Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Corso di Laurea in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo
«… se ho un talento è quello di amare quel piccolo mondo racchiuso tra le spesse mura di questo edificio e soprattutto mi piacciono le persone che lavorano in questo mondo piccolo, fuori di qui c’è il mondo grande e qualche volta capita che il mondo piccolo riesca a rispecchiare il mondo grande tanto da farcelo capire un po’ meglio… in ogni modo riusciamo a dare a tutti coloro che vengono qui la possibilità se non altro per qualche minuto, per qualche secondo, di dimenticare il duro mondo che è là fuori… il nostro teatro è un piccolo spazio fatto di disciplina, coscienza, ordine e amore».
Da Fanny e Alexander di Ingmar Bergman.
Domenica 16 luglio a Rocca San Casciano (Forlì)
ALLA POETICA CINEMATOGRAFICA DI PUPI AVATI
IL XXVIII PREMIO INTERNAZIONALE
C.A. CAPPELLI
Premio alla carriera anche all’attore Gianni Cavina protagonista di tanti film del regista bolognese -
In programma un Gran Concerto dell’Orchestra Rossini con le musiche che Riz Ortolani ha scritto per Avati -
Grande attesa in tutto il mondo dello spettacolo per l’assegnazione del Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli al regista di Bologna Pupi Avati. La cerimonia della consegna del prestigioso riconoscimento, giunto alla XXVIII edizione, avrà luogo domenica 16 luglio alle ore 21, nella storica Piazza Garibaldi di Rocca San Casciano, città natale del mitico editore e manager teatrale romagnolo il quale, nella sua luminosa carriera ha fatto grandi teatri come il Comunale di Bologna e l’Arena di Verona, portando al pubblico, oltre alla grande musica dell’opera e del balletto, le storiche compagnie di prosa della metà del nostro ‘900.
Dodo Frattagli, presidente dell’Associazione Cappelli che organizza assieme al Comune e alla Pro Loco di Rocca il premio, con questa scelta hanno voluto in particolare rendere omaggio non solo alla dimensione poetica della narrativa cinematografica di Pupi Avati, ma anche alla sua costante dedica alla gente dell’Emilia Romagna, da sempre protagonista dei suoi film.
E protagonista della filmografia di Avati, che avrebbe voluto intraprendere una carriera da jazzista, suonando il clarinetto come Hengel Gualdi, è stata sempre la musica. Una musica originale che per tantissimi film gli ha composto Riz Ortolani, magnifico musicista di Pesaro. E per onorare questo artista, assieme a Pupi Avati, sarà a Rocca San Casciano la famosa Orchestra Rossini di Pesaro con un programma di musiche dai film del regista di Bologna.
La manifestazione, come sempre condotta dal giornalista e musicologo Daniele Rubboli, prevede anche un Premio alla Carriera per il popolare attore Gianni Cavina, bolognese come Avati, il quale è stato geniale protagonista di tanti titoli del regista bolognese con il quale ha pure collaborato ad alcune sceneggiature.
L’orchestra Rossini sarà diretta dal M° Noris Borgogelli giovane artista di Fano, da tempo direttore artistico della stessa orchestra Rossini, e si avvarrà della partecipazione del celebre trombettista e direttore d’orchestra perugino Francesco Marconi. L’ingresso è libero
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
Tesi in Storia del Teatro Contemporaneo di Gianna Giachetti
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Corso di Laurea in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo
«… se ho un talento è quello di amare quel piccolo mondo racchiuso tra le spesse mura di questo edificio e soprattutto mi piacciono le persone che lavorano in questo mondo piccolo, fuori di qui c’è il mondo grande e qualche volta capita che il mondo piccolo riesca a rispecchiare il mondo grande tanto da farcelo capire un po’ meglio… in ogni modo riusciamo a dare a tutti coloro che vengono qui la possibilità se non altro per qualche minuto, per qualche secondo, di dimenticare il duro mondo che è là fuori… il nostro teatro è un piccolo spazio fatto di disciplina, coscienza, ordine e amore».
Da Fanny e Alexander di Ingmar Bergman.
Domenica 16 luglio a Rocca San Casciano (Forlì)
ALLA POETICA CINEMATOGRAFICA DI PUPI AVATI
IL XXVIII PREMIO INTERNAZIONALE
C.A. CAPPELLI
Premio alla carriera anche all’attore Gianni Cavina protagonista di tanti film del regista bolognese -
In programma un Gran Concerto dell’Orchestra Rossini con le musiche che Riz Ortolani ha scritto per Avati -
Grande attesa in tutto il mondo dello spettacolo per l’assegnazione del Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli al regista di Bologna Pupi Avati. La cerimonia della consegna del prestigioso riconoscimento, giunto alla XXVIII edizione, avrà luogo domenica 16 luglio alle ore 21, nella storica Piazza Garibaldi di Rocca San Casciano, città natale del mitico editore e manager teatrale romagnolo il quale, nella sua luminosa carriera ha fatto grandi teatri come il Comunale di Bologna e l’Arena di Verona, portando al pubblico, oltre alla grande musica dell’opera e del balletto, le storiche compagnie di prosa della metà del nostro ‘900.
Dodo Frattagli, presidente dell’Associazione Cappelli che organizza assieme al Comune e alla Pro Loco di Rocca il premio, con questa scelta hanno voluto in particolare rendere omaggio non solo alla dimensione poetica della narrativa cinematografica di Pupi Avati, ma anche alla sua costante dedica alla gente dell’Emilia Romagna, da sempre protagonista dei suoi film.
E protagonista della filmografia di Avati, che avrebbe voluto intraprendere una carriera da jazzista, suonando il clarinetto come Hengel Gualdi, è stata sempre la musica. Una musica originale che per tantissimi film gli ha composto Riz Ortolani, magnifico musicista di Pesaro. E per onorare questo artista, assieme a Pupi Avati, sarà a Rocca San Casciano la famosa Orchestra Rossini di Pesaro con un programma di musiche dai film del regista di Bologna.
La manifestazione, come sempre condotta dal giornalista e musicologo Daniele Rubboli, prevede anche un Premio alla Carriera per il popolare attore Gianni Cavina, bolognese come Avati, il quale è stato geniale protagonista di tanti titoli del regista bolognese con il quale ha pure collaborato ad alcune sceneggiature.
L’orchestra Rossini sarà diretta dal M° Noris Borgogelli giovane artista di Fano, da tempo direttore artistico della stessa orchestra Rossini, e si avvarrà della partecipazione del celebre trombettista e direttore d’orchestra perugino Francesco Marconi. L’ingresso è libero
Power Point illustrato durante la prima conferenza di approfondimento di storia della canzone partenopea nel corso della II Crociera della Musica Napoletana.
Verrà mostrato un excursus di tutti i grandi nomi della canzone napoletana, dalle origini alla decadenza
Power Point illustrato durante la prima conferenza di approfondimento di storia della canzone partenopea nel corso della II Crociera della Musica Napoletana.
Verrà mostrato un excursus di tutti i grandi nomi della canzone napoletana, dalle origini alla decadenza
1. Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese
Trapani
I pionieri del tetro siciliano
a cura di Giuseppe Passalacqua
30 aprile 2022
2.
3. Nino Martoglio (Belpasso, 3 dicembre 1870 –
Catania, 15 settembre 1921) è stato
un regista, sceneggiatore, scrittore e poeta italiano.
4. Figlio di un giornalista,
Luigi, ex garibaldino e di Vincenza
Zappalà Aradas, maestra elementare
5. Fondò nel 1889 a soli 19 anni un settimanale
umoristico e satirico il D'Artagnan, dove
pubblicò alcune sue poesie
6. Tutte le sue poesie vennero poi raccolte
nel volume Centona
7. Le sue poesie vennero apprezzate da
Giosuè Carducci soprattutto per il
verismo descrittivo delle bellezze del
caratteristico paesaggio dell'isola
8. 'O SCURU 'O SCURU Sonetti siciliani sulla "maffia“
LI ME' SUNETTI
Ju li cugghivi 'mmenzu li lurdumi,
'ntra li taverni, 'ntra lu lupanaru,
unni lu nostru suli é tantu avaru
di luci, nè virtù, nè c'è custumi.
Ju li cugghivi unni paru paru
lu sangu allimarratu scurri a sciumi,
unni lu scuru è fittu e c'è pri lumi
sulu ôcche luci luci picuraru.
9. E li cugghii di notti, sgammittati,
tastiannu comu l'orvi muru muru
e zuppicannu comu li sciancati.
Pricchissu, ed anchi pricchi su'
sicuru chi a fari lustru non su'
distinati,
ju li vosi chiamari: «'o scuru, 'o
scuru»
10. Nel 1910 fondò a Roma la struttura stabile del
primo "Teatro Minimo" presso il Teatro
Metastasio, curando la regia di numerosi atti
unici
11. L'aria del continente è un film del 1935 diretto da Gennaro
Righelli, tratto dall'omonima commedia di Nino Martoglio.
12.
13.
14. Angelo Musco (Catania, 18 ottobre 1871 –
Milano, 6 ottobre 1937) è stato un attore
italiano di cinema e teatro
15. Entrò nel teatro all'età di sedici anni con
l'"Opera dei pupi", il teatro
tradizionale siciliano, e nel 1884 venne
scritturato dalla compagnia marionettistica di
Michele Insanguine.
16. La bravura di Musco stava nella sua comicità e
nell'interpretazione psicologica dei personaggi che
rappresentava.
17. L'eredità dello zio buonanima è
un film del 1934, diretto dal
regista Amleto Palermi.
18. Accanto al grande Angelo Musco, in
“L’eredità dello zio Buonanima”, da
sinistra Zoe Incrocci, Lulù Marinelli, Elda
De Giorgi e Annina Bragaglia
23. Virginia Balistrieri, citata anche
come Virginia Balestrieri (Trapani, 15
gennaio 1888 – Roma, 3 agosto 1960), è
stata un'attrice italiana.
24. Attrice teatrale e di cinema, Virginia Balistrieri ha
iniziato a recitare vicino a Giovanni Grasso e sotto la
direzione di Nino Martoglio nel cinema muto
25. Sperduti nel buio è un film muto italiano
del 1914 diretto da Nino Martoglio e, secondo
alcuni studiosi, anche da Roberto Danesi[1]
26. L'abbandono della piccola Paolina e di sua
madre (foto di scena con Vittoria Moneta e
Dillo Lombardi)
27. Successivamente ha recitato al fianco di numerosi
attori italiani, fra cui Umberto Spadaro, Vittorio De
Sica, Virna Lisi, Amedeo Nazzari, Nino
Taranto, Anthony Quinn e Vittorio Gassman
.
28. La sua più importante interpretazione è il ruolo
di Santuzza ne la Cavalleria rusticana di Mario
Gargiulo Moglie di Giovanni Grasso jr., attore (1888-
1963), era sorella di Desdemona Balistrieri, anch'essa
attrice e moglie di Angelo Musco. Morì a Roma
29. Foto di scena con Maria Carmi nel ruolo della
perfida Livia. L'attrice italo - tedesca ottenne
con il film di Martoglio un notevole successo,
interrotto poi dalla guerra
30. Primavera 1914: (da sin.) Giovanni Grasso, Maria Carmi. Dillo
Lombardi, il regista Nino Martoglio, l'autore Roberto Bracco,
Virginia Balistrieri a Napoli durante una pausa della lavorazione
di Sperduti nel buio
31.
32. Marinella Bragaglia era nata il 7 novembre del 1882 su un piroscafo
che solcava il mare di fronte a Palma di Montechiaro
36. il 19 luglio del 1918, mentre si trovava sul piroscafo Adria per
recarsi in Tunisia un siluro colpì l’imbarcazione su cui viaggiava
e lei scomparve tra i flutti del mare vicino all’isola di Pantelleria.