Lo studio è stato realizzato con l'obiettivo di approfondire le opportunità di una strategia 4.0 all'interno dei settori moda, chimica-farmaceutica; utility. Il lavoro è stato strutturato su quattro livelli di analisi. Dopo una prima definizione del concetto di manifattura 4.0, si è passati a raccontare il posizionamento di policy rispetto alla prospettiva 4.0, per poi delineare una fotografia statistica rispetto al livello di innovazione delle imprese nei settori della Filctem, fino a completare l’indagine attraverso interviste a stakeholder ai quali è stato affidato il compito di leggere ed interpretare scenari della Lombardia e dei settori Filctem all’interno del quadro 4.0
art. 18 come possibile benefit per chi cambia lavoro e ha un profilo professionale di eccellenza ? è possibile
quanto costa la decontribuzione? le stime al 2018 del numero dei contratti a tutele crescenti.. 1 ml, forse un po troppa prudenza ?
art.18/legge 330 come benefit? è possibile a livello individuale negoziare deroghe se si cambia lavoro e se si ha un profilo professionale elevato; 7,6 mln su 22,2 mln sono i tutelati dall'art 18; quanto costa la decontribuzione per i prossimi 3 anni? quali sono le stime ministeriali sul numero di contratti a tutele crescenti dal 2015-al 2018? leggi ......
General Report, sull’andamento economico ed occupazionale del commercio, del turismo e dei servizi, realizzato dal Centro studi EBiComLab.
Criticità, aspettative e strategie di rilancio
a cura di EBiComLab Centro studi sul terziario trevigiano
http://confcommtreviso.socialhub.biz/it/mediawall/il-terziario-cresce
109 Tavola Rotonda “Quarta rivoluzione industriale: benefici per imprese o la...Cristian Randieri PhD
Un’occasione per riacquisire competitività, ma è necessaria una trasformazione attenta che comprenda a fondo il fenomeno per evitare ricadute sul livello occupazionale.
Con Alberto Muritano, CEO di Posytron (www.posytron.com), Francesco Tieghi, responsabile digital marketing ServiTecno (www.servitecno.it), Guido Porro, managing director Euromed Dassault Systèmes (www.3ds.com/it/), Cristian Randieri, president & CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Michele Dalmazzoni, collaboration & business outcome leader Cisco Italia (www.cisco.com/c/it_it), Giuseppe Biffi, Simatic PLC group manager di Siemens Italia (www.siemens.it), Diego Tamburini, manufacturing industry strategist di Autodesk (www.autodesk. it), Ezio Fregnan, Comau HR training manager (www.comau.com), Giuseppe D’Amelio, IM Solutions & Services director - Information & imaging Solutions di Canon Italia (www.canon.it), Paolo Carnovale, head of product marketing industrial di RS Components (it. rs-online.com), Sophie Borgne, marketing director - Industry di Schneider Electric (www.schneider-electric.it).
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/ao-giugno-luglio-2016-3
Il rapporto di ricerca realizzato da Ares 2.0 in collaborazione con l'ufficio studi della Filctem, propone una lettura delle principali dinamiche economiche del Mezzogiorno. Il percorso di indagine si conclude con un capitolo dedicato alle priorità di policy. L'indagine è stata presentata alla Fiera del levante di Bari alla presenza del Segretario Generale della Filctem EMILIO MICELI, il Viceministro dello sviluppo economico TERESA BELLANOVA, Il presidente delle Regione Puglia MICHELE EMILIANO, la segretaria generale della CGIL SUSANNA CAMUSSO.
Notiziario periodico dell'Agorà sulle politiche e gli strumenti progettuali nel campo dell'Apprendimento Permanente in Italia (nel contesto europeo del LifeLong Learning)
1. di ANTONIO PANIGALLI
7
OPINIONI
È
ormai un dato di fatto e in
qualche maniera sta diventan-
do anche coscienza comune:
le criticità e la complessità
della fase che stiamo attraversando pre-
vede un cambiamento strutturale senza
precedenti nella storia!
L’Italia e in generale tutti i Paesi indu-
strializzati, oggi, in maniera sempre più
pressante, si interrogano sul tema del
lavoro e sulle logiche macroeconomiche
che stanno a monte e a valle di questo im-
prescindibile cruciale valore sociale
Fino a quando il modello economico/
industrialeerapraticamentestaticoegeo-
graficamente circoscritto, generare nuovi
posti di lavoro era esclusivamente una
equazione data da tecnologia/mercato e
investimenti, ma oggi gli strumenti (an-
tichi) anticongiunturali non funzionano
più come una volta perché la tecnologia
e gli approcci produttivi cambiano con un
ritmo mai visto prima, e i paesi cosiddet-
ti emergenti sfruttano leve, non sempre
moltolecite,chenelnostrostatodidiritto
sono inimmaginabili.
Ciò che prima era prevedibile, e quindi
pianificabile, oggi è diventato di fatto im-
prevedibile.
Nessuna impresa è in grado di sapere con
precisione cosa produrrà fra tre anni, per
chi, in che modo e con quali risorse uma-
ne.
Tutti quanti – chi si accinge alla ricerca di
un nuovo posto di lavoro, chi già lavora,
chi ha dei figli per i quali è preoccupato
di trovare una collocazione lavorativa, chi
deve formare coloro che dovranno lavo-
rare, chi ha la responsabilità di gestire le
politiche o di salvaguardare la dignità dei
lavoratori o di organizzare le imprese –
sono nella condizione di dover abbando-
nare vecchi modelli di riferimento e vec-
chi parametri concettuali, che sono stati
costruiti nell’ultimo secolo.
Fino a non molto tempo fa, il posto di la-
voro aveva una durata media di 40 anni e
sipotevasupporrecheunapersonapotes-
LA SOCIETÀ POST-CRESCITA
se proseguire nella stessa posizione, con
eventuali avanzamenti di carriera, per tut-
ta la sua vita lavorativa, dai 20 ai 60 anni.
Oggi “drasticamente” non è più così!
Un posto di lavoro è destinato ad essere
estremamenteflessibile,lasuaduratame-
dia è destinata a durare pochi anni e sarà
semprepiùlegataalladuratadiunatecno-
logia e/o dell’organizzazione che intorno
a questa tecnologia si aggrega, sia a livello
di singole imprese sia a livello di sistema
economico.
Queste sono e saranno le condizioni di
quella che viene definita “mobilità”, che
per certi aspetti giustamente ha fatto da
spauracchio alla forza lavoro perché il
termine mobilità è spesso stato usato e/o
abusato per trasmettere incertezza e insi-
curezza e da qualcuno anche demagogi-
camente cavalcato come argomentazione
politica.
Un sistema però arroccato sulla difesa
delle posizioni de facto è un sistema che
si auto-condanna al suicidio e l’Italia da
questo punto di vista è particolarmente
debole, proprio per questo “devono”
essere avviate e velocemente concluse le
“radicali” riforme strutturali del sistema
Italia (es. riforma pensionistica, riforma
della giustizia e riforma del sistema im-
positivo).
Certo, l’ennesima follia la si scopre leg-
gendo i dati che emergono dalla Unità di
valutazionedegliinvestimentipubblicidel
Dipartimento Sviluppo Economico, nei
quali, non di rado, si trovano analisi che
definiscono un parametro di spesa deter-
minato dal rapporto tra l’investimento o
finanziamento a fondo perduto pubblico
(Stato, Regione, Comunità europea, ecc.)
e il numero di posti di lavoro prodotti:
orbene risulta che in molti casi produr-
re un nuovo posto di lavoro sia costato
(a tutti noi) abbondantemente più di €
300.000,00/cad (come nei casi esempli-
ficativi di Sarroch, Termini Imerese e Ta-
ranto,tantoperspaziareinmezzaItalia).
A questa stregua e a palese rischio di in-
giustizia sociale, se questi soldi venissero
dati una tantum, come vitalizio, diretta-
mente all’interessato, almeno si evitereb-
bero i costi indotti, la mala gestione e il
proliferare di una cultura basata su valori
decisamente sbagliati.
12MESI
GIUGNO 2010
GERMANIA SPAGNA FRANCIA ITALIA
1,04
1,03
1,02
1,01
1
0,99
0,98
0,97
0,96
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Indice del valore aggiunto reale per occupato:
rapporto tre indice del valore aggiunto e indice dei prezzi IPCA (base2000=100)