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1
Geofisica	
  Applicata	
  
Piattaforma	
  WEB	
  per	
  la	
  geofisica	
  applicata	
  al	
  campo	
  ambientale	
  e	
  
geotecnico	
  (metodi	
  e	
  applicazioni)	
  
ELEMENTI DI SISMICA A RIFLESSIONE E GEORADAR
Parte 1:
Principi fisici e Caratterizzazione dei materiali
Gian	
  Piero	
  Deidda	
  
Dipartimento	
  di	
  Ingegneria	
  Civile	
  e	
  Ambientale	
  e	
  Architettura	
  
UNIVERSITÀ	
  DI	
  CAGLIARI	
  
Cagliari,	
  21	
  Maggio	
  2015	
  
2
Metodi geofisici
?
Misurare direttamente delle
grandezze fisiche (grandezze
desiderate) che caratterizzano
il sottosuolo: velocità sismiche,
attenuazione, resistività,
densità, ecc. ecc.
Ciò che vorremmo fare Ciò che possiamo fare
Misurare delle grandezze
fisiche sulla superficie del
suolo che abbiano qualche
legame con le grandezze
fisiche desiderate.
( )zyxv ,, ( )zyx ,,ρ
( )zyxQ ,, ( )zyx ,,δ
3
Metodi sismici
?
Misurare direttamente i
parametri (visco-)elastici dei
materiali nel sottosuolo.
Ciò che vorremmo fare Ciò che possiamo fare
Misurare ampiezze e tempi
di percorrenza delle onde
sismiche sulla superficie del
suolo.
( ), ,x y zµ
( )zyxQ ,,( ), ,x y zλ
( ), ,D x y z
4
Metodi elettromagnetici
?
Misurare direttamente i
parametri elettromagnetici
costitutivi (conducibilità
elettrica, permettività elettrica,
permeabilità magnetica, ecc.)
dei materiali del sottosuolo.
Ciò che vorremmo fare Ciò che possiamo fare
Misurare la resistività
apparente, le ampiezze e i
tempi di percorrenza delle
onde elettromagnetiche.
( ), ,x y zε( ), ,x y zσ ( ), ,x y zµ
5
COS’È UN’ONDA SISMICA?
COS’È UN’ONDA ELETTROMAGNETICA?
6
Un’onda sismica è uno stato “meccanico”
di non-equilibrio, definibile da una
grandezza fisica meccanica (sforzo,
deformazione, spostamento, velocità,
accelerazione, …), che si propaga da un
punto all’altro di un mezzo (non il vuoto)
COS’È UN’ONDA SISMICA?
7
COS’È UN’ONDA SISMICA?
2a EQUAZIONE DI NEWTON
aF m=
LEGGI COSTITUTIVE
•  ELASTICITÀ
LINEARE
• VISCOELASTICITÀ
LINEARE
Legge di Hooke
Legge di Hooke
Legge di Newton
µγ=T
µγ=T
dt
d
T
γ
η=
Esempi
+
2
2
t
grad
∂
∂
=
u
T ρ
8
CET = klijklij eCT ⋅=
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
xx xy xz
xy yy yz
xz yz zz
Tij
Cijkl
ekl
9 9
81
ELASTICITÀ LINEARE
Legge di Hooke
9
( ) xxxxzzyyxxxx eeeeeT µλθµλ 22 +=+++=
LEGGE DI HOOKE GENERALIZZATA
Componentidi
sforzonormale
( ) yyyyzzyyxxyy eeeeeT µλθµλ 22 +=+++=
( ) zzzzzzyyxxzz eeeeeT µλθµλ 22 +=+++=
xyxy eT µ2=
xzxz eT µ2=
yzyz eT µ2=
Componenti di
sforzo tangenziale
λ
µ
Parametri
di Lamé
I parametri di Lamé sono
caratteristici di ciascun materiale
e ne definiscono completamente il
comportamento in campo elastico
Materiali isotropi
10
Modulo di Youngxxxx EeT =
θkPh −= Modulo di compressibilità
µγ=xyT Modulo di taglio
l
l
d
d
Δ
Δ
=σ Rapporto di Poisson
zzxx eT λ= Modulo di Lamè
MODULI ELASTICI – MATERIALI ISOTROPI
11
=ijklG Funzione di rilassamento
(81 parametri viscoelastici)
Materiali viscoelastici isotropi
BG
SG
k
µ
( ) ( )
∫∞−
−=
t
kl
ijklij d
d
d
tGT τ
τ
τε
τ
materiali
viscoelastici
materiali
elastici
VISCOELASTICITÀ LINEARE
Relazione generalizzata Sforzi-deformazioni
12
VISCOELASTICITÀ LINEARE
Sfasamento tra Sforzi e deformazioni
( ) ti
eTtT ω
⋅= 0
( ) ti
et ω
γγ ⋅= 0
t
T,γ	

γ	

T
( ) ti
eTtT ω
⋅= 0
( ) )(
0
δω
γγ −
⋅= ti
et
t
T,γ	

γ	

Tω
δ
Materiale Viscoelastico
Materiale Elastico
13
VISCOELASTICITÀ LINEARE
Modulo di Viscoelasticità
( )
( ) ( ) ( )δδ
γγγγ
δ
δω
ω
sincos
0
0
0
0
0
0
i
T
e
T
e
eT
t
tT
G i
ti
ti
+⋅=⋅=⋅== −
∗
GiGG ʹ′ʹ′+ʹ′=∗
Modulo Elastico Modulo Viscoso
14
1T 2T
21 TT ≠
Non-equilibrio degli sforzi
Se in un punto di un mezzo materiale esiste un non-equilibrio (un
gradiente) degli sforzi, allora questo stato di non-equilibrio si propaga
mediante onde a tutti gli altri punti del mezzo
COS’È UN’ONDA SISMICA?
aF m= 2
2
t
grad
∂
∂
=
u
T ρ
=ρ Massa volumica =u Vettore spostamento
2
* * * 2
2
( )grad div
t
ρ λ µ µ
∂
= + ⋅ + ∇
∂
u
u u
15
Potenziale scalare
dello spostamento
COS’È UN’ONDA SISMICA?
2 * *
2
2
2
t
ϕ λ µ
ϕ
ρ
∂ +
= ⋅∇
∂
Potenziale vettoriale
dello spostamento
2 *
2
2
t
µ
ρ
∂
= ⋅∇
∂
ψ
ψ
Onde P
* *
* 2
PV
λ µ
ρ
+
=
Onde S
*
*
SV
µ
ρ
=
Tipi di onde sismiche
16
*
*P P
P P
k i
V V
ω ω
α= = +
( )
⎪⎭
⎪
⎬
⎫
⎪⎩
⎪
⎨
⎧
=
ρ
ω
*
Re B
P
G
V
( )
*
Im B P
P
P
G D
V
ω
α ω
ρ
⎧ ⎫⎪ ⎪
= =⎨ ⎬
⎪ ⎪⎩ ⎭
( )
⎪⎭
⎪
⎬
⎫
⎪⎩
⎪
⎨
⎧
=
ρ
ω
*
Re S
S
G
V
( )
*
Im S S
S
S
G D
V
ω
α ω
ρ
⎧ ⎫⎪ ⎪
= =⎨ ⎬
⎪ ⎪⎩ ⎭
Dispersione
intrinseca
Attenuazione
intrinseca
COS’È UN’ONDA SISMICA?
Dominio di frequenza – Equazione di Helmoltz
2 2
0Pkϕ ϕ∇ + ⋅ =
2 2
0Sk∇ + ⋅ =ψ ψ
*
*S S
S S
k i
V V
ω ω
α= = +
17
Un’onda elettromagnetica è uno stato
“elettromagnetico” di non-equilibrio,
definibile da una grandezza fisica
elettromagnetica (campo elettrico, campo
magnetico, …) che si propaga da un punto
all’altro di un mezzo (anche il vuoto)
COS’È UN’ONDA
ELETTROMAGNETICA?
18
t
rot
∂
∂
−=
B
E
t
rot
∂
∂
+=
D
JH
Qdiv =D
0div =B
EJ σ=
ED ε=
HB µ=
LEGGE DI FARADAY
LEGGE DI AMPÈRE
LEGGE DI OHM
LEGGI COSTITUTIVE
LEGGE DI GAUSS (PER IL CAMPO ELETTRICO E)
LEGGE DI GAUSS (PER IL CAMPO MAGNETICO H)
1
2
3
4
6
5
7
EQUAZIONI DI MAXWELL
19
EQUAZIONI DEI CAMPI EM
Campo elettrico Campo magnetico
DOMINIO DEL TEMPO
2
2
2
tt ∂
∂
+
∂
∂
=∇
EE
E µεµσ 2
2
2
tt ∂
∂
+
∂
∂
=∇
HH
H µεµσ
2 2
iωµσ ω µε∇ = − −E E E 2 2
iωµσ ω µε∇ = − −H H H
DOMINIO DELLA FREQUENZA
PROPAGAZIONE DEI CAMPI EM
IN UN MEZZO CONDUTTIVO
(CAMPI DIFFUSIVI) PROPAGAZIONE ONDULATORIA DEI CAMPI
EM
(FREQUENZE > 10 MHZ – ONDE RADAR)
20
2 2
k iµεω µσω= +
k i i
V
ω
β α α= + = +
Numero d’onda: k
ONDE ELETTROMAGNETICHE
2 2
iωµσ ω µε∇ = − −E E E 2 2
iωµσ ω µε∇ = − −H H H
2 2
( )iω µε ωµσ∇ = − +E E 2 2
( )iω µε ωµσ∇ = − +H H
2 2
k∇ = −E E 2 2
k∇ = −H H
21
2
1 1
2 V
µε σ ω
β ω
εω
⎡ ⎤
⎛ ⎞⎢ ⎥= + + =⎜ ⎟
⎢ ⎥⎝ ⎠
⎣ ⎦
2
1 1
2
µε σ
α ω
εω
⎡ ⎤
⎛ ⎞⎢ ⎥= + −⎜ ⎟
⎢ ⎥⎝ ⎠
⎣ ⎦
ONDE ELETTROMAGNETICHE
PARTE REALE DEL
NUMERO D’ONDA
PARTE IMMAGINARIA
DEL NUMERO D’ONDA
Numero d’onda: k
22
2
σ µ
α
ε
;
2
2 2
1
σ
ω ε
=
Mezzo dielettrico (poco conduttivo)
ONDE ELETTROMAGNETICHE
1
V
µε
= VELOCITÀ
COEFFICIENTE DI
ATTENUAZIONE
QUANDO 0σ =
8
0 0
1
3 10V m/s
µ ε
= ⋅;
0α =
VUOTO
23
Mezzo conduttivo
ONDE ELETTROMAGNETICHE
2
2 2
1
σ
ω ε
?QUANDO
2
ωµσ
β α= =
2
V
ω
µε
= VELOCITÀ
COEFFICIENTE DI
ATTENUAZIONE
24
Profondità(m)
Distanza (m)
Sorgente
Propagazione delle onde:
Ampiezza e tempi di percorrenza
25
Pausa caffè
… solo virtuale!!!
26
ELEMENTI DI SISMICA A RIFLESSIONE E GEORADAR
Parte 2:
Acquisizione ed Elaborazione Dati
Geofisica	
  Applicata	
  
Piattaforma	
  WEB	
  per	
  la	
  geofisica	
  applicata	
  al	
  campo	
  ambientale	
  e	
  
geotecnico	
  (metodi	
  e	
  applicazioni)	
  
Gian	
  Piero	
  Deidda	
  
Dipartimento	
  di	
  Ingegneria	
  Civile	
  e	
  Ambientale	
  e	
  Architettura	
  
UNIVERSITÀ	
  DI	
  CAGLIARI	
  
Cagliari,	
  15	
  Maggio	
  2015	
  
27
Duomo
salino
SISMICA A RIFLESSIONE
RICERCA PETROLIFERA
28
SISMICA 3D
SISMICA A RIFLESSIONE
29
SISMICA A RIFLESSIONE
La Sismica a Riflessione è una tecnica di imaging
geofisico.
I segnali sismici generati sulla superficie del suolo e riflessi
dalle interfacce che separano materiali con differenti
caratteristiche ‘’elastiche’’ vengono captati in superficie,
registrati in forma digitale, ed utilizzati per produrre
un’immagine del sottosuolo che può essere interpretata
geologicamente.
TECNICA DI ‘‘IMAGING’’
30
Tx Rx
Il GPR è una tecnica di imaging geofisico.
I segnali elettromagnetici generati sulla superficie del suolo e
riflessi dalle interfacce che separano materiali con differenti
caratteristiche ‘’elettriche’’ vengono captati in superficie,
registrati in forma digitale, ed utilizzati per produrre
un’immagine del sottosuolo che può essere interpretata
geologicamente.
GROUND PENETRATING RADAR - GEORADAR
TECNICA DI ‘‘IMAGING’’
31
ECOGRAFIA
‘‘IMAGING’’ ACUSTICO
32
1ρ
2ρ
1V
2V
h
( ) 2 1
2 1
Z Z
r h
Z Z
−
=
+
COEFFICIENTE DI RIFLESSIONE
SISMICA A RIFLESSIONE E GPR
MODELLO CONVOLUZIONALE
t
*
RIFLETTIVITÀ
TRACCIASISMICA
TRACCIARADAR
SEGNALE SORGENTE
2h
t
V
=
h 1ε 1µ
2ε 2µ
Z =
Impedenza acustica
Impedenza intrinseca
33
SISMICA A RIFLESSIONE
Sismica a Riflessione multi-offset
L’elaborazione e la ricomposizione geometrica dei segnali
multi-offset producono un’immagine del sottosuolo che può
essere interpretata geologicamente.
TECNICA DI ‘‘IMAGING’’
34
Imaging sismico 2D: dalla Geologia alla Sezione Sismica
GEOLOGIA
RECORDS
ACQUISIZIONE
SISMICA A RIFLESSIONE
35
RECORDS
SEZIONE
SISMICA
Elaborazione
Imaging sismico 2D: dalla Geologia alla Sezione Sismica
SISMICA A RIFLESSIONE
36
Iperbole
DROMOCRONE	
  
Vh
S G
CDP
x
CMP
!(#)=√⁠​​#↑2 /​*↑2  +​!↓0↑2  
​!↓0 =​2ℎ/* 
​!↓0 
PRINCIPI	
  GENERALI	
  
37
CMP
CDP
PRINCIPI	
  GENERALI	
  
CMP	
  SORTING	
  
Famiglia CMP
Registrazioni multi-offset
(CSG)
CDP
38
( )
⎥
⎥
⎦
⎤
⎢
⎢
⎣
⎡
−⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛
+=−=Δ 11
2
0
00
TV
x
TTxtt
NMO
NMO
Il NMO è la differenza tra il tempo di
arrivo di un segnale riflesso ad un
offset x, t(x), e il tempo di andata e
ritorno ad offset zero, T0.
Per piccoli offsets esso può essere
approssimato da
0
2
2
2 TV
x
t
NMO
NMO
⋅⋅
≈Δ
NORMAL	
  MOVE	
  OUT	
  
PRINCIPI	
  GENERALI	
  
39
Senza correzione NMO Dopo correzione NMO
CMP
x = 0
Multi-Offset Zero-Offset
PRINCIPI	
  GENERALI	
  
40
CMP
CDP
Famiglia CMP
Common offset - bistatico
CDP
GPR – Acquisizione multi-offset
T R
T R
T R
T R
T R
T R
T T T T T T R R R R R R
41
GPR – Acquisizione multi-offset
Esempio multi-antenna
42
“There are some areas where good data cannot
be obtained. There are even areas where bad
data cannot be obtained. However, in areas of
good data, it is always possible to obtain bad or
no data. Every area has its own character; thus,
what works in some circumstances will not work
everywhere. Therefore, it is desirable to design
data acquisition parameters for obtaining the
best quality data possible for the given
objective.”
Determinazione dei parametri di acquisizione
From Steeples (1986)
43
Lunghezza di registrazione
Intervallo di campionamento
Far-offset
Near-offset
Distanza tra i geofoni
Tipo di stendimento
… …
Selezione dei
Parametri
Cosa vogliamo
vedere?
Cosa ci occorre per
vederlo?
Come ottenere ciò che ci
occorre per vederlo?
Determinazione dei parametri di acquisizione
44
Parametri di acquisizione - Sismica
Lunghezza di registrazione
1.  La lunghezza (tempo) di registrazione deve essere
abbastanza lunga per consentire di registrare, con
sufficiente sicurezza, gli arrivi dall’interfaccia più profonda
(considerando la massima distanza scoppio-ricevitore per
tener conto del NMO).
2.  La lunghezza di registrazione determina anche la
risoluzione spettrale:
Pertanto, quando si ha la necessità di eseguire un’analisi
spettrale dettagliata, la lunghezza di registrazione deve
essere sufficientemente grande.
1
f
T
Δ =
45
Intervallo di campionamento Δt
max2
1
f
t ≤Δ
( ) max54
1
f
t
÷
=Δ
Teorema del Campionamento
In pratica
L’intervallo di campionamento deve essere sufficientemente
piccolo affinché le massime frequenze attese vengano
registrate senza aliasing temporale.
Parametri di acquisizione - Sismica
46
Offset massimo
Il valore ottimale della massima distanza sorgente-ricevitore
scaturisce da un compromesso che tiene conto di:
1.  Normal Move Out
2.  NMO stretching – Stiramento tracce per correzione NMO
3.  Riflessioni supercritiche
Parametri di acquisizione - Sismica
47
Offset massimo - NMO
2
2 2 2max
0 0 02
2NMO NMO
NMO
X
T T T T T
V
Δ + + Δ ⋅ = +
2
max 0 02 2NMO NMO NMO NMO NMOX V T T T V T T= Δ + Δ ⋅ ≅ Δ ⋅
2
2max
0 02NMO
NMO
X
T T T
V
Δ = + −
.domin
1
f
TNMO =Δ
0
max
.
2
NMO
domin
T
X V
f
=
Applicando la condizione:
Minimo valore di Xmax
Parametri di acquisizione - Sismica
48
Offset massimo - Stretching
T 0T
Correzione NMO
(desiderata)
Parametri di acquisizione - Sismica
49
Offset massimo - Stretching
T 0T T 0T
domT
domTʹ′
Diverso NMO
Correzione NMO
(reale)
Parametri di acquisizione - Sismica
50
Offset massimo - Stretching
0. T
T
f
f
NMOstretch
Δ
=
Δ
=
domin
5.0
0
=
Δ
=
T
T
NMOstretch
00
2
1
TTTT =−=Δ
2
02
2
000
2
3
2
1
T
V
X
TTTT
NMO
+==+=
2
02
2
2
0
4
9
T
V
X
T
NMO
+=
NMONMO VTVTX ⋅⋅=⋅⋅= 00 25.1
4
5
Imponendo:
Parametri di acquisizione - Sismica
51
Offset massimo - Stretching
T 0T
Stretch Muting
Diminuzione
copertura CMP
Parametri di acquisizione - Sismica
52
Offset massimo – riflessioni supercritiche
0 30 60 90
Angolo di Incidenza (°)
0
0.4
0.8
1.2
1.6
2
Ampiezza
0 30 60 90
Angolo di Incidenza (°)
-180
-90
0
90
180
Fase(°)
RSH
TSH
a b
Angolo di
Brewster
θcr =41.81
θcr =41.81
Angolo di incidenza Offset
⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛
=
2
1
arcsen
V
V
cθ chX θtan2≤
Parametri di acquisizione - Sismica
53
Offset minimo
0.1
0.2
0.3
0.4
0.0
0 10 20
0.1
0.2
0.3
0.4
0.0
Distanza scoppio-geofono (m)
Tempi(s)
Tempi(s)
Finestra ottimale
Parametri di acquisizione - Sismica
54
Spaziatura geofoni Δx
max
1
2
x
k
Δ ≤ Teorema del Campionamento
La spaziatura tra i geofoni deve essere sufficientemente
piccola affinché i massimi numeri d’onda (più propriamente,
frequenze spaziali) attesi vengano registrati senza aliasing
spaziale.
max
max
mina
f
k
V
= min
max2
aV
x
f
Δ ≤
Parametri di acquisizione - Sismica
55
Spaziatura geofoni Δx e ALIASING spaziale
Parametri di acquisizione - Sismica
56
Risoluzione
La risoluzione definisce la capacità di vedere separati due
punti posti a piccola distanza l’uno dall’altro.
La risoluzione, distinta in risoluzione verticale e risoluzione
laterale, dipende dalla lunghezza d’onda dominante, definita
da:
dom
dom
V
f
λ =
Parametri di acquisizione - Sismica
57
Risoluzione verticale
La risoluzione verticale, così come definita sopra, implica
solamente la distinguibilità tra le ondine riflesse dal tetto e dal
letto di uno strato sottile
Massima risoluzione verticale =
max min4 4 ( )
V
f f
λ
⋅ −
;
Parametri di acquisizione - Sismica
tempofrequenza
58
Risoluzione laterale
Riflettore
S
A A’
O
4
0
λ
+z
0z
T0
T1
z
V
V
z
T o2
0 =
V
z
T o )4/(2
1
λ+
=
AAʹ′ = Diametro
Ia zona di Fresnel
0
0
2 2
TV
R z
f
λ
≅ =Risoluzione laterale
Parametri di acquisizione - Sismica
59
Parametri di acquisizione - Georadar
Frequenza centrale dell’antenna – banda spettraleAmpiezza	
  (dB)	
  
cf f
0	
  
-­‐3	
  
1.5 cf0.5 cf
cB f=
B
Banda spettrale
La frequenza massima
del segnale emesso è ben
superiore alla frequenza
centrale dell’antenna!!
In pratica
max 3 cf f=
60
Parametri di acquisizione - Georadar
Frequenza centrale dell’antenna
75R
r
f
z ε
≥
Δ4
R V
f
z
≥
⋅Δ
MHz
30C
r
f
L ε
≤
Δ
MHz
10
C V
f
L
≤
⋅Δ
4
z
λ
Δ =
10
L
λ
Δ =
RISOLUZIONE DESIDERATA
LIMITAZIONE «CLUTTERING» (PICCOLE ETEROGENEITÀ)
SCELTA DELLA FREQUENZA CENTRALE
R C
cf f f≤ ≤
61
Parametri di acquisizione - Georadar
Lunghezza di registrazione
La lunghezza (tempo) di registrazione deve essere abbastanza
lunga per consentire di registrare, con sufficiente sicurezza, gli
arrivi dall’obiettivo (più profondo), considerando la massima
distanza tra le antenne nel caso di acquisizione multi-offset.
2
1.3
h
T
V
=
h =
V =
Profondità dell’obiettivo
Velocità ipotizzata (o stimata)
62
Parametri di acquisizione - Georadar
Intervallo di campionamento temporale
Come nel caso della Sismica, discende dal teorema del
campionamento.
max
1 1 1
2 2 1.5 3c c
t
f f f
Δ ≤ = =
⋅
In pratica:
1
6 c
t
f
Δ =
63
Parametri di acquisizione - Georadar
Intervallo di campionamento spaziale – Intervallo tra le tracce
Come nel caso della Sismica, discende dal teorema del
campionamento.
max
1
2 2 6Nyq c
V V
x
k f f
Δ ≤ = =
75
c r
x
f ε
Δ ≤
xΔ
cf [MHz]
[m]
64
Parametri di acquisizione
Modellizzazione - Esempio
V1 = 200
V3= 2000
7 m
3 m V2 = 1500
Distanza scoppio-geofono (m)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0 10 20 30 0 10 20 30
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
Tempo(s)
Tempo(s)
Onde P Onde SH
Basamento sotto
copertura con falda
65
Parametri di acquisizione
Walkaway noise test – Test di rumore
66
ELABORAZIONE DATI
L’elaborazione dei dati sismici a riflessione consiste nel
“manipolare” le registrazioni (shot records) e
presentarle in modo che possano essere interpretate
geologicamente.
Gli obiettivi dell’elaborazione sono:
1- enfatizzare i segnali riflessi attenuando gli altri segnali
(rumori), e
2- ricomporre geometricamente i segnali riflessi al fine di
produrre una sezione sismica “zero-offset”, cioè come se
fosse stata acquisita con sorgente e ricevitore nella
stessa posizione
67
ELABORAZIONE DATI
PREPROCESSING
GEOMETRICAL
PROCESSING
WAVELET
PROCESSING
IMAGE
PROCESSING
FASIPRINCIPALI
Conversione dei dati
Geometria
Editing delle tracce
Attenuazione rumore
CMP Sorting
Analisi di velocità e NMO
Statiche residue
CMP stacking
Deconvoluzione
Migrazione
Registrazioni Fasi di Elaborazione Immagine sottosuolo
Input Sistema Output
68
Moveouts – Ritardi temporali
I moveouts tra una traccia e l’altra dipendono dalla
combinazione di cause dinamiche and statiche:
Si definisce Moveout il ritardo temporale tra i segnali
riflessi da uno stesso riflettore.
1- Normal Moveout (NMO), causato dalla diversa
distanza tra sorgente e ricevitori;
2- Dip Moveout (DMO), causato dalla pendenza dei
riflettori;
3- Variazioni topografiche (diverse quote di sorgenti e
ricevitori);
4- Variazioni laterali di velocità nell’”aerato”
69
Senza correzione NMO Dopo correzione NMO
CMP
x = 0
Correzione per NMO
Multi-Offset Zero-
Offset
70
a)  Riflessione con NMO
b)  Correzione con velocità troppo alta
c)  Correzione con velocità troppo bassa
d)  Correzione con velocità esatta
Correzione per NMO
Procedura ‘Trial and error’
71
Analisi di Velocità
L’analisi di velocità è una delle più importanti fasi
nell’elaborazione dei dati sismici a riflessione.
Senza una buona analisi di velocità le riflessioni non
vengono ben rappresentate sulla sezione Stack.
L’analisi di velocità è la fase di elaborazione che
permette la stima delle velocità di stack delle riflessioni
L’analisi di velocità è essenzialmente una procedura di
modellizzazione diretta di tipo trial-and-error.
72
Spettri di velocità
∑ ∑= =
=
N
i
M
j
ijt aS
1 1
∑∑
∑ ∑
= =
= =
⎥
⎦
⎤
⎢
⎣
⎡
= N
i
M
j
ij
N
i
M
j
ij
SMB
aM
a
C
1 1
2
1
2
1
( )∑∑
∑ ∑
= =
= =
−
= N
i
M
j
ij
N
i
M
kj
ikij
NXC
aMM
aa
C
1 1
2
1 1,
1
2
Funzioni di coerenza
Semblance
Somma
Covarianza
Semblance CMP gather con e
senza iperboli interpretate
73
Spettri di velocità
Procedura (semi-) automatica
minV maxVstimatoV
)
74
Analisi di Velocità
Georadar monostatico - Diffrazioni
Tempo(ns)
Tempo(ns)
Distanza (m)
Profondità(m)
Profondità(m)
h
B
A
X
0T
2 2 2
2
02
2 4X h X
T T
V V
+
= = +
IPERBOLE DI DIFFRAZIONE
75
Eseguita la correzione per NMO e applicate le correzioni statiche residue
le tracce di una famiglia CMP vengono sommate producendo una singola
traccia stack con un elevato rapporto segnale/rumore.
CMP Gather
con NMO
CMP Gather
senza NMO Traccia Stack
L’insieme di tutte le tracce stack, una per ogni posizione CMP,
costituisce la Sezione Stack o Sezione Zero-Offset
CMP STACKING
76
Posizione CMP
Velocità di stack (m/s)
Tempo(s)
Tempo(s)
Tempo(s)
Tempo(s)
Esempio di Sezione sismica
con campo di velocità
77
(300, 200)
(500, 300)
V=1500 m/s
Migration collapses diffracting
hyperbolas and moves (migrates)
the image of a reflecting
interface in its true position
Perché la Migrazione?
78
​!↑2 (ℎ)=​​!↓0 ↑2 +​4​ℎ↑2 /​​*↑2 ↓-./  
CMP stack
CRS stack
​!↑2 (​#↓0 ,ℎ)=​[​!↓0 +​2(​#↓0 −​#↓0 )2345/​6↓0  ]↑2 +​2
Il CRS stack utilizza più famiglie CMP per
produrre una traccia stack e lo fa in modo
automatico sulla base di tre funzioni di
coerenza. Il risultato ha un più elevato rapporto
segnale/disturbo.
La procedura standard CMP trasforma le
famiglie CMP in una singola traccia
stack.
•  Non necessita di un modello di velocità;
•  Tre parametri (α, RNIP e RN) anziché la VNMO;
•  Totalmente (o quasi) automatizzata
CRS	
  STACK	
  
MIGLIORAMENTO	
  ELABORAZIONE	
  DATI
79
CRS	
  STACK	
  
CONFRONTO	
  CMP	
  -­‐	
  CRS	
  
80
Dati Sismici
GRID
Elaborazione remota
Sezione
Stack
Campo velocità
Risultati preliminari
Trasmissionedati
wireless
Acquisizione dati
GRID	
  COMPUTING	
  
CONTROLLO	
  QUALITÀ	
  E	
  
OTTIMIZZAZIONE	
  
81
Campi di Applicazione
Sismica a riflessione superficiale
Ingegneria Ambientale
Idrogeologia
Ingegneria Sismica e Geotecnica
•  Geometria dei corpi di discarica
•  Topografia del basamento impermeabile
•  Verifica degli spessori dei materiali di chiusura
•  Determinazione dei confini dell’acquifero
•  Stima di alcuni parametri idrogeologici
(porosità, contenuto in fluidi, …)
•  Risposta sismica locale
•  Caratterizzazione geotecnica dei terreni
82
Campi di Applicazione
Georadar
Ingegneria Ambientale
Idrogeologia
Ingegneria Geotecnica
•  Monitoraggio prove di portata
•  Stima del contenuto in acqua dei suoli
•  Analisi sedimentologica
•  Caratterizzazione di discariche
•  Individuazione di fusti sepolti
•  Monitoraggio dei flussi di contaminante
•  Caratterizzazione della fratturazione del bedrock
•  Profondità del basamento
83
L’individuazione delle riflessioni sulle registrazioni grezze è
essenziale per un corretto e appropriato utilizzo della Sismica a
Riflessione e del GPR. La capacità di riconoscere i limiti del metodo,
di modificare i parametri di acquisizione, di cambiare strumentazione,
o di decidere di terminare l’acquisizione è una caratteristica
professionale che garantisce qualità.
Una sufficiente esperienza nell’apprezzare che i metodi geofisici non
sempre funzionano e la buona fede nell’ammetterlo è fondamentale
per un efficace utilizzo degli stessi nella caratterizzazione dei siti.
Un’attenta valutazione delle caratteristiche del sito e degli obiettivi di
interesse fornisce importanti informazioni sull’applicabilità del metodo,
ma niente può sostituire un’attenta ed esperta analisi di un test sul
campo (field walkaway test data).
La sismica a riflessione superficiale e il GPR non sempre
funzionano!!!
OSSERVAZIONE	
  IMPORTANTE	
  
84
Anche nei casi in cui funziona, attenzione a …
… ai falsi riflettori
85
Onda sonora
“spatial aliased”Onda rifratta
Anche nei casi in cui funziona, attenzione a …
… ai falsi riflettori
SISMICA	
  A	
  RIFLESSIONE	
  
86
Anche nei casi in cui funziona, attenzione a …
… ai falsi riflettori
SISMICA	
  A	
  RIFLESSIONE	
  
87
Grazie per l’attenzione
ALIASING
ω1	

 ω2	

 ω3	

ω1 < ω2 < ω3
Risposta Sismica Locale
La RISPOSTA SISMICA LOCALE è un insieme
di modifiche in ampiezza, durata e
contenuto in frequenza che un moto
sismico, relativo ad una formazione
rocciosa di base (il basamento), subisce
attraversando gli strati di terreno sovrastanti
fino alla superficie.
BASAMENTO
PERIODO	
  DI	
  RISONANZA	
  
2
π π π2 π3
2
5π
2
3π
Fattore di frequenza
0
2
4
6
8
10
Amplificazione
I = 2.5
I = 5
I = 10
I = inf.
n=1
n=2
n=3
⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛
+⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛
=
SS V
H
IV
H
H
ωω
ω
2
2
2
1
sin
1
cos
1
)(
​!↓=94> =​4?/​*↓@ 
V1H
V2
;=​​A↓2 ​*↓2 /​A↓1 ​*↓1  
FUNZIONE DI TRASFERIMENTOρ1
ρ2
FATTORE
AMPLIFICAZIONE
Risposta Sismica Locale
​!↓=94> =2​!↓0 =​4?/​*↓@  
​!↓0 =​2?/​*↓@  
PERIODO	
  DI	
  RISONANZA	
  
Tempo(s)
0.1
0.0
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
Distanza (m)
10 15 20 25 30 35 40 45 50 5550
2 8 14 20
Offset (m)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
IL PERIODO DI RISONANZA DI UN SITO PUÒ ESSERE
STIMATO DIRETTAMENTE DALLA SEZIONE STACK
Risposta Sismica Locale
STIMA DEL RAPPORTO DI SMORZAMENTO D
−B4[​​C↓2 (​:↓2 ,D)/​C↓1 (​:↓1 ,D) ]=B4(​​:↓
                                  G                      =            H              +    0    ∙    D
Frequenza,
D
Y
m = coeff. angolare
E=​0/∆F 
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0
0.1
0.2
0.3
0.4
Tempo(s)
0 6 9-3
Offset (m)
Attenuazione anelastica
Caratterizzazione di un basamento fratturato
T R
T R
Diffrazioni
R
T
Time slice
fratture
fratture
fratture
2D
3D
Pozzo
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Analisi sedimentologica in un delta

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Elementi di sismica a riflessione e Georadar (Gian Piero Deidda, UNICA)

  • 1. 1 Geofisica  Applicata   Piattaforma  WEB  per  la  geofisica  applicata  al  campo  ambientale  e   geotecnico  (metodi  e  applicazioni)   ELEMENTI DI SISMICA A RIFLESSIONE E GEORADAR Parte 1: Principi fisici e Caratterizzazione dei materiali Gian  Piero  Deidda   Dipartimento  di  Ingegneria  Civile  e  Ambientale  e  Architettura   UNIVERSITÀ  DI  CAGLIARI   Cagliari,  21  Maggio  2015  
  • 2. 2 Metodi geofisici ? Misurare direttamente delle grandezze fisiche (grandezze desiderate) che caratterizzano il sottosuolo: velocità sismiche, attenuazione, resistività, densità, ecc. ecc. Ciò che vorremmo fare Ciò che possiamo fare Misurare delle grandezze fisiche sulla superficie del suolo che abbiano qualche legame con le grandezze fisiche desiderate. ( )zyxv ,, ( )zyx ,,ρ ( )zyxQ ,, ( )zyx ,,δ
  • 3. 3 Metodi sismici ? Misurare direttamente i parametri (visco-)elastici dei materiali nel sottosuolo. Ciò che vorremmo fare Ciò che possiamo fare Misurare ampiezze e tempi di percorrenza delle onde sismiche sulla superficie del suolo. ( ), ,x y zµ ( )zyxQ ,,( ), ,x y zλ ( ), ,D x y z
  • 4. 4 Metodi elettromagnetici ? Misurare direttamente i parametri elettromagnetici costitutivi (conducibilità elettrica, permettività elettrica, permeabilità magnetica, ecc.) dei materiali del sottosuolo. Ciò che vorremmo fare Ciò che possiamo fare Misurare la resistività apparente, le ampiezze e i tempi di percorrenza delle onde elettromagnetiche. ( ), ,x y zε( ), ,x y zσ ( ), ,x y zµ
  • 5. 5 COS’È UN’ONDA SISMICA? COS’È UN’ONDA ELETTROMAGNETICA?
  • 6. 6 Un’onda sismica è uno stato “meccanico” di non-equilibrio, definibile da una grandezza fisica meccanica (sforzo, deformazione, spostamento, velocità, accelerazione, …), che si propaga da un punto all’altro di un mezzo (non il vuoto) COS’È UN’ONDA SISMICA?
  • 7. 7 COS’È UN’ONDA SISMICA? 2a EQUAZIONE DI NEWTON aF m= LEGGI COSTITUTIVE •  ELASTICITÀ LINEARE • VISCOELASTICITÀ LINEARE Legge di Hooke Legge di Hooke Legge di Newton µγ=T µγ=T dt d T γ η= Esempi + 2 2 t grad ∂ ∂ = u T ρ
  • 8. 8 CET = klijklij eCT ⋅= xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz xx xy xz xy yy yz xz yz zz Tij Cijkl ekl 9 9 81 ELASTICITÀ LINEARE Legge di Hooke
  • 9. 9 ( ) xxxxzzyyxxxx eeeeeT µλθµλ 22 +=+++= LEGGE DI HOOKE GENERALIZZATA Componentidi sforzonormale ( ) yyyyzzyyxxyy eeeeeT µλθµλ 22 +=+++= ( ) zzzzzzyyxxzz eeeeeT µλθµλ 22 +=+++= xyxy eT µ2= xzxz eT µ2= yzyz eT µ2= Componenti di sforzo tangenziale λ µ Parametri di Lamé I parametri di Lamé sono caratteristici di ciascun materiale e ne definiscono completamente il comportamento in campo elastico Materiali isotropi
  • 10. 10 Modulo di Youngxxxx EeT = θkPh −= Modulo di compressibilità µγ=xyT Modulo di taglio l l d d Δ Δ =σ Rapporto di Poisson zzxx eT λ= Modulo di Lamè MODULI ELASTICI – MATERIALI ISOTROPI
  • 11. 11 =ijklG Funzione di rilassamento (81 parametri viscoelastici) Materiali viscoelastici isotropi BG SG k µ ( ) ( ) ∫∞− −= t kl ijklij d d d tGT τ τ τε τ materiali viscoelastici materiali elastici VISCOELASTICITÀ LINEARE Relazione generalizzata Sforzi-deformazioni
  • 12. 12 VISCOELASTICITÀ LINEARE Sfasamento tra Sforzi e deformazioni ( ) ti eTtT ω ⋅= 0 ( ) ti et ω γγ ⋅= 0 t T,γ γ T ( ) ti eTtT ω ⋅= 0 ( ) )( 0 δω γγ − ⋅= ti et t T,γ γ Tω δ Materiale Viscoelastico Materiale Elastico
  • 13. 13 VISCOELASTICITÀ LINEARE Modulo di Viscoelasticità ( ) ( ) ( ) ( )δδ γγγγ δ δω ω sincos 0 0 0 0 0 0 i T e T e eT t tT G i ti ti +⋅=⋅=⋅== − ∗ GiGG ʹ′ʹ′+ʹ′=∗ Modulo Elastico Modulo Viscoso
  • 14. 14 1T 2T 21 TT ≠ Non-equilibrio degli sforzi Se in un punto di un mezzo materiale esiste un non-equilibrio (un gradiente) degli sforzi, allora questo stato di non-equilibrio si propaga mediante onde a tutti gli altri punti del mezzo COS’È UN’ONDA SISMICA? aF m= 2 2 t grad ∂ ∂ = u T ρ =ρ Massa volumica =u Vettore spostamento 2 * * * 2 2 ( )grad div t ρ λ µ µ ∂ = + ⋅ + ∇ ∂ u u u
  • 15. 15 Potenziale scalare dello spostamento COS’È UN’ONDA SISMICA? 2 * * 2 2 2 t ϕ λ µ ϕ ρ ∂ + = ⋅∇ ∂ Potenziale vettoriale dello spostamento 2 * 2 2 t µ ρ ∂ = ⋅∇ ∂ ψ ψ Onde P * * * 2 PV λ µ ρ + = Onde S * * SV µ ρ = Tipi di onde sismiche
  • 16. 16 * *P P P P k i V V ω ω α= = + ( ) ⎪⎭ ⎪ ⎬ ⎫ ⎪⎩ ⎪ ⎨ ⎧ = ρ ω * Re B P G V ( ) * Im B P P P G D V ω α ω ρ ⎧ ⎫⎪ ⎪ = =⎨ ⎬ ⎪ ⎪⎩ ⎭ ( ) ⎪⎭ ⎪ ⎬ ⎫ ⎪⎩ ⎪ ⎨ ⎧ = ρ ω * Re S S G V ( ) * Im S S S S G D V ω α ω ρ ⎧ ⎫⎪ ⎪ = =⎨ ⎬ ⎪ ⎪⎩ ⎭ Dispersione intrinseca Attenuazione intrinseca COS’È UN’ONDA SISMICA? Dominio di frequenza – Equazione di Helmoltz 2 2 0Pkϕ ϕ∇ + ⋅ = 2 2 0Sk∇ + ⋅ =ψ ψ * *S S S S k i V V ω ω α= = +
  • 17. 17 Un’onda elettromagnetica è uno stato “elettromagnetico” di non-equilibrio, definibile da una grandezza fisica elettromagnetica (campo elettrico, campo magnetico, …) che si propaga da un punto all’altro di un mezzo (anche il vuoto) COS’È UN’ONDA ELETTROMAGNETICA?
  • 18. 18 t rot ∂ ∂ −= B E t rot ∂ ∂ += D JH Qdiv =D 0div =B EJ σ= ED ε= HB µ= LEGGE DI FARADAY LEGGE DI AMPÈRE LEGGE DI OHM LEGGI COSTITUTIVE LEGGE DI GAUSS (PER IL CAMPO ELETTRICO E) LEGGE DI GAUSS (PER IL CAMPO MAGNETICO H) 1 2 3 4 6 5 7 EQUAZIONI DI MAXWELL
  • 19. 19 EQUAZIONI DEI CAMPI EM Campo elettrico Campo magnetico DOMINIO DEL TEMPO 2 2 2 tt ∂ ∂ + ∂ ∂ =∇ EE E µεµσ 2 2 2 tt ∂ ∂ + ∂ ∂ =∇ HH H µεµσ 2 2 iωµσ ω µε∇ = − −E E E 2 2 iωµσ ω µε∇ = − −H H H DOMINIO DELLA FREQUENZA PROPAGAZIONE DEI CAMPI EM IN UN MEZZO CONDUTTIVO (CAMPI DIFFUSIVI) PROPAGAZIONE ONDULATORIA DEI CAMPI EM (FREQUENZE > 10 MHZ – ONDE RADAR)
  • 20. 20 2 2 k iµεω µσω= + k i i V ω β α α= + = + Numero d’onda: k ONDE ELETTROMAGNETICHE 2 2 iωµσ ω µε∇ = − −E E E 2 2 iωµσ ω µε∇ = − −H H H 2 2 ( )iω µε ωµσ∇ = − +E E 2 2 ( )iω µε ωµσ∇ = − +H H 2 2 k∇ = −E E 2 2 k∇ = −H H
  • 21. 21 2 1 1 2 V µε σ ω β ω εω ⎡ ⎤ ⎛ ⎞⎢ ⎥= + + =⎜ ⎟ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦ 2 1 1 2 µε σ α ω εω ⎡ ⎤ ⎛ ⎞⎢ ⎥= + −⎜ ⎟ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦ ONDE ELETTROMAGNETICHE PARTE REALE DEL NUMERO D’ONDA PARTE IMMAGINARIA DEL NUMERO D’ONDA Numero d’onda: k
  • 22. 22 2 σ µ α ε ; 2 2 2 1 σ ω ε = Mezzo dielettrico (poco conduttivo) ONDE ELETTROMAGNETICHE 1 V µε = VELOCITÀ COEFFICIENTE DI ATTENUAZIONE QUANDO 0σ = 8 0 0 1 3 10V m/s µ ε = ⋅; 0α = VUOTO
  • 23. 23 Mezzo conduttivo ONDE ELETTROMAGNETICHE 2 2 2 1 σ ω ε ?QUANDO 2 ωµσ β α= = 2 V ω µε = VELOCITÀ COEFFICIENTE DI ATTENUAZIONE
  • 24. 24 Profondità(m) Distanza (m) Sorgente Propagazione delle onde: Ampiezza e tempi di percorrenza
  • 26. 26 ELEMENTI DI SISMICA A RIFLESSIONE E GEORADAR Parte 2: Acquisizione ed Elaborazione Dati Geofisica  Applicata   Piattaforma  WEB  per  la  geofisica  applicata  al  campo  ambientale  e   geotecnico  (metodi  e  applicazioni)   Gian  Piero  Deidda   Dipartimento  di  Ingegneria  Civile  e  Ambientale  e  Architettura   UNIVERSITÀ  DI  CAGLIARI   Cagliari,  15  Maggio  2015  
  • 28. 28 SISMICA 3D SISMICA A RIFLESSIONE
  • 29. 29 SISMICA A RIFLESSIONE La Sismica a Riflessione è una tecnica di imaging geofisico. I segnali sismici generati sulla superficie del suolo e riflessi dalle interfacce che separano materiali con differenti caratteristiche ‘’elastiche’’ vengono captati in superficie, registrati in forma digitale, ed utilizzati per produrre un’immagine del sottosuolo che può essere interpretata geologicamente. TECNICA DI ‘‘IMAGING’’
  • 30. 30 Tx Rx Il GPR è una tecnica di imaging geofisico. I segnali elettromagnetici generati sulla superficie del suolo e riflessi dalle interfacce che separano materiali con differenti caratteristiche ‘’elettriche’’ vengono captati in superficie, registrati in forma digitale, ed utilizzati per produrre un’immagine del sottosuolo che può essere interpretata geologicamente. GROUND PENETRATING RADAR - GEORADAR TECNICA DI ‘‘IMAGING’’
  • 32. 32 1ρ 2ρ 1V 2V h ( ) 2 1 2 1 Z Z r h Z Z − = + COEFFICIENTE DI RIFLESSIONE SISMICA A RIFLESSIONE E GPR MODELLO CONVOLUZIONALE t * RIFLETTIVITÀ TRACCIASISMICA TRACCIARADAR SEGNALE SORGENTE 2h t V = h 1ε 1µ 2ε 2µ Z = Impedenza acustica Impedenza intrinseca
  • 33. 33 SISMICA A RIFLESSIONE Sismica a Riflessione multi-offset L’elaborazione e la ricomposizione geometrica dei segnali multi-offset producono un’immagine del sottosuolo che può essere interpretata geologicamente. TECNICA DI ‘‘IMAGING’’
  • 34. 34 Imaging sismico 2D: dalla Geologia alla Sezione Sismica GEOLOGIA RECORDS ACQUISIZIONE SISMICA A RIFLESSIONE
  • 35. 35 RECORDS SEZIONE SISMICA Elaborazione Imaging sismico 2D: dalla Geologia alla Sezione Sismica SISMICA A RIFLESSIONE
  • 37. 37 CMP CDP PRINCIPI  GENERALI   CMP  SORTING   Famiglia CMP Registrazioni multi-offset (CSG) CDP
  • 38. 38 ( ) ⎥ ⎥ ⎦ ⎤ ⎢ ⎢ ⎣ ⎡ −⎟⎟ ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ +=−=Δ 11 2 0 00 TV x TTxtt NMO NMO Il NMO è la differenza tra il tempo di arrivo di un segnale riflesso ad un offset x, t(x), e il tempo di andata e ritorno ad offset zero, T0. Per piccoli offsets esso può essere approssimato da 0 2 2 2 TV x t NMO NMO ⋅⋅ ≈Δ NORMAL  MOVE  OUT   PRINCIPI  GENERALI  
  • 39. 39 Senza correzione NMO Dopo correzione NMO CMP x = 0 Multi-Offset Zero-Offset PRINCIPI  GENERALI  
  • 40. 40 CMP CDP Famiglia CMP Common offset - bistatico CDP GPR – Acquisizione multi-offset T R T R T R T R T R T R T T T T T T R R R R R R
  • 41. 41 GPR – Acquisizione multi-offset Esempio multi-antenna
  • 42. 42 “There are some areas where good data cannot be obtained. There are even areas where bad data cannot be obtained. However, in areas of good data, it is always possible to obtain bad or no data. Every area has its own character; thus, what works in some circumstances will not work everywhere. Therefore, it is desirable to design data acquisition parameters for obtaining the best quality data possible for the given objective.” Determinazione dei parametri di acquisizione From Steeples (1986)
  • 43. 43 Lunghezza di registrazione Intervallo di campionamento Far-offset Near-offset Distanza tra i geofoni Tipo di stendimento … … Selezione dei Parametri Cosa vogliamo vedere? Cosa ci occorre per vederlo? Come ottenere ciò che ci occorre per vederlo? Determinazione dei parametri di acquisizione
  • 44. 44 Parametri di acquisizione - Sismica Lunghezza di registrazione 1.  La lunghezza (tempo) di registrazione deve essere abbastanza lunga per consentire di registrare, con sufficiente sicurezza, gli arrivi dall’interfaccia più profonda (considerando la massima distanza scoppio-ricevitore per tener conto del NMO). 2.  La lunghezza di registrazione determina anche la risoluzione spettrale: Pertanto, quando si ha la necessità di eseguire un’analisi spettrale dettagliata, la lunghezza di registrazione deve essere sufficientemente grande. 1 f T Δ =
  • 45. 45 Intervallo di campionamento Δt max2 1 f t ≤Δ ( ) max54 1 f t ÷ =Δ Teorema del Campionamento In pratica L’intervallo di campionamento deve essere sufficientemente piccolo affinché le massime frequenze attese vengano registrate senza aliasing temporale. Parametri di acquisizione - Sismica
  • 46. 46 Offset massimo Il valore ottimale della massima distanza sorgente-ricevitore scaturisce da un compromesso che tiene conto di: 1.  Normal Move Out 2.  NMO stretching – Stiramento tracce per correzione NMO 3.  Riflessioni supercritiche Parametri di acquisizione - Sismica
  • 47. 47 Offset massimo - NMO 2 2 2 2max 0 0 02 2NMO NMO NMO X T T T T T V Δ + + Δ ⋅ = + 2 max 0 02 2NMO NMO NMO NMO NMOX V T T T V T T= Δ + Δ ⋅ ≅ Δ ⋅ 2 2max 0 02NMO NMO X T T T V Δ = + − .domin 1 f TNMO =Δ 0 max . 2 NMO domin T X V f = Applicando la condizione: Minimo valore di Xmax Parametri di acquisizione - Sismica
  • 48. 48 Offset massimo - Stretching T 0T Correzione NMO (desiderata) Parametri di acquisizione - Sismica
  • 49. 49 Offset massimo - Stretching T 0T T 0T domT domTʹ′ Diverso NMO Correzione NMO (reale) Parametri di acquisizione - Sismica
  • 50. 50 Offset massimo - Stretching 0. T T f f NMOstretch Δ = Δ = domin 5.0 0 = Δ = T T NMOstretch 00 2 1 TTTT =−=Δ 2 02 2 000 2 3 2 1 T V X TTTT NMO +==+= 2 02 2 2 0 4 9 T V X T NMO += NMONMO VTVTX ⋅⋅=⋅⋅= 00 25.1 4 5 Imponendo: Parametri di acquisizione - Sismica
  • 51. 51 Offset massimo - Stretching T 0T Stretch Muting Diminuzione copertura CMP Parametri di acquisizione - Sismica
  • 52. 52 Offset massimo – riflessioni supercritiche 0 30 60 90 Angolo di Incidenza (°) 0 0.4 0.8 1.2 1.6 2 Ampiezza 0 30 60 90 Angolo di Incidenza (°) -180 -90 0 90 180 Fase(°) RSH TSH a b Angolo di Brewster θcr =41.81 θcr =41.81 Angolo di incidenza Offset ⎟⎟ ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ = 2 1 arcsen V V cθ chX θtan2≤ Parametri di acquisizione - Sismica
  • 53. 53 Offset minimo 0.1 0.2 0.3 0.4 0.0 0 10 20 0.1 0.2 0.3 0.4 0.0 Distanza scoppio-geofono (m) Tempi(s) Tempi(s) Finestra ottimale Parametri di acquisizione - Sismica
  • 54. 54 Spaziatura geofoni Δx max 1 2 x k Δ ≤ Teorema del Campionamento La spaziatura tra i geofoni deve essere sufficientemente piccola affinché i massimi numeri d’onda (più propriamente, frequenze spaziali) attesi vengano registrati senza aliasing spaziale. max max mina f k V = min max2 aV x f Δ ≤ Parametri di acquisizione - Sismica
  • 55. 55 Spaziatura geofoni Δx e ALIASING spaziale Parametri di acquisizione - Sismica
  • 56. 56 Risoluzione La risoluzione definisce la capacità di vedere separati due punti posti a piccola distanza l’uno dall’altro. La risoluzione, distinta in risoluzione verticale e risoluzione laterale, dipende dalla lunghezza d’onda dominante, definita da: dom dom V f λ = Parametri di acquisizione - Sismica
  • 57. 57 Risoluzione verticale La risoluzione verticale, così come definita sopra, implica solamente la distinguibilità tra le ondine riflesse dal tetto e dal letto di uno strato sottile Massima risoluzione verticale = max min4 4 ( ) V f f λ ⋅ − ; Parametri di acquisizione - Sismica tempofrequenza
  • 58. 58 Risoluzione laterale Riflettore S A A’ O 4 0 λ +z 0z T0 T1 z V V z T o2 0 = V z T o )4/(2 1 λ+ = AAʹ′ = Diametro Ia zona di Fresnel 0 0 2 2 TV R z f λ ≅ =Risoluzione laterale Parametri di acquisizione - Sismica
  • 59. 59 Parametri di acquisizione - Georadar Frequenza centrale dell’antenna – banda spettraleAmpiezza  (dB)   cf f 0   -­‐3   1.5 cf0.5 cf cB f= B Banda spettrale La frequenza massima del segnale emesso è ben superiore alla frequenza centrale dell’antenna!! In pratica max 3 cf f=
  • 60. 60 Parametri di acquisizione - Georadar Frequenza centrale dell’antenna 75R r f z ε ≥ Δ4 R V f z ≥ ⋅Δ MHz 30C r f L ε ≤ Δ MHz 10 C V f L ≤ ⋅Δ 4 z λ Δ = 10 L λ Δ = RISOLUZIONE DESIDERATA LIMITAZIONE «CLUTTERING» (PICCOLE ETEROGENEITÀ) SCELTA DELLA FREQUENZA CENTRALE R C cf f f≤ ≤
  • 61. 61 Parametri di acquisizione - Georadar Lunghezza di registrazione La lunghezza (tempo) di registrazione deve essere abbastanza lunga per consentire di registrare, con sufficiente sicurezza, gli arrivi dall’obiettivo (più profondo), considerando la massima distanza tra le antenne nel caso di acquisizione multi-offset. 2 1.3 h T V = h = V = Profondità dell’obiettivo Velocità ipotizzata (o stimata)
  • 62. 62 Parametri di acquisizione - Georadar Intervallo di campionamento temporale Come nel caso della Sismica, discende dal teorema del campionamento. max 1 1 1 2 2 1.5 3c c t f f f Δ ≤ = = ⋅ In pratica: 1 6 c t f Δ =
  • 63. 63 Parametri di acquisizione - Georadar Intervallo di campionamento spaziale – Intervallo tra le tracce Come nel caso della Sismica, discende dal teorema del campionamento. max 1 2 2 6Nyq c V V x k f f Δ ≤ = = 75 c r x f ε Δ ≤ xΔ cf [MHz] [m]
  • 64. 64 Parametri di acquisizione Modellizzazione - Esempio V1 = 200 V3= 2000 7 m 3 m V2 = 1500 Distanza scoppio-geofono (m) 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0 10 20 30 0 10 20 30 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 Tempo(s) Tempo(s) Onde P Onde SH Basamento sotto copertura con falda
  • 65. 65 Parametri di acquisizione Walkaway noise test – Test di rumore
  • 66. 66 ELABORAZIONE DATI L’elaborazione dei dati sismici a riflessione consiste nel “manipolare” le registrazioni (shot records) e presentarle in modo che possano essere interpretate geologicamente. Gli obiettivi dell’elaborazione sono: 1- enfatizzare i segnali riflessi attenuando gli altri segnali (rumori), e 2- ricomporre geometricamente i segnali riflessi al fine di produrre una sezione sismica “zero-offset”, cioè come se fosse stata acquisita con sorgente e ricevitore nella stessa posizione
  • 67. 67 ELABORAZIONE DATI PREPROCESSING GEOMETRICAL PROCESSING WAVELET PROCESSING IMAGE PROCESSING FASIPRINCIPALI Conversione dei dati Geometria Editing delle tracce Attenuazione rumore CMP Sorting Analisi di velocità e NMO Statiche residue CMP stacking Deconvoluzione Migrazione Registrazioni Fasi di Elaborazione Immagine sottosuolo Input Sistema Output
  • 68. 68 Moveouts – Ritardi temporali I moveouts tra una traccia e l’altra dipendono dalla combinazione di cause dinamiche and statiche: Si definisce Moveout il ritardo temporale tra i segnali riflessi da uno stesso riflettore. 1- Normal Moveout (NMO), causato dalla diversa distanza tra sorgente e ricevitori; 2- Dip Moveout (DMO), causato dalla pendenza dei riflettori; 3- Variazioni topografiche (diverse quote di sorgenti e ricevitori); 4- Variazioni laterali di velocità nell’”aerato”
  • 69. 69 Senza correzione NMO Dopo correzione NMO CMP x = 0 Correzione per NMO Multi-Offset Zero- Offset
  • 70. 70 a)  Riflessione con NMO b)  Correzione con velocità troppo alta c)  Correzione con velocità troppo bassa d)  Correzione con velocità esatta Correzione per NMO Procedura ‘Trial and error’
  • 71. 71 Analisi di Velocità L’analisi di velocità è una delle più importanti fasi nell’elaborazione dei dati sismici a riflessione. Senza una buona analisi di velocità le riflessioni non vengono ben rappresentate sulla sezione Stack. L’analisi di velocità è la fase di elaborazione che permette la stima delle velocità di stack delle riflessioni L’analisi di velocità è essenzialmente una procedura di modellizzazione diretta di tipo trial-and-error.
  • 72. 72 Spettri di velocità ∑ ∑= = = N i M j ijt aS 1 1 ∑∑ ∑ ∑ = = = = ⎥ ⎦ ⎤ ⎢ ⎣ ⎡ = N i M j ij N i M j ij SMB aM a C 1 1 2 1 2 1 ( )∑∑ ∑ ∑ = = = = − = N i M j ij N i M kj ikij NXC aMM aa C 1 1 2 1 1, 1 2 Funzioni di coerenza Semblance Somma Covarianza Semblance CMP gather con e senza iperboli interpretate
  • 73. 73 Spettri di velocità Procedura (semi-) automatica minV maxVstimatoV )
  • 74. 74 Analisi di Velocità Georadar monostatico - Diffrazioni Tempo(ns) Tempo(ns) Distanza (m) Profondità(m) Profondità(m) h B A X 0T 2 2 2 2 02 2 4X h X T T V V + = = + IPERBOLE DI DIFFRAZIONE
  • 75. 75 Eseguita la correzione per NMO e applicate le correzioni statiche residue le tracce di una famiglia CMP vengono sommate producendo una singola traccia stack con un elevato rapporto segnale/rumore. CMP Gather con NMO CMP Gather senza NMO Traccia Stack L’insieme di tutte le tracce stack, una per ogni posizione CMP, costituisce la Sezione Stack o Sezione Zero-Offset CMP STACKING
  • 76. 76 Posizione CMP Velocità di stack (m/s) Tempo(s) Tempo(s) Tempo(s) Tempo(s) Esempio di Sezione sismica con campo di velocità
  • 77. 77 (300, 200) (500, 300) V=1500 m/s Migration collapses diffracting hyperbolas and moves (migrates) the image of a reflecting interface in its true position Perché la Migrazione?
  • 78. 78 ​!↑2 (ℎ)=​​!↓0 ↑2 +​4​ℎ↑2 /​​*↑2 ↓-./   CMP stack CRS stack ​!↑2 (​#↓0 ,ℎ)=​[​!↓0 +​2(​#↓0 −​#↓0 )2345/​6↓0  ]↑2 +​2 Il CRS stack utilizza più famiglie CMP per produrre una traccia stack e lo fa in modo automatico sulla base di tre funzioni di coerenza. Il risultato ha un più elevato rapporto segnale/disturbo. La procedura standard CMP trasforma le famiglie CMP in una singola traccia stack. •  Non necessita di un modello di velocità; •  Tre parametri (α, RNIP e RN) anziché la VNMO; •  Totalmente (o quasi) automatizzata CRS  STACK   MIGLIORAMENTO  ELABORAZIONE  DATI
  • 79. 79 CRS  STACK   CONFRONTO  CMP  -­‐  CRS  
  • 80. 80 Dati Sismici GRID Elaborazione remota Sezione Stack Campo velocità Risultati preliminari Trasmissionedati wireless Acquisizione dati GRID  COMPUTING   CONTROLLO  QUALITÀ  E   OTTIMIZZAZIONE  
  • 81. 81 Campi di Applicazione Sismica a riflessione superficiale Ingegneria Ambientale Idrogeologia Ingegneria Sismica e Geotecnica •  Geometria dei corpi di discarica •  Topografia del basamento impermeabile •  Verifica degli spessori dei materiali di chiusura •  Determinazione dei confini dell’acquifero •  Stima di alcuni parametri idrogeologici (porosità, contenuto in fluidi, …) •  Risposta sismica locale •  Caratterizzazione geotecnica dei terreni
  • 82. 82 Campi di Applicazione Georadar Ingegneria Ambientale Idrogeologia Ingegneria Geotecnica •  Monitoraggio prove di portata •  Stima del contenuto in acqua dei suoli •  Analisi sedimentologica •  Caratterizzazione di discariche •  Individuazione di fusti sepolti •  Monitoraggio dei flussi di contaminante •  Caratterizzazione della fratturazione del bedrock •  Profondità del basamento
  • 83. 83 L’individuazione delle riflessioni sulle registrazioni grezze è essenziale per un corretto e appropriato utilizzo della Sismica a Riflessione e del GPR. La capacità di riconoscere i limiti del metodo, di modificare i parametri di acquisizione, di cambiare strumentazione, o di decidere di terminare l’acquisizione è una caratteristica professionale che garantisce qualità. Una sufficiente esperienza nell’apprezzare che i metodi geofisici non sempre funzionano e la buona fede nell’ammetterlo è fondamentale per un efficace utilizzo degli stessi nella caratterizzazione dei siti. Un’attenta valutazione delle caratteristiche del sito e degli obiettivi di interesse fornisce importanti informazioni sull’applicabilità del metodo, ma niente può sostituire un’attenta ed esperta analisi di un test sul campo (field walkaway test data). La sismica a riflessione superficiale e il GPR non sempre funzionano!!! OSSERVAZIONE  IMPORTANTE  
  • 84. 84 Anche nei casi in cui funziona, attenzione a … … ai falsi riflettori
  • 85. 85 Onda sonora “spatial aliased”Onda rifratta Anche nei casi in cui funziona, attenzione a … … ai falsi riflettori SISMICA  A  RIFLESSIONE  
  • 86. 86 Anche nei casi in cui funziona, attenzione a … … ai falsi riflettori SISMICA  A  RIFLESSIONE  
  • 89. Risposta Sismica Locale La RISPOSTA SISMICA LOCALE è un insieme di modifiche in ampiezza, durata e contenuto in frequenza che un moto sismico, relativo ad una formazione rocciosa di base (il basamento), subisce attraversando gli strati di terreno sovrastanti fino alla superficie. BASAMENTO
  • 90. PERIODO  DI  RISONANZA   2 π π π2 π3 2 5π 2 3π Fattore di frequenza 0 2 4 6 8 10 Amplificazione I = 2.5 I = 5 I = 10 I = inf. n=1 n=2 n=3 ⎟⎟ ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ +⎟⎟ ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ = SS V H IV H H ωω ω 2 2 2 1 sin 1 cos 1 )( ​!↓=94> =​4?/​*↓@  V1H V2 ;=​​A↓2 ​*↓2 /​A↓1 ​*↓1   FUNZIONE DI TRASFERIMENTOρ1 ρ2 FATTORE AMPLIFICAZIONE Risposta Sismica Locale
  • 91. ​!↓=94> =2​!↓0 =​4?/​*↓@   ​!↓0 =​2?/​*↓@   PERIODO  DI  RISONANZA   Tempo(s) 0.1 0.0 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 Distanza (m) 10 15 20 25 30 35 40 45 50 5550 2 8 14 20 Offset (m) 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 IL PERIODO DI RISONANZA DI UN SITO PUÒ ESSERE STIMATO DIRETTAMENTE DALLA SEZIONE STACK Risposta Sismica Locale
  • 92. STIMA DEL RAPPORTO DI SMORZAMENTO D −B4[​​C↓2 (​:↓2 ,D)/​C↓1 (​:↓1 ,D) ]=B4(​​:↓                                  G                      =            H              +    0    ∙    D Frequenza, D Y m = coeff. angolare E=​0/∆F  0 0.1 0.2 0.3 0.4 0 0.1 0.2 0.3 0.4 Tempo(s) 0 6 9-3 Offset (m) Attenuazione anelastica
  • 93. Caratterizzazione di un basamento fratturato T R T R Diffrazioni R T Time slice fratture fratture fratture 2D 3D Pozzo
  • 94. Stima del contenuto in acqua dei suoli
  • 95. Monitoraggio di un ‘pennacchio’ di DNAPL