SlideShare a Scribd company logo
1 of 93
Download to read offline
Corretto e completato il giorno 9 aprile 2024
PICCOLA GUIDA PER DIFENDERSI
DAGLI ALTRI
1
PICCOLA GUIDA PER DIFENDERSI DAGLI ALTRI
QUESTO DOCUMENTO È ORGANIZZATO NEL MODO SEGUENTE:
*ELENCO DELLE PRINCIPALI "MASSIME" DELLA VIOLENZA
*ELENCO DELLE TECNICHE PER NON RISPONDERE
*PROMEMORIA DI COSA PUÒ CAPITARVI IN CASA E SPECIALMENTE SE CONDIVIDERETE UN APPARTAMENTO CON CHI NON È NÉ IL VOSTRO PARTNER
NÉ UN AMICO CHE MERITA FIDUCIA (UNO SOLTANTO)
*ELENCO DEGLI ABUSI FREQUENTI PER STRADA, NEI NEGOZI, NEI MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICI, IN BANCA, IN POSTA E NELLE CASERME DEI
CARABINIERI
*COSA PUÒ CAPITARVI A SCUOLA: SINTESI RELATIVA IN PARTICOLARE AL BULLISMO DEGLI INSEGNANTI
*IL MOBBING, GLI PSICOLOGI E LA PRIVACY SUL LUOGO DI LAVORO
*SINTESI DEI PRINCIPALI PROBLEMI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, DI CIÒ CHE DEVE PREOCCUPARE RIGUARDO A OSPEDALI, PSICHIATRIA,
PSICOLOGI E PERITI DEL TRIBUNALE.
*LIMITI DEGLI STRUMENTI DELLA CITTADINANAZAATTIVA
*MESSE DI GUARIGIONE E PELLEGRINAGGI
*IN CASO DI OSTRACISMO GENERALE GLI ABUSI DA PREVEDERE
*ELENCO DELLE PRINCIPALI DISTORSIONI DEL GIUDIZIO
*CITTADINANZAATTIVA: GLI STRUMENTI
*CONSIGLI SU COME REAGIRE AGLI ABUSI PIÙ FREQUENTI NEI NEGOZI
*CONSIGLI UTILI SE SI É PREOCCUPATI PER LA VIOLENZAAL LAVORO
*CONSIGLI UTILI SE SI É PREOCCUPATI PER LA VIOLENZAA SCUOLA
* BREVE ELENCO DI STRATEGIE DI COPING E PROBLEM SOLVING
*"36 STRATAGEMMI " A CURA DI M. FACCIA
*BREVE SINTESI DI UTILI CONSIGLI SU COME GESTIRE IL RAPPORTO CON I MEDICI
* CONSIGLI PER LE DONNE CHE SUBISCONO O RISCHIANO DI SUBIRE GRAVI VIOLENZE DA PARTE DEI FAMILIARI
*INFORMAZIONI UTILI PER AVER CURA DEL PROPRIO CORPO (TENETE BEN PRESENTE CHE NON HO AFFATTO STUDIATO MEDICINA E CIÒ CHE SCRIVO
VA SENZA DUBBIO VERIFICATO DA CHI NE HA LA POSSIBILITÀ)
*ELENCO DI SOLUZIONI PER RISPARMIARE IL PIÙ POSSIBILE IN CASO DI VIOLENZE IN FAMIGLIA, DI "OSTRACISMO GENERALE" O IN QUALUNQUE
ALTRA SITUAZIONE LO RENDA NECESSARIO
*SELEZIONE DI LIBRI UTILI PER CONOSCERE LE PRINCIPALI LEGGI DELLA VIOLENZA NELLA QUOTIDIANITÀ
*LETTURE UTILI SULL'OSTRACISMO (ESCLUDENDO LA NARRATIVA PER BREVITÀ)
*BREVE SELEZIONE DI LIBRI UTILI PER CONOSCERE LE LEGGI DELLA VIOLENZA IN AMBITO POLITICO E IN GUERRA
*SELEZIONE DI LIBRI E PAGINE ONLINE SULLA MALASANITÀ ATTUALE
*LETTURE SU ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E SIMILI
*LIBRI UTLI PER RICONOSCERE NEGLI ALTRI E IN SÉ LE PIÙ COMUNI DISTORSIONI DEL GIUDIZIO
*BREVE ELENCO DI LIBRI PER DIFENDERSI DA CHI USA TEST PSICOLOGICI PER GIUDICARE GLI ALTRI IN FRETTA APPENA CONVENGA
*COME NON ATTRIBUIRSI A CASO MALATTIE PSICOSOMATICHE
*GUIDAALL'UTILIZZO DEL DIZIONARIO M,EDICO
*LETTURE UTILI AL BENESSERE PSICOLOGICO
*UNA TESTIMONIANZA UTILE
2
PICCOLA GUIDA PER DIFENDERSI DAGLI ALTRI
Aulo, ti stupisci che il nostro Fabullino si faccia ingannare così spesso? Un uomo onesto ha sempre molto da imparare. (Marziale)
Chi è incapace di commettere un grande delitto non ne sospetterà facilmente gli altri (...) Dovremmo meravigliarci soltanto di poterci
ancora meravigliare. (La Rochefoucauld)
A spiegare perché il disonesto, e talora anche lo sciocco, riescano quasi sempre nella vita meglio dell’onesto e dell’intelligente, vale il
fatto che il disonesto e lo sciocco trovano meno difficoltà a entrare in sintonia col mondo che, in prevalenza, è solo disonesto e stupido, a
differenza dell’uomo onesto e accorto che, non potendo con identica velocità armonizzarsi con l’ambiente, perde tempo prezioso alla
realizzazione della propria fortuna. Gli uni sono come i mercanti i quali, al corrente della lingua del paese, riescono a vendere e
approvvigionarsi rapidamente, mentre altri sono costretti a imparare la lingua dei loro fornitori e clienti (…) Non riesco a concepire una
saggezza priva di diffidenza. La Scrittura ha detto che la paura del Signore è l’inizio della saggezza, ma io avrei detto la paura degli
uomini. (de Chamfort)
Chi non sa pensare criticamente è in realtà esposto a tutte le influenze, le suggestioni, gli errori e le menzogne che vengono diffuse e che
lo indottrinano sia dall’inizio. Non si può essere liberi, autodeterminarsi e scoprire la centralità del proprio essere se non si sa pensare
criticamente, diventando in un certo senso anche un po’cinici (…) Il pensiero critico non è un hobby, ma una facoltà (…) E per critico
non intendo assolutamente ostile, negativo o nichilista. È esattamente il contrario: il pensiero critico è al servizio della vita, e in
particolare serve, a livello individuale come a livello sociale, a rimuovere gli impedimenti che ci paralizzano o che sono di ostacolo (…)
Pensare criticamente è possibile persino a chi vive sotto una dittatura. Chi non vuole mettere a repentaglio la vita non manifesterà la sua
critica, ma potrà sempre pensare in modo critico, e si sentirà un po’più felice e libero di chi è prigioniero di un sistema di pensiero, nel
quale non crede neppure lui. Si potrebbero scrivere interi libri sul rapporto tra pensiero critico e salute mentale. (Fromm)
Ogni uomo che possiede l’intelligenza del proprio fare e ha raggiunto così l’accesso all’inconscio esercita involontariamente un’azione
sul proprio ambiente. L’ampliamento e l’approfondimento della coscienza genera l’effetto che i primitivi chiamano mana. Si tratta di un
influsso involontario sull’inconscio degli altri, in certo senso di un prestigio inconscio (…) Lo sforzo verso l’autoconoscenza non è mai
vano. (Jung)
NOTA: Le ripetizioni rispetto agli altri miei testi online si notano, ma sono motivate dal fatto che ritengo questa strana guida il testo più
originale e utile che ho scritto, anche se non il migliore, e vorrei che contenesse delle sintesi di tutto ciò che giudico più importante
conoscere per vivere con prudenza o combattere se si è appena diversi dalla maggioranza: per chi ha poca energia o tempo da dedicare alla
lettura, questa guida dovrebbe insomma poter sostituire tutti gli altri miei testi e non pochi dei libri in essa citati e nello stesso tempo
arricchirli di tutto ciò che pertiene a un'autodifesa basata sulla consapevolezza ovvero su una precisa conoscenza delle più diffuse
manifestazioni di violenza fisica e psicologica in molti diversi ambienti.
Gli altri miei testi online più rilevanti sono i seguenti:
http://www.slideshare.com/citazioni-utili-per-avviare-un-processo-di-maturazione
http://www.slideshare.com/come-conoscere-bene-la-storia
http://www.slideshare.com/guida-per-gli-utenti-delle-biblioteche
http://www.slideshare.com/guida-alla-salute-nel-particolare-contesto-italiano
http://www.slideshare.com/lo-stato-attuale-della-psichiatria-italiana
http://www.slideshare.com/guida-alla-scelta-dei-libri-per-bambini-e-ragazzi
http://www.slideshare.com/scuole-italiane
Documenti brevi sono http://www.slideshare.com/come-gestire-emozioni-e-sensazioni-fisiche-spiacevoli,
http://www.slideshare.com/citazioni-su-intelligenza-e-coraggio e http://www.slideshare.com/meccanismi-di-difesa-e-altre-distorsioni-del
giudizio
LE PIÙ IMPORTANTI MASSIME DELLA VIOLENZA: la violenza ottiene i migliori risultati proponendosi quanto segue:
- mirare a far impazzire di terrore con l’imprevedibilità e la ferocia delle aggressioni o sfruttando fobie e debolezze particolari;
- spingere la vittima a rimanere o a sprecare troppe energie per comprendere la personalità o i metodi dell’aggressore o per sforzarsi di
contraddirlo;
- creare e aumentare via via la distanza dalla vittima (formalità, divisa, camice e lessico settoriale hanno anche questo scopo; un esempio
tipico nei saggi sulla violenza è quello del pilota di aerei da guerra che sganciano le bombe);
- mettere a fuoco alcuni particolari ed evidenziarli per ridurre la possibilità di una visione d’insieme e di un giudizio obiettivo o
indulgente; se possibile anche disumanizzare;
- colpevolizzare di ciò che le aggressioni stesse hanno creato per sentirsi più liberi nello scaricare l’aggressività sul prescelto (è la tecnica
del capro espiatorio ed è tipica dell’ostracismo) oppure rivoltare sistematicamente l’accusa (affermare che la vittima ha fatto
all’aggressore il danno che ha in realtà da questi subìto);
3
- annientare progressivamente autostima ed energia personale nella vittima ignorandola, fissandola con insistenza od odio, facendo in sua
presenza discorsi su di lei o almeno per lei, rivolgendolesi come se fosse un incapace, un bambino o un cane, relegandola in posizione
marginale, avvicinandole un malato di mente, impedendole di prendere decisioni, attraverso lo sfruttamento sessuale, con la violenza
fisica, ecc.;
- parlare alla vittima dei problemi altrui per non risolvere i suoi quando il ruolo che si riveste lo imporrebbe;
- fornire alla vittima rispetto a parole e/o aiuti di poca importanza o troppo tardivi perché possa approfittarne e ciò per poter più a lungo
negarle beni essenziali, cioè per trattenere la vittima con la confusione e l’incertezza creata dai piccoli aiuti mentre la si danneggia
gravemente e per renderne meno credibili le accuse in generale o di fronte a un pubblico scelto (lo stesso si ottiene comunemente anche
presentandosi in coppia e assegnandosi un ruolo opposto come in ciò che è stato definito “la solita pagliacciata del poliziotto buono e del
poliziotto cattivo”);
- sfruttare, colpire anche pesantemente e diffamare affermando di farlo per il bene della vittima ed esprimendosi con molta cura in questo
senso senza esibire in modo diretto le malevole intenzioni: ciò si fa spesso nello scritto e nelle comunicazioni della cui privacy non si è
certi con chi potrebbe denunciare una manifestazione di aggressività aperta e facilmente dimostrabile, di fronte alle persone delle quali si
desidera addormentare le capacità di giudizio, con coloro ai quali non si desidera fornire un pretesto per sentirsi in dovere di difendere la
vittima o di criticare il comportamento dell’aggressore;
- mettere le vittime in uno stato precario e indefinito e attaccarla su più fronti (con l’appoggio di leggi inique, colleghi, allievi, amici,
parenti, ecc.);
- creare privazioni (quindi necessità) e soprattutto illusioni per poter colpire poi più a fondo (nelle carceri e nei manicomi ciò un tempo era
prassi, ma questa tecnica è tutt’ora tra le più usate e apprezzate ovunque sia applicabile);
- premiare e punire (è la tecnica del bastone e della carota, probabilmente quella più usata in assoluto);
- dimostrare di poter ascoltare e/o osservare ininterrottamente o in momenti imprevedibili la vittima per limitarne spontaneità e libertà,
così riducendone però la concentrazione, esasperandone il bisogno naturale di privacy e in ultima analisi minandone equilibrio,
autocontrollo e attività di buon livello (questo sistema da sempre tipico dei manicomi è parzialmente anche alla base del funzionamento
delle attività di controllo di certe attività lavorative e nelle scuole; i condomìni e alcune abitazioni condivise con familiari ed estranei
possono esserne gli esempi più deleteri anche grazie alle nuove tecnologie).
Comunque da sempre si tortura e si ammazza soprattutto con la mancanza di informazione.
P. S. Questo paragrafo elenca con semplicità spregevoli pratiche di sempre che si possono rintracciare nei classici della letteratura e in
saggi di ogni tempo e tipo e ciò che è emerso chiaramente dalla mia esperienza. Non esiste ambito in cui queste tecniche non vengono
impiegate e, sebbene esse non esauriscano quelle esistenti, non ve ne sono di più applicate e deleterie di queste: esse possono essere alla
base del comportamento di un genitore, fratello, partner, vicino, compagno, collega, stipendiato o titolare di negozi, bar e pub, impiegato,
segretario, datore di lavoro, insegnante, infermiere, medico, psicologo o psichiatra quanto la costante individuabile facilmente nelle
decisioni di un regime dittatoriale.
TECNICHE PER NON RISPONDERE (con riferimento a Psicologia politica di P. Catellani): 1) ignorare la domanda; 2) riconoscere la
domanda senza rispondere; 3) rispondere con un’altra domanda; 4) attaccare la domanda; 5) attaccare l’intervistatore; 6) rifiutare di
rispondere magari con la scusa di non voler farsi spingere a fare profezie; 7) affrontare una questione più ampia; 8) dare una risposta
incompleta, anche troncando a metà una frase per passare a fare esempi o ad altro; 9) ripetere la risposta a una precedente domanda; 10)
affermare che la domanda ha già avuto risposta; 11) scusarsi (anche dilungandosi).
TECNICHE DI PERSUASIONE: rimando al primo paragrafo della sezione “Letture utili” nell’ultima parte di questo testo con riferimento
a Psicologia della comunicazione di Di Giovanni e a Tecniche proibite di persuasione di Allen.
PROMEMORIA DI COSA PUÒ CAPITARVI SE CONDIVIDERETE UN APPARTAMENTO CON CHI NON È NÉ IL VOSTRO
PARTNER NÉ UN AMICO CHE MERITA FIDUCIA (UNO SOLTANTO), perché nella grande maggioranza dei casi nessuna tolleranza è
concessa fin dall'inizio o a lungo a qualsiasi forma di diversità o ignoranza di certe norme non scritte e anzi si rischiano realmente non
solo grandissimi ostacoli nella convivenza ma anche gravi e durature diffamazioni in ambienti molto diversificati e quindi serie difficoltà
sociali e soprattutto nel trovare e mantenere un lavoro. Tra i problemi minori e tipici di ogni convivenza tra persone non legate da affetto,
ci saranno probabilmente i seguenti, che elenco perché vi prepariate, dato che anche in famiglia sono tutti molto comuni e alcuni di essi
anche in coppia (quando il partner ha intenzione di vendicarsi di qualcosa o di spingervi a lasciarlo), ma avverto che, nel fare questo
elenco, non considero nemmeno l'eventualità di dividere anche la stanza da letto (una cosa simile è una follia per una persona che
conosce i forum online in cui ci si sfoga sui problemi della convivenza): 1) la menzogna sulle leggi che regolano la possibilità di lasciare
casa nel caso dei contratti per studenti e in particolare il tacere che per andarsene bisogna prima trovare un sostituto 2) approfittare dei
contratti irregolari per lavoratori in cui si affitta anche a studenti per andarsene senza avvisare tutti i coinquilini, cioè dare preavviso del
trasferimento solo al proprietario e magari a uno dei coinquilini in modo che l'inquilino ignaro si ritrovi spinto dal proprietario a pagare
anche la sua quota (per non farlo dovrebbe dare subito il preavviso di andarsene a sua volta o contestare l'irregolarità del contratto, con
tutte le conseguenze tipiche, cioè spesa per l'avvocato (l'iscrizione annuale al sindacato per gli inquilini in alcune città è costosa) e ripicche
del proprietario (diffamazione attraverso amici, conoscenti, dipendenti, allievi, eventuali agenti immobiliari se il contratto è gestito con la
loro intermediazione, ecc.). 3) la sporcizia e il rifiuto sia di pulire che di pagare un addetto alle pulizie o le richieste assurde di divisione
del denaro per il materiale per pulire fino ai centesimi e di turni precisissimi o richieste di pagare qualcosa in più se ospitate a volte il
vostro fidanzato/a 4) l'uso delle vostre stoviglie e gli ingressi inopportuni in cucina mentre cucinate oppure i commenti su cosa mangiate,
magari del tipo che fanno i vegani o i vegetariani intolleranti 5) l'impedimento dell'uso del bagno 6) l'infastidire, cercando di aprire la
porta chiusa a chiave o battendola, mentre siete nella doccia 7) l'uso del vostro bagnoschiuma, cibo, ecc. 8) il chiamare ad alta voce da
un'altra stanza un conoscente comune mentre si trova con voi 9) l'urtarvi mentre vi incontrate nei corridoi 10) le pretese di presentare loro
4
chi viene a trovarvi, pur non contraccambiando, e i controlli sulle vostre risposte 11) le domande personali 12) le proposte di
accompagnarli o le offerte di un passaggio in auto per approfittarsi del tragitto insieme per fare commenti sgradevoli su di voi o su altri o
per sfogarsi oppure per farvi degli stupidi test o anche per avere modo di fermarsi a salutare un amico per strada così da avere una spalla
per aggredirvi più facilmente o l'occasione di mostrarvi 13) gravi violazioni della privacy del bagno o della vostra stanza per mezzo di
telecamere nascoste molto economiche e facili da reperire per alcune persone (soprattutto per chi è in buoni rapporti con studenti di
psicologia e soprattutto di medicina) 14) diffamazione dalle conseguenze molto pesanti ed estremamente durature 15) comportamenti e
reazioni molto nevrotici (per esempio manie e vere e proprie pretese riguardo all'igiene e all'abbigliamento e schemi mentali rigidi e
ignoranti, tutte caratteristiche che è particolarmente frequente riscontrare in studenti di medicina e scienze infermieristiche, ma che non è
impossibile riconoscere in molti altri tipi di persona). A tutto questo vanno aggiunti 16) i fastidi anche non indifferenti causati da incidenti,
guasti e altri imprevisti quando si condivide in tanti un bagno o in presenza di comuni quanto malattie da raffreddamento o malattie in
genere croniche e fastidiose dell’intestino, senza contare il Covid. In qualche caso si può avere a che fare con persone mentalmente
disturbate o esagitate che danneggiano i mobili attirando su tutti l’ira del proprietario o che tengono in casa droga, soldi falsi (magari
nella vostra stessa stanza) o anche solo merce rubata per gioco (per esempio cartelli stradali).
Da parte del partner in vena di vendicarsi potete aspettarvi anche altro ancora (rimando a pagine online sul cosiddetto revenge porn).
NEL CASO ABBIATE AVUTO LA DISCUTIBILE IDEA DI PRENDERE IN AFFITTO UNA STANZA IN UNA CASA PRIVATA,
potreste invece subire piagnistei e sfoghi personali da parte di chi affitta e limitazioni molto numerose dei giorni in cui permanere, di orari
e della possibilità di vedere persone.
NEI CONDOMINI l’abuso più frequente è forse quello del condomino che accusa il vicino dei rumori che causa invece egli stesso o
discute su riparazioni necessarie (ad es. alla caldaia), ma capita spesso anche che un condomino suoni citofono o campanello o bussi a
varie ore della notte o del giorno e si impegni ad ascoltare e magari anche commentare ogni discorso e non sono rari i casi in cui un vicino
sporca la porta o la zona di ingresso, vi attacchi fogli a scopo diffamatorio, colpisca il muro confinante come a intimare silenzio in assenza
di forte rumore o quando l’eccesso di volume delle voci è un episodio isolato e non avviene di notte; è più raro ma capita anche che il
condomino telefoni aparenti del vicino recuperando il numero dall’elenco o perché informato sul loro luogo di lavoro o che riesca a
telefonare al cellulare del vicino stesso; la violenza fisica purtroppo è da mettere in conto, anche se sui giornali vengono commentati solo i
casi più gravi; un abuso particolarmente irritante e frequente è quello dell'artigiano che viene in orario diverso da quello comunicato per
far apparire ai condòmini che è chi lo ha convocato a essere strano o poco disponibile oppure che disdice all'ultimissimo momento magari
più volte o che rimanda di molto un servizio davvero urgente per cercare di provocare reazioni d'ira da ridicolizzare o per rendere la
vittima più conscia dell'ostilità di cui è bersaglio; il tecnico condominiale, il parente o il falso amico in visita, ecc. che con espressione
sprezzante o aggressiva comunica il contrario di quanto dice a parole, o fa domandine che sono una parodia di test psicologici o
riguardano un argomento che interessa a qualcuno e tutto ciò lo fa perché parla per chi ascolta negli appartamenti e nelle stanze confinanti
o attraverso opportuni apparecchi che amplificano il suono o lo trasmettono.
Tra le modalità di aggressione NEI NEGOZI applicate negli altri ambienti ci sono sicuramente le seguenti: senza ragione evidente
rivolgersi all'interlocutore come ad un bambino, a un individuo “incapace”, malato di nervi, fisicamente indisposto o invalido, a un cane,
ecc. (facendogli fretta, con il tono o la scelta del lessico o degli argomenti, inventando ridicole scuse, dando assurdi nomi al rapporto,
fingendo premura, interpretando a caso silenzi o brevi risposte, facendosi accompagnare da uno studente di Psicologia o Psichiatria
all’appuntamento, ecc.); trasformare il malcapitato in “oggetto”, approfittandone in modo particolarmente sfacciato e nello stesso tempo
cercando di danneggiarne l'immagine (per esempio causandogli un danno estetico provvisorio, vendendogli una sua foto mal fatta o mal
scelta, curiosando tra il materiale consegnato, facendogli proposte ridicole o dannose, colpevolizzandolo di un incidente avvenuto in
negozio e avanzando la pretesa che vi rimedi di persona, truffando sul prezzo inventando difficoltà, sfruttandolo per farsi pubblicità o per
diffondere una lamentela, ecc.); avvicinarsi al cliente mentre si trova con qualcuno e ascoltare quanto dice, nascondendolo attraverso lo
svolgere intanto qualche attività che richiede poca concentrazione o mediante le chiacchiere superficiali con un collega/amico; organizzare
incontri con amici o colleghi dove il cliente si è recato o inviarlo da loro; invitare amici nel magazzino da dove ascoltare l'importo della
spesa fatta dal cliente e osservare con i commessi nel suo camerino attraverso le telecamere usate in quasi tutti i negozi di abbigliamento;
entrare nel camerino occupato dal cliente o aprirne di scatto la tenda; far suonare l’antifurto quando il cliente esce, senza mai controllare o
trovare oggetti rubati; fornire risposte lunghe su questioni ovvie o semplici a domande in realtà non poste; sollecitare senza necessità il
cliente a pagare o consegnare; chiedergli di passare un oggetto o di andare in una stanza dando indicazioni confuse o sbagliate; rimarcare
il tempo necessario a semplici e legittime operazioni richieste (es. quella di acconto) o far commenti sul tipo o sullo stato (anche se
ottimo) del denaro consegnato o della borsa; far pagare per un lavoro non svolto o consegnare dopo una certa attesa un lavoro svolto a
metà o che disattende le indicazioni lasciate approfittando del fatto che la consegna non è fatta di persona dal cliente, di un preventivo non
regolare o di una presunta difficoltà a difendersi del cliente; rifiutare a parole o nei fatti di fare arrivare merce in negozio su ordinazione;
invitare a far passare avanti altri clienti o a permettere di occuparsi d'altri durante il suo turno; chiedere, dando il “tu”, che il cliente parli
dando il “lei” o non ricambiare l'uno o l'altro oppure passare dal primo al secondo quando si vuole mancare di rispetto davanti agli altri o
si pensa di poter così acquisire autorità e intimorire; lasciare solo un cliente in negozio restando a lungo in magazzino, se lo si è visto
entrare, o andando là o fuori con qualche scusa senza tornare in tempi brevi, per vedere cosa fa il cliente e per far sì che chi entra lo trovi
solo e quindi in condizioni generalmente adatte per rubacchiare; chiedere il numero di telefono senza reale necessità o con una
motivazione diversa da quella data, fare domande personali o creare un clima di complicità da sfruttare in seguito per dare consigli deleteri
o interessati in modo esplicito o indirettamente o per applicare comode etichette; presentarsi in coppia assumendo premeditatamente
opposti comportamenti e ruoli; assumere deliberatamente comportamenti opposti a seconda delle altre persone presenti o alla seconda
visita del cliente rispetto alla prima; diffamare il cliente per proteggersi dalle giuste reazioni e intanto infastidirlo riempiendo proprio
l'espositore o gli scaffali che egli sta osservando o mandando dei clienti amici a fingere di osservarli magari smuovendoli nervosamente o
5
con fare aggressivo, alzando molto il volume della musica quando è l'unico cliente, tenendo chiuse le porte automatiche quando il cliente
deve uscire finché egli si volta o accenna a tornare sui suoi passi, ridendo, fissandolo a lungo o focalizzandosi su un suo difetto fisico
irrilevante o su una sua debolezza nota di quel periodo, parlando al suo arrivo con amici e colleghi di psichiatria, di furti nei negozi o di
conversazioni spiate in casa sua dai condomini oppure, quando si sa che il cliente visiterà il negozio, facendogli trovare lì adolescenti o
perfino bambini invitati ad aggredirlo oppure un malato di mente che si sarà prima invitato a imitarne un comportamento o a fargli
complimenti e altre dichiarazioni indicanti un'affinità.
ABUSI FREQUENTI NEI MEZZI DI TRASPORTO E NEGLI UFFICI O NEGOZI IN ZONA STAZIONE: Chiunque abbia qualcosa di
cui lamentarsi o da pubblicizzare può parlarne con un amico in autobus o con l'autista contando sul fatto che la conversazione sarà
ascoltata anche da una persona notoriamente molto spiata in casa propria da persone che la danneggiano e spesso portano lontano alcuni
dei suoi discorsi. Chi condivide con voi la carrozza del treno, l'autobus, ecc. può ascoltarvi attentamente, ridere di voi senza però
guardarvi, rispondere a domande poste al vostro compagno fingendo di parlare ad altri e al limite può registrare o filmare con lo
smartphone ciò che dite al vostro vicino di posto o al telefono, magari facendo discorsi pochissimo impegnativi con altri per dissimularlo
se vi è poco discosto. Chiunque può vedere dove il nuovo arrivato o il diffamato si reca e osservarne gli spostamenti e non troppo di rado
lo fa d'accordo con altri, tra i quali non manca mai di solito un controllore del biglietto delle Ferrovie, impiegati e commessi delle stazioni
e tassisti. L'impiegata di un ufficio informazioni del servizio autobus ad una vostra affermazione (di qualunque genere) può rispondere
come se aveste fatto delle domande la cui risposta è ovvia o comunemente nota o implicanti da parte vostra giudizi offensivi o pretese di
vario genere (di tempo non dovutovi, di non pagare, di non firmare certi biglietti del treno che lo richiedono) e ciò al fine di agitarvi e
soprattutto di diffamarvi presso la gente in coda o in attesa, la quale sentirà la sua "tirata" senza aver potuto udire quanto voi avevate detto.
L'autista dell'autobus può offendere il passeggero con critiche dirette o domande impertinenti o tentare di metterlo in ridicolo nei modi a
lui possibili, per esempio dicendogli di chiedere ai passeggeri di vendergli un biglietto se il suo non è in condizioni perfette e quindi non
viene obliterato. Il tassista può avere modi scortesi, tenere aperto il finestrino in pieno inverno ignorando le vostre lamentele (magari
quando state tornando da una visita medica) o può farvi scendere nel luogo sbagliato approfittando del fatto che non siete del posto.
ABUSI TIPICI PER STRADA: è frequente il caso del passante che "si offre" o accetta di dare indicazioni stradali o accompagnare sul
posto per vedere dove il nuovo arrivato o il diffamato si reca. I passanti possono osservare gli altrui spostamenti, anche d'accordo con altri.
Il passante che chiede gentilmente facili indicazioni stradali in luoghi che conosce bene può farlo per osservare, giudicare e mostrare
l'eventuale mancanza di chiarezza e disinvoltura nel darle, il fatto che ci si senta assurdamente in dovere di farlo, il modo brusco di
rifiutarle o il corrispondere modi e accenni confidenziali. In certe situazioni sono molti i passanti che danno indicazioni sbagliate o
volutamente molto confuse circa il luogo dove recarsi per ridicolizzare con altri i movimenti del cliente o fargli perdere tempo. Non
mancano mai gli sfaccendati e i ragazzi del paese che immancabilmente arrivano in gruppo dovunque la persona diffamata si sieda
all'aperto per infastidirla in modo diretto (con sguardi insistenti, espressioni del viso aggressive ecc.) I condomini e la gente del paese
possono recarsi sotto casa della vittima di turno o nell'appartamento confinante e ripetere alla lettera cose da essa dette in casa. Non
mancano nemmeno gli uomini e i ragazzi del paese che sciolgono dal guinzaglio uno dei loro più grandi cani addestrati e lo mandano solo
ad intimorire la persona diffamata in una strada un po' fuori mano di paese dove non ci siano passanti e dove gli abitanti, avvertiti, stiano
in casa oppure che comandano al cane di abbaiarle contro da vicino per strada mentre lo tengono al guinzaglio.
Decidendo di servirvi di una banca tenete presente che il rischio di perdite al crollo delle Borse è maggiore e ciò che si sa di come alcune
BANCHE siano state coinvolte per lo meno in investimenti ad alto rischio consigliati mentendo o pretesi in cambio di mutui o prestiti,
riciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale, aggiramento della legge sulla quota legittima di successione e, almeno con una legge-truffa
di alcuni anni fa spiegata su Rai 3, anche furti di grande conseguenza portati a termine grazie al solito sotterfugio della comunicazioni ai
clienti scritte in carattere minuscolo e senza preavviso. Le banche possono prestarsi al furto dei parenti, se questi propongono di bloccare
dei soldi in un conto a parte (es. della “cassa peota”) di un parente (del figlio per esempio) fino al raggiungimento di un certo obiettivo
anche se quest’ultimo dipende anche da fattori estranei alla volontà o è dubbio che il conseguirlo sia utile e quindi davvero nelle intenzioni
di quel parente.
ALLE POSTE i comportamenti negativi possono essere in parte simili a quelli tipici degli altri impiegati e segretari a diretto contatto con i
clienti e a quelli frequenti nei negozi (rimando al precedenti paragrafi sugli abusi negli uffici in zona stazione e nei negozi), ma, almeno se
si vive in un momento difficile che ha provocato una debolezza appariscente, ce ne possono essere altri che sfruttano il fatto che non si sta
di solito poco tempo allo sportello: i soliti sfaccendati (in genere molto giovani) o altre persone ostili si raccoglieranno durante l’attesa in
coda e attaccheranno quando il loro bersaglio è allo sportello e ciò sia in modo diretto che indirettamente (tipiche sono le risate fatte senza
guardare la vittima ma sottolineanti ogni singola parola aggressiva dell’impiegato che aveva preparato l’incontro a questo scopo); a volte
il lungo tempo richiesto da alcune operazioni dà modo di fare molti commenti fastidiosi non apertamente aggressivi cui è difficile per tutti
reagire (in questi casi impiegati e direttore approfittano di confidenze origliate da altri e in genere da condòmini del loro cliente). Sono
situazioni che si possono verificare in qualunque caso si sia bloccati per diverso tempo in un luogo (se si è BARISTI, BANCONIERI o
CASSIERI, si avrà quasi certamente qualche esperienza simile).
Uno dei problemi frequenti solo in posta è invece che gli impiegati non informano a voce per tempo del fatto che non vi si può fare il reso
di alcuni oggetti acquistati online (es. cellulari con pile al litio).
ALCUNI ABUSI POSSIBILI ALLA CASERMA DEI CARABINIERI: Con maggiore o minore frequenza e non sempre a seconda delle
situazioni personali, in una caserma potrebbe capitare di incontrare i seguenti casi: in coppia uno dei carabinieri fa il duro mentre il
collega finge di cercare di rendere più accomodante il collega e magari dà qualche consiglio o informazione ovvia o comunque non
risolutiva oppure tace fingendo – male – compassione per chi li ha chiamati (preparatevi perché è quasi prassi, tanto che in un libro ho
trovato questa performance, della quale ho esperienza personale, sotto il nome di “la solita pagliacciata del poliziotto buono e di quello
6
cattivo”); il carabiniere sconsiglia di denunciare minimizzando il reato quando non è molto grave oppure approfittando della difficoltà di
reagire di chi ha subito un grave abuso; il carabiniere rifiuta di fornire informazioni chiare di sua competenza e consigli utili o ne dà di
false; il carabiniere lascia intendere che accusa chi desidera denunciare un reato (es. un furto alla moglie) proprio di quel reato; il
carabiniere ride delle violenze riferite o rifiuta comunque di fare qualcosa per fermare chi ne ha minacciate di gravissime dopo tanti abusi
minori; il carabiniere telefona a un collega del vecchio comune di residenza della persona che gli si è rivolta motivando la telefonata
inventando di sana pianta che la persona gli ha parlato molto di lui e ciò per incoraggiarne la comunicazione di informazioni sommarie e
per avere parte e conferma di impressioni del momento basate su stantii pregiudizi; allo scopo di intimidire o creare disagio, uno dei
carabinieri finge di prendere chissà quali appunti o di mettere per iscritto chissà quali commenti mentre una persona sta parlando al
collega; per intimidire o per fare dei test sulla capacità di reazione, il carabiniere parla del potere, dell'ingiustizia e della violenza
legalizzata della Psichiatria e di quella permessa ai genitori (ad esempio afferma di rimpiangere i tempi in cui nei manicomi si entrava
ancora più facilmente e non si usciva che in casi rari, parla di ragazze abbandonate dai familiari per strada e poi internate in seguito a
colloqui di cinque minuti non filmati, dice di obbligare i suoi figli minorenni a vivere con lui, ecc.); con intenzioni malevole il carabiniere
consiglia un certo medico, un certo ospedale o un tale avvocato, perchè chi si rivolge a lui è stato diffamato, è noto per essere in contrasto
con persone dotate di una certa autorità oppure semplicemente ha delle apparenze poco favorevoli a un giudizio positivo e obiettivo; il
carabiniere risponde a una seconda chiamata al 112 fatta in un breve arco di tempo e non manda nessuno sul luogo, perché la vittima di
aggressione alla prima occasione non è stata in grado di spiegarsi bene in presenza dell’aggressore a causa dell’agitazione o anche di
difficoltà particolari nell’esprimersi e perché questa seconda volta l’aggressore tace durante la telefonata perché non più sorpreso come era
stato durante la prima (in questi casi i carabinieri possono arrivare anche a mettere in giro la voce che la persona in questione abbia delle
allucinazioni nonostante la situazione familiare e personale difficile della vittima sia abbastanza nota a molti da tempo e sebbene durante il
primo sopralluogo né aggressore né testimoni abbiano negato l’aggressione fisica); il carabiniere, che ha accettato infine di avviare una
denuncia, avvisa che i tempi saranno lunghi e poi rimanda di anno in anno, perché prevede che il cittadino non insisterà non sapendo come
procedere, disponendo di poco denaro o non dando sufficiente importanza alla faccenda (tipico è il caso di chi vuole il nominativo di chi
lo ha infastidito al suo telefono fisso, perché la Telecom non lo dà se non previa denuncia anche quando il cliente è già stato più volte
importunato nello stesso periodo in questo e altri modi).
FUORI DALLA CASERMA ciò che è più prevedibile in certe situazioni è di essere seguiti dalla loro auto più volte mentre si è nella
propria o in autobus o che la loro auto si fermi dove si sta attendendo l’autobus o, ripetutamente, davanti alle strisce pedonali che si sta
attraversando: lo scopo è diffamare e intimidire.
Tutto ciò accade a prescindere dal rispetto della legge della persona presa di mira.
Questo elenco riguardante i carabinieri proviene dalla lettura di articoli di riviste comuni e pagine internet e anche dall’esperienza
personale o riferitami. Naturalmente seleziono le esperienze negative allo scopo di aiutare le persone a prevenirle, prevederle e reagirvi
con più facilità, ma ciò non significa che si debba aspettarsi spesso questo tipo di negligenza e di abusi dalle forze dell’ordine.
COSA PUÒ CAPITARVI A SCUOLA SE SIETE DEI DIVERSI: Riguardo al bullismo, vorrei far riflettere su come a scuola non viene
mai inquadrata l’aggressività crudele con cui psicologi e psichiatri e, grazie soprattutto alla loro connivenza, moltissime persone in ogni
ambiente trattano bambine e ragazze che appaiano loro incapaci di gestire la propria emotività e si finge di ignorare le nozioni
particolareggiate al riguardo dovute all’esperienza e allo studio della storia e dei miti e divulgate da libri specializzati e onesti. Viene da
chiedersi, di fronte all’accanimento della maggioranza degli insegnanti stessi sulle studentesse emotive (spesso peraltro tali soprattutto
perché vittime di gravi abusi da parte dei familiari e dei compagni di classe, oltre che dell’età), perché essi non riportano mai notizie che
possano far comprendere la portata di un disprezzo tanto generale in ogni società, come per esempio quando a proposito dell’Inquisizione
medievale non dicono che venivano bruciate come streghe anche le bambine. In scuole di ogni livello comunque si vedono professori
poco competenti negli aspetti dell’istruzione umanistica meno formali e superficiali e inoltre instabili e aggressivi: nel giudicare i ragazzi,
maestri e professori sono in genere indifferenti rispetto alle loro condizioni di vita e reali possibilità e agiscono in contraddizione con i
messaggi dei testi e dei programmi e con ciò che di più essenziale si richiede a un educatore (leggete in proposito almeno Lo sviluppo
della personalità di C. G. Jung). Ci sono anche casi di professori che contattano la psichiatria a proposito dei loro studenti (rischiando
quindi di rovinare loro la vita intera) senza sapere assolutamente nulla di dove, come e con chi passano le loro giornate o senza tenerne
conto e facendosi guidare meramente da antipatia personale, magari provocata proprio dall’esigenza, normale in un bambino e in un
ragazzo molto trascurato o maltrattato dalla famiglia, di ricevere dai suoi insegnanti informazioni essenziali sugli aspetti quotidiani del
vivere e una vera cultura, al posto delle quattro nozioni vuote che gli vengono ripetute a scuola, oppure suscitata da quell’emotività
eccessiva che è lo stato normale di chiunque da giovane viva da diverso tempo una situazione di estremo disagio. E non ho mai conosciuto
un insegnante che tenesse conto del fatto che un ragazzo non è un adulto che può aver superato quelle difficoltà nel rapporto con l’autorità
tipiche della maggior parte dei ragazzi e che sono particolarmente difficili da dominare e accentuate in quelli tra loro che sono stati
maltrattati dai familiari. Avverto che quanto ho scritto su maestri e professori bulli non è un fatto discutibile e che insegnanti nevrotici,
ignoranti e aggressivi sono quasi la norma a ogni livello dell'istruzione scolastica, anche a quello universitario: si concedono moltissime
libertà, indifferenti ai regolamenti scolastici e a volte alle minime norme di buona e sana condotta, tanto non vengono in genere denunciati
e, quando lo sono, al massimo vengono semplicemente trasferiti in una nuova istituzione scolastica (magari perfino in una scuola o
università più vicina alla loro abitazione). Inoltre non vanno mai sottovalutate le parzialità comuni a insegnanti di scuole di ogni livello,
pregiudizi e comportamenti interessati che portano questi ultimi a esaltare violenti rozzi e dall'intelligenza scarsa o notevole ma oltremodo
arida e rigida (debole quindi anche se perfetta per tutte le università e la maggior parte dei lavori) purché abili nel rispettare norme non
scritte. Gli insegnanti in genere sono sempre pronti a tacciare di stupidità gli emotivi al loro primo blocco ostinato - con il disprezzo dei
libri di Bettelheim e dei padri della psicanalisi che ci si può ben aspettare - e ad ostacolare con ogni mezzo gli emotivi e i nevrotici più
imprudenti o più irritanti a causa della loro diversità e fragilità o del loro bisogno di giustizia: si può affermare che la causa principale del
bullismo e delle sue conseguenze, spesso gravi anche dal punto di vista fisico, sono gli insegnanti, al punto che a volte lo provocano dal
7
nulla con critiche continue alla vittima scelta, così cercando di spingere gli alunni ad allearsi nel bullismo in cambio di voti più alti e aiuti
di ogni genere all’esame finale. E bisogna tener presente anche il fatto che molti degli individui che più contano socialmente cercheranno
probabilmente sempre di impedire a emotivi e nevrotici (più spesso ragazze che ragazzi) di ottenere il diploma (soprattutto liceale) e
laurea o di far dare loro un voto finale basso, perché in generale non si vuole che queste persone considerate inferiori si presentino agli
altri come diplomati e inoltre perché si vuole rendere loro con ogni mezzo difficile difendersi (il giusto rancore inevitabilmente
accumulato da simili vittime è per gli intolleranti pericoloso) e lavorare (li si vuole umiliati e sfruttati...del resto qualcuno deve pur
esserlo, dal loro punto di vista!). Si cerca a volte di fare lo stesso, del resto, con chi ha qualche deficit di apprendimento o non sa
concentrarsi e studiare: so che ci sono insegnanti di scuole elementari e medie alla caccia costante di questi limiti e che chiedono con
insistenza incredibile che ogni studente appena sotto la media venga isolato in classi a parte con chi ha veri e propri handicap o venga
definito clinicamente come portatore di un deficit intellettivo e assegnato a un insegnante di sostegno e lo fanno giustificandosi con il
bisogno di non far restare indietro gli altri, come se si trattasse di un’azienda! Considerate che il troppo impegno e l’ansia alle scuole
superiori hanno già compromesso la salute fisica, l’equilibrio mentale e tutta la vita sociale e lavorativa di molti giovani. Né dai compagni
né dagli insegnanti i più deboli e i “diversi” sono ben accettati a scuola nemmeno al Liceo Scientifico e Classico o alla facoltà di Lettere,
dove chi è sensibile agli stereotipi presume assurdamente che debbano raccogliersi persone sensibili o per lo meno istruite, educate e
tolleranti, al punto che niente vi salverà in questi ambienti se non potete evitare di farvi notare e di essere giudicati dei diversi, nemmeno
se studiate con disciplina e possedete interesse spontaneo, tenacia, sensibilità e intuito letterari, qualche abilità nello scrivere e doti
intellettuali di collegamento, di analisi, di sintesi, di logica, se non proprio una buona memoria meccanica: anche chi inizialmente si
stupirà delle vostre capacità e si dimostrerà tollerante evitando di aggredirvi o dandovi voti alti e giudizi scritti elogiativi, finirà col tempo
certamente per credere di essersi illuso o di essere stato ingannato da voi e per considerarvi stupidi o per considerare insignificanti le
capacità innegabili dimostrate, cioè per vederle in qualche modo annullate dal vostro stato di pazzi, di “mezzi pazzi” (“idioti”, borderline)
o perfino “ritardati”, perché la nevrosi degli adolescenti e dei giovani è forse l’argomento su cui hanno più e ben scritto Jung e Fromm e le
capacità di chi ha il centro cerebrale a destra sono state chiarite da Millètre, eppure quasi tutti vivono come se non fosse mai stata fatta e
scritta alcuna osservazione al riguardo. Le ragioni del disprezzo saranno un’interrogazione andata particolarmente male, strane brutte
copie dei compiti in classe, tic verbali o fisici, pianti o infantilismi passeggeri in momenti di stress, parole o azioni contraddittorie, molti
momenti sovrappensiero o episodi di timore, ansia, aggressività e pretese non spiegati per timidezza, ecc.. Salvo rare eccezioni, nessuno
vuole accettare che una persona con alti (magari molto alti) possa avere bassi tali da apparire ai più incomprensibili anche in una persona
mediocre (per quanto occasionali tali “bassi” siano), perché ciò fa sentire costretti o spinti a sopportarne le debolezze imprevedibili: quasi
tutti sono alla costante ricerca di qualcuno con le caratteristiche adatte a fare da valvola di sfogo e anche da comodo oggetto di paragone
per esaltare se stessi e inoltre quasi tutti possono tollerare un violento criminale infinitamente più facilmente di una persona spesso debole
e ridicola (dal loro punto di vista), che non diverte, non si arrangia, non fa fare bella figura, non condivide alcuni loro gusti od obiettivi,
non si adatta (magari anche solo per un forte e innato senso di giustizia), non sa recitare sempre la stessa parte e chiede o sembra chiedere
loro comprensione e aiuto più ancora che tolleranza e giudicarli per la mancanza di tutto ciò (e il motivo per cui una persona è in un certo
periodo in modo appariscente e fastidioso debole e/o diversa non ha mai importanza per la stragrande maggioranza delle persone che né
cerca tale motivo né lo accetta se le viene infine spiegato).
SINTESI SU COSA SI DEVE ASPETTARSI DAGLI INSEGNANTI IN OGNI TIPO DI SCUOLA: Riguardo al bullismo tipico di molti
insegnanti e in particolare degli insegnanti di Italiano, si deve considerare peraltro che esso può significare subire aggressioni continue che
sono a volte molto serie e concentrate su un unico studente, altre volte più spensierate ma letteralmente al livello dello sfottere dei
tredicenni: conosco insegnanti che non si sono certo negati il piacere di tacciare di stupidità e tormentare anche dopo l'abbandono o la
conclusione della scuola qualunque studente nevrotico esasperatosi per queste loro abitudini indipendentemente dalle lodi e dai voti alti
assegnatili prima di quello sfogo magari pure indiretto; ci sono comunque insegnanti che hanno concentrato sistematicamente le loro
"battutine" su almeno quattro o cinque studenti in ogni loro classe, sottolineandone nel modo più volgare la timidezza o debolezza, il non
essere apprezzati dai compagni, il non essere più vergini e l'avere mestruazioni, malattie e tic fisici e verbali e ovviamente i difetti fisici o
dell'abbigliamento (una ragazza né bella né fashion deve aspettarsi, perfino negli ultimi anni di liceo, di essere definita "brutta" dalla
cattedra a più riprese e può subire violenze anche fisiche durante le lezioni... magari in palestra). Non mancano però gli insegnanti (di
liceo, universitari, ecc.) che si concentrano su un solo studente, fissandolo costantemente o comunque con insistenza in aula mentre fa
lezione a tutti. Ci sono insegnanti che arrivano a difendere un preteso diritto alla violenza fisica dalla cattedra, subito dopo il verificarsi di
un atto di bullismo violento su uno degli studenti, per esempio parlando in questi termini della violenza negli stadi, spostando il discorso
sulla violenza di genere oggi o nella storia (quest’ultimo caso capita ovviamente se la vittima della violenza è una studentessa!). Gli
insegnanti a volte sono persone prive di vita personale o sociale che investono troppo sulla scuola, fino a imporsi di continuo, a
partecipare alle feste di compleanno degli studenti sedicenni fuori dell'istituto, telefonare a casa di alcuni, inviare mazzi di fiori a
studentesse di bell'aspetto, andare a letto con una studentessa durante una gita scolastica, fare spostare di banco periodicamente tutti
facendo sempre in modo di avvicinare studenti incapaci di difendersi ai bulli più aggressivi, dare voti fantasiosi (un esempio che conosco
è “Uno meno meno“) oppure, nel giudizio di fine anno, fare la "media" tralasciando un voto scritto alto (dicendo magari di aver perso il
componimento), giudicando arbitrariamente le interrogazioni di uno studente con voti alti negli scritti (dichiarando che il modo di dare le
risposte esatte nell'orale non è di loro gusto o interrogando chi è chiaramente fisicamente indisposto) dando voti bassissimi a compiti sì
mal fatti ma riguardanti libri del tutto inutili e inadatti agli studenti scelti in base a gusti personali, esasperando con l'obbligo a tradurre dal
greco o dal latino sempre lo stesso paragrafo o perfino decidendo il voto di uno degli studenti di ogni classe in base a criteri di giudizio
folli (ad esempio il criterio di un mio insegnante fu di dividere per tre il numero di temi svolti a casa) e tutto ciò senza mai il minimo
timore di una denuncia. Ci sono anche insegnanti che fanno leggere ai compagni di classe, ai colleghi e a psichiatri i temi di alcuni
studenti per sfruttarne i giudizi personali lì espressi a loro svantaggio, magari anche sfruttando l’articolo 57 sullo stato di necessità se lo
studente mostra depressione o si esprime sul suicidio. Il fatto è che il governo e le consuetudini rendono difficile denunciare un professore
se non è la classe intera a richiederlo e a documentare gli abusi (il che è raro) e soprattutto ciò che gli studenti possono ottenere dalla
denuncia si limita al trasferimento altrove del docente (per gli insegnanti non c'è mai un danno economico e anzi ciò può tradursi per
8
alcuni di loro in un vantaggio, con un risparmio notevole sulla benzina se la nuova scuola è molto più vicina alla loro residenza). Quasi
sempre questi insegnanti sono sostenuti attivamente da studenti aizzati di varie classi e dai colleghi, alcuni dei quali partecipano alla
diffamazione, all'umiliazione e agli altri abusi nei confronti della vittima che più è presa di mira. A volte alcuni studenti arrivano a
contattare per anni ogni tanto i genitori di un compagno a sua insaputa se li vedono indifferenti o ostili al figlio e desiderano approfittarsi
delle apparenze che gli sono contro (come accade in genere in famiglie simili) a suo danno. Per quanto riguarda i docenti, spesso si tratta
di insegnanti con una competenza fittizia (magari si vantano di conoscere a memoria la Divina Commedia o... i pochi libri di testo in
programma!), di persone troppo prive di coscienza e sensibilità per leggere, comprendere o accettare gli insegnamenti elargiti dai
capolavori della letteratura, della filosofia e della storiografia di ogni tempo, da saggi e manuali di psicologia, dai manuali di politica
mondiale e a volte anche dai testi recenti su questioni di attualità. Bisogna ammettere che frequentemente gli insegnanti di Italiano di
licei e università sono persone prive di un bagaglio personale di buone letture, perché in Italia ci si laurea in Lettere e ci si specializza
senza essere tenuti a leggere; inoltre ci sono insegnanti che quasi si vantano di aver letto e di leggere poco, magari affermando di essere
troppo impegnati a prepararsi per continui concorsi pubblici quanto prima della laurea per gli esami: la situazione è insomma agli antipodi
di quella delle migliori università americane di Lettere, se è veritiera la descrizione che ne fanno alcuni romanzi come Il mondo secondo
Garp di Irving. Ci sono anche insegnanti di Italiano che basano la loro convinzione di essere intelligenti e competenti sui loro risultati in
alcune materie scientifiche o sulla loro capacità di memorizzare in fretta dati non legati da concetti (numeri di telefono, il vocabolario di
un'altra lingua, gli ingredienti di un cocktail, ecc.), come se ciò avesse qualche attinenza con le capacità innate e acquisite necessarie agli
insegnanti di tale materia (forse i saggi di Jung, Gardner e Millètre potrebbero dar loro qualche delucidazione al riguardo, ma gli
insegnanti non sono tenuti dalla legge a adeguare ad essi le loro convinzioni narcisistiche e arroganti). Ciò in genere torna loro utile
quando seguono la prassi della maggioranza degli "insegnanti" di Italiano, che non insegnano in genere a fare una ricerca e nemmeno
come scrivere un buon tema, un saggio breve e ben argomentato, una lettera di carattere formale o il risultato di una ricerca con tanto di
adeguata presentazione e grafici o almeno una buona risposta sintetica e precisa e si limitano a ripetere quanto è scritto nei soliti pochi
libri di testo e a dare quasi quotidiani “giudizietti” del tutto arbitrari di fronte a un pubblico di sottomessi o cinici spesso incapaci o
ignoranti. Nelle università è poi frequente agli orali il disporre per ultimi gli studenti presi di mira se li si sa preparati o abili in modo da
poter più facilmente porre loro domande al di sotto del livello medio o insensate e per poter nascondere agli altri le loro capacità e i voti
inadeguati. Nelle università capita spesso anche che gli studenti vengano disposti senza il dovuto ordine casuale tra due insegnanti dello
stesso corso quando il programma di uno dei due sia notoriamente molto più semplice. Ciò che più è importante ricordare riguardo alle
conseguenze del contatto con gli insegnanti è comunque, secondo me, il rischio che corrono gli studenti privi dell'appoggio della famiglia
e ansiosi o con una vera e propria nevrosi (rimando al paragrafo precedente).
Informatevi comunque su BES e DSA - categorie in uso nelle scuole da qualche tempo per classificare gli studenti - e chiedetevi come la
maggioranza in genere si serve e si è sempre servita di ogni "etichetta" affibbiata agli altri e cosa possono comportare per lo sviluppo
psicologico e per la salute fisica le sovra-diagnosi di un disturbo mentale (sempre più frequenti di quanto non si creda, dato che è
particolarmente difficile giudicare bambini e ragazzi e che, se per qualsiasi giudizio umano esiste la possibilità dell'errore, tanto più gli
sbagli sono possibili quando non c'è interesse a non farli a causa della posizione di debolezza in cui si trovano gli alunni rispetto agli
adulti.
Tenete presente anche che la legge italiana stabilisce che per i minori di 14 anni non sia mai prevista la galera qualunque reato compiano e
che per i ragazzi tra i 14 ei 18 anni la possibilità e il tipo di pena per i reati dipendano dall'arbitrio del giudice. In questo contesto non
stupisce che al telegiornale spesso non si metta in evidenza la vera natura dei casi gravi di bullismo e che le riviste sminuiscano il ruolo, in
realtà decisivo, degli insegnanti, attribuendo la colpa ai genitori e a TV, Internet e videogiochi.
Sul bullismo dei compagni di scuola online e sulla grande aggressività su Facebook e altrove in rete leggete gli articoli sulle riviste, pagine
internet e almeno Il mondo nuovo. Manuale di educazione civica digitale (A. B. Saladini).
Progettare la ricerca empirica in educazione (Coggi-Ricciardi)
"Nelle interrogazioni orali (...) la serie di domande costituisce spesso un campione accidentale (...) e anche la formulazione dei quesiti non
è sempre attenta agli obiettivi e alle competenze di cui si intende verificare il raggiungimento nè alla loro importanza, (...) oltre a non
essere sempre chiara, tanto che in alcuni casi può pilotare la risposta o contenere trabocchetti voluti, (...) e al non avere sempre lo stesso
grado di difficoltà (...) Altri fattori di distorsione possono derivare (...) dal fatto che l'insegnante potrebbe assumere toni più e meno
cordiali a seconda della stima e delle attese nei confronti dei diversi studenti (...) Inoltre interferiscono effetti di selezione legati per
esempio alla memoria e all'attenzione dell'insegnate, che, non annotandosistematicamente l'andamento del colloquio, rischia di prendere in
considerazione solo gli aspetti che l'hanno impressionata maggiormente. Linterpretazione dei risultati, infine, spesso non avviene sulla
scorta di criteri predefiniti e quindipuò ancorarsi all'opinione pregeressa che il docente ha dello studente o a qualche sua caratteristica
particolare, come la fluidità verbale, la sicurezza, l'appartenenza socio-culturale, il genere, ecc. (...)
Le interrogazioni scritte tradizionali (...) sono sottoposte a critiche in parte simili a quelle evidenziate per le interrogazioni orali (...)
Nel tema in particolare (...) le capacità comunicative (...) sono controllate in situazioni non spontanee e su argomenti che possono avere
diversa rilevanza emotiva per gli studenti. Le tracce inoltre possono richiedere conoscenze ed esperienze, che sono presenti in modo
differenziato negli stessi (...) Dalle tracce generiche (...) sono stimolati (...) divagazioni e sviluppi imprevisti non adeguatamente valutabili
(...) Se la formulazione include titoli e passi di libri noti, (...) questo può rendere ovvio lo svolgimento (...) É stato messo in evidenza
riguardo al tema anche ciò che segue: la mancanza nei valutatori di un criterio stabile per la correzione; la carenza di fedeltà nelle
rilevazioni; gli effetti di alone nel giudizio; gli effetti di ordine nella correzione dei compiti; gli effetti di ancoraggio di giudizio che mette
in relazione un protocollo con quello precedente; le difformità presenti nella formulazione dei giudizi.”
Rivista Io donna marzo 2022 (questa citazione non tratta di bullismo e pertanto l’autore dell’articolo non sminuisce la gravità
dell’accaduto)
9
“É lui per primo che chiede conto ai genitori. Ha 21 anni ed è stato ai domiciliari con l'accusa di aver stuprato Bianca (...) durante la notte
di Capodanno (...) La madre, dal figlio informata, non denuncia (...) Un altro genitore legato al caso si affida a un boss di periferia per
togliere il figlio dai guai. Nessuno spende una parola per Bianca, la sedicenne stuprata da un gruppo (...) La difesa impulsiva di un ragazzo
da parte del genitore è interpretata come tacito assenso (...) A scuola vediamo adulti (...) che liquidano come ragazzate il gesto di un figlio
che butta il compagno in un bidone della spazzatura (...) Ci sono tanti episodi simili (...) in cui si tende ad attaccare e sottomettere chi si
identifica come portatore di una fragilità intollerabile, una ragazza, un disabile, una persona diversa per il colore della pelle o altro. É stato
sempre così (...) La fatica oggi è vissuta come un peso (...) e l'insofferenza per il non vedere subito ripagato l'impegno genera nei ragazzi
comportamenti inadeguati (...) Per trovare un'identità autonoma i ragazzi si rifugiano in quella di gruppo. Se si sentono inadeguati o
confusi, nel gruppo scelgono comportamenti devianti per fare propria un'identità forte e compensativa (...) I reati sono spesso possibili per
i meccanismi di disimpegno morale, quei trucchi che la mente usa per minimizzare ciò che si fa, attribuire la colpa alla vittima o
deumanizzarla (...) La sopraffazione è alimentata anche da una sottocultura mediatica (...) Secondo Lancini, se dopo i 20 anni non usi
internet sei spacciato e sotto i 20 anni se lo usi sei dipendente (...) La rete è un luogo dove puoi sentirti onnipotente a patto che per esistere
tu l'abbia fatta grossa (...) L'individualismo, ovvero la cultura del successo anche sui social, la competizione e l'assenza di dialogo sono i
modelli che proponiamo. I genitori ascoltano di più i figli, ma non i loro fallimenti (...) E se c'è gente pronta a chiamare i vigili in pieno
pomeriggio per 10 minuti di percussioni suonate da un ragazzo, quando branchi di adolescenti minacciano o fanno chiasso a tarda notte
restiamo in silenzio e immobili per paura di ritorsioni (...) La cultura dello stupro è alimentata poi dal porno, dalle pressioni dei pari e da
moderne e sbagliate idee sulla sessualità maschile (...) E il modo in cui trattiamo i bambini ne modella il cervello. Chi si sente amato e
accudito sarà in grado di resistere meglio alle pressioni del branco (...) Non è giusto ricorrere a giustificazioni semplicistiche come "i
maschi sono maschi", I maschi non hanno sentimenti”, "il testosterone rende i maschi sconsiderati e nervosi" (...) e affermare che i maschi
non parlano è solo un alibi. Uno sguardo di dolore non ha bisogno di parole.”
PSICOLOGI SUL LUOGO DI LAVORO: In Interviste e colloqui nelle organizzazioni, il recente e incoerente manuale di Castiello
D'Antonio, pieno di affermazioni ripetitive sull'importanza – non riconosciuta in Italia – dell'approccio clinico ideale nel mondo del
lavoro, l'autore arriva ad affermare in un paragrafo che c'è separazione netta tra malattia e salute mentali, pur affermando l'assurdità di tale
opinione alcune pagine dopo, e inoltre raccomanda diffidenza per le conclusioni rapide e per gli schemi rigidi per osannare, poco dopo, il
DSM V e le linee guida del 2013 di Nussbaum per un colloquio psichiatrico in 30 minuti (con ipotesi diagnostiche nei primi 5) arrivando
ad affermare perfino – unico tra tutti gli autori di cui conosco la definizione di disturbo di personalità – che anche tra chi lavora
stabilmente si riscontrano molti affetti da tale patologia e che esso è presente addirittura in ben 2 persone su 10 (e ciò specificando subito
dopo che si tratta di malattia mentale molto seria, cronica, ecc.)... Ricordate che in Italia tuttora con questa diagnosi si può essere rinchiusi
in manicomio per anni (quindi, date le condizioni dei "servizi", anche a vita, vecchi o giovani che si sia). Secondo Castiello D'Antonio in
un colloquio (di lavoro o clinico) ci si può comportare secondo il nervosismo suscitato esclusivamente dal colloquio imposto oppure nel
modo che rispecchia i tratti più stabili della personalità, come se non esistesse anche un'altra possibilità ovvero quella di esibire
caratteristiche determinate da una situazione, da certe condizioni di vita, da mancanza di informazioni essenziali, ecc. Mischel scrisse già
molto tempo fa che non ha senso parlare di personalità e che si deve parlare di comportamento, ma nessuna delle numerosissime critiche
al DSM e alle diagnosi di disturbo di personalità fa mai breccia nelle menti chiuse di alcuni sedicenti esperti. Eppure la categoria “disturbo
di personalità” e il modo di diagnosticarlo sono il bersaglio più frequente delle critiche al DSM in tutte le pagine online e in tutti i manuali
di psicologia che lo criticano con obiettività e non pochi giudici hanno rifiutato di tenere conto di questa diagnosi nel loro lavoro
motivando con il fatto che è troppo complesso attribuirlo e che in molti casi questa diagnosi si è poi dimostrata sbagliata (per quest’ultima
osservazione rimando a La perizia psicologica di Sammicheli).
MOBBING E SUE PEGGIORI CONSEGUENZE: Il mobbing comporta in genere reiterazione ed escalation di pettegolezzi, maldicenze,
isolamento, assegnazione di compiti al di sotto o al di sopra della professionalità o senza strumenti e/o spiegazione adeguata, critica
continua e ingiustificata circa il lavoro svolto, insinuazioni circa un forte disagio mentale, minacce e a volte anche violenza fisica e
sessuale. Se non ci si licenzia per tempo i sintomi fisici e psichici si aggravano e si arriva a un reattivo distanziamento emotivo, che rende
difficile essere ricettivi anche nei confronti del calore familiare e delle manifestazioni di amicizia. La maggior parte della gente conosce il
danno al clima ed economico che fare mobbing procura e lo accetta senza far nulla per arrestare l’escalation di abusi, per quanto
immeritate e gravi siano le conseguenze (malattia, povertà e a volte suicidio).
POCA PRIVACY è concessa dalla rete Internet a chi cerca lavoro altrove mentre sta lavorando, in particolare in Italia, ma non si deve
preoccuparsi solo di questo. Nelle scuole si dovrebbe mettere in chiaro il rapporto tra spionaggio di ogni genere e pratica del boicottaggio
e dell’ostracismo, rimandando agli storici e ai narratori che in ogni tempo ne hanno scritto: quando Saint-Simon descrive le iniziative più
autoritarie del Re Sole, si sofferma sulle leggi sulla leva e sulla carriera militare e così arriva presto a parlare anche dell'ostracismo
organizzato per chi non obbediva, come ogni storico che descrive una dittatura finisce col fare e non c'è famiglia o paese piccolo
abbastanza o città troppo vasta perché quattro imbecilli non possano riuscire a fare altrettanto e non si sentano in diritto di farlo quanto
Luigi XIV, Napoleone o Stalin. Sono questioni fondamentali in un’epoca in cui politici, stilisti, imprenditori e commercianti dipendono
tutti dagli stessi esperti del settore pubblicitario (psicologi specializzati e senza scrupoli nell’uso indiscriminato di test, inganni e di gravi
violazioni della privacy), mentre in ogni Paese probabilmente le aziende conservano schede illegali su dipendenti attuali e potenziali che
fanno rabbrividire se si pensa al carattere personale dei dati che contengono e a come essi devono essere stati raccolti (io ricordo l'eco
dello scandalo delle schedature della azienda italiana Fiat di qualche decennio fa) e soprattutto considerando che oggi sia psichiatri e
medici che persone comuni (parenti, coinquilini di appartamenti in affitto, artigiani, ospiti, ecc.) invadono più spesso di quanto non si
creda spazi privati (attraverso microspie con e senza telecamera che oggi si trovano a buon prezzo anche su Amazon) e Packard non è
l’unico a cui si dovrebbe rimandare gli alunni in proposito. Considerate inoltre quanti spazi all'aperto sono provvisti di telecamere con la
scusa della sicurezza o di certi studi sulla natura, proprio come negozi (con sistema CCTV e telecamere anche illegali cioè nei camerini),
ospedali, ecc. E non è detto che i mezzi per controllare ogni spostamento di un individuo particolare si limitino a questi e all'enorme
10
numero di persone disposte a osservare e ascoltare persino dalle proprie case per poi riferire per determinati interessi (chi scrive gli articoli
delle riviste trae spesso da questo spunti e informazioni) o per abitudine, dato che il progetto disumano descritto negli ultimi capitoli del
libro di Packard non è nella fantasia dell'autore e che per documentare gli spostamenti degli animali oggi si dispone di una tecnologia
avanzata, mentre è significativo che su internet -vera o no che sia la notizia – si scrive di microchip impiantati anni fa nelle braccia di
alcuni impiegati nella sicurezza e che sulle cosiddette cimici non mancano certo le pagine online o i libri da leggere.
Riguardo i lavori che spesso sono svolti da ragazze molto giovani, come quello di BANCONIERE IN GELATERIA, dovete tenere
presente che la ripetizione di metodi/comportamenti/suggerimenti dei titolari di queste attività suggerisce che qualcuno dia loro direttive
su come comportarsi con le giovanissime: premesso che è sempre sconsigliabile svolgere questo lavoro essendo molto dannosa e penosa
in questa fascia d’età la diffamazione causata spesso dai lavori a contatto diretto con il pubblico e comportando esso moltissime ore
solitarie e del tutto vuote nei pomeriggi, se lavorerete in una gelateria probabilmente il titolare sarà molto simpatico le prime due
settimane e anche insopportabile in seguito (se il suo comportamento cameratesco vi avrà fatto sbottonare troppo o se per altre ragioni non
avete superato questo suo test) e vi consiglierà di indicare un’inesistente conflitto con il/la collega come motivo scritto di dimissioni se
deciderete di andarvene; e se una ragazza già impiegata lì vorrà ampliare il numero di ore che vi lavora e essere sicura che nessuno sia
incaricato di fare il gelato o gli ordini degli ingredienti al suo posto, questa collega probabilmente vi dirà che il titolare è deciso a pagarvi
meno del pattuito o qualche altra menzogna, oltre a spettegolare malignamente della sua vita privata, perché una vostra conferma negli
anni o incarichi in più per voi la condannerebbero a rivivere i noiosissimi pomeriggi dei suoi inizi, oltre a ridurle il guadagno o la speranza
di avere un aumento.
IN SINTESI GLI ABUSI NEGLI AMBIENTI DELLA SANITÀ: Le visite che in genere comportano rischio maggiore di abusi sono
quelle presso medici di base e del Pronto Soccorso, case di cura, dermatologi, dentisti, odontoiatri, fisiatri, fisioterapisti, ginecologi,
urologi, neurologi e allergologi, tutti coloro che consigliano interventi chirurgici e i rappresentanti di Cesare Ragazzi e i sedicenti esperti
di idrocolonterapia, candidosi intestinale, naturopatia, omeopatia, agopuntura e test immediato della candida.
Quando si considera la malasanità italiana si deve riflettere soprattutto su quanto segue: i ginecologi attirano le critiche online più aspre,
rancorose e meritate in assoluto per gli anni di ritardo nelle diagnosi di malattie dolorose e/o serie per i rischi che comportano (compresa
la loro evoluzione in malattie sempre o potenzialmente letali o comunque gravi), per la prescrizione di farmaci e di interventi chirurgici
pericolosi senza la dovuta informazione e per l’esecuzione di esami dolorosi senza anestetici o perfino brutale o di test-truffa come alcuni
di quelli immediati per la candida non ospedalieri e terapie costose e prive di evidenza scientifica (es. Monnalisa, radiofrequenza, ecc.),
senza contare che non sono pochi i processi intentati per negligenza o imperizia nell’assistenza al parto con esiti molto gravi e permanenti
su bambini fino a quel momento sani (anestesie, monitoraggi mal eseguiti, ecc.); i fisiatri (e i fisioterapisti) sono inutili e dannosi in
moltissimi casi, anche se spesso i dottori di base prescrivono visite fisiatriche quando non vogliono occuparsi di un disturbo anche molto
doloroso di un paziente (spiccano quelli delle prescrizioni di massaggi, busti o anche interventi chirurgici per scoliosi, di pilates e
manipolazioni per i fibromialgici e di agopuntura); i dermatologi a volte dicono di far controllare dopo 6 mesi un neo normalissimo,
spesso consigliano i prodotti in base a interessi economici personali nel prescrivere un certo marchio e ancora più spesso prescrivono
inefficaci e superflui interventi, integratori e creme senza cercare le cause del problema prescrivendo esami del sangue e dell’intestino e
informandosi sull’alimentazione del paziente e sui prodotti da lui usati per pelle, capelli e denti; gli allergologi a volte non fanno test
completi, non dicono cosa evitare per curare o prevenire le allergie più comuni (senza avvertire lo fanno in una busta chiusa separata dai
referti contenenti i risultati dei test, così a volte le istruzioni non vengono lette dal paziente) oppure parlano a vanvera per ragioni di
mercato spingendo a spendere per alimenti senza glutine o a fare un’inutile idrocolonterapia, proprio come fanno diversi naturopati; i
dentisti sono pericolosi soprattutto quando prescrivono apparecchi per denti (es. i bite), chirurgia per la mandibola ed estrazione di denti
non cariati (es. quelli del giudizio) senza specificare nè i rischi e la durata del trattamento né la necessità di un apparecchio finale
immobilizzatore a vita oppure dando a intendere che non esistono rimedi alternativi e che le ragioni per questi interventi e apparecchi non
sono di tipo meramente estetico; non pochi gastroenterologi non informano sui sintomi delle infezioni intestinali batteriche coloro che,
avendo stipsi cronica, rischiano di fraintenderli e soprattutto non prescrivono adeguata terapia a pazienti con stipsi, colite e sindrome del
reflusso gastroesofageo, nonostante la gravità delle conseguenze a breve e lungo termine; se molti proctologi prescrivono la manometria
senza alcuna motivazione clinica (per interesse economico), alcuni di loro fanno la visita creando disagi in realtà evitabili, prescrivono una
preparazione con peretta in genere impossibile (le perette in commercio oggi sono fatte in modo da essere pressoché inutilizzabili), non
prescrivono terapie efficaci per la stipsi e a volte perfino per i disturbi anali visitati, non sono subito precisi nella diagnosi solo per
spingere a una seconda visita con loro e non informano sull'inefficacia degli antidolorifici prescritti in Italia per trattare le conseguenze
della chirurgia nella sensibile zona anale; gli endocrinologi non di rado prescrivono l'Eutirox troppo facilmente provocando una
dipendenza dalle conseguenze rilevanti e che si potrebbe evitare quando i sintomi hanno cause diverse e non sono molto rilevanti; i
neurologi prescrivono spesso esami e farmaci inutili e molto dannosi e non informano sui metodi migliori per trattare il dolore cronico; i
cardiologi vanno temuti se prescrivono farmaci prima degli esami e se rinviano per un esame a un luogo diverso dall'ospedale; gli urologi
sono pericolosi soprattutto quando non si accorgono o non rilevano a voce e per iscritto che esame delle urine e urinocoltura non sono tra
loro coerenti (referto da annullare per errore di consegna), prescrivono tamponi uretrali alle donne e non informano le donne con tenesmo
e/o gonfiore e dolore in zona clitoride-uretra o vescica che questi sintomi sono propri anche di malattie della pelle vulvare, infezioni
vaginali, endometriosi o infiammazione pelvica di competenza del ginecologo e del patologo vulvare e che chiunque lo ignori e stia
soffrendo può facilmente confondere piccole perdite ematiche vaginali con quelle che accompagnano la cistite (soprattutto se non ne ha
mai avute prima); qualunque medico prescriva antibiotici e raggi, psicofarmaci e psicoterapia oppure consigli qualcosa su ciò che non
riguarda la sua specializzazione o consigli o “prescriva” solo a voce esami e terapie o insista nel proporre terapie sperimentali può fare e
spesso fa danni notevoli e duraturi; in generale diversi medici prescrivono interventi chirurgici inutili o in centri ospedalieri non adeguati
(non specializzati) e probabilmente ancora oggi non pochi non informano sui rischi maggiori di alcuni tipi di anestesia (impedendo così al
paziente di sceglierla quando possibile) e sul fatto che il testo da firmare per il consenso informato elenca solo i rischi più probabili; la
negligenza di un chirurgo può essere letale in ogni momento della sua attività, compreso quello delle dimissioni dall’ospedale; i medici
11
del Pronto Soccorso, come quelli delle case di cura e come gli psichiatri, attribuiscono molto spesso a caso la diagnosi di somatizzazione
da stress nonostante conseguenze gravi e letali con sistematico sprezzo delle norme prescritte dai manuali di Medicina e spesso
consegnano esami del sangue altrui approfittando dell’abitudine dei pazienti di non leggere subito l’intestazione dei referti; gli internisti,
come i medici di base, spesso non solo fingono di ignorare fibromialgia e sindrome della stanchezza cronica, ma a volte non prescrivono
né consigliano esami e non rimandano agli specialisti giusti in caso di sintomi importanti di malattie serie e soprattutto non informano
sulla dieta essenziale e sana per tutti, sull’importanza degli integratori (quelli di vitamina D in inverno e quelli di B12 e acido folico
servono a tutti), sulla prevenzione delle allergie più comuni e sulle più gravi conseguenze di virus da MTS, alcolici e nicotina (in
particolare sulle donne e sugli under 18) e non curano le malattie comuni (anemia, stipsi cronica, colite, squilibrio della flora batterica,
bruxismo, cefalea, reflusso gastroesofageo, sintomi da allergia, candida, herpes labiale, tiroiditi e ipotiroidismo, su cui qualsiasi farmacista
e buon lettore in genere ne sa di più) e questo sia negli adulti che nei bambini; gli oncologi e i medici che si occupano dei malati di
patologie neurodegenerative e di AIDS sono pericolosi quando prevedono con sicurezza entro 6 mesi una morte che non avverrà
nemmeno dopo anni e, in Italia, sono oltremodo dannosi e inumani quando assecondano i colleghi più ignoranti e il ministro della Sanità
senza adeguata ribellione o addirittura con indifferenza fino a lasciare la maggior parte dei malati terminali senza né un farmaco letale né
oppioidi e quindi senza alcun antidolorifico, abbandonandoli a mesi di sofferenza sempre crescente e alla morte tra dolori costanti e
letteralmente atroci.
Da medici, infermieri, impiegati e operatori di call center si deve prevedere sempre anche i seguenti comportamenti: modi bruschi;
domande invadenti, inappropriate o insistenti; richieste illegittime (assumere farmaci consegnati senza ricetta e senza spiegazione durante
il ricovero o senza ricetta regolare durante la visita o per più giorni del dovuto o senza corrispondenza ben chiara con esami molto recenti,
fare la visita in una stanza diversa da quella prevista, urinare nella stanza usata per la visita per un “campione” di urina, spogliarsi senza
necessità del tutto o quasi con presenti medici e infermieri o in modo da esibire il petto in corridoi affollati o esposti agli sguardi,
allontanare gli accompagnatori durante le visite, far passare avanti nel turno chi lavora in ospedale o altri pazienti, ecc.); cattivi consigli
(un collega o un luogo cui rivolgersi, una terapia, ecc.); invasione di conversazioni e spazi privati e delle visite mediche stesse con la
tecnologia e altri abusi della privacy (l’ingresso di medici e infermieri non necessari durante esami imbarazzanti come quelli ginecologici
è comune in ospedale, ma capita anche che venga aperta e passata sotto ispezione la borsa mentre si dorme); truffe anche plateali e
ripetute (ad esempio, come già accennato, è prassi o quasi consegnare esami del sangue intestati ad altri pazienti al Pronto Soccorso e a
volte lo si fa anche nelle case di cura); “accomodamenti” rischiosi (farmaci consegnati gratis al Pronto Soccorso con la prescrizione
regolare ma in dosaggio diverso da quello prescritto); errori causati da silenzio e passività (sono quelli involontari nella consegna degli
esami e nella loro esecuzione nei tempi giusti provocati da guasti di computer o attrezzatura medica non riparati né fatti conoscere al
pubblico e quelli conseguenti all’iniziale omertà verso sbagli e abusi di colleghi e di superiori); negligenza dalle conseguenze serie o
umilianti (pazienti in coda da tempo e presenti grazie a permessi lavorativi rari o bisognosi di una firma mandati via in massa dal medico
di base con l’accusa d’esser arrivati con poco anticipo per ridurre la loro attesa, pazienti in sedia a rotelle non accompagnati al bagno,
urgenze rimandate, appuntamenti “spostati” di poco con messaggi alla segreteria telefonica, rifiuti di ricette e prescrizioni o delle stesse
via mail e mancanza di informazione essenziale su esami da fare e - il che è ancora più grave - su esami fatti e poi su specialisti cui
rivolgersi, utilità, rischi e alternative di interventi chirurgici - ad es. laparoscopie - e effetti collaterali gravi di farmaci anche molto
prescritti come la pillola anticoncezionale, il Gutron, gli antibiotici, gli integratori e le benzodiazepine come lo Xanax); incompetenza
(trovare medici incompetenti più ancora che indifferenti in endometriosi, lichen sclerosus vulvare, vaginismo o fibromialgia è la regola,
ma in generale sono deprimenti tutti gli interventi nei forum online di chi ha malattie croniche o rare specialmente se femminili);
menzogne plateali mirate ad accrescere le spese del paziente (si è indirizzati a fare privatamente terapie e esami costosi che esistono in
convenzione e magari regolarmente prescritti oppure non utili per la salute ma solo per l’estetica e lo si fa creando allarmismi con
informazioni inventate lì per lì o di prassi oppure affermando che in convenzione tali esami e terapie non esistono). La negligenza è
frequente in generale, ma è più prevedibile in caso di sintomi di malattie rare o che comunque comportino almeno in alcune regioni
esenzione per visite, esami e farmaci di più di una categoria: essa è il tal caso dovuta sia a indifferenza che al desiderio di far risparmiare il
Sistema Sanitario Nazionale (il fatto di non conoscere una malattia non giustifica che ci si astenga di farne notare i segni più evidenti e
gravi e di rinviare subito il paziente allo specialista del caso). Da chi non è né medico né infermiere si può comunque aspettarsi soprattutto
dispettucci infantili ma fastidiosi, come il tenere bloccate le porte automatiche quando il paziente sta per uscire finché si volta o torna sui
suoi passi, il rifiutare o, peggio, dare sbagliate le informazioni su come raggiungere un reparto, i bagni, l’uscita, ecc.
Aggressioni, l’assenza di privacy e la passività sono la prassi degli impiegati agli URP (soprattutto o almeno quello dell’USL che si
occupa dei problemi con i medici generici) in diverse circostanze e possono comprendere, oltre a modi volgari, richiesta dell’impiegato di
accomodarsi mentre sta mangiando qualcosa e/o su una sedia posizionata al centro della stanza e altre iniziative dello stesso ridicolmente
basso livello (se esistono eccezioni non ho problemi ad ammetterle, ma devono essere ben rare tutto considerato).
Da alcuni avvocati delle associazioni e indicati come i punti di riferimento nei casi di malasanità può capitare, anche spostandosi in città
confinanti, di sentirsi rispondere che i medici in questione sono loro amici e concittadini e di essere indirizzati a un medico legale dello
stesso studio e anch’egli “amico”...
In situazioni particolari si deve aspettarsi però anche ben altro, a cominciare da ciò che segue: essere rifiutati come pazienti da parte del
medico di base (anche tramite raccomandata e senza spiegazione e perfino se tale medico è una conoscenza molto recente); assentarsi del
medico prima del proprio turno dopo che si è atteso e si è pagato la visita (almeno in ospedale); consegna di referti che non contengono
gran parte di ciò che durante la visita medica si è detto compresi una delle diagnosi e alcuni dei sintomi ad essa connessi o della loro
origine; mancata esecuzione di una o più terapie prescritte nell’impegnativa e esecuzione al loro posto di altro (a chi non poteva
difendersi per carattere e solitudine o problemi economici è successo); richieste di pagare il ticket ad alta voce fatte senza necessità e
rimproveri immotivati (il tutto fatto per le persone in attesa nella fila); mancato riferimento da parte di segretarie dell’annullamento di una
visita (nel caso delle visite private accade anche questo, ovviamente con lo scopo di creare tensioni con il medico); aggressioni verbali o
create con il numero dei medici e infermieri presenti durante una normale visita; ispezione del contenuto della borsa anche solo se si è
impossibilitati a muoversi per intervenire, oltre che mentre si dorme; violenze fisiche (tipiche e più frequenti di quanto si immagini in
12
genere sono penetrazione rapida e di forza durante visite ginecologiche e la scelta di non usare fin dall’inizio un gel lubrificante in quelle
proctologiche), esecuzione di test in modo arbitrario pericoloso per la vita (può essere il caso anche dei test allergici cutanei con cerotti).
Crimini molto gravi sono più infrequenti, ma non rari e non si deve escludere quelli seguenti: farmaci iniettati con la flebo e senza
consenso soprattutto o solo durante il sonno (è facile se il paziente accetta di tenerne l’ago); farmaci dannosi consegnati senza ricetta a
mano o consigliati facendo presente che la farmacia X è disponibile ad anticiparli senza regolare ricetta occasionalmente; falsificazioni
intenzionali dei referti degli esami soprattutto durante ricoveri ospedalieri, PAC e DH (magari per coprire errori e reati precedenti propri o
di colleghi della stessa ASL e non); modifiche radicali nella cartella clinica definitiva rispetto a quella provvisoria senza spiegazioni vitali;
consigli e/o pressioni per fare interventi chirurgici non necessari e pericolosi e/o in ospedali inadatti. Non più infrequenti, ma anzi la
prassi generale sono gli abusi attraverso o contro le poche leggi su assistenza sociale e su ASO, su ricoveri obbligatori e su ”cure”
psichiatriche (sono spesso coinvolti gli psichiatri sempre presenti negli ambulatori MTS per i test anonimi sulle malattie a trasmissione
sessuale e al Pronto Soccorso, quelli ospedalieri in generale, i neurologi e i volontari in Psichiatria avvocati oppure medici soprattutto se
generici e attivi anche alla Guardia Medica e il sabato): nonostante le loro conseguenze devastanti, è esattamente ciò che accade ovunque
qui, perché l’Italia non ha seguito le grandi nazioni europee all’epoca della riforma psichiatrica della fine degli anni ‘70 e si disinteressa
delle affermazioni al riguardo della Commissione europea e in proposito si deve tenere presente che nei manicomi non vengono in genere
diagnosticate o ben curate le malattie fisiche e che i maltrattamenti sono tali e tanto diversificati (contenzione in stanze buie, droghe a
dosaggi elevati, terapia elettroconvulsiva tuttora) da far spesso ammalare fisicamente in modo cronico o a volte con esiti letali perfino i
giovani.
SINTESI DEI PRINCIPALI PROBLEMI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE DI CUI SI DISCUTE NEI TESTI
UNIVERSITARI E IN ALTRE BREVI PUBBLICAZIONI E CHE SI DEVE TENERE PRESENTI: Credo che in particolare sia
importante sfogliare Politica dei servizi sociali di Ferrario, Leggi e salute mentale di Fioritti, Psicopatologia dello sviluppo: storie di
bambini e psicoterapia di Celi, Il colloquio nell’assistenza sociale di Allegri e Dialoghi ininterrotti di Bastianoni, i capitoli su
malpractice, pregiudizi, limiti dei test psicologici, effetti avversi degli psicofarmaci e terapie implicanti stimolazione elettrica o
contenzione in Sinossi di psichiatria dei Sadock, le pagine della cronaca e quelle scritte anche da medici di forum e associazioni di malati
riguardanti i ritardi di anni nella diagnosi di molte malattie anche per niente rare, le pagine online sulle cure palliative, sul biotestamento,
sull’amministratore di sostegno per fare applicare la propria decisione riguardo alle cure mediche e soprattutto sui pochi casi di suicidio
assistito in Italia e sull’associazione Luca Coscioni che lavora per ottenere il diritto all’eutanasia anche in Italia, il testo Volontariato, il
dossier di circa vent'anni fa di Famiglia Cristiana o forse altri sul volontariato, La perizia psicologica di Sammicheli, le pagine sull’uso
dei test psicologici in tribunale online e di Sanavio-Sica, Il tribunale del medico a cura di IRFEA e infine le pagine online con la
dichiarazione del dott. Costantino Benedetti sull’uso degli antidolorifici e in particolare degli oppioidi in Italia (da confrontare al limite
con il protocollo online d’uso clinico degli analgesici es. del Veneto, con le notizie online sulla difficoltà di far applicare la legge sul
suicidio assistito in Italia e con Il dolce morire, saggio degli anni ‘90 a cura di De Santis e altri meno aggiornato sulla situazione
all’estero): sono davvero letture fondamentali secondo me. Si può trovarvi spunto di riflessione o notizia su quanto segue: l’evoluzione
della psichiatria nei secoli e quella della resistenza alla riforma avviata con la legge 180 da Basaglia e la legge 833/1978 (riforma
sanitaria) con un riepilogo dei decreti di legge che negli anni ‘90 si sono susseguiti con insistenza perché mai applicati (Progetti Obiettivo
e leggi regionali); notizie sulla bassissima percentuale di pazienti psichiatrici ammessi nelle cooperative sociali di tipo B e in gruppi
appartamento ridotti; l’effetto che sui malati di mente, reali e non, ha il fatto che il governo abbia assegnato alle Regioni i servizi sanitari e
quelli delle grandi strutture residenziali (non quindi dei servizi sociali, comprese le iniziative di inserimento lavorativo e sociale); rifiuto
totale di qualsiasi riforma razionale e morale degli istituti psichiatrici per persone che hanno compiuto reati (anche piccoli e motivati da
disagio socio-economico oltre che personale) e obbligo in Italia per tutti noi delle “cure” psichiatriche o di ciò che fu definito “supplizi
terapeutici” contro le norme della commissione europea e di altre nazioni (es. Inghilterra); durante il tipo peggiore dei TSO italiani
mancanza abituale di rispetto delle poche leggi esistenti; assenza delle molte norme di tutela di altri paesi dagli abusi e di protezione dagli
effetti più pesanti in tutti e tre i tipi di TSO italiani e in generale durante i contatti con psichiatri e psicologi; gli effetti sull’affidamento
familiare e sull’adozione della permanenza dei minori in grandi istituti; la prevalenza dei modelli psichiatrici vecchio stampo forti solo in
senso quantitativo e poveri tecnicamente (diagnosi e trattamento); il concetto di razionamento nella sanità; gli effetti della trasformazione
delle Usl in Asl e perché il modello di mercato e industria imposto nella sanità sia tanto dannoso; gli effetti dello stigma sociale; rischi
connessi all’uso di psicofarmaci (in particolare dipendenza, dolore e danni fisici, prescrizioni insensate per ridurre fastidi di insegnanti e
genitori e rischio per i giovani ignari di avere dal loro miscuglio con gli alcolici gli stessi effetti dell’overdose da eroina) e loro
equivalenza alle droghe illegali quando esse corrispondano nella composizione a ciò che dice chi le spaccia); il tecnicismo eccessivo delle
prescrizioni ai volontari e le pretese del governo di assumere in queste attività laureati in Psicologia e altre università attinenti al campo
sociale, il tutto vissuto come una persecuzione burocratica (es. leggi sulle mense gratuite, sulla trasformazione di spazi pubblici e
condomini per favorire i disabili o sulle case per orfani); l’accanimento dei medici nel tenere in vita bambini con gravissime lesioni
cerebrali per poi abbandonarli ai genitori e dare loro così la responsabilità di accudire eterni neonati esposti a rischi e abusi in ogni istante
(tema affrontato anche in Tv anni fa); gravi conseguenze del divieto dell’eutanasia; le leggi che obbligano all’accoglienza le scuole
dell’obbligo, ma danno l’insegnante di sostegno solo in caso di diagnosi adatta e che quindi impongono uno stigma sociale spesso
rivelantesi poi errato o comunque dannoso anche solo per offrire un po’ di aiuto nei compiti (non mi è chiaro cosa abbia cambiato la
recentissima legge sui BES); assenza di leggi di tutela dagli abusi delle normativa sul mantenimento di ex mogli e figli minorenni con
conseguenze anche gravi e con la scusa che tanto c’è un’assistenza sociale che di fatto spesso manca del tutto; il fatto che la legislazione
che impedisce di denunciare i medici per la maggior parte dei loro abusi e il grande ritardo frequente e anzi tipico nelle diagnosi di molte
malattie fisiche anche non rare comportano anche che la legge che permette ai genitori, fratelli, ecc. di non mantenere un diciottenne né
lavoratore né studente permette nella pratica di uccidere persone anche giovanissime e peraltro perfino quando malate proprio a causa
delle decisioni dei familiari in merito alla loro alimentazione, a spiegazioni, esami e cure delle loro malattie e anomalie congenite e di
patologie conseguenti ad esse o all’incuria, alla loro protezione dai criminali e da eccessi di violenza anche in casa, ecc.; i costi
elevatissimi del fare figli anche quando non presentano malattie serie, costi aumentati molto soprattutto a causa dell’entità degli affitti e
13
dei lunghissimi anni di formazione scolastica imposti oggi; l’aumento del numero di stupri e altre violenza su donne e minori e quello dei
suicidi e dei crimini di adolescenti, anche a causa della legge assurda sull’impunibilità dei minori di 14 anni sfruttata da mafie tradizionali
e tali di fatto; la mentalità egoista della maggioranza subodorata dal governo e sue conseguenze con esempi tratti dalla cronaca; tra le
leggi regolanti i processi e la preparazione universitaria dei giudici, quelle che aumentano di più la probabilità degli errori e degli abusi
dei periti nelle questioni attinenti la salute (soprattutto mentale) nei tribunali; la difficoltà di avere giustizia nei pochi processi in cui è
possibile almeno per alcuni procedere contro un medico per grave negligenza o incompetenza; la condanna a morte tra dolori atroci per
almeno 90.000 residenti in Italia ogni anno a causa della colpevole inerzia riguardo alla prescrizione di oppioidi, oltre che riguardo al
suicidio assistito e all’eutanasia, dei medici italiani.
CIÒ CHE COMPORTA ANDARE IN QUALSIASI OSPEDALE: in convenzione a ogni visita presenza di un medico diverso, mentre è
bene che sia lo stesso individuo a fare i controlli e le seconde visite; in convenzione impossibilità di scegliere persino il sesso del medico
(per chi ha bisogno della convenzione, questa scelta e possibile nei piccoli poliambulatori convenzionati dove lo specialista addetto
all'esame è uno solo o ha giorni prestabiliti fissati annualmente); in certi casi da parte degli organizzatori scelta sistematica del medico
peggiore per competenza e soprattutto carattere se si vuole esasperare e diffamare un paziente che ha lamentato un danno serio e gravi
rischi corsi a causa di medici ospedalieri e dell’USL; impossibilità che il pagamento non sia anticipato (nei poliambulatori privati spesso,
se non addirittura sempre, si paga dopo e si può decidere di non pagare se il referto è molto incompleto o inattendibile in modo facilmente
dimostrabile); obbligo di pagare quel si è prenotato in ogni caso, perché l'impegnativa necessaria per prenotare in ospedale ha un codice
che fa sì che per legge si venga obbligati a pagare la visita o l'esame prenotato anche se non ci si presenta a meno che non lo si disdica ben
tre giorni prima, nonostante che possano essere molti gli eventi che impediscono di recarvisi (es. un imprevisto in famiglia o, per una
donna, un ciclo mestruale irregolare, doloroso o abbondante); il fatto che gli specialisti visti in ospedale in convenzione spesso non
ricevono i moduli che per legge dovrebbero avere per fare le impegnative in modo da evitare al paziente di andare dal medico di base;
possibilità di sentirsi dire da alcuni medici che chi fa la visita in convenzione non vuole davvero fare una visita "seria" (lo affermo per
esperienza personale); possibilità per il medico di assentarsi e abbreviare o rifiutare la visita già pagata con un pretesto qualsiasi
facilmente a sua disposizione (urgenze, richiesta della sua presenza da parte del primario o direttore, ecc.); possibilità per ogni medico di
farsi trovare con infermieri o altri medici o psicologi o psichiatri in studio durante la visita senza necessità diversa dal creare disagio e
ansia nel paziente e di avvalersi dell'assistenza di tali individui per atti che non sono certamente previsti dalla visita; alta probabilità che
durante la visita/esame un estraneo entri (e può trattarsi di un infermiere maschio durante un test con una ginecologa...); maggiore facilità
per i medici di predisporre la registrazione abusiva dell'incontro oppure quella delle conversazioni dei pazienti che precedono la visita,
oltre che di fare ascoltare quanto si dice nello studio dai colleghi da una stanza confinante; impossibilità per i medici ospedalieri di
addurre la scusa dell'ignoranza della volontà dei colleghi, quando costoro intendono trovare pretesti per negare visite e esami obiettivi a
pazienti che abbiano subito negligenza o abusi più gravi da parte di altri medici e siano in condizioni in cui è generalmente molto difficile
informarsi su questioni di salute e/o denunciare; necessità di muoversi in un ambiente grande, deprimente e dove lavorano anche
individui squilibrati o almeno nevrotici e comunque non di rado dalla mentalità criminale, anche perché le leggi non li obbligano a
documentare ciò che dicono e hanno posto infiniti ostacoli alla possibilità di licenziare chi ha un impiego statale (i casi di cronaca nei
giornali e online non consentono di mettere in discussione o attenuare tale affermazione, per quanto sia spiacevole leggerla per segretari,
impiegati, infermieri e medici ospedalieri e, se è vero che i medici che visitano in regime privato quasi sempre lavorano in ospedale,
tuttavia almeno nei centri privati non li troverete circondati dai colleghi e inoltre, potrete farvi un'idea della loro competenza dalla lista di
attesa); affollamento di persone che vi si recano per visite ed esami e sono in ospedale spesso più aggressive (non è raro che sfruttino il
loro rapporto con gli infermieri o comunque vi si rivolgano per sfogare senza esporsi delle antipatie per un certo individuo o tipo di
persona o che cerchino di ottenere con delle domande indiscrete informazioni su altri pazienti da riportare a medici o infermieri in cambio
di favori di qualche genere); maggiori difficoltà a orientarsi a causa delle dimensioni dell'edificio e del fatto che il personale in genere non
è disponibile a dare informazioni; presenza di telecamere nascoste nei bagni e nelle stanze dove si dorme mentre si è ricoverati in ospedale
(non serve a niente sognare che non sia vero e nemmeno protestare); uno stato di cose tale da dare quasi la certezza che vi vuole male chi
vi presenta la possibilità appuntamenti in convenzione con psicologi ospedalieri (per non parlare degli psichiatri) come un meraviglioso
dono utile per affrontare un brutto periodo, mentre chi vi suggerisce addirittura una richiesta di pensione d'invalidità per motivi di natura
psicologica vi vuole forse morti e in ogni caso disoccupati o male occupati, depressi e soli a vita. Ricordate infine che esiste almeno in
Italia la possibilità di internamento in manicomio per le vittime di violenza – soprattutto familiare, ma non solo - che si presentano al
pronto soccorso e che gli ospedali di una regione vengono messi sull'avviso quando una persona si trova ad essere particolarmente
diffamata in uno degli ambienti della sanità e che in ogni caso coloro che vi lavorano sono di norma disposti a calpestare ogni
regolamento in alcuni casi se anche solo alcune persone segnalano loro la presenza a breve di un individuo che non sia nella condizione di
difendersi o se ve lo accompagnano per poi andarsene (specialmente, ma non solo, se questi si reca al Pronto Soccorso).
MALASANITÀ NELL'AMBITO DELLA PSICHIATRIA O ATTINENTE PAZIENTI PSICHIATRICI (CITAZIONE DA UN
MANUALE DI PSICHIATRIA A SCOPO RIASSUNTIVO): "Le possibilità di malpractice sono molte (...) Nello split treatment, lo
psichiatra prescrive i farmaci, mentre un terapeuta non medico conduce la psicoterapia (...) e lo psichiatra deve mantenersi pienamente
informato dello stato clinico del paziente, come anche della natura e della qualità del trattamento a cui il terapeuta sottopone il paziente
(...) dedicandovi tempo sufficiente (...) periodicamente (...) Lo split treatment è usato sempre più dalle compagnie di assistenza sanitaria e
rappresenta un campo minato per potenziali casi di malpractice (...) Una relazione in cui il medico svolge solo il ruolo marginale di
prescrittore di farmaci non soddisfa gli standard (...)
La psichiatra è tenuto a fornire il trattamento appropriato (...) ma, in caso di stipula di assicurazione privata, le polizze di assistenza che
non rimborsano appuntamenti di follow-up frequenti potrebbero indurre lo psichiatra a prescrivere delle elevate quantità di farmaci (...)
Da un punto di vista pratico, sono vari i problemi specifici che coinvolgono gli psichiatri. Tra questi violazione dei confini sessuali e non
sessuali, violazioni della riservatezza e attività illegali (assicurazioni, fatturazione, negoziazione di titoli da parte di un insider). Le
violazioni dei confini non sessuali sono di natura approfittatrice e gratificano il medico alle spese del paziente. Esse possono essere
raggruppate in alcune categorie sovrapponibili o mutualmente esclusive: business, discussioni ideologiche, ambito sociale, ambito
14
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf
come difendersi dagli altri..........pdf

More Related Content

More from nadine benedetti

libri utili..........................pdf
libri utili..........................pdflibri utili..........................pdf
libri utili..........................pdfnadine benedetti
 
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdfGUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdfnadine benedetti
 
elenco di libri utili................pdf
elenco di libri utili................pdfelenco di libri utili................pdf
elenco di libri utili................pdfnadine benedetti
 
elenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdf
elenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdfelenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdf
elenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdfnadine benedetti
 
elenco di libri molto utili a tutti..pdf
elenco di libri molto utili a tutti..pdfelenco di libri molto utili a tutti..pdf
elenco di libri molto utili a tutti..pdfnadine benedetti
 
CONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
CONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdfCONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
CONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdfnadine benedetti
 
abbigliamento per tutti..............pdf
abbigliamento per tutti..............pdfabbigliamento per tutti..............pdf
abbigliamento per tutti..............pdfnadine benedetti
 
abbigliamento essenziale per tutti...pdf
abbigliamento essenziale per tutti...pdfabbigliamento essenziale per tutti...pdf
abbigliamento essenziale per tutti...pdfnadine benedetti
 
sintesi su salute e prudenza con i medici.pdf
sintesi su salute e prudenza con i medici.pdfsintesi su salute e prudenza con i medici.pdf
sintesi su salute e prudenza con i medici.pdfnadine benedetti
 
piccola guida per difendersi dai medici.pdf
piccola guida per difendersi dai medici.pdfpiccola guida per difendersi dai medici.pdf
piccola guida per difendersi dai medici.pdfnadine benedetti
 
in breve come difendersi dai medici..pdf
in breve come difendersi dai medici..pdfin breve come difendersi dai medici..pdf
in breve come difendersi dai medici..pdfnadine benedetti
 
guida alla salute nel particolare contesto italiano.pdf
guida alla salute nel particolare contesto italiano.pdfguida alla salute nel particolare contesto italiano.pdf
guida alla salute nel particolare contesto italiano.pdfnadine benedetti
 
consigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdf
consigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdfconsigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdf
consigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdfnadine benedetti
 
breve promemoria per difendersi dai medici.pdf
breve promemoria per difendersi dai medici.pdfbreve promemoria per difendersi dai medici.pdf
breve promemoria per difendersi dai medici.pdfnadine benedetti
 
riflessioni sulla fede religiosa.....pdf
riflessioni sulla fede religiosa.....pdfriflessioni sulla fede religiosa.....pdf
riflessioni sulla fede religiosa.....pdfnadine benedetti
 
Perché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdf
Perché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdfPerché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdf
Perché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdfnadine benedetti
 
XXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdf
XXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdfXXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdf
XXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdfnadine benedetti
 
COME SCRIVERE BENE...................pdf
COME SCRIVERE BENE...................pdfCOME SCRIVERE BENE...................pdf
COME SCRIVERE BENE...................pdfnadine benedetti
 
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdf
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfmeccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdf
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfnadine benedetti
 
organizzarsi bene in casa............pdf
organizzarsi bene in casa............pdforganizzarsi bene in casa............pdf
organizzarsi bene in casa............pdfnadine benedetti
 

More from nadine benedetti (20)

libri utili..........................pdf
libri utili..........................pdflibri utili..........................pdf
libri utili..........................pdf
 
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdfGUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
GUIDA PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
 
elenco di libri utili................pdf
elenco di libri utili................pdfelenco di libri utili................pdf
elenco di libri utili................pdf
 
elenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdf
elenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdfelenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdf
elenco di libri universitari e di classici raggruppati per argomento.pdf
 
elenco di libri molto utili a tutti..pdf
elenco di libri molto utili a tutti..pdfelenco di libri molto utili a tutti..pdf
elenco di libri molto utili a tutti..pdf
 
CONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
CONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdfCONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
CONSIGLI PER GLI UTENTI DELLE BIBLIOTECHE.pdf
 
abbigliamento per tutti..............pdf
abbigliamento per tutti..............pdfabbigliamento per tutti..............pdf
abbigliamento per tutti..............pdf
 
abbigliamento essenziale per tutti...pdf
abbigliamento essenziale per tutti...pdfabbigliamento essenziale per tutti...pdf
abbigliamento essenziale per tutti...pdf
 
sintesi su salute e prudenza con i medici.pdf
sintesi su salute e prudenza con i medici.pdfsintesi su salute e prudenza con i medici.pdf
sintesi su salute e prudenza con i medici.pdf
 
piccola guida per difendersi dai medici.pdf
piccola guida per difendersi dai medici.pdfpiccola guida per difendersi dai medici.pdf
piccola guida per difendersi dai medici.pdf
 
in breve come difendersi dai medici..pdf
in breve come difendersi dai medici..pdfin breve come difendersi dai medici..pdf
in breve come difendersi dai medici..pdf
 
guida alla salute nel particolare contesto italiano.pdf
guida alla salute nel particolare contesto italiano.pdfguida alla salute nel particolare contesto italiano.pdf
guida alla salute nel particolare contesto italiano.pdf
 
consigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdf
consigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdfconsigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdf
consigli sulla salute e sul comportamento con i medici.pdf
 
breve promemoria per difendersi dai medici.pdf
breve promemoria per difendersi dai medici.pdfbreve promemoria per difendersi dai medici.pdf
breve promemoria per difendersi dai medici.pdf
 
riflessioni sulla fede religiosa.....pdf
riflessioni sulla fede religiosa.....pdfriflessioni sulla fede religiosa.....pdf
riflessioni sulla fede religiosa.....pdf
 
Perché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdf
Perché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdfPerché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdf
Perché non credo in dio (conversazioni coi classici).pdf
 
XXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdf
XXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdfXXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdf
XXX LISTA MUSICA definitiva luglio 2023.pdf
 
COME SCRIVERE BENE...................pdf
COME SCRIVERE BENE...................pdfCOME SCRIVERE BENE...................pdf
COME SCRIVERE BENE...................pdf
 
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdf
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfmeccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdf
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdf
 
organizzarsi bene in casa............pdf
organizzarsi bene in casa............pdforganizzarsi bene in casa............pdf
organizzarsi bene in casa............pdf
 

come difendersi dagli altri..........pdf

  • 1. Corretto e completato il giorno 9 aprile 2024 PICCOLA GUIDA PER DIFENDERSI DAGLI ALTRI 1
  • 2. PICCOLA GUIDA PER DIFENDERSI DAGLI ALTRI QUESTO DOCUMENTO È ORGANIZZATO NEL MODO SEGUENTE: *ELENCO DELLE PRINCIPALI "MASSIME" DELLA VIOLENZA *ELENCO DELLE TECNICHE PER NON RISPONDERE *PROMEMORIA DI COSA PUÒ CAPITARVI IN CASA E SPECIALMENTE SE CONDIVIDERETE UN APPARTAMENTO CON CHI NON È NÉ IL VOSTRO PARTNER NÉ UN AMICO CHE MERITA FIDUCIA (UNO SOLTANTO) *ELENCO DEGLI ABUSI FREQUENTI PER STRADA, NEI NEGOZI, NEI MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICI, IN BANCA, IN POSTA E NELLE CASERME DEI CARABINIERI *COSA PUÒ CAPITARVI A SCUOLA: SINTESI RELATIVA IN PARTICOLARE AL BULLISMO DEGLI INSEGNANTI *IL MOBBING, GLI PSICOLOGI E LA PRIVACY SUL LUOGO DI LAVORO *SINTESI DEI PRINCIPALI PROBLEMI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, DI CIÒ CHE DEVE PREOCCUPARE RIGUARDO A OSPEDALI, PSICHIATRIA, PSICOLOGI E PERITI DEL TRIBUNALE. *LIMITI DEGLI STRUMENTI DELLA CITTADINANAZAATTIVA *MESSE DI GUARIGIONE E PELLEGRINAGGI *IN CASO DI OSTRACISMO GENERALE GLI ABUSI DA PREVEDERE *ELENCO DELLE PRINCIPALI DISTORSIONI DEL GIUDIZIO *CITTADINANZAATTIVA: GLI STRUMENTI *CONSIGLI SU COME REAGIRE AGLI ABUSI PIÙ FREQUENTI NEI NEGOZI *CONSIGLI UTILI SE SI É PREOCCUPATI PER LA VIOLENZAAL LAVORO *CONSIGLI UTILI SE SI É PREOCCUPATI PER LA VIOLENZAA SCUOLA * BREVE ELENCO DI STRATEGIE DI COPING E PROBLEM SOLVING *"36 STRATAGEMMI " A CURA DI M. FACCIA *BREVE SINTESI DI UTILI CONSIGLI SU COME GESTIRE IL RAPPORTO CON I MEDICI * CONSIGLI PER LE DONNE CHE SUBISCONO O RISCHIANO DI SUBIRE GRAVI VIOLENZE DA PARTE DEI FAMILIARI *INFORMAZIONI UTILI PER AVER CURA DEL PROPRIO CORPO (TENETE BEN PRESENTE CHE NON HO AFFATTO STUDIATO MEDICINA E CIÒ CHE SCRIVO VA SENZA DUBBIO VERIFICATO DA CHI NE HA LA POSSIBILITÀ) *ELENCO DI SOLUZIONI PER RISPARMIARE IL PIÙ POSSIBILE IN CASO DI VIOLENZE IN FAMIGLIA, DI "OSTRACISMO GENERALE" O IN QUALUNQUE ALTRA SITUAZIONE LO RENDA NECESSARIO *SELEZIONE DI LIBRI UTILI PER CONOSCERE LE PRINCIPALI LEGGI DELLA VIOLENZA NELLA QUOTIDIANITÀ *LETTURE UTILI SULL'OSTRACISMO (ESCLUDENDO LA NARRATIVA PER BREVITÀ) *BREVE SELEZIONE DI LIBRI UTILI PER CONOSCERE LE LEGGI DELLA VIOLENZA IN AMBITO POLITICO E IN GUERRA *SELEZIONE DI LIBRI E PAGINE ONLINE SULLA MALASANITÀ ATTUALE *LETTURE SU ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E SIMILI *LIBRI UTLI PER RICONOSCERE NEGLI ALTRI E IN SÉ LE PIÙ COMUNI DISTORSIONI DEL GIUDIZIO *BREVE ELENCO DI LIBRI PER DIFENDERSI DA CHI USA TEST PSICOLOGICI PER GIUDICARE GLI ALTRI IN FRETTA APPENA CONVENGA *COME NON ATTRIBUIRSI A CASO MALATTIE PSICOSOMATICHE *GUIDAALL'UTILIZZO DEL DIZIONARIO M,EDICO *LETTURE UTILI AL BENESSERE PSICOLOGICO *UNA TESTIMONIANZA UTILE 2
  • 3. PICCOLA GUIDA PER DIFENDERSI DAGLI ALTRI Aulo, ti stupisci che il nostro Fabullino si faccia ingannare così spesso? Un uomo onesto ha sempre molto da imparare. (Marziale) Chi è incapace di commettere un grande delitto non ne sospetterà facilmente gli altri (...) Dovremmo meravigliarci soltanto di poterci ancora meravigliare. (La Rochefoucauld) A spiegare perché il disonesto, e talora anche lo sciocco, riescano quasi sempre nella vita meglio dell’onesto e dell’intelligente, vale il fatto che il disonesto e lo sciocco trovano meno difficoltà a entrare in sintonia col mondo che, in prevalenza, è solo disonesto e stupido, a differenza dell’uomo onesto e accorto che, non potendo con identica velocità armonizzarsi con l’ambiente, perde tempo prezioso alla realizzazione della propria fortuna. Gli uni sono come i mercanti i quali, al corrente della lingua del paese, riescono a vendere e approvvigionarsi rapidamente, mentre altri sono costretti a imparare la lingua dei loro fornitori e clienti (…) Non riesco a concepire una saggezza priva di diffidenza. La Scrittura ha detto che la paura del Signore è l’inizio della saggezza, ma io avrei detto la paura degli uomini. (de Chamfort) Chi non sa pensare criticamente è in realtà esposto a tutte le influenze, le suggestioni, gli errori e le menzogne che vengono diffuse e che lo indottrinano sia dall’inizio. Non si può essere liberi, autodeterminarsi e scoprire la centralità del proprio essere se non si sa pensare criticamente, diventando in un certo senso anche un po’cinici (…) Il pensiero critico non è un hobby, ma una facoltà (…) E per critico non intendo assolutamente ostile, negativo o nichilista. È esattamente il contrario: il pensiero critico è al servizio della vita, e in particolare serve, a livello individuale come a livello sociale, a rimuovere gli impedimenti che ci paralizzano o che sono di ostacolo (…) Pensare criticamente è possibile persino a chi vive sotto una dittatura. Chi non vuole mettere a repentaglio la vita non manifesterà la sua critica, ma potrà sempre pensare in modo critico, e si sentirà un po’più felice e libero di chi è prigioniero di un sistema di pensiero, nel quale non crede neppure lui. Si potrebbero scrivere interi libri sul rapporto tra pensiero critico e salute mentale. (Fromm) Ogni uomo che possiede l’intelligenza del proprio fare e ha raggiunto così l’accesso all’inconscio esercita involontariamente un’azione sul proprio ambiente. L’ampliamento e l’approfondimento della coscienza genera l’effetto che i primitivi chiamano mana. Si tratta di un influsso involontario sull’inconscio degli altri, in certo senso di un prestigio inconscio (…) Lo sforzo verso l’autoconoscenza non è mai vano. (Jung) NOTA: Le ripetizioni rispetto agli altri miei testi online si notano, ma sono motivate dal fatto che ritengo questa strana guida il testo più originale e utile che ho scritto, anche se non il migliore, e vorrei che contenesse delle sintesi di tutto ciò che giudico più importante conoscere per vivere con prudenza o combattere se si è appena diversi dalla maggioranza: per chi ha poca energia o tempo da dedicare alla lettura, questa guida dovrebbe insomma poter sostituire tutti gli altri miei testi e non pochi dei libri in essa citati e nello stesso tempo arricchirli di tutto ciò che pertiene a un'autodifesa basata sulla consapevolezza ovvero su una precisa conoscenza delle più diffuse manifestazioni di violenza fisica e psicologica in molti diversi ambienti. Gli altri miei testi online più rilevanti sono i seguenti: http://www.slideshare.com/citazioni-utili-per-avviare-un-processo-di-maturazione http://www.slideshare.com/come-conoscere-bene-la-storia http://www.slideshare.com/guida-per-gli-utenti-delle-biblioteche http://www.slideshare.com/guida-alla-salute-nel-particolare-contesto-italiano http://www.slideshare.com/lo-stato-attuale-della-psichiatria-italiana http://www.slideshare.com/guida-alla-scelta-dei-libri-per-bambini-e-ragazzi http://www.slideshare.com/scuole-italiane Documenti brevi sono http://www.slideshare.com/come-gestire-emozioni-e-sensazioni-fisiche-spiacevoli, http://www.slideshare.com/citazioni-su-intelligenza-e-coraggio e http://www.slideshare.com/meccanismi-di-difesa-e-altre-distorsioni-del giudizio LE PIÙ IMPORTANTI MASSIME DELLA VIOLENZA: la violenza ottiene i migliori risultati proponendosi quanto segue: - mirare a far impazzire di terrore con l’imprevedibilità e la ferocia delle aggressioni o sfruttando fobie e debolezze particolari; - spingere la vittima a rimanere o a sprecare troppe energie per comprendere la personalità o i metodi dell’aggressore o per sforzarsi di contraddirlo; - creare e aumentare via via la distanza dalla vittima (formalità, divisa, camice e lessico settoriale hanno anche questo scopo; un esempio tipico nei saggi sulla violenza è quello del pilota di aerei da guerra che sganciano le bombe); - mettere a fuoco alcuni particolari ed evidenziarli per ridurre la possibilità di una visione d’insieme e di un giudizio obiettivo o indulgente; se possibile anche disumanizzare; - colpevolizzare di ciò che le aggressioni stesse hanno creato per sentirsi più liberi nello scaricare l’aggressività sul prescelto (è la tecnica del capro espiatorio ed è tipica dell’ostracismo) oppure rivoltare sistematicamente l’accusa (affermare che la vittima ha fatto all’aggressore il danno che ha in realtà da questi subìto); 3
  • 4. - annientare progressivamente autostima ed energia personale nella vittima ignorandola, fissandola con insistenza od odio, facendo in sua presenza discorsi su di lei o almeno per lei, rivolgendolesi come se fosse un incapace, un bambino o un cane, relegandola in posizione marginale, avvicinandole un malato di mente, impedendole di prendere decisioni, attraverso lo sfruttamento sessuale, con la violenza fisica, ecc.; - parlare alla vittima dei problemi altrui per non risolvere i suoi quando il ruolo che si riveste lo imporrebbe; - fornire alla vittima rispetto a parole e/o aiuti di poca importanza o troppo tardivi perché possa approfittarne e ciò per poter più a lungo negarle beni essenziali, cioè per trattenere la vittima con la confusione e l’incertezza creata dai piccoli aiuti mentre la si danneggia gravemente e per renderne meno credibili le accuse in generale o di fronte a un pubblico scelto (lo stesso si ottiene comunemente anche presentandosi in coppia e assegnandosi un ruolo opposto come in ciò che è stato definito “la solita pagliacciata del poliziotto buono e del poliziotto cattivo”); - sfruttare, colpire anche pesantemente e diffamare affermando di farlo per il bene della vittima ed esprimendosi con molta cura in questo senso senza esibire in modo diretto le malevole intenzioni: ciò si fa spesso nello scritto e nelle comunicazioni della cui privacy non si è certi con chi potrebbe denunciare una manifestazione di aggressività aperta e facilmente dimostrabile, di fronte alle persone delle quali si desidera addormentare le capacità di giudizio, con coloro ai quali non si desidera fornire un pretesto per sentirsi in dovere di difendere la vittima o di criticare il comportamento dell’aggressore; - mettere le vittime in uno stato precario e indefinito e attaccarla su più fronti (con l’appoggio di leggi inique, colleghi, allievi, amici, parenti, ecc.); - creare privazioni (quindi necessità) e soprattutto illusioni per poter colpire poi più a fondo (nelle carceri e nei manicomi ciò un tempo era prassi, ma questa tecnica è tutt’ora tra le più usate e apprezzate ovunque sia applicabile); - premiare e punire (è la tecnica del bastone e della carota, probabilmente quella più usata in assoluto); - dimostrare di poter ascoltare e/o osservare ininterrottamente o in momenti imprevedibili la vittima per limitarne spontaneità e libertà, così riducendone però la concentrazione, esasperandone il bisogno naturale di privacy e in ultima analisi minandone equilibrio, autocontrollo e attività di buon livello (questo sistema da sempre tipico dei manicomi è parzialmente anche alla base del funzionamento delle attività di controllo di certe attività lavorative e nelle scuole; i condomìni e alcune abitazioni condivise con familiari ed estranei possono esserne gli esempi più deleteri anche grazie alle nuove tecnologie). Comunque da sempre si tortura e si ammazza soprattutto con la mancanza di informazione. P. S. Questo paragrafo elenca con semplicità spregevoli pratiche di sempre che si possono rintracciare nei classici della letteratura e in saggi di ogni tempo e tipo e ciò che è emerso chiaramente dalla mia esperienza. Non esiste ambito in cui queste tecniche non vengono impiegate e, sebbene esse non esauriscano quelle esistenti, non ve ne sono di più applicate e deleterie di queste: esse possono essere alla base del comportamento di un genitore, fratello, partner, vicino, compagno, collega, stipendiato o titolare di negozi, bar e pub, impiegato, segretario, datore di lavoro, insegnante, infermiere, medico, psicologo o psichiatra quanto la costante individuabile facilmente nelle decisioni di un regime dittatoriale. TECNICHE PER NON RISPONDERE (con riferimento a Psicologia politica di P. Catellani): 1) ignorare la domanda; 2) riconoscere la domanda senza rispondere; 3) rispondere con un’altra domanda; 4) attaccare la domanda; 5) attaccare l’intervistatore; 6) rifiutare di rispondere magari con la scusa di non voler farsi spingere a fare profezie; 7) affrontare una questione più ampia; 8) dare una risposta incompleta, anche troncando a metà una frase per passare a fare esempi o ad altro; 9) ripetere la risposta a una precedente domanda; 10) affermare che la domanda ha già avuto risposta; 11) scusarsi (anche dilungandosi). TECNICHE DI PERSUASIONE: rimando al primo paragrafo della sezione “Letture utili” nell’ultima parte di questo testo con riferimento a Psicologia della comunicazione di Di Giovanni e a Tecniche proibite di persuasione di Allen. PROMEMORIA DI COSA PUÒ CAPITARVI SE CONDIVIDERETE UN APPARTAMENTO CON CHI NON È NÉ IL VOSTRO PARTNER NÉ UN AMICO CHE MERITA FIDUCIA (UNO SOLTANTO), perché nella grande maggioranza dei casi nessuna tolleranza è concessa fin dall'inizio o a lungo a qualsiasi forma di diversità o ignoranza di certe norme non scritte e anzi si rischiano realmente non solo grandissimi ostacoli nella convivenza ma anche gravi e durature diffamazioni in ambienti molto diversificati e quindi serie difficoltà sociali e soprattutto nel trovare e mantenere un lavoro. Tra i problemi minori e tipici di ogni convivenza tra persone non legate da affetto, ci saranno probabilmente i seguenti, che elenco perché vi prepariate, dato che anche in famiglia sono tutti molto comuni e alcuni di essi anche in coppia (quando il partner ha intenzione di vendicarsi di qualcosa o di spingervi a lasciarlo), ma avverto che, nel fare questo elenco, non considero nemmeno l'eventualità di dividere anche la stanza da letto (una cosa simile è una follia per una persona che conosce i forum online in cui ci si sfoga sui problemi della convivenza): 1) la menzogna sulle leggi che regolano la possibilità di lasciare casa nel caso dei contratti per studenti e in particolare il tacere che per andarsene bisogna prima trovare un sostituto 2) approfittare dei contratti irregolari per lavoratori in cui si affitta anche a studenti per andarsene senza avvisare tutti i coinquilini, cioè dare preavviso del trasferimento solo al proprietario e magari a uno dei coinquilini in modo che l'inquilino ignaro si ritrovi spinto dal proprietario a pagare anche la sua quota (per non farlo dovrebbe dare subito il preavviso di andarsene a sua volta o contestare l'irregolarità del contratto, con tutte le conseguenze tipiche, cioè spesa per l'avvocato (l'iscrizione annuale al sindacato per gli inquilini in alcune città è costosa) e ripicche del proprietario (diffamazione attraverso amici, conoscenti, dipendenti, allievi, eventuali agenti immobiliari se il contratto è gestito con la loro intermediazione, ecc.). 3) la sporcizia e il rifiuto sia di pulire che di pagare un addetto alle pulizie o le richieste assurde di divisione del denaro per il materiale per pulire fino ai centesimi e di turni precisissimi o richieste di pagare qualcosa in più se ospitate a volte il vostro fidanzato/a 4) l'uso delle vostre stoviglie e gli ingressi inopportuni in cucina mentre cucinate oppure i commenti su cosa mangiate, magari del tipo che fanno i vegani o i vegetariani intolleranti 5) l'impedimento dell'uso del bagno 6) l'infastidire, cercando di aprire la porta chiusa a chiave o battendola, mentre siete nella doccia 7) l'uso del vostro bagnoschiuma, cibo, ecc. 8) il chiamare ad alta voce da un'altra stanza un conoscente comune mentre si trova con voi 9) l'urtarvi mentre vi incontrate nei corridoi 10) le pretese di presentare loro 4
  • 5. chi viene a trovarvi, pur non contraccambiando, e i controlli sulle vostre risposte 11) le domande personali 12) le proposte di accompagnarli o le offerte di un passaggio in auto per approfittarsi del tragitto insieme per fare commenti sgradevoli su di voi o su altri o per sfogarsi oppure per farvi degli stupidi test o anche per avere modo di fermarsi a salutare un amico per strada così da avere una spalla per aggredirvi più facilmente o l'occasione di mostrarvi 13) gravi violazioni della privacy del bagno o della vostra stanza per mezzo di telecamere nascoste molto economiche e facili da reperire per alcune persone (soprattutto per chi è in buoni rapporti con studenti di psicologia e soprattutto di medicina) 14) diffamazione dalle conseguenze molto pesanti ed estremamente durature 15) comportamenti e reazioni molto nevrotici (per esempio manie e vere e proprie pretese riguardo all'igiene e all'abbigliamento e schemi mentali rigidi e ignoranti, tutte caratteristiche che è particolarmente frequente riscontrare in studenti di medicina e scienze infermieristiche, ma che non è impossibile riconoscere in molti altri tipi di persona). A tutto questo vanno aggiunti 16) i fastidi anche non indifferenti causati da incidenti, guasti e altri imprevisti quando si condivide in tanti un bagno o in presenza di comuni quanto malattie da raffreddamento o malattie in genere croniche e fastidiose dell’intestino, senza contare il Covid. In qualche caso si può avere a che fare con persone mentalmente disturbate o esagitate che danneggiano i mobili attirando su tutti l’ira del proprietario o che tengono in casa droga, soldi falsi (magari nella vostra stessa stanza) o anche solo merce rubata per gioco (per esempio cartelli stradali). Da parte del partner in vena di vendicarsi potete aspettarvi anche altro ancora (rimando a pagine online sul cosiddetto revenge porn). NEL CASO ABBIATE AVUTO LA DISCUTIBILE IDEA DI PRENDERE IN AFFITTO UNA STANZA IN UNA CASA PRIVATA, potreste invece subire piagnistei e sfoghi personali da parte di chi affitta e limitazioni molto numerose dei giorni in cui permanere, di orari e della possibilità di vedere persone. NEI CONDOMINI l’abuso più frequente è forse quello del condomino che accusa il vicino dei rumori che causa invece egli stesso o discute su riparazioni necessarie (ad es. alla caldaia), ma capita spesso anche che un condomino suoni citofono o campanello o bussi a varie ore della notte o del giorno e si impegni ad ascoltare e magari anche commentare ogni discorso e non sono rari i casi in cui un vicino sporca la porta o la zona di ingresso, vi attacchi fogli a scopo diffamatorio, colpisca il muro confinante come a intimare silenzio in assenza di forte rumore o quando l’eccesso di volume delle voci è un episodio isolato e non avviene di notte; è più raro ma capita anche che il condomino telefoni aparenti del vicino recuperando il numero dall’elenco o perché informato sul loro luogo di lavoro o che riesca a telefonare al cellulare del vicino stesso; la violenza fisica purtroppo è da mettere in conto, anche se sui giornali vengono commentati solo i casi più gravi; un abuso particolarmente irritante e frequente è quello dell'artigiano che viene in orario diverso da quello comunicato per far apparire ai condòmini che è chi lo ha convocato a essere strano o poco disponibile oppure che disdice all'ultimissimo momento magari più volte o che rimanda di molto un servizio davvero urgente per cercare di provocare reazioni d'ira da ridicolizzare o per rendere la vittima più conscia dell'ostilità di cui è bersaglio; il tecnico condominiale, il parente o il falso amico in visita, ecc. che con espressione sprezzante o aggressiva comunica il contrario di quanto dice a parole, o fa domandine che sono una parodia di test psicologici o riguardano un argomento che interessa a qualcuno e tutto ciò lo fa perché parla per chi ascolta negli appartamenti e nelle stanze confinanti o attraverso opportuni apparecchi che amplificano il suono o lo trasmettono. Tra le modalità di aggressione NEI NEGOZI applicate negli altri ambienti ci sono sicuramente le seguenti: senza ragione evidente rivolgersi all'interlocutore come ad un bambino, a un individuo “incapace”, malato di nervi, fisicamente indisposto o invalido, a un cane, ecc. (facendogli fretta, con il tono o la scelta del lessico o degli argomenti, inventando ridicole scuse, dando assurdi nomi al rapporto, fingendo premura, interpretando a caso silenzi o brevi risposte, facendosi accompagnare da uno studente di Psicologia o Psichiatria all’appuntamento, ecc.); trasformare il malcapitato in “oggetto”, approfittandone in modo particolarmente sfacciato e nello stesso tempo cercando di danneggiarne l'immagine (per esempio causandogli un danno estetico provvisorio, vendendogli una sua foto mal fatta o mal scelta, curiosando tra il materiale consegnato, facendogli proposte ridicole o dannose, colpevolizzandolo di un incidente avvenuto in negozio e avanzando la pretesa che vi rimedi di persona, truffando sul prezzo inventando difficoltà, sfruttandolo per farsi pubblicità o per diffondere una lamentela, ecc.); avvicinarsi al cliente mentre si trova con qualcuno e ascoltare quanto dice, nascondendolo attraverso lo svolgere intanto qualche attività che richiede poca concentrazione o mediante le chiacchiere superficiali con un collega/amico; organizzare incontri con amici o colleghi dove il cliente si è recato o inviarlo da loro; invitare amici nel magazzino da dove ascoltare l'importo della spesa fatta dal cliente e osservare con i commessi nel suo camerino attraverso le telecamere usate in quasi tutti i negozi di abbigliamento; entrare nel camerino occupato dal cliente o aprirne di scatto la tenda; far suonare l’antifurto quando il cliente esce, senza mai controllare o trovare oggetti rubati; fornire risposte lunghe su questioni ovvie o semplici a domande in realtà non poste; sollecitare senza necessità il cliente a pagare o consegnare; chiedergli di passare un oggetto o di andare in una stanza dando indicazioni confuse o sbagliate; rimarcare il tempo necessario a semplici e legittime operazioni richieste (es. quella di acconto) o far commenti sul tipo o sullo stato (anche se ottimo) del denaro consegnato o della borsa; far pagare per un lavoro non svolto o consegnare dopo una certa attesa un lavoro svolto a metà o che disattende le indicazioni lasciate approfittando del fatto che la consegna non è fatta di persona dal cliente, di un preventivo non regolare o di una presunta difficoltà a difendersi del cliente; rifiutare a parole o nei fatti di fare arrivare merce in negozio su ordinazione; invitare a far passare avanti altri clienti o a permettere di occuparsi d'altri durante il suo turno; chiedere, dando il “tu”, che il cliente parli dando il “lei” o non ricambiare l'uno o l'altro oppure passare dal primo al secondo quando si vuole mancare di rispetto davanti agli altri o si pensa di poter così acquisire autorità e intimorire; lasciare solo un cliente in negozio restando a lungo in magazzino, se lo si è visto entrare, o andando là o fuori con qualche scusa senza tornare in tempi brevi, per vedere cosa fa il cliente e per far sì che chi entra lo trovi solo e quindi in condizioni generalmente adatte per rubacchiare; chiedere il numero di telefono senza reale necessità o con una motivazione diversa da quella data, fare domande personali o creare un clima di complicità da sfruttare in seguito per dare consigli deleteri o interessati in modo esplicito o indirettamente o per applicare comode etichette; presentarsi in coppia assumendo premeditatamente opposti comportamenti e ruoli; assumere deliberatamente comportamenti opposti a seconda delle altre persone presenti o alla seconda visita del cliente rispetto alla prima; diffamare il cliente per proteggersi dalle giuste reazioni e intanto infastidirlo riempiendo proprio l'espositore o gli scaffali che egli sta osservando o mandando dei clienti amici a fingere di osservarli magari smuovendoli nervosamente o 5
  • 6. con fare aggressivo, alzando molto il volume della musica quando è l'unico cliente, tenendo chiuse le porte automatiche quando il cliente deve uscire finché egli si volta o accenna a tornare sui suoi passi, ridendo, fissandolo a lungo o focalizzandosi su un suo difetto fisico irrilevante o su una sua debolezza nota di quel periodo, parlando al suo arrivo con amici e colleghi di psichiatria, di furti nei negozi o di conversazioni spiate in casa sua dai condomini oppure, quando si sa che il cliente visiterà il negozio, facendogli trovare lì adolescenti o perfino bambini invitati ad aggredirlo oppure un malato di mente che si sarà prima invitato a imitarne un comportamento o a fargli complimenti e altre dichiarazioni indicanti un'affinità. ABUSI FREQUENTI NEI MEZZI DI TRASPORTO E NEGLI UFFICI O NEGOZI IN ZONA STAZIONE: Chiunque abbia qualcosa di cui lamentarsi o da pubblicizzare può parlarne con un amico in autobus o con l'autista contando sul fatto che la conversazione sarà ascoltata anche da una persona notoriamente molto spiata in casa propria da persone che la danneggiano e spesso portano lontano alcuni dei suoi discorsi. Chi condivide con voi la carrozza del treno, l'autobus, ecc. può ascoltarvi attentamente, ridere di voi senza però guardarvi, rispondere a domande poste al vostro compagno fingendo di parlare ad altri e al limite può registrare o filmare con lo smartphone ciò che dite al vostro vicino di posto o al telefono, magari facendo discorsi pochissimo impegnativi con altri per dissimularlo se vi è poco discosto. Chiunque può vedere dove il nuovo arrivato o il diffamato si reca e osservarne gli spostamenti e non troppo di rado lo fa d'accordo con altri, tra i quali non manca mai di solito un controllore del biglietto delle Ferrovie, impiegati e commessi delle stazioni e tassisti. L'impiegata di un ufficio informazioni del servizio autobus ad una vostra affermazione (di qualunque genere) può rispondere come se aveste fatto delle domande la cui risposta è ovvia o comunemente nota o implicanti da parte vostra giudizi offensivi o pretese di vario genere (di tempo non dovutovi, di non pagare, di non firmare certi biglietti del treno che lo richiedono) e ciò al fine di agitarvi e soprattutto di diffamarvi presso la gente in coda o in attesa, la quale sentirà la sua "tirata" senza aver potuto udire quanto voi avevate detto. L'autista dell'autobus può offendere il passeggero con critiche dirette o domande impertinenti o tentare di metterlo in ridicolo nei modi a lui possibili, per esempio dicendogli di chiedere ai passeggeri di vendergli un biglietto se il suo non è in condizioni perfette e quindi non viene obliterato. Il tassista può avere modi scortesi, tenere aperto il finestrino in pieno inverno ignorando le vostre lamentele (magari quando state tornando da una visita medica) o può farvi scendere nel luogo sbagliato approfittando del fatto che non siete del posto. ABUSI TIPICI PER STRADA: è frequente il caso del passante che "si offre" o accetta di dare indicazioni stradali o accompagnare sul posto per vedere dove il nuovo arrivato o il diffamato si reca. I passanti possono osservare gli altrui spostamenti, anche d'accordo con altri. Il passante che chiede gentilmente facili indicazioni stradali in luoghi che conosce bene può farlo per osservare, giudicare e mostrare l'eventuale mancanza di chiarezza e disinvoltura nel darle, il fatto che ci si senta assurdamente in dovere di farlo, il modo brusco di rifiutarle o il corrispondere modi e accenni confidenziali. In certe situazioni sono molti i passanti che danno indicazioni sbagliate o volutamente molto confuse circa il luogo dove recarsi per ridicolizzare con altri i movimenti del cliente o fargli perdere tempo. Non mancano mai gli sfaccendati e i ragazzi del paese che immancabilmente arrivano in gruppo dovunque la persona diffamata si sieda all'aperto per infastidirla in modo diretto (con sguardi insistenti, espressioni del viso aggressive ecc.) I condomini e la gente del paese possono recarsi sotto casa della vittima di turno o nell'appartamento confinante e ripetere alla lettera cose da essa dette in casa. Non mancano nemmeno gli uomini e i ragazzi del paese che sciolgono dal guinzaglio uno dei loro più grandi cani addestrati e lo mandano solo ad intimorire la persona diffamata in una strada un po' fuori mano di paese dove non ci siano passanti e dove gli abitanti, avvertiti, stiano in casa oppure che comandano al cane di abbaiarle contro da vicino per strada mentre lo tengono al guinzaglio. Decidendo di servirvi di una banca tenete presente che il rischio di perdite al crollo delle Borse è maggiore e ciò che si sa di come alcune BANCHE siano state coinvolte per lo meno in investimenti ad alto rischio consigliati mentendo o pretesi in cambio di mutui o prestiti, riciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale, aggiramento della legge sulla quota legittima di successione e, almeno con una legge-truffa di alcuni anni fa spiegata su Rai 3, anche furti di grande conseguenza portati a termine grazie al solito sotterfugio della comunicazioni ai clienti scritte in carattere minuscolo e senza preavviso. Le banche possono prestarsi al furto dei parenti, se questi propongono di bloccare dei soldi in un conto a parte (es. della “cassa peota”) di un parente (del figlio per esempio) fino al raggiungimento di un certo obiettivo anche se quest’ultimo dipende anche da fattori estranei alla volontà o è dubbio che il conseguirlo sia utile e quindi davvero nelle intenzioni di quel parente. ALLE POSTE i comportamenti negativi possono essere in parte simili a quelli tipici degli altri impiegati e segretari a diretto contatto con i clienti e a quelli frequenti nei negozi (rimando al precedenti paragrafi sugli abusi negli uffici in zona stazione e nei negozi), ma, almeno se si vive in un momento difficile che ha provocato una debolezza appariscente, ce ne possono essere altri che sfruttano il fatto che non si sta di solito poco tempo allo sportello: i soliti sfaccendati (in genere molto giovani) o altre persone ostili si raccoglieranno durante l’attesa in coda e attaccheranno quando il loro bersaglio è allo sportello e ciò sia in modo diretto che indirettamente (tipiche sono le risate fatte senza guardare la vittima ma sottolineanti ogni singola parola aggressiva dell’impiegato che aveva preparato l’incontro a questo scopo); a volte il lungo tempo richiesto da alcune operazioni dà modo di fare molti commenti fastidiosi non apertamente aggressivi cui è difficile per tutti reagire (in questi casi impiegati e direttore approfittano di confidenze origliate da altri e in genere da condòmini del loro cliente). Sono situazioni che si possono verificare in qualunque caso si sia bloccati per diverso tempo in un luogo (se si è BARISTI, BANCONIERI o CASSIERI, si avrà quasi certamente qualche esperienza simile). Uno dei problemi frequenti solo in posta è invece che gli impiegati non informano a voce per tempo del fatto che non vi si può fare il reso di alcuni oggetti acquistati online (es. cellulari con pile al litio). ALCUNI ABUSI POSSIBILI ALLA CASERMA DEI CARABINIERI: Con maggiore o minore frequenza e non sempre a seconda delle situazioni personali, in una caserma potrebbe capitare di incontrare i seguenti casi: in coppia uno dei carabinieri fa il duro mentre il collega finge di cercare di rendere più accomodante il collega e magari dà qualche consiglio o informazione ovvia o comunque non risolutiva oppure tace fingendo – male – compassione per chi li ha chiamati (preparatevi perché è quasi prassi, tanto che in un libro ho trovato questa performance, della quale ho esperienza personale, sotto il nome di “la solita pagliacciata del poliziotto buono e di quello 6
  • 7. cattivo”); il carabiniere sconsiglia di denunciare minimizzando il reato quando non è molto grave oppure approfittando della difficoltà di reagire di chi ha subito un grave abuso; il carabiniere rifiuta di fornire informazioni chiare di sua competenza e consigli utili o ne dà di false; il carabiniere lascia intendere che accusa chi desidera denunciare un reato (es. un furto alla moglie) proprio di quel reato; il carabiniere ride delle violenze riferite o rifiuta comunque di fare qualcosa per fermare chi ne ha minacciate di gravissime dopo tanti abusi minori; il carabiniere telefona a un collega del vecchio comune di residenza della persona che gli si è rivolta motivando la telefonata inventando di sana pianta che la persona gli ha parlato molto di lui e ciò per incoraggiarne la comunicazione di informazioni sommarie e per avere parte e conferma di impressioni del momento basate su stantii pregiudizi; allo scopo di intimidire o creare disagio, uno dei carabinieri finge di prendere chissà quali appunti o di mettere per iscritto chissà quali commenti mentre una persona sta parlando al collega; per intimidire o per fare dei test sulla capacità di reazione, il carabiniere parla del potere, dell'ingiustizia e della violenza legalizzata della Psichiatria e di quella permessa ai genitori (ad esempio afferma di rimpiangere i tempi in cui nei manicomi si entrava ancora più facilmente e non si usciva che in casi rari, parla di ragazze abbandonate dai familiari per strada e poi internate in seguito a colloqui di cinque minuti non filmati, dice di obbligare i suoi figli minorenni a vivere con lui, ecc.); con intenzioni malevole il carabiniere consiglia un certo medico, un certo ospedale o un tale avvocato, perchè chi si rivolge a lui è stato diffamato, è noto per essere in contrasto con persone dotate di una certa autorità oppure semplicemente ha delle apparenze poco favorevoli a un giudizio positivo e obiettivo; il carabiniere risponde a una seconda chiamata al 112 fatta in un breve arco di tempo e non manda nessuno sul luogo, perché la vittima di aggressione alla prima occasione non è stata in grado di spiegarsi bene in presenza dell’aggressore a causa dell’agitazione o anche di difficoltà particolari nell’esprimersi e perché questa seconda volta l’aggressore tace durante la telefonata perché non più sorpreso come era stato durante la prima (in questi casi i carabinieri possono arrivare anche a mettere in giro la voce che la persona in questione abbia delle allucinazioni nonostante la situazione familiare e personale difficile della vittima sia abbastanza nota a molti da tempo e sebbene durante il primo sopralluogo né aggressore né testimoni abbiano negato l’aggressione fisica); il carabiniere, che ha accettato infine di avviare una denuncia, avvisa che i tempi saranno lunghi e poi rimanda di anno in anno, perché prevede che il cittadino non insisterà non sapendo come procedere, disponendo di poco denaro o non dando sufficiente importanza alla faccenda (tipico è il caso di chi vuole il nominativo di chi lo ha infastidito al suo telefono fisso, perché la Telecom non lo dà se non previa denuncia anche quando il cliente è già stato più volte importunato nello stesso periodo in questo e altri modi). FUORI DALLA CASERMA ciò che è più prevedibile in certe situazioni è di essere seguiti dalla loro auto più volte mentre si è nella propria o in autobus o che la loro auto si fermi dove si sta attendendo l’autobus o, ripetutamente, davanti alle strisce pedonali che si sta attraversando: lo scopo è diffamare e intimidire. Tutto ciò accade a prescindere dal rispetto della legge della persona presa di mira. Questo elenco riguardante i carabinieri proviene dalla lettura di articoli di riviste comuni e pagine internet e anche dall’esperienza personale o riferitami. Naturalmente seleziono le esperienze negative allo scopo di aiutare le persone a prevenirle, prevederle e reagirvi con più facilità, ma ciò non significa che si debba aspettarsi spesso questo tipo di negligenza e di abusi dalle forze dell’ordine. COSA PUÒ CAPITARVI A SCUOLA SE SIETE DEI DIVERSI: Riguardo al bullismo, vorrei far riflettere su come a scuola non viene mai inquadrata l’aggressività crudele con cui psicologi e psichiatri e, grazie soprattutto alla loro connivenza, moltissime persone in ogni ambiente trattano bambine e ragazze che appaiano loro incapaci di gestire la propria emotività e si finge di ignorare le nozioni particolareggiate al riguardo dovute all’esperienza e allo studio della storia e dei miti e divulgate da libri specializzati e onesti. Viene da chiedersi, di fronte all’accanimento della maggioranza degli insegnanti stessi sulle studentesse emotive (spesso peraltro tali soprattutto perché vittime di gravi abusi da parte dei familiari e dei compagni di classe, oltre che dell’età), perché essi non riportano mai notizie che possano far comprendere la portata di un disprezzo tanto generale in ogni società, come per esempio quando a proposito dell’Inquisizione medievale non dicono che venivano bruciate come streghe anche le bambine. In scuole di ogni livello comunque si vedono professori poco competenti negli aspetti dell’istruzione umanistica meno formali e superficiali e inoltre instabili e aggressivi: nel giudicare i ragazzi, maestri e professori sono in genere indifferenti rispetto alle loro condizioni di vita e reali possibilità e agiscono in contraddizione con i messaggi dei testi e dei programmi e con ciò che di più essenziale si richiede a un educatore (leggete in proposito almeno Lo sviluppo della personalità di C. G. Jung). Ci sono anche casi di professori che contattano la psichiatria a proposito dei loro studenti (rischiando quindi di rovinare loro la vita intera) senza sapere assolutamente nulla di dove, come e con chi passano le loro giornate o senza tenerne conto e facendosi guidare meramente da antipatia personale, magari provocata proprio dall’esigenza, normale in un bambino e in un ragazzo molto trascurato o maltrattato dalla famiglia, di ricevere dai suoi insegnanti informazioni essenziali sugli aspetti quotidiani del vivere e una vera cultura, al posto delle quattro nozioni vuote che gli vengono ripetute a scuola, oppure suscitata da quell’emotività eccessiva che è lo stato normale di chiunque da giovane viva da diverso tempo una situazione di estremo disagio. E non ho mai conosciuto un insegnante che tenesse conto del fatto che un ragazzo non è un adulto che può aver superato quelle difficoltà nel rapporto con l’autorità tipiche della maggior parte dei ragazzi e che sono particolarmente difficili da dominare e accentuate in quelli tra loro che sono stati maltrattati dai familiari. Avverto che quanto ho scritto su maestri e professori bulli non è un fatto discutibile e che insegnanti nevrotici, ignoranti e aggressivi sono quasi la norma a ogni livello dell'istruzione scolastica, anche a quello universitario: si concedono moltissime libertà, indifferenti ai regolamenti scolastici e a volte alle minime norme di buona e sana condotta, tanto non vengono in genere denunciati e, quando lo sono, al massimo vengono semplicemente trasferiti in una nuova istituzione scolastica (magari perfino in una scuola o università più vicina alla loro abitazione). Inoltre non vanno mai sottovalutate le parzialità comuni a insegnanti di scuole di ogni livello, pregiudizi e comportamenti interessati che portano questi ultimi a esaltare violenti rozzi e dall'intelligenza scarsa o notevole ma oltremodo arida e rigida (debole quindi anche se perfetta per tutte le università e la maggior parte dei lavori) purché abili nel rispettare norme non scritte. Gli insegnanti in genere sono sempre pronti a tacciare di stupidità gli emotivi al loro primo blocco ostinato - con il disprezzo dei libri di Bettelheim e dei padri della psicanalisi che ci si può ben aspettare - e ad ostacolare con ogni mezzo gli emotivi e i nevrotici più imprudenti o più irritanti a causa della loro diversità e fragilità o del loro bisogno di giustizia: si può affermare che la causa principale del bullismo e delle sue conseguenze, spesso gravi anche dal punto di vista fisico, sono gli insegnanti, al punto che a volte lo provocano dal 7
  • 8. nulla con critiche continue alla vittima scelta, così cercando di spingere gli alunni ad allearsi nel bullismo in cambio di voti più alti e aiuti di ogni genere all’esame finale. E bisogna tener presente anche il fatto che molti degli individui che più contano socialmente cercheranno probabilmente sempre di impedire a emotivi e nevrotici (più spesso ragazze che ragazzi) di ottenere il diploma (soprattutto liceale) e laurea o di far dare loro un voto finale basso, perché in generale non si vuole che queste persone considerate inferiori si presentino agli altri come diplomati e inoltre perché si vuole rendere loro con ogni mezzo difficile difendersi (il giusto rancore inevitabilmente accumulato da simili vittime è per gli intolleranti pericoloso) e lavorare (li si vuole umiliati e sfruttati...del resto qualcuno deve pur esserlo, dal loro punto di vista!). Si cerca a volte di fare lo stesso, del resto, con chi ha qualche deficit di apprendimento o non sa concentrarsi e studiare: so che ci sono insegnanti di scuole elementari e medie alla caccia costante di questi limiti e che chiedono con insistenza incredibile che ogni studente appena sotto la media venga isolato in classi a parte con chi ha veri e propri handicap o venga definito clinicamente come portatore di un deficit intellettivo e assegnato a un insegnante di sostegno e lo fanno giustificandosi con il bisogno di non far restare indietro gli altri, come se si trattasse di un’azienda! Considerate che il troppo impegno e l’ansia alle scuole superiori hanno già compromesso la salute fisica, l’equilibrio mentale e tutta la vita sociale e lavorativa di molti giovani. Né dai compagni né dagli insegnanti i più deboli e i “diversi” sono ben accettati a scuola nemmeno al Liceo Scientifico e Classico o alla facoltà di Lettere, dove chi è sensibile agli stereotipi presume assurdamente che debbano raccogliersi persone sensibili o per lo meno istruite, educate e tolleranti, al punto che niente vi salverà in questi ambienti se non potete evitare di farvi notare e di essere giudicati dei diversi, nemmeno se studiate con disciplina e possedete interesse spontaneo, tenacia, sensibilità e intuito letterari, qualche abilità nello scrivere e doti intellettuali di collegamento, di analisi, di sintesi, di logica, se non proprio una buona memoria meccanica: anche chi inizialmente si stupirà delle vostre capacità e si dimostrerà tollerante evitando di aggredirvi o dandovi voti alti e giudizi scritti elogiativi, finirà col tempo certamente per credere di essersi illuso o di essere stato ingannato da voi e per considerarvi stupidi o per considerare insignificanti le capacità innegabili dimostrate, cioè per vederle in qualche modo annullate dal vostro stato di pazzi, di “mezzi pazzi” (“idioti”, borderline) o perfino “ritardati”, perché la nevrosi degli adolescenti e dei giovani è forse l’argomento su cui hanno più e ben scritto Jung e Fromm e le capacità di chi ha il centro cerebrale a destra sono state chiarite da Millètre, eppure quasi tutti vivono come se non fosse mai stata fatta e scritta alcuna osservazione al riguardo. Le ragioni del disprezzo saranno un’interrogazione andata particolarmente male, strane brutte copie dei compiti in classe, tic verbali o fisici, pianti o infantilismi passeggeri in momenti di stress, parole o azioni contraddittorie, molti momenti sovrappensiero o episodi di timore, ansia, aggressività e pretese non spiegati per timidezza, ecc.. Salvo rare eccezioni, nessuno vuole accettare che una persona con alti (magari molto alti) possa avere bassi tali da apparire ai più incomprensibili anche in una persona mediocre (per quanto occasionali tali “bassi” siano), perché ciò fa sentire costretti o spinti a sopportarne le debolezze imprevedibili: quasi tutti sono alla costante ricerca di qualcuno con le caratteristiche adatte a fare da valvola di sfogo e anche da comodo oggetto di paragone per esaltare se stessi e inoltre quasi tutti possono tollerare un violento criminale infinitamente più facilmente di una persona spesso debole e ridicola (dal loro punto di vista), che non diverte, non si arrangia, non fa fare bella figura, non condivide alcuni loro gusti od obiettivi, non si adatta (magari anche solo per un forte e innato senso di giustizia), non sa recitare sempre la stessa parte e chiede o sembra chiedere loro comprensione e aiuto più ancora che tolleranza e giudicarli per la mancanza di tutto ciò (e il motivo per cui una persona è in un certo periodo in modo appariscente e fastidioso debole e/o diversa non ha mai importanza per la stragrande maggioranza delle persone che né cerca tale motivo né lo accetta se le viene infine spiegato). SINTESI SU COSA SI DEVE ASPETTARSI DAGLI INSEGNANTI IN OGNI TIPO DI SCUOLA: Riguardo al bullismo tipico di molti insegnanti e in particolare degli insegnanti di Italiano, si deve considerare peraltro che esso può significare subire aggressioni continue che sono a volte molto serie e concentrate su un unico studente, altre volte più spensierate ma letteralmente al livello dello sfottere dei tredicenni: conosco insegnanti che non si sono certo negati il piacere di tacciare di stupidità e tormentare anche dopo l'abbandono o la conclusione della scuola qualunque studente nevrotico esasperatosi per queste loro abitudini indipendentemente dalle lodi e dai voti alti assegnatili prima di quello sfogo magari pure indiretto; ci sono comunque insegnanti che hanno concentrato sistematicamente le loro "battutine" su almeno quattro o cinque studenti in ogni loro classe, sottolineandone nel modo più volgare la timidezza o debolezza, il non essere apprezzati dai compagni, il non essere più vergini e l'avere mestruazioni, malattie e tic fisici e verbali e ovviamente i difetti fisici o dell'abbigliamento (una ragazza né bella né fashion deve aspettarsi, perfino negli ultimi anni di liceo, di essere definita "brutta" dalla cattedra a più riprese e può subire violenze anche fisiche durante le lezioni... magari in palestra). Non mancano però gli insegnanti (di liceo, universitari, ecc.) che si concentrano su un solo studente, fissandolo costantemente o comunque con insistenza in aula mentre fa lezione a tutti. Ci sono insegnanti che arrivano a difendere un preteso diritto alla violenza fisica dalla cattedra, subito dopo il verificarsi di un atto di bullismo violento su uno degli studenti, per esempio parlando in questi termini della violenza negli stadi, spostando il discorso sulla violenza di genere oggi o nella storia (quest’ultimo caso capita ovviamente se la vittima della violenza è una studentessa!). Gli insegnanti a volte sono persone prive di vita personale o sociale che investono troppo sulla scuola, fino a imporsi di continuo, a partecipare alle feste di compleanno degli studenti sedicenni fuori dell'istituto, telefonare a casa di alcuni, inviare mazzi di fiori a studentesse di bell'aspetto, andare a letto con una studentessa durante una gita scolastica, fare spostare di banco periodicamente tutti facendo sempre in modo di avvicinare studenti incapaci di difendersi ai bulli più aggressivi, dare voti fantasiosi (un esempio che conosco è “Uno meno meno“) oppure, nel giudizio di fine anno, fare la "media" tralasciando un voto scritto alto (dicendo magari di aver perso il componimento), giudicando arbitrariamente le interrogazioni di uno studente con voti alti negli scritti (dichiarando che il modo di dare le risposte esatte nell'orale non è di loro gusto o interrogando chi è chiaramente fisicamente indisposto) dando voti bassissimi a compiti sì mal fatti ma riguardanti libri del tutto inutili e inadatti agli studenti scelti in base a gusti personali, esasperando con l'obbligo a tradurre dal greco o dal latino sempre lo stesso paragrafo o perfino decidendo il voto di uno degli studenti di ogni classe in base a criteri di giudizio folli (ad esempio il criterio di un mio insegnante fu di dividere per tre il numero di temi svolti a casa) e tutto ciò senza mai il minimo timore di una denuncia. Ci sono anche insegnanti che fanno leggere ai compagni di classe, ai colleghi e a psichiatri i temi di alcuni studenti per sfruttarne i giudizi personali lì espressi a loro svantaggio, magari anche sfruttando l’articolo 57 sullo stato di necessità se lo studente mostra depressione o si esprime sul suicidio. Il fatto è che il governo e le consuetudini rendono difficile denunciare un professore se non è la classe intera a richiederlo e a documentare gli abusi (il che è raro) e soprattutto ciò che gli studenti possono ottenere dalla denuncia si limita al trasferimento altrove del docente (per gli insegnanti non c'è mai un danno economico e anzi ciò può tradursi per 8
  • 9. alcuni di loro in un vantaggio, con un risparmio notevole sulla benzina se la nuova scuola è molto più vicina alla loro residenza). Quasi sempre questi insegnanti sono sostenuti attivamente da studenti aizzati di varie classi e dai colleghi, alcuni dei quali partecipano alla diffamazione, all'umiliazione e agli altri abusi nei confronti della vittima che più è presa di mira. A volte alcuni studenti arrivano a contattare per anni ogni tanto i genitori di un compagno a sua insaputa se li vedono indifferenti o ostili al figlio e desiderano approfittarsi delle apparenze che gli sono contro (come accade in genere in famiglie simili) a suo danno. Per quanto riguarda i docenti, spesso si tratta di insegnanti con una competenza fittizia (magari si vantano di conoscere a memoria la Divina Commedia o... i pochi libri di testo in programma!), di persone troppo prive di coscienza e sensibilità per leggere, comprendere o accettare gli insegnamenti elargiti dai capolavori della letteratura, della filosofia e della storiografia di ogni tempo, da saggi e manuali di psicologia, dai manuali di politica mondiale e a volte anche dai testi recenti su questioni di attualità. Bisogna ammettere che frequentemente gli insegnanti di Italiano di licei e università sono persone prive di un bagaglio personale di buone letture, perché in Italia ci si laurea in Lettere e ci si specializza senza essere tenuti a leggere; inoltre ci sono insegnanti che quasi si vantano di aver letto e di leggere poco, magari affermando di essere troppo impegnati a prepararsi per continui concorsi pubblici quanto prima della laurea per gli esami: la situazione è insomma agli antipodi di quella delle migliori università americane di Lettere, se è veritiera la descrizione che ne fanno alcuni romanzi come Il mondo secondo Garp di Irving. Ci sono anche insegnanti di Italiano che basano la loro convinzione di essere intelligenti e competenti sui loro risultati in alcune materie scientifiche o sulla loro capacità di memorizzare in fretta dati non legati da concetti (numeri di telefono, il vocabolario di un'altra lingua, gli ingredienti di un cocktail, ecc.), come se ciò avesse qualche attinenza con le capacità innate e acquisite necessarie agli insegnanti di tale materia (forse i saggi di Jung, Gardner e Millètre potrebbero dar loro qualche delucidazione al riguardo, ma gli insegnanti non sono tenuti dalla legge a adeguare ad essi le loro convinzioni narcisistiche e arroganti). Ciò in genere torna loro utile quando seguono la prassi della maggioranza degli "insegnanti" di Italiano, che non insegnano in genere a fare una ricerca e nemmeno come scrivere un buon tema, un saggio breve e ben argomentato, una lettera di carattere formale o il risultato di una ricerca con tanto di adeguata presentazione e grafici o almeno una buona risposta sintetica e precisa e si limitano a ripetere quanto è scritto nei soliti pochi libri di testo e a dare quasi quotidiani “giudizietti” del tutto arbitrari di fronte a un pubblico di sottomessi o cinici spesso incapaci o ignoranti. Nelle università è poi frequente agli orali il disporre per ultimi gli studenti presi di mira se li si sa preparati o abili in modo da poter più facilmente porre loro domande al di sotto del livello medio o insensate e per poter nascondere agli altri le loro capacità e i voti inadeguati. Nelle università capita spesso anche che gli studenti vengano disposti senza il dovuto ordine casuale tra due insegnanti dello stesso corso quando il programma di uno dei due sia notoriamente molto più semplice. Ciò che più è importante ricordare riguardo alle conseguenze del contatto con gli insegnanti è comunque, secondo me, il rischio che corrono gli studenti privi dell'appoggio della famiglia e ansiosi o con una vera e propria nevrosi (rimando al paragrafo precedente). Informatevi comunque su BES e DSA - categorie in uso nelle scuole da qualche tempo per classificare gli studenti - e chiedetevi come la maggioranza in genere si serve e si è sempre servita di ogni "etichetta" affibbiata agli altri e cosa possono comportare per lo sviluppo psicologico e per la salute fisica le sovra-diagnosi di un disturbo mentale (sempre più frequenti di quanto non si creda, dato che è particolarmente difficile giudicare bambini e ragazzi e che, se per qualsiasi giudizio umano esiste la possibilità dell'errore, tanto più gli sbagli sono possibili quando non c'è interesse a non farli a causa della posizione di debolezza in cui si trovano gli alunni rispetto agli adulti. Tenete presente anche che la legge italiana stabilisce che per i minori di 14 anni non sia mai prevista la galera qualunque reato compiano e che per i ragazzi tra i 14 ei 18 anni la possibilità e il tipo di pena per i reati dipendano dall'arbitrio del giudice. In questo contesto non stupisce che al telegiornale spesso non si metta in evidenza la vera natura dei casi gravi di bullismo e che le riviste sminuiscano il ruolo, in realtà decisivo, degli insegnanti, attribuendo la colpa ai genitori e a TV, Internet e videogiochi. Sul bullismo dei compagni di scuola online e sulla grande aggressività su Facebook e altrove in rete leggete gli articoli sulle riviste, pagine internet e almeno Il mondo nuovo. Manuale di educazione civica digitale (A. B. Saladini). Progettare la ricerca empirica in educazione (Coggi-Ricciardi) "Nelle interrogazioni orali (...) la serie di domande costituisce spesso un campione accidentale (...) e anche la formulazione dei quesiti non è sempre attenta agli obiettivi e alle competenze di cui si intende verificare il raggiungimento nè alla loro importanza, (...) oltre a non essere sempre chiara, tanto che in alcuni casi può pilotare la risposta o contenere trabocchetti voluti, (...) e al non avere sempre lo stesso grado di difficoltà (...) Altri fattori di distorsione possono derivare (...) dal fatto che l'insegnante potrebbe assumere toni più e meno cordiali a seconda della stima e delle attese nei confronti dei diversi studenti (...) Inoltre interferiscono effetti di selezione legati per esempio alla memoria e all'attenzione dell'insegnate, che, non annotandosistematicamente l'andamento del colloquio, rischia di prendere in considerazione solo gli aspetti che l'hanno impressionata maggiormente. Linterpretazione dei risultati, infine, spesso non avviene sulla scorta di criteri predefiniti e quindipuò ancorarsi all'opinione pregeressa che il docente ha dello studente o a qualche sua caratteristica particolare, come la fluidità verbale, la sicurezza, l'appartenenza socio-culturale, il genere, ecc. (...) Le interrogazioni scritte tradizionali (...) sono sottoposte a critiche in parte simili a quelle evidenziate per le interrogazioni orali (...) Nel tema in particolare (...) le capacità comunicative (...) sono controllate in situazioni non spontanee e su argomenti che possono avere diversa rilevanza emotiva per gli studenti. Le tracce inoltre possono richiedere conoscenze ed esperienze, che sono presenti in modo differenziato negli stessi (...) Dalle tracce generiche (...) sono stimolati (...) divagazioni e sviluppi imprevisti non adeguatamente valutabili (...) Se la formulazione include titoli e passi di libri noti, (...) questo può rendere ovvio lo svolgimento (...) É stato messo in evidenza riguardo al tema anche ciò che segue: la mancanza nei valutatori di un criterio stabile per la correzione; la carenza di fedeltà nelle rilevazioni; gli effetti di alone nel giudizio; gli effetti di ordine nella correzione dei compiti; gli effetti di ancoraggio di giudizio che mette in relazione un protocollo con quello precedente; le difformità presenti nella formulazione dei giudizi.” Rivista Io donna marzo 2022 (questa citazione non tratta di bullismo e pertanto l’autore dell’articolo non sminuisce la gravità dell’accaduto) 9
  • 10. “É lui per primo che chiede conto ai genitori. Ha 21 anni ed è stato ai domiciliari con l'accusa di aver stuprato Bianca (...) durante la notte di Capodanno (...) La madre, dal figlio informata, non denuncia (...) Un altro genitore legato al caso si affida a un boss di periferia per togliere il figlio dai guai. Nessuno spende una parola per Bianca, la sedicenne stuprata da un gruppo (...) La difesa impulsiva di un ragazzo da parte del genitore è interpretata come tacito assenso (...) A scuola vediamo adulti (...) che liquidano come ragazzate il gesto di un figlio che butta il compagno in un bidone della spazzatura (...) Ci sono tanti episodi simili (...) in cui si tende ad attaccare e sottomettere chi si identifica come portatore di una fragilità intollerabile, una ragazza, un disabile, una persona diversa per il colore della pelle o altro. É stato sempre così (...) La fatica oggi è vissuta come un peso (...) e l'insofferenza per il non vedere subito ripagato l'impegno genera nei ragazzi comportamenti inadeguati (...) Per trovare un'identità autonoma i ragazzi si rifugiano in quella di gruppo. Se si sentono inadeguati o confusi, nel gruppo scelgono comportamenti devianti per fare propria un'identità forte e compensativa (...) I reati sono spesso possibili per i meccanismi di disimpegno morale, quei trucchi che la mente usa per minimizzare ciò che si fa, attribuire la colpa alla vittima o deumanizzarla (...) La sopraffazione è alimentata anche da una sottocultura mediatica (...) Secondo Lancini, se dopo i 20 anni non usi internet sei spacciato e sotto i 20 anni se lo usi sei dipendente (...) La rete è un luogo dove puoi sentirti onnipotente a patto che per esistere tu l'abbia fatta grossa (...) L'individualismo, ovvero la cultura del successo anche sui social, la competizione e l'assenza di dialogo sono i modelli che proponiamo. I genitori ascoltano di più i figli, ma non i loro fallimenti (...) E se c'è gente pronta a chiamare i vigili in pieno pomeriggio per 10 minuti di percussioni suonate da un ragazzo, quando branchi di adolescenti minacciano o fanno chiasso a tarda notte restiamo in silenzio e immobili per paura di ritorsioni (...) La cultura dello stupro è alimentata poi dal porno, dalle pressioni dei pari e da moderne e sbagliate idee sulla sessualità maschile (...) E il modo in cui trattiamo i bambini ne modella il cervello. Chi si sente amato e accudito sarà in grado di resistere meglio alle pressioni del branco (...) Non è giusto ricorrere a giustificazioni semplicistiche come "i maschi sono maschi", I maschi non hanno sentimenti”, "il testosterone rende i maschi sconsiderati e nervosi" (...) e affermare che i maschi non parlano è solo un alibi. Uno sguardo di dolore non ha bisogno di parole.” PSICOLOGI SUL LUOGO DI LAVORO: In Interviste e colloqui nelle organizzazioni, il recente e incoerente manuale di Castiello D'Antonio, pieno di affermazioni ripetitive sull'importanza – non riconosciuta in Italia – dell'approccio clinico ideale nel mondo del lavoro, l'autore arriva ad affermare in un paragrafo che c'è separazione netta tra malattia e salute mentali, pur affermando l'assurdità di tale opinione alcune pagine dopo, e inoltre raccomanda diffidenza per le conclusioni rapide e per gli schemi rigidi per osannare, poco dopo, il DSM V e le linee guida del 2013 di Nussbaum per un colloquio psichiatrico in 30 minuti (con ipotesi diagnostiche nei primi 5) arrivando ad affermare perfino – unico tra tutti gli autori di cui conosco la definizione di disturbo di personalità – che anche tra chi lavora stabilmente si riscontrano molti affetti da tale patologia e che esso è presente addirittura in ben 2 persone su 10 (e ciò specificando subito dopo che si tratta di malattia mentale molto seria, cronica, ecc.)... Ricordate che in Italia tuttora con questa diagnosi si può essere rinchiusi in manicomio per anni (quindi, date le condizioni dei "servizi", anche a vita, vecchi o giovani che si sia). Secondo Castiello D'Antonio in un colloquio (di lavoro o clinico) ci si può comportare secondo il nervosismo suscitato esclusivamente dal colloquio imposto oppure nel modo che rispecchia i tratti più stabili della personalità, come se non esistesse anche un'altra possibilità ovvero quella di esibire caratteristiche determinate da una situazione, da certe condizioni di vita, da mancanza di informazioni essenziali, ecc. Mischel scrisse già molto tempo fa che non ha senso parlare di personalità e che si deve parlare di comportamento, ma nessuna delle numerosissime critiche al DSM e alle diagnosi di disturbo di personalità fa mai breccia nelle menti chiuse di alcuni sedicenti esperti. Eppure la categoria “disturbo di personalità” e il modo di diagnosticarlo sono il bersaglio più frequente delle critiche al DSM in tutte le pagine online e in tutti i manuali di psicologia che lo criticano con obiettività e non pochi giudici hanno rifiutato di tenere conto di questa diagnosi nel loro lavoro motivando con il fatto che è troppo complesso attribuirlo e che in molti casi questa diagnosi si è poi dimostrata sbagliata (per quest’ultima osservazione rimando a La perizia psicologica di Sammicheli). MOBBING E SUE PEGGIORI CONSEGUENZE: Il mobbing comporta in genere reiterazione ed escalation di pettegolezzi, maldicenze, isolamento, assegnazione di compiti al di sotto o al di sopra della professionalità o senza strumenti e/o spiegazione adeguata, critica continua e ingiustificata circa il lavoro svolto, insinuazioni circa un forte disagio mentale, minacce e a volte anche violenza fisica e sessuale. Se non ci si licenzia per tempo i sintomi fisici e psichici si aggravano e si arriva a un reattivo distanziamento emotivo, che rende difficile essere ricettivi anche nei confronti del calore familiare e delle manifestazioni di amicizia. La maggior parte della gente conosce il danno al clima ed economico che fare mobbing procura e lo accetta senza far nulla per arrestare l’escalation di abusi, per quanto immeritate e gravi siano le conseguenze (malattia, povertà e a volte suicidio). POCA PRIVACY è concessa dalla rete Internet a chi cerca lavoro altrove mentre sta lavorando, in particolare in Italia, ma non si deve preoccuparsi solo di questo. Nelle scuole si dovrebbe mettere in chiaro il rapporto tra spionaggio di ogni genere e pratica del boicottaggio e dell’ostracismo, rimandando agli storici e ai narratori che in ogni tempo ne hanno scritto: quando Saint-Simon descrive le iniziative più autoritarie del Re Sole, si sofferma sulle leggi sulla leva e sulla carriera militare e così arriva presto a parlare anche dell'ostracismo organizzato per chi non obbediva, come ogni storico che descrive una dittatura finisce col fare e non c'è famiglia o paese piccolo abbastanza o città troppo vasta perché quattro imbecilli non possano riuscire a fare altrettanto e non si sentano in diritto di farlo quanto Luigi XIV, Napoleone o Stalin. Sono questioni fondamentali in un’epoca in cui politici, stilisti, imprenditori e commercianti dipendono tutti dagli stessi esperti del settore pubblicitario (psicologi specializzati e senza scrupoli nell’uso indiscriminato di test, inganni e di gravi violazioni della privacy), mentre in ogni Paese probabilmente le aziende conservano schede illegali su dipendenti attuali e potenziali che fanno rabbrividire se si pensa al carattere personale dei dati che contengono e a come essi devono essere stati raccolti (io ricordo l'eco dello scandalo delle schedature della azienda italiana Fiat di qualche decennio fa) e soprattutto considerando che oggi sia psichiatri e medici che persone comuni (parenti, coinquilini di appartamenti in affitto, artigiani, ospiti, ecc.) invadono più spesso di quanto non si creda spazi privati (attraverso microspie con e senza telecamera che oggi si trovano a buon prezzo anche su Amazon) e Packard non è l’unico a cui si dovrebbe rimandare gli alunni in proposito. Considerate inoltre quanti spazi all'aperto sono provvisti di telecamere con la scusa della sicurezza o di certi studi sulla natura, proprio come negozi (con sistema CCTV e telecamere anche illegali cioè nei camerini), ospedali, ecc. E non è detto che i mezzi per controllare ogni spostamento di un individuo particolare si limitino a questi e all'enorme 10
  • 11. numero di persone disposte a osservare e ascoltare persino dalle proprie case per poi riferire per determinati interessi (chi scrive gli articoli delle riviste trae spesso da questo spunti e informazioni) o per abitudine, dato che il progetto disumano descritto negli ultimi capitoli del libro di Packard non è nella fantasia dell'autore e che per documentare gli spostamenti degli animali oggi si dispone di una tecnologia avanzata, mentre è significativo che su internet -vera o no che sia la notizia – si scrive di microchip impiantati anni fa nelle braccia di alcuni impiegati nella sicurezza e che sulle cosiddette cimici non mancano certo le pagine online o i libri da leggere. Riguardo i lavori che spesso sono svolti da ragazze molto giovani, come quello di BANCONIERE IN GELATERIA, dovete tenere presente che la ripetizione di metodi/comportamenti/suggerimenti dei titolari di queste attività suggerisce che qualcuno dia loro direttive su come comportarsi con le giovanissime: premesso che è sempre sconsigliabile svolgere questo lavoro essendo molto dannosa e penosa in questa fascia d’età la diffamazione causata spesso dai lavori a contatto diretto con il pubblico e comportando esso moltissime ore solitarie e del tutto vuote nei pomeriggi, se lavorerete in una gelateria probabilmente il titolare sarà molto simpatico le prime due settimane e anche insopportabile in seguito (se il suo comportamento cameratesco vi avrà fatto sbottonare troppo o se per altre ragioni non avete superato questo suo test) e vi consiglierà di indicare un’inesistente conflitto con il/la collega come motivo scritto di dimissioni se deciderete di andarvene; e se una ragazza già impiegata lì vorrà ampliare il numero di ore che vi lavora e essere sicura che nessuno sia incaricato di fare il gelato o gli ordini degli ingredienti al suo posto, questa collega probabilmente vi dirà che il titolare è deciso a pagarvi meno del pattuito o qualche altra menzogna, oltre a spettegolare malignamente della sua vita privata, perché una vostra conferma negli anni o incarichi in più per voi la condannerebbero a rivivere i noiosissimi pomeriggi dei suoi inizi, oltre a ridurle il guadagno o la speranza di avere un aumento. IN SINTESI GLI ABUSI NEGLI AMBIENTI DELLA SANITÀ: Le visite che in genere comportano rischio maggiore di abusi sono quelle presso medici di base e del Pronto Soccorso, case di cura, dermatologi, dentisti, odontoiatri, fisiatri, fisioterapisti, ginecologi, urologi, neurologi e allergologi, tutti coloro che consigliano interventi chirurgici e i rappresentanti di Cesare Ragazzi e i sedicenti esperti di idrocolonterapia, candidosi intestinale, naturopatia, omeopatia, agopuntura e test immediato della candida. Quando si considera la malasanità italiana si deve riflettere soprattutto su quanto segue: i ginecologi attirano le critiche online più aspre, rancorose e meritate in assoluto per gli anni di ritardo nelle diagnosi di malattie dolorose e/o serie per i rischi che comportano (compresa la loro evoluzione in malattie sempre o potenzialmente letali o comunque gravi), per la prescrizione di farmaci e di interventi chirurgici pericolosi senza la dovuta informazione e per l’esecuzione di esami dolorosi senza anestetici o perfino brutale o di test-truffa come alcuni di quelli immediati per la candida non ospedalieri e terapie costose e prive di evidenza scientifica (es. Monnalisa, radiofrequenza, ecc.), senza contare che non sono pochi i processi intentati per negligenza o imperizia nell’assistenza al parto con esiti molto gravi e permanenti su bambini fino a quel momento sani (anestesie, monitoraggi mal eseguiti, ecc.); i fisiatri (e i fisioterapisti) sono inutili e dannosi in moltissimi casi, anche se spesso i dottori di base prescrivono visite fisiatriche quando non vogliono occuparsi di un disturbo anche molto doloroso di un paziente (spiccano quelli delle prescrizioni di massaggi, busti o anche interventi chirurgici per scoliosi, di pilates e manipolazioni per i fibromialgici e di agopuntura); i dermatologi a volte dicono di far controllare dopo 6 mesi un neo normalissimo, spesso consigliano i prodotti in base a interessi economici personali nel prescrivere un certo marchio e ancora più spesso prescrivono inefficaci e superflui interventi, integratori e creme senza cercare le cause del problema prescrivendo esami del sangue e dell’intestino e informandosi sull’alimentazione del paziente e sui prodotti da lui usati per pelle, capelli e denti; gli allergologi a volte non fanno test completi, non dicono cosa evitare per curare o prevenire le allergie più comuni (senza avvertire lo fanno in una busta chiusa separata dai referti contenenti i risultati dei test, così a volte le istruzioni non vengono lette dal paziente) oppure parlano a vanvera per ragioni di mercato spingendo a spendere per alimenti senza glutine o a fare un’inutile idrocolonterapia, proprio come fanno diversi naturopati; i dentisti sono pericolosi soprattutto quando prescrivono apparecchi per denti (es. i bite), chirurgia per la mandibola ed estrazione di denti non cariati (es. quelli del giudizio) senza specificare nè i rischi e la durata del trattamento né la necessità di un apparecchio finale immobilizzatore a vita oppure dando a intendere che non esistono rimedi alternativi e che le ragioni per questi interventi e apparecchi non sono di tipo meramente estetico; non pochi gastroenterologi non informano sui sintomi delle infezioni intestinali batteriche coloro che, avendo stipsi cronica, rischiano di fraintenderli e soprattutto non prescrivono adeguata terapia a pazienti con stipsi, colite e sindrome del reflusso gastroesofageo, nonostante la gravità delle conseguenze a breve e lungo termine; se molti proctologi prescrivono la manometria senza alcuna motivazione clinica (per interesse economico), alcuni di loro fanno la visita creando disagi in realtà evitabili, prescrivono una preparazione con peretta in genere impossibile (le perette in commercio oggi sono fatte in modo da essere pressoché inutilizzabili), non prescrivono terapie efficaci per la stipsi e a volte perfino per i disturbi anali visitati, non sono subito precisi nella diagnosi solo per spingere a una seconda visita con loro e non informano sull'inefficacia degli antidolorifici prescritti in Italia per trattare le conseguenze della chirurgia nella sensibile zona anale; gli endocrinologi non di rado prescrivono l'Eutirox troppo facilmente provocando una dipendenza dalle conseguenze rilevanti e che si potrebbe evitare quando i sintomi hanno cause diverse e non sono molto rilevanti; i neurologi prescrivono spesso esami e farmaci inutili e molto dannosi e non informano sui metodi migliori per trattare il dolore cronico; i cardiologi vanno temuti se prescrivono farmaci prima degli esami e se rinviano per un esame a un luogo diverso dall'ospedale; gli urologi sono pericolosi soprattutto quando non si accorgono o non rilevano a voce e per iscritto che esame delle urine e urinocoltura non sono tra loro coerenti (referto da annullare per errore di consegna), prescrivono tamponi uretrali alle donne e non informano le donne con tenesmo e/o gonfiore e dolore in zona clitoride-uretra o vescica che questi sintomi sono propri anche di malattie della pelle vulvare, infezioni vaginali, endometriosi o infiammazione pelvica di competenza del ginecologo e del patologo vulvare e che chiunque lo ignori e stia soffrendo può facilmente confondere piccole perdite ematiche vaginali con quelle che accompagnano la cistite (soprattutto se non ne ha mai avute prima); qualunque medico prescriva antibiotici e raggi, psicofarmaci e psicoterapia oppure consigli qualcosa su ciò che non riguarda la sua specializzazione o consigli o “prescriva” solo a voce esami e terapie o insista nel proporre terapie sperimentali può fare e spesso fa danni notevoli e duraturi; in generale diversi medici prescrivono interventi chirurgici inutili o in centri ospedalieri non adeguati (non specializzati) e probabilmente ancora oggi non pochi non informano sui rischi maggiori di alcuni tipi di anestesia (impedendo così al paziente di sceglierla quando possibile) e sul fatto che il testo da firmare per il consenso informato elenca solo i rischi più probabili; la negligenza di un chirurgo può essere letale in ogni momento della sua attività, compreso quello delle dimissioni dall’ospedale; i medici 11
  • 12. del Pronto Soccorso, come quelli delle case di cura e come gli psichiatri, attribuiscono molto spesso a caso la diagnosi di somatizzazione da stress nonostante conseguenze gravi e letali con sistematico sprezzo delle norme prescritte dai manuali di Medicina e spesso consegnano esami del sangue altrui approfittando dell’abitudine dei pazienti di non leggere subito l’intestazione dei referti; gli internisti, come i medici di base, spesso non solo fingono di ignorare fibromialgia e sindrome della stanchezza cronica, ma a volte non prescrivono né consigliano esami e non rimandano agli specialisti giusti in caso di sintomi importanti di malattie serie e soprattutto non informano sulla dieta essenziale e sana per tutti, sull’importanza degli integratori (quelli di vitamina D in inverno e quelli di B12 e acido folico servono a tutti), sulla prevenzione delle allergie più comuni e sulle più gravi conseguenze di virus da MTS, alcolici e nicotina (in particolare sulle donne e sugli under 18) e non curano le malattie comuni (anemia, stipsi cronica, colite, squilibrio della flora batterica, bruxismo, cefalea, reflusso gastroesofageo, sintomi da allergia, candida, herpes labiale, tiroiditi e ipotiroidismo, su cui qualsiasi farmacista e buon lettore in genere ne sa di più) e questo sia negli adulti che nei bambini; gli oncologi e i medici che si occupano dei malati di patologie neurodegenerative e di AIDS sono pericolosi quando prevedono con sicurezza entro 6 mesi una morte che non avverrà nemmeno dopo anni e, in Italia, sono oltremodo dannosi e inumani quando assecondano i colleghi più ignoranti e il ministro della Sanità senza adeguata ribellione o addirittura con indifferenza fino a lasciare la maggior parte dei malati terminali senza né un farmaco letale né oppioidi e quindi senza alcun antidolorifico, abbandonandoli a mesi di sofferenza sempre crescente e alla morte tra dolori costanti e letteralmente atroci. Da medici, infermieri, impiegati e operatori di call center si deve prevedere sempre anche i seguenti comportamenti: modi bruschi; domande invadenti, inappropriate o insistenti; richieste illegittime (assumere farmaci consegnati senza ricetta e senza spiegazione durante il ricovero o senza ricetta regolare durante la visita o per più giorni del dovuto o senza corrispondenza ben chiara con esami molto recenti, fare la visita in una stanza diversa da quella prevista, urinare nella stanza usata per la visita per un “campione” di urina, spogliarsi senza necessità del tutto o quasi con presenti medici e infermieri o in modo da esibire il petto in corridoi affollati o esposti agli sguardi, allontanare gli accompagnatori durante le visite, far passare avanti nel turno chi lavora in ospedale o altri pazienti, ecc.); cattivi consigli (un collega o un luogo cui rivolgersi, una terapia, ecc.); invasione di conversazioni e spazi privati e delle visite mediche stesse con la tecnologia e altri abusi della privacy (l’ingresso di medici e infermieri non necessari durante esami imbarazzanti come quelli ginecologici è comune in ospedale, ma capita anche che venga aperta e passata sotto ispezione la borsa mentre si dorme); truffe anche plateali e ripetute (ad esempio, come già accennato, è prassi o quasi consegnare esami del sangue intestati ad altri pazienti al Pronto Soccorso e a volte lo si fa anche nelle case di cura); “accomodamenti” rischiosi (farmaci consegnati gratis al Pronto Soccorso con la prescrizione regolare ma in dosaggio diverso da quello prescritto); errori causati da silenzio e passività (sono quelli involontari nella consegna degli esami e nella loro esecuzione nei tempi giusti provocati da guasti di computer o attrezzatura medica non riparati né fatti conoscere al pubblico e quelli conseguenti all’iniziale omertà verso sbagli e abusi di colleghi e di superiori); negligenza dalle conseguenze serie o umilianti (pazienti in coda da tempo e presenti grazie a permessi lavorativi rari o bisognosi di una firma mandati via in massa dal medico di base con l’accusa d’esser arrivati con poco anticipo per ridurre la loro attesa, pazienti in sedia a rotelle non accompagnati al bagno, urgenze rimandate, appuntamenti “spostati” di poco con messaggi alla segreteria telefonica, rifiuti di ricette e prescrizioni o delle stesse via mail e mancanza di informazione essenziale su esami da fare e - il che è ancora più grave - su esami fatti e poi su specialisti cui rivolgersi, utilità, rischi e alternative di interventi chirurgici - ad es. laparoscopie - e effetti collaterali gravi di farmaci anche molto prescritti come la pillola anticoncezionale, il Gutron, gli antibiotici, gli integratori e le benzodiazepine come lo Xanax); incompetenza (trovare medici incompetenti più ancora che indifferenti in endometriosi, lichen sclerosus vulvare, vaginismo o fibromialgia è la regola, ma in generale sono deprimenti tutti gli interventi nei forum online di chi ha malattie croniche o rare specialmente se femminili); menzogne plateali mirate ad accrescere le spese del paziente (si è indirizzati a fare privatamente terapie e esami costosi che esistono in convenzione e magari regolarmente prescritti oppure non utili per la salute ma solo per l’estetica e lo si fa creando allarmismi con informazioni inventate lì per lì o di prassi oppure affermando che in convenzione tali esami e terapie non esistono). La negligenza è frequente in generale, ma è più prevedibile in caso di sintomi di malattie rare o che comunque comportino almeno in alcune regioni esenzione per visite, esami e farmaci di più di una categoria: essa è il tal caso dovuta sia a indifferenza che al desiderio di far risparmiare il Sistema Sanitario Nazionale (il fatto di non conoscere una malattia non giustifica che ci si astenga di farne notare i segni più evidenti e gravi e di rinviare subito il paziente allo specialista del caso). Da chi non è né medico né infermiere si può comunque aspettarsi soprattutto dispettucci infantili ma fastidiosi, come il tenere bloccate le porte automatiche quando il paziente sta per uscire finché si volta o torna sui suoi passi, il rifiutare o, peggio, dare sbagliate le informazioni su come raggiungere un reparto, i bagni, l’uscita, ecc. Aggressioni, l’assenza di privacy e la passività sono la prassi degli impiegati agli URP (soprattutto o almeno quello dell’USL che si occupa dei problemi con i medici generici) in diverse circostanze e possono comprendere, oltre a modi volgari, richiesta dell’impiegato di accomodarsi mentre sta mangiando qualcosa e/o su una sedia posizionata al centro della stanza e altre iniziative dello stesso ridicolmente basso livello (se esistono eccezioni non ho problemi ad ammetterle, ma devono essere ben rare tutto considerato). Da alcuni avvocati delle associazioni e indicati come i punti di riferimento nei casi di malasanità può capitare, anche spostandosi in città confinanti, di sentirsi rispondere che i medici in questione sono loro amici e concittadini e di essere indirizzati a un medico legale dello stesso studio e anch’egli “amico”... In situazioni particolari si deve aspettarsi però anche ben altro, a cominciare da ciò che segue: essere rifiutati come pazienti da parte del medico di base (anche tramite raccomandata e senza spiegazione e perfino se tale medico è una conoscenza molto recente); assentarsi del medico prima del proprio turno dopo che si è atteso e si è pagato la visita (almeno in ospedale); consegna di referti che non contengono gran parte di ciò che durante la visita medica si è detto compresi una delle diagnosi e alcuni dei sintomi ad essa connessi o della loro origine; mancata esecuzione di una o più terapie prescritte nell’impegnativa e esecuzione al loro posto di altro (a chi non poteva difendersi per carattere e solitudine o problemi economici è successo); richieste di pagare il ticket ad alta voce fatte senza necessità e rimproveri immotivati (il tutto fatto per le persone in attesa nella fila); mancato riferimento da parte di segretarie dell’annullamento di una visita (nel caso delle visite private accade anche questo, ovviamente con lo scopo di creare tensioni con il medico); aggressioni verbali o create con il numero dei medici e infermieri presenti durante una normale visita; ispezione del contenuto della borsa anche solo se si è impossibilitati a muoversi per intervenire, oltre che mentre si dorme; violenze fisiche (tipiche e più frequenti di quanto si immagini in 12
  • 13. genere sono penetrazione rapida e di forza durante visite ginecologiche e la scelta di non usare fin dall’inizio un gel lubrificante in quelle proctologiche), esecuzione di test in modo arbitrario pericoloso per la vita (può essere il caso anche dei test allergici cutanei con cerotti). Crimini molto gravi sono più infrequenti, ma non rari e non si deve escludere quelli seguenti: farmaci iniettati con la flebo e senza consenso soprattutto o solo durante il sonno (è facile se il paziente accetta di tenerne l’ago); farmaci dannosi consegnati senza ricetta a mano o consigliati facendo presente che la farmacia X è disponibile ad anticiparli senza regolare ricetta occasionalmente; falsificazioni intenzionali dei referti degli esami soprattutto durante ricoveri ospedalieri, PAC e DH (magari per coprire errori e reati precedenti propri o di colleghi della stessa ASL e non); modifiche radicali nella cartella clinica definitiva rispetto a quella provvisoria senza spiegazioni vitali; consigli e/o pressioni per fare interventi chirurgici non necessari e pericolosi e/o in ospedali inadatti. Non più infrequenti, ma anzi la prassi generale sono gli abusi attraverso o contro le poche leggi su assistenza sociale e su ASO, su ricoveri obbligatori e su ”cure” psichiatriche (sono spesso coinvolti gli psichiatri sempre presenti negli ambulatori MTS per i test anonimi sulle malattie a trasmissione sessuale e al Pronto Soccorso, quelli ospedalieri in generale, i neurologi e i volontari in Psichiatria avvocati oppure medici soprattutto se generici e attivi anche alla Guardia Medica e il sabato): nonostante le loro conseguenze devastanti, è esattamente ciò che accade ovunque qui, perché l’Italia non ha seguito le grandi nazioni europee all’epoca della riforma psichiatrica della fine degli anni ‘70 e si disinteressa delle affermazioni al riguardo della Commissione europea e in proposito si deve tenere presente che nei manicomi non vengono in genere diagnosticate o ben curate le malattie fisiche e che i maltrattamenti sono tali e tanto diversificati (contenzione in stanze buie, droghe a dosaggi elevati, terapia elettroconvulsiva tuttora) da far spesso ammalare fisicamente in modo cronico o a volte con esiti letali perfino i giovani. SINTESI DEI PRINCIPALI PROBLEMI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE DI CUI SI DISCUTE NEI TESTI UNIVERSITARI E IN ALTRE BREVI PUBBLICAZIONI E CHE SI DEVE TENERE PRESENTI: Credo che in particolare sia importante sfogliare Politica dei servizi sociali di Ferrario, Leggi e salute mentale di Fioritti, Psicopatologia dello sviluppo: storie di bambini e psicoterapia di Celi, Il colloquio nell’assistenza sociale di Allegri e Dialoghi ininterrotti di Bastianoni, i capitoli su malpractice, pregiudizi, limiti dei test psicologici, effetti avversi degli psicofarmaci e terapie implicanti stimolazione elettrica o contenzione in Sinossi di psichiatria dei Sadock, le pagine della cronaca e quelle scritte anche da medici di forum e associazioni di malati riguardanti i ritardi di anni nella diagnosi di molte malattie anche per niente rare, le pagine online sulle cure palliative, sul biotestamento, sull’amministratore di sostegno per fare applicare la propria decisione riguardo alle cure mediche e soprattutto sui pochi casi di suicidio assistito in Italia e sull’associazione Luca Coscioni che lavora per ottenere il diritto all’eutanasia anche in Italia, il testo Volontariato, il dossier di circa vent'anni fa di Famiglia Cristiana o forse altri sul volontariato, La perizia psicologica di Sammicheli, le pagine sull’uso dei test psicologici in tribunale online e di Sanavio-Sica, Il tribunale del medico a cura di IRFEA e infine le pagine online con la dichiarazione del dott. Costantino Benedetti sull’uso degli antidolorifici e in particolare degli oppioidi in Italia (da confrontare al limite con il protocollo online d’uso clinico degli analgesici es. del Veneto, con le notizie online sulla difficoltà di far applicare la legge sul suicidio assistito in Italia e con Il dolce morire, saggio degli anni ‘90 a cura di De Santis e altri meno aggiornato sulla situazione all’estero): sono davvero letture fondamentali secondo me. Si può trovarvi spunto di riflessione o notizia su quanto segue: l’evoluzione della psichiatria nei secoli e quella della resistenza alla riforma avviata con la legge 180 da Basaglia e la legge 833/1978 (riforma sanitaria) con un riepilogo dei decreti di legge che negli anni ‘90 si sono susseguiti con insistenza perché mai applicati (Progetti Obiettivo e leggi regionali); notizie sulla bassissima percentuale di pazienti psichiatrici ammessi nelle cooperative sociali di tipo B e in gruppi appartamento ridotti; l’effetto che sui malati di mente, reali e non, ha il fatto che il governo abbia assegnato alle Regioni i servizi sanitari e quelli delle grandi strutture residenziali (non quindi dei servizi sociali, comprese le iniziative di inserimento lavorativo e sociale); rifiuto totale di qualsiasi riforma razionale e morale degli istituti psichiatrici per persone che hanno compiuto reati (anche piccoli e motivati da disagio socio-economico oltre che personale) e obbligo in Italia per tutti noi delle “cure” psichiatriche o di ciò che fu definito “supplizi terapeutici” contro le norme della commissione europea e di altre nazioni (es. Inghilterra); durante il tipo peggiore dei TSO italiani mancanza abituale di rispetto delle poche leggi esistenti; assenza delle molte norme di tutela di altri paesi dagli abusi e di protezione dagli effetti più pesanti in tutti e tre i tipi di TSO italiani e in generale durante i contatti con psichiatri e psicologi; gli effetti sull’affidamento familiare e sull’adozione della permanenza dei minori in grandi istituti; la prevalenza dei modelli psichiatrici vecchio stampo forti solo in senso quantitativo e poveri tecnicamente (diagnosi e trattamento); il concetto di razionamento nella sanità; gli effetti della trasformazione delle Usl in Asl e perché il modello di mercato e industria imposto nella sanità sia tanto dannoso; gli effetti dello stigma sociale; rischi connessi all’uso di psicofarmaci (in particolare dipendenza, dolore e danni fisici, prescrizioni insensate per ridurre fastidi di insegnanti e genitori e rischio per i giovani ignari di avere dal loro miscuglio con gli alcolici gli stessi effetti dell’overdose da eroina) e loro equivalenza alle droghe illegali quando esse corrispondano nella composizione a ciò che dice chi le spaccia); il tecnicismo eccessivo delle prescrizioni ai volontari e le pretese del governo di assumere in queste attività laureati in Psicologia e altre università attinenti al campo sociale, il tutto vissuto come una persecuzione burocratica (es. leggi sulle mense gratuite, sulla trasformazione di spazi pubblici e condomini per favorire i disabili o sulle case per orfani); l’accanimento dei medici nel tenere in vita bambini con gravissime lesioni cerebrali per poi abbandonarli ai genitori e dare loro così la responsabilità di accudire eterni neonati esposti a rischi e abusi in ogni istante (tema affrontato anche in Tv anni fa); gravi conseguenze del divieto dell’eutanasia; le leggi che obbligano all’accoglienza le scuole dell’obbligo, ma danno l’insegnante di sostegno solo in caso di diagnosi adatta e che quindi impongono uno stigma sociale spesso rivelantesi poi errato o comunque dannoso anche solo per offrire un po’ di aiuto nei compiti (non mi è chiaro cosa abbia cambiato la recentissima legge sui BES); assenza di leggi di tutela dagli abusi delle normativa sul mantenimento di ex mogli e figli minorenni con conseguenze anche gravi e con la scusa che tanto c’è un’assistenza sociale che di fatto spesso manca del tutto; il fatto che la legislazione che impedisce di denunciare i medici per la maggior parte dei loro abusi e il grande ritardo frequente e anzi tipico nelle diagnosi di molte malattie fisiche anche non rare comportano anche che la legge che permette ai genitori, fratelli, ecc. di non mantenere un diciottenne né lavoratore né studente permette nella pratica di uccidere persone anche giovanissime e peraltro perfino quando malate proprio a causa delle decisioni dei familiari in merito alla loro alimentazione, a spiegazioni, esami e cure delle loro malattie e anomalie congenite e di patologie conseguenti ad esse o all’incuria, alla loro protezione dai criminali e da eccessi di violenza anche in casa, ecc.; i costi elevatissimi del fare figli anche quando non presentano malattie serie, costi aumentati molto soprattutto a causa dell’entità degli affitti e 13
  • 14. dei lunghissimi anni di formazione scolastica imposti oggi; l’aumento del numero di stupri e altre violenza su donne e minori e quello dei suicidi e dei crimini di adolescenti, anche a causa della legge assurda sull’impunibilità dei minori di 14 anni sfruttata da mafie tradizionali e tali di fatto; la mentalità egoista della maggioranza subodorata dal governo e sue conseguenze con esempi tratti dalla cronaca; tra le leggi regolanti i processi e la preparazione universitaria dei giudici, quelle che aumentano di più la probabilità degli errori e degli abusi dei periti nelle questioni attinenti la salute (soprattutto mentale) nei tribunali; la difficoltà di avere giustizia nei pochi processi in cui è possibile almeno per alcuni procedere contro un medico per grave negligenza o incompetenza; la condanna a morte tra dolori atroci per almeno 90.000 residenti in Italia ogni anno a causa della colpevole inerzia riguardo alla prescrizione di oppioidi, oltre che riguardo al suicidio assistito e all’eutanasia, dei medici italiani. CIÒ CHE COMPORTA ANDARE IN QUALSIASI OSPEDALE: in convenzione a ogni visita presenza di un medico diverso, mentre è bene che sia lo stesso individuo a fare i controlli e le seconde visite; in convenzione impossibilità di scegliere persino il sesso del medico (per chi ha bisogno della convenzione, questa scelta e possibile nei piccoli poliambulatori convenzionati dove lo specialista addetto all'esame è uno solo o ha giorni prestabiliti fissati annualmente); in certi casi da parte degli organizzatori scelta sistematica del medico peggiore per competenza e soprattutto carattere se si vuole esasperare e diffamare un paziente che ha lamentato un danno serio e gravi rischi corsi a causa di medici ospedalieri e dell’USL; impossibilità che il pagamento non sia anticipato (nei poliambulatori privati spesso, se non addirittura sempre, si paga dopo e si può decidere di non pagare se il referto è molto incompleto o inattendibile in modo facilmente dimostrabile); obbligo di pagare quel si è prenotato in ogni caso, perché l'impegnativa necessaria per prenotare in ospedale ha un codice che fa sì che per legge si venga obbligati a pagare la visita o l'esame prenotato anche se non ci si presenta a meno che non lo si disdica ben tre giorni prima, nonostante che possano essere molti gli eventi che impediscono di recarvisi (es. un imprevisto in famiglia o, per una donna, un ciclo mestruale irregolare, doloroso o abbondante); il fatto che gli specialisti visti in ospedale in convenzione spesso non ricevono i moduli che per legge dovrebbero avere per fare le impegnative in modo da evitare al paziente di andare dal medico di base; possibilità di sentirsi dire da alcuni medici che chi fa la visita in convenzione non vuole davvero fare una visita "seria" (lo affermo per esperienza personale); possibilità per il medico di assentarsi e abbreviare o rifiutare la visita già pagata con un pretesto qualsiasi facilmente a sua disposizione (urgenze, richiesta della sua presenza da parte del primario o direttore, ecc.); possibilità per ogni medico di farsi trovare con infermieri o altri medici o psicologi o psichiatri in studio durante la visita senza necessità diversa dal creare disagio e ansia nel paziente e di avvalersi dell'assistenza di tali individui per atti che non sono certamente previsti dalla visita; alta probabilità che durante la visita/esame un estraneo entri (e può trattarsi di un infermiere maschio durante un test con una ginecologa...); maggiore facilità per i medici di predisporre la registrazione abusiva dell'incontro oppure quella delle conversazioni dei pazienti che precedono la visita, oltre che di fare ascoltare quanto si dice nello studio dai colleghi da una stanza confinante; impossibilità per i medici ospedalieri di addurre la scusa dell'ignoranza della volontà dei colleghi, quando costoro intendono trovare pretesti per negare visite e esami obiettivi a pazienti che abbiano subito negligenza o abusi più gravi da parte di altri medici e siano in condizioni in cui è generalmente molto difficile informarsi su questioni di salute e/o denunciare; necessità di muoversi in un ambiente grande, deprimente e dove lavorano anche individui squilibrati o almeno nevrotici e comunque non di rado dalla mentalità criminale, anche perché le leggi non li obbligano a documentare ciò che dicono e hanno posto infiniti ostacoli alla possibilità di licenziare chi ha un impiego statale (i casi di cronaca nei giornali e online non consentono di mettere in discussione o attenuare tale affermazione, per quanto sia spiacevole leggerla per segretari, impiegati, infermieri e medici ospedalieri e, se è vero che i medici che visitano in regime privato quasi sempre lavorano in ospedale, tuttavia almeno nei centri privati non li troverete circondati dai colleghi e inoltre, potrete farvi un'idea della loro competenza dalla lista di attesa); affollamento di persone che vi si recano per visite ed esami e sono in ospedale spesso più aggressive (non è raro che sfruttino il loro rapporto con gli infermieri o comunque vi si rivolgano per sfogare senza esporsi delle antipatie per un certo individuo o tipo di persona o che cerchino di ottenere con delle domande indiscrete informazioni su altri pazienti da riportare a medici o infermieri in cambio di favori di qualche genere); maggiori difficoltà a orientarsi a causa delle dimensioni dell'edificio e del fatto che il personale in genere non è disponibile a dare informazioni; presenza di telecamere nascoste nei bagni e nelle stanze dove si dorme mentre si è ricoverati in ospedale (non serve a niente sognare che non sia vero e nemmeno protestare); uno stato di cose tale da dare quasi la certezza che vi vuole male chi vi presenta la possibilità appuntamenti in convenzione con psicologi ospedalieri (per non parlare degli psichiatri) come un meraviglioso dono utile per affrontare un brutto periodo, mentre chi vi suggerisce addirittura una richiesta di pensione d'invalidità per motivi di natura psicologica vi vuole forse morti e in ogni caso disoccupati o male occupati, depressi e soli a vita. Ricordate infine che esiste almeno in Italia la possibilità di internamento in manicomio per le vittime di violenza – soprattutto familiare, ma non solo - che si presentano al pronto soccorso e che gli ospedali di una regione vengono messi sull'avviso quando una persona si trova ad essere particolarmente diffamata in uno degli ambienti della sanità e che in ogni caso coloro che vi lavorano sono di norma disposti a calpestare ogni regolamento in alcuni casi se anche solo alcune persone segnalano loro la presenza a breve di un individuo che non sia nella condizione di difendersi o se ve lo accompagnano per poi andarsene (specialmente, ma non solo, se questi si reca al Pronto Soccorso). MALASANITÀ NELL'AMBITO DELLA PSICHIATRIA O ATTINENTE PAZIENTI PSICHIATRICI (CITAZIONE DA UN MANUALE DI PSICHIATRIA A SCOPO RIASSUNTIVO): "Le possibilità di malpractice sono molte (...) Nello split treatment, lo psichiatra prescrive i farmaci, mentre un terapeuta non medico conduce la psicoterapia (...) e lo psichiatra deve mantenersi pienamente informato dello stato clinico del paziente, come anche della natura e della qualità del trattamento a cui il terapeuta sottopone il paziente (...) dedicandovi tempo sufficiente (...) periodicamente (...) Lo split treatment è usato sempre più dalle compagnie di assistenza sanitaria e rappresenta un campo minato per potenziali casi di malpractice (...) Una relazione in cui il medico svolge solo il ruolo marginale di prescrittore di farmaci non soddisfa gli standard (...) La psichiatra è tenuto a fornire il trattamento appropriato (...) ma, in caso di stipula di assicurazione privata, le polizze di assistenza che non rimborsano appuntamenti di follow-up frequenti potrebbero indurre lo psichiatra a prescrivere delle elevate quantità di farmaci (...) Da un punto di vista pratico, sono vari i problemi specifici che coinvolgono gli psichiatri. Tra questi violazione dei confini sessuali e non sessuali, violazioni della riservatezza e attività illegali (assicurazioni, fatturazione, negoziazione di titoli da parte di un insider). Le violazioni dei confini non sessuali sono di natura approfittatrice e gratificano il medico alle spese del paziente. Esse possono essere raggruppate in alcune categorie sovrapponibili o mutualmente esclusive: business, discussioni ideologiche, ambito sociale, ambito 14