrodinger introdusse l’ipotesi dell’ “entanglement
quantistico” in uno scritto del 1935, ispirato da un esperimento proposto nello stesso
anno da Albert Einstein con i suoi collaboratori Boris Podolsky e Nathan Rosen,
noto come “Paradosso EPR”, secondo il quale una misura eseguita su una parte di
un sistema quantistico può produrre istantaneamente un effetto sul risultato di
un’altra misura eseguita su un’altra parte dello stesso sistema, indipendentemente
dalla distanza che le separa. Ciò dava luogo a quella che Einstein stesso chiamò
“una non ragionevole definizione di realtà”, incompatibile con il principio di
località e il postulato della velocità ristretta, poichè la velocità della luce è il limite
oltre il quale non può viaggiare nessun tipo di informazione.
In seguito Alain Aspect (1982) e Gerbach Hergerfeldt (1993) osservarono come il
cambiamento di una proprietà, quale la polarizzazione nella prima particella,
comportasse un simultaneo e uguale mutamento di stato anche nella seconda.
Attualmente le ricerche sull’entanglement sono finalizzate particolarmente alla
creazione di computer quantistici (quantum computer), che consentirebbero il
trasferimento immediato di interi flussi di informazione.
Inquietante e sfuggente, l’ipotesi dell’entanglement, più che dato scientificamente
dimostrabile, è divenuta una metafora filosofica idonea a spiegare tutti i fenomeni di
“non località”, sincronicità, trasmissione indiretta dell’informazione e comunicazione
inconscia.
Modelli teorici recenti di “neurodinamica quantistica”, basati sullo studio
dell’attività cerebrale tramite tecniche di neuroimaging, ipotizzano che i microtuboli
che costituiscono la struttura di base dei neuroni funzionino in uno stato di
“entanglement orchestrato” fra loro e svolgano un ruolo centrale nella genesi
dell’atto di coscienza.
La conseguenza più interessante di queste ricerche è che i collegamenti
fra i neuroni (sinapsi), grazie alla citoarchitettura costituita dai microtuboli,
potrebbero avere la possibilità di funzionare secondo due diverse modalità: quella
tradizionalmente nota e ad una sorta di metalivello quantico,chiamato da Hameroff
“superposition”, in cui il cervello avrebbe la possibilità di processare flussi
simultanei di informazione come un computer quantistico (quantum computer) e
operare una scelta fra molteplici possibilità.
1
2. Penrose e Hameroff (2007), nella loro Teoria Orch-Or, suggeriscono che il collasso
della funzione d’onda nei microtuboli dia origine al flusso della coscienza e ad una
“orchestrazione”, cioè a processi di computazione quantica che si auto-organizzano.
Ciò implica che quanto chiamiamo “realtà” non sia altro che una “scelta” fra le tante
possibili.
Questo secondo tipo di funzionamento sarebbe all’origine di fenomeni fino ad ora
non spiegabili come l’intuizione e la telepatia e dei disturbi del pensiero che si
riscontrano nelle psicosi (Stuart Hameroff 2006, 2010; Dean Radin 2006).
Fisici teorici come il Premio Nobel Brian Josephson (2008) e Michio Kaku (2008,
2010) e psicologi sperimentali come Dean Radin (2006) e Roger Nelson (2002)
ritengono che i cosiddetti fenomeni di “coscienza collettiva” rappresentino una
condizione di entanglement fra le coscienze di due o più persone, anche spazialmente
separate, che riescono a comunicare senza che avvenga un’interazione diretta.
Alcuni ricercatori del Max Planck Insitute di Berlino e dell’Università di Salisburgo
(2008, 2010) hanno dimostrato che i cervelli di due o più persone, coinvolte in un
compito comune o fra loro legate da un rapporto emotivo, possono raggiungere una
condizione simultanea di sincronizzazione dell’attività elettrica interemisferica.
Si ipotizza che nel conseguimento di questo risultato un importante ruolo sia svolto
dai neuroni specchio, dato che a consentire una sorta di connessione interpersonale
non è la razionalità, ma le emozioni connesse all’empatia e alla condivisione di un
obiettivo comune.
I neuroni specchio, scoperti dapprima nei macachi da Giacomo Rizzolati e Vittorio
Gallese del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma, si trovano nella
corteccia cerebrale frontale e parietale e sono alla base della capacità di comprendere
e imitare le azioni altrui. Funzionano proprio come uno specchio, riproducendo nel
cervello comportamenti e stati d’animo osservati in un altro individuo.
Secondo Gallese (2003,2006a, 2007) implicano la capacità intersoggettiva di
“trasferire significati da una persona all’altra utilizzando il corpo come veicolo di
questo trasferimento, sia dal punto di vista dell’espressione del significato, che da
quello della capacità di decodificarlo qualora ne siano spettatori” (1). A proposito di
tale modalità, lo stesso Gallese parla di soggettività che si definisce esclusivamente
nell’intersoggettività, ovvero in una “consonanza” con il mondo degli altri, dove i
meccanismi che sottendono la relazione interpersonale implicano un “trasferimento di
significato ante-predicativo, pre-verbale, implicito”(2).
Tali processi di comunicazione non consapevole venivano interpretati fino a pochi
anni fa come il prodotto dei molteplici messaggi non- verbali e para-verbali che il
cervello umano registra ed elabora continuamente. Il problema si è però rivelato più
complesso perchè il medesimo tipo di scambio dell’informazione è stato riscontrato
anche in altri organismi biologici, in cui non può avvenire con le modalità ipotizzate
per gli esseri umani.
Da tempo gli etologi studiano le geometrie armoniose e sincrone create dagli stormi
degli uccelli in migrazione e dai branchi di pesci. Le “formazioni” disegnate da
alcune specie di uccelli e pesci sembrano infatti essere coordinate da una sola mente.
I cambiamenti improvvisi di direzione e le virate simultanee, avvengono senza che ci
2
3. sia un ordine impartito da un “capo formazione”. Il processo di condivisione delle
informazioni motorie è collettivo e istantaneo.
Il delfino tursiope (Tursiops Truncatus) vive in branchi chiamati “pods”, costituiti da
due o più individui fino ad un massimo di dodici. Al loro interno le femmine formano
associazioni mutuali simbiotiche definite “fission-fusion” allo scopo di proteggere la
prole dai predatori, mentre quelle fra maschi sarebbero “alleanze”. Tutti i membri di
un “pods”, sia maschi che femmine, mostrano comportamenti sincronizzati come
respirazione, salti e “breaching”. La comunicazione avviene attraverso l’emissione di
suoni di frequenze diverse e ciascuno emette un fischio caratteristico, una sorta di
firma (Signature Whistle) che lo distingue dagli altri.
Il cervello, fortemente specializzato nel processare gli stimoli acustici, è grande
quanto quello di una scimmia antropomorfa e dotato di due emisferi cerebrali che
lavorano in indipendenza funzionale e reciproca anche durante il sonno.
Secondo le ricerche l’emisfero destro è preposto all’elaborazione globale delle
informazioni, mentre il sinistro dei dettagli . A unirli è un corpo calloso molto sottile.
Ciò che è davvero singolare sono i risultati degli studi sulla capacità di imitazione e
sincronia motoria del delfino . Il singolo individuo, pur avendo una consapevolezza
di sè di tipo quasi umano, per mantenersi in salute ha bisogno di definire la propria
soggettività nel rapporto con gli altri componenti del branco e ciò avviene anche
nella relazione interspecifica, come ad esempio con l’uomo, di cui il delfino ha la
capacità di percepire sentimenti e sensazioni.
Sempre più le ricerche scientifiche di diversi ambiti disciplinari sembrano avallare
l’ipotesi di una “mente unica universale” e l’interrelazione di tutti gli elementi
dell’universo, se non addirittura la loro indistinzione (oneness), incluse le scienze
sociali che cercano da tempo di spiegare quali siano i meccanismi che permettono ai
membri di un gruppo di influenzare gli altri anche quando si trovano al di fuori della
portata dei comuni mezzi sensoriali di comunicazione.
Vi sarebbero dunque due diverse potenzialità conoscitive del sistema neuropercettivo
umano e di alcune specie animali: la prima “per separazione” e la seconda “per
unione”.
Nel corso dell’evoluzione, dalla prima sarebbe derivato il pensiero logico-razionale-
analitico e dalla seconda il pensiero emotivo-simbolico-analogico.
La cultura occidentale ha fino ad ora convalidato soltanto la modalità logico-
razionale, mentre ha screditato gli aspetti intuitivi e irrazionali della conoscenza.
La mancata integrazione delle due componenti ha dato luogo a una visione della
realtà basata sulla separazione e la contrapposizione dualistica.
Secondo la fisica quantistica una particella può assumere sembianze corpuscolari o
ondulatorie a seconda del modo in cui viene osservata. In quanto particella appare
distinta e separata dal resto come una goccia è separata dal mare, mentre come onda
costituisce un’increspatura nell’oceano ed è evidente la sua interdipendenza da esso.
La percezione per separazione produce allora particelle, individualità, oggetti distinti,
mentre quella per unione rileva increspature, onde, flussi, cioè processi dinamici
collegati senza soluzione di continuità.
3
4. Alcune squadre, appartenenti a varie discipline sportive, nei momenti di “grazia”
riescono a stabilire sincronie simili a quelle presenti nel mondo animale.
I singoli giocatori in questi casi affermano di sentirsi una sola cosa con il gruppo-
squadra e di sperimentare una sorta di comunicazione globale, intuitiva, empatica,
anche se indiretta, con i propri compagni.
Sono evidenti le potenzialità agonistiche derivanti dallo sviluppo e dall’incremento di
una tale condizione in alcuni sport di squadra come il nuoto sincronizzato, la
pallavolo, il basket, il rugby, il calcio.
Aumentare la coesione del gruppo attraverso il lavoro sulle emozioni e la
motivazione è uno dei compiti principali e più difficili della psicologia dello sport,
che deve senz’altro trarre spunto anche da ricerche ancora ritenute “di confine” e
aprirsi a una integrazione eclettica con altre discipline.
Con il concetto psicosociologico di coesione si intende un processo dinamico che si
riflette nella tendenza di un gruppo a rimanere unito al fine di raggiungere degli
obiettivi comuni e soddisfare un bisogno socio-affettivo di appartenenza (Carron,,
1998).
Le caratteristiche di un gruppo coeso sono i ruoli ben definiti, la condivisione di
obiettivi, norme, responsabilità, il rispetto degli altri e il desiderio di cooperare,
l’identificazione di ciascun membro con il gruppo e una buona comunicazione
sinergica.
Una modalità già collaudata per accrescere il senso di unità e di appartenenza in una
squadra è l’utilizzazione di rituali collettivi pre-gara.
A tutti sono noti e ben visibili i giochi di mani e i circoli formati dalle pallavoliste o i
canti e le danze rituali dei rugbisti.
L’Haka-Ka Mate dei Maori è divenuto il simbolo della squadra di rugby
neozelandese “All Blacks”.
La danza consiste nel battito ritmato di mani, piedi, gambe, estroflessione della
lingua e rotazione degli occhi, mentre i movimenti sono accompagnati da un canto
gridato, ripetitivo e mantrico. Il rituale è finalizzato all’espressione spettacolarizzata
di forza, vitalità, energia, coraggio e vuole essere propiziatorio dello spirito di
squadra. Originariamente era inscenato dalle popolazioni Maori allo scopo di
conciliare i conflitti interni alla comunità. Il testo del canto è un ringraziamento alla
benevolenza dell’universo e degli dei.
Recentemente anche l’Ho’Oponopono, un rituale dell’antica civiltà hawaiana Huna, è
entrato a far parte della routine pre-gara di alcune squadre americane di football.
Canti e balli collettivi richiedono coordinazione e armonia che rafforzano l’unione.
Comportamenti simili si riscontrano anche in alcune specie animali. Le scimmie
urlatrici, i gibboni e i lemuri del Madagascar si impegnano spesso in cori che hanno il
senso di rafforzare l’unità del gruppo.
Coordinarsi in un’attività che richiede di muoversi all’unisono come in una danza, ma
che di per sè è poco utile o inutile, secondo l’etologia è un sistema generale per creare
un legame fra più individui.
Le interazioni che hanno come scopo la coesione sono del tutto particolari perchè
non hanno altra ricompensa oltre il piacere dell’appartenenza e sembrano dunque
4
5. soddisfare un bisogno di livello superiore rispetto a quelli riferiti alla soggettività
individuale.
Le tecniche di accrescimento del legame di squadra vengono chiamate team building
o team work e hanno il fine di costruire e accrescere il senso di unità del gruppo,
stimolandone la produttività e l’orientamento verso un risultato.
I passaggi di qualunque programma di team building prevedono attività volte a
facilitare la comunicazione, incrementare la collaborazione, aumentare il livello di
fiducia, il senso di autoefficacia e la motivazione. Inoltre creano integrazione,
empatia, ascolto e veicolano mission e valori, distribuendo ruoli appropriati e
condivisi secondo le potenzialità e attitudini di ciascuno.
Gli strumenti utili per generare un forte “spirito di squadra” sono i più vari e vanno
dallo storytelling, il role-playing e l’apprendimento cooperativo alla condivisione di
momenti comuni di carattere ludico ed extrasportivo.
Lo storytelling è una metodologia ormai consolidata che fonda i propri presupposti
sulla constatazione di come la struttura narrativa sia la base del linguaggio e della
naturale rappresentazione cognitiva di un concetto. Ogni esperienza è infatti
elaborata in un “incipit” (inizio), sviluppo, “climax” (momento di massima
tensione), “lisis” (scioglimento o risoluzione). Tale modalità è sempre utilizzata nel
processo di esplorazione, comprensione e relazione con noi stessi, con gli altri e con
gli eventi.
La creazione di storie è una forma di comunicazione naturale e intuitiva, capace di
coinvolgere, consentire possibili soluzioni ai problemi, attribuire nuovi significati agli
accadimenti, veicolare valori e accrescere le motivazioni, generando un clima di
condivisione emotiva.
In un team sportivo si possono costruire storie che rappresentino simbolicamente il
bagaglio esperienziale della squadra e che consentano ai suoi componenti di sentirsi
parte di qualcosa che va oltre la propria individualità. Per ottenere il massimo impatto
occorre fare leva su tutti e cinque i sensi, sull’emozione più che sulla razionalità. Il
famosissimo discorso di Steve Jobs “ Stay Hungry, Stay Foolish” è l’esempio più
noto e citato di storytelling poichè contiene gli elementi cardine della storia perfetta:
fallimento, sogno, riscatto e successo.
Il role-playing, o gioco di ruolo, consiste invece in una drammatizzazione delle
problematiche e relazioni presenti nel gruppo. E’ una rappresentazione di ruoli in
interazione, mentre alcuni partecipanti fungono da osservatori e commentatori dei
contenuti e dei processi manifestati.
Si tratta di una tecnica mutuata dallo “psicodramma” e permette di affrontare
difficoltà, problemi, emozioni e conciliare eventuali conflitti.
“Mettersi nei panni degli altri” attraverso l’identificazione, incrementa l’empatia e
favorisce il contenimento di possibili dinamiche interferenti con il rendimento
sportivo.
L’apprendimento cooperativo, infine, è utile soprattutto nelle prime fasi di
formazione di una squadra perchè facilita la collaborazione, il superamento degli
individualismi e il coinvolgimento di ciascuno nell’impegno a raggiungere un
obiettivo comune.
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6. Alcuni protocolli di mental training, come ad esempio il Modello SFERA, ideato
dallo psicologo Giuseppe Vercelli, seppure creati per essere applicati al singolo atleta,
possono essere adattati proficuamente allo sport di squadra e inseriti in un
programma di apprendimento cooperativo.
SFERA è un acronimo che indica i cinque fattori fondamentali sia nell’allenamento
fisico che mentale e cioè: Sincronia, punti di Forza, Energia, Ritmo, Attivazione.
Sincronia significa essere concentrati nel presente sull’azione di gioco, in una totale
connessione mente-corpo.
I punti di Forza, nel caso di una squadra, riguardano la sinergia fra reciproci ruoli e
abilità tecnico-tattiche di ciascuno, mentre l’Energia consente di utilizzare al meglio
le risorse costituite dai punti di forza.
Il Ritmo genera il giusto flusso nella sequenza dei movimenti e degli schemi.
L’ Attivazione è la condizione fisica e mentale percepita come ottimale durante una
partita ed è fortemente legata ai rituali e al clima creato dall’intero gruppo-squadra.
Essere nella SFERA, secondo Vercelli, vuol dire creare i presupposti per accedere a
risorse inaspettate provenienti dalla noosfera , ovvero andare oltre le proprie
potenzialità attingendo a una sorta di competenze innate : “ ...a qualcosa di
impersonale che va oltre l’individuo, una specie di fonte comune, alimentata dalla
collettività e attingibile da tutti”(3).
In questo modello si fa riferimento alle teorie del mistico gesuita Pierre Teilhard de
Chardin, che usa il termine “noosfera” per indicare una sorta di coscienza collettiva,
creata dalle interazioni fra le menti umane nel corso della storia.
Secondo il filosofo francese, più l’umanità si organizza in reti sociali complesse, più
la noosfera si arricchisce e acquista consapevolezza. A tale concetto si è recentemente
sovrapposta l’ipotesi di una “coscienza globale” formulata dalla pseudoscienza
noetica(4), secondo la quale esisterebbe un campo unificato di coscienza in grado di
produrre variazioni significative nei Generatori di Numeri Casuali in relazione a
eventi e fatti di cronaca di importanza mondiale. E’ evidente che, se ciò fosse vero, le
emozioni giocherebbero un ruolo primario nei processi di correlazione fra le menti
individuali. Questo può essere particolarmente vero nel caso di una squadra che a
volte riesca a giocare come fosse una sola unità e le motivazioni scientifiche in grado
di spiegare tale fenomeno forse, come abbiamo visto, non sono troppo remote.
Note
1- Gallese, V., “Dai neuroni specchio alla consonanza intenzionale: Meccanismi neurofisiologici
dell’intersoggettività”, Rivista di Psicoanalisi, 2007, LIII, 197-208
2- Ibidem
3- Vercelli, G., L’intelligenza Agonistica, Affrontare le sfide nella vita, nel lavoro, nello sport,
Ponte alle Grazie, Milano 2009 p.47
4- Zarkadakis, G., “Noetics: A proposal for a Heretical approach to consciousness”, Proceedings
of International Conference “Toward a Science of Consciousness and its place in Nature”,
Sweden 2001, University of Skoude, Sweden, 7-11 August 2001
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