2. Una partenza molto
mattiniera (ore 2.45!!) e un
arrivo burrascoso (temporali e
vento), ma…
supplisce la simpatia e
l’affabilità della nostra ospite
e organizzatrice, Petra
Üffelmann, docente e
vicepreside del Gymnasium.
3. Io sono con una collega
perché il mio job
shadowing si svolge in
contemporanea con uno
scambio: io e Valeria
accompagniamo la 4^A.
5. Siamo nella capitale della
Nord-Rhein-Westfalia
(NRW), il Land più popoloso
ed economicamente più
vivace della Germania.
In anni recenti ha
investito molte risorse,
economiche e non solo,
nella digitalizzazione
delle scuole del Land.
6. Friederich-Rückert-
Gymnasium
È la scuola più “digitalizzata” del
NRW. In un colloquio con il
responsabile Sebastian Horn mi
viene spiegato che a scuola si
trovano
• 70 access point
• 1 Apple TV per ogni aula
• 360 iPad (ad uso personale per
i ragazzi della 6^ e 7^ classe)
• 60 Laptop
• connessione anche per BYOD
7. Herr Horn ci tiene
moltissimo a sottolineare
che tutti i dati della scuola
(sito, registro,
comunicazioni, attività
attraverso i devices a
disposizione degli alunni, …)
finiscono in server INTERNI
ALLA GERMANIA, anzi la
politica del NRW - mi dice -
è quella di utilizzare il più
possibile server situati
all’interno del Land.
8. Uno screenshot del sito della scuola:
ogni anno viene organizzata una settimana dedicata alla media
education. Il Land NRW ha elaborato - anche con la
collaborazione di altri enti pubblici o comunque no profit - un
accurato quadro delle competenze digitali e del curricolo
attraverso cui acquisirle.
10. Alcuni elementi di
contesto
• Il Friederich-Rückert-Gymnasium
accoglie ca. 1200 studenti tra i
10 e i 19 anni.
• La classe più numerosa in cui mi
sono trovata constava di 20
alunni (era una 7^), ma tutte le
altre oscillavano tra 10 e 16
alunni.
• L’ambiente appare decisamente
multietnico e multiculturale: più di
1/3 degli alunni sono “nuovi”
cittadini.
• I docenti insegnano sempre due
discipline (spagnolo+informatica,
francese+inglese,
latino+religione, …).
11. DIDATTICA E
DEVICES
• Gli alunni delle classi più basse hanno
a disposizione a scuola un iPad
personale. Durante ÖLZ (tempo di
apprendimento aperto, parte
integrante dell’orario scolastico) i
ragazzi portano con sé il proprio iPad
nei corridoi, nella mensa o negli altri
spazi, senza sorveglianza. Per i più
grandi ci sono i laptop dei carrelli (non
personali).
• => nella gestione dei devices c’è
grande fiducia e responsabilizzazione
degli studenti;
• => il device è sempre usato in
relazione al libro o alla lezione del
docente
12. In particolare ho trovato
interessante il lavoro di un
docente di storia che ho
visto operare:
1- in una classe 6^ (10
anni);
2- personalmente in una
classe che si stava
preparando all’esame
finale;
3- indirettamente
(attraverso una collega,
ma con la titolarità della
progettazione) in una
classe che lavorava su un
progetto (che, ho poi
scoperto, ha vinto un
concorso)
13. Classe 6^
Gli alunni avevano l’iPad personale ed hanno lavorato in
gruppo su una carta storica (online) sulle conquiste di
Alessandro Magno.
Considerazioni del docente: il linguaggio delle immagini e i
devices sono importanti, ma non rendono meno
determinante la mediazione didattica e non risolvono i
problemi di comprensione (in questo caso delle dinamiche
storiche e anche semplicemente della simbologia).
14. Classe finale
(preparazione
dell’esame)
Il docente assegna un approfondimento da fare a
coppie: l’industrializzazione in Germania.
Gli alunni obiettano che non hanno il computer per la
ricerca (=>poca abitudine a servirsi dei libri per cercare
informazioni); il docente li indirizza al manuale.
Restituzione del lavoro a coppie: presentazione orale
con “banali” fogli di carta scritti a pennarello appesi
alla lavagna.
Morale: prendersi i tempi per il low tech.
15. Progetto
360° Street Art
La docente (collaboratrice: i
docenti non hanno tutti lo stesso
livello di responsabilità nella
programmazione) consegna una
scheda e spiega gli elementi
fondamentali caratterizzanti la
street art.
Ciascun alunno ha il compito di
approfondire la street art in uno dei
paesi dell’Unione Europea.
Gli alunni hanno a disposizione i PC
e lavorano parte in classe, parte
individualmente.
16. Le lezioni di lingue:
latino, spagnolo, tedesco, inglese
• proiezione della correzione compiti
• avvio attività con Quizlet
• ricerca online di informazioni
• LearningApp
17. Cosa porto a casa
• la scuola italiana non è la “figlia
della serva”
• la responsabilizzazione nell’uso
dei devices è (sarebbe)
necessaria: perché noi abbiamo
bisogno di essere così occhiuti
coi nostri alunni?
• il digitale è una questione di
didattica che ha due facce:
quella della prassi in classe
(anche formazione docenti) e
quella del quadro pedagogico-
normativo (in NRW: il curricolo,
la modalità di svolgere le
verifiche e gli esami finali)