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Fenomeni idrogeologici
generati dalle piogge (e non)
Riccardo Rigon, Marta Martinengo & Marialaura Bancheri
FRANCATEAM
In questa presentazione si usano varie
foto , mappe e altro trovato in Internet. Cito
sempre la fonte (che spesso è un sito web).
Il fatto che le fonti siano citate, non
significa che vi sia, necessariamente un
“endorsement” di quanto scritto nei siti
web. Molto spesso sono scritte cose
sensate. Ma non sempre.
S'incomincia con un temporale. ...
Erano rotolii, onde che finivano in uno sbuffo: rumori noti,
cose del paese. Tutto quello che abbiamo qui è movimentato,
vivido, forse perché le distanze sono piccole e fisse come in
un teatro. Gli scrosci erano sui cortili qua attorno, i tuoni
quassù sopra i tetti; riconoscevo a orecchio, un po' più in su,
la posizione del solito Dio che faceva i temporali quando noi
eravamo bambini, un personaggio del paese anche lui. Qui
tutto è come intensificato, questione di scala
probabilmente, di rapporti interni. La forma dei rumori e
di questi pensieri (ma erano poi la stessa cosa) mi è parsa per
un momento più vera del vero, però non si può più rifare con
le parole.
Luigi Meneghello - Incipit di “Libera Nos A Malo”
!4
Falkenheyn, nel 1883 intraprese un viaggio nelle Alpi
francesi, nelle quali, a seguito di recenti eventi
alluvionali che avevano colpito la parte occidentale della
catena alpina, era stata iniziata una grande opera di
sistemazione dei torrenti e delle aste principali. Il
ministro era accompagnato dal barone von Seckendorff,
direttore dell'Istituto di ricerche forestali
oggi permane come struttura ministeriale, con sezioni
nei vari Laender; ed è stato preservato
dall'amministrazione forestale nel Trentino-Alto
Adige e rilanciato dopo la grande alluvione del XX
secolo (1966). La collaborazione, gli scambi di
esperienza e la cooperazione tecnica a livello alpino
hanno una storia lunga e importante.
In alto: frana in località
Campolongo, a Baselga di Pinè,
in Trentiino (15 agosto 2010)
What is this ?
Campolongo, 15 Agosto, 2010 - Foto Provincia di Trento, Dipartimento risorse forestali e montane
Rigon et Al.
!5
Falkenheyn, nel 1883 intraprese un viaggio nelle Alpi
francesi, nelle quali, a seguito di recenti eventi
alluvionali che avevano colpito la parte occidentale della
catena alpina, era stata iniziata una grande opera di
sistemazione dei torrenti e delle aste principali. Il
ministro era accompagnato dal barone von Seckendorff,
direttore dell'Istituto di ricerche forestali
oggi permane come struttura ministeriale, con sezioni
nei vari Laender; ed è stato preservato
dall'amministrazione forestale nel Trentino-Alto
Adige e rilanciato dopo la grande alluvione del XX
secolo (1966). La collaborazione, gli scambi di
esperienza e la cooperazione tecnica a livello alpino
hanno una storia lunga e importante.
In alto: frana in località
Campolongo, a Baselga di Pinè,
in Trentiino (15 agosto 2010)
What is this ?
Campolongo, 15 Agosto, 2010 - Foto Provincia di Trento, Dipartimento risorse forestali e montane
Colata di fango
Rigon et Al.
!6
Giampilieri, 2009
What is this ?
Rigon et Al.
!7
Giampilieri, 1 Ottobre 2009
What is this ?
Colata detritica (di cui vediamo la zona di propagazione)
http://www.messinaora.it/notizia/2014/10/01/alluvione-2009-giampilieri-ricorda-i-morti-la-politica-li-dimentica-la-serit-si-occupa-di-chi-e-rimasto-fotogallery/44318
Rigon et Al.
!8
Colata detritica (di cui vediamo la zona di distacco)
Torrente Letze, 2001 ?
What is this ?
Rigon et Al.
!9
Colata detritica (di cui vediamo la zona di deposito)
Torrente Letze, 2001 ?
What is this ?
Rigon et Al.
!10
What is this ?
Val di Pola, 28 Luglio 1987
Rigon et Al.
!11
http://newsgo.it/2015/07/tragica-frana-val-pola-28-luglio-1987/
What is this ?
Rigon et Al.
Frana gravitativa profonda ?
!12
Pianificazione in aree
soggette a rischi naturali:
limiti e opportunità
What is this ?
Località e data ignote (presumibilmente in Trentino)
Caduta Massi
Rigon et Al.
!13Courtesy M. Borga & L. Marchi
What is this ?
Piena sì, ma …
Rigon et Al.
!14Courtesy M. Borga & L. Marchi
What is this ?
Piena di un torrente Alpino con trasporto solido e trasporto di legname
Rigon et Al.
!15
Rischio Idraulico Lungo il Fiume Panaro
Stefano Orlandini, Giovanni Moretti, Marcello Fiorentini
Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Fiume Panaro - Courtesy S. Orlandini, G. Moretti & M. Fiorentini
Piena in un fiume di pianura
What is this ?
Rigon et Al.
!16Ponte S. Nicolò, Casalserugo, Bovolenta - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali
What is this ?
Esondazione (simulata)
utorità di Bacino
NTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
utorità di Bacino
NTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
LOSITA’ IDRAULICA INDIVIDUATE DAL PAILOSITA’ IDRAULICA INDIVIDUATE DAL PAI -- AREE ALLAGATE EVENTO NOVEMBRE 2010AREE ALLAGATE EVENTO NOVEMBRE 2010 --
PONTE SAN NICOLO’PONTE SAN NICOLO’ –– CASALSERUGOCASALSERUGO -- BOVOLENTABOVOLENTA
L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010What is this ?
Rigon et Al.
!17
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
LA ROTTA DI PONTE SAN NICOLO’
L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010
Allagamenti circa 1350 ettariAllagamenti circa 1350 ettari
… ma il problema è la rottura dell’argine
What is this ?
Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali
What is this ?
Rigon et Al.
!18
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
LE ROTTE DI CALDOGNOLE ROTTE DI CALDOGNO
L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010
Circa 350 ettari di areeCirca 350 ettari di aree
allagateallagate
Caldogno, Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali
What is this ?
… ma il problema è la rottura dell’argine
Rigon et Al.
!19
CiCi
alal
Vicenza, 31 Ottobre-2Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali
What is this ?
Ancora esondazione … in città
Rigon et Al.
!20
What is this ?
E’ chiaramente un’esondazione … ma chi è esondato ?
Rigon et Al.
!21
Alluvione sì … ma dal mare
https://it.wikipedia.org/wiki/Alluvione_di_Venezia_del_1966
What is this ?
Rigon et Al.
!22
Le “acque alte” sono generate dalle maree, fenomeni periodici comandati
dalla posizione reciproca di Terra e Luna. Tuttavia i livelli del mare non
sono comandati solo da questo fenomeno, ma anche, per esempio dai
venti.
In particolare quando un vento (nel caso di Venezia, lo Scirocco) spira con
costanza su una superficie di un lago od un mare (l’Adriatico), il livello del
mare si innalza con pendenza allineata alla direzione del vento. Il
fenomeno si chiama “sessa”.
L’acqua alta del 1966 fu prodotta dalla sessa dell’Adriatico, innalzando il
livello del mare a Venezia per on la marea che rimase per 22 ore sopra
quota +110 cm e per circa 40 ore sopra i +50 cm*.
Questa la dico subito
*https://it.wikipedia.org/wiki/Alluvione_di_Venezia_del_1966
Rigon et Al.
!23
http://www.dna.trentino.it/alluvione-a-trento-quelle-notti-di-novembre-1966/
Alluvione Trento 1966
What is this ?
Rigon et Al.
Ripartiamo da capo
Riccardo Rigon, Marta Martinengo & Marialaura Bancheri
https://it.pinterest.com/pin/125889752058537256/
!25
Falkenheyn, nel 1883 intraprese un viaggio nelle Alpi
francesi, nelle quali, a seguito di recenti eventi
alluvionali che avevano colpito la parte occidentale della
catena alpina, era stata iniziata una grande opera di
sistemazione dei torrenti e delle aste principali. Il
ministro era accompagnato dal barone von Seckendorff,
direttore dell'Istituto di ricerche forestali
oggi permane come struttura ministeriale, con sezioni
nei vari Laender; ed è stato preservato
dall'amministrazione forestale nel Trentino-Alto
Adige e rilanciato dopo la grande alluvione del XX
secolo (1966). La collaborazione, gli scambi di
esperienza e la cooperazione tecnica a livello alpino
hanno una storia lunga e importante.
In alto: frana in località
Campolongo, a Baselga di Pinè,
in Trentiino (15 agosto 2010)
What is this ?
Campolongo, 15 Agosto, 2010 - Foto Provincia di Trento, Dipartimento risorse forestali e montane
Colata di fango
Rigon et Al.
!26
Questo fenomeno NON ha a che fare con portate d’acqua grandi.
Segue un paio di giorni di precipitazioni (intense ?) ~200 mm al
giorno ma il fenomeno rilevante è l’innesco del trasporto solido e la
sua successiva propagazione in cui il volume di acqua ha un ruolo
sostanziale. Elementi essenziali:
•La presenza di un volume di acqua sufficiente nel suolo
•La presenza di volume di sedimento trasportabile
Quali sono gli elementi caratterizzanti il processo ?
Rigon et Al.
L’intensità di precipitazione, di per se, conta di meno del volume.
Su che cos’è una precipitazione intensa torno più tardi.
•Questo tipo di fenomeni avviene:
•Dove si manifestano pendenze elevate
•In bacini che hanno un’area a monte relativamente modesta (di solito)
!27
Generalmente NO. Tuttavia:
L’uomo ne è la causa ?
approfondimento (e di maggior costo) là dove
serve.
Per necessità, le carte del pericolo vengono dunque
disegnate, con una “scala” come le carte geografiche:
anche se non sempre questa informazione risulta
riportata in evidenza, o, se riportata, compresa
implementano in software. La maggior parte di
questo software rimane però nelle mani dei
ricercatori che l'hanno prodotto e raramente
sono usati da terzi per fare analisi sistematiche
ed approfondite su tutto il territorio.
Generalmente questi studiosi producono "casi di
Fig. 3 - Interazioni ecologiche e di uso del suolo in un bacino
(Andreas Zisch, 2010)
frane
stato del bosco
uso agricolo
estensificazione
scoglimento
del ghiacciaio
degradazione
del permafrost
uso agricolo
intensificazione ecologia
pesca
acqua
potabile
caccia
prese d‘acqua
bacino di ritenuta
diga
situazione di pericolo
opere di difesa
Dossier:
declinare il tema
ci sono condizioni di gestione del territorio che le possono favorire.
Rigon et Al.
!28
Colata detritica (di cui vediamo la zona di distacco)
Torrente Letze, 2001 ?
What is this ?
Rigon et Al.
!29
Colata detritica (di cui vediamo la zona di deposito)
Torrente Letze, 2001 ?
What is this ?
Rigon et Al.
!30
Questo fenomeno NON ha a che fare con portate d’acqua grandi.
Ha le stesse caratteristiche del fenomeno di colata di fango.
Ma il materiale trasportato è più grossolano e la dinamica del moto
di questo materiale, non è esattamente quella del fango.
Osservare la zona di distacco, ci consente di capire che ci vorrà del
tempo perchè il materiale si riformi a partire dalla roccia consolidata.
Quindi, per un pò di tempo, non avremo più colate nello stesso
luogo.
Come nel caso del fango, i modelli interpretativi devono prevedere
anche dove il sedimento si ferma.
Le velocità di propagazione possono raggiungere anche 100 km/h
Dove parte ? Dove si ferma ?
Rigon et Al.
!31
In generale siamo interessati a rispondere alle seguenti domande:
•quanto materiale c’è ?
•da dove parte ?
•dove arriva ?
•quando (arriva, parte) ?
Chi risponde a queste domande ?
Rigon et Al.
!32
Questo lo studia il geologo o, se si tratta di suolo, il pedologo (o
l’idropedologo) ?
Quanto materiale c’è ?
Rigon et Al.
!33
Da dove parte ?
Questo lo studia l’ingegnere geotecnico (o l’idrologo, o il geologo, o
l’agronomo forestale)
Rigon et Al.
!34
Dove arriva ?
Di solito ci pensa l’ingegnere idraulico
Un Po di carte. La dinamica fluviale del Po nell'Ottocento e le tavole della commissione Brioschi
Curatore: I. Ferrari, M. Pellegrini
Rigon et Al.
!35
Quando ?
Questo lo studia l’idrologo (l’ing. ambientale etc. etc.) …
Ma veramente non lo sa nessuno.
Rigon et Al.
!36
Il concetto è che …
Servono varie competenze che si possono (teoricamente) anche trovare in
una sola persona (l’ideale di un certo ingegnere ambientale), ma che
generalmente sono patrimonio di varie professioni specialistiche!
Rigon et Al.
!37
http://newsgo.it/2015/07/tragica-frana-val-pola-28-luglio-1987/
What is this ?
Rigon et Al.
Frana gravitativa profonda ?
!38
Anche qui la frana è stata innescata da fenomeni di precipitazione intensi.
Su un substrato geologico instabile. Bisogna conoscere la stratigrafia dei luoghi
Ma le frane sono un mondo molto variegato e le velocità le più varie … fino a
400 km all’ora (calcolati nel caso della Val di Pola).
http://www.bgs.ac.uk/landslides/how_does_bgs_classify_landslides.html
Frane. Facile parlarne, difficile capirle
Rigon et Al.
!39http://centrointerregionale-gis.it/Rivista/Arretrati/24_1992/24_09.pdf
Bring home lesson
Rigon et Al.
!40
Questo è tutto parte del grande ciclo dei sedimenti !
Panta rei os potàmos
Rigon et Al.
!41
Ma l’uomo non è innocente
Giampilieri,2009
Le case ce le abbiamo messe noi nel posto sbagliato !?
Rigon et Al.
!42Courtesy M. Borga & L. Marchi
What is this ?
Piena di un torrente Alpino con trasporto solido e trasporto di legname
Rigon et Al.
!43
ce in Val Rendena, attraversa Passo Carlo Magno dove si unisce con il Rio Campo Carlo
e scende verso la Val di Sole. In quest’ultimo tratto confluiscono nel Meledrio diversi rii di
oni considerevoli sia in destra che in sinistra orografica.
conoide del Torrente Meledrio si trovano gli abitati di Pellizzano, ad ovest, e di Carciato ad
occupano circa il 20% dell’area dell’intero conoide, aree della stessa entità sono destinate
vità agricole e ricreative.
Figure 1: Bacino del Torrente Meledrio: vista aerea 3D
Analisi geologica
Piogge brevi (< 1h) e di
grande intensità (il tempo
di corrivazione!).
S e l e p e n d e n z e s o n o
elevate e il sedimento è
presente, allora si possono
generare colate detritiche.
Nel caso in esame l’apporto
da scioglimento della neve
può essere importante.
La velocità del’acqua è di
alcuni m al secondo ~ 10
km/ora
Rigon et Al.
Spieghiamo un po’
!44
Piogge brevi e di grande
intensità significa che se non
p r e v e d i b e n e l e
precipitazioni, c’è troppo
poco tempo per prepararsi.
S p e c i a l m e n t e q u a n d o i l
torrente è interamente (o
quasi urbanizzato).
Tutto dal punto di vista delle
precipitazioni funziona come
nel caso “naturale” ma ….
https://storiadiunimpiegato.wordpress.com/2016/03/24/ti-racconto-un-quartiere-marassi-marasci-municipio-iii/
Rigon et Al.
Spieghiamo un po’
!45
… ma qui:
• l’infiltrazione è limitata
dalle superfici urbane
• i canali sono stati limitati
https://storiadiunimpiegato.wordpress.com/2016/03/24/ti-racconto-un-quartiere-marassi-marasci-municipio-iii/
Rigon et Al.
Spieghiamo un po’
!46https://storiadiunimpiegato.wordpress.com/2016/03/24/ti-racconto-un-quartiere-marassi-marasci-municipio-iii/
Rigon et Al.
Spieghiamo un po’
!47
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
LE ROTTE DI CALDOGNOLE ROTTE DI CALDOGNO
L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010
Circa 350 ettari di areeCirca 350 ettari di aree
allagateallagate
Caldogno, Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali
What is this ?
… ma il problema è la rottura dell’argine
Rigon et Al.
!48
CiCi
alal
Vicenza, 31 Ottobre-2Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali
What is this ?
Ancora esondazione … in città
Rigon et Al.
!49
Medi bacini Piogge di media durata: il
tempo di corrivazione è (~
1 0 - 2 4 h o p i ù ) . L e
precipitazioni non sono
generalmente dei singoli
eventi convettivi, ma eventi
più strutturati, per esempio
all’interno di un fronte.
Le velocità dell’acqua
coinvolte: sono le stesse
dei piccoli bacini.
C ’ è p i ù t e m p o p e r
p r e v e d e r e , m a a l l a
modellazione idrologica
d e v e s e g u i r e u n a
modellazione idraulica,
anche semplificata.
Rigon et Al.
Spieghiamo un po’
!50
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
Autorità di Bacino
DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
LE ROTTE DI CALDOGNOLE ROTTE DI CALDOGNO
L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010
Circa 350 ettari di areeCirca 350 ettari di aree
allagateallagate
Caldogno, Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali
Cosa dobbiamo capire ?
… ma il problema è la rottura
dell’argine e dunque la
modellazione idrologica, ed
idraulica deve seguire anche
u n a m o d e l l a z i o n e
(geotecnica) degli argini e
della loro probabilità di
rottura.
Rigon et Al.
!51
Ma allora qui è responsabile l’uomo!
Ma dobbiamo aver consapevolezza che la maggior parte dei fiumi in Italia (ma
in tante parti del mondo) ha subito importanti modifiche almeno da un paio
di migliaia di anni. Molti fiumi in pianura, proprio per questa loro “natura
costruita” hanno l’alveo sopraelevato rispetto al piano campagna*. Ma se non
fosse stato fatto così non avremo abitato quesi luoghi. Si poteva fare
diversamente ? E’ wishful thinking. Il passato non lo possiamo
cambiare. Il futuro, forse, sì lo possiamo mutare.
*E qualche collega, credo Andrea Rinaldo, mi ha fatto notare che la pianura si definisce
alluvionale. Una parola che esprime un concetto chiaro, io credo.
Rigon et Al.
!52
What is this ?
E’ chiaramente un’esondazione … ma chi è esondato ?
Rigon et Al.
!53
www.engeology.eu 14/12/2015 8
Fig. 6 – a) carta delle aree allagate nell’evento alluvionale del novembre 2014 e interventi puntuali della protezione civile. b) Foto di una campo agricolo a Caleppio di
Settala completamente allagato.
Barolla, Rampozzi, Francani, Cause dei periodici allagamenti nella provincia di Milano fra Lambro e Adda
Alluvione sì … ma dalle falde acquifere !
Le falde
Rigon et Al.
!54
http://www.dna.trentino.it/alluvione-a-trento-quelle-notti-di-novembre-1966/
Alluvione Trento 1966
What is this ?
Rigon et Al.
!55
Malguzzi,P.,G.Grossi,A.Buzzi,R.Ranzi,andR.Buizza(2006),The1966‘‘century’’floodinItaly:Ameteorologicaland
hydrologicalrevisitation,J.Geophys.Res.,111,D24106,doi:10.1029/2006JD007111.
Le precipitazioni, una volta tanto
Rigon et Al.
!56
Le portate
Per quel che riguarda le precipitazioni, sui bacini più grandi,
conta la loro distribuzione spaziale e non si può più assumere
che la precipitazione sia uniforme.
Non si può far riferimento al tempo di corrivazione, quanto
piuttosto ad un tempo di ritardo tra massimo delle precipitazioni
(medie) e arrivo della portata.
“Caso diverso sono i grandi bacini, dove la piena dura molti giorni e il
precursore non sono le piogge ma i livelli idrici lungo la rete idrografica di
monte.”
*Rosso,Renzo.Bombed'acqua:Alluvionid’Italiadall’unitàalterzomillennio(Italian
Edition)(KindleLocations4455-4456).MARSILIO.
La portata, almeno, quando si è abbastanza a valle, può derivare
con sufficiente sicurezza dalla modellazione idraulica e questo ha
portato, spesso, a trascurare gli aspetti più propriamente idrologici
di formazione della piena.
Rigon et Al.
!57
E il Rio delle Amazzoni ?
Rigon et Al.
!58
E il Rio delle Amazzoni ?
Il Rio della Amazzoni e i grandi fiumi sono un caso a se.
Le loro piene e la loro idrologia interagiscono con le circolazioni globali.
Per altro, la piena del Rio delle Amazzoni è abbastanza costante e molto
grande. La portata media è
~ duemila volta la portata media del fiume Adige.
Questa è la storia per un’altra volta.
Rigon et Al.
!59
Urbanistica e rischi idrogeologico, A cura di G.Ulrici, E. Coletti, R. Rigon e A.
Ziantoni, 03/2012 http://www.sentieri-urbani.eu/rivista_sentieri_urbani/
Sentieri_Urbani_007.pdf
Rigon et Al.
Ulteriori letture
Il governo dell'acqua. Ambiente naturale e ambiente ricostruito, A. Rinaldo, pg.
239, 2009, Marsilio
!60
Rigon et Al.
Ulteriori letture
La sfida della sostenibilità. Il governo multilivello delle risorse idriche
M. Alberton & E. Domorenok, CEDAM, Acc. Eur. Bolzano, 2011
Bombe d'acqua, Alluvioni d'Italia dall'unità al terzo millennio, R. Rosso, pp.
280, Marsilio, 2017
!61
Find this presentation at
Questions ?
Rigon and Bancheri
Per avere maggiori informazioni e conoscere l’avanzamento del progetto
www.lifefranca.eu
!62
E il cambiamento climatico c’entra in tutto questo ?
Rigon and Bancheri
general increasing
ecipitation and
, no significant
s, leading to a quite
to climate change.
ive significant trends of
gative of precipitation,
tial reduction of water
e worst catchment in
e to climate change.
an intermediate
en Adige and Ebro.
iangles in both panels) and trends in (a) annual
ual sub-basin precipitation totals in three
n–Kendall trend analysis (between 1971 and
trends in streamflow are presented as triangles
ward-pointing for downward trend) and non-
gnificant trends in sub-basin climate are shown
(a)
(a)
(a)
(b)
(b)
(b)
Lutzetal,2016

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A short introduction to some hydrological extreme phenomena

  • 1. Fenomeni idrogeologici generati dalle piogge (e non) Riccardo Rigon, Marta Martinengo & Marialaura Bancheri FRANCATEAM
  • 2. In questa presentazione si usano varie foto , mappe e altro trovato in Internet. Cito sempre la fonte (che spesso è un sito web). Il fatto che le fonti siano citate, non significa che vi sia, necessariamente un “endorsement” di quanto scritto nei siti web. Molto spesso sono scritte cose sensate. Ma non sempre.
  • 3. S'incomincia con un temporale. ... Erano rotolii, onde che finivano in uno sbuffo: rumori noti, cose del paese. Tutto quello che abbiamo qui è movimentato, vivido, forse perché le distanze sono piccole e fisse come in un teatro. Gli scrosci erano sui cortili qua attorno, i tuoni quassù sopra i tetti; riconoscevo a orecchio, un po' più in su, la posizione del solito Dio che faceva i temporali quando noi eravamo bambini, un personaggio del paese anche lui. Qui tutto è come intensificato, questione di scala probabilmente, di rapporti interni. La forma dei rumori e di questi pensieri (ma erano poi la stessa cosa) mi è parsa per un momento più vera del vero, però non si può più rifare con le parole. Luigi Meneghello - Incipit di “Libera Nos A Malo”
  • 4. !4 Falkenheyn, nel 1883 intraprese un viaggio nelle Alpi francesi, nelle quali, a seguito di recenti eventi alluvionali che avevano colpito la parte occidentale della catena alpina, era stata iniziata una grande opera di sistemazione dei torrenti e delle aste principali. Il ministro era accompagnato dal barone von Seckendorff, direttore dell'Istituto di ricerche forestali oggi permane come struttura ministeriale, con sezioni nei vari Laender; ed è stato preservato dall'amministrazione forestale nel Trentino-Alto Adige e rilanciato dopo la grande alluvione del XX secolo (1966). La collaborazione, gli scambi di esperienza e la cooperazione tecnica a livello alpino hanno una storia lunga e importante. In alto: frana in località Campolongo, a Baselga di Pinè, in Trentiino (15 agosto 2010) What is this ? Campolongo, 15 Agosto, 2010 - Foto Provincia di Trento, Dipartimento risorse forestali e montane Rigon et Al.
  • 5. !5 Falkenheyn, nel 1883 intraprese un viaggio nelle Alpi francesi, nelle quali, a seguito di recenti eventi alluvionali che avevano colpito la parte occidentale della catena alpina, era stata iniziata una grande opera di sistemazione dei torrenti e delle aste principali. Il ministro era accompagnato dal barone von Seckendorff, direttore dell'Istituto di ricerche forestali oggi permane come struttura ministeriale, con sezioni nei vari Laender; ed è stato preservato dall'amministrazione forestale nel Trentino-Alto Adige e rilanciato dopo la grande alluvione del XX secolo (1966). La collaborazione, gli scambi di esperienza e la cooperazione tecnica a livello alpino hanno una storia lunga e importante. In alto: frana in località Campolongo, a Baselga di Pinè, in Trentiino (15 agosto 2010) What is this ? Campolongo, 15 Agosto, 2010 - Foto Provincia di Trento, Dipartimento risorse forestali e montane Colata di fango Rigon et Al.
  • 6. !6 Giampilieri, 2009 What is this ? Rigon et Al.
  • 7. !7 Giampilieri, 1 Ottobre 2009 What is this ? Colata detritica (di cui vediamo la zona di propagazione) http://www.messinaora.it/notizia/2014/10/01/alluvione-2009-giampilieri-ricorda-i-morti-la-politica-li-dimentica-la-serit-si-occupa-di-chi-e-rimasto-fotogallery/44318 Rigon et Al.
  • 8. !8 Colata detritica (di cui vediamo la zona di distacco) Torrente Letze, 2001 ? What is this ? Rigon et Al.
  • 9. !9 Colata detritica (di cui vediamo la zona di deposito) Torrente Letze, 2001 ? What is this ? Rigon et Al.
  • 10. !10 What is this ? Val di Pola, 28 Luglio 1987 Rigon et Al.
  • 12. !12 Pianificazione in aree soggette a rischi naturali: limiti e opportunità What is this ? Località e data ignote (presumibilmente in Trentino) Caduta Massi Rigon et Al.
  • 13. !13Courtesy M. Borga & L. Marchi What is this ? Piena sì, ma … Rigon et Al.
  • 14. !14Courtesy M. Borga & L. Marchi What is this ? Piena di un torrente Alpino con trasporto solido e trasporto di legname Rigon et Al.
  • 15. !15 Rischio Idraulico Lungo il Fiume Panaro Stefano Orlandini, Giovanni Moretti, Marcello Fiorentini Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Fiume Panaro - Courtesy S. Orlandini, G. Moretti & M. Fiorentini Piena in un fiume di pianura What is this ? Rigon et Al.
  • 16. !16Ponte S. Nicolò, Casalserugo, Bovolenta - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali What is this ? Esondazione (simulata) utorità di Bacino NTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE utorità di Bacino NTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE LOSITA’ IDRAULICA INDIVIDUATE DAL PAILOSITA’ IDRAULICA INDIVIDUATE DAL PAI -- AREE ALLAGATE EVENTO NOVEMBRE 2010AREE ALLAGATE EVENTO NOVEMBRE 2010 -- PONTE SAN NICOLO’PONTE SAN NICOLO’ –– CASALSERUGOCASALSERUGO -- BOVOLENTABOVOLENTA L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010What is this ? Rigon et Al.
  • 17. !17 Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE LA ROTTA DI PONTE SAN NICOLO’ L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010 Allagamenti circa 1350 ettariAllagamenti circa 1350 ettari … ma il problema è la rottura dell’argine What is this ? Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali What is this ? Rigon et Al.
  • 18. !18 Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE LE ROTTE DI CALDOGNOLE ROTTE DI CALDOGNO L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010 Circa 350 ettari di areeCirca 350 ettari di aree allagateallagate Caldogno, Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali What is this ? … ma il problema è la rottura dell’argine Rigon et Al.
  • 19. !19 CiCi alal Vicenza, 31 Ottobre-2Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali What is this ? Ancora esondazione … in città Rigon et Al.
  • 20. !20 What is this ? E’ chiaramente un’esondazione … ma chi è esondato ? Rigon et Al.
  • 21. !21 Alluvione sì … ma dal mare https://it.wikipedia.org/wiki/Alluvione_di_Venezia_del_1966 What is this ? Rigon et Al.
  • 22. !22 Le “acque alte” sono generate dalle maree, fenomeni periodici comandati dalla posizione reciproca di Terra e Luna. Tuttavia i livelli del mare non sono comandati solo da questo fenomeno, ma anche, per esempio dai venti. In particolare quando un vento (nel caso di Venezia, lo Scirocco) spira con costanza su una superficie di un lago od un mare (l’Adriatico), il livello del mare si innalza con pendenza allineata alla direzione del vento. Il fenomeno si chiama “sessa”. L’acqua alta del 1966 fu prodotta dalla sessa dell’Adriatico, innalzando il livello del mare a Venezia per on la marea che rimase per 22 ore sopra quota +110 cm e per circa 40 ore sopra i +50 cm*. Questa la dico subito *https://it.wikipedia.org/wiki/Alluvione_di_Venezia_del_1966 Rigon et Al.
  • 24. Ripartiamo da capo Riccardo Rigon, Marta Martinengo & Marialaura Bancheri https://it.pinterest.com/pin/125889752058537256/
  • 25. !25 Falkenheyn, nel 1883 intraprese un viaggio nelle Alpi francesi, nelle quali, a seguito di recenti eventi alluvionali che avevano colpito la parte occidentale della catena alpina, era stata iniziata una grande opera di sistemazione dei torrenti e delle aste principali. Il ministro era accompagnato dal barone von Seckendorff, direttore dell'Istituto di ricerche forestali oggi permane come struttura ministeriale, con sezioni nei vari Laender; ed è stato preservato dall'amministrazione forestale nel Trentino-Alto Adige e rilanciato dopo la grande alluvione del XX secolo (1966). La collaborazione, gli scambi di esperienza e la cooperazione tecnica a livello alpino hanno una storia lunga e importante. In alto: frana in località Campolongo, a Baselga di Pinè, in Trentiino (15 agosto 2010) What is this ? Campolongo, 15 Agosto, 2010 - Foto Provincia di Trento, Dipartimento risorse forestali e montane Colata di fango Rigon et Al.
  • 26. !26 Questo fenomeno NON ha a che fare con portate d’acqua grandi. Segue un paio di giorni di precipitazioni (intense ?) ~200 mm al giorno ma il fenomeno rilevante è l’innesco del trasporto solido e la sua successiva propagazione in cui il volume di acqua ha un ruolo sostanziale. Elementi essenziali: •La presenza di un volume di acqua sufficiente nel suolo •La presenza di volume di sedimento trasportabile Quali sono gli elementi caratterizzanti il processo ? Rigon et Al. L’intensità di precipitazione, di per se, conta di meno del volume. Su che cos’è una precipitazione intensa torno più tardi. •Questo tipo di fenomeni avviene: •Dove si manifestano pendenze elevate •In bacini che hanno un’area a monte relativamente modesta (di solito)
  • 27. !27 Generalmente NO. Tuttavia: L’uomo ne è la causa ? approfondimento (e di maggior costo) là dove serve. Per necessità, le carte del pericolo vengono dunque disegnate, con una “scala” come le carte geografiche: anche se non sempre questa informazione risulta riportata in evidenza, o, se riportata, compresa implementano in software. La maggior parte di questo software rimane però nelle mani dei ricercatori che l'hanno prodotto e raramente sono usati da terzi per fare analisi sistematiche ed approfondite su tutto il territorio. Generalmente questi studiosi producono "casi di Fig. 3 - Interazioni ecologiche e di uso del suolo in un bacino (Andreas Zisch, 2010) frane stato del bosco uso agricolo estensificazione scoglimento del ghiacciaio degradazione del permafrost uso agricolo intensificazione ecologia pesca acqua potabile caccia prese d‘acqua bacino di ritenuta diga situazione di pericolo opere di difesa Dossier: declinare il tema ci sono condizioni di gestione del territorio che le possono favorire. Rigon et Al.
  • 28. !28 Colata detritica (di cui vediamo la zona di distacco) Torrente Letze, 2001 ? What is this ? Rigon et Al.
  • 29. !29 Colata detritica (di cui vediamo la zona di deposito) Torrente Letze, 2001 ? What is this ? Rigon et Al.
  • 30. !30 Questo fenomeno NON ha a che fare con portate d’acqua grandi. Ha le stesse caratteristiche del fenomeno di colata di fango. Ma il materiale trasportato è più grossolano e la dinamica del moto di questo materiale, non è esattamente quella del fango. Osservare la zona di distacco, ci consente di capire che ci vorrà del tempo perchè il materiale si riformi a partire dalla roccia consolidata. Quindi, per un pò di tempo, non avremo più colate nello stesso luogo. Come nel caso del fango, i modelli interpretativi devono prevedere anche dove il sedimento si ferma. Le velocità di propagazione possono raggiungere anche 100 km/h Dove parte ? Dove si ferma ? Rigon et Al.
  • 31. !31 In generale siamo interessati a rispondere alle seguenti domande: •quanto materiale c’è ? •da dove parte ? •dove arriva ? •quando (arriva, parte) ? Chi risponde a queste domande ? Rigon et Al.
  • 32. !32 Questo lo studia il geologo o, se si tratta di suolo, il pedologo (o l’idropedologo) ? Quanto materiale c’è ? Rigon et Al.
  • 33. !33 Da dove parte ? Questo lo studia l’ingegnere geotecnico (o l’idrologo, o il geologo, o l’agronomo forestale) Rigon et Al.
  • 34. !34 Dove arriva ? Di solito ci pensa l’ingegnere idraulico Un Po di carte. La dinamica fluviale del Po nell'Ottocento e le tavole della commissione Brioschi Curatore: I. Ferrari, M. Pellegrini Rigon et Al.
  • 35. !35 Quando ? Questo lo studia l’idrologo (l’ing. ambientale etc. etc.) … Ma veramente non lo sa nessuno. Rigon et Al.
  • 36. !36 Il concetto è che … Servono varie competenze che si possono (teoricamente) anche trovare in una sola persona (l’ideale di un certo ingegnere ambientale), ma che generalmente sono patrimonio di varie professioni specialistiche! Rigon et Al.
  • 38. !38 Anche qui la frana è stata innescata da fenomeni di precipitazione intensi. Su un substrato geologico instabile. Bisogna conoscere la stratigrafia dei luoghi Ma le frane sono un mondo molto variegato e le velocità le più varie … fino a 400 km all’ora (calcolati nel caso della Val di Pola). http://www.bgs.ac.uk/landslides/how_does_bgs_classify_landslides.html Frane. Facile parlarne, difficile capirle Rigon et Al.
  • 40. !40 Questo è tutto parte del grande ciclo dei sedimenti ! Panta rei os potàmos Rigon et Al.
  • 41. !41 Ma l’uomo non è innocente Giampilieri,2009 Le case ce le abbiamo messe noi nel posto sbagliato !? Rigon et Al.
  • 42. !42Courtesy M. Borga & L. Marchi What is this ? Piena di un torrente Alpino con trasporto solido e trasporto di legname Rigon et Al.
  • 43. !43 ce in Val Rendena, attraversa Passo Carlo Magno dove si unisce con il Rio Campo Carlo e scende verso la Val di Sole. In quest’ultimo tratto confluiscono nel Meledrio diversi rii di oni considerevoli sia in destra che in sinistra orografica. conoide del Torrente Meledrio si trovano gli abitati di Pellizzano, ad ovest, e di Carciato ad occupano circa il 20% dell’area dell’intero conoide, aree della stessa entità sono destinate vità agricole e ricreative. Figure 1: Bacino del Torrente Meledrio: vista aerea 3D Analisi geologica Piogge brevi (< 1h) e di grande intensità (il tempo di corrivazione!). S e l e p e n d e n z e s o n o elevate e il sedimento è presente, allora si possono generare colate detritiche. Nel caso in esame l’apporto da scioglimento della neve può essere importante. La velocità del’acqua è di alcuni m al secondo ~ 10 km/ora Rigon et Al. Spieghiamo un po’
  • 44. !44 Piogge brevi e di grande intensità significa che se non p r e v e d i b e n e l e precipitazioni, c’è troppo poco tempo per prepararsi. S p e c i a l m e n t e q u a n d o i l torrente è interamente (o quasi urbanizzato). Tutto dal punto di vista delle precipitazioni funziona come nel caso “naturale” ma …. https://storiadiunimpiegato.wordpress.com/2016/03/24/ti-racconto-un-quartiere-marassi-marasci-municipio-iii/ Rigon et Al. Spieghiamo un po’
  • 45. !45 … ma qui: • l’infiltrazione è limitata dalle superfici urbane • i canali sono stati limitati https://storiadiunimpiegato.wordpress.com/2016/03/24/ti-racconto-un-quartiere-marassi-marasci-municipio-iii/ Rigon et Al. Spieghiamo un po’
  • 47. !47 Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE LE ROTTE DI CALDOGNOLE ROTTE DI CALDOGNO L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010 Circa 350 ettari di areeCirca 350 ettari di aree allagateallagate Caldogno, Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali What is this ? … ma il problema è la rottura dell’argine Rigon et Al.
  • 48. !48 CiCi alal Vicenza, 31 Ottobre-2Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali What is this ? Ancora esondazione … in città Rigon et Al.
  • 49. !49 Medi bacini Piogge di media durata: il tempo di corrivazione è (~ 1 0 - 2 4 h o p i ù ) . L e precipitazioni non sono generalmente dei singoli eventi convettivi, ma eventi più strutturati, per esempio all’interno di un fronte. Le velocità dell’acqua coinvolte: sono le stesse dei piccoli bacini. C ’ è p i ù t e m p o p e r p r e v e d e r e , m a a l l a modellazione idrologica d e v e s e g u i r e u n a modellazione idraulica, anche semplificata. Rigon et Al. Spieghiamo un po’
  • 50. !50 Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE Autorità di Bacino DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE LE ROTTE DI CALDOGNOLE ROTTE DI CALDOGNO L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010L’EVENTO DEL 31 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2010 Circa 350 ettari di areeCirca 350 ettari di aree allagateallagate Caldogno, Novembre 2010 - Foto Distretto Idrografico Alpi Orientali Cosa dobbiamo capire ? … ma il problema è la rottura dell’argine e dunque la modellazione idrologica, ed idraulica deve seguire anche u n a m o d e l l a z i o n e (geotecnica) degli argini e della loro probabilità di rottura. Rigon et Al.
  • 51. !51 Ma allora qui è responsabile l’uomo! Ma dobbiamo aver consapevolezza che la maggior parte dei fiumi in Italia (ma in tante parti del mondo) ha subito importanti modifiche almeno da un paio di migliaia di anni. Molti fiumi in pianura, proprio per questa loro “natura costruita” hanno l’alveo sopraelevato rispetto al piano campagna*. Ma se non fosse stato fatto così non avremo abitato quesi luoghi. Si poteva fare diversamente ? E’ wishful thinking. Il passato non lo possiamo cambiare. Il futuro, forse, sì lo possiamo mutare. *E qualche collega, credo Andrea Rinaldo, mi ha fatto notare che la pianura si definisce alluvionale. Una parola che esprime un concetto chiaro, io credo. Rigon et Al.
  • 52. !52 What is this ? E’ chiaramente un’esondazione … ma chi è esondato ? Rigon et Al.
  • 53. !53 www.engeology.eu 14/12/2015 8 Fig. 6 – a) carta delle aree allagate nell’evento alluvionale del novembre 2014 e interventi puntuali della protezione civile. b) Foto di una campo agricolo a Caleppio di Settala completamente allagato. Barolla, Rampozzi, Francani, Cause dei periodici allagamenti nella provincia di Milano fra Lambro e Adda Alluvione sì … ma dalle falde acquifere ! Le falde Rigon et Al.
  • 56. !56 Le portate Per quel che riguarda le precipitazioni, sui bacini più grandi, conta la loro distribuzione spaziale e non si può più assumere che la precipitazione sia uniforme. Non si può far riferimento al tempo di corrivazione, quanto piuttosto ad un tempo di ritardo tra massimo delle precipitazioni (medie) e arrivo della portata. “Caso diverso sono i grandi bacini, dove la piena dura molti giorni e il precursore non sono le piogge ma i livelli idrici lungo la rete idrografica di monte.” *Rosso,Renzo.Bombed'acqua:Alluvionid’Italiadall’unitàalterzomillennio(Italian Edition)(KindleLocations4455-4456).MARSILIO. La portata, almeno, quando si è abbastanza a valle, può derivare con sufficiente sicurezza dalla modellazione idraulica e questo ha portato, spesso, a trascurare gli aspetti più propriamente idrologici di formazione della piena. Rigon et Al.
  • 57. !57 E il Rio delle Amazzoni ? Rigon et Al.
  • 58. !58 E il Rio delle Amazzoni ? Il Rio della Amazzoni e i grandi fiumi sono un caso a se. Le loro piene e la loro idrologia interagiscono con le circolazioni globali. Per altro, la piena del Rio delle Amazzoni è abbastanza costante e molto grande. La portata media è ~ duemila volta la portata media del fiume Adige. Questa è la storia per un’altra volta. Rigon et Al.
  • 59. !59 Urbanistica e rischi idrogeologico, A cura di G.Ulrici, E. Coletti, R. Rigon e A. Ziantoni, 03/2012 http://www.sentieri-urbani.eu/rivista_sentieri_urbani/ Sentieri_Urbani_007.pdf Rigon et Al. Ulteriori letture Il governo dell'acqua. Ambiente naturale e ambiente ricostruito, A. Rinaldo, pg. 239, 2009, Marsilio
  • 60. !60 Rigon et Al. Ulteriori letture La sfida della sostenibilità. Il governo multilivello delle risorse idriche M. Alberton & E. Domorenok, CEDAM, Acc. Eur. Bolzano, 2011 Bombe d'acqua, Alluvioni d'Italia dall'unità al terzo millennio, R. Rosso, pp. 280, Marsilio, 2017
  • 61. !61 Find this presentation at Questions ? Rigon and Bancheri Per avere maggiori informazioni e conoscere l’avanzamento del progetto www.lifefranca.eu
  • 62. !62 E il cambiamento climatico c’entra in tutto questo ? Rigon and Bancheri general increasing ecipitation and , no significant s, leading to a quite to climate change. ive significant trends of gative of precipitation, tial reduction of water e worst catchment in e to climate change. an intermediate en Adige and Ebro. iangles in both panels) and trends in (a) annual ual sub-basin precipitation totals in three n–Kendall trend analysis (between 1971 and trends in streamflow are presented as triangles ward-pointing for downward trend) and non- gnificant trends in sub-basin climate are shown (a) (a) (a) (b) (b) (b) Lutzetal,2016