...L’obbiettivo generale è quello di costituire una rete di spazi, azioni e
attori, condivisa a livello sovralocale, capace di mettere in relazione il
territorio, le amministrazioni comunali, le associazioni che vi operano, i
cittadini, gli agricoltori, coloro i quali fruiscono di spazi aperti, gli operatori
(industrie, depuratori,...) che agiscono sul territorio...
PLIS Parco dei Mulini.
Dalla mapp a del parco alla
realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio
periurbano lungo il medio
corso del fiume Olona.
QUALIFICARE GLI SPAZI APERTI IN AMBITO URBANO E PERIURBANO
BANDO FONDAZIONE CARIPLO
ESTTRATTO
Documento per incontro pubblico a San Ferdinando di Puglia finalizzato alla raccolta di proposte dei cittadini e dei soggetti che operano nel territorio
...L’obbiettivo generale è quello di costituire una rete di spazi, azioni e
attori, condivisa a livello sovralocale, capace di mettere in relazione il
territorio, le amministrazioni comunali, le associazioni che vi operano, i
cittadini, gli agricoltori, coloro i quali fruiscono di spazi aperti, gli operatori
(industrie, depuratori,...) che agiscono sul territorio...
PLIS Parco dei Mulini.
Dalla mapp a del parco alla
realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio
periurbano lungo il medio
corso del fiume Olona.
QUALIFICARE GLI SPAZI APERTI IN AMBITO URBANO E PERIURBANO
BANDO FONDAZIONE CARIPLO
ESTTRATTO
Documento per incontro pubblico a San Ferdinando di Puglia finalizzato alla raccolta di proposte dei cittadini e dei soggetti che operano nel territorio
Relazione finale del progetto "Deserto Fiorito" realizzato nella periferia sud sud di Lima in Perù da A.P.I.Bi.M.I. Onlus in collaborazione con l'associazione peruviana Yachay Wasi, per la riforestazione degli insediamenti umani della zona.
S. Lironi - S. Pagnin - Best Practices a Ecomondo, novembre 2016Sergio Lironi
Presentazione ad Ecomondo di Rimini del progetto di Parco Agro-paesaggistico Metropolitano di Padova, inserito tra le Best Practices di Ecosistema Urbano 2016
Schede progetto Esquilino presentate nel 2014 da Comitato Piazza Vittorio Partecipata e G.S. Dil. Esquilino Basket e Associazione Genitori Scuola Di Donato
Un’idea di fiume desiderabile. Il fiume deve essere riscoperto come ambiente naturalee come spina centrale del territorio, sia a livello locale che di bacino; esso èpropulsore e integratore di un generale processo di riqualificazione e sostenibilità del
territorio circostante...
(Dalla mappa del parco alla realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio periurbano lungo il medio corso del fiume Olona)
This document contains several examples of malicious URLs that could potentially exploit vulnerabilities on a user's system or browser. The URLs attempt to execute JavaScript alerts, access local files, or exploit cross-origin resource sharing issues. Users should exercise caution when interacting with or clicking links from unknown or untrusted sources.
Relazione finale del progetto "Deserto Fiorito" realizzato nella periferia sud sud di Lima in Perù da A.P.I.Bi.M.I. Onlus in collaborazione con l'associazione peruviana Yachay Wasi, per la riforestazione degli insediamenti umani della zona.
S. Lironi - S. Pagnin - Best Practices a Ecomondo, novembre 2016Sergio Lironi
Presentazione ad Ecomondo di Rimini del progetto di Parco Agro-paesaggistico Metropolitano di Padova, inserito tra le Best Practices di Ecosistema Urbano 2016
Schede progetto Esquilino presentate nel 2014 da Comitato Piazza Vittorio Partecipata e G.S. Dil. Esquilino Basket e Associazione Genitori Scuola Di Donato
Un’idea di fiume desiderabile. Il fiume deve essere riscoperto come ambiente naturalee come spina centrale del territorio, sia a livello locale che di bacino; esso èpropulsore e integratore di un generale processo di riqualificazione e sostenibilità del
territorio circostante...
(Dalla mappa del parco alla realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio periurbano lungo il medio corso del fiume Olona)
This document contains several examples of malicious URLs that could potentially exploit vulnerabilities on a user's system or browser. The URLs attempt to execute JavaScript alerts, access local files, or exploit cross-origin resource sharing issues. Users should exercise caution when interacting with or clicking links from unknown or untrusted sources.
Presentazione del progetto di Parco Agropaesaggistico Metropolitano Padova, relazione di Sergio Lironi e Viviana Ferrario, intervento seminariale nell'ambito del Corso di Diritto Europeo dell’Ambiente del Prof. Maurizio Malo, Padova, palazzo del Bo, 14 maggio 2013.
Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero...Luca Battista
L’ACQUA E LA CITTA’:IDENTITA’ E FRUIZIONE. Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art. Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la rifunzionalizzazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle ad Avellino”
La proposta, è stata sviluppata all’interno di un processo partecipativo con cittadini e rappresentanti di associazioni, del tutto su base volontaria, durato quattro mesi, nella prima parte del 2015, nell’ambito del progetto politico-culturale “Ad Avellino E’ Possibile”.
La mozione - in consiglio comunale sottoscritta dai consiglieri Nadia Arace e Giancarlo Giordano ed approvata all’unanimità con Del. C.C. n° 62 del 18 ottobre 2015 - richiedeva la Istituzione del parco Urbano di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003 nella logica della realizzazione della Rete ecologica Regionale.
"Il nostro corridoio ecologico fluviale, il Fenestrelle, è quel segno paesaggistico, che gestito ed usato in modo corretto e con consapevolezza ambientale, può essere porta di accesso di una città futura che segna un inversione di tendenza rispetto al consolidato rapporto che si ha con l’’uso del suolo e con le risorse ambientali. Il Fenestrelle , con il suo bacino idrografico, è segno infrastrutturale verde, corridoio ecologico che unisce tutti e tre i parchi naturalistici dell’Irpinia, il Partenio, i Picentini ed il Pizzo Alvano-Valle Lauro, costituito solo per legge. Ecco Avellino, ad esempio, potrebbe essere la prima città in Campania ad essere sede di un Parco Naturalistico regionale."
The complex degradations of the urban spaces and social behaviours, a progressive consesus on topics such as land consumption and urban regeneration, scarcity of resources and permanence of inequalities indicate the needs but also the possibility to influence the public opinin and the production of public policies oriented towards an integration between economy, environment and society .
New individuals, new creative groups, and new collaborative networks get organized to “reconquer” public spaces – spatially, physically and politically. They can be temporary or permanent, physical or immaterial, spontaneous or organized. A factor of importance is that they are initiated by non-institutional actors who are trying to invent, experiment, stimulate processes, programmes, uses, and social interactions within public spaces.
IL MITREO–ARTE CONTEMPORANEA è una prestigiosa location di 800mq, concessa in uso all’impresa ISIDE dal XV Municipio Arvalia di Roma, che ne ha condiviso intenti ed obbiettivi, divenendo il primo partner.
Donatella Natoli - La Biblioteca Le Balate di Palermo
Branciaroli - Gli spazi pubblici nella ricostruzione comunitaria di New Orleans
1. 12-13-14 maggio
La ricostruzione dello spazio pubblico dopo le catastrofi
Coordinatore Valter Fabietti
Università G. D’Annunzio Chieti – Pescara
Gli spazi pubblici nella ricostruzione comunitaria di New Orleans
Paola Branciaroli
Dottoranda in Architettura e Urbanistica
Scuola Superiore G. D’Annunzio Chieti - Pescara
14 maggio 2011
Facoltà di Architettura – Roma TRE
2. Ipotesi
“I disastri sono fondamentalmente eventi terribili, tragici e dolorosi, e, quali che siano gli
effetti collaterali e le opportunità positive che producono, non sono auspicabili. Ma allo
stesso modo non dobbiamo ignorare quegli effetti collaterali solo perché nascono in un
contesto di devastazione. I desideri e le opportunità che vengono risvegliati sono talment
potenti da splendere persino nella rovina, nella carneficina, nelle ceneri.”
(Rebecca Solnit, Un Paradiso all’Inferno, Fandango Libri, Roma 2009).
Nonostante l’esigenza di ricostruire SPAZI PUBBLICI per tornare velocemente alla
normalità, non è rilevabile, nell’emergenza e nel post emergenza, una
PROGETTUALITÀ dello SPAZIO COLLETTIVO
3. Tesi
Nelle fasi dell’emergenza e del post-emergenza, gli SPAZI PUBBLICI
- sono elemento strategico nella rigenerazione urbana e sociale
- devono costituire parte integrante del processo di progettazione parallelamente
a quello degli alloggi
- divengono LUOGHI di diffusa qualità urbana che creano la STRUTTURA
CONNETTIVA della nuova morfologia, innescando un processo di riqualificazione
dei territori attraverso strumenti di PROGETTAZIONE PARTECIPATA e
INTERPRETAZIONE CRITICA dei CONTESTI fisici e sociali.
4. Caso studio
Uragano Katrina a New Orleans (USA)_30/08/2005
Perché New Orleans?
Perché New Orleans è una delle poche città degli Stati Uniti con una PROFONDA
STORIA e la cui civiltà ed economia si sono sviluppate a partire dalla cultura
vernacolare e dalle espressioni artistiche della COMUNITÀ
5. Dati
Uragano Katrina in Louisiana_30/08/2005
- 1836 vittime e centinai di migliaia senza tetto
- 233.000 Km2 coinvolti
- 81.000.000.000 $ di danni economici
6.
7. SPAZIO PUBBLICO e PARTECIPAZIONE come elementi chiave nei
PIANI di RICOSTRUZIONE a lungo termine e nei PROGETTI di RIQUALIFICAZIONE di SPAZI URBANI
8. PIANI di RICOSTRUZIONE
1. Bring New Orleans Back Commission (BNOB) ottobre 2005 - marzo 2006
2. New Orleans Neighborhood Rebuilding Plan (NONRP) aprile 2005 - ottobre 2006
3. Unified New Orleans Plan (UNOP) luglio 2006 - genn.2007
4. Office of Recovery Management Recovery Strategy (ORM) genn. 2007 - sett. 2007
5. Plan for the 21th Century New Orleans 2030 nov. 2008 - sett. 2010
9. 1. Bring New Orleans Back Commission
Vision New Orleans sarà una COMUNITÀ SOCIALMENTE EQUA, sicura dal pun
di vista ambientale e sostenibile. I suoi QUARTIERI saranno progettati con i
propri CITTADINI e CONNESSI ai lavori e alla regione. Ognuno preserverà il
proprio PATRIMONIO di cultura, paesaggio e architettura.
10. 1. Bring New Orleans Back Commission
Obiettivo ricostruzione di tutti i quartieri con ATTREZZATURE e SERVIZI PUBBLICI
Azioni realizzazione un SISTEMA di INFRASTRUTTURE VERDI per favorire gli
SPOSTAMENTI e lo SPAZIO per l’INCONTRO e la SOCIALIZZAZIONE
11. PARKS AND OPEN SPACE PLAN
Existing Parks
Existing Neutral Ground
Proposed O p e n Space/
Canal Connections
Potenoal Areas for Future Parkland
12. 2. Plan for the 21th Century New Orleans 2030
Vision Nel 2030 la città offrirà una scelta di QUARTIERI, dove le strade alberate
favoriranno la passeggiata e dove VIVACI DISTRETTI COMMERCIALI inviteran
incontrare gli amici. I VIBRANTI QUARTIERI sostituiranno gli ex centri
commerciali e saranno progettati con SPAZI PUBBLICI. Gli ANIMATI MERCAT
LUOGHI di SPETTACOLO che ospiteranno queste strade, attireranno le perso
nei quartieri. Queste innovative aspirazioni storiche miglioreranno New Orlea
che diventerà una delle città americane più culturalmente ricche e intriganti.
13. 2. Plan for the 21th Century New Orleans 2030
Obiettivo portare New Orleans nel futuro attraverso SPAZI PUBBLICI MATERIALI
o INTANGIBILI con una ricca eredità culturale, tradizioni di creatività,
innovazione e adattamento al cambiamento
17. Greenline
Partners Carrollton-Hollygrove Community Development Corporation, N. O. Food and Farm Network, Hollygrove
Market and Farm and Neighbors Assoc., National Endowment for the Arts, Trinity Christian Community, AARP.
Obiettivo trasformare la grande infrastruttura urbana ferroviaria, abbandonata e
inaccessibile, in SPAZIO PUBBLICO ATTRATTIVO e PRODUTTIVO dove svolgere le attività di
vicinato e l'agricoltura urbana, rivalorizzando il QUARTIERE come COMUNITÀ VIVIBILE.
22. Hope Haven _ Cafè Hope & Hope Farms
Partners Catholic Charities, Archdiocese New Orleans, New Orleans Food and Farm Network
Obiettivo rivitalizzare e riattivare il Campus integrando in un unico piano tre PROGRAMMI
di BASE COMUNITARIA: Jefferson Parish Care Center, Café Hope e Hope Farms.
23. Hope Haven _ Cafè Hope & Hope Farms
Café Hope & Hope Farms agiscono come PIATTAFORMA COLLABORATIVA per le ATTIVITÀ
della COMUNITÀ in continua INTERAZIONE con visitatori, lavoratori e persone operanti
nel Campus, supportandosi in termini di INFRASTRUTTURE E RISORSE, attraverso la
PRODUZIONE e la PROMOZIONE di CIBO FRESCO e SALUTARE.
24. Hope Haven _ Cafè Hope
Café Hope è un ristorante che funge da MODELLO SOCIALE di BUSINESS
IMPRENDITORIALE offrendo posti di lavoro ai giovani a rischio.
25. Hope Haven _ Cafè Hope & Hope Farms
Hope Farms sviluppano un MODELLO di AGRICOLTURA SOSTENIBILE della BIODIVERSITÀ
per promuovere iniziative di PRODUZIONE e ACQUISTO di PRODOTTI LOCALI.
26. Hollygrove Growers Market & Farm (HM&F)
Partners Carrollton-Hollygrove Community Development Corporation (CHCDC)
New Orleans Food and Farm Network (NOFFN)
Obiettivi offrire i prodotti alle Comunità, ai residenti dei quartieri e ai ristoranti locali
rivitalizzare il quartiere come catalizzatore per le future innovazioni
favorire l’economia locale attraverso l’acquisto in sito
incentivare la creazione di fattorie urbane nella città
diffondere risorse e opportunità di formazione e educazione
riutilizzare attrezzature ed infrastrutture esistenti
27. Hollygrove Growers Market & Farm
Strategia tre fasi
Fase 1: trasformare il piano terra dell’edificio esistente in un negozio di vendita al dettaglio
Fase 2: localizzare al piano superiore spazi per uffici e lezioni
Fase 3: organizzare lo spazio esterno con attrezzature ecosostenibili
planting strips rainwater irrigation
rainwater catchment
system
Storage
high efficiency greenhouse
green pavilion
green screen
demonstration garden
planting strips
green screen/
covered planting
33. Hollygrove Growers Market & Farm
The Shade Units
- aree flessibili multifunzionali e estensione esterna del mercato;
- spazi per la sosta, per il lavoro, per l’immagazzinamento, per l’insegnamento all’aperto
- facilitano le connessioni all’interno della comunità di quartiere
35. Viet Village Urban Farm
Professional Award dell’American Society of Landscape Architects (ASLA) del 2008
Partners Mary Queen of Vietnam Community Development Corporation
Viet Village, New Orleans East
Central Business District and French Quarter
Viet Village- New Orleans East
Lake Pontchartrain
Mississippi River
Site
36. Viet Village Urban Farm
Obiettivi ricreare le fattorie urbane e i mercati agricoli tradizionali distrutti dall’Uragano
37. Viet Village Urban Farm
Obiettivi
riunire le diverse generazioni con le Comunità locali
38. Viet Village Urban Farm
- formalizza attività di giardinaggio e mercato in un solo sito massimizzando la produttivit
- crea SPAZI PUBBLICI ACCOGLIENTI che favoriscono il coinvolgimento di bambini, genitori
e nonni nelle stesse attività agricole
piccoli appezzamenti
mercato
appezzamenti commerciali
azienda zootecnica
Central Reservoir
Community Pavilion
Central Boardwalk / Linear Market
Children's Play Area
Pedestrian Entrance from Street
Public Vehicular Entrance
Secondary Reservoir / Market Pond
Market Buildngs
Raìn Gardens for Market Runoff
GrassPave Event Parking with Bio-swales
Livestock Farm Operation / Composting
Central Bio-Filtration Canal
Commercial Lots
Service Entrance
39. Viet Village Urban Farm
La prospettiva aerea aiuta la Comunità a vedere le potenzialità del loro progetto
che rappresenta il FULCRO per la ricostruzione di New Orleans East.
L'azienda agricola agisce come CENTRO COMUNITARIO
40. Viet Village Urban Farm
- planting trees
- constructing playground
equipment
- constructing farm plot fences
- building paths and bridges
-clearing the site
- maintaining compost
- constucting boardwalk
- constructing windmill
- constructing market structures
- road construction '
- soils testing
- water infrastucture construction
- digging reservoirs
41. Conclusioni
Gli SPAZI PUBBLICI di quartiere, disastrati e abbandonati dopo l’uragano,
- diventano fondamentali nella ricostruzione comunitaria di New Orleans
- vengono riattivati attraverso strategie di ricostruzione progressiva
- favoriscono sviluppo economico, aggregazione sociale e rafforzamento culturale
- sono spazi flessibili e relazionali, generatori di programmi diversi, nei quali
l’utilizzo del suolo si combina con le espressioni della collettività
42. Gli spazi pubblici nella ricostruzione comunitaria di New Orleans
paola.branciaroli@gmail.com