L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo rappresenta una tappa importante della carriera di chi ha deciso di svolgere questa professione: è l’ultimo scoglio da superare per poter finalmente essere psicologi e il primo passo verso la propria realizzazione professionale.
In che cosa consiste?
L’EDS si articola nelle seguenti prove:
Prima Prova: stesura di un elaborato scritto inerente diverse aree della psicologia. Si richiede al candidato di saper elaborare aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali.
Seconda prova: stesura di una progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica;
Terza Prova: prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse.
Quarta Prova: prova orale sugli argomenti delle prove scritte e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
SECONDA PROVA
La seconda prova dell’EDS consiste nello svolgimento di un progetto in ambito psicologico e nelle sue varie branche. La capacità di intervenire con una progettazione complessa è richiesta allo Psicologo dall’art. 1 della Legge per L’Ordinamento Professionale n.56 del 18 febbraio 1989:
"La professione dello psicologo comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abiitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, gruppo e società e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito".
L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo rappresenta una tappa importante della carriera di chi ha deciso di svolgere questa professione: è l’ultimo scoglio da superare per poter finalmente essere psicologi e il primo passo verso la propria realizzazione professionale.
In che cosa consiste?
L’EDS si articola nelle seguenti prove:
Prima Prova: stesura di un elaborato scritto inerente diverse aree della psicologia. Si richiede al candidato di saper elaborare aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali.
Seconda prova: stesura di una progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica
Terza Prova: prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse.
Quarta Prova: prova orale sugli argomenti delle prove scritte e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
PRIMA PROVA
La prima prova con cui il candidato si confronta è ‘Il tema’, la prova più teorica, che non solo richiede una preparazione a 360° sui diversi domini della psicologia, ma anche una spiccata capacità di sintesi e abilità nel creare collegamenti tra autori, dati storici e teorie di riferimento. L’elaborato deve sempre e comunque garantire coerenza interna, coerenza con il titolo e contenuti validi e scientifici.
L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo rappresenta una tappa importante della carriera di chi ha deciso di svolgere questa professione: è l’ultimo scoglio da superare per poter finalmente essere psicologi e il primo passo verso la propria realizzazione professionale.
In che cosa consiste?
L’EDS si articola nelle seguenti prove:
Prima Prova: stesura di un elaborato scritto inerente diverse aree della psicologia. Si richiede al candidato di saper elaborare aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali.
Seconda prova: stesura di una progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica;
Terza Prova: prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse.
Quarta Prova: prova orale sugli argomenti delle prove scritte e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
TERZA PROVA
Per chi ha una laurea specialistica/magistrale l’esame di stato prevede una terza prova scritta applicativa concernente la discussione di un caso relativo a un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse. Questa prova richiede quindi di rispondere a domande di carattere clinico basandosi sulle informazioni anamnesiche e sintomatologiche proposte dalla traccia. Essa richiede al candidato di individuare i sintomi significativi e le possibilità di trattamento
L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo rappresenta una tappa importante della carriera di chi ha deciso di svolgere questa professione: è l’ultimo scoglio da superare per poter finalmente essere psicologi e il primo passo verso la propria realizzazione professionale.
In che cosa consiste?
L’EDS si articola nelle seguenti prove:
Prima Prova: stesura di un elaborato scritto inerente diverse aree della psicologia. Si richiede al candidato di saper elaborare aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali.
Seconda prova: stesura di una progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica;
Terza Prova: prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse.
Quarta Prova: prova orale sugli argomenti delle prove scritte e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
SECONDA PROVA
La seconda prova dell’EDS consiste nello svolgimento di un progetto in ambito psicologico e nelle sue varie branche. La capacità di intervenire con una progettazione complessa è richiesta allo Psicologo dall’art. 1 della Legge per L’Ordinamento Professionale n.56 del 18 febbraio 1989:
"La professione dello psicologo comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abiitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, gruppo e società e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito".
L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo rappresenta una tappa importante della carriera di chi ha deciso di svolgere questa professione: è l’ultimo scoglio da superare per poter finalmente essere psicologi e il primo passo verso la propria realizzazione professionale.
In che cosa consiste?
L’EDS si articola nelle seguenti prove:
Prima Prova: stesura di un elaborato scritto inerente diverse aree della psicologia. Si richiede al candidato di saper elaborare aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali.
Seconda prova: stesura di una progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica
Terza Prova: prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse.
Quarta Prova: prova orale sugli argomenti delle prove scritte e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
PRIMA PROVA
La prima prova con cui il candidato si confronta è ‘Il tema’, la prova più teorica, che non solo richiede una preparazione a 360° sui diversi domini della psicologia, ma anche una spiccata capacità di sintesi e abilità nel creare collegamenti tra autori, dati storici e teorie di riferimento. L’elaborato deve sempre e comunque garantire coerenza interna, coerenza con il titolo e contenuti validi e scientifici.
L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo rappresenta una tappa importante della carriera di chi ha deciso di svolgere questa professione: è l’ultimo scoglio da superare per poter finalmente essere psicologi e il primo passo verso la propria realizzazione professionale.
In che cosa consiste?
L’EDS si articola nelle seguenti prove:
Prima Prova: stesura di un elaborato scritto inerente diverse aree della psicologia. Si richiede al candidato di saper elaborare aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali.
Seconda prova: stesura di una progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica;
Terza Prova: prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse.
Quarta Prova: prova orale sugli argomenti delle prove scritte e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
TERZA PROVA
Per chi ha una laurea specialistica/magistrale l’esame di stato prevede una terza prova scritta applicativa concernente la discussione di un caso relativo a un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse. Questa prova richiede quindi di rispondere a domande di carattere clinico basandosi sulle informazioni anamnesiche e sintomatologiche proposte dalla traccia. Essa richiede al candidato di individuare i sintomi significativi e le possibilità di trattamento
Progetti Psicologici: per la professione e l'esame di statoNicola Piccinini
La Progettazione in ambito psicologico è poco trattata sia a livello universitario, che nei corsi post-universitari.
In realtà quest’area possiede metodologie, strumenti e tecniche sue proprie che ne consento un'applicazione pratica e professionale.
Quello che propone il webinar è proprio un approccio tecnico e schematico alla materia che consenta di acquisire ed organizzare le conoscenze in un ottica pratica e fruibile, che si adatti sia alla Pratica professionale sia alla preparazione dell’Esame di Stato.
Il webinar è rivolto a tutti quei Professionisti, che pur operando nella piena consapevolezza e competenza, necessitano di apprendere metodologie, strumenti e tecniche della progettazione ed ai laureati in psicologia che si approcciano all’Esame di Stato.
L’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Psicologo rappresenta una tappa importante della carriera di chi ha deciso di svolgere questa professione: è l’ultimo scoglio da superare per poter finalmente essere psicologi e il primo passo verso la propria realizzazione professionale.
In che cosa consiste?
L’EDS si articola nelle seguenti prove:
Prima Prova: stesura di un elaborato scritto inerente diverse aree della psicologia. Si richiede al candidato di saper elaborare aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali.
Seconda prova: stesura di una progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica;
Terza Prova: prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse.
Quarta Prova: prova orale sugli argomenti delle prove scritte e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
TERZA PROVA
Per chi ha una laurea specialistica/magistrale l’esame di stato prevede una terza prova scritta applicativa concernente la discussione di un caso relativo a un progetto di intervento su individui ovvero in strutture complesse. Questa prova richiede quindi di rispondere a domande di carattere clinico basandosi sulle informazioni anamnesiche e sintomatologiche proposte dalla traccia. Essa richiede al candidato di individuare i sintomi significativi e le possibilità di trattamento
1. PSICOLOGIA GENERALE
Introduzione alla Psicologia: Storia modelli e metodi
Prof.ssa Carla Tinti
Apprendimento e memoria
V. Cap.6 Manuale di Psicologia Generale
3. CONDIZIONAMENTO CLASSICO
CONDIZIONAMENTO CLASSICO
((Pavlov,1927)
Pavlov, 1927)
Prima del condizionamento
Stimolo neutro
Nessuna risposta
Stimoloincondizionato
Risposta incondizionata
Durante il condizionamento
Stimolo neutro
Stimoloincondizionato
Risposta incondizionata
Dopo il condizionamento
Stimolo neutro
Risposta condizionata
4. Fattori che influenzano la velocità di apprendimento
Fattori che influenzano la velocità di apprendimento
• Quantità di cibo
• Intensità dello stimolo neutro
• Intervallo tra stimolo neutro e stimolo
incondizionato
5. Generalizzazione
Generalizzazione
Stimoli simili allo stimolo condizionato tenderanno
anch’essi a suscitare la risposta condizionata
Discriminazione
Discriminazione
E’ possibile addestrare un animale a non rispondere a
stimoli simili tra loro
7. CONDIZIONAMENTO OPERANTE
CONDIZIONAMENTO OPERANTE
((Skinner,1938)
Skinner, 1938)
Distinzione tra
• comportamenti
rispondenti :derivanti
da riflessi innati o
appresi tramite
condizionamento
classico
• Associazione SC-SI
• comportamenti
operanti: emessi
spontaneamente
dall’individuo
• Associazione S-R
8. TIPI DI RINFORZO
TIPI DI RINFORZO
Rinforzo positivo
Rinforzo positivo
presentazione di uno stimoli piacevole in seguito
alla risposta dell’animale
Rinforzo negativo
Rinforzo negativo
cessazione di uno stimolo avversivo in seguito alla
risposta dell’animale
9. Punizione
Punizione
stimolo avversivo presentato allo scopo di sopprimere
la risposta
Evitamento
Evitamento
Apprendimento di una risposta che impedisce il
verificarsi della punizione, che la previene
10. Intervallo tra risposta e rinforzo
Intervallo tra risposta e rinforzo
Per rendere efficace il condizionamento operante il
rinforzo deve essere dato subito dopo la risposta
Schemi di rinforzo
Schemi di rinforzo
Intervallo fisso (es. ogni 20 sec per 5 min.)
Intervallo variabile
Rapporto fisso ( es. ogni 10 risposte)
Rapporto variabile (es. in media ogni 10 risposte)
11. Modellamento delle risposte
Modellamento delle risposte
Rinforzare tutti quei comportamenti spontanei che
portano a quello desiderato (volgersi verso la leva,
avvicinarsi ecc.)
12. “Lo scopo degli studi psicologici è stabilire delle leggi e
dei dati tali che, dato lo stimolo, la psicologia possa
prevedere quale sarà la reazione; e che, d’altra parte,
data la reazione, essa possa determinare quale fosse la
natura dello stimolo”.
Watson (Behaviorism, 1924)
14. Si deve solo cominciare a perdere la memoria,
anche solo brandelli di ricordi per capire che in
essa consiste la nostra vita…la nostra memoria è
la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro
sentimento, persino il nostro agire, senza di essa
non siamo nulla…
(Luis Bunũel)
15. MODELLO MODALE DI MEMORIA
MODELLO MODALE DI MEMORIA
(Atkinson e Shiffrin, 1968)
(Atkinson e Shiffrin, 1968)
Registri
sensoriali
INPUT
Visivo
Uditivo
Magazzino
a Breve
Termine
(MaBT)
Magazzino
a Lungo
Termine
(MaLT)
16. PROVE CONTRARIE A UNA VISIONE UNITARIA
PROVE CONTRARIE A UNA VISIONE UNITARIA
DELLA MEMORIA
DELLA MEMORIA
• Capacità limitata
• Compiti a due componenti
• Evidenze neuropsicologiche
• Specificità di codifica
18. Compiti a due componenti
Compiti a due componenti
Nella ripetizione immediata di una lista di termini
vi é la tendenza a ripetere con precisione i primi e
gli ultimi elementi della lista, effetto che viene
definito rispettivamente "primacy" e "recency "
(Glanzer e Cunitz,1966)
20. Evidenze neuropsicologiche
Evidenze neuropsicologiche
• Evidenze a favore di una distinzione tra due
sistemi vengono da studi su pazienti amnesici in cui
si può osservare ad es. una MBT normale accanto
ad una MLT deficitaria
(Milner,1966)
21. Specificità di codifica
Specificità di codifica
I due magazzini sembrano differire per quanto
riguarda il codice con cui l'informazione viene elaborata e
immagazzinata.
(Sacks, 1967)
MaBT
codice di tipo fonologico
MaLT
codifica di tipo semantico
23. Esp. di Sperling (1960)
Esp. di Sperling (1960)
Resoconto totale:
rievocare il maggior
numero di lettere
F
M
D
T
P
L
X
R
V
Resoconto parziale:
rievocare una delle
tre righe in base
all’indicazione fornita
da un suono
F
M
D
T
P
L
X
R
V
24. MEMORIA A BREVE TERMINE
MEMORIA A BREVE TERMINE
• quantità di informazione
LIMITATA
• formato dell’informazione
ELABORATA
• Durata dell’informazione
DECINE DI SEC
• Perdita dell’informazione
DECADIMENTO/
SOSTITUZIONE
• Modalità d’ingresso
dell’informazione
ATTENTIVA
25. MBT come Memoria di Lavoro
MBT come Memoria di Lavoro
Sistema che contiene e manipola l’informazione e che
Sistema che contiene e manipola l’informazione e che
partecipa ad un vasto numero di compiti cognitivi
partecipa ad un vasto numero di compiti cognitivi
(apprendimento, ragionamento, comprensione)
(apprendimento, ragionamento, comprensione)
26. Modello semplificato di
Modello semplificato di
MEMORIA DI LAVORO ML
MEMORIA DI LAVORO ML
Taccuino
Visuo-Spaziale
Magazzino
a Breve
Termine
(Mabt)
Esecutivo
Centrale
Ciclo
Fonologico
=
Trenta dì conta
2356753
novembre
28. Metodologia del doppio compito e
Metodologia del doppio compito e
dell’interferenza selettiva
dell’interferenza selettiva
Risulta più facile svolgere contemporaneamente due
compiti che utilizzano sistemi separati piuttosto che
gravanti sullo stesso sistema
*
29. CICLO FONOLOGICO
CICLO FONOLOGICO
Componente della ML che si occupa del
Componente della ML che si occupa del
mantenimento temporaneo di materiale codificato
mantenimento temporaneo di materiale codificato
fonologicamente con l'aiuto di un meccanismo di
fonologicamente con l'aiuto di un meccanismo di
reiterazione delle tracce che ha la funzione di
reiterazione delle tracce che ha la funzione di
impedirne il decadimento
impedirne il decadimento
30. funzioni del ciclo fonologico
funzioni del ciclo fonologico
• Apprendimento della lettura
• Comprensione del linguaggio
• Apprendimento di una lingua straniera
• Acquisizione del lessico
31. TACCUINO VISUO-SPAZIALE
TACCUINO VISUO-SPAZIALE
Componente della ML che si occupa
Componente della ML che si occupa
dell’elaborazione del materiale visuo-spaziale.
dell’elaborazione del materiale visuo-spaziale.
•• E’ importante per l’orientamento geografico e la
E’ importante per l’orientamento geografico e la
pianificazione dei compiti spaziali
pianificazione dei compiti spaziali
•• Contiene rappresentazioni visive le cui
Contiene rappresentazioni visive le cui
caratteristiche sono simili ai percetti per ciò che
caratteristiche sono simili ai percetti per ciò che
riguarda ad es.
riguarda ad es.
-- dimensione relativa
dimensione relativa
-- scansione
scansione
33. ESECUTIVO CENTRALE
ESECUTIVO CENTRALE
•• Componente che controlla il sistema nel suo complesso
Componente che controlla il sistema nel suo complesso
•• In un certo senso può essere considerato più come
In un certo senso può essere considerato più come
sistema attentivo che come magazzino di memoria
sistema attentivo che come magazzino di memoria
34. MEMORIA A LUNGO TERMINE
MEMORIA A LUNGO TERMINE
• quantità di informazione
• formato dell’informazione
• Durata dell’informazione
ENORME
ELABORATA
INDEFINITA
CAUSE ORGANICHE
• Perdita dell’informazione
• Modalità d’ingresso
dell’informazione
FACILITATA DAI
PROCESSI DI MBT
35. MEMORIA A LUNGO TERMINE
MEMORIA A LUNGO TERMINE
Proposizionale
Semantica
Parigi
è la capitale
della Francia
Episodica
Procedurale
Autobiografica
37. FATTORI CHE CAUSANO L’OBLIO
FATTORI CHE CAUSANO L’OBLIO
Tempo
Tempo
in generale più lungo è l’intervallo di ritenzione
(intercorrente cioè tra l’apprendimento e la rievocazione),
minore è la probabilità di ricordare qualcosa.
Distrazione
Distrazione
Se si è distratti quando l’informazione viene presentata la
prima volta potreste non riuscire più a recuperarla.
38. Intereferenza di altri ricordi
Intereferenza di altri ricordi
La capacità di ricordare qualcosa può essere danneggiata
dal ricordo di altre cose, soprattutto se queste sono simili
o legate concettualmente al materiale da ricordare.
Fattori emozionali
Fattori emozionali
Ci sono casi in cui gli eventi emotivi possono far
dimenticare degli eventi fortemente spiacevoli
Cause organiche
Cause organiche
Le amnesie organiche possono essere causate dal danno
di una serie di strutture cerebrali che può essere
provocato da malattie, traumi cranici o interventi
chirurgici al cervello
39. I disturbi di memoria sono generalmente selettivi
I disturbi di memoria sono generalmente selettivi
Parigi
è la capitale
della Francia
2356753
40. Caratteristiche della sindrome amnesica
Caratteristiche della sindrome amnesica
piu’ frequentemente osservate
piu’ frequentemente osservate
• Amnesia anterograda
• Amnesia retrograda
• Normale livello di intelligenza
• Buona memoria a breve termine
• Presenza capacità di apprendimento residue
• Memoria e apprendimento procedurale intatti
• Prestazioni normali in test di memoria implicita
41. MIGLIORAMENTO DELLA MEMORIA
MIGLIORAMENTO DELLA MEMORIA
Il ricordo è facilitato dall’elaborazione e
riorganizzazione dell’informazione, che comportano
molteplicità di associazioni e di indizi di
rievocazione
42. METAMEMORIA
METAMEMORIA
Termine coniato da Flavell negli anni '70 per
indicare la consapevolezza che l'individuo ha
della memoria e in particolare della propria.
Due categorie principali:
• Sensibilità: il soggetto avverte che la situazione
richiede l’utilizzo della memoria e delle strategie
• Variabili: conoscenza dei fattori che influenzano la
memoria
(Flavell e Wellman, 1977)
43. Variabili
Variabili
•• personali: conoscenza delle proprie abilità, limiti,
personali: conoscenza delle proprie abilità, limiti,
capacità di valutare se lo sforzo è sufficiente
capacità di valutare se lo sforzo è sufficiente
•• legate al compito :: conoscenza delle variabili che
legate al compito conoscenza delle variabili che
influenzano la difficoltà di un compito (es. la
influenzano la difficoltà di un compito (es. la
lunghezza)
lunghezza)
•• legate alle strategie: conoscenza dei modi per
legate alle strategie: conoscenza dei modi per
facilitare sia l'immagazzinamento che il recupero.
facilitare sia l'immagazzinamento che il recupero.
44. La metamemoria così come la metacognizione in
La metamemoria così come la metacognizione in
generale può essere distinta in:
generale può essere distinta in:
•• conoscenza:: consiste
conoscenza consiste
nel sapere come si
nel sapere come si
memorizza, e
memorizza, e
•• processi di controllo::
processi di controllo
si riferiscono alla
si riferiscono alla
possibilità di
possibilità di
intervenire per
intervenire per
facilitare il processo.
facilitare il processo.
Le conoscenze metacognitive di questo tipo
Le conoscenze metacognitive di questo tipo
differiscono da altre di tipo dichiarativo per il
differiscono da altre di tipo dichiarativo per il
fatto di non essere facilmente verbalizzabili e
fatto di non essere facilmente verbalizzabili e
di venire acquisite attraverso l'esperienza
di venire acquisite attraverso l'esperienza
45. memnotecniche
memnotecniche
Stratagemmi o metodi per ricordare qualcosa
Stratagemmi o metodi per ricordare qualcosa
Esempi di memnotecniche
Esempi di memnotecniche
•• Metodo dei loci
Metodo dei loci
46. •• Acronimo (dal greco ακρον, akron,, "estremità" +
Acronimo (dal greco ακρον, akron "estremità" +
ονυμα, onyma,, "nome"), è una parola formata con le
ονυμα, onyma "nome"), è una parola formata con le
iniziali delle parole di una frase o di una
iniziali delle parole di una frase o di una
definizione.
definizione.
Es. FIAT
Es. FIAT
•• Acrostico (dal greco akròstichon che significa "ciò
Acrostico (dal greco akròstichon che significa "ciò
che sta all'inizio del verso"). Esso si distingue
che sta all'inizio del verso"). Esso si distingue
dall'acronimo in quanto si scrive avendo come
dall'acronimo in quanto si scrive avendo come
scopo la formazione di una parola esistente.
scopo la formazione di una parola esistente.
Es. Come Quando fuori piove
Es. Come Quando fuori piove
•• Rime
Rime
Es. 30 dì conta novembre…
Es. 30 dì conta novembre…
47. Immagini mentali
Esiste una stretta relazione tra memoria e immagini
mentali
in particolare:
l’utilizzo delle immagini interattive migliora la
prestazione in determinati compiti di memoria