9. Un genere “liquido” “Una delle possibili varianti del cinema sul crimine o criminale. Generalmente può essere avvicinato al gangster movie o alla detective story perché i suoi protagonisti sono criminali o investigatori privati ma non poliziotti. Il noir è un genere basato sull’ambientazione; sobborghi, luoghi malfamati o semplicemente ripresi durante la notte sono scenografie abituali per film solitamente contraddistinti da una fotografia che privilegia i toni scuri. Sebbene il mystery finisca spesso per affiancarsi ad ambienti noir, questo genere tende a privilegiare la descrizione di un contesto sociale, spesso marginale o malavitoso, rispetto alla soluzione di un mistero.” L’ENCICLOPEDIA TEMATICA – CINEMA , Ed. L’Espresso Grandi Opere , Vol.20 , pag.516
10. Un genere “liquido” “[…] ad ogni tentativo di classificazione spuntano varie eccezioni alla regola soprattutto quando si parla di scelte tematiche, per cui forse è giusto dire che il noir è soprattutto un dato cromatico. Il dato sembra banale, ma in realtà implica una triplice scelta: di tecnica (luci artificiali), di intreccio (predominanza di scene notturne) e pragmatica (gli spettatori reagiscono in modo diverso di fronte ad una scena girata in esterni illuminati o in interni ed esterni bui)". Sorlin Pierre, The dark mirror in I colori del nero, 1989
11. Tra cinema e fumetto “Il movimento tecnico del cinema è mirato dai fumetti come un proprio, ineguagliabile, “doppio” in grado di praticare ogni obbiettivo di visualizzazione narrativa e dinamica grazie alla sua potenza tecnologica-spettacolare; mentre la libertà fantastica del fumetto è irresistibilmente osservata dal cinema come origine di una qualità audiovisiva e di un mondo narrativo fuori da qualsiasi condizionamento. Il cinema fornisce al fumetto regole tramite cui il movimento delle immagini diviene storia e racconto, come una sorta di “manuale formativo” della struttura mitologica che sostiene il montaggio fra vignette, parole e suoni. Il fumetto, dal canto suo, tocca dimensioni della fantasia che la tecnologia del cinema non sempre può rendere visibile, figurabile, percepibile, con la medesima forza e pregnanza”. Frezza Gino, Le carte del fumetto. Strategie e ritratti di un medium generazionale. E-book, Pag. 63
12. Tra cinema e fumetto “Torniamo alla narrazione. Juanjo, tu utilizzi a più riprese il piano soggettivo la cui apparizione risale al film noir, la tua è stata una scelta consapevole?” JG: “No, penso che sia più inconsapevole che altro. Infatti, il piano soggettivo appartiene al linguaggio cinematografico. Fa dunque parte dei codici che ho potuto assimilare e che mi piace utilizzare. Inoltre, rafforza il taglio cinematografico della narrazione nell’album. Che attinga le sue origini dal film noir, mi fa altrettanto comodo. […]” Guarnido J. e Diaz Canales J., Blacksad. I retroscena dell’inchiesta …, 2005, pag. 12
21. Personaggi animalizzati: perché? “Perché la scelta di realizzare un poliziesco realista dove gli uomini sono animali?” JDC: ”Era forse l’aspetto più interessante del progetto e al tempo stesso uno dei più rischiosi. Malgrado l’apparenza semplice della storia, l’idea di “sguinzagliare gli animali” in un ambiente e in una trama realista, era un po’ rischiosa. Mischiando il genere noir e il genere “animalista”, si ottiene un gioco di contrasti di grande ricchezza. […]” JG: “[…] Adoro disegnare gli animali e applicare questo trattamento più o meno realista ai personaggi animalizzati era una sfida grafica interessante da accettare. […]”
22. Personaggi animalizzati: perché? “Contrariamente al proverbio “l’abito non fa il monaco”, i personaggi di Blacksad non escono dal loro ruolo? La loro natura detta il loro comportamento. Perché aver scelto questa opzione e non esserne usciti?” JDC: “[…]Ci è parso molto interessante maneggiare una galleria di personaggi il cui aspetto fisico già ci informava su quale sarebbe stata la loro personalità. […] Il fatto di avere solo qualche carattere dipinto con immagini, senza dover descrivere il perché del suo comportamento, è terribilmente vantaggioso. […]”
37. Natalia Wilford: la donna fatale davvero fatale JG: “[…] Questa pagina arricchisce molto il carattere di Natalia. Nella vignetta in alto, mostra una vulnerabilità molto vicina a quella di Marilyn.”
38. Personaggi e Archetipi “Lo psicologo svizzero, Carl G. Jung, usò il termine di archetipi, nel senso di modelli di temperamento che discendevano dall’antichità dell’uomo e che rappresentavano un’eredità comune all’intera specie umana. ” Vogler C., Il viaggio dell’eroe, Dino Audino Editore, Roma, 2005, pag. 23 “Gli archetipi sono un linguaggio con cui possiamo creare infiniti personaggi. Offrono un modo per capire quale funzione stia svolgendo un personaggio in un dato momento del racconto.” Ibidem, pag. 57
39. BLACKSAD#1: Da qualche parte tra le ombre NOME: John Blacksad (Gatto) RUOLO: Investigatore privato ARCHETIPO: Eroe (solitario dedito anche alla comunità)
40. BLACKSAD#1: Da qualche parte tra le ombre NOME: Natalia Wilford (Gatta) RUOLO: Attrice ARCHETIPO: Femme Fatale/Mutaforme
41. BLACKSAD#1: Da qualche parte tra le ombre NOME: Smirnov (Cane pastore tedesco) RUOLO: Commissario di polizia ARCHETIPO: Mentore
42. BLACKSAD#1: Da qualche parte tra le ombre NOME: Ivo Statoc (Rospo) RUOLO: Self-made-man, il più ricco e potente della città ARCHETIPO: Cattivo/Ombra
43. BLACKSAD#1: Da qualche parte tra le ombre NOME: Sconosciuto (Lucertola) RUOLO: Scagnozzo ARCHETIPO: Messaggero
60. Login: per accedere al sito dopo la registrazione Menu di navigazione Porta di ingresso alla Piattaforma A.R.G. Visualizzazione Contenuti
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64. Alternate Reality Game "Gli Arg generano comunità molto appassionate, possiamo chiamarle “menti alveari” o “collective intelligence” che agiscono come dei catalizzatori in grado di dare vita al mondo. Gli Arg vivono su tutte le piattaforme reali e virtuali: di fatto guardiamo al mondo stesso come una piattaforma da sfruttare per prolungare l’esperienza. Solitamente iniziano con un cosiddetto rabbithole, il punto di accesso all’esperienza che è presente nel mondo reale; portare l’utente dentro la realtà fisica è un ingrediente fondamentale per generare entusiasmo,curiosità e attenzione“ Susan Bonds, presidente e amministratore delegato di 42entertainment
73. BLACKSAD “Roman Holiday” Periodo di gioco: Due mesi Premi/guadagni per i partecipanti: premi dagli sponsor Mezzi di interazione: siti web, blog, adesivi, scritte, locali Online/offline gaming: online e offline Requisiti speciali per i partecipanti: nessuno Team di sviluppo: Catèkla Modello di finanziamento: Sponsor, merchandising e cobranding Sito web: www.blacksad.it