Comunità e relazione per una nuova sfida della cittàCescocom Bologna
Dalla qualificazione degli spazi urbani alla rigenerazione dei luoghi e delle relazioni... alla collaborazione nella cura e rigenerazione di beni comuni, nel quadro della sussidiarietà circolare. Il punto su: quale comunità? Quale cittadinanza? Cosa significa collaborare e come si concilia con il tema della partecipazione?
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...Marco Garoffolo
Caricato PDF per condividerlo con i Social per il progetto di www.salviamoilpaesaggio.net trovate l'originale
http://www.societadeiterritorialisti.it/images/DOCUMENTI/100615_amagnaghi_saggio_dd_per_sdt.pdf
Alfondo Pascale presenta la Rete delle Fattorie Sociali, nel corso del convegno "Il mondo della ricerca di fronte alla sfida dell’innovazione sociale. Riflessioni ed esperienze territoriali", il 22 giugno a Romascienza 2011.
Dal Molise un nuovo modello di welfare di comunità: CivES - Civic Economy System A new community welfare model from Molise: CivES - Civic Economy System
Comunità e relazione per una nuova sfida della cittàCescocom Bologna
Dalla qualificazione degli spazi urbani alla rigenerazione dei luoghi e delle relazioni... alla collaborazione nella cura e rigenerazione di beni comuni, nel quadro della sussidiarietà circolare. Il punto su: quale comunità? Quale cittadinanza? Cosa significa collaborare e come si concilia con il tema della partecipazione?
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...Marco Garoffolo
Caricato PDF per condividerlo con i Social per il progetto di www.salviamoilpaesaggio.net trovate l'originale
http://www.societadeiterritorialisti.it/images/DOCUMENTI/100615_amagnaghi_saggio_dd_per_sdt.pdf
Alfondo Pascale presenta la Rete delle Fattorie Sociali, nel corso del convegno "Il mondo della ricerca di fronte alla sfida dell’innovazione sociale. Riflessioni ed esperienze territoriali", il 22 giugno a Romascienza 2011.
Dal Molise un nuovo modello di welfare di comunità: CivES - Civic Economy System A new community welfare model from Molise: CivES - Civic Economy System
L'indagine "Che consumatore sostenibile sei?" è stata realizzata dal Ces.Co.Com. in collaborazione con AcquistiVerdi.it ed è stata presentata all'edizione 2012 di Ecomondo, la Fiera dell'Economia Sostenibile di Rimini.
Slide di presentazione di alcuni concetti legati al tema della "comunità" presentati alla Convention Conad di presentazione dell'iniziativa "Il Grande Viaggio".
La storia economica del'umana ha riguardato quasi sempre i rapporti di prossimità. I lunghi viaggi dei mercanti non rappresentavano certo la norma per la maggior parte delle persone.
Nell'epoca moderna, l'economia globale sembrava aver quasi marginalizzato le relazioni economiche di prossimità che, invece, sembrano tornare importanti.
Impresa e Innovazione: strumenti nazionali e regionali per le start-up | INVI...SviluppoBasilicata
Presentazione Invitalia
@ Incubatore di Impresa Sviluppo Basilicata Alta Val d’Agri Viggiano Grumento
@ Centro per la creatività Casa Cava - Matera
A cura della Funzione Finanza e Impresa - Promozione Giovanna Giovannini T.- Stefano Immune
Una sintesi chiara ed efficace del Piano di Sviluppo 2016-2019 realizzato dal Distretto Produttivo 'Puglia Creativa'.
Un documento che intende contribuire attivamente ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva del territorio pugliese.
Strumenti di tutela della proprietà intellettualeIng. Marco Calì
Sabato 8 Novembre 2014 dalle ore 08.30, nell'Aula Magna "Vincenzo Li Donni" della Scuola Politecnica dell'Università degli Studi di Palermo (ex Facoltà di Ingegneria), Ed. 13 Viale delle Scienze, si svolgerà un seminario su: Strumenti per la competitività delle imprese. Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale.
Dopo la registrazione dei partecipanti ed i saluti di benvenuto delle autorità e degli Organizzatori
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo, l'Ordine dei dottori Commerciasti ed Esperti Contabili della Provincia di Palermo, Rotary Club dell'area Panormus: Palermo SUD, Palermo Ovest, Monreale, Bagheria, Baia dei Fenici, Palermo Mediterranea, Palermo Mondello.
Si affronteranno i seguenti argomenti:
Panoramica sugli strumenti di tutela della proprietà intellettuale (brevetti, marchi, design): la brevettazione in Sicilia curati dell'Ing. Marco Calì – Consulente in Proprietà Intellettuale e Innovazione.
La titolarità della proprietà intellettuale – Regole e meccanismi. Innovazione e PMI – Le start up innovative curati dall'Avv. Alberto Spoto del Foro di Palermo
La gestione strategica della proprietà intellettuale e la sua valorizzazione. Il trasferimento tecnologico curati dall'Avv. Alberto Camusso del Foro di Torino
Start up aziendali ed accesso al credito curati dal Dott. Antonio Coglitore Consigliere dell’ODCEC di Palermo e Consigliere della Fondazione Francesco Bianchini
Gli strumenti di finanza agevolata nazionali ed europei per le PMI curati dal Dott. Cristiano Benzi Funzionario Banca Nazionale del Lavoro.
L'incontro con Luciano Vanni a Rieti racconta la esperienza di Civitates. Evento promosso da Paolo Fosso nell'ambito delle iniziative a supporto della candidatura a Sindaco di Rieti
L'indagine "Che consumatore sostenibile sei?" è stata realizzata dal Ces.Co.Com. in collaborazione con AcquistiVerdi.it ed è stata presentata all'edizione 2012 di Ecomondo, la Fiera dell'Economia Sostenibile di Rimini.
Slide di presentazione di alcuni concetti legati al tema della "comunità" presentati alla Convention Conad di presentazione dell'iniziativa "Il Grande Viaggio".
La storia economica del'umana ha riguardato quasi sempre i rapporti di prossimità. I lunghi viaggi dei mercanti non rappresentavano certo la norma per la maggior parte delle persone.
Nell'epoca moderna, l'economia globale sembrava aver quasi marginalizzato le relazioni economiche di prossimità che, invece, sembrano tornare importanti.
Impresa e Innovazione: strumenti nazionali e regionali per le start-up | INVI...SviluppoBasilicata
Presentazione Invitalia
@ Incubatore di Impresa Sviluppo Basilicata Alta Val d’Agri Viggiano Grumento
@ Centro per la creatività Casa Cava - Matera
A cura della Funzione Finanza e Impresa - Promozione Giovanna Giovannini T.- Stefano Immune
Una sintesi chiara ed efficace del Piano di Sviluppo 2016-2019 realizzato dal Distretto Produttivo 'Puglia Creativa'.
Un documento che intende contribuire attivamente ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva del territorio pugliese.
Strumenti di tutela della proprietà intellettualeIng. Marco Calì
Sabato 8 Novembre 2014 dalle ore 08.30, nell'Aula Magna "Vincenzo Li Donni" della Scuola Politecnica dell'Università degli Studi di Palermo (ex Facoltà di Ingegneria), Ed. 13 Viale delle Scienze, si svolgerà un seminario su: Strumenti per la competitività delle imprese. Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale.
Dopo la registrazione dei partecipanti ed i saluti di benvenuto delle autorità e degli Organizzatori
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo, l'Ordine dei dottori Commerciasti ed Esperti Contabili della Provincia di Palermo, Rotary Club dell'area Panormus: Palermo SUD, Palermo Ovest, Monreale, Bagheria, Baia dei Fenici, Palermo Mediterranea, Palermo Mondello.
Si affronteranno i seguenti argomenti:
Panoramica sugli strumenti di tutela della proprietà intellettuale (brevetti, marchi, design): la brevettazione in Sicilia curati dell'Ing. Marco Calì – Consulente in Proprietà Intellettuale e Innovazione.
La titolarità della proprietà intellettuale – Regole e meccanismi. Innovazione e PMI – Le start up innovative curati dall'Avv. Alberto Spoto del Foro di Palermo
La gestione strategica della proprietà intellettuale e la sua valorizzazione. Il trasferimento tecnologico curati dall'Avv. Alberto Camusso del Foro di Torino
Start up aziendali ed accesso al credito curati dal Dott. Antonio Coglitore Consigliere dell’ODCEC di Palermo e Consigliere della Fondazione Francesco Bianchini
Gli strumenti di finanza agevolata nazionali ed europei per le PMI curati dal Dott. Cristiano Benzi Funzionario Banca Nazionale del Lavoro.
L'incontro con Luciano Vanni a Rieti racconta la esperienza di Civitates. Evento promosso da Paolo Fosso nell'ambito delle iniziative a supporto della candidatura a Sindaco di Rieti
Design, Comunità, Territorio (18/10/2006 @ Politecnico di Milano)Massimo Menichinelli
La mia prima lezione, tenuta al Laboratorio di Sintesi Finale Uomo<>Product Design<>Territorio, Politecnico di Milano, Facoltà del Design, A.A. 2006/2007
Design, Comunità, Territorio (24/10/2007 @ Politecnico di Milano)Massimo Menichinelli
La mia terza lezione (una sintesi e ampliamento delle prime due), tenuta al Laboratorio di Sintesi Finale Paesaggi in Corsa, Politecnico di Milano, Facoltà del Design, A.A. 2007/2007
La citta' bene comune positivo per il futuro - propulsori di economia e bene...Salvatore [Sasa'] Barresi
Siamo difronte ad un problema che in pochi oggi affrontano. I dati statistici indicano il 50% della popolazione mondiale, che vive in un contesto urbano, sta consumando circa il 75% dell’energia del pianeta, con l’aggravante dell’80% delle emissioni effetto serra.
Che fare e quali sono gli aspetti sociali che affronteremo fino al 2050? Il 2050 sarà l’anno del giro di boa del primo secolo del nuovo millennio che, seppur data molto lontana, dovrebbe toccare, secondo le previsioni, 9 miliardi di individui rispetto ai 7 attuali.
Dei 9 miliardi di individui presenti sul pianeta, si prevede, quasi il 70% sarà concentrato in aree urbane .
Ma le aree urbane di oggi sono pronte ad affrontare radicali cambiamenti tecnologici in uno scenario sostenibile con una trasformazione di stili di vita?
Il ruolo della città è di vitale importanza per sostenere la qualità della vita degli esseri umani presenti sul pianeta.
Quest'anno ho avuto il piacere di condensare riflessioni ed esperienze su smart city e attivismo civico in questo breve scritto che introduce il lavoro di Luca Mora e Roberto Bolici, nella pubblicazione "Come costruire un Smart City", edizioni Forum PA 2016. E' solo una parte di un lavoro che per forza di cose "insegue" una fenomenologia in divenire, ma a mio modo di vedere è una premessa che resta valida per futuri sviluppi che seguiranno nel 2017...
Il viaggio si fa sempre più evento esperienziale, i modelli di vacanza si polverizzano in tanti segmenti quante sono le passioni e gli interessi di ogni singolo viaggiatore .
Belluno: l’idea di citta’, una citta’ di ideeunionepdbl
Il quadro programmatico che l'Unione comunale di Belluno, nel corso di questi anni, ha prodotto. Questo lavoro è frutto dell'impegno di tutte quelle parti del PD e della cittadinanza che hanno fortissimamente voluto impegnarsi per costruire, insieme, domani, una città milgiore !!
Presentation at In-Formazione Continua, Isera (IT), 19 November 2015Brave New Alps
Some slides used to present COMUNfARE at a public event around community economies in Isera (IT), as part of the seminar series In-Formazione Continua, organised by Davide Ondertoller of the association Portobeseno.
2. Per una definizione di economia di prossimità
Il termine prossimità indica genericamente «vicinanza» (in termini prevalentemente spaziali), ma la radice
della parola indica più correttamente «ciò che ci è prossimo», ciò che circonda nelle immediate vicinanze,
compresi quindi luoghi e persone.
La prossimità rimanda quindi ai luoghi della nostra vita quotidiana ma anche alle relazioni con chi quegli stessi
luoghi li condivide con noi.
La prossimità rimanda, ad esempio, al quartiere o, più propriamente, al «vicinato» e alle relazioni di vicinato, a
quella parte del quartiere più prossima alla nostra abitazione.
Il quartiere e il vicinato da sempre sono un coacervo di relazioni di carattere funzionale e personale, in una
inestricabile continuità.
Quando parliamo di «economia di prossimità», quindi, non possiamo che riferirci a tale intreccio di relazioni:
certamente funzionali in termini economici (scambio di mercato) ma che in tale funzionalità non si esauriscono
quasi mai, ma piuttosto continuano in termini di legami di comunità (aspetto organico + meccanico).
3. Il tradizionale ruolo sociale del piccolo commercio
Il piccolo commercio di prossimità è una forma di economia comunitaria
importante per produrre coesione e inclusione (anche rispetto
all’immigrazione).
Si connota per la solidarietà organica fra coloro che lo frequentano fondata su
similarità di classe e di cultura tra i consumatori e per i legami interpersonali
che si instaurano tra venditore e cliente basati sulla quotidianità delle relazioni
semantiche face-to-face.
Si integra con l'ambiente in cui è inserito, è spazio di socializzazione
interpersonale e costituisce pertanto una realtà che si integra profondamente
con il tessuto sociale e che quindi non può essere sradicata ed esportata in altri
spazi e in altri luoghi.
Si tratta di micro-autonomie funzionali del sociale: punto di riferimento degli
anziani per sbrigare pratiche burocratiche, prenotare una visita medica,
ritrovarsi per ritirare la pensione… nell’affrontare il grande tema della
solitudine.
«Qui un tempo capitava che con il libretto
della spesa, che si saldava a fine mese, il
bottegaio facesse credito all’operaio.
Chiedilo oggi al supermercato il libretto
della spesa! Ti danno la raccolta punti.»
4. La grande trasformazione: GDO, super, iper e centri commerciali
Dal 1916, anno in cui Clarence Saunders avviò il primo concept self-service moderno negli
USA, fino all'esplosione dei Supermarket e dei Centri commerciali in Italia attorno agli
anni ‘80 e '90 del secolo scorso, la pressione della grande distribuzione ha fatto
progressivamente scomparire i piccoli commercianti, desertificando interi quartieri, nella
crisi di quell’economia di prossimità fondata sulla densità dei luoghi metropolitani.
I nuovi format commerciali si connotano come vera e propria impresa industriale
all'interno delle quali non trovano posto le diversità esteriori e le culture locali
(nonostante gli sforzi della customer satisfaction e della personalizzazione del consumo).
Si tratta di quei processi di McDonaldizatione e omologazione tipici della modernità
industriale (Ritzer) che applicati al consumo danno vita alle «Cattedrali del consumo»,
(non)luoghi nei quali ottemperare al rituale (sempre meno sociale e sempre più
individuale ed edonistico) del consumo.
Le relazioni tra chi acquista e chi "offre" le merci si spersonalizza (i dipendenti sono le
"tute blu" del retail) mentre si perde praticamente ogni legame con il territorio e con chi
le merci le produce.
5. La trasformazione del piccolo commercio
Di fronte alle sfide della GDO e dei nuovi trend di consumo, anche il piccolo
commercio si riposiziona nelle città, dove le vecchie macellerie diventano
presidi vegetariani e la gastronomia e i prodotti tipici locali diventano veicoli
di valorizzazione e animazione turistica del territorio.
Tipicità
Nuovi stili di vita e di consumo
(ex-macelleria oggi gastronomia vegetariana) Turismo
6. Rischio gentrification!
Gentrificazione (gentrification) è quel processo per
cui i decadenti quartieri operai del centro cittadino
vengono recuperati attraverso un influsso di capitale
privato. Alla ristrutturazione degli immobili ed alla
pacificazione dell'area segue l'insediamento di un
nuovo tipo di inquilini middle class (la nuova gentry).
Gli originari abitanti vengono "rimossi" (sia in senso
lato che letterale) e destinati a zone più periferiche.
Il rischio principale è quello di riattivare NON una
economia sociale basata sull’inclusione e la relazione,
BENSì di avallare una ghettizzazione urbana che non
riguarda solo i prezzi immobiliari ma anche (e
soprattutto) l'ingegneristica valorizzazione di stili di
vita e di consumo esclusivi ed escludenti!
Eataly: simbolo del nuovo
modello alimentare e di
consumo urbano
7. Si tratta di riconoscere i potenziali di generazione d’impiego non
tradizionali legati allo sviluppo delle forme economica considerate
abitualmente marginali o alternative che hanno invece saputo
dimostrare come una motivazione di carattere etico-sociale,
assieme alla collaborazione di prossimità possa tradursi in
concreto fattore produttivo, senza sacrificare valori sociali e
ambientali.
La prossimità indica, infatti, un duplice movimento, andare oltre
con lo sguardo e condividere, e anche una doppia prospettiva,
inclusiva e di capacitazione ed empowerment.
Co-working & Fab-Lab
GAS-DES, Farmer’s markets
(Co-)housingsociale
A fronte della crescente tendenza alla globalizzazione
dell’economia e all’omologazione funzionale, il territorio locale e
la prossimità ritornano ad essere «sostrato» e humus della
rivitalizzazione economica e sociale della «Comunità locale».
Ritorno alla prossimità: le nuove forme dell’economia collaborativa
Servizi di welfare
8. World Wide Web o Proximity Web?
Lo sviluppo del World Wide Web (www) ha permesso la creazione di comunità «virtuali» basate esclusivamente sulla
condivisione di comuni passioni o interessi e completamente de-spazializzate.
Tuttavia, lo spazio, il tempo, la prossimità tornano di grande attualità proprio grazie alla «rete delle reti», capace di
connettere persone a migliaia di km di distanza, ma capace anche di facilitare, ravvivare e rafforzare le relazioni di
vicinato., nell’ottica della partecipazione al bene comune, della lotta agli sprechi, alla creazione di servizi dal valore
economica ma basati non tanto sullo scambio di mercato, bensì sulla condivisione e la reciprocità.
9. Nuove tecnologie: quale prossimità?
L’economia di prossimità è sempre anche reciprocità e legame di comunità?
In realtà, proprio le nuove tecnologie legate a Internet, al web, ai mobile devices e al cosiddetto «Internet of Thinks»
(IoT) fanno sì che si parli di prossimità (e di economia di prossimità) anche in un altro senso: la tecnologia, infatti,
permette oggi di segnalarci servizi «di prossimità» ovunque ci troviamo.
La prossimità è qui intesa a partire dal soggetto e dalla sua posizione temporanea. Un concetto che si adatta alla
mobilità contemporanea.
Ovunque noi siamo, anche in mobilità, possiamo sapere
dove si trovano negozi e servizi di cui abbiamo bisogno,
possiamo incontrare persone, interagire con loro in scambi
di servizio di natura funzionale e strumentale senza per
questo instaurare legami profondi: la reciprocità è, in
questo caso, istantanea e meramente funzionale.
Questo tipo di servizi «di prossimità» stanno mostrando
margini di crescita esponenziali. Tuttavia, contribuiscono
marginalmente a rinsaldare il legame sociale di comunità.
10. Quale modello economico?
Le opportunità economiche, ma anche sociali e ambientali del ritorno alla prossimità sono elevate.
L’economia di prossimità rivitalizza il tessuto economico locale, a patto che sappia rinnovarsi e abbracciare le nuove
sfide poste dalle tendenze emergenti e riuscendo a rimanere inclusiva.
Un certo «ritorno al locale» riattiva e supporta ovunque forme economiche collaborative su basi etiche e comunitarie
che, se debitamente supportate e messe in rete, possono diventare premessa per la diffusione dell’economia di
prossimità e dei servizi di welfare di prossimità.
Le nuove tecnologie possono valorizzare e rilanciare l’economia non monetaria di prossimità in termini di economia
della condivisione (dono, baratto, ecc.). Forme economiche non più da considerarsi antiquate o superate, ma anzi che
poggiano oggi su aspetti modernissimi e capaci di creare forte capitale sociale collettivo.
Le stesse tecnologie promuovono un concetto di «prossimità diffusa» e non più necessariamente legata ad uno
specifico contesto locale (prossimità è ciò che ci sta intorno in qualunque momento e in qualunque luogo ci troviamo).
Si tratta di modelli evoluti che rischiano di perdere però la dimensione del legame sociale e vedono spesso una
mediazione da parte di strutture proprietarie (piattaforme digitali) che assorbono parte delle risorse dagli utenti senza
necessariamente ri-destinarle al territorio locale.
11. Roberta Paltrinieri
Prof. ordinario di Sociologia
roberta.paltrinieri@unibo.it
Stefano Spillare
PhD e research fellow
stefano.spillare2@unibo.it