Tendenza artistica diffusasi in Europa, America e Giappone negli anni Cinquanta caratterizzata dal rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali rapportabili alla tradizione culturale precedente.
Le ragioni profonde di tale rifiuto sono da ritrovare nello stato di disagio succeduto all'immane tragedia della seconda guerra mondiale e al disinteresse per una realtà naturale e umana che ha potuto comprendere tale orrore.
Invito alla lettura di Riccardo Falcinelli: Figure. Come funzionano le immagi...KEA s.r.l.
Senza che ne siamo necessariamente consapevoli, le caratteristiche formali delle immagini guidano le nostre azioni, il nostro sguardo e il processo di elaborazione della “nostra” storia basata sulla percezione dei contenuti dell’immagine.
La scoperta dell’importanza del “come” (e non solo del “che cosa”) delle immagini è legato a un bel ricordo d’infanzia, quando Riccardo Falcinelli - sotto la guida della madre - esperisce, per approssimazioni successive, la distanza giusta a cui guardare le Ninfee di Monet…
EC_: lezioni in arte ed architettura segnicoportato segnicoportantigiovanni Colombo
GE_: meine Unterrichten in Architektuer als Semiologische Einfassungen,. Hierher ist nicht SEMIOLOGIE VON UMBERTO ECO als GUELTIGE SEMIOLOGIE anerkannt. A1360 und 09171
Tendenza artistica diffusasi in Europa, America e Giappone negli anni Cinquanta caratterizzata dal rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali rapportabili alla tradizione culturale precedente.
Le ragioni profonde di tale rifiuto sono da ritrovare nello stato di disagio succeduto all'immane tragedia della seconda guerra mondiale e al disinteresse per una realtà naturale e umana che ha potuto comprendere tale orrore.
Invito alla lettura di Riccardo Falcinelli: Figure. Come funzionano le immagi...KEA s.r.l.
Senza che ne siamo necessariamente consapevoli, le caratteristiche formali delle immagini guidano le nostre azioni, il nostro sguardo e il processo di elaborazione della “nostra” storia basata sulla percezione dei contenuti dell’immagine.
La scoperta dell’importanza del “come” (e non solo del “che cosa”) delle immagini è legato a un bel ricordo d’infanzia, quando Riccardo Falcinelli - sotto la guida della madre - esperisce, per approssimazioni successive, la distanza giusta a cui guardare le Ninfee di Monet…
EC_: lezioni in arte ed architettura segnicoportato segnicoportantigiovanni Colombo
GE_: meine Unterrichten in Architektuer als Semiologische Einfassungen,. Hierher ist nicht SEMIOLOGIE VON UMBERTO ECO als GUELTIGE SEMIOLOGIE anerkannt. A1360 und 09171
La mostra Memoria Variabile presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Maggie Cardelús, Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet, Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov, Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta, Davide Mosconi, Daniel Pitín, Catherine Poncin, Kurt Ralske, Moira Ricci, Sylvie Romieu, Eric Rondepierre, Indre Serpytyte, Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidović, Ciro Vitale, Roger Welch.
@ Galleria Milano
a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini
Un punto di vista “tendenzioso” da architetto:
un tentativo di navigare tra le faticose interperie della cultura architettonica contemporanea, un racconto e uno sguardo su un passato recente, visti come le origini dei tempi odierni.
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazion...Raul Gabriel
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazione Divisionismo Tortona-Museo Diocesano Tortona- testi di Paolo Bolpagni e Alessandro Beltrami
L'Astrattismo attraverso le esperienze del Cavaliere Azzurro, del Raggismo, Suprematismo, Costruttivismo e De Stijl
Abstract art seen through the experiences of "Der Blaue Reiter", Rayonism, Suprematism, Costructivism and De Stijl
La mostra Memoria Variabile presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Maggie Cardelús, Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet, Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov, Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta, Davide Mosconi, Daniel Pitín, Catherine Poncin, Kurt Ralske, Moira Ricci, Sylvie Romieu, Eric Rondepierre, Indre Serpytyte, Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidović, Ciro Vitale, Roger Welch.
@ Galleria Milano
a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini
Un punto di vista “tendenzioso” da architetto:
un tentativo di navigare tra le faticose interperie della cultura architettonica contemporanea, un racconto e uno sguardo su un passato recente, visti come le origini dei tempi odierni.
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazion...Raul Gabriel
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazione Divisionismo Tortona-Museo Diocesano Tortona- testi di Paolo Bolpagni e Alessandro Beltrami
L'Astrattismo attraverso le esperienze del Cavaliere Azzurro, del Raggismo, Suprematismo, Costruttivismo e De Stijl
Abstract art seen through the experiences of "Der Blaue Reiter", Rayonism, Suprematism, Costructivism and De Stijl
IAD - Innovation Art Design è una etichetta indipendente di design artistico di qualità.
Quello che ci anima e dà vita al nostro progetto è la passione per l’arte, il desiderio di diffonderla a un pubblico sempre più vasto attraverso eventi, mostre, iniziative su misura e anche sul web.
La ricerca della qualità dirige le scelte di IAD nel mondo multiforme delle arti visive contemporanee ed è la linea guida che ha ispirato la realizzazione di un progetto unico ed esclusivo.
5. 5
Le due grandi retrospettive
1980: Lea Vergine al Palazzo Reale di Milano, L’altra metà
dell’Avanguardia (dedicata alle artiste del secondo Novecento)
1982: Achille Bonito Oliva alle Mura Aureliane di Roma dopo il
grande successo della Transavanguardia, da lui lanciata alla
Biennale di Venezia del 1980. Il titolo, Avanguardia
Transavanguardia.
6. 6
Da dove la passione per il colore
e per la forma?
da
MATISSE
Matissiana, 1982
8. 8
IL GRUPPO FORMA 1
Antonio Sanfilippo Pietro Consagra, Mino Guerrini, Ugo Attardi, Carl aAccardi, Achille Perilli, Antonio
Sanfilippo, Piero Dorazio (manca Giulio Turcato)
Via Margutta, 48 - Lo studio di Guttuso
9. 9
IL MANIFESTO FORMA 1
(marzo 1947)
Noi ci proclamiamo FORMALISTI e MARXISTI, convinti che i termini marxismo e formalismo non siano
INCONCILIABILI, specialmente oggi che gli elementi progressivi della nostra società debbono
mantenere una posizione rivoluzionaria e AVANGUARDISTICA e non adagiarsi nell’equivoco di un
realismo spento e conformista che nelle sue più recenti esperienze in pittura e in scultura ha
dimostrato quale strada limitata e angusta esso sia.
1. In arte esiste soltanto la realtà tradizionale e inventiva della forma pura.
2. Riconosciamo nel formalismo l’unico mezzo per sottrarci a influenze
decadenti, psico-logiche, espressionistiche.
3. Il quadro, la scultura, presentano come mezzi di espressione: il colore, il
disegno, le masse plastiche, e come fine un’armonia di forme pure.
4. La forma è mezzo e fine; il quadro deve poter servire anche come
complemento decorativo di una parete nuda, la scultura, anche come
arredamento di una stanza – il fine dell’opera d’arte, è l’utilità, la bellezza
armoniosa, la non pesantezza.
5. Nel nostro lavoro adoperiamo le forme della realtà oggettiva come mezzi
per giungere a forme astratte oggettive, ci interessa la forma del limone, e
non il limone.
10. 10
LA REAZIONE DI TOGLIATTI E
DI GUTTUSOTROMBADORI
Roderigo di Castiglia
Rinascita del 10 ottobre 1948
11. 11
1949 - 1953
Prime mostre (Art Club - Padiglione “greco” di Venezia)
Matrimonio (1950)
Nascita della figlia Antonella (1951)
a Parigi incontro con Magnelli e la pittura informale di Fautrier ed
Hartung
12. 12
L’arciere e la nascita della pittura
di segno
1964:
SALA PERSONALE
ALLA BIENNALE DI
VENEZIA
SEPARAZIONE DAL
MARITO
13. 13
Tenda, 1965
Il segno
sempre più verso
il margine del quadro,
fino a voler conquistare
lo spazio.
(Francesco Impellizzeri)
19. 19
Accardi metafisica?
Solo a questo punto possiamo forse permetterci una piccola considerazione; ed è che ogni vero grande artista, anche lontano
da qualsivoglia professione religiosa o tematizzata gnosi, non può che raggiungere un tale livello di umano
autotrascendimento, da lasciare, per dirla con un’espressione di Quasimodo, “una curva di domande sempre aperte”. Una
Accardi metafisica, dunque? Non lei, ma la sua pittura. "Se per metafisica intendiamo ciò che realmente la metafisica è, un
modo di vedere oltre le cose, la pittura di Carla Accardi lo è come poche. Per scrittura di segni, infatti, non bisogna intendere
la descrizione di episodi cabalistici, ma l'allusione all'enigma, a un significato di fronte a cui la ragione è insufficiente"29. Ed
è questo sconfinamento dell’intelletto che allontana la Accardi dal decorativismo, pur tenendo lei in grande conto la
decorazione; è questo ciò che impedisce al suo segno oggettivo, “senza significato”, di diventare insignificante. Rispetto al
marito Sanfilippo il cui segno si avviluppa all’interno della superficie del quadro, quello della Accardi, come abbiamo visto,
va in fuga dalla superficie; ma, ad un certo punto, anche dallo spazio, “oltre” il finito della parete (vedi l’istallazione pittorica
Oltre, del 1982).