Introduzione all'economia collaborativa e alle piattaforme di sharing economy, con particolare attenzione al no profit.
Slide presentate al corso presso il Centro Volontariato Servizi di Alessandria e Asti.
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...Michele d'Alena
Come deve evolvere la PA al tempo della sharing economy? Cosa può fare la Pubblica Amministrazione per favorire la collaborazione? Molti territori, con le città in prima fila, vedono fiorire movimenti collaborativi con impatti di diverso tipo: i cittadini, da passivi destinatari di politiche, diventano fonti di idee, energie, competenze e progetti mentre le imprese creano servizi innovativi attraverso la gestione di relazioni. Presentazione nell'ambito della sharing school, gennaio 2015, Matera. http://www.sharingschool.it/
Fondi Europei e potenzialità per la Sharing EconomyAndrea Pugliese
La programmazione, gestione, valutazione dei nuovi Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020 è intrinsecamente collaborativa e richiede (per Regolamento) una inedita partecipazione di tutte le parti connesse allo sviluppo economico, all'inclusione sociale, alla sostenibilità ambientale.
Lo scenario delle soluzioni idonee a superare la difficile contingenza è molto povero e spesos inadatto alle complessità e ai bisogni. Vi spiccano l'Economia Collaborativa e tutta l'Innovazione Sociale. Ecco dunque come molte Amministrazioni stanno orientando politiche e finanziamenti in tale direzione
Questo avviene in un'ottica di collaborazione pubblico/privato. Già si stanno manifestando le prime forme di ingegneria finanziaria in cui il budget di una attività è composto da Fondi UE+Crowdfunding+ (ad esempio) Sponsor.
Questo è lo scenario di cui verranno esplorate le logiche, gli strumenti e i riferimenti principali
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...Michele d'Alena
Come deve evolvere la PA al tempo della sharing economy? Cosa può fare la Pubblica Amministrazione per favorire la collaborazione? Molti territori, con le città in prima fila, vedono fiorire movimenti collaborativi con impatti di diverso tipo: i cittadini, da passivi destinatari di politiche, diventano fonti di idee, energie, competenze e progetti mentre le imprese creano servizi innovativi attraverso la gestione di relazioni. Presentazione nell'ambito della sharing school, gennaio 2015, Matera. http://www.sharingschool.it/
Fondi Europei e potenzialità per la Sharing EconomyAndrea Pugliese
La programmazione, gestione, valutazione dei nuovi Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020 è intrinsecamente collaborativa e richiede (per Regolamento) una inedita partecipazione di tutte le parti connesse allo sviluppo economico, all'inclusione sociale, alla sostenibilità ambientale.
Lo scenario delle soluzioni idonee a superare la difficile contingenza è molto povero e spesos inadatto alle complessità e ai bisogni. Vi spiccano l'Economia Collaborativa e tutta l'Innovazione Sociale. Ecco dunque come molte Amministrazioni stanno orientando politiche e finanziamenti in tale direzione
Questo avviene in un'ottica di collaborazione pubblico/privato. Già si stanno manifestando le prime forme di ingegneria finanziaria in cui il budget di una attività è composto da Fondi UE+Crowdfunding+ (ad esempio) Sponsor.
Questo è lo scenario di cui verranno esplorate le logiche, gli strumenti e i riferimenti principali
IL NUOVO POTERE DEI CONSUMATORI SUL WEB
ROMA, 6 MAGGIO 2008
Economia e cultura dei social network.
Davide Bennato
Direttore di Ricerca della Fondazione Luigi Einaudi di Roma
Docente di Teoria e Tecniche Nuovi Media Univ. "La Sapienza" Roma
Community online: progettazione sociale e tecniche di engagementValeria Baudo
Le community online e il focus sull’utente: chi parla a chi?
I contenuti e il piano editoriale
Engagement: una buzzword o il cuore della community?
Cenni di social network analysis
Misurare le performance in relazione agli obiettivi
TRA VECCHI DRIVER E I NUOVI PARADIGMI DI CONSUMO DELLA SHARING ECONOMYMartina Vazzoler
Il focus analizza i driver di partenza della nuova “economia di condivisione” attraversando i fondamenti del movimento del Cluetrain. Da qui si passa a verificare perché da questi presupposti si è delineato il Marketing 3.0 di Philip Kotler. Case history di successo e proiezione dei nuovi mercati di conversazione, all'insegna del mito di Prometeo.
IL NUOVO POTERE DEI CONSUMATORI SUL WEB
ROMA, 6 MAGGIO 2008
Economia e cultura dei social network.
Davide Bennato
Direttore di Ricerca della Fondazione Luigi Einaudi di Roma
Docente di Teoria e Tecniche Nuovi Media Univ. "La Sapienza" Roma
Community online: progettazione sociale e tecniche di engagementValeria Baudo
Le community online e il focus sull’utente: chi parla a chi?
I contenuti e il piano editoriale
Engagement: una buzzword o il cuore della community?
Cenni di social network analysis
Misurare le performance in relazione agli obiettivi
TRA VECCHI DRIVER E I NUOVI PARADIGMI DI CONSUMO DELLA SHARING ECONOMYMartina Vazzoler
Il focus analizza i driver di partenza della nuova “economia di condivisione” attraversando i fondamenti del movimento del Cluetrain. Da qui si passa a verificare perché da questi presupposti si è delineato il Marketing 3.0 di Philip Kotler. Case history di successo e proiezione dei nuovi mercati di conversazione, all'insegna del mito di Prometeo.
In che misura la progettazione di interfacce per piattaforme 2.0 e social media si differenzia e contraddistingue rispetto all'approccio utilizzato per il Web design?
Quali sono le peculiarità e gli impatti in termini di innovazione portati dal Social Web?
Alcune riflessioni ispirate dal libro "Designing for the Social Web" - Joshua Porter
Il Web 2.0 E La Multicanalità Del Consumatore ItalianoDesirée Noto
Partendo dalla definizione di web 2.0 e attraversando i concetti di multicanalità e convergenza si arriva a classificare la società italiana con le corrispondenti categorie di consumatori, fino a definire i cluster emergenti: i Reloaded e gli Open Minded.
PROGETTO AMMINISTRAZIONE 2.0 E COMUNICAZIONE TURISTICA CENTOLA-PALINURO 2012 ...Alfredo Capurso
e-Governamento & e-Democracy per un'amministrazione pubblica votata all'innovazione. Un progetto di sviluppo dal basso per Centola-Palinuro destinazione turistica...
2. Il crowdfunding è efficace
quando un’organizzazione
è immersa nell’economia collaborativa
3. Siamo in un mondo open
#acqualta è un’opera collettiva e un’azione di civic hacking che consiste nella
distribuzione in vari punti di Venezia di alcuni sensori che comunicano in tempo
reale i dati relativi al livello di marea. Sistema di monitoraggio libero sui dati aperti
dell’acqua alta a Venezia.
4. Siamo in un mondo open
LOCLOC
Paghi l’oggetto solo se ti serve
5. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Ifoodshare
piattaforma web che permette ad utenti privati, rivenditori e/o produttori
di offrire liberamente e gratuitamente prodotti alimentari in eccedenza.
6. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Scambiacibo
Ridurre al minimo lo spreco alimentare domestico, rafforzando le relazioni
con i vicini e conoscenti.
7. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Green books club (associazione)
Riutilizzo del libro di testo attraverso la semplificazione della compravendita
diretta tra le famiglie di studenti.
8. Economia collaborativa – sharing economy
L’economia non è avulsa dalla società e non può che essere integrata,
radicata proprio all’interno della società.
Karl Polanyi (1886-1954)
Il consumo collaborativo definisce un modello economico basato su
un insieme di pratiche di scambio e condivisione, siano questi beni
materiali, servizi o conoscenze.
9. Sharing Economy, una fotografia
55% degli italiani si chiama pronto a condividere
22% tasso di utilizzo degli italiani della sharing economy
23% investimenti delle imprese nella sharing economy
11% servizi collaborativi in Italia
Ricerca e-coop 2014
10. Valori e dinamiche:
- Reciprocità / logica del dono – legame
- Scambio nel mercato
- Collaborazione
- Condivisione
- Redistribuzione
Economia del legame
L’uomo ha sempre collaborato
L’utente diventa una persona protagonista
I social network facilitano la condivisione
11. Come funziona?
Obiettivi /
bisogni degli
utenti
Community
Libertà di
sceltaEsperienza
personalizzata
Canali / passa
parola
Convenienze di
mercato / win
win
Legami /
cerco-offro
13. Sharing Economy, campi di applicazione
Trasporti – car sharing, bike sharing
Viaggi – couchsurfing – Airbnb
Beni e servizi – coworking
Conoscenze – banca del tempo
Sharing Economy, vantaggi
Riduzione dell’inquinamento – condivisione trasporti
Risparmio economico – prestito / acquisto condiviso
Incremento delle felicità – interazioni positive sociali / legami
14. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Timerepublik
Banca del tempo digitale.
Talento in cambio di tempo
15. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Southwork Circle
Piattaforma di incontro tra volontari e anziani
16. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Bircle
Itinerari di viaggio accessibili attraverso guide costruite con la
partecipazione dei cittadini
18. Tecnologia – fattore abilitante
Organizzazione
Prodotto / servizio
Utente
Piattaforma collaborativa
L’utente genera l’offerta > l’utente genera la reputazione di se e degli altri
Piattaforma/sistema che abilita l’utente:
- Intelligente: generare l’interazione con l’utente
- Sociale: aggregare comunità
- Popolata: maggior vantaggio con più utenti
19. Community – utenti di riferimento
Una comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente
fisico e tecnologico, formando un gruppo riconoscibile, unito da vincoli
organizzativi, economici e da interessi comuni.
La Rete è fatta da comunità di partecipazione e peering.
(Don Tapscott, Anthony Williamos)
Social media: democratizzazione dell’informazione, utili per stabilire legami
personali e professionali
Risultato: ogni organizzazione crea i presupposti per una relazione , ogni
Impresa può diventare collettiva.
48% dei futuri acquirenti cerca info da altri consumatori prima dell’acquisto
Non è tecnologia è cultura
20. Prima di partire chiedetevi:
- Chi è nella comunità
- Chi vorresti partecipasse alla tua comunità
- Quali sono gli obiettivi di chi partecipa alla comunità
- Come raggiungere i loro obiettivi
- Qual è lo scopo reale della vostra comunità
- Qual è il contesto
Community – utenti di riferimento
21. Community – utenti di riferimento
Attenzione per ogni utente, prendersi cura / Ascolto
Responsabilità rispetto agli obiettivi comuni
Tono di voce
La reputazione è la gerarchia
Il gruppo educa i non-membri
Metterci la faccia
Uscire dal web
Massa Credibile
La collaborazione parte da piccoli gruppi che contaminano e cooperano
con grandi gruppi.
Fidelizzazione > Mappatura > Coinvolgimento > Comunicazione
22. Contenuto – Piattaforme (di crowdfunding)
Alla base c’è una promessa plausibile.
Introduzione al progetto
Come si intende realizzarlo
Quali risorse servono
Il budget
La scadenza
I sistemi di pagamento
Immagini, video, testi
Attivare il passa parola (social)
23. Crowdfunding e storytelling
Racconto – storia coinvolgente.
L’eroe (protagonista) – l’impresa – il conflitto – l’antagonista – gli aiutanti –
il potere (abilità e competenze) – il tesoro (vantaggio) – l’epilogo.
Love story in milk
24. Crowdfunding per il no profit
Imprese sociali > Risorsa principale > Soci
Piattaforma > Risorsa principale > Membri
Cooperative > inseriscono le persone nel modello di gestione
Servizi collaborativi > coinvolgono i cittadini nei processi
No profit > Mutuo-aiuto > meccanismi di fiducia
Piattaforme > introducono strumenti di fiducia
No profit + piattaforme x Rinnovare i servizi esistenti
In Italia più del 50% dei progetti di crowdfunding è di
tipo sociale
25. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Rete del dono
Piattaforma di crowdfunding per la raccolta di donazioni on line.
26. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
School Raising
Raccogliere progetti scolastici
27. Piattaforme per il no profit, qualche esempio
Buonacausa
E' l'ethic network dedicato alle buone cause e ai progetti che richiedono
sostegno.
La piattaforma consente ad associazioni, testimonial, aziende, donatori e attivisti
di collaborare su iniziative e progetti di valore sociale.
28. Progetti di crowdfunding e no profit
Tabbid– Il social network dei lavoretti.
Con la no profit Il Germoglio, Cooperativa Sociale di San Giuliano Milanese attiva
dal 1999 nel reinserimento lavorativo dei condannati ammessi alle misure
alternative alla detenzione, attraverso la produzione di fiori artificiali.
Il Germoglio diventa un utente registrato in Tabbid.com, pertanto chi vorrà aiutare
questa cooperativa potrà commissionare dei fiori artificiali.
29. Progetti di crowdfunding e no profit
Gnammo
Mangiare social - Piattaforma di Social Eating.
Con partner: Emergency, per la campagna “#100 cene per Emergency”, 2° edizione.
Per tutto il mese di marzo vi basterà creare un evento su Gnammo per poter donare
parte dell’incasso ad Emergency.