Dieci semplici suggerimenti per redigere in modo più efficace un testo: verbale, relazione tecnica, discorso, comunicato. Consigli validi per i funzionari europei e per tutti coloro che quotidianamente sono alle prese con la scrittura di documenti.
La Commissione europea ha realizzato una guida per aiutare chi lavora nelle istituzioni europee a scrivere in modo chiaro. Un documento, che sia un testo legislativo, una relazione tecnica, un comunicato stampa o un discorso, può risultare di più facile comprensione se si applicano alcuni semplici suggerimenti. Dieci, secondo la guida "Scrivere chiaro": avere chiare le idee prima di iniziare a scrivere; pensare sempre a chi legge; curare la struttura del documento; usare frasi semplici e brevi, semplicità + brevità= chiarezza; essere coerenti e logici; usare i verbi al posto dei sostantivi; essere concreti; preferire la forma attiva dei verbi; evitare falsi amici, le espressioni gergali, le abbreviazioni e le sigle; rivedere e controllare sempre il testo.
Non si tratta di regole, puntualizza la guida, ma utili consigli per essere più efficaci nella comunicazione scritta. Consigli validi per i funzionari europei e per tutti coloro che quotidianamente sono alle prese con la redazione di documenti.
This is a high level view of aspects of sales and marketing for hospitals. There would be variations and details based on the actual hospital, specialties, service area demographic etc.
Location and layout of hospital, need of hospital to community,planning,factors and data required in planning,fundamentals and objectives,principles,different stages,equipment planning,icu design and layout,quality quantity and temperature and noise control in hospital,conclusion
The slide is all about Healthcare Marketing. How you can develop marketing strategies in healthcare market.
Healthcare is booming industry & in accordance with marketing concepts it is very necessary to do marketing of services.
Web Writing di base - sintesi del workshop di 4 oreFrancesca Fabbri
Tutti gli elementi del Linguaggio Piano, che sta alla base del miglior Web Writing.
Testo, frasi, parole; fruizione del testo via Web; struttura del testo (titolo, sottotitolo, abstract, formattazione, come linkare...).
Suggerimenti e consigli, indicazioni utili e consolidate.
Le slide sono la sintesi del workshop di 4 ore che, fino ad oggi, ho tenuto in 4 edizioni: una per un Comune, due per una ventina di persone provenienti dalla Pubblica Amministrazione (Digital Friday per la PA a Ferrara) e una per una grande Azienda del territorio.
Le slide del workshop "La scrittura digitale" che ho tenuto il 13 luglio 2017 presso la Scuola Superiore C.A.P.A.C., Politecnico del Commercio e del Turismo, nell'ambito dell'offerta formativa di AICE e di Img Internet Academy. Il mio blog: www.segnalezero.com
Un video o un’immagine sono strumenti che aumentano le informazioni per il lettore. E sono anche strumenti che aumentano la vostra reperibilità sul web, aiutando il vostro lavoro: un’immagine o un video comunicano molto di più della parola scritta. Vi daranno maggiore spazio per parlare di altri aspetti dell’argomento che trattate. Ovviamente, potete costruire blog anche basandovi solo su questo tipo di contenuti: ad esempio, un videoblog, costruito interamente con video supportati da brevi
informazioni.
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Lezione sul TW e la comunicazione tecnica
al Liceo scientifico Issel di Finale Ligure
Progetto "Orizzonte 2020" in partnership con il Circolo degli Inquieti, marzo 2011.
Come scrivere titoli efficaci, come scrivere post scansionabili e facili da leggere, 20 modi per scrivere un post, come creare post granulari e serie di post, lunghezza e frequenza dei post e molti altri suggerimenti per scrivere sui blog in maniera efficace
Scopri cosa può fare per te un ufficio stampa. scopri la differenza tra comunicare all'interno dell'azienda e la comunicazione esterna. L'importanza dell'house organ
Tra i corsi di comunicazione e web marketing che ho tenuto presso la pubblica amministrazione, pubblico qua quello che ho tenuto nella scorsa estate per gli informagiovani della Provincia di Brescia.
Maggiori informazioni presso frazamp@gmail.com
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come gestire al meglio la comunicazione interna ed esterna in azienda, gestione email, gestione documenti, gestione riunioni, brainstorming, le pubbliche relazioni in azienda,il rapporto con gli stakeholders
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
Misure minime di sicurezza informatica per le PAAmmLibera AL
Pubblicato da AgID il documento che contiene le indicazioni ufficiali per valutare e innalzare il livello di sicurezza informatica delle PA.
Al fine di fornire alle pubbliche amministrazioni un riferimento pratico per valutare e migliorare il proprio livello di sicurezza informatica, AgID ha predisposto un documento che contiene l’elenco ufficiale delle “Misure minime per la sicurezza ICT delle pubbliche amministrazioni”.
Le misure minime di sicurezza informatica prevedono tre diversi livelli di attuazione e costituiscono parte integrante del più ampio disegno delle Regole Tecniche per la sicurezza informatica della Pubblica Amministrazione.
L’obiettivo del documento - emanato in forma autonoma da AgID e dal CERT-PA in attesa della futura pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - è quello di fornire tempestivamente alle PA un riferimento normativo e consentire loro di intraprendere un percorso di progressiva verifica e adeguamento in termini di sicurezza informatica.
Le misure minime per la sicurezza informatica sono emesse come previsto dalla Direttiva 1 agosto 2015 del Presidente del Consiglio dei Ministri, che emana disposizioni relative alla sicurezza informatica nazionale e assegna all’Agenzia per l’Italia Digitale il compito di sviluppare gli standard di riferimento per le amministrazioni.
Manuale sul diritto eureopeo in materia di protezione dei datiAmmLibera AL
Il presente manuale presenta una panoramica della normativa applicabile in materia di protezione dei dati nell’ambito di competenza dell’Unione europea (UE) e del Consiglio d’Europa (CDE).
Il manuale, volto ad assistere i professionisti del settore legale non specializzati nel campo della protezione dei dati, è destinato ad avvocati, giudici o altri professionisti e soggetti che collaborano con altri organismi, comprese le organizzazioni non governative (ONG) che potrebbero dover affrontare problematiche giuridiche connesse alla protezione dei dati.
Il manuale intende fornire un primo punto di riferimento in materia di protezione dei dati per quanto riguarda sia il diritto dell’UE sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), oltre a illustrare come questo settore sia disciplinato dal diritto dell’UE e dalla CEDU nonché dalla Convenzione del Consiglio d’Europa (CDE) sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale (Convenzione n. 108) e da altri strumenti giuridici dello stesso CDE. All’inizio di ogni capitolo è presente una tabella contenente le disposizioni legali applicabili con un’importante selezione della giurisprudenza secondo i due distinti sistemi giuridici europei. Fanno seguito due presentazioni, l’una successiva all’altra, del diritto dei due ordinamenti europei, così come applicabile a ciascuna tematica, in modo che il lettore possa cogliere le convergenze e le divergenze dei due sistemi giuridici.
Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informatvo Pubblic...AmmLibera AL
L’Agenzia per l’Italia digitale rende disponibile le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico 2016, documento di riferimento per le pubbliche amministrazioni italiane che pubblicano o intendono pubblicare i propri dati secondo il paradigma dei dati aperti.
Le regole per il corretto trattamento dei dati personali dei lavoratori da parte di soggetti pubblici e privati
Il datore di lavoro può trattare informazioni personali solo se strettamente indispensabili all’esecuzione del rapporto di lavoro. I dati possono essere trattati solo dal personale incaricato assicurando idonee misure di sicurezza per proteggerli da intrusioni o divulgazioni illecite.
Sul luogo di lavoro va assicurata la tutela dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone garantendo la sfera della riservatezza nelle relazioni personali e professionali.
Le informazioni personali trattate possono riguardare, oltre all’attività lavorativa, la sfera personale e la vita privata dei lavoratori (ad esempio i dati sulla residenza e i recapiti telefonici) e dei terzi (ad esempio dati relativi al nucleo familiare per garantire determinate provvidenze).
I trattamenti di dati personali devono rispettare il principio di necessità, secondo cui i sistemi informativi e i programmi informatici devono essere configurati riducendo al minimo l’utilizzo di informazioni personali e identificative.
Si deve inoltre rispettare il principio di correttezza, secondo cui le caratteristiche essenziali dei trattamenti devono essere rese note ai lavoratori.
I trattamenti devono essere effettuati per finalità determinate, esplicite e legittime in base ai principi di pertinenza e non eccedenza.
Il trattamento di dati personali anche sensibili riferibili a singoli lavoratori è lecito, se finalizzato ad assolvere obblighi derivanti dalla legge, dal regolamento o dal contratto individuale (ad esempio, per verificare l'esatto adempimento della prestazione o commisurare l'importo della retribuzione).
"Linee guida per la progettazione di un percorso partecipativo"AmmLibera AL
Sul sito del Tecnico di garanzia in materia di partecipazione della Regione Emilia-Romagna sono state pubblicate delle Linee guida per la progettazione; sono uno strumento che viene messo a disposizione di coloro che si accingono a curare processi partecipativi, sono state redatte tenendo conto delle più diffuse esperienze di partecipazione, degli orientamenti e raccomandazioni che provengono dalla letteratura specializzata e da esperienze sul campo che risultano particolarmente significative, nonché aggiornate tenendo conto anche di segnalazioni e di criticità rilevate in questi anni.
Il modello di partecipazione adottato dall’Emilia-Romagna, e delineato dalla legge regionale 3/2010 è ispirato alla co-deliberazione, un percorso costituito da fasi di condivisione e discussione che accomuna i promotori del processo, siano essi soggetti pubblici o privati, prevedendo la più ampia sollecitazione delle realtà sociali e l’inclusione dei nuovi soggetti sorti conseguentemente all’attivazione del processo, per giungere poi al coinvolgimento dei cittadini in varie modalità.
Linux From Scratch è un libro-guida scritto nelle prime versione da Gerard Beekmans e in seguito ampliato da diversi suoi collaboratori presenti in tutto il mondo.
Seguendo più o meno fedelmente le istruzioni presenti nel libro, si potrà costruire da zero la propria distribuzione Linux, compilando manualmente il codice sorgente del kernel e tutti i sorgenti di tutti pacchetti necessari al funzionamento del sistema.
Terzo piano azione OGP Nazionale (Versione in consultazione)AmmLibera AL
La bozza del Terzo Piano d’Azione Nazionale è stata pubblicata il 16 luglio 2016 contestualmente al lancio del sito open.gov.it ed è sottoposta a consultazione pubblica dal 16 luglio al 31 agosto.
Questo documento è l’esito:
# di un percorso di partecipazione della società civile riunita nell’Open Government Forum, chiamata – in una prima fase – ad esprimere le proprie priorità e – successivamente – ad una consultazione sul miglioramento delle azioni;
# di un processo di collaborazione con le diverse amministrazioni coinvolte, riunite in un gruppo di lavoro istituzionale, che hanno definito le azioni da inserire nella strategia 2016-2018 anche sulla base delle priorità indicate dalla società civile.
Il lavoro per la redazione del piano si è articolato lungo un periodo di tre mesi ed è contraddistinto da due fasi:
# 6 giugno-15 luglio 2016: consultazione con la società civile sulle priorità per il terzo action plan
# 15 luglio – 30 agosto 2016: consultazione on line sul miglioramento delle azioni e degli impegni inseriti nella prima bozza di piano.
Nel 2007 l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) pubblicava un rapporto intitolato Giving Knowledge for Free: the Emergence of Open Educational Resources, in cui si evidenzia l'importanza delle "risorse didattiche aperte" per il mondo della scuola, dell'università e della formazione.
Da allora le iniziative si sono moltiplicate, ponendo anche questioni chiave come quelle del copyright, della sostenibilità, dei diversi modelli e delle politiche economiche. Questi fattori sembrano ancora più importanti attualmente, quando l'enorme diffusione dei cosiddetti Mooc (Massive Open Online Courses) pone dubbi e accende i dibattiti sul futuro dell'università.
Attraverso diversi contenuti, Graziano Cecchinato (Università di Padova), Maria Cinque (Fondazione Rui e Lumsa), Rosanna De Rosa (Università Federico II di Napoli), Anna Maria Tammaro (Università di Parma e CRUI) e Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico), discutono del fenomeno, accennando alle questioni più importanti, alle policies e iniziative più prestigiose in ambito internazionale ma con focus particolare sull'Italia.
Numerose sono le questioni ancora aperte sui Mooc e i dibattiti che vedono scontrarsi scettici ed entusiasti, sostenitori e detrattori. Tuttavia, tra scenari catastrofici e ottimismo programmatico, i Mooc continuano a riscuotere successo.
Rapporto Labsus 2015 - Amministrazione condivisa dei beni comuniAmmLibera AL
A quasi due anni di distanza dalla presentazione del primo Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, a Bologna, il 22 febbraio 2014, Labsus fa il punto con il Rapporto 2015. Il Consiglio comunale di Bologna, con una delibera del 19 maggio 2014 approvò definitivamente il Regolamento, mettendo in moto un meccanismo di diffusione che non si è ancora arrestato. Come ricorda nell’Introduzione il Presidente di Labsus, Gregorio Arena, quella contenuta nel Rapporto è una vicenda che parte da lontano che "a raccontarla non ci si crede, perché l’Italia di cui parliamo in queste pagine non si vede, non fa notizia".
La vicenda ha inizio all’incirca nel 1997 quando, in un saggio intitolato "Introduzione all’amministrazione condivisa", Gregorio Arena aveva ipotizzato l’evoluzione dell’amministrazione pubblica italiana verso un nuovo modello organizzativo fondato sulla collaborazione, anziché sul conflitto, fra cittadini e amministrazioni. Nel 2001, con la riforma del Titolo V della Costituzione, l’amministrazione condivisa divenne disposizione costituzionale grazie all’introduzione dell’art. 118, comma 4 in base al quale "Stato, regioni, province, città metropolitane e comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà". Sono così gettate le basi per la futura amministrazione condivisa, vale a dire un’alleanza fra amministrazioni e cittadini.
Sperimentare piattaforme open source. ATutor vs MoodleAmmLibera AL
ei mesi che vanno da Ottobre 2005 ad Aprile 2006, presso il Cnipa, è stata condotta una sperimentazione volta ad acquisire conoscenze teoriche e pratiche circa le opportunità offerte dalle piattaforme Open Source (OS) per l’e-learning. Consci del fatto che l’unico modo per conoscere bene un sistema è utilizzarlo, dopo aver analizzato le differenti soluzioni presenti sul mercato, si è scelto di “testare” sul campo due Learning Management System (LMS): ATutor e Moodle.
Manuale sul diritto eureopeo in materia di protezione dei datiAmmLibera AL
Il presente manuale presenta una panoramica della normativa applicabile in materia di protezione dei dati nell’ambito di competenza dell’Unione europea (UE) e del Consiglio d’Europa (CDE).
Il manuale, volto ad assistere i professionisti del settore legale non specializzati nel campo della protezione dei dati, è destinato ad avvocati, giudici o altri professionisti e soggetti che collaborano con altri organismi, comprese le organizzazioni non governative (ONG) che potrebbero dover affrontare problematiche giuridiche connesse alla protezione dei dati.
Il manuale intende fornire un primo punto di riferimento in materia di protezione dei dati per quanto riguarda sia il diritto dell’UE sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), oltre a illustrare come questo settore sia disciplinato dal diritto dell’UE e dalla CEDU nonché dalla Convenzione del Consiglio d’Europa (CDE) sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale (Convenzione n. 108) e da altri strumenti giuridici dello stesso CDE. All’inizio di ogni capitolo è presente una tabella contenente le disposizioni legali applicabili con un’importante selezione della giurisprudenza secondo i due distinti sistemi giuridici europei. Fanno seguito due presentazioni, l’una successiva all’altra, del diritto dei due ordinamenti europei, così come applicabile a ciascuna tematica, in modo che il lettore possa cogliere le convergenze e le divergenze dei due sistemi giuridici.
Sostenibilità energetica e adattamento ai cambiamenti climatici nel quinto volume della collana di Urban Center Bologn.
Si tratta del quinto volume della collana I Quaderni di Urban Center Bologna, che il Comune di Bologna dedica alla trasformazione di Bologna in una città resiliente.
La pubblicazione “Bologna città resiliente. Sostenibilità energetica e adattamento ai cambiamenti climatici” è curata da Valeria Barbi, Giovanni Fini, Patrizia Gabellini, con il contributo di Mara Cinquepalmi e Giovanni Ginocchini, e tratta le strategie messe in atto dal capoluogo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Il lavoro è suddiviso in due parti. La prima racconta i progetti attuati dai firmatari del protocollo PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile) per contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione dei gas ad effetto serra del 20% entro il 2020.
La seconda parte, invece, è dedicata al PAL (Piano Locale di Adattamento al Cambiamento Climatico), nato in seno al progetto BlueAp, acronimo di Bologna Local Urban Adaptation Plan for a Resilient City, finanziato dal programma europeo Life+.
Il quaderno, in doppia lingua (italiano e inglese), è stato stampato in poche centinaia di copie ad uso istituzionale, ma è integralmente disponibile online per tutti gli interessati.
Arrivano da tutta Europa le storie di cittadinanza attiva contenute nella pubblicazione “My e-Participation Story”. Il volume, scaricabile online, raccoglie i casi vincitori dell'omonima competizione promossa da Telecentre Europe e cofinanziata dall'Unione europea nel 2015.
C'è chi, in Albania, ha contribuito al decision making del governo sullo smaltimento delle armi chimiche siriane, grazie alla mobilitazione di studenti e ambientalisti, uniti sui social media nel promuovere una petizione online. O anche i pensionati di una residenza di edilizia pubblica, in Germania, che hanno sensibilizzato l'opinione pubblica, grazie ad un sito e a Change.org, contro la privatizzazione delle loro case e conseguente aumento degli affitti dell'80%. A Taranto un gruppo di studenti e insegnanti ha sollevato il problema dell'inquinamento della loro città, grave al punto da pregiudicare il turismo; perciò ha promosso un dialogo con le istituzioni a livello europeo tramite Twitter.
Tutte le storie raccolte nel volume sono casi esemplari di cittadini che hanno utilizzato i diversi strumenti offerti dalle tecnologie digitali come cassa di risonanza per dare rilievo alle cause che stavano loro a cuore, diventando cittadini consapevoli e partecipi nella gestione delle politiche più rilevanti per la comunità. I protagonisti di queste storie sono ragazzi, adulti giovani e meno giovani, ma anche persone anziane di tutta l'Europa accomunati dalla convinzione di poter contare davvero, grazie a Facebook, Twitter, app, petizioni online o siti dedicati.
"PartecipAzioni: sostantivo, plurale. Guida metodologica per la gestione di processi di partecipazione integrati".
Si tratta di una vera e propria guida metodologica alla partecipazione per chiunque sia interessato. Vuole tuttavia essere anche un concreto strumento per fornire alle strutture stessa della Regione indicazioni di metodo e operative, passo dopo passo, per la realizzazione, la comunicazione e la valutazione dei processi partecipativi.
La Regione Emilia-Romagna è da anni impegnata a promuovere forme di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti alle politiche regionali, secondo un approccio inclusivo e integrato che tende al raggiungimento di decisioni migliori e condivise.
Il quaderno della partecipazione n. 1 del 2016, promosso dal servizio Comunicazione, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione, è ideato e curato da Sabrina Franceschini e realizzato in collaborazione con il Gruppo comunicazione di cittadinanza della stessa amministrazione regionale.
Destinatari della guida sono molteplici: da coloro che, all'interno delle strutture regionali si occupano o si occuperanno di processi partecipativi, a chi è interessato per svariati motivi ad approfondire e conoscere il tema della partecipazione.
Il volume è diviso in quattro capitoli: nel primo si parla ampiamente della partecipazione dei cittadini nella governance europea, nazionale e della Regione Emilia-Romagna; nel secondo il focus è sulla gestione di un processo partecipativo integrato mentre nel terzo si affronta il tema degli strumenti e tecniche per la partecipazione. Nel quarto e ultimo capitolo, il volume tratta alcuni casi di studio relativi alla realizzazione di processi partecipativi a supporto delle politiche regionali.
Il quaderno è composto anche da quattro allegati che servono da esempio o traccia per la cosiddetta liberatoria, utilizzabile per la realizzazione di fotografie e riprese video nel corso di evento partecipativo, di questionari ex ante, ex post e per un unico evento.
Il volume è dotato anche un fornita e accurata bibliografia, un glossario a cura dell'Osservatorio della partecipazione ed una serie ampia di link per accedere e consultare siti web sulla partecipazione.
Manifesto per lo Sviluppo Agile di SoftwareAmmLibera AL
In Ingegneria del SW, per metodologia agile (o leggera) o metodo agile si intende un particolare metodo per lo sviluppo del software che coinvolge quanto più possibile il committente, ottenendo in tal modo una elevata reattività alle sue richieste.
Esistono un certo numero di tali metodologie e la Agile alliance, formatasi nella stesura del manifesto in oggetto, è una organizzazione no-profit creata allo scopo di diffonderle.
Tra l'11 e il 13 febbraio 2001, in una stazione sciistica sulle montagne dello Utah, diciassette persone sono incontrate per parlare, sciare, rilassarsi, cercare di trovare un terreno comune e, naturalmente, mangiare. Il risultato è stato il Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software (Agile Software Development Manifesto). I rappresentanti di Extreme Programming, Scrum, DSDM, Adaptive Software Development, Crystal, Feature-Driven Development, Pragmatic Programming e altri simpatizzanti erano accomunati della necessità di trovare un'alternativa ai pesanti processi di sviluppo software e alla stesura della relativa documentazione.
Questo ebook presenta i 12 punti del Manifesto, corredato dalla presentazione di Jim Highsmith, pubblicato in inglese su http://agilemanifesto.org/ , e nel libro tradotta in italiano.
Python è un linguaggio di programmazione potente e di facile apprendimento. Utilizza efficienti strutture dati di alto livello e un semplice ma efficace approccio alla programmazione orientata agli oggetti. L’elegante sintassi di Python e la tipizzazione dinamica, unite alla sua natura di linguaggio interpretato, lo rendono ideale per lo scripting e lo sviluppo rapido di applicazioni in molte aree diverse e sulla maggior parte delle piattaforme.
L’interprete Python e l’ampia libreria standard sono liberamente disponibili, in file sorgenti o binari, per tutte le principali piattaforme sul sito web di Python, http://www.python.org/, e possono essere liberamente distribuiti. Lo stesso sito contiene anche, oltre alle distribuzioni, puntatori a molti moduli Python liberi e gratuiti di terzi, interi programmi, strumenti di sviluppo e documentazione addizionale.
L’interprete Python è facilmente estendibile con nuove funzioni o tipi di dato implementati in C o C++ (o altri linguaggi richiamabili dal C). Python è anche adatto come linguaggio di estensione per applicazioni personalizzabili.
Questo tutorial introduce informalmente il lettore ai concetti e alle caratteristiche base del linguaggio e del sistema Python. È di aiuto avere un interprete Python a portata di mano per fare esperienza diretta, ma tutti gli esempi sono autoesplicativi, quindi il tutorial può essere letto anche a elaboratore spento.
Per una descrizione degli oggetti e dei moduli standard, si veda il documento La libreria di riferimento di Python. Il manuale di riferimento di Python fornisce una definizione più formale del linguaggio. Se s’intendono scrivere estensioni in C o C++, si legga Extending and Embedding the Python Interpreter e Python/C API Reference. Ci sono anche numerosi libri che si occupano in modo approfondito di Python.
Questo tutorial non si propone di essere onnicomprensivo e di coprire ogni singola funzionalità o anche solo quelle più comunemente usate. Vuole essere piuttosto un’introduzione alle caratteristiche più notevoli di Python e fornire un’idea precisa dello stile del linguaggio. Dopo averlo letto si sarà capaci di leggere e scrivere moduli e programmi in Python, e quindi pronti ad imparare di più sui vari moduli della libreria Python descritta nel documento La libreria di riferimento di Python.
L'obiettivo del documento Mobile è quello di evidenziare rischi, adempimenti formali e misure di protezione da tenere in considerazione nel trattamento di dati personali mediante dispositivi Mobile (ad esempio tablet e smartphone). Il documento indirizza i rischi e gli aspetti legali, procedurali, organizzativi e tecnologici che una società titolare di trattamenti di dati personali in ambito italiano, deve prendere in considerazione affinchè tali trattamenti siano svolti nella conformità alla normativa applicabile e garantendo un opportuno livello di sicurezza.
L'analisi del gruppo di lavoro, non limitata alle misure minime ma estesa a quelle idonee, ha permesso di determinare alcune osservazioni qui espresse in maniera sintetica:
# l'introduzione dei dispositivi mobili evoluti deve essere effettuata a fronte di un'attenta e strutturata analisi dei rischi, che tenga conto delle specifiche aree critiche nell'ambito dei trattamenti di dati personali effettuati, indirizzando, di conseguenza, le misure di sicurezza e di compliance normativa correlate;
# tali aree critiche sono principalmente correlabili ad aspetti di natura tecnologica, ma anche elementi quali comportamenti non idonei da parte delle persone, mancato rispetto degli adempimenti formali nel loro utilizzo, rappresentando degli elementi che devono essere tenuti in considerazione;
# un elemento di criticità è relativo alla mancanza di conformità in merito agli adempimenti della Privacy (informative, consensi, notificazioni…). Nonostante siano infatti state adottate opportune misure di protezione dei dati, è possibile che i trattamenti effettuati con tali strumenti non siano corretti rispetto al Codice Privacy e/o ai provvedimenti dell'Autorità Garante per la Privacy;
# allo stesso tempo è necessario che siano adottate soluzioni che soddisfino almeno le cosiddette misure minime, contenute nel disciplinare tecnico (Allegato B del Codice Privacy) e quelle obbligatorie (correlate ai provvedimenti dell'Autorità Garante). Le misure minime specificate dall'attuale normativa, sono state però definite per un contesto tecnologico generale e devono essere traguardate al contesto mobile;
# un'indicazione analoga riguarda anche specifici provvedimenti, quali quello degli amministratori di sistema (provv.Garante Privacy del 27.11.2008) e o della dismissione Raee (provv.Garante Privacy del 13.10.2008);
# infine, relativamente alle cosiddette misure idonee di sicurezza, si evidenzia che esse dovrebbero derivare da un'analisi di sicurezza correlata allo specifico ambito operativo. Tuttavia il gruppo di lavoro ritiene che alcune misure possano essere adottate, allo stato attuale, necessariamente / obbligatoriamente ai fini di una corretta protezione dei dati personali trattati.
La tutela dei dati personali condivide molti aspetti con la tematica della sicurezza delle informazioni, sia sul piano delle tecnologie sia su quello metodologico. Molte delle nostre considerazioni sono applicabili ad entrambi gli ambiti. Rimane però la focalizzazione primaria sugli aspetti di compliance alla normativa italiana e quindi europea sulla privacy.
L'analisi svolta dal gruppo di lavoro ha messo in luce la necessità di far precedere la decisione di adottare soluzioni di cloud computing da un'attenta analisi dei rischi, che tenga in considerazione le peculiarità del nuovo paradigma.
La specifica natura del cloud computing comporta infatti:
# che le informazioni aziendali siano trattate in contesti esterni al perimetro dell'organizzazione e potenzialmente condivisi con gli altri clienti del cloud provider;
# l'utilizzo strutturale di reti pubbliche per connettere l'ambito aziendale con il cloud;
# l'accessibilità delle informazioni aziendali senza vincoli di orario e di luogo da parte degli utenti.
I rischi derivanti da tali aspetti devono essere attentamente valutati, anche in relazione ai modelli di servizio e di deployment che si intende adottare. La gestione di questi rischi richiede alle aziende di effettuare un salto culturale: oltre a gestire gli aspetti strettamente tecnologici, l'adozione di soluzioni cloud impatta su molti processi aziendali, tra i quali quelli di governance, di gestione delle identità e degli accessi, fino alle attività di controllo e di audit che non devono esssere condizionate nella loro efficacia dal nuovo paradigma.
Tutti questi aspetti richiedono di essere indirizzati nella definizione del contratto che dovrà regolare la fornitura dei servizi di cloud computing. La stipula di tale contratto è uno dei cardini della strategia di gestione dei rischi specifici relativi al cloud computing, per la conformità alla normativa e più in generale per la sicurezza dei dati aziendali.
OJS è un sistema open source altamente flessibile creato per amministrare e pubblicare periodici, scaricabile gratuitamente e installabile su un server Web locale.
È stato progettato per ridurre tempi ed energie dedicati ai compiti gestionali e amministrativi associati alla pubblicazione di periodici e per migliorarne la qualità
attraverso innovazioni, che vanno dal rendere le politiche più trasparenti fino a migliorarne l’indicizzazione.
Le caratteristiche di OJS Le caratteristiche di OJS
# Installazione e controllo locali.
# Configurazione di requisiti, sezioni, processi di revisione, ecc. da parte dei curatori (editor).
# Submissione amministrazione di tutti i contenuti completamente online.
# Moduli di sottoscrizione con opzioni di accesso aperto posticipato (delayed open access).
# Indicizzazione di parte del contenuto o dell’interosistema.
# Strumenti di aiuto alla lettura, basati su campi e scelte dei curatori.
# Notifiche via e-mail e possibilità per i lettori dilasciare commenti.
# Documentazione di help online completamente contestualizzato.
2. 2
Il personale della Commissione europea si trova a dover redigere documenti di diverso tipo. A prescindere dalla
loro natura – testo legislativo, relazione tecnica, verbale, comunicato stampa o discorso – documenti chiari risul-
tano più efficaci in quanto di più facile e rapida comprensione. Questa guida vuole essere un aiuto a scrivere in
modo chiaro, che lo si faccia nella propria madrelingua o in una delle altre lingue ufficiali, tutte lingue di lavoro
della Commissione come statuito dal regolamento n. 1/1958 del Consiglio (tuttora vigente).
La guida contiene dunque suggerimenti e non regole; all’atto di applicarli è bene tener conto delle finalità che il
documento si prefigge e del pubblico cui è destinato.
Ci sono tre buoni motivi per scrivere in modo chiaro:
• interagire in modo più efficace;
• ridurre la corrispondenza inutile;
• instaurare un clima costruttivo.
Suggerimento 1: Chiaritevi le idee prima di cominciare a scrivere...........................................................pagina 3
Suggerimento 2: Pensate a chi legge — siate diretti e interessanti..............................................................pagina 4
Suggerimento 3: Curate la struttura del vostro documento........................................................................pagina 5
Suggerimento 4: Semplicità + brevità = chiarezza..........................................................................................pagina 6
Suggerimento 5: Siate coerenti — curate la logica delle frasi.........................................................................pagina 7
Suggerimento 6: Eliminate i sostantivi superflui — i verbi rendono il discorso più scorrevole..........pagina 8
Suggerimento 7: Siate concreti...............................................................................................................................pagina 9
Suggerimento 8: Preferite la forma attiva dei verbi — ed accertatevi che sia chiaro il soggetto.....pagina 10
Suggerimento 9: Fate attenzione ai falsi amici, alle espressioni gergali e alle abbreviazioni.....pagina 11
Suggerimento 10: Rivedete e controllate..........................................................................................................pagina 14
Sussidi redazionali on line offerti dall’UE.................................................................................................pagina 15
Scrivere
chiaro
3. 3
1. Chiaritevi le idee prima di cominciare a scrivere
Un discorso chiaro può nascere unicamente da un
pensiero chiaro. Occorre quindi definire i punti se-
guenti:
Destinatari del documento
I lettori dei documenti della Commissione europea
possono venir suddivisi in tre grandi gruppi:
• il personale delle istituzioni UE: colleghi della Com-
missione europea o di altre istituzioni;
• specialisti esterni;
• il grande pubblico, che è il gruppo di gran lunga
più numeroso.
La maggior parte dei documenti della Commissione
europea è ormai facilmente accessibile su Internet.
Tutto quello che viene scritto e pubblicato nell’am-
bito dell’attività della Commissione europea si ri-
percuote fatalmente sull’immagine che il pubblico
ha dell’UE. Si rimanda al suggerimento 2 per vedere
come interessare i lettori.
Obiettivi del documento
Che finalità ha il documento? Chi lo legge dovrà:
• Prendere una decisione?
• Far fronte ad una data situazione?
• Risolvere un problema particolare?
• Cambiare atteggiamento su qualcosa?
Punti essenziali del testo
Per stabilirli occorre:
• Decidere qual è il messaggio da trasmettere.
• Elaborare un elenco o uno schema (cfr. l’illustrazio-
ne) che riporti senza un ordine particolare tutti i
punti salienti del documento.
• Sopprimere quanto è irrilevante.
• Raggruppare per argomento i punti restanti.
• Colmare eventuali lacune prendendo nota dei dati
da controllare e/o degli esperti da consultare.
Questo sistema vale praticamente per tutti i testi non
letterari: note di servizio, relazioni, lettere, istruzioni
per l’uso, ecc. Per testi di carattere più formale quali
quelli degli atti legislativi esistono regole di redazione
specifiche
Un altro metodo utile è quello delle sette do-
mande, noto fin dall’antichità (Quis? Quid? Quibus
auxiliis? Cur? Quomodo? Quando?), il quale consente
d’identificare le informazioni di maggior rilievo:
COSA? Il messaggio essenziale
CHI? Le persone interessate
QUANDO? Giorni, ore, tempi, scadenze
DOVE? Luoghi
COME? Circostanze, spiegazioni
PERCHÉ? Cause e/o obiettivo
QUANTO? Dati calcolabili e misurabili
abbreviazioni
astratto
prolisso
gergo
forma passiva
4. 4
Siate diretti e interessanti
Tenete sempre presente chi sono i vostri lettori: non
soltanto il vostro capo o chi debba rivedere i vostri
testi, ma gli utilizzatori finali. Loro hanno fretta come
voi. Chiedetevi chi sono, cosa sanno già e di quali
chiarimenti hanno bisogno.
Tentate di vedere l’argomento che trattate mettendo-
vi nei panni dei lettori:
— Coinvolgeteli evitando uno stile troppo imper-
sonale, senza diventare però troppo familiari.
— Immaginatevi quali domande potrebbero
porre e accertatevi che il documento vi dia rispo-
sta. (Eventualmente usatele anche per i sottotitoli,
ad esempio: “Quali cambiamenti introdurrà que-
sta nuova politica?”“A cosa serve questa politica?”
“Chi ne sarà interessato?”“Quali obiettivi pensia-
mo di raggiungere?”).
— Tenete vivo il loro interesse. Fornite loro
esclusivamente le informazioni di cui hanno real-
mente bisogno, tralasciando dettagli superflui su
procedure della Commissione europea e formalità
interistituzionali. Per una grande maggioranza di
lettori queste informazioni sono prive d’importan-
za e servono solo a rafforzare l’opinione di chi con-
sidera la Commissione un’istituzione burocratica e
lontana. Se informazioni di questo genere fossero
davvero essenziali indicate brevemente perché.
2. Pensate a chi legge
Ed ora, cominciamo a scrivere una prima versione
a grandi linee del documento.
5. 5
Due problemi frequenti
1. Un testo preesistente viene riutilizzato senza subire
le opportune modifiche
Testi scritti in passato possono essere stati redatti in modo poco chiaro e possono non
tener conto di nuove circostanze e di nuove prassi redazionali. Badate ad apportarvi i
necessari aggiornamenti.
2. Taglia e incolla
È possibile che dobbiate utilizzare paragrafi di tutta una serie di documenti per
comporre un nuovo testo. Evitate incongruenze terminologiche, ripetizioni o
omissioni: ciò può nuocere alla logica interna del documento rendendolo poco chiaro.
3. Curate la struttura del documento
Quando incominciate
• Se il documento contempla un sommario comin-
ciate da lì: potreste accorgervi che basta quello!
Mettetelo sempre all’inizio del documento, perché
è la prima (e a volte anche l’unica) parte che la gen-
te leggerà.
• Assicuratevi che risulti chiara la concatenazione
delle varie parti del testo, in modo da aiutare i
lettori a seguire il vostro ragionamento e la logica
del discorso. Scegliete intestazioni di sezioni e altri
segnali grafici che rendano le informazioni chiave
facilmente reperibili eliminando la necessità di do-
verle ripetere in tutto il documento. Usate intesta-
zioni e sottotitoli esplicativi per dare rilievo ai
punti più importanti. Un titoletto quale“Monitora-
re più attentamente le fusioni di società”può risul-
tare più informativo di“Monitoraggio delle fusioni”.
• Pensate come far valere al meglio i vostri argo-
menti ed a rendere nel contempo leggibile il do-
cumento: icone, grafici o tabelle potrebbero
sostituire parti di testo scritto? È opportuno
aggiungere un glossario o un elenco di definizioni?
• L’introduzione e la conclusione sono spesso le
parti più lette. Può succedere che un lettore vada
direttamente alla conclusione. Fate quindi in modo
che sia chiara, concisa e pertinente.
• Presentate ai lettori la struttura dei documenti di
una certa lunghezza servendovi di un indice chiaro.
Quando scrivete
• Seguite i suggerimenti riportati più avanti
• Consultate i sussidi redazionali dell’UE (cfr. l’ultima
pagina)
• Siate quanto più possibile concisi.
Per ogni sezione e ogni parola occorre chiedersi
se siano veramente necessarie. Eliminate il super-
fluo, badando però a salvaguardare la chiarezza del
messaggio:
Il termine entro e non oltre il quale devono
essere presentate le domande è il 31 marzo
2010.
Il termine fissato per la presentazione delle
domande è il 31 marzo 2010.
Termine di presentazione delle
domande: 31 marzo 2010.
Una volta terminato
Passate al suggerimento 10 per sapere come
procedere a revisione e controlli
6. 6
Brevità …
Il valore di un documento non dipende dalla sua lun-
ghezza. I lettori certamente non apprezzeranno un
testo di 20 pagine più di uno di 10 quando si renda-
no conto che per dire quanto c’era da dire 10 pagine
bastavano. È anzi probabile che la perdita di tempo
li irriti.
Alcuni accorgimenti per eliminare le parole non ne-
cessarie sono:
• Evitate di dire cose ovvie. Fidatevi del buonsenso
dei lettori.
• Non inzeppate il vostro documento di espressioni
ridondanti quali “come è noto”, “è opinione comu-
nemente accettata che”, “a mio avviso”, “e così via”,
“dal punto di vista sia di A che di B”.
• Evitate di ripetervi. Dovendo ad esempio far riferi-
mento a un comitato dal nome lungo basta scriver-
ne il nome completo una sola volta. “La questione
è stata sottoposta al comitato preposto all’elabora-
zione di guide di stile e di composizione. Il comitato
ha ritenuto che ...”.
Documenti e frasi tendono ad esser tanto più efficaci
quanto più son brevi.
A titolo orientativo:
1 documento = 15 pagine al massimo
Frasi inutilmente lunghe rappresentano un grave
ostacolo alla chiarezza nei documenti della Commis-
sione europea. Cercate di spezzettarle in
frasi più corte ricordandovi però d’inse-
rire opportuni elementi di connessione
(“inoltre”, “peraltro”, “infatti”, “invece”,
“perciò”, “di conseguenza”) che rendano
il discorso coerente e fluido al tempo
stesso. La raccomandazione, che figura
in alcune guide di stile, di non usare frasi
contenenti in media più di 20-25 parole
rischia di rivelarsi controproducente per
i nostri documenti in quanto atta a pro-
durre periodi troppo frammentati, con
la conseguente possibilità di frasi equivoche o prive
di senso compiuto. La lingua italiana effettivamente
consente di coordinare e/o subordinare diverse frasi
in modo agile ed al tempo stesso chiaro.
... e semplicità:
Quando è possibile usate parole più semplici. Un lin-
guaggio semplice non vi farà sembrare meno colti o
eleganti, ma conferirà anzi maggior credibilità alle
vostre parole.
in considerazione del fatto che poiché
un certo numero di alcuni, qualche
entro e non oltre entro
lo scopo è quello di ottenere lo scopo è
ottenere
successivamente alla data del dopo il
al fine di per
nell’eventualità che se
in caso contrario altrimenti
nell’ipotesi che ciò si verifichi in tal caso
4. Semplicità + brevità = chiarezza
7. 7
Uno stile semplice e non ampolloso
significa anche:
... evitare le ambiguità
Utilizzare una stessa parola per far riferimento a cose
diverse potrebbe confondere il lettore:
La domanda va presentata entro martedì.
Si può comunque introdurre una domanda
di proroga della scadenza. La domanda ...
(Di quale domanda si tratta adesso?)
La domanda va presentata entro martedì. È
comunque possibile chiedere una proroga
della scadenza. La domanda ...
... evitare di cambiare le parole soltanto per
il bello stile
È diffusa l’idea che usare parole diverse per designare
lo stesso oggetto renda un documento meno noioso.
A prescindere dalla legittima esigenza di evitare caco-
fonie, assonanze ecc., anche in questo caso si rischia
di confondere il lettore:
La domanda va presentata entro martedì.
Il comitato può respingere la richiesta ...
(vale a dire la domanda — o no?).
La domanda va presentata entro martedì. Il
comitato può respingerla ...
... preferire la forma positiva alla negativa
Non è impossibile che le domande siano
respinte, perciò non presentate ricorso a
meno che non siate sicuri di aver compilato
la vostra in modo che non vi figurassero
errori.
È possibile che una domanda venga
respinta, perciò presentate ricorso soltanto
se siete sicuri di aver compilato la vostra in
modo corretto.
Talvolta ci troviamo a scrivere (o correggere) testi che
servono a presentare un gran numero di fatti e d’idee.
I suggerimenti che seguono consentono di esporre le
informazioni in modo ordinato cosicché i lettori pos-
sano capire immediatamente ogni frase.
Nominate il soggetto delle singole azioni,
se non è chiaramente identificabile (cfr.
il suggerimento 8), e riportate le azioni
nell’ordine in cui si verificano.
La decisione sulla concessione di
un’assistenza UE verrà adottata nella
riunione del comitato di assegnazione
in seguito al ricevimento di tutte le
candidature di progetti.
Quando tutti i candidati avranno presentato
la candidatura del loro progetto, 1
il comitato di assegnazione si riunirà 2
perdeciderel’entitàdell’aiutoUE 3
che concederà a ciascuno di essi. 4
Attenti a valorizzare le informazioni che
contano collocandole al posto giusto nella
frase!
Per quanto concerne la riduzione delle
tariffe di roaming, la Commissione ha
delineato diverse proposte.
La Commissione ha delineato diverse
proposte per la riduzione delle tariffe di
roaming.
Sembra imminente l’adozione di un divieto
di fumare nei ristoranti.
A quanto sembra, il divieto di fumare nei
ristoranti entrerà in vigore tra breve.
All’occorrenza tentate di dare un finale forte
alle vostre frasi — è la parte che i lettori
ricorderanno.
Stando alla relazione, una riforma
istituzionale profonda è l’unica soluzione
possibile per la maggior parte dei problemi
all’ordine del giorno.
La relazione vede come unica soluzione
alla maggior parte dei problemi sul
tappeto una profonda riforma istituzionale.
5. Siate coerenti – curate la logica delle frasi
8. 6. Eliminate i sostantivi inutili —
i verbi rendono il discorso più scorrevole
Un modo semplice per scrivere più chiaramente con-
siste nel sostituire ...
un sostantivo ... ... con un verbo:
con l’eliminazione di eliminando
per la massimizzazione di per massimizzare
dell’introduzione di di introdurre
Con questo cambiamento ci si limita a ritrasformare in
verbo un nome. I verbi sono generalmente da preferi-
re in quanto più diretti e meno astratti dei sostantivi.
In molti casi l’uso del verbo corrispondente invece di
un sostantivo in “-zione” giova alla concisione del di-
scorso.
procedere ad una valutazio-
ne di
valutare
avviare un’investigazione su investigare
prendere in considerazione considerare
Ciò vale anche per altri sostantivi che non finiscono
in“-zione”
effettuare il riesame di riesaminare
realizzare un’analisi di analizzare
provvedere al rinnovo di rinnovare
Utilizzare il verbo invece del sostantivo corrisponden-
te può rendere più chiaro un documento:
La pratica colturale basata su piante
perenni invece che su colture annuali può
indurre un miglioramento della qualità del
suolo dal momento che si traduce in un
aumento della copertura del suolo stesso.
Coltivare piante perenni piuttosto che
colture annuali può migliorare la qualità
del suolo aumentandone la copertura.
8
9. 9
7. Siate concreti
I messaggi concreti sono chiari, mentre il linguaggio
astratto può risultare vago e fuorviante. Un eccesso di
astrazione può addirittura indurre chi legge a ritenere
che non conoscete l’argomento su cui scrivete o che
avete secondi fini.
A meno che il ricorso ad espressioni astratte non sia
giustificato da validi motivi, potendo utilizzare una
parola concreta invece di un’espressione più astratta
avente lo stesso significato, scegliete la formula-
zione concreta. Il vostro messaggio sarà più diretto
e quindi più forte.
A volte, invece di ... : ... potreste scrivere:
confrontarsi su discutere di
liquidità contante
opportunitàoccupazionali posti di lavoro
evoluzione negativa flessione
esuberi licenziamenti
investimento in capitale
umano*
- formazione
(del personale)
- miglioramento
delle qualifiche (dei
lavoratori)
- formazione e istru-
zione
* Come questo esempio indica, si tratta spesso di
esprimere con esattezza un concetto.
Consiglio: se utilizzate Word selezionate una parola e
cliccateci sopra col tasto destro del mouse. Si aprirà
un menu a cascata, verso il fondo del quale compa-
re la parola Sinonimi. Cliccandoci sopra si ottiene un
elenco di sinonimi, con parole sia astratte che concre-
te. Se possibile optate per una parola concreta prefe-
rendola ad altre più vaghe e generiche. Ad esempio,
per quanto il verbo fare risulti del tutto accettabile
a volte è meglio usare un’espressione più specifica:.
fare una ricerca svolgere una ricerca
fare fiducia accordare fiducia (a)/
fidarsi (di)
fare un versamento effettuare un versamento
10. 10
8. Preferite la forma attiva dei verbi …
Un altro trucco per scrivere più chiaramente consiste
nell’usare la forma attiva dei verbi (“il comitato ha
deciso che”) piuttosto che quella passiva (“in sede di
comitato si è deciso di”). Confrontate questi esempi:
Nuovi orientamenti sono stati stabiliti dal
presidente nell’auspicio che la lunghezza
dei documenti presentati dalle DG venga
limitata a 15 pagine.
Il presidente ha stabilito nuovi
orientamenti nell’auspicio che le DG
limitino la lunghezza dei documenti a 15
pagine.
Guardate un po’ come è possibile rendere più chiara una
frase eliminando i passivi ... :
poco chiaro:
Una raccomandazione è stata formulata
dal Parlamento europeo affinché negli Stati
membri venga considerata la possibilità di
una semplificazione della procedura.
un po’ meglio:
Il Parlamento europeo ha formulato una
raccomandazione affinché gli Stati membri
considerino una semplificazione della
procedura.
e infine utilizzando verbi invece di nomi astratti:
molto meglio:
Il Parlamento europeo ha raccomandato
agli Stati membri di considerare una
semplificazione della procedura.
… ed accertatevi che sia chiaro il
soggetto
Sostituire le forme verbali passive con forme attive
contribuisce alla chiarezza del testo eliminando pos-
sibili dubbi relativi al soggetto – la persona, l’organiz-
zazione o la cosa che compie l’azione.
È facile capire in questo caso qual è il soggetto ...
Questo progetto è stato respinto a livello di
Commissione.
La Commissione ha respinto questo
progetto.
... ma in questo caso invece è impossibile:
Si ritiene che la pubblicità del tabacco dovrebbe esse-
re vietata nell’UE.
Chi ritiene? Lo scrivente, la Commissione, il pubblico, i
medici?
Ricordatevi che i documenti dell’UE vanno tradotti in
diverse lingue. Se il documento originale non è chiaro
le traduzioni potranno non coincidere tra loro poi-
ché i traduttori tenteranno d’interpretare il pensiero
dell’autore arrivando a soluzioni diverse.
Ciò non significa che le forme passive siano
da evitare in ogni caso, dato che possono rive-
larsi utili ad esempio quando è superfluo identificare
il soggetto dell’azione (“Tutto il personale è invitato a
scrivere in modo chiaro”).
11. 11
9. Fate attenzione ai falsi amici,
alle espressioni gergali e alle abbreviazioni
Evitate i falsi amici
I falsi amici (ovvero false friends, faux amis) sono pa-
role di lingue diverse che, pur assomigliandosi, hanno
in realtà significati differenti.
Alla Commissione europea ci troviamo a lavorare in
un ambiente multilingue e le interferenze tra le va-
rie lingue sono frequenti. Ad esempio non è insolito
incontrare l’espressione “finalizzare il documento” in
cui si avverte l’influsso dell’inglese “finalize”, al posto
della quale sarebbe più opportuno scrivere“stendere
la versione definitiva del documento”. L’uso di espres-
sioni inappropriate può infastidire i lettori e dare l’im-
pressione che le istituzioni europee abbiano perso il
contatto con la realtà.
Falso amico influenzato
da
Qual è l’espressione
corretta?
Perché è sbagliato?
abusivo abusif (FR) ingannevole, vessatorio “abusivo”significa“illegale”
anticipare anticipate (EN) giocare d’anticipo, essere
proattivi (ad esempio per
anticipate redundancies non
“anticipare i licenziamenti”ma
“prevedere come ammortizzare
futuri licenziamenti”)
“anticipare” ha una chiara
connotazione temporale (“fare,
arrivare prima”) e qui significherebbe
dunque“affrettare i licenziamenti”
attuale actual (EN) reale “attuale”significa“corrente, di adesso”
carbone carbon (EN) carbonio “carbone”è una forma impura di
carbonio (EN : coal)
comando command (EN) padronanza “comando”significa“ordine”
consistente consistent (EN) coerente “consistente”significa“considerevole”
cornicione cornichon (FR) cetriolo l’elemento architettonico
corrispondente in FR è la “corniche”
effettivo effective (EN) efficace “effettivo”significa“reale”
eventualmente eventually (EN) infine “eventualmente”significa
“all’occorrenza”
idealmente ideally (EN) nella migliore delle ipotesi “idealmente”significa“ipoteticamente”
manutenzione manutention
(FR)
movimentazione “manutenzione”significa“cura,
conservazione”
minore minor (EN) di piccola entità “minore”significa“più piccolo”
montante montant (FR) importo “montante”significa“elemento
verticale”
pertanto pourtant (FR) tuttavia, peraltro “pertanto ”significa“quindi”
sensibile sensible (EN) sensato, ragionevole “sensibile”significa“percettibile/
sensitivo/delicato”
silicone silicon (EN) silicio I siliconi (EN: silicones) sono una
famiglia di composti contenenti silicio.
terminare terminate (EN) porre fine a, interrompere “terminare”significa“finire”
12. 12
Evitate le espressioni gergali o
perlomeno spiegatele
Il gergo è il linguaggio usato da un gruppo di addetti
ai lavori o di specialisti per comunicare tra di loro ed
è accettabile in documenti che vengono letti soltanto
all’interno di tale gruppo.
Quando leggono un testo scritto in gergo le persone
esterne però, e in particolare il grande pubblico, deb-
bono compiere uno sforzo maggiore del necessario o
comunque di quello che sono disposte a fare. Qualcu-
no potrebbe addirittura rifiutarsi di leggerlo. Occorre
quindi accertarsi che i testi destinati ad essere letti
al di fuori delle istituzioni siano per quanto possibile
esenti da gergo.
E se PROPRIO si è costretti ad usare termini gergali in
documenti destinati al grande pubblico è opportuno
spiegarli o aggiungere un glossario, un link o un ri-
ferimento a uno dei siti web indicati a piè di pagina.
Riportiamo qui di seguito alcuni termini comune-
mente utilizzati nelle istituzioni europee che possono
risultare difficilmente comprensibili al grande pubbli-
co:
Termine di gergo Definizione suggerita
paese in via di adesione paese che sta per aderire all’Unione europea
acquis (comunitario) l’insieme della normativa UE, la normativa UE
paese candidato paese candidato all’adesione all’UE, con cui sono ancora in corso i relativi
negoziati
coesione provvedimenti volti a ridurre le disparità socioeconomiche all’interno dell’UE
comitatologia procedura in base alla quale la Commissione è assistita da comitati di esperti
metodo comunitario metodo sviluppato per adottare decisioni nell’UE; prevede la collaborazione di
Commissione, Parlamento e Consiglio
allargamento adesione di nuovi membri all’UE
mainstreaming inserimento di una determinata tematica in tutte le politiche dell’UE
proporzionalità principio in base al quale l'azione delle istituzioni deve limitarsi a quanto è
necessario per raggiungere gli obiettivi fissati dai trattati
sussidiarietà principio in base al quale l’Unione interviene, nei settori che non sono di sua
esclusiva competenza, solo se la sua azione è più efficace di quella che può essere
svolta a livello nazionale, regionale o locale
Spiegazioni chiare di molti termini sono reperibili in:
Guida alla comprensione del “gergo europeo”sul sito
web Europa
(http://europa.eu/abc/eurojargon/index_it.htm).
Per le definizioni di termici tecnici e giuridici frequenti
in un contesto UE si rinvia al glossario on line su Eu-
ropa
(http://europa.eu/scadplus/glossary/index_it.htm).
13. 13
Andateci piano con abbreviazioni
e sigle
Troppe abbreviazioni poco familiari possono rendere
poco comprensibile un documento e far addormen-
tare il lettore: (FESR + FEAOG + PAC = ZZZ...).
Se un’abbreviazione rischia di non essere trasparente
per il vostro lettore dovreste:
• scrivere l’espressione per esteso se compare solo
una o due volte nel documento, oppure
• scrivere l’espressione per esteso quando compare
per la prima volta nel documento, facendola se-
guire dall’abbreviazione tra parentesi, ed usare poi
l’abbreviazione nel resto del documento, e/o
• allegare una lista di abbreviazioni o inserire un link
in modo che sia chiaro a cosa corrispondono.
La sezione “Sigle e acronimi” del Manuale interisti-
tuzionale di convenzioni redazionali (http://publica-
tions.europa.eu/code/it/it-5000400.htm) riporta il si-
gnificato di molti degli acronimi e delle abbreviazioni
in uso nei documenti della Commissione europea.
Come sempre tenete presenti i bisogni dei vostri let-
tori:
• certi lettori si irriteranno se invece di un’abbrevia-
zione ben nota viene adoperata l’espressione per
esteso;
• se scrivete in ogni riga “titolare dell’autorizzazione
all’immissione in commercio” invece di “titolare
dell’AIC”il documento diventerà molto più lungo.
Ricordatevi che le abbreviazioni e gli acronimi posso-
no significare cose diverse in contesti diversi.
Ad esempio:
API sta per Anonima petroli italiana
Associazione dei politrasfusi italiani
Associazione progressista internazionale
Agenzia parlamentare italiana
Associazione piccola industria
Associazione pionieri italiani
Associazione pioppicoltori italiani
… e magari anche qualcos’altro.
Fonte: http://iate.europa.eu
API
API
API
API
API
API
API
API
API
14. 14
10. Rivedete e controllate
• Usate i correttori ortografici e grammaticali, tenen-
do però sempre presente che non rilevano tutti gli
errori.
• Rileggete il vostro documento con occhio critico
mettendovi nei panni del lettore. Le frasi e i para-
grafi sono collegati tra loro in modo chiaro e lo-
gico? Sono nella giusta sequenza? Ci sarà sempre
qualcosa da migliorare o semplificare …
• Sollecitate i commenti dei colleghi, anche di quelli
che non avete consultato in precedenza.
• Ascoltate attentamente i loro suggerimenti.
• Accogliete i suggerimenti che servono a rendere il
testo più conciso, chiaro e leggibile
Vi serve ancora aiuto?
Anche se adesso il vostro documento è finito – e vi
sembra di aver fatto buon uso di questi suggerimenti
per renderlo quanto più chiaro possibile – forse avete
l’impressione che il vostro stile potrebbe essere anco-
ra migliorato e non siete sicuri di aver usato il verbo
giusto o la preposizione giusta, oppure certe frasi vi
appaiono un po’lunghe e goffe.
In tal caso potete rivolgervi alla direzione generale
dellaTraduzione (DGT) e chiedere di sottoporre a edi-
ting il vostro documento.
A seconda della natura del documento vi sono due
servizi da consultare:
Pagine web: per sottoporre a revisione le pagine
principali di un sito web in formato html invia-
te una domanda via Poetry: codice WEB (non il nome
della vostra DG), prodotto REV. Per consigli mettete-
vi in contatto con la DGT-D-2-EN.
Per ulteriori informazioni sul web editing:
http://www.cc.cec/translation/facilities/products/
web/tutorial/index_en.htm
Altri documenti:
• (in inglese o francese): inviateli alla unità di
Editing. Se vi avvalete per la prima volta di questo
servizio o avete bisogno di aiuto potete inviare una
mail alla DGT-EDIT specificando i vostri desidera-
ta.
Per informazioni:
http://www.cc.cec/translation/facilities/products/
editing_fr.htm
• (in un’altra lingua ufficiale dell’UE): per do-
cumenti importanti in qualsiasi lingua ufficiale po-
tete chiedere la revisione linguistica di una persona
di madrelingua. Inviate una domanda via Poetry
chiedendo il prodotto REV.
Pace?Conciossiaco-
sachéleostilità
stannocausando
gravenocumento
sollecitiamo
l’immediata
cessazionedelle
ostilitàsullodate
15. 15
Sussidi redazionali on line offerti
dall’UE
Per informazioni più dettagliate sulle convenzioni
interne in materia di grafìa, punteggiatura e uso
potete consultare il sito pubblico http://ec.europa.
eu/translation/language_aids/italian_it.htm, che
offre orientamenti chiari per la scrittura e manuali di
stile anche per varie altre lingue ufficiali dell’UE.
Il Manuale interistituzionale di convenzioni
redazionali, approntato dall’Ufficio delle
pubblicazioni ufficiali dell’UE, contiene informazioni
in merito alla redazione delle pubblicazioni ufficiali
in tutte le lingue dell’UE:
http://publications.europa.eu/code/it/it-000100.htm
Le regole da seguire nella stesura dei testi di atti
legislativi figurano nella“Guida pratica comune”:
http://eur-lex.europa.eu/it/techleg/index.htm
Per sapere come scrivere testi da mettere in rete si
rinvia all’Information Providers Guide:
http://ec.europa.eu/ipg/content/tips/index_en.htm
Ciò valga a conclusione del nostro succinto trattato relativo
alla preponderante importanza della semplicità nella….
F I N E
16. 16
Fonti
The Oxford Guide to Plain English by Martin Cutts, Oxford, Regno Unito
Écrire pour Être Lu, Ministère de la Communauté française, Belgio
Manuale di stile dei documenti amministrativi. Guida alla semplificazione del linguaggio burocratico, di Alfredo Fio-
ritto, Il Mulino, 2009
Guida alla redazione dei documenti di trasparenza in Banca d’Italia,“Disposizioni sulla trasparenza delle operazioni
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30 regole per scrivere testi amministrativi chiari, Università di Padova, Italia
Bürgernahe Verwaltungssprache, Bundesverwaltungsamt, Germania
Klarspråk lönar sig, Regeringskansliet, Justitiedepartementet, Svezia
Käännetäänkö tekstisi, tulkataanko puheenvuorosi? Kotimaisten kielten tutkimuskeskus, Finlandia
Writing for Translation Translation Centre for the Bodies of the European Union
The OECD Style Guide, 2nd Edition OECD, Paris http://www.oecd.org/dataoecd/8/39/40500006.pdf
llustrazioni a cura di Zeta Field, DG Traduzione, Commissione europea.
La versione on line di questa guida è reperibile all’indirizzo
http://ec.europa.eu/translation
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