L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
Processi e metodologie dell’insegnamento.
Formare con metodo (prof. Fiorino Tessaro)
Sintesi ed integrazione dei contenuti a cura di:
prof.ssa Crivellaro Annalisa
prof. Spinarelli Mauro
L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
Processi e metodologie dell’insegnamento.
Formare con metodo (prof. Fiorino Tessaro)
Sintesi ed integrazione dei contenuti a cura di:
prof.ssa Crivellaro Annalisa
prof. Spinarelli Mauro
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
S.o.f.e. Sistema Obiettivi Fondamentali EducazioneLaura Lucci
Strumento pratico che aiuta a focalizzare e a lavorare sui valori che sono alla base dell' "essere uomo".
Corso del Prof Zanniello Università di Palermo.
La parola “MATEMATICA" deriva dalla parola greca μάθημα (màthema) che significa "conoscenza o apprendimento"; μαθηματικός (mathematikós) significava invece "appassionato del conoscere".
Per la costruzione di un laboratorio matematico.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
S.o.f.e. Sistema Obiettivi Fondamentali EducazioneLaura Lucci
Strumento pratico che aiuta a focalizzare e a lavorare sui valori che sono alla base dell' "essere uomo".
Corso del Prof Zanniello Università di Palermo.
La parola “MATEMATICA" deriva dalla parola greca μάθημα (màthema) che significa "conoscenza o apprendimento"; μαθηματικός (mathematikós) significava invece "appassionato del conoscere".
Per la costruzione di un laboratorio matematico.
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Didattica integrata e strategie di intervento-3Chayn Italia
3° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus. G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Traccia dei temi trattati al workshop Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus tenuto nell'ambito di G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
1. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
=
dinamica apprendimento-insegnamento
acquisizione di comportamenti, conoscenze, abilità,
atteggiamenti in contesti di istruzione
2. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
APPRENDIMENTO A SCUOLA
Obiettivo della scuola è far apprendere “cose” utili e
favorire lo sviluppo cognitivo
2 questioni
• rapporto tra sviluppo cognitivo e apprendimento: che
collegamento tra i 2 e come si apprende
• cosa si insegna a scuola : comportamenti o abilità
mentali
3. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
APPRENDIMENTO A SCUOLA
è intenzionale, ovvero non incidentale =
progettato
organizzato
sforzo
consapevole
Analisi natura, processi e prodotti dell’apprendimento
Identificazione delle condizioni di un ambiente di
apprendimento efficace
4. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
APPRENDIMENTO A SCUOLA
Analisi natura, processi e prodotti dell’apprendimento
diversi approcci teorici
Comportamentismo anni ‘20-’30
Piaget anni ‘30-’60
Cognitivismo anni ‘60
Socioculturale anni ‘70
5. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Comportamentismo
Idee riprese:
• associazione stimolo-risposta
• condizionamento operante e rinforzo
• imitazione e osservazione
Applicazione educative: Istruzione programmata
• piccoli passi
• partecipazione attiva
• conoscenza dei risultati
• adattamento ai ritmi di apprendimento individuali
Token economy
6. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Comportamentismo
Ambiente di apprendimento efficace:
L’insegnante organizza l’attività in sequenze di microunità
strutturate in:
• informazione e quesito: si dà l’opportunità di emettere il
comportamento corretto
• la risposta operativa: il comportamento dell’alunno
• il rinforzo: il feedback fornito all’alunno
Rapporto tra sviluppo e apprendimento:
sviluppo = apprendimento
Cosa si insegna:
comportamenti
7. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Piaget
Idee riprese:
• strutture cognitive e funzioni invarianti
• stadi
• costruttivismo
Applicazione educative:
• Piaget non interessato
• apprendimento per scoperta
8. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Piaget
Ambiente di apprendimento efficace:
1. Attenzione alla sequenza degli argomenti
2. Interesse per le strutture più che per le prestazioni
3. Metodologia della scoperta
L’insegnante valuta lo stadio di sviluppo dell’alunno e
struttura l’ambiente proponendo attività in modo che esso
possa sperimentare il conflitto cognitivo.
Rapporto tra sviluppo e apprendimento:
sviluppo precede apprendimento
Cosa si insegna:
Cambiamenti nelle strutture cognitive
9. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
HIP
Idee riprese:
• analisi dei tipi di conoscenze
• attenzione ai processi cognitivi e alle strategie di
risoluzione efficaci
• differenze individuali
• metacognizione
Applicazioni educative:
• 2 tipi di interventi:
• per potenziare abilità carenti
• per sviluppare abilità “sostitutive” o “integrative”
10. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
HIP
Ambiente di apprendimento efficace:
• fornire compiti rappresentativi delle diverse situazioni
applicative
• fornire occasioni di osservazione di esperti
• fornire occasioni di dialogo sulle strategie e i processi
individuali
.
Rapporto tra sviluppo e apprendimento:
?
Cosa si insegna:
capacità cognitive
11. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Vygotskij e l’approccio socioculturale
Idee riprese:
• importanza dell’interazione sociale nell’apprendimento
• apprendimento di strumenti culturali
• zona di sviluppo prossimale
• apprendistato cognitivo
12. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Vygotskij e l’approccio socioculturale
APPRENDISTATO COGNITIVO (Collins, Brown, Newman)
• apprendistato: riferito ad abilità cognitive; riguarda
l’apprendimento di conoscenze e abilità e il loro uso
• contesto: l’apprendimento va riferito ad ambienti concreti, a
problemi reali, a contesti socialmente e culturalmente organizzati
• conoscenza distribuita: tra le persone e gli strumenti
13. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Vygotskij e l’approccio socioculturale
Idee riprese:
• importanza dell’interazione sociale nell’apprendimento
• apprendimento di strumenti culturali
• zona di sviluppo prossimale
• apprendistato cognitivo
Applicazioni educative:
• Community of learners
• Knowledge building community
14. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Vygotskij e l’approccio socioculturale
Ambiente di apprendimento efficace:
• favorire le interazioni tra studenti e con l’insegnante
• studio riferito a contesti concreti e reali (apprendimento
situato)
• usare diverse fonti di informazione, strumenti e interlocutori
L’insegnante ha un ruolo simile a quella di un coordinatore in
un laboratorio di ricerca: guida il lavoro, lo supervisiona,
sostiene le attività di studio, favorisce lo svolgimento del
ragionamento collettivo
Rapporto tra sviluppo e apprendimento:
Apprendimento precede sviluppo
Cosa si insegna:
competenze
15. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
APPRENDIMENTO
cambiamento che si manifesta in un individuo per effetto
dell’esperienza
≠ crescita (es. altezza)
≠ maturazione (pubertà)
Nell’uomo APPRENDIMENTO e SVILUPPO sono
legati in modo inseparabile
Esempi:
1. Una bambina di 7 mesi riesce a stare seduta da sola
2. Un’adolescente prova una forte attrazione per un bel ragazzo
3. Uno studente universitario è ansioso quando cerca su internet il
risultato di un esame scritto
4. Un alunno di scuola elementare scopre che un modo diverso di
moltiplicare un numero per 17 è quello di scomporre 10 e 7
16. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
3° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
APPRENDIMENTO
Ha diversi prodotti e modalità:
può riguardare
il comportamento o la
conoscenza
cambiamento
si manifesta in
molti modi, solo
alcuni intenzionali
17. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
APPRENDIMENTO
Generalizzando può essere definito come ciò che resta
(Pontecorvo 1999):
Qualcosa che si
automatizza
Qualcosa che si
costruisce
Qualcosa che si
interiorizza
18. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Metafore dell’apprendimento
APPRENDIMENTO COME TRASMISSIONE DI CONOSCENZE
Apprendimento meccanico che implica
• assenza di elaborazione da parte del soggetto
• visione dell’allievo come “assorbente”
• visione della conoscenza come specchio della realtà
Nelle dichiarazioni degli insegnanti:
1. “l’apprendimento è come una videocamera che registra il mondo”
2. “l’apprendimento è come una spugna che si inzuppa di acqua”
3. “l’apprendimento è come scrivere su un quaderno nuovo con una matita
magica che non si consuma mai”
4. “L’insegnante è come un poeta che scrive il suo lavoro su un foglio
bianco (bambino)”
19. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Metafore dell’apprendimento
APPRENDIMENTO COME COSTRUZIONE DI CONOSCENZE
Apprendimento parte da:
• percezioni e interpretazioni della realtà da parte del soggetto
• strutture mentali e abilità cognitive possedute
• la conoscenza è una interpretazione della realtà
Nelle dichiarazioni degli insegnanti:
1. “l’apprendimento è come sistemare i mattoni di una casa. Lo studente è
il muratore, la casa e il proprietario. L’insegnante è il caposquadra”
2. “Chi apprende è una persona che non vede bene e che – grazie
all’ottico – scopre la luce e le diverse realtà, in base agli occhiali che si
mette”
3. “l’apprendimento è come un detective cerca le cose e vi guarda dentro:
l’insegnamento è creare l’intelletto, cercare conoscenza”
20. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Metafore dell’apprendimento
APPRENDIMENTO COME PARTECIPAZIONE
A PRATICHE CULTURALI
• la conoscenza è nelle pratiche, nei contesti e distribuita tra le
persone
• l’apprendimento richiede collaborazione e negoziazione
Nelle dichiarazioni degli insegnanti:
1. “è un lavoro congiunto come quello delle formiche”
2. “l’insegnante è come la guida turistica che negozia il percorso”
21. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Strumenti di insegnamento
la lezione
le attività
il discorso
la collaborazione
22. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Ambienti di apprendimento efficaci
Negli ultimi 20 anni sono stati ideati strategie di insegnamento che
si rifanno alle prospettive cognitivista e socioculturale
L’obiettivo è stimolare la costruzione intenzionale di conoscenze,
abilità, motivazioni e atteggiamenti negli alunni,
riconoscendone il significato e l’importanza
L’efficacia dipende da 2 elementi:
1. Considerare sia i fattori interni sia i fattori esterni dell’apprendimento
2. Considerare i 3 piani dell’apprendimento creando la “triplice
alleanza”: motivazionale, cognitivo e metacognitivo
23. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Ambienti di apprendimento efficaci
Community of Learners
E'uno dei più famosi ambienti di apprendimento realizzato negli anni '90.
Il primo "esperimento" venne fatto nella scuola del ghetto di Oakland in
California, la cui direzione era affidata ad Anne Brown e Joe
Campione.
Si basa sul concetto di apprendistato cognitivo, da problemi
"reali“ la classe attua processi di elaborazione volti a costruire
soluzioni, che portano lo studente a divenire un esperto.
24. Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
9° Lezione
APPRENDERE A SCUOLA
Ambienti di apprendimento efficaci
Community of Learners
EFFICACE
(organizzato, reperibile e
trasferibile)
CONSENTE AD UN
APPRENDIMENTO DI
ESSERE
CONSAPEVOLE
(intenzionale, riflessivo e
ponderato)
GRATIFICANTE
(voluto, interessante e
accrescitivo)
25. Scambi
Scopo
favorire la collaborazione, la riflessione e la
comunicazione sul lavoro svolto in classe.
Attori coinvolti
Quattro scuole elementari di Roma, sul tema dell'Acqua in
relazione agli esseri viventi.
26. Obiettivi
• Acquisire conoscenze tramite osservazioni, esperimenti e
realizzazione di ambienti con piante o animali.
• Potenziare, migliorare, arricchire la comunicazione sia all'interno
della propria classe che con le altre.
La valutazione
mediante i dati raccolti da molteplici fonti (prove strutturate, questionari,
prodotti concreti),
Risultati
• Le classi sperimentali progredivano maggiormente delle classi di controllo, che
avevano lavorato sulle stesse unità curricolari ma con il metodo tradizionale.
• Gli allievi delle classi sperimentali ritenevano di aver avuto un ruolo molto più
attivo
• Gli insegnanti si percepivano meno direttivi e sentivano di aver compreso meglio la
prospettiva degli studenti di fronte a cose nuove da dover imparare.
27. INSEGNANTI
Gli insegnanti
strategico:
hanno un ruolo
Organizzano l’attività della classe
Individuano gli oggetti d’indagine
Mantengono
il
lavoro
l’organizzazione sugli argomenti
obiettivi individuati
e
ed
Nella
Community
forniscono
le
istruzioni per avviare le nuove attività:
hanno funzione di modeling, di modello
28. Nel processo di costruzione e acquisizione delle
conoscenze gli insegnanti:
Agiscono da
scaffolding
facilitatori
attraverso
azioni
di
Sono la guida della comunità
questo permette allo studente di sentirsi supportato
e di riuscire a trovare nuove strategie di ricerca e
ad organizzare le proprie idee in modo sempre più
autonomo
L’insegnante non si sostituisce agli alunni, ma
collabora con loro come in una vera comunità di
ricerca
29. GLI STUDENTI
Nella Community CAMBIA IL LORO RUOLO:
da ricettore passivo d’informazioni
a Costruttore attivo della propria conoscenza
Lo studente come Produttore di idee nuove ed
originali
Come Apprendista, Scienziato , Ricercatore
Ogni studente è Esperto in qualcosa che nessun
altro sa fare e nella comunità viene
incoraggiato a condividere con gli altri le
proprie competenze.
Gli studenti collaborano con gli insegnanti, con
gli esperti esterni e con i partecipanti degli
altri gruppi
30. Chi si pone nella prospettiva di “preparare” il materiale quindi,
insegnare, automaticamente impara di più
perché è costretto all’auto-monitoraggio e all’auto valutazione
delle proprie conoscenze.
Lo studente in questo modo utilizzerà strategie e metodologie di
apprendimento tipiche di chi conosce bene un argomento ed è in
grado di spiegarlo e renderlo accessibile agli altri.
LA COMUNICAZIONE
non è più come un transfert di informazioni
ma COME COSTRUZIONE DI SIGNIFICATI CONDIVISI
ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE CONGIUNTA
A UN
PROCESSO SOCIALE
31. L’aspetto affettivo, relazionale, emotivo diventa importante
quanto quello cognitivo.
Le relazioni fra compagni e con gli insegnanti sono fondamentali
per mantenere la motivazione ad apprendere
L’ equilibrio tra il lasciare i ragazzi liberi di scoprire da sé ed
offrire loro aiuto e guida, costituisce l'apprendimento per
"scoperta guidata".
Una comunità di ricerca così organizzata stimola, favorisce e
consolida competenze sociali e comunicative necessarie per una
società della conoscenza in continuo divenire