Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Il nuovo CAD è legge. Approvato questa mattina in via definitiva dal Conisglio dei ministri, il nuovo testo presenta alcune modifiche sugli aspetti giudicati più deboli del suo predecessore (il primo CAD, promosso dall'allora Ministro Lucio Stanca, risale al 2005). In particolare, si legge nel comunicato diffuso questa mattina dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, il nuovo CAD introduce misure premiali e sanzionatorie rispetto all'attuazione degli obblighi di "innovazione" per le amministrazioni, con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettività).
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Il nuovo CAD è legge. Approvato questa mattina in via definitiva dal Conisglio dei ministri, il nuovo testo presenta alcune modifiche sugli aspetti giudicati più deboli del suo predecessore (il primo CAD, promosso dall'allora Ministro Lucio Stanca, risale al 2005). In particolare, si legge nel comunicato diffuso questa mattina dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, il nuovo CAD introduce misure premiali e sanzionatorie rispetto all'attuazione degli obblighi di "innovazione" per le amministrazioni, con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettività).
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Gestione e conservazione dei documenti informatici nella scuolaTeleskill Italia
Slides del webinar organizzato da Teleskill, Digiconsum e ANORC, per la Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale e la Settimana Internazionale dell’Ora del Codice.
"Il nuovo CAD. Manuale d'uso" curato da DigitPA, DDI e FormezPa (aprile 2011)
Il Codice dell'Amministrazione Digitale (D.L. 82/2005; D.L. 235/2010) rappresenta una pietra miliare in materia di uso dell'informatica come strumento privilegiato nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il CAD costituisce un'insieme di disposizioni che promuovono e regolano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati.
Cosa cambia in concreto con l'introduzione delle modifiche al Codice dell'Amministrazione Digitale approvate Consiglio dei Ministri il 30 Dicembre scorso? Presentiamo a tutti i lettori una piccola guida, una sintesi preziosa per capire in che modo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 gennaio 2011 ha modificato le norme del 2005, introducendo nuovi diritti, nuovi obblighi e, soprattutto, fornendo strumenti e modalità organizzative per far rispettare gli uni e gli altri.
Nuovo CAD, Regolamento UE eIDAS. Come cambia la sicurezza nella gestione e la conservazione digitale.
Giovanni Manca Presidente ANORC
8 giugno 2016 (Security Summit - Roma)
Presentazione a cura dell'ing. Paolo A. Catti, Associate Partner VPS, tenutasi in occasione dell'evento annuale del GDL Governance Digitale, di ANORC Mercato e ANORC Professioni.
28 novembre 2019, Roma - Centro Congressi della Banca d’Italia
Dopo 24 anni abbiamo il nostro numero unico di emeregenzaGirolamo Savonarola
DISEGNO DI LEGGE n°: 1577-B
presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri (RENZI) di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione (MADIA) e con il Ministro dell’economia e delle finanze (PADOAN) (V. Stampato n. 1577).
Approvato dal Senato della Repubblica il 30 aprile 2015
(V. Stampato Camera n. 3098) modificato dalla Camera dei deputati il 17 luglio 2015.
Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 20 luglio 2015
Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica, ai sensi dell’articolo 126-bis del Regolamento.
Istanze informatiche alla PA: PEC e procedure on linePasquale Lopriore
Istanze informatiche alla PA: PEC e procedure on line. Novità Decreto crescita 2.0 introduzione del domicilio digitale del cittadino, dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente e dell'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti.
Sviluppata nell'ambito di un corso sulla qualità dei siti web della pubbliche amministrazioni, questa presentazione si focalizza sui servizi pubblici online, e in particolare:
- caratteristiche indispensabili
- vincoli normativi
- livelli di interattività
- customer satisfaction
- elementi per la valutazione
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Intervento di Roberto Giraudo – CSI Piemonte al convegno "Sanità digitale - La Puglia si confronta con le altre Regioni: esperienze ed evoluzioni" Bari 13/09/2016
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Gestione e conservazione dei documenti informatici nella scuolaTeleskill Italia
Slides del webinar organizzato da Teleskill, Digiconsum e ANORC, per la Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale e la Settimana Internazionale dell’Ora del Codice.
"Il nuovo CAD. Manuale d'uso" curato da DigitPA, DDI e FormezPa (aprile 2011)
Il Codice dell'Amministrazione Digitale (D.L. 82/2005; D.L. 235/2010) rappresenta una pietra miliare in materia di uso dell'informatica come strumento privilegiato nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il CAD costituisce un'insieme di disposizioni che promuovono e regolano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati.
Cosa cambia in concreto con l'introduzione delle modifiche al Codice dell'Amministrazione Digitale approvate Consiglio dei Ministri il 30 Dicembre scorso? Presentiamo a tutti i lettori una piccola guida, una sintesi preziosa per capire in che modo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 gennaio 2011 ha modificato le norme del 2005, introducendo nuovi diritti, nuovi obblighi e, soprattutto, fornendo strumenti e modalità organizzative per far rispettare gli uni e gli altri.
Nuovo CAD, Regolamento UE eIDAS. Come cambia la sicurezza nella gestione e la conservazione digitale.
Giovanni Manca Presidente ANORC
8 giugno 2016 (Security Summit - Roma)
Presentazione a cura dell'ing. Paolo A. Catti, Associate Partner VPS, tenutasi in occasione dell'evento annuale del GDL Governance Digitale, di ANORC Mercato e ANORC Professioni.
28 novembre 2019, Roma - Centro Congressi della Banca d’Italia
Dopo 24 anni abbiamo il nostro numero unico di emeregenzaGirolamo Savonarola
DISEGNO DI LEGGE n°: 1577-B
presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri (RENZI) di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione (MADIA) e con il Ministro dell’economia e delle finanze (PADOAN) (V. Stampato n. 1577).
Approvato dal Senato della Repubblica il 30 aprile 2015
(V. Stampato Camera n. 3098) modificato dalla Camera dei deputati il 17 luglio 2015.
Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 20 luglio 2015
Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica, ai sensi dell’articolo 126-bis del Regolamento.
Istanze informatiche alla PA: PEC e procedure on linePasquale Lopriore
Istanze informatiche alla PA: PEC e procedure on line. Novità Decreto crescita 2.0 introduzione del domicilio digitale del cittadino, dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente e dell'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti.
Sviluppata nell'ambito di un corso sulla qualità dei siti web della pubbliche amministrazioni, questa presentazione si focalizza sui servizi pubblici online, e in particolare:
- caratteristiche indispensabili
- vincoli normativi
- livelli di interattività
- customer satisfaction
- elementi per la valutazione
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Intervento di Roberto Giraudo – CSI Piemonte al convegno "Sanità digitale - La Puglia si confronta con le altre Regioni: esperienze ed evoluzioni" Bari 13/09/2016
Progetto Sm@rtHealth® di ASL TA, finalista premio Agenda Digitale 2017 I-Tel Srl
Il progetto Sm@rtHealth® della Asl di Taranto, di cui I-Tel è partner tecnologico, è stato premiato dall'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano tra i 10 finalisti al Premio Agenda Digitale 2017 ottenendo il 2° posto nella categoria “Agende Digitali degli Enti Locali” come progetto di efficace digitalizzazione realizzato a livello di pubblica amministrazione locale.
Il progetto, in linea con le novità introdotte dal Codice dell’Amministrazione Digitale, è infatti all'avanguardia nell'utilizzo di “comunicazioni digitali” tra P.A. e Cittadino sempre validate, tracciate e certificate.
La piattaforma Sm@rtHealth®, integrata con SPID e PagoPA, oltre a fornire un servizio di Sanità 2.0 al Cittadino (empowerment del paziente), garantisce una assoluta tracciabilità (in quanto tutto è digitale) ai fini amministrativi e legali, nonché una totale interconnessione delle attività e dei flussi di informazioni trasversali su più servizi.
Slide per l'incontro "L’Hub Regionale di Fatturazione Elettronica: funzionamento e modalità di adesione per enti territoriali"
http://www.villaumbra.gov.it/corso/lhub-regionale-di-fatturazione-elettronica-funzion.html
A cura di Aurora Lonigro
Servizio Reingegnerizzazione e Digitalizzazione dei Processi dell’Amministrazione regionale e delle Autonomie locali - Regione Umbria
DialogoPA la soluzione open source per la relazione con il cittadinoLucio Magini
Presentazione della soluzione DialogoPA dedicata alle amministrazioni pubbliche interessate a mantenere una relazione strutturata con il cittadino.
Tomcat, MySQL o PostgreSQL
www.abd.it
L’attuazione del CAD nel sistema di conservazione - Enrica Massella Ducci, Ag...Sergio Primo Del Bello
Intervento della dr.ssa Enrica Massella Ducci, Agenzia per l’Itali Digitale, al workshop sulla "Conservazione sostitutiva" organizzato dalla Provincia di Bergamo e ANAI Lombardia.
Nembro, 14 maggio 2013
Giovanni Gentili - Regione Umbria
Accesso Unico ai servizi delle P.A. dell'Umbria.
Integrazione tra le istituzioni per il ridisegno dei servizi.
Workshop #ADUMBRIA2018 #4 | Perugia – Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Villa Umbra | lunedì 26 novembre 2018
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
La fatturazione elettronica e il progetto SCALES (Supply Chain Architecture L...Fabio Massimi
SCALES è un progetto finanziato dalla call eInvoicing 2018 del programma Connecting Europe Facility (CEF). AgID coordina un consorzio misto pubblico/privato composto da: Politecnico di Milano DIG, UNINFO, InfoCert e Consorzio DAFNE
Obiettivo di SCALES è la progettazione e realizzazione di un’architettura per la Supply Chain digitale abilitante servizi a valore aggiunto destinati alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. L’architettura SCALES adotta tecnologie di Distributed Ledger (DLT) ed è progettata in ottica multi-chain
Forte commitment riguardo il trattamento dei dati e la compliance al GDPR. Focus sul ciclo dell’ordine ed in particolare sulla fatturazione elettronica vista in chiave transnazionale e quindi basata sulla EN 1693. Use case verticali in ambito servizi sanitari.
Il processo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione richiede alle aziende un cambiamento tecnologico e di processo nelle attività del ciclo attivo e passivo, dato dalla necessità di dialogo con il Sistema di Interscambio di Sogei (Sdi), l'infrastruttura che si occupa di ricevere i flussi di fatture elettroniche destinate alla PA e di destinarli verso gli uffici competenti.
InfoCert ha già provveduto a supportare i soggetti coinvolti in tale processo attraverso l'erogazione di un servizio specifico di Fatturazione Elettronica per PA, per la gestione automatizzata del ciclo di invio, ricezione e conservazione delle Fatture Elettroniche PA, perciò può organizzare e inviare le fatture elettroniche e successivamente organizzare tutto il processo di conservazione sostitutiva.
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
Misure minime di sicurezza informatica per le PAAmmLibera AL
Pubblicato da AgID il documento che contiene le indicazioni ufficiali per valutare e innalzare il livello di sicurezza informatica delle PA.
Al fine di fornire alle pubbliche amministrazioni un riferimento pratico per valutare e migliorare il proprio livello di sicurezza informatica, AgID ha predisposto un documento che contiene l’elenco ufficiale delle “Misure minime per la sicurezza ICT delle pubbliche amministrazioni”.
Le misure minime di sicurezza informatica prevedono tre diversi livelli di attuazione e costituiscono parte integrante del più ampio disegno delle Regole Tecniche per la sicurezza informatica della Pubblica Amministrazione.
L’obiettivo del documento - emanato in forma autonoma da AgID e dal CERT-PA in attesa della futura pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - è quello di fornire tempestivamente alle PA un riferimento normativo e consentire loro di intraprendere un percorso di progressiva verifica e adeguamento in termini di sicurezza informatica.
Le misure minime per la sicurezza informatica sono emesse come previsto dalla Direttiva 1 agosto 2015 del Presidente del Consiglio dei Ministri, che emana disposizioni relative alla sicurezza informatica nazionale e assegna all’Agenzia per l’Italia Digitale il compito di sviluppare gli standard di riferimento per le amministrazioni.
Manuale sul diritto eureopeo in materia di protezione dei datiAmmLibera AL
Il presente manuale presenta una panoramica della normativa applicabile in materia di protezione dei dati nell’ambito di competenza dell’Unione europea (UE) e del Consiglio d’Europa (CDE).
Il manuale, volto ad assistere i professionisti del settore legale non specializzati nel campo della protezione dei dati, è destinato ad avvocati, giudici o altri professionisti e soggetti che collaborano con altri organismi, comprese le organizzazioni non governative (ONG) che potrebbero dover affrontare problematiche giuridiche connesse alla protezione dei dati.
Il manuale intende fornire un primo punto di riferimento in materia di protezione dei dati per quanto riguarda sia il diritto dell’UE sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), oltre a illustrare come questo settore sia disciplinato dal diritto dell’UE e dalla CEDU nonché dalla Convenzione del Consiglio d’Europa (CDE) sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale (Convenzione n. 108) e da altri strumenti giuridici dello stesso CDE. All’inizio di ogni capitolo è presente una tabella contenente le disposizioni legali applicabili con un’importante selezione della giurisprudenza secondo i due distinti sistemi giuridici europei. Fanno seguito due presentazioni, l’una successiva all’altra, del diritto dei due ordinamenti europei, così come applicabile a ciascuna tematica, in modo che il lettore possa cogliere le convergenze e le divergenze dei due sistemi giuridici.
Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informatvo Pubblic...AmmLibera AL
L’Agenzia per l’Italia digitale rende disponibile le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico 2016, documento di riferimento per le pubbliche amministrazioni italiane che pubblicano o intendono pubblicare i propri dati secondo il paradigma dei dati aperti.
Le regole per il corretto trattamento dei dati personali dei lavoratori da parte di soggetti pubblici e privati
Il datore di lavoro può trattare informazioni personali solo se strettamente indispensabili all’esecuzione del rapporto di lavoro. I dati possono essere trattati solo dal personale incaricato assicurando idonee misure di sicurezza per proteggerli da intrusioni o divulgazioni illecite.
Sul luogo di lavoro va assicurata la tutela dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone garantendo la sfera della riservatezza nelle relazioni personali e professionali.
Le informazioni personali trattate possono riguardare, oltre all’attività lavorativa, la sfera personale e la vita privata dei lavoratori (ad esempio i dati sulla residenza e i recapiti telefonici) e dei terzi (ad esempio dati relativi al nucleo familiare per garantire determinate provvidenze).
I trattamenti di dati personali devono rispettare il principio di necessità, secondo cui i sistemi informativi e i programmi informatici devono essere configurati riducendo al minimo l’utilizzo di informazioni personali e identificative.
Si deve inoltre rispettare il principio di correttezza, secondo cui le caratteristiche essenziali dei trattamenti devono essere rese note ai lavoratori.
I trattamenti devono essere effettuati per finalità determinate, esplicite e legittime in base ai principi di pertinenza e non eccedenza.
Il trattamento di dati personali anche sensibili riferibili a singoli lavoratori è lecito, se finalizzato ad assolvere obblighi derivanti dalla legge, dal regolamento o dal contratto individuale (ad esempio, per verificare l'esatto adempimento della prestazione o commisurare l'importo della retribuzione).
"Linee guida per la progettazione di un percorso partecipativo"AmmLibera AL
Sul sito del Tecnico di garanzia in materia di partecipazione della Regione Emilia-Romagna sono state pubblicate delle Linee guida per la progettazione; sono uno strumento che viene messo a disposizione di coloro che si accingono a curare processi partecipativi, sono state redatte tenendo conto delle più diffuse esperienze di partecipazione, degli orientamenti e raccomandazioni che provengono dalla letteratura specializzata e da esperienze sul campo che risultano particolarmente significative, nonché aggiornate tenendo conto anche di segnalazioni e di criticità rilevate in questi anni.
Il modello di partecipazione adottato dall’Emilia-Romagna, e delineato dalla legge regionale 3/2010 è ispirato alla co-deliberazione, un percorso costituito da fasi di condivisione e discussione che accomuna i promotori del processo, siano essi soggetti pubblici o privati, prevedendo la più ampia sollecitazione delle realtà sociali e l’inclusione dei nuovi soggetti sorti conseguentemente all’attivazione del processo, per giungere poi al coinvolgimento dei cittadini in varie modalità.
Linux From Scratch è un libro-guida scritto nelle prime versione da Gerard Beekmans e in seguito ampliato da diversi suoi collaboratori presenti in tutto il mondo.
Seguendo più o meno fedelmente le istruzioni presenti nel libro, si potrà costruire da zero la propria distribuzione Linux, compilando manualmente il codice sorgente del kernel e tutti i sorgenti di tutti pacchetti necessari al funzionamento del sistema.
Terzo piano azione OGP Nazionale (Versione in consultazione)AmmLibera AL
La bozza del Terzo Piano d’Azione Nazionale è stata pubblicata il 16 luglio 2016 contestualmente al lancio del sito open.gov.it ed è sottoposta a consultazione pubblica dal 16 luglio al 31 agosto.
Questo documento è l’esito:
# di un percorso di partecipazione della società civile riunita nell’Open Government Forum, chiamata – in una prima fase – ad esprimere le proprie priorità e – successivamente – ad una consultazione sul miglioramento delle azioni;
# di un processo di collaborazione con le diverse amministrazioni coinvolte, riunite in un gruppo di lavoro istituzionale, che hanno definito le azioni da inserire nella strategia 2016-2018 anche sulla base delle priorità indicate dalla società civile.
Il lavoro per la redazione del piano si è articolato lungo un periodo di tre mesi ed è contraddistinto da due fasi:
# 6 giugno-15 luglio 2016: consultazione con la società civile sulle priorità per il terzo action plan
# 15 luglio – 30 agosto 2016: consultazione on line sul miglioramento delle azioni e degli impegni inseriti nella prima bozza di piano.
Nel 2007 l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) pubblicava un rapporto intitolato Giving Knowledge for Free: the Emergence of Open Educational Resources, in cui si evidenzia l'importanza delle "risorse didattiche aperte" per il mondo della scuola, dell'università e della formazione.
Da allora le iniziative si sono moltiplicate, ponendo anche questioni chiave come quelle del copyright, della sostenibilità, dei diversi modelli e delle politiche economiche. Questi fattori sembrano ancora più importanti attualmente, quando l'enorme diffusione dei cosiddetti Mooc (Massive Open Online Courses) pone dubbi e accende i dibattiti sul futuro dell'università.
Attraverso diversi contenuti, Graziano Cecchinato (Università di Padova), Maria Cinque (Fondazione Rui e Lumsa), Rosanna De Rosa (Università Federico II di Napoli), Anna Maria Tammaro (Università di Parma e CRUI) e Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico), discutono del fenomeno, accennando alle questioni più importanti, alle policies e iniziative più prestigiose in ambito internazionale ma con focus particolare sull'Italia.
Numerose sono le questioni ancora aperte sui Mooc e i dibattiti che vedono scontrarsi scettici ed entusiasti, sostenitori e detrattori. Tuttavia, tra scenari catastrofici e ottimismo programmatico, i Mooc continuano a riscuotere successo.
Rapporto Labsus 2015 - Amministrazione condivisa dei beni comuniAmmLibera AL
A quasi due anni di distanza dalla presentazione del primo Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, a Bologna, il 22 febbraio 2014, Labsus fa il punto con il Rapporto 2015. Il Consiglio comunale di Bologna, con una delibera del 19 maggio 2014 approvò definitivamente il Regolamento, mettendo in moto un meccanismo di diffusione che non si è ancora arrestato. Come ricorda nell’Introduzione il Presidente di Labsus, Gregorio Arena, quella contenuta nel Rapporto è una vicenda che parte da lontano che "a raccontarla non ci si crede, perché l’Italia di cui parliamo in queste pagine non si vede, non fa notizia".
La vicenda ha inizio all’incirca nel 1997 quando, in un saggio intitolato "Introduzione all’amministrazione condivisa", Gregorio Arena aveva ipotizzato l’evoluzione dell’amministrazione pubblica italiana verso un nuovo modello organizzativo fondato sulla collaborazione, anziché sul conflitto, fra cittadini e amministrazioni. Nel 2001, con la riforma del Titolo V della Costituzione, l’amministrazione condivisa divenne disposizione costituzionale grazie all’introduzione dell’art. 118, comma 4 in base al quale "Stato, regioni, province, città metropolitane e comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà". Sono così gettate le basi per la futura amministrazione condivisa, vale a dire un’alleanza fra amministrazioni e cittadini.
Sperimentare piattaforme open source. ATutor vs MoodleAmmLibera AL
ei mesi che vanno da Ottobre 2005 ad Aprile 2006, presso il Cnipa, è stata condotta una sperimentazione volta ad acquisire conoscenze teoriche e pratiche circa le opportunità offerte dalle piattaforme Open Source (OS) per l’e-learning. Consci del fatto che l’unico modo per conoscere bene un sistema è utilizzarlo, dopo aver analizzato le differenti soluzioni presenti sul mercato, si è scelto di “testare” sul campo due Learning Management System (LMS): ATutor e Moodle.
Manuale sul diritto eureopeo in materia di protezione dei datiAmmLibera AL
Il presente manuale presenta una panoramica della normativa applicabile in materia di protezione dei dati nell’ambito di competenza dell’Unione europea (UE) e del Consiglio d’Europa (CDE).
Il manuale, volto ad assistere i professionisti del settore legale non specializzati nel campo della protezione dei dati, è destinato ad avvocati, giudici o altri professionisti e soggetti che collaborano con altri organismi, comprese le organizzazioni non governative (ONG) che potrebbero dover affrontare problematiche giuridiche connesse alla protezione dei dati.
Il manuale intende fornire un primo punto di riferimento in materia di protezione dei dati per quanto riguarda sia il diritto dell’UE sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), oltre a illustrare come questo settore sia disciplinato dal diritto dell’UE e dalla CEDU nonché dalla Convenzione del Consiglio d’Europa (CDE) sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale (Convenzione n. 108) e da altri strumenti giuridici dello stesso CDE. All’inizio di ogni capitolo è presente una tabella contenente le disposizioni legali applicabili con un’importante selezione della giurisprudenza secondo i due distinti sistemi giuridici europei. Fanno seguito due presentazioni, l’una successiva all’altra, del diritto dei due ordinamenti europei, così come applicabile a ciascuna tematica, in modo che il lettore possa cogliere le convergenze e le divergenze dei due sistemi giuridici.
Dieci semplici suggerimenti per redigere in modo più efficace un testo: verbale, relazione tecnica, discorso, comunicato. Consigli validi per i funzionari europei e per tutti coloro che quotidianamente sono alle prese con la scrittura di documenti.
La Commissione europea ha realizzato una guida per aiutare chi lavora nelle istituzioni europee a scrivere in modo chiaro. Un documento, che sia un testo legislativo, una relazione tecnica, un comunicato stampa o un discorso, può risultare di più facile comprensione se si applicano alcuni semplici suggerimenti. Dieci, secondo la guida "Scrivere chiaro": avere chiare le idee prima di iniziare a scrivere; pensare sempre a chi legge; curare la struttura del documento; usare frasi semplici e brevi, semplicità + brevità= chiarezza; essere coerenti e logici; usare i verbi al posto dei sostantivi; essere concreti; preferire la forma attiva dei verbi; evitare falsi amici, le espressioni gergali, le abbreviazioni e le sigle; rivedere e controllare sempre il testo.
Non si tratta di regole, puntualizza la guida, ma utili consigli per essere più efficaci nella comunicazione scritta. Consigli validi per i funzionari europei e per tutti coloro che quotidianamente sono alle prese con la redazione di documenti.
Sostenibilità energetica e adattamento ai cambiamenti climatici nel quinto volume della collana di Urban Center Bologn.
Si tratta del quinto volume della collana I Quaderni di Urban Center Bologna, che il Comune di Bologna dedica alla trasformazione di Bologna in una città resiliente.
La pubblicazione “Bologna città resiliente. Sostenibilità energetica e adattamento ai cambiamenti climatici” è curata da Valeria Barbi, Giovanni Fini, Patrizia Gabellini, con il contributo di Mara Cinquepalmi e Giovanni Ginocchini, e tratta le strategie messe in atto dal capoluogo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Il lavoro è suddiviso in due parti. La prima racconta i progetti attuati dai firmatari del protocollo PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile) per contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione dei gas ad effetto serra del 20% entro il 2020.
La seconda parte, invece, è dedicata al PAL (Piano Locale di Adattamento al Cambiamento Climatico), nato in seno al progetto BlueAp, acronimo di Bologna Local Urban Adaptation Plan for a Resilient City, finanziato dal programma europeo Life+.
Il quaderno, in doppia lingua (italiano e inglese), è stato stampato in poche centinaia di copie ad uso istituzionale, ma è integralmente disponibile online per tutti gli interessati.
Arrivano da tutta Europa le storie di cittadinanza attiva contenute nella pubblicazione “My e-Participation Story”. Il volume, scaricabile online, raccoglie i casi vincitori dell'omonima competizione promossa da Telecentre Europe e cofinanziata dall'Unione europea nel 2015.
C'è chi, in Albania, ha contribuito al decision making del governo sullo smaltimento delle armi chimiche siriane, grazie alla mobilitazione di studenti e ambientalisti, uniti sui social media nel promuovere una petizione online. O anche i pensionati di una residenza di edilizia pubblica, in Germania, che hanno sensibilizzato l'opinione pubblica, grazie ad un sito e a Change.org, contro la privatizzazione delle loro case e conseguente aumento degli affitti dell'80%. A Taranto un gruppo di studenti e insegnanti ha sollevato il problema dell'inquinamento della loro città, grave al punto da pregiudicare il turismo; perciò ha promosso un dialogo con le istituzioni a livello europeo tramite Twitter.
Tutte le storie raccolte nel volume sono casi esemplari di cittadini che hanno utilizzato i diversi strumenti offerti dalle tecnologie digitali come cassa di risonanza per dare rilievo alle cause che stavano loro a cuore, diventando cittadini consapevoli e partecipi nella gestione delle politiche più rilevanti per la comunità. I protagonisti di queste storie sono ragazzi, adulti giovani e meno giovani, ma anche persone anziane di tutta l'Europa accomunati dalla convinzione di poter contare davvero, grazie a Facebook, Twitter, app, petizioni online o siti dedicati.
"PartecipAzioni: sostantivo, plurale. Guida metodologica per la gestione di processi di partecipazione integrati".
Si tratta di una vera e propria guida metodologica alla partecipazione per chiunque sia interessato. Vuole tuttavia essere anche un concreto strumento per fornire alle strutture stessa della Regione indicazioni di metodo e operative, passo dopo passo, per la realizzazione, la comunicazione e la valutazione dei processi partecipativi.
La Regione Emilia-Romagna è da anni impegnata a promuovere forme di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti alle politiche regionali, secondo un approccio inclusivo e integrato che tende al raggiungimento di decisioni migliori e condivise.
Il quaderno della partecipazione n. 1 del 2016, promosso dal servizio Comunicazione, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione, è ideato e curato da Sabrina Franceschini e realizzato in collaborazione con il Gruppo comunicazione di cittadinanza della stessa amministrazione regionale.
Destinatari della guida sono molteplici: da coloro che, all'interno delle strutture regionali si occupano o si occuperanno di processi partecipativi, a chi è interessato per svariati motivi ad approfondire e conoscere il tema della partecipazione.
Il volume è diviso in quattro capitoli: nel primo si parla ampiamente della partecipazione dei cittadini nella governance europea, nazionale e della Regione Emilia-Romagna; nel secondo il focus è sulla gestione di un processo partecipativo integrato mentre nel terzo si affronta il tema degli strumenti e tecniche per la partecipazione. Nel quarto e ultimo capitolo, il volume tratta alcuni casi di studio relativi alla realizzazione di processi partecipativi a supporto delle politiche regionali.
Il quaderno è composto anche da quattro allegati che servono da esempio o traccia per la cosiddetta liberatoria, utilizzabile per la realizzazione di fotografie e riprese video nel corso di evento partecipativo, di questionari ex ante, ex post e per un unico evento.
Il volume è dotato anche un fornita e accurata bibliografia, un glossario a cura dell'Osservatorio della partecipazione ed una serie ampia di link per accedere e consultare siti web sulla partecipazione.
Manifesto per lo Sviluppo Agile di SoftwareAmmLibera AL
In Ingegneria del SW, per metodologia agile (o leggera) o metodo agile si intende un particolare metodo per lo sviluppo del software che coinvolge quanto più possibile il committente, ottenendo in tal modo una elevata reattività alle sue richieste.
Esistono un certo numero di tali metodologie e la Agile alliance, formatasi nella stesura del manifesto in oggetto, è una organizzazione no-profit creata allo scopo di diffonderle.
Tra l'11 e il 13 febbraio 2001, in una stazione sciistica sulle montagne dello Utah, diciassette persone sono incontrate per parlare, sciare, rilassarsi, cercare di trovare un terreno comune e, naturalmente, mangiare. Il risultato è stato il Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software (Agile Software Development Manifesto). I rappresentanti di Extreme Programming, Scrum, DSDM, Adaptive Software Development, Crystal, Feature-Driven Development, Pragmatic Programming e altri simpatizzanti erano accomunati della necessità di trovare un'alternativa ai pesanti processi di sviluppo software e alla stesura della relativa documentazione.
Questo ebook presenta i 12 punti del Manifesto, corredato dalla presentazione di Jim Highsmith, pubblicato in inglese su http://agilemanifesto.org/ , e nel libro tradotta in italiano.
Python è un linguaggio di programmazione potente e di facile apprendimento. Utilizza efficienti strutture dati di alto livello e un semplice ma efficace approccio alla programmazione orientata agli oggetti. L’elegante sintassi di Python e la tipizzazione dinamica, unite alla sua natura di linguaggio interpretato, lo rendono ideale per lo scripting e lo sviluppo rapido di applicazioni in molte aree diverse e sulla maggior parte delle piattaforme.
L’interprete Python e l’ampia libreria standard sono liberamente disponibili, in file sorgenti o binari, per tutte le principali piattaforme sul sito web di Python, http://www.python.org/, e possono essere liberamente distribuiti. Lo stesso sito contiene anche, oltre alle distribuzioni, puntatori a molti moduli Python liberi e gratuiti di terzi, interi programmi, strumenti di sviluppo e documentazione addizionale.
L’interprete Python è facilmente estendibile con nuove funzioni o tipi di dato implementati in C o C++ (o altri linguaggi richiamabili dal C). Python è anche adatto come linguaggio di estensione per applicazioni personalizzabili.
Questo tutorial introduce informalmente il lettore ai concetti e alle caratteristiche base del linguaggio e del sistema Python. È di aiuto avere un interprete Python a portata di mano per fare esperienza diretta, ma tutti gli esempi sono autoesplicativi, quindi il tutorial può essere letto anche a elaboratore spento.
Per una descrizione degli oggetti e dei moduli standard, si veda il documento La libreria di riferimento di Python. Il manuale di riferimento di Python fornisce una definizione più formale del linguaggio. Se s’intendono scrivere estensioni in C o C++, si legga Extending and Embedding the Python Interpreter e Python/C API Reference. Ci sono anche numerosi libri che si occupano in modo approfondito di Python.
Questo tutorial non si propone di essere onnicomprensivo e di coprire ogni singola funzionalità o anche solo quelle più comunemente usate. Vuole essere piuttosto un’introduzione alle caratteristiche più notevoli di Python e fornire un’idea precisa dello stile del linguaggio. Dopo averlo letto si sarà capaci di leggere e scrivere moduli e programmi in Python, e quindi pronti ad imparare di più sui vari moduli della libreria Python descritta nel documento La libreria di riferimento di Python.
L'obiettivo del documento Mobile è quello di evidenziare rischi, adempimenti formali e misure di protezione da tenere in considerazione nel trattamento di dati personali mediante dispositivi Mobile (ad esempio tablet e smartphone). Il documento indirizza i rischi e gli aspetti legali, procedurali, organizzativi e tecnologici che una società titolare di trattamenti di dati personali in ambito italiano, deve prendere in considerazione affinchè tali trattamenti siano svolti nella conformità alla normativa applicabile e garantendo un opportuno livello di sicurezza.
L'analisi del gruppo di lavoro, non limitata alle misure minime ma estesa a quelle idonee, ha permesso di determinare alcune osservazioni qui espresse in maniera sintetica:
# l'introduzione dei dispositivi mobili evoluti deve essere effettuata a fronte di un'attenta e strutturata analisi dei rischi, che tenga conto delle specifiche aree critiche nell'ambito dei trattamenti di dati personali effettuati, indirizzando, di conseguenza, le misure di sicurezza e di compliance normativa correlate;
# tali aree critiche sono principalmente correlabili ad aspetti di natura tecnologica, ma anche elementi quali comportamenti non idonei da parte delle persone, mancato rispetto degli adempimenti formali nel loro utilizzo, rappresentando degli elementi che devono essere tenuti in considerazione;
# un elemento di criticità è relativo alla mancanza di conformità in merito agli adempimenti della Privacy (informative, consensi, notificazioni…). Nonostante siano infatti state adottate opportune misure di protezione dei dati, è possibile che i trattamenti effettuati con tali strumenti non siano corretti rispetto al Codice Privacy e/o ai provvedimenti dell'Autorità Garante per la Privacy;
# allo stesso tempo è necessario che siano adottate soluzioni che soddisfino almeno le cosiddette misure minime, contenute nel disciplinare tecnico (Allegato B del Codice Privacy) e quelle obbligatorie (correlate ai provvedimenti dell'Autorità Garante). Le misure minime specificate dall'attuale normativa, sono state però definite per un contesto tecnologico generale e devono essere traguardate al contesto mobile;
# un'indicazione analoga riguarda anche specifici provvedimenti, quali quello degli amministratori di sistema (provv.Garante Privacy del 27.11.2008) e o della dismissione Raee (provv.Garante Privacy del 13.10.2008);
# infine, relativamente alle cosiddette misure idonee di sicurezza, si evidenzia che esse dovrebbero derivare da un'analisi di sicurezza correlata allo specifico ambito operativo. Tuttavia il gruppo di lavoro ritiene che alcune misure possano essere adottate, allo stato attuale, necessariamente / obbligatoriamente ai fini di una corretta protezione dei dati personali trattati.
La tutela dei dati personali condivide molti aspetti con la tematica della sicurezza delle informazioni, sia sul piano delle tecnologie sia su quello metodologico. Molte delle nostre considerazioni sono applicabili ad entrambi gli ambiti. Rimane però la focalizzazione primaria sugli aspetti di compliance alla normativa italiana e quindi europea sulla privacy.
L'analisi svolta dal gruppo di lavoro ha messo in luce la necessità di far precedere la decisione di adottare soluzioni di cloud computing da un'attenta analisi dei rischi, che tenga in considerazione le peculiarità del nuovo paradigma.
La specifica natura del cloud computing comporta infatti:
# che le informazioni aziendali siano trattate in contesti esterni al perimetro dell'organizzazione e potenzialmente condivisi con gli altri clienti del cloud provider;
# l'utilizzo strutturale di reti pubbliche per connettere l'ambito aziendale con il cloud;
# l'accessibilità delle informazioni aziendali senza vincoli di orario e di luogo da parte degli utenti.
I rischi derivanti da tali aspetti devono essere attentamente valutati, anche in relazione ai modelli di servizio e di deployment che si intende adottare. La gestione di questi rischi richiede alle aziende di effettuare un salto culturale: oltre a gestire gli aspetti strettamente tecnologici, l'adozione di soluzioni cloud impatta su molti processi aziendali, tra i quali quelli di governance, di gestione delle identità e degli accessi, fino alle attività di controllo e di audit che non devono esssere condizionate nella loro efficacia dal nuovo paradigma.
Tutti questi aspetti richiedono di essere indirizzati nella definizione del contratto che dovrà regolare la fornitura dei servizi di cloud computing. La stipula di tale contratto è uno dei cardini della strategia di gestione dei rischi specifici relativi al cloud computing, per la conformità alla normativa e più in generale per la sicurezza dei dati aziendali.
2. Agenda digitale italiana
- Innovazione digitale nella PA -
2
Infrastrutture abilitanti per la digitalizzazione
documento unificato
domicilio digitale (cittadini & imprese)
anagrafe nazionale della popolazione residente
Sanità digitale
ricette digitali
fascicolo sanitario elettronico
cartelle cliniche digitali
PA digitale
pagamenti elettronici verso la PA
comunicazione telematica degli eventi di nascita e di morte
Switch off dei documenti cartacei
3. Infrastrutture abilitanti (1/2)
- Documento Unificato -
Il DU svolge le funzioni di carta di identità, tessera sanitaria e carta nazionale dei servizi (DL 70 del 2011)
E’ un documento di sicurezza conforme agli standard internazionali che garantisce l'identità fisica e digitale del
legittimo possessore. Grazie alle recenti tecnologie per l’anticontraffazione, rappresenta un importante passo
in avanti verso il contrasto dei furti di identità (sia nel mondo fisico che nel mondo digitale)
Vantaggi per i cittadini: una sola carta svolge le funzioni ora distribuite su due o più documenti. Saranno
protetti dai furti di identità e potranno accedere con modalità standard ai servizi erogati da amministrazioni
diverse (servizi sanitari di regioni e ASL, presentazione di istanze, richiesta di certificati)
Vantaggi per le amministrazioni: potranno erogare online servizi che in passato richiedevano la presenza allo
sportello dell’utente, sfruttando l’infrastruttura di sicurezza realizzata a livello centrale
Il processo di emissione centralizzato assicura una riduzione dei costi di produzione del singolo documento,
basandosi sulle esperienze positive del passaporto elettronico, il riutilizzo delle infrastrutture di rete e
l'adozione del cloud computing
Le tecnologie adottate per il DU salvaguardano gli investimenti fatti a livello centrale e regionale (grazie alla
compatibilità con i 30 milioni di carte TS-CNS in circolazione) e assicurano un’apertura al futuro (grazie alla
compatibilità con le applicazioni wireless e le tecnologie biometriche per la sicurezza)
DU quale piattaforma aperta all'offerta di servizi dal territorio (dalla firma digitale ai sistemi di bigliettazione
elettronica per il trasporto pubblico locale) e al settore privato (ad esempio per i servizi bancari), aumentando i
vantaggi per il sistema Paese e per i cittadini 3
4. Infrastrutture abilitanti (2/2)
Domicilio digitale
Domicilio digitale del cittadino: il cittadino può dichiarare alla pubblica amministrazione una casella
di posta elettronica certificata quale proprio domicilio digitale. Tutte le amministrazioni dovranno
comunicare con il cittadino solo tramite il domicilio indicato (senza costi di spedizione a suo carico).
Domicilio digitale di imprese e professionisti: è istituito l’indice degli indirizzi PEC di imprese e
professionisti per offrire alle pubbliche amministrazioni un unico punto di accesso unico e favorire il
passaggio alle comunicazioni via PEC (già previste come obbligatorie dal 1 luglio 2013)
Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR)
ANPR integra le anagrafi dei cittadini attualmente gestite a livello centrale (INA - Indice nazionale
delle anagrafi e AIRE – anagrafe italiani residenti all’estero), federando le anagrafi gestite dai singoli
comuni
ANPR diviene il sistema anagrafico di riferimento per l’intero sistema Paese (cittadini, imprese,
amministrazioni), accelerando il processo di dematerializzazione della PA e di ottimizzazione delle
infrastrutture ICT 4
5. 5
Ricette digitali
Le prescrizioni cartacee verranno sostituite dalle equivalenti digitali in modo uniforme su tutto il
territorio nazionale (60% entro 2013; 80% entro 2014; 90% entro 2015)
Ogni anno sono prodotte circa 800 milioni di ricette: il passaggio al digitale comporta un significativo
abbattimento dei costi e della complessità amministrativa per la gestione del cartaceo, una
maggiore efficacia dei controlli della spesa sanitaria e un miglioramento dei servizi per i cittadini (le
ricette avranno validità su tutto il territorio nazionale e saranno possibili sistemi online per la
prenotazione delle prestazioni)
Fascicolo sanitario elettronico
Il FSE del cittadino raccoglie tutti i documenti socio-sanitari dell’assistito consentendone la
consultazione online a tutti gli operatori sanitari autorizzati (es. medico di famiglia, pronto soccorso).
L’adozione del FSE comporta un’ottimizzazione della spesa sanitaria, nell’ottica generale di un
miglioramento della qualità e dell’appropriatezza dei servizi erogati, più vicini alle esigenze dei
cittadini
Cartelle cliniche digitali
Viene introdotta la possibilità di conservare in formato digitale le cartelle cliniche, permettendo
quindi consistenti risparmi e semplificazioni gestionali per le aziende sanitarie
Sanità digitale
6. 6
Pagamenti elettronici verso la PA
Viene introdotto l’obbligo per le pubbliche amministrazioni e i gestori di servizi pubblici nei rapporti con
l’utenza di accettare i pagamenti ad essi dovuti anche in modalità telematica, tramite bonifico ovvero
carte di debito, di credito o altri strumenti disponibili
Si determinano significativi risparmi per le amministrazioni grazie a una maggiore efficienza nella
gestione delle risorse umane e strumentali impiegate, nonché una maggiore trasparenza dell’azione
amministrativa
Vantaggi immediati per cittadini e imprese, grazie alla semplificazione e ai risparmi di tempo e risorse per
l’accesso ai servizi e il versamento di quanto dovuto a vario titolo alle amministrazioni pubbliche
Comunicazione telematica degli eventi di nascita e di morte
Con l’introduzione delle comunicazioni telematiche degli eventi di nascita e di morte da parte della
struttura competente (medico/struttura sanitaria/comune) all’Anagrafe nazionale dei cittadini viene
sostituita ogni altra comunicazione verso la PA a carico dell’interessato
Oltre alle evidenti semplificazioni per i cittadini, si determina un aggiornamento in tempo reale delle
principali banche dati (comunali, sanitarie, previdenziali e pensionistiche) con un miglioramento dei
servizi e una maggiore efficacia dei controlli
PA digitale (1/2)
7. 7
Switch off dei documenti cartacei
Le pubbliche amministrazioni possono stipulare accordi ovvero sottoscrivere contratti con le
imprese esclusivamente con modalità digitali
E’ fatto divieto alle pubbliche amministrazioni scambiarsi documenti e/o comunicazioni in formato
cartaceo
PA digitale (2/2)
8. Gruppo di lavoro eGov /Open data
- Criteri per la scelta degli interventi -
Creare servizi "visibili" per cittadini e imprese
(servizio come elemento di raccordo – il focus sul back office ha portato a strutture, spesso
isolate, ma non a servizi)
Realizzare interventi strategici a valenza sistemica
(con forte ricaduta sul contesto tecnologico/organizzativo - in grado di innescare ulteriori
processi innovativi e valorizzare l’intelligenza dei territori)
Stabilire un quadro delle regole certo
(cosa si vuole e in quanto tempo)
Completamento dell’ ultimo miglio tecnologico/normativo
(censimento – individuazione e rimozione ultimi ostacoli ) 8
Re-indirizzamento della spesa
(percorsi di investimento “sicuri”)
Riuso come scelta prioritaria
(diffusione soluzioni già operative)
Innalzamento qualità della domanda
(verso applicazioni a maggior valore aggiunto)