The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
The History of Istrian refugees at the Sorting Centre Udine 1945-1960. The refugees camps from Istria and Dalmatia since 1945 in Tuscany, by Elio Varutti
Francesca Marin, Gli esuli, tesina, diploma scuola sec. I°, 2021Elio Varutti
Pupil Francesca Marin, Gli Esuli, First degree secondary school diploma thesis, 2020-2021, First Grade Secondary School of the Uccellis School of Education, Udine. Reworked by the historical-scientific working group of the ANVGD of Udine, coordinated by prof. Elio Varutti
The Shoah near the vegetable gardens of Baldasseria, in Udine (North East Italy). The idea of this research was born in the parish of St. Pius X, between the scholar Tiziana Menotti, the architect Giorgio Ganis, the parish priest Don Paolo Scapin and researcher Elio Varutti.
Elio varutti, la resistenza in italia, guerra civile e rinascita moraleElio Varutti
Corso su «LA STORIA DELLA DEPORTAZIONE» Università della Terza Età “P. Naliato” e ANED di Udine, 9 marzo 2022, ore 17. Prof. Elio Varutti, docente alla UTE di Sociologia del Ricordo. Esodo giuliano dalmata
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 da due studentesse della classe 4°E del Liceo delle Scienze Umane economico sociale Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Il villaggio giuliano di S. Giorgio di Nogaro (Ud), 1950Elio Varutti
The history of the Julian village of San Giorgio di Nogaro, in the province of Udine, Friuli Venezia Giulia. A book of memories, a public meeting with various institutions and the ANVGD of Udine, 2.8.2020.
A seguito di una donazione, le Fiamma Gialle spezzine sono entrate in possesso di numerosi oggetti di vestiario ed armamento appartenenti a militari in servizio nella provincia della Spezia nei primi anni del secolo scorso.
Al fine di valorizzare tale patrimonio, appartenente all’identità storico-culturale della nostra comunità, la Fondazione ha finanziato la realizzazione del sito espositivo per consentire a tutti gli interessati la visione e la conoscenza degli oggetti storici.
Tali cimeli erano di proprietà del tenente Tullio Santini, figlio di Ufficiale del Corpo di origine spezzina e a cui è dedicata anche la Caserma, e del maggiore Attilio Demaldè, la cui famiglia si è stabilita nei primi anni del ‘900 alla Spezia.
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Libere di votare. La Resistenza delle donne e le lotte per il suffragioDaniel Degli Esposti
La presentazione racconta le lotte che le donne emiliane e modenesi hanno messo in atto fra la Resistenza e l'immediato dopoguerra. La conquista del voto rappresenta il culmine di un processo che porta alla progressiva affermazione del genere femminile.
The Shoah near the vegetable gardens of Baldasseria, in Udine (North East Italy). The idea of this research was born in the parish of St. Pius X, between the scholar Tiziana Menotti, the architect Giorgio Ganis, the parish priest Don Paolo Scapin and researcher Elio Varutti.
Elio varutti, la resistenza in italia, guerra civile e rinascita moraleElio Varutti
Corso su «LA STORIA DELLA DEPORTAZIONE» Università della Terza Età “P. Naliato” e ANED di Udine, 9 marzo 2022, ore 17. Prof. Elio Varutti, docente alla UTE di Sociologia del Ricordo. Esodo giuliano dalmata
Ebrei di fiume transitati a Udine per Auschwitz, 1944-'45Elio Varutti
Slides on the Shoah for a conference by Elio Varutti with the same title for the Municipality of Udine on the occasion of the 2019 Memorial Day. The case of the child Sergio De Simone, arrested in Fiume with various family members and deported to the Risiera di San Sabba in Trieste, then to Auschwitz. He will be selected by the torturer Menghele for failed TB experiments. He was murdered in a Hamburg concentration camp in Bullenhuser Damm.
Questi documenti sono stati realizzati nell’anno scolastico 2017-2018 da due studentesse della classe 4°E del Liceo delle Scienze Umane economico sociale Fabio Besta di Milano con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
Il villaggio giuliano di S. Giorgio di Nogaro (Ud), 1950Elio Varutti
The history of the Julian village of San Giorgio di Nogaro, in the province of Udine, Friuli Venezia Giulia. A book of memories, a public meeting with various institutions and the ANVGD of Udine, 2.8.2020.
A seguito di una donazione, le Fiamma Gialle spezzine sono entrate in possesso di numerosi oggetti di vestiario ed armamento appartenenti a militari in servizio nella provincia della Spezia nei primi anni del secolo scorso.
Al fine di valorizzare tale patrimonio, appartenente all’identità storico-culturale della nostra comunità, la Fondazione ha finanziato la realizzazione del sito espositivo per consentire a tutti gli interessati la visione e la conoscenza degli oggetti storici.
Tali cimeli erano di proprietà del tenente Tullio Santini, figlio di Ufficiale del Corpo di origine spezzina e a cui è dedicata anche la Caserma, e del maggiore Attilio Demaldè, la cui famiglia si è stabilita nei primi anni del ‘900 alla Spezia.
Itinerary on the exiled people from Istria and Dalmatia in Udine. Journey to the places of historical memory from the Refugee Camp to the Metallic Village, 1945-1960. An innovative document created by students and teachers of "Stringher" Secondary High School in Udine to develop the Tourism of Memory.
Libere di votare. La Resistenza delle donne e le lotte per il suffragioDaniel Degli Esposti
La presentazione racconta le lotte che le donne emiliane e modenesi hanno messo in atto fra la Resistenza e l'immediato dopoguerra. La conquista del voto rappresenta il culmine di un processo che porta alla progressiva affermazione del genere femminile.
Lavoro realizzato dalla Terza C as. 2015-16 in occasione dei 70 anni della Repubblica e del primo voto delle donne italiane. Insegnante: Cristina Maggioni
"Due Ragazzi come Noi, due ragazzi di Montesacro" realizzato dalla Classe 3A della Scuola Secondaria di I grado, sede di Viale Adriatico nell'ambito del concorso "Resistere in Roma prigioniera" bandito dal Museo Storico della Liberazione di via Tasso.
Il lavoro ha ricevuto un riconoscimento speciale per "la narrazione storica del proprio quartiere, per la ricostruzione storica ampia e ben documentata del gruppo di partigiani che vi operò, in particolare Orlando Orlandi Posti". La premiazione è avvenuta il 18 Maggio presso l'Aula Magna del Liceo Cavour.
La narrazione parte dalla visita al museo e narra la storia, i sogni e le speranze di Due Ragazzi come Noi, due ragazzi di Montesacro: Orlando Orlandi Posti e Ferdinando Agnini uccisi alle Fosse Ardeatine. Il tutto ripercorrendo i loro luoghi che sono anche quelli che viviamo anche noi tutti i giorni, scuola inclusa!
prof.ssa Cristina Dell'Orco prof. Giambattista Reale
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
In occasione delle Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la classe III C della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Siziano (PV), ha ripercorso le tappe fondamentali dell’Unificazione italiana e gli eventi più significativi che hanno caratterizzato il nostro Paese in questi 150 anni.
Con questo documento ha sottolineato il contributo che i cittadini di Siziano hanno apportato partecipando attivamente alla costruzione della storia d’Italia.
Ferito sul Pasubio il 2 luglio 1916, morto il giorno successivo.
Non sapevamo nulla di lui, dove avesse combattuto, come e dove fosse morto, dove fosse eventualmente sepolto.
Grazie ai siti web citati nel documento, abbiamo ritrovato la sua tomba nell'ossario del Pasubio, ma anche l'ospedale dove è morto ed il primo cimitero dove è stato sepolto inizialmente.
Esiste anche un racconto divulgativo e qualificato delle vicende belliche di quello stesso giorno, ma sono di fonte austriaca. Gli italiani hanno censurato brutalmente gli eventi di quella giornata campale.
Questa esperienza privata, a mio giudizio merita di essere condivisa con tutti coloro che stanno facendo una ricerca simile alla nostra.
1. Istituto pedagogico della Resistenza
25 APRILE 2021
SIATE LA MEMORIA DI CHI HA DATO
LA VITA PER LA NOSTRA LIBERTA’
SIATE LA MEMORIA DELLE LORO
STORIE E RACCONTATELE AD ALTRI
2. Sono passati 76 anni da quel 25 aprile 1945,
quel giorno si festeggiava il ritorno di tutta l'Italia
alla libertà e alla democrazia.
Il prezzo pagato fu altissimo,
molti giovani uomini e donne
morirono sui monti e nelle pianure in
19 mesi di lotta partigiana.
A loro, a tutti i combattenti che si batterono
contro i nazisti e i fascisti loro complici
deve andare la riconoscenza di tutti noi.
“La libertà è come l'aria: ci si accorge
di quanto vale quando comincia a mancare.”
Piero Calamandrei
3. IN PROVINCIA DI PAVIA CI FURONO
OLTRE 700 CADUTI
ERAVAMO UOMINI DI PACE,VIVEVAMO PER IL
LAVORO,
MA CONTRO L’INIQUITA’ E L’OPPRESSIONE,
SAPEMMO IMPUGNARE LE ARMI
E TENEMMO TESTA,QUATTRO CONTRO
CENTINAIA,
FINO ALL’ULTIMO.
VIVIAMO ORA IN VOI, UOMINI LIBERI.
COSTRUITE PER NOI IL MONDO CHE SOGNAVAMO.
2 gennaio 1945
GABETTA
ERMANNO – SANDRI
impiegato, vicecomandante
della Brigata Gramigna,
Divisione "Aliotta"; nato a
Castelletto di Branduzzo il
18 maggio 1912 . Caduto in
combattimento nelle
vicinanze di Verretto il 2
gennaio 1945. Con lui
caddero Ferruccio Luini,
Giovanni Mussini e Mario
Pietro Rota. A Gabetta è
stata conferita la Medaglia
d'Oro al V.M. "alla memoria".
4. ARCALINI LUIGI "Lince“
operaio, partigiano della Divisione Aliotta, Brigata Crespi.
Nato a Voghera il 3 dicembre 1920.
Dopo aver partecipato attivamente alla Resistenza
nell'Oltrepò, nell'inverno '44-'45 si trasferì a Milano e entrò
a far parte di un GAP. Catturato fu fucilato il 18 marzo 1945
ARCOLAIO
DOMENICO – "Tino“
operaio, partigiano della
Divisione Masia VI Brigata;
nato a Montalto Pavese il
30 marzo 1924 e residente
a Voghera. Caduto il 7
novembre 1944 nelle
vicinanze di Montù
Beccaria nel corso di uno
scontro con i repubblichini
della Divisione Littorio.
5. SAVI CANDIDO "Furio“
operaio, partigiano della
Divisione Aliotta, Brigata
Gramigna, nato a Castelletto
di Branduzzo il 26 febbraio
1922. Fucilato il 4 dicembre
1944 lungo la strada per
Verretto dalla Sicherheits.
6. Partigiani della Divisione Aliotta, Brigata
Matteotti caduti nelle vicinanze di
Montalto Pavese in un combattimento
contro le Brigate Nere il 10 agosto 1944.
PIZZI GIOELE "Get"
operaio, nato a Montù Beccaria il 14
marzo 1925, residente a Pavia insignito
di Medaglia d'Argento alla memoria
ALBERICI CELSO "Tonon"
contadino, nato a Montecalvo Versiggia
1'11 marzo 1918, residente a Montecalvo
in località Carolo
7. MASCHERINI ANNA
infermiera, partigiana della Divisione Aliotta, Brigata
Cornaggia; nata a Voghera il 4 giugno 1924 fu
catturata e fucilata dai nazifascisti il 31 gennaio 1945
a Biagasco di Pozzol Groppo (Alessandria) insieme
ad Alberto Piumati(suo fidanzato), Lucio Martinelli,
Covini Carlo, Giovanni Torlasco e Fulvio Sala.
PIUMATI ALBERTO
giornalista, comandante della
Brigata Cornaggia Divisione
Aliotta; nato a Godiasco il 20
settembre 1915 e residente a
Godiasco; quinto d’otto figli di un
edicolante socialista di Salice.
Reduce dai fronti di Jugoslavia e
Russia dove in un’azione ha
meritato la croce di guerra al
valor militare.
8. Istituto pedagogico della Resistenza
ACHILLI CARLO
ragioniere, partigiano della Divisione Masia V Brigata Tundra; nato a Stradella
il 9 luglio 1922. Fucilato per rappresaglia con Giovanni Bellinzona, Celestina
Busoni e Piero Capitelli
BUSONl CELESTlNA
impiegata, partigiana della Divisione Aliotta; nata a
Lierna (Como) l'11 giugno 1928 ma residente a
Pavia; dopo essere stata arrestata e detenuta presso
il carcere di Broni, veniva fucilata dalla Sicherheits
il 25 marzo 1945 lungo la strada dell"'acqua calda".
La piazza di Rea porta il suo nome.
9. ESEGUITI BRUNO
operaio, partigiano della Divisione Masia, V Brigata Tundra; nato a
Golferenzo il 22 marzo 1914 e residente a Broni.
Ferito gravemente dalla GNR a Bressana Bottarone in un'imboscata il 3
settembre 1944, moriva due giorni dopo all'ospedale di Voghera.
Sul luogo dell'imboscata, è stata posta una lapide a ricordo.
11. MARABELLI
PEPPINO
falegname, nato
a Bressana
Bottarone il 13
luglio 1923.
DEL FAVERO
NATALE "Beghi"
operaio,; nato a
Pieve di Cadore
(Belluno) il 17
novembre 1925,
residente a
Bressana Bottarone.
Partigiani della Divisione Aliotta, Brigata Crespi
fucilati dalla Sicherheit, il 19 gennaio 1945 nella
grotta del bosco di Ca' Bella della duchessa De
Ferrari di Bressana Bottarone dove tentavano di
svernare dopo il grande rastrellamento mongolo-
fascista della montagna dell'Oltrepò Pavese.
LANDINI PIERINO
operaio, nato a Bottarone il 16
settembre 1919 e residente a
Bressana Bottarone.
12.
13. Non occorre essere forti per affrontare
il fascismo nelle sue forme
pazzesche e ridicole:
occorre essere fortissimi per affrontare
il fascismo come normalità, come
codificazione, direi allegra, mondana,
socialmente eletta, del fondo
brutalmente egoista di una società”.
P. Paolo Pasolini-
“Le belle bandiere” - settembre 1962