2. " Il fatto che un fenomeno così fondamentale come lo stato di coscienza derivi dalla sollecitazione di un tessuto nervoso, è una cosa tanto inesplicabile quanto la comparsa del Genio quando Aladino strofina la sua lampada " T. H. Huxley, 1866 " Nessuno ha mai fornito una spiegazione accettabile di come l'esperienza della rossità del rosso nasca dall'attività del cervello ” Francis Crick, Christof Koch, Nature neuroscience february 2003
3. Quando noi pensiamo e percepiamo, nel nostro cervello avviene un’impressionante esplosione di attività dei neuroni. Ma questo non è tutto, c’è anche un aspetto soggettivo dell’esperienza. Quando io vedo qualcosa, per esempio, faccio esperienza del mondo che c’è di fronte a me, pieno di colori e di forme, di profondità, di luci e di ombre. Quando odo, sento per esempio il suono di un clarinetto in lontananza. Quando penso, percepisco lo svolgersi del mio pensiero cosciente. Questi sono tutti elementi di quello straordinario film interiore nel quale viviamo. Ciò che rende così difficile il problema della coscienza è che sembra essere al di là delle funzioni oggettive svolte dal cervello. Possiamo ipotizzare che fra cento o duecento anni le neuroscienze avranno completato la spiegazione delle funzioni cerebrali implicate nell’atto del vedere. I fotoni colpiscono la retina. L’informazione è inviata lungo il nervo ottico fino alla corteccia visiva. Tutto questo viene integrato dalle aree frontali del cervello e produce un comportamento: le cose che facciamo, ciò che diciamo. Eppure, anche quando le neuroscienze avranno ottenuto una spiegazione completa di queste funzioni, potrebbe rimanere ancora un’ultima questione da risolvere: perché l’esecuzione di queste attività cerebrali è accompagnata dall’esperienza consapevole? David Chalmers per il Meeting
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7. 29 Vedere è incontrare la realtà L’io è fatto di due realtà diverse. Tentare di ridurre l’una all’altra sarebbe negare l’evidenza dell’esperienza che diverse le presenta. Queste due realtà con caratteristiche irriducibili possono essere chiamate in modi diversi: le hanno chiamate materia e spirito, corpo e anima. Quello che è importante è tener ben ferma l’irriducibilità dell’una all’altra. (Luigi Giussani)