Redazione partecipata del DPRU (Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana) da candidare al bando di finanziamento regionale “Rigenerazione urbana sostenibile”, previsto nell’ambito del POR FESR-FSE 2014-2020
Programma elettorale patto civico per monastir - Giuseppe Cinus SindacoStefania Piludu
Cari Monasteresi,
è con immenso piacere che Vi presentiamo il nostro piano d’azione per migliorare il paese:
PROGRAMMA ELETTORALE 2020
PATTO CIVICO PER MONASTIR!
Redazione partecipata del DPRU (Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana) da candidare al bando di finanziamento regionale “Rigenerazione urbana sostenibile”, previsto nell’ambito del POR FESR-FSE 2014-2020
Programma elettorale patto civico per monastir - Giuseppe Cinus SindacoStefania Piludu
Cari Monasteresi,
è con immenso piacere che Vi presentiamo il nostro piano d’azione per migliorare il paese:
PROGRAMMA ELETTORALE 2020
PATTO CIVICO PER MONASTIR!
Presentazione finale Progetti PPU Roppolo, Viveone, Alice Castellop.bertaccini
La sintesi dei risultati raggiunti con i 3 progetti di pubblica utilità finanziati con fondi sociali europei attraverso l'agenzia Piemonte Lavoro della Regione Piemonte.
Presentazione parco delle madonie al seminario green communities part2green communities
A presentation form the project Green Communities: www.greencommunities.it
UNCEM in partnership with the Italian Ministry of Environment is carrying out a project named “Green Communities”, aiming at:
* 1. promoting advanced forms of renewable energy integration and production in environmentally sensitive areas, according to the participatory approach of the Sustainable Communities;
* 2. promoting energy efficiency and adoption of new patterns of energy consumption.
These goals are targeted through activities such as buildings’ audits, feasibility studies and the improvement of forest resources management.
Lab Gravina 2020 / Fiera San Giorgio 2014labgravina
Dopo alcuni mesi di attività di back office, incentrate sull’individuazione, l’analisi e lo sviluppo delle tematiche assegnate alle varie Sezioni, LAbGRAVINA2020 ha aperto le porte alla cittadinanza.
Già da qualche tempo avevamo pensato di organizzare un evento di presentazione in uno dei luoghi del centro storico oggetto degli interventi di rigenerazione, ma con l’approssimarsi della Fiera di San Giorgio, all’unanimità abbiamo deciso che tale manifestazione, di grande richiamo per i cittadini gravinesi, rappresentava un’opportunità da non perdere in relazione alla visibilità, alla durata (ben 6 giorni di vetrina), alla possibilità di captare un’ampia platea ed organizzare iniziative varie e articolate.
E così, dopo rapidi passaggi con gli uffici comunali competenti che hanno condiviso la nostra idea, abbiamo avviato l’organizzazione dell’evento Fiera.
Ricostruzione Sociale, prima tappa per la rinascita di una comunità. Recupero di strutture inutilizzate, valorizzazione risorse e utilizzo di risorse comunitarie.
Proposte elaborate dal tavolo tecnico di "L'Aquila che Vogliamo"
RCU - Reti Civiche Urbane: presentazione della misuraComune di Bari
Reti Civiche Urbane è la misura sperimentale del Comune di Bari per attivare il protagonismo civico dal basso. Con il bando RCU i cittadini potranno creare una rete territoriale e diventare artefici della programmazione culturale del loro quartiere.
In queste slide presentiamo la misura Reti Civiche Urbane, in vista della pubblicazione del bando pubblico.
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
Presentazione finale Progetti PPU Roppolo, Viveone, Alice Castellop.bertaccini
La sintesi dei risultati raggiunti con i 3 progetti di pubblica utilità finanziati con fondi sociali europei attraverso l'agenzia Piemonte Lavoro della Regione Piemonte.
Presentazione parco delle madonie al seminario green communities part2green communities
A presentation form the project Green Communities: www.greencommunities.it
UNCEM in partnership with the Italian Ministry of Environment is carrying out a project named “Green Communities”, aiming at:
* 1. promoting advanced forms of renewable energy integration and production in environmentally sensitive areas, according to the participatory approach of the Sustainable Communities;
* 2. promoting energy efficiency and adoption of new patterns of energy consumption.
These goals are targeted through activities such as buildings’ audits, feasibility studies and the improvement of forest resources management.
Lab Gravina 2020 / Fiera San Giorgio 2014labgravina
Dopo alcuni mesi di attività di back office, incentrate sull’individuazione, l’analisi e lo sviluppo delle tematiche assegnate alle varie Sezioni, LAbGRAVINA2020 ha aperto le porte alla cittadinanza.
Già da qualche tempo avevamo pensato di organizzare un evento di presentazione in uno dei luoghi del centro storico oggetto degli interventi di rigenerazione, ma con l’approssimarsi della Fiera di San Giorgio, all’unanimità abbiamo deciso che tale manifestazione, di grande richiamo per i cittadini gravinesi, rappresentava un’opportunità da non perdere in relazione alla visibilità, alla durata (ben 6 giorni di vetrina), alla possibilità di captare un’ampia platea ed organizzare iniziative varie e articolate.
E così, dopo rapidi passaggi con gli uffici comunali competenti che hanno condiviso la nostra idea, abbiamo avviato l’organizzazione dell’evento Fiera.
Ricostruzione Sociale, prima tappa per la rinascita di una comunità. Recupero di strutture inutilizzate, valorizzazione risorse e utilizzo di risorse comunitarie.
Proposte elaborate dal tavolo tecnico di "L'Aquila che Vogliamo"
RCU - Reti Civiche Urbane: presentazione della misuraComune di Bari
Reti Civiche Urbane è la misura sperimentale del Comune di Bari per attivare il protagonismo civico dal basso. Con il bando RCU i cittadini potranno creare una rete territoriale e diventare artefici della programmazione culturale del loro quartiere.
In queste slide presentiamo la misura Reti Civiche Urbane, in vista della pubblicazione del bando pubblico.
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
Intervento di Luca Sbrilli (Parchi Val di Cornia) al Convegno "Il paesaggio per: strategie al tempo della crisi per abitare meglio sempre". Torino, 10 dicembre 2010
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
Solo facendo incontrare in maniera mirata la domanda con l’offerta l’obiettivo sarà raggiunto, e “Ladispoli 3.0: #illavoroloscelgoconsapevolmente” sarà un modello cui guardare per tutte le realtà del territorio a nord di Roma
Solo facendo incontrare in maniera mirata la domanda con l’offerta l’obiettivosarà raggiunto, e “Ladispoli 3.0: #illavoroloscelgoconsapevolmente” sarà un modello cui guardare per tutte le realtà del territorio a nord di Roma
Azione tesa a favorire la resilienza individuale attraverso il supporto personale e professionale e la rielaborazione di eventi lavorativi stressanti o comunque di impatto emotivo e professionale tali da provocare negli operatori penitenziari una condizione di stress lavoro correlato, di rischio burn out o comunque di malessere personale e disagio professionale. Il progetto è stato sperimentalmente realizzato in tre sedi formative dell'Amministrazione con carattere di residenzialità . Le attività durano dieci giorni continuativi
Azione tesa a favorire la resilienza individuale attraverso il supporto personale e professionale e la rielaborazione di eventi lavorativi stressanti o comunque di impatto
L’evoluzione del nostro processo di green public procurement (GPP) attraverso l’integrazione del rating ESG nella valutazione della filiera dei fornitori
1. Documento di approfondimento della soluzione:
LABORATORIO DI RIGENERAZIONE URBANA
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DI AREE PUBBLICHE DISMESSE AL
TRULLO - MUNICIPIO XI ROMA
1. Descrizione della soluzione
Il “NUOVO PARCO URBANO DEL TRULLO”, la nuova fabbrica di vita
sociale, per dare una risposta concreta alla mancanza di lavoro con centri di
formazione di vario livello in un parco agricolo pubblico.
Premessa – il Bando di finanziamento Ministeriale MIBAC -Scuola Attiva La
Cultura
Il progetto di riqualificazione di beni pubblici dismessi e abbandonati al Trullo
è partito grazie ad un finanziamento (“Scuola Attiva la Cultura” del Mibac)
richiesto con il progetto Small & Smart, dall’Istituto Comprensivo Statale
Sandro Onofri (scuola della Magliana) e dallo studio Urbansolution.it Bellardi
& Caputo Arch. Ass.ti, La libera Università del Cinema, l’Ass. Pittori Anonimi
del Trullo.
Il progetto di rigenerazione urbana proposto con il territorio, vuole arricchire il
nuovo parco pubblico di quelle funzioni che sono in grado di dare risposte
concrete al bisogno di lavoro, di formazione professionale, di servizi sociali, di
Sport, di cui il quartiere ha bisogno. Nello specifico le destinazioni d’uso
previste sono:
Fabbrica di vita sociale - Centro di formazione e servizi Ministro Baccelli –
sui tre livelli della parte abbandonata della ex scuola Baccelli, sono previsti
spazi principalmente dedicati: alla formazione di vario livello, al supporto
sociale, al coworking, al cohousing, a laboratori creativi.
Polo Agrituristico – sviluppato su villa Baccelli, prevede un’area agricola, un
punto vendita di prodotti agricoli e caseari, una vaccheria, un caseificio, una
locanda con trattoria e area ricettiva;
Centro di promozione Culturale – realizzato nella vecchia Vaccheria,dove
organizzare mostre ed eventi musicali e teatrali;
Orti Urbani – realizzazione di un’area con circa 80 orti, aree a coltivazione
condivisa (frutteti, uliveto, vigneto) e aree per il tempo libero;
Area Concerti e spettacoli all’aperto – nella cavea naturale accanto alla ex
scuola si prevede la realizzazione di un area verde dedicata a degli eventi
estivi all’aperto (cineforum, concerti, teatro);
2. Fattoria didattica – in collaborazione con un’azienda limitrofa è prevista la
realizzazione di una fattoria didattica con le principali specie autoctone
(Cavalli, pecore, capre, maiali, cinghiali, galline, oche, conigli, ecc.);
Area sportiva – ampliamento del circolo sportivo esistente con un campo da
pattinaggio artistico coperto e copertura di un campo polifunzionale (Basket e
pallavolo);
Area bambini e Agriasilo – nella Villa Kock ricostruita e nell’area circostante
si prevedono spazi dedicati all’infanzia con aule attrezzate, giochi all’aperto,
un accampamento indiano e un piccolo laghetto con parte balneabile;
Casa famiglia per ragazzi autistici – in un caseggiato diruto ricostruito, si
svilupperà con il progetto “dopo di noi” un centro residenziale assistito per
autistici, inserito in un contesto di attività accoglienti;
Tempietto della Poesia – nella Torre Righetti restaurata sono previsti degli
spazi espositivi interattivi dedicati alla poesia;
Polo Agroalimentare - Ex Caserme Donati - polo formativo di livello
accademico e di trasformazione di prodotti agroalimentari e zootecnici, che
potrebbe costituire un importante fattore in grado di coniugare iniziativa
economica, inclusione socio lavorativa, sostenibilità sociale ed
ambientale. Questo potrebbe prevedere aule e dipartimenti universitari,
residenze per studenti, area commercio al dettaglio, laboratori di
trasformazione alimentare, area per startup territoriali.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Coordinamento e promozione del progetto partecipato: Urbansolution.it Arch.
Ass.ti formata dall’ Arch. Maria Teresa Caputo – (esperta in Eco-Energy
Management e Rigenerazione Urbana) e Arch. Francesco Bellardi - esperto in
bio architettura e rigenerazione urbana)
Antonello Anappo - storico esperto dell’area Portuense - visite guidate
sull’area
Arch. Simone Trimaldi – Tirocinio e tesi di Laurea in Tecnologia su
riqualificazione dell’ex-scuola Baccelli al Trullo;
Arch. Federica Plebani Tirocinio e tesi di laurea in Urbanistica sulla
riqualificazione di Monte del Trullo
Arch. Silvano Oliva – grafica, rendering e video delle ipotesi di progetto
Fiorenza Scandurra – Presidente Libera Università del Cinema - coordinatrice
del gruppo di lavoro per video per la comunicazione
Marcello Radice- tirocinio e regista alla Libera Università del Cinema - Video
sul Trullo – l’Ottavo Colle
Mario D’amico – presidente dell’Associazione Pittori Anonimi del Trullo – per il
contributo culturale allo sviluppo del progetto
3. Pino Cormano – presidente dell’Associazione Teatro San Raffaele del Trullo –
per il contributo culturale e la visione futuribile del progetto
Claudio Ursella, Anna Monaco e Gianluca Trasmondi dell’Associazione
Scusate il Ritardo che gestiscono il centro culturale della ex scuola Baccelli al
Trullo
Raffaele Scapicchio – GAP Bio XV - per i contributi critico costruttivi al
progetto
Ilaria Capanna Associazione Attivamente del Trullo – per i contributi critico
costruttivi al progetto
Astrid dell’Assemblea delle donne che porta avanti un centro di ascolto al
Trullo per il supporto allo sviluppo del nuovo centro di supporto sociale
Stefania Nisio Geologa dell’ISPRA - Pio Bersani geologo consulente - per
analisi dei cunicoli presenti nel sottosuolo di Monte del Trullo
Arch. Massimo Sabatini di Roma Natura – per la fattibilità ambientale
Paola Marzi - Ufficio Orti dip. Tutela Ambiente Comune di Roma
Dott.ssa Somaschini – Regione Lazio – Dipartimento Capitale Ambientale –
per il progetto Ossigeno dedicato alla piantumazione degli alberi del parco
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Il Trullo è una bellissima borgata storica, ma ubicata in una zona di Roma
tagliata fuori dal resto di Roma, dal Tevere e dall’autostrada Roma –
Fiumicino. Sicuramente in questo luogo un po’ isolato, si percepisce un
grande bisogno e voglia di fare delle cose insieme, di partecipare a
risolvere i problemi del Trullo.
Si sente molto la necessità di avere degli spazi adeguati per portare avanti le
varie iniziative dei cittadini, dagli incontri culturali, sportivi, laboratoriali.
Riqualificare Monte del Trullo, che per sua natura ha già una sua bellezza
intrinseca, significa anche soddisfare delle necessità lavorative, oltre che
sociali. La realizzazione di una cooperativa agricola, di un agriturismo,
laboratori di trasformazione del cibo etc, sono tutte attività che comunque
sviluppano un economia locale.
Il fine di questa iniziativa è quella di dare ai cittadini la possibilità di
riappropriarsi dei spazi pubblici in disuso, facendo confluire le varie
energie presenti nelle numerose associazioni presenti nel territorio, in un
grande progetto comune da realizzare insieme.
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari del progetto sono prima di tutto i cittadini del Trullo, ed in
particolare, speriamo, i ragazzi che ancora non hanno scelto una strada da
percorrere. Inoltre lo sviluppo del Parco Urbano al Trullo attirerà anche il resto
4. della città, visto anche la possibilità di migliorare i collegamenti aprendo solo
una nuova fermata nella linea ferroviaria adiacente.
La prima azione concreta che stiamo realizzando insieme alla comunità è la
creazione degli orti urbani attraverso la creazione di una nuova associazione
dove le persone più rappresentative delle varie associazioni e più attive
faranno parte del direttivo della nuova associazione.
L’idea di realizzare una nuova associazione, è quella di accogliere il maggior
numero di rappresentanti e cittadini del luogo, che sono già attivi per varie
iniziative per la riqualificazione del luogo, ma ognuna chiusa nel suo piccolo
progetto, con poche risorse economiche e fisiche. La prima esperienza della
costituenda associazione è quella di realizzare e mantenere lo spazio degli
Orti Urbani, esperienza che sarà da apripista per l’attuazione degli altri
progetti di riqualificazione previsti sull’area più vasta di Monte del Trullo e dei
compendi pubblici limitrofi.
5. Descrizione della tecnologia adottata
Per organizzare la progettazione partecipata abbiamo coinvolto varie
associazioni che ci hanno aiutato a pubblicizzare l’iniziativa. Sono stati
organizzati sopraluoghi, incontri sul luogo, dibattiti nel Centro Culturale
della Ex scuola Baccelli. E’ stato realizzato e portato agli incontri un grande
plastico dell’area, per dare il senso dell’ampiezza di tutta l’area e aiutare le
persone a orientarsi.
È stato organizzato un tavolo laboratorio al festival della sostenibilità ed.
2019 all’ex Mattatoio di Testaccio, dove decine di classi delle scuole medie
hanno lasciato contributi di idee e disegni sulle nuove funzioni del parco.
La comunicazione è stata effettuata grazie alla pagina del Laboratorio di
rigenerazione urbana della Urbansolution.it e le pagine delle Associazioni
locali su facebook, la locandina degli incontri divulgata nel territorio e molti
video realizzati dai ragazzi della Libera Università del Cinema divulgati sui
social.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati,
investimenti necessari)
Per la realizzazione progetto di riqualificazione del Monte del Trullo con
terreno e casali si ipotizza un costo di circa 7 mln di euro, mentre per la
trasformazione delle caserme in Polo Agroalimentare un costo di circa 57 mln
di euro.
I risparmi ipotizzati provengono principalmente dal bando regionale Ossigeno
per la piantumazione delle numerose alberature (580.000 euro) e dalle
opportunità offerte dalla recente normativa sul Sismabonus per la
ristrutturazione delle strutture dei fabbricati diruti (600.000 euro).
5. 7. Tempi di progetto
I tempi di attuazione per la riqualificazione del progetto dipendono molto dalla
strada che si intenderà intraprendere.
Una delle strade ipotizzate è quella della formazione di una “Fondazione di
partecipazione” una nuova forma giuridica per la valorizzazioni di beni
pubblici attraverso investimenti ed iniziative private, dove il pubblico mette i
beni immobili (terreni e fabbricati) e i privati investono con denaro e capitale
umano. Questo strategia, probabilmente la migliore, potrebbe impiegare molto
tempo per il coinvolgimento degli Enti pubblici.
Un’altra strada ipotizzata è quella dell’Adozione dell’area verde e del
Project Financing per la ristrutturazione dei fabbricati.
Nel frattempo si è partiti con l’attuazione della prima iniziativa: gli Orti Urbani
- spazio sociale al Trullo con Laboratori e spazi per eventi culturali.
Abbiamo già ottenuto il parere favorevole da parte dell’Ufficio Orti del
dipartimento Tutela Ambiente del Comune di Roma, ed il Nulla Osta di Roma
Natura, visto che l’area ricade nella Valle dei Casali.
Siamo in attesa che il Comune stipuli la convenzione, ma l’assessorato del
Dipartimento Tutela del Verde e della Cittadinanza Attiva, ha deciso di
modificare il regolamento senza prima accordarsi con tutte le associazioni
degli Ortisti a Roma, che invece avevano concordato il regolamento vigente
dopo un lungo processo di scambi tra l’amministrazione e gli ortisti.
IL Dipartimento Ambiente ha inoltrato al SIMU ed all’ACEA la richiesta di
fontanelle a dispersione, necessarie sia per l’irrigazione degli orti che per gli
utenti che frequentano gli orti ed il Parco.
Arch. Maria Teresa Caputo