ITALIA E DIPENDENZA ENERGETICA: DIVERSIFICARE LE FONTI E INVESTIRE SULLE RINNOVABILI PER UN FUTURO MENO VINCOLATO E PIÙ DECARBONIZZATO
Lo studio, presentato giovedì 5 maggio 2022 nel corso del Workshop dell’Osservatorio Utilities Agici – Accenture, delinea i possibili scenari per accelerare la trasformazione energetica del nostro Paese e raggiungere l’indipendenza dal gas. Lo studio si articola su due scenari in grado di anticipare gli obiettivi fissati al 2030 sulla decarbonizzazione, costruiti simulando un mix di interventi fondati su 4 leve principali: l’accelerazione sull’installazione di rinnovabili, l’incremento della produzione di biometano, l’aumento dell’efficienza energetica e la diversificazione delle importazioni di gas.
ITALIA E DIPENDENZA ENERGETICA: DIVERSIFICARE LE FONTI E INVESTIRE SULLE RINNOVABILI PER UN FUTURO MENO VINCOLATO E PIÙ DECARBONIZZATO
Lo studio, presentato giovedì 5 maggio 2022 nel corso del Workshop dell’Osservatorio Utilities Agici – Accenture, delinea i possibili scenari per accelerare la trasformazione energetica del nostro Paese e raggiungere l’indipendenza dal gas. Lo studio si articola su due scenari in grado di anticipare gli obiettivi fissati al 2030 sulla decarbonizzazione, costruiti simulando un mix di interventi fondati su 4 leve principali: l’accelerazione sull’installazione di rinnovabili, l’incremento della produzione di biometano, l’aumento dell’efficienza energetica e la diversificazione delle importazioni di gas.
La tesi è di Giacomo Pistelli realizzata per il Master Universitario di Secondo livello in Relazioni istituzionali, lobby e comunicazione di impresa a.a. 2013/2014
Osservazioni dettagliatissime sul rigassificatore off-shore di Falconara, a cura di "ASSOCIAZIONE COMITATO QUARTIERE VILLANOVA – FALCONARA M." - "ASSOCIAZIONE “COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO” " - "ONDAVERDE - Movimento ecologista falconarese".
Dossier WWF Italia : Trivelle in vista 2013WWF ITALIA
Nel dossier “Trivelle in vista” il WWF Italia denuncia che il decreto ministeriale del Mise non fa che delimitare la nuova mappa delle aree di interdizione (a 12 miglia dalle aree protette costiere e marina e dalle linee di costa), ma niente dice sull’effetto sanatoria per tutti i procedimenti in corso al 29 giugno 2010 dell’art. 35 del “decreto sviluppo” del 2012 (dl 83/2012) né presenta un calcolo di quanti Kmq sono di fatto già interessati da istanze, permessi di ricerca e concessioni di coltivazione di idrocarburi pur ricadendo nelle zone oggi interdette.
prima guarda le slide, poi vota e poi vai al mare con la coscienza a posto,
NO TRIVELLE IN MARE E IN TERRA!
STOP TEXAS PADANO!
acqua, aria e suolo inquinati, mare acidificato
il FUTURO CI SARà E NON SARà FOSSILE! ma bisogna iniziare a SOGNARLO!
PSR 2014-2020: l'avvio della nuova programmazione in Italia. Analisi del caso...Roberto Gigante
Meccanismi comunitari e nazionali legati all'agenda Europa 2020 nell'avvio dei PSR 2014-2020. Un primo dettaglio delle scelte effettuate della Regione Emilia-Romagna
Newsletter ISAFF n. 12 Ottobre Dicembre 2013WEC Italia
La Newsletter ISAFF è l'organo di comunicazione ufficiale
dell’Italian Sustainable Aviation Fuel Forum-ISAFF.
L’ISAFF è stato istituito lo scorso 4 Giugno con la firma di un protocollo d’intesa tra il World Energy Council Italia (WEC Italia) e l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e mira ad aggregare in un’unica piattaforma i soggetti aventi competenze e interesse nella filiera nazionale dell’Aviazione Sostenibile.
Per maggiori informazioni sul Forum e su come aderire: http://www.industriaenergia.it/isaff
La tesi è di Giacomo Pistelli realizzata per il Master Universitario di Secondo livello in Relazioni istituzionali, lobby e comunicazione di impresa a.a. 2013/2014
Osservazioni dettagliatissime sul rigassificatore off-shore di Falconara, a cura di "ASSOCIAZIONE COMITATO QUARTIERE VILLANOVA – FALCONARA M." - "ASSOCIAZIONE “COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO” " - "ONDAVERDE - Movimento ecologista falconarese".
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NO TRIVELLE IN MARE E IN TERRA!
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La Newsletter ISAFF è l'organo di comunicazione ufficiale
dell’Italian Sustainable Aviation Fuel Forum-ISAFF.
L’ISAFF è stato istituito lo scorso 4 Giugno con la firma di un protocollo d’intesa tra il World Energy Council Italia (WEC Italia) e l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e mira ad aggregare in un’unica piattaforma i soggetti aventi competenze e interesse nella filiera nazionale dell’Aviazione Sostenibile.
Per maggiori informazioni sul Forum e su come aderire: http://www.industriaenergia.it/isaff
2. CHE COS'È?
Si tratta di un programma di riforme da
attuare con adeguati investimenti per
consentire all'Italia di ripartire.
STRUTTURA DEI FONDI
✓ 191,5 MLD del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza
✓ 30,6 MLD del Fondo complementare
✓ 13,97 MLD del Piano Transizione 4.0
Le 6 MISSIONI in cui si articola il PNRR
Si sviluppano attorno a 3 assi:
▪ TRANSIZIONE DIGITALE E
INNOVAZIONE
▪ TRANSIZONE ECOLOGICA
▪ INCLUSIONE SOCIALE
E RIEQUILIBRIO TERRITORIALE
3. IL CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI IN EUROPA
TOTALE RISORSE STANZIATE: 723,8 MLD
Solo sette Paesi hanno
deciso di chiedere i prestiti,
oltre alla domanda per la
parte di risorse erogata
sotto forma di sovvenzioni.
Tra questi l’Italia, con
122,6 miliardi di euro, è il
Paese che ha richiesto la
quota più consistente.
Seguono la Romania con
15 miliardi e la Grecia con
12,72 miliardi.
4. Le risorse del piano
assegnate ai singoli Stati e
la loro suddivisione tra
digitalizzazione e
transizione ecologica
Come gli Stati hanno assegnato
a livello percentuale
le risorse per transizione
ecologica e digitale
5. PNRR & ABRUZZO
Sono stati confermati attraverso la pubblicazione del
Decreto n. 52 del 10 marzo 2022 i finanziamenti, pari
ad oltre 27 milioni di euro, per la deviazione del
porto/canale di Pescara e il potenziamento e
l'ampliamento del porto di Ortona. Essi sono
suddivisi in 21,2 milioni di euro per Pescara e 6 milioni
di euro per Ortona.
Il Decreto contiene inoltre la conferma di un ulteriore
finanziamento di 30 milioni di euro (stanziati su fondi
già disponibili) sempre per il porto di Ortona.
PORTI DI ORTONA E PESCARA
6. PNRR & ABRUZZO
Sono stati anche assegnati 1,4 miliardi di euro per gli
interventi su ponti e viadotti e più di 1,3 miliardi per
gli interventi di manutenzione delle strade.
L'obiettivo è migliorare la sicurezza delle infrastrutture
viarie riducendo l’incidentalità e il numero delle
vittime, in linea con il nuovo Piano per la sicurezza
stradale.
Si è deciso di mettere in sicurezza ponti e viadotti e
di sostituirli nel caso in cui non riescano a passare i
test della sicurezza e il collaudo.
MANUTENZIONE
7. LA GUERRA HA
CAMBIATO QUALCOSA?
"Il PNRR rischia di mancare qualche
obiettivo e andrà rivisto e
probabilmente riproposto a causa del
problema dell'energia, della crisi
innescata dalla guerra in Ucraina e
dalle sanzioni imposte dall’Occidente
alla Russia per l’invasione".
A dirlo sono sia esponenti del governo
sia operatori del settore, alle prese con
i costi crescenti delle materie prime.
8. IL PROBLEMA DELLE
MATERIE PRIME
Russia e Ucrainasono grandi produttoridi materie
prime per uso industriale e alimentare,tracui
alluminio,nichel,titanio,grano (ne producono un
terzo di quello mondiale),olio di girasole,gas e
greggio.
Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina,i prezzi di
molte di queste materie prime sono aumentati
vertiginosamentee lo scenario sta peggiorando
perché anche Moscadeve affrontare laminacciadi
ulteriori sanzioni occidentali.
Questo aumento dei prezzi ha stravolto anche il
PNRR, che adesso deve affrontare altri tre problemi:
l'energia (l'Italianon è autosufficienteda questo
punto di vista ed è costrettaariaprire le vecchie
centrali a carbone,fallendo l'obiettivodi transizione
ecologicadato che diverse soluzioni richiederebbero
troppo tempo),l'agricolturae i metalli.
9. LE SANZIONI, QUINDI, DANNEGGIANO ANCHE NOI?
Gli effetti delle sanzioni si ripercuotono non solo sulla
Russia, ma anche nei confrontidi tutti i Paesi che hanno
rapporti economici con essa. La principale conseguenza
è l’aumento dei prezzi delle materie prime,a partire dal gas.
Stati come Italiae Germaniadipendonofortementedal gas
russo e quindi è probabile un significativo aumento delle
bollette,oltre al rincaro di gasolio e benzina. In aggiunta il
costo di grano e mais aumenteràe di conseguenzaanche
quello dei prodotti derivati daqueste materie prime (come
pasta e pane).
Sono possibili delle ripercussionianche sul Made in Italy, in
quanto l'Italiaesporta molti prodotti in Russia. Questa
situazione dunque va a colpire il PIL dei diversi Paesi, che
diminuisce anche drasticamentea causa dellaloro
dipendenzadalla Russia.