Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
slide a supporto della giornata di corso nell'ambito del workshop "Biblioteca ragazzi: narrare, promuovere, divulgare" organizzata da AIB-Veneto. San Donà di Piave, 21 settembre 2015. a cura di Caterina Ramonda
la presentazione di NICOLETTA BACCO e ANNA MARIA DAVOLI,
Referente Regionale e Pediatra Referente Regionale
Nati per Leggere Emilia Romagna, tenuta alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna 2013 per il convegno "PICCOLE GRANDI STORIE CHE AIUTANO A CRESCERE"
Biblioteca "Alessandro Cieri": uno spazio poeticamente innovativo, di Costanz...Luisa Marquardt
La docente bibliotecaria Costanza Buttinelli illustra la genesi, le caratteristiche e gli sviluppi della Biblioteca Alessandro Cieri della Scuola primaria Randaccio dell'I.C. Piersanti Mattarella di Roma.
Abstract: la biblioteca “Alessandro Cieri” nasce nel 2018 all’interno della scuola primaria “G. Randaccio”, plesso dell’I.C. “Piersanti Mattarella”, per desiderio dei genitori di Alessandro, Luca Cieri e Daniela Picarelli con lo scopo di ricordare il bambino che frequentava la scuola e che è mancato dopo una lunga e drammatica malattia.
L’intenzione di realizzare una biblioteca bellissima e innovativa si sostanzia nell’affidare la sua realizzazione all’architetto Gianluca Ficorilli, che insieme alla bibliotecaria Costanza Buttinelli, attiva dal 2007 nella scuola nell’ambito della educazione e promozione della lettura, declina un progetto integrato, architettonico e culturale, con prospettive diverse ma complementari nello stesso luogo.
La biblioteca viene organizzata per centri di interesse e al suo interno è possibile vedere film, consultare libri, ascoltare letture ad alta voce, usare la lettura aumentata,. Lo spazio è attrezzato per allestire mostre. Già realizzata, con la collaborazione del Goethe Institut di Roma «Mondo Matto», con le illustrazioni tratte dal libro omonimo di Atak, pubblicato dall’editore Orecchio Acerbo nel 2010, corredata da un ricco apparato didattico multimediale.
Lo spazio è arricchito dalla donazione di un’opera dell’artista multidisciplinare Felice Limosani, da lui stesso offerta, un rebus realizzato con tubi luminosi, a sottolineare che arte e bellezza sono una delle più efficaci forme di educazione precoce.
Grande cura è stata posta nella scelta dei libri, la selezione è stata guidata da un rigoroso principio di qualità con criteri connotati dalla attenzione alla complessiva qualità editoriale, riscontrabile nella veste editoriale, nei testi e/o nelle illustrazioni, nelle qualità autoriali, nella complessità e intensità dei contenuti, nelle possibilità di utilizzo.
Tale selezione ha tenuto conto di acquisire anche testi fondamentali nel testimoniare la storia della letteratura e dell’editoria per l’infanzia in Italia, e testi destinati alla lettura aumentativa alternativa.
Come è noto la presenza di una biblioteca scolastica attiva, migliora la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici.
slide a supporto della giornata di corso nell'ambito del workshop "Biblioteca ragazzi: narrare, promuovere, divulgare" organizzata da AIB-Veneto. San Donà di Piave, 21 settembre 2015. a cura di Caterina Ramonda
la presentazione di NICOLETTA BACCO e ANNA MARIA DAVOLI,
Referente Regionale e Pediatra Referente Regionale
Nati per Leggere Emilia Romagna, tenuta alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna 2013 per il convegno "PICCOLE GRANDI STORIE CHE AIUTANO A CRESCERE"
Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale, ...Luisa Marquardt
La presentazione PPT si riferisce al videointervento di Beatrice Eleuteri, Dottoranda presso l'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo "Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale".
Abstract
Un essere informe, o troppo magro o troppo grasso (comunque non molto in salute in quanto, ovviamente, non fa sport), chino su una scrivania, al buio, solo, con la fioca luce di una lampada a rischiarare le pagine giallastre su cui sta perdendo la vista (indossa infatti, il più delle volte, occhiali a fondo di bottiglia). Non ha amici, non ha fidanzato/fidanzata, si veste da anziano e ha perso ogni contatto con la realtà, tant’è che quando parla non lo si capisce. È il lettore, o meglio, l’immagine che di lui emerge dalle parole dei ragazzi coinvolti in un’indagine motivazionale sulla lettura del 2018.
Chi mai vorrebbe fare questa fine, soprattutto in adolescenza, quando il nostro corpo è nel pieno delle sue energie e va mostrato, pompato, agitato e sfruttato in tutte le maniere possibili? La domanda è, naturalmente, retorica.
Spesso si pensa che ad un bambino, ormai ragazzo, basti insegnare a leggere e scrivere perché poi ci si possa sentire in diritto di rimproverargli quando non lo fa o se non lo fa bene. Ebbene non basta saper leggere per volerlo fare.
La lettura è un habitus che può stare stretto, o largo, che bisogna provare in camerino prima dell’acquisto. La biblioteca scolastica è quella taverna in cui i ragazzi, anche quelli provenienti dai contesti più culturalmente deprivati, devono poter parlare di storie, di esperienze, di opinioni, una piazza per incontrare i libri, certo, ma soprattutto lettori e lettrici; una bottega per cucire il proprio habitus di lettore su misura, svecchiandolo dalla vecchia immagine topesca, in modo da poterci crescere dentro.
The complex degradations of the urban spaces and social behaviours, a progressive consesus on topics such as land consumption and urban regeneration, scarcity of resources and permanence of inequalities indicate the needs but also the possibility to influence the public opinin and the production of public policies oriented towards an integration between economy, environment and society .
New individuals, new creative groups, and new collaborative networks get organized to “reconquer” public spaces – spatially, physically and politically. They can be temporary or permanent, physical or immaterial, spontaneous or organized. A factor of importance is that they are initiated by non-institutional actors who are trying to invent, experiment, stimulate processes, programmes, uses, and social interactions within public spaces.
More Related Content
Similar to Donatella Natoli - La Biblioteca Le Balate di Palermo
Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale, ...Luisa Marquardt
La presentazione PPT si riferisce al videointervento di Beatrice Eleuteri, Dottoranda presso l'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo "Il fantasma del lettore. Libro e biblioteca nell’immaginario adolescenziale".
Abstract
Un essere informe, o troppo magro o troppo grasso (comunque non molto in salute in quanto, ovviamente, non fa sport), chino su una scrivania, al buio, solo, con la fioca luce di una lampada a rischiarare le pagine giallastre su cui sta perdendo la vista (indossa infatti, il più delle volte, occhiali a fondo di bottiglia). Non ha amici, non ha fidanzato/fidanzata, si veste da anziano e ha perso ogni contatto con la realtà, tant’è che quando parla non lo si capisce. È il lettore, o meglio, l’immagine che di lui emerge dalle parole dei ragazzi coinvolti in un’indagine motivazionale sulla lettura del 2018.
Chi mai vorrebbe fare questa fine, soprattutto in adolescenza, quando il nostro corpo è nel pieno delle sue energie e va mostrato, pompato, agitato e sfruttato in tutte le maniere possibili? La domanda è, naturalmente, retorica.
Spesso si pensa che ad un bambino, ormai ragazzo, basti insegnare a leggere e scrivere perché poi ci si possa sentire in diritto di rimproverargli quando non lo fa o se non lo fa bene. Ebbene non basta saper leggere per volerlo fare.
La lettura è un habitus che può stare stretto, o largo, che bisogna provare in camerino prima dell’acquisto. La biblioteca scolastica è quella taverna in cui i ragazzi, anche quelli provenienti dai contesti più culturalmente deprivati, devono poter parlare di storie, di esperienze, di opinioni, una piazza per incontrare i libri, certo, ma soprattutto lettori e lettrici; una bottega per cucire il proprio habitus di lettore su misura, svecchiandolo dalla vecchia immagine topesca, in modo da poterci crescere dentro.
The complex degradations of the urban spaces and social behaviours, a progressive consesus on topics such as land consumption and urban regeneration, scarcity of resources and permanence of inequalities indicate the needs but also the possibility to influence the public opinin and the production of public policies oriented towards an integration between economy, environment and society .
New individuals, new creative groups, and new collaborative networks get organized to “reconquer” public spaces – spatially, physically and politically. They can be temporary or permanent, physical or immaterial, spontaneous or organized. A factor of importance is that they are initiated by non-institutional actors who are trying to invent, experiment, stimulate processes, programmes, uses, and social interactions within public spaces.
IL MITREO–ARTE CONTEMPORANEA è una prestigiosa location di 800mq, concessa in uso all’impresa ISIDE dal XV Municipio Arvalia di Roma, che ne ha condiviso intenti ed obbiettivi, divenendo il primo partner.
Donatella Natoli - La Biblioteca Le Balate di Palermo
1. La Biblioteca Le Balate di Palermo
Dott.ssa Donatella Natoli – Palermo
Roma 18 Maggio 2013
2. Biblioteca Le Balate - Palermo
L‟antica chiesa di una confraternita, in cui è allocata la
biblioteca è bella, anche se il restauro di una trentina
di anni fa non l‟ha valorizzata al massimo.
Nella sistemazione della biblioteca abbiamo cercato di
mantenere la nudità che ci è stata
consegnata, sottraendoci alla tentazione di abbellirla.
3. Biblioteca Le Balate - Palermo
Una Biblioteca dei bambini in un quartiere
difficile, dove tutti i bambini, anche quelli che
hanno già sperimentato la fatica di
crescere, possano vivere con leggerezza e
consapevolezza l‟apertura verso il mondo.
4. Un luogo per capire,confrontarsi, giocare.
“In questa biblioteca mi piace l‟odore” K. 7 anni
“Qua mi sembra che capisco” G. 9 anni
Spazio pacificato (Pierre Riboulet) rispetto a
case troppo piccole e affollate, spazio
pacificato rispetto all‟emarginazione a
scuola, rispetto all‟emarginazione in famiglia.
Biblioteca Le Balate - Palermo
5. Biblioteca Le Balate - Palermo
Servizio culturale territoriale per tutti. Può esserci in
ogni parte del mondo, città e spazi rurali, con delle
caratteristiche comuni, ma nella operatività con
modalità e metodologie differenti, adeguate
strettamente al contesto, alle necessità ed ai
desideri degli abitanti del luogo.
6. Biblioteca Le Balate - Palermo
Nella Biblioteca Le Balate, fra le caratteristiche comuni
ci sono i libri, servizi multimediali, ci sono spazi di
vita: laboratori, incontri, spettacoli, merende.
Fra le caratteristiche specifiche c‟è l‟utilizzazione dei
libri e degli spazi come stimolo per percorsi
particolari, collettivi e/o individuali, osservando e
conoscendo i bambini e la loro vita.
7. Biblioteca Le Balate - Palermo
“Come è possibile che la Biblioteca prima non c‟era? Me
lo ha detto mio fratello che ha 15 anni” P. 10 anni
“Noi ormai non diamo più molto conto alla lettura e ai
libri, ma questo incontro potrà cambiare questa cosa”
R. 10 anni
8. Biblioteca Le Balate - Palermo
Palestra di democrazia: lettura, narrazione, capacità di
osservazione e critica, scambio.
I bambini narrano molto, dopo uno stimolo che spesso è
una lettura o un‟immagine, narrano, a loro modo, gioie
e difficoltà nelle relazioni familiari e scolastiche, che
bisogna ascoltare e capire, sospendendo qualsiasi
giudizio preventivo o affrettato.
9. Biblioteca Le Balate - Palermo
A volte sorprende una gioia intensa per episodi che
potrebbero sembrare normali
“Mia mamma mi ha detto che io la so aiutare” e gli occhi
di C. 9 anni brillano di felicità.
“E‟ stato bellissimo, siamo stati tutti alla Marina sul
prato e c‟era pure mio padre che era uscito (dal
carcere).” L. 9 anni
10. Biblioteca Le Balate - Palermo
La formazione degli operatori spinge ad un‟attenzione
ed un‟osservazione sempre vigili, infatti, in un
momento sereno, da un bambini può venire fuori
un‟esperienza vissuta, magari dolorosa, e quasi senza
accorgersene, il bambino chiede aiuto.
Durante un laboratorio sulle facce e le loro
espressioni, P. 8 anni dice:” E‟ più facile fare le
espressioni degli animali piuttosto che quelle degli
uomini, certe volte gli uomini sembrano buoni e sono
cattivi”
11. Biblioteca Le Balate - Palermo
La consuetudine allo scambio ed alla parola permette, a
volte, ai bambini di esprimere concetti molto
profondi.
Un giorno, S. 10 anni, disabile ed orfano da pochi mesi,
mi dice:”Tu morirai presto, vero? Senza offesa.” “E‟
possibile” rispondo, e lui:”Non preoccuparti la morte
lascia spazio e una luce per quelli che restano, la luce
è fatta dalle cose che abbiamo fatto insieme”
12. Biblioteca Le Balate - Palermo
A volte le aspettative dei genitori sono eccessive e
deleganti e allora l‟attenzione degli operatori è
rivolta al coinvolgimento dei genitori scoprendo
insieme le loro capacità genitoriali.
“Tu „u sai chi serbe a me figghiu, ma „sta vita nu l‟avi a
fare”.
13. Biblioteca Le Balate - Palermo
La missione specifica della Biblioteca Le Balate, ispirata
dalla sua localizzazione, oltre a quella generale di
tutte le Biblioteche per i bambini, abbiamo pensato
che dovesse essere rivolta anche alla prevenzione e
cura dei disagi e delle difficoltà, sviluppando
strumenti contro l‟ignoranza, il malessere e la
malattia
14. Biblioteca Le Balate - Palermo
L‟esperienza e il contatto con bambini di diversa
estrazione socio-culturale mi fa pensare che con
ciascuno il percorso educativo da fare insieme è
sempre lo stesso: riconciliare la cultura, intesa come
acquisizione elaborazione e sviluppo di conoscenze ed
esperienze, con un progetto di vita forgiato sul
rispetto di sé, degli altri e della natura.
15. Biblioteca Le Balate - Palermo
Una differenza importante fra i bambini più fortunati e
quelli meno fortunati è che per questi ultimi è
difficile credere che potranno realizzare il loro
progetto di vita.
Quanto c‟entra con questa difficoltà la possibilità di
vivere in case, scuole e biblioteche adeguate?