Convegno
Rischio idraulico e idrogeologico tra processi geofisici e biogeochimici, funzioni ecologiche e piani di gestione
Accademia Scienze Lettere ed Arti di Modena
giovedì 4 dicembre 2014
Sabato 16 febbraio, alle 10, nella sala consiliare del Municipio di viale De Gasperi, alla presenza di alcune classi degli istituti superiori cittadini, è stato presentato il progetto dal titolo “Meteo Riviera per la Protezione Civile”.
Lo studio, affidato dall'Amministrazione comunale al prof. Massimiliano Fazzini, docente di Rischio Climatico e Geomorfologia all'Università di Ferrara, era finalizzato a definire una strategia di prevenzione di carattere meteo climatologico, statica e dinamica, attraverso un'analisi climatologica estesa temporalmente per oltre 70 anni e incrociata con il quadro degli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco a partire dal 2000. Ciò ha permesso di meglio quantificare le soglie meteoriche sufficienti per innescare fenomeni di allagamento e di elaborare e diffondere bollettini meteo di tipo probabilistico.
Il programma della mattinata ha previsto gli interventi del prof. Fazzini e di Carlo Bisci, professore associato di geografia fisica dell'Università di Camerino che successivamente dibatteranno con gli studenti per approfondire un tema di grandissima attualità come quello dei mutamenti climatici oltre al saluto del sindaco Giovanni Gaspari e dell'assessore all'Ambiente Paolo Canducci.
Al termine del convegno il prof. Fazzini ha tenuto una conferenza stampa in cui ha illustrato i principali temi dello studio che si trovano riassunti nel documento qui caricato.
Convegno
Rischio idraulico e idrogeologico tra processi geofisici e biogeochimici, funzioni ecologiche e piani di gestione
Accademia Scienze Lettere ed Arti di Modena
giovedì 4 dicembre 2014
Sabato 16 febbraio, alle 10, nella sala consiliare del Municipio di viale De Gasperi, alla presenza di alcune classi degli istituti superiori cittadini, è stato presentato il progetto dal titolo “Meteo Riviera per la Protezione Civile”.
Lo studio, affidato dall'Amministrazione comunale al prof. Massimiliano Fazzini, docente di Rischio Climatico e Geomorfologia all'Università di Ferrara, era finalizzato a definire una strategia di prevenzione di carattere meteo climatologico, statica e dinamica, attraverso un'analisi climatologica estesa temporalmente per oltre 70 anni e incrociata con il quadro degli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco a partire dal 2000. Ciò ha permesso di meglio quantificare le soglie meteoriche sufficienti per innescare fenomeni di allagamento e di elaborare e diffondere bollettini meteo di tipo probabilistico.
Il programma della mattinata ha previsto gli interventi del prof. Fazzini e di Carlo Bisci, professore associato di geografia fisica dell'Università di Camerino che successivamente dibatteranno con gli studenti per approfondire un tema di grandissima attualità come quello dei mutamenti climatici oltre al saluto del sindaco Giovanni Gaspari e dell'assessore all'Ambiente Paolo Canducci.
Al termine del convegno il prof. Fazzini ha tenuto una conferenza stampa in cui ha illustrato i principali temi dello studio che si trovano riassunti nel documento qui caricato.
In questo breve ricerca si cerca di affrontare nel modo più semplice i vari cambiamenti nell'intero ecosistema Artico. Diminuzione dell'Effetto Albedo, scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, innalzamento delle temperature e profonde modifiche nella flora e nella fauna di questa regione del Pianeta. Questi sono solo alcuni dei punti che verranno affrontati.
I climi sul pianeta. Fattori, elementi e classificazione. Per esercitarsi, usare l'Atlante "Marble" (leggere post su La Scuoleria http://scuoleria.blogspot.com/2010/10/geografia-studiare-con-kde-marble.html )
Presentazione con i risultati del rapporto sul clima 2018 in Alto Adige.
Autore: Giacomo Bertoldi, Eurac Research
Presentazione fatta nell´ambito del "Festival Trentino dell´Acqua" all Ecofiera di Montagna, a Tione (TN, Italy) sabato 6 Ottobre 2018
Tempo clima e aria: l'Osservatorio Geofisico di Modena per la sostenibilità.Luca Lombroso
Modena, festival sviluppo sostenibile, 31 maggio 2018, vedi anche il video podcast http://tv.unimore.it/registrazioni/item/663-tempo-clima-e-aria-l-osservatorio-geofisico-per-la-sostenibilita
Impatto del cambiamento climatico sul ciclo dell´acqua nelle regioni alpineGiacomo Bertoldi
Una presentazione fatta per la scuola accompagnatori di escursionismo della SAT di Trento il 18 Marzo 2023 sugli impatti del cambiamento climatico sul ciclo dell´acqua nelle regioni alpine.
Si analizzano le cause, gli impatti, le misure di adattamento.
In questo breve ricerca si cerca di affrontare nel modo più semplice i vari cambiamenti nell'intero ecosistema Artico. Diminuzione dell'Effetto Albedo, scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, innalzamento delle temperature e profonde modifiche nella flora e nella fauna di questa regione del Pianeta. Questi sono solo alcuni dei punti che verranno affrontati.
I climi sul pianeta. Fattori, elementi e classificazione. Per esercitarsi, usare l'Atlante "Marble" (leggere post su La Scuoleria http://scuoleria.blogspot.com/2010/10/geografia-studiare-con-kde-marble.html )
Presentazione con i risultati del rapporto sul clima 2018 in Alto Adige.
Autore: Giacomo Bertoldi, Eurac Research
Presentazione fatta nell´ambito del "Festival Trentino dell´Acqua" all Ecofiera di Montagna, a Tione (TN, Italy) sabato 6 Ottobre 2018
Tempo clima e aria: l'Osservatorio Geofisico di Modena per la sostenibilità.Luca Lombroso
Modena, festival sviluppo sostenibile, 31 maggio 2018, vedi anche il video podcast http://tv.unimore.it/registrazioni/item/663-tempo-clima-e-aria-l-osservatorio-geofisico-per-la-sostenibilita
Impatto del cambiamento climatico sul ciclo dell´acqua nelle regioni alpineGiacomo Bertoldi
Una presentazione fatta per la scuola accompagnatori di escursionismo della SAT di Trento il 18 Marzo 2023 sugli impatti del cambiamento climatico sul ciclo dell´acqua nelle regioni alpine.
Si analizzano le cause, gli impatti, le misure di adattamento.
Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterraneaCNR-ISMed
"Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterranea"
Giorgio Budillon
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Climate change, socio-economic crises and food (in) security: a Mediterranean in Transition. Conference in memory of Eugenia Ferragina
2018, 17th September
Italian Navy Officer’s Club, Naples Via Cesario Console, 3 bis Naples (Italy)
Institute for Studies on Mediterranean Societies, National Council of Research
www.issm.cnr.it/en/
Climate change and water resources in the Alps. Which future is waiting for us?Speck&Tech
ABSTRACT: Current climate change is already affecting water resource availability in the Alps. In this talk, we will give an overview of the current and future impacts of climate change in our region on water and related sectors, and show how data and computational models could help quantify water resources and better plan adaptation strategies.
BIO: Giacomo is a senior researcher at the EURAC Institute for the Alpine Environment in Bolzano. He obtained a Ph.D. in Environmental Engineering from the University of Trento in 2004 with a specialization in hydrological modeling. After some periods in the United States at Duke University, he has been hired at EURAC where he deals with hydrology, eco-hydrology, hydrological cycle modeling, and soil-vegetation-atmosphere interactions, with a particular focus on the study of the impacts of climate change in the Alps.
#MeteoredWorldMetDay: Oceani, tempo, clima ed eventi estremi: tutto è connessoLuca Lombroso
Presentazione di Luca Lombroso alla conferenza on line organizzata da Meteored e presentata da Lorenzo Pasqualini, caporedattore di www.ilmeteo.net, alla Giornata Mondiale della Meteorologia 2021
A simulation of extreme meteorological events in the Arno river basin.
Assuming the possibility that high intensity, short duration precipitation events could happen in the Arno river basin too, and referring to a registered extreme value for the maximum over 1 hour duration (100 mm), a list of more than two hundred small size basins were tested in order to estimate the maximum discharge peak.
From the comparison of this flash flood simulations with the 200-years return period discharges it's possible to understand where the hazard related to this extreme events is more relevant.
A short introduction to some hydrological extreme phenomenaRiccardo Rigon
For high School teachers. Kept at MUSE on October 20th 2017. It covers the typology of some phenomena giving a little of explanation of the diverse dynamics. Is a product of LIFE FRANCA EU project
Similar to aspetti meteoclimatici dell'alluvione di Modena 2014: approfondimenti (20)
Immagina se… COP 26 fosse la COP della svoltaLuca Lombroso
Tra clima e immaginazione
Live streaming con il noto meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tar analisi e nuove visioni. Lunedì 27 settembre, ore 10.00.
E se l’immaginazione fosse uno strumento di svolta nella lotta al cambiamento climatico? Se lo chiederà il noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Lombroso, lunedì 27 settembre, alle ore 10.00, in un incontro live streaming dal titolo Immagina se… COP 26 fosse la COP della svolta. L’appuntamento apre la seconda settimana del calendario Carpinscienza, il festival scientifico promosso dagli istituti superiori di Carpi, e conclude la rassegna It’s NATURAL – forestazione urbana dialoghi green, promossa dalla Fondazione CR Carpi per affiancare la massiccia opera di forestazione che sta realizzando nel grande Parco Santacroce, di sua proprietà, per farlo diventare un polmone verde da 10.000 piante a pochi passi dal centro urbano. Il previsto saluto del ministro dell’istruzione durante lo streaming invece non avverrà per sopraggiunti improrogabili impegni istituzionali del professore Patrizio Bianchi.
Dove siamo, dove vogliamo andare, come arrivarci, erano gli slogan della COP 23, ed era il 2017. Partendo da questi interrogativi, Lombroso, in un dialogo con Francesco Natale, studente e conduttore radiofonico, aggiungerà nuovi tasselli di ragionamento, dopo la pausa forzata dei negoziati delle cosiddette “COP”, le grandi “Assemblee di condominio del Pianeta Terra”. A oltre un anno dalla COP 25, il mondo è infatti cambiato. La pandemia da COVID-19 ha lanciato un segnale, una sorta di avvertimento da non sottovalutare. La nostra economia, la globalizzazione, la “civiltà globale interconnessa”, sono estremamente fragili. Il lockdown di marzo 2020 è stato un esperimento involontario unico. Lo stop delle principali attività economiche ha mostrato quanto rapido possa essere il recupero dell’ambiente e della qualità dell’aria, ma anche quanto lento e subdolo sia il sistema climatico. Sono calate le emissioni serra dell’8-10% a livello globale, ma il segnale non si è visto nelle concentrazioni di CO2. Perché questo accada, occorre d’ora innanzi attuare, non per necessità ma per virtù, tagli ancora più ambiziosi delle emissioni. Il dato che emerge, se si guarda al passato, rivela invece che dagli accordi di Rio, nel 1992, alla COP di Madrid del 2019, le emissioni globali sono aumentate del 60%. Ora e non domani serve una svolta, e in questo cambio di passo Lombroso, nel proprio intervento live streaming, guarda alle nuove generazioni. Prendendo spunto Rob Hopkins, prova a individuare la chiave della svolta nella visione di un mondo diverso facendo riferimento a immaginazione e fantasia, virtù particolarmente attive proprio nei giovani. Ed è su questo filo conduttore che l’incontro, introdotto dal presidente della Fondazione CR Carpi, Corrado Faglioni, tesserà i ragionamenti verso l’imminente COP 26.
All4climate2021 Viaggio nel tempo e nel clima di ModenaLuca Lombroso
L’evento va ad inserirsi all’interno del Programma “All4Climate – Italy 2021”, volto a promuovere il 2021 come l’anno dell’Ambizione Climatica.
Quest’anno il Regno Unito ospiterà la 26a Conferenza delle Parti sulla Convenzione ONU sul cambiamento climatico (COP26) a Glasgow, mentre l’Italia ospiterà gli eventi preparatori, tra cui un evento per i giovani e il vertice Pre-COP, che si terranno a Milano dal 28 settembre al 2 ottobre.
Proprio nell’ambito degli eventi preparatori va ad inserirsi All4Climate – Italy 2021, con un obiettivo molto chiaro: fare del 2021 un anno fondamentale per l’ambizione climatica.
L’evento che abbiamo progettato si avvia dall’analisi dei dati meteorologici rilevati dall’Osservatorio Geofisico di Modena, che l’Università gestisce dal lontano 1826 raccogliendo dati e studiando i fenomeni climatici. Accanto agli antichi strumenti, in Osservatorio si trovano le moderne stazioni che ci consentono di alimentare una delle serie storiche di dati meteo più lunghe ed ininterrotte d’Italia.
Un esperto giornalista modererà in diretta dal “Salotto dell’Osservatorio Geofisico” e coinvolgerà esperti di vari aspetti legati al clima, a partire dal nostro meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso, che introdurrà la serie storica di temperature misurata a Modena.
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Da Severn Suzuki a Greta Thunberg: come è cambiato il clima e la comunicazioneLuca Lombroso
In questo incontro virtuale, promosso all’interno del progetto LIFE Metroadapt, percorreremo l’evoluzione della comunicazione dei cambiamenti climatici dai tempi, ormai storici, dell’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992 ai giorni nostri. In questo arco di tempo sono cambiati i termini e gli slogan, ma è cambiato soprattutto il clima. Ci interrogheremo su cosa si è sbagliato e soprattutto su come migliorare la comunicazione climatica per farla risultare maggiormente efficace.
Aprirà l’incontro Cinzia Cesarini di Città Metropolitana
Parlerà Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore scientifico
Modera Marzio Marzorati – Legambiente Lombardia
presentazione delle attività svolte nell'anno 2018 da Emilia Romagna Meteo Associazione di Promozione Sociale
Relazione del Presidente Luca Lombroso all'incontro annuale UNI-MET
L'Associazione Emilia romagna Meteo ha aderito a UNI-MET, Tavolo di coordinamento delle aggregazioni della meteorologia italiana. UNI-MET è il filo conduttore comune a tutte le aggregazioni italiane che si occupano di meteorologia e che intendono impegnarsi per l'utilizzo di procedure, protocolli, linguaggi e buone pratiche comuni. E' un canale di comunicazione aperto tutto l'anno per lo scambio di informazioni e di notizie meteorologiche.
UNI-MET vuole essere uno strumento utile e pratico per ridurre la frammentazione della meteorologia italiana. Qui la relazione presentata dal Presidente Luca Lombroso all'incontro annuale delle associazioni aderenti a UNIMET
la sfida dei cambiamenti climatici fra fake news e #meteobufale
aspetti meteoclimatici dell'alluvione di Modena 2014: approfondimenti
1. Alluvione Modena: aspetti
meteo climatici
Approfondimenti
Luca Lombroso
Dipartimento di ingegneria "Enzo Ferrari"
Osservatorio Geofisico
Università di Modena e Reggio Emilia
Con contributi di Pierluigi Randi, www.meteocenter.it
14. 5 ottobre 1990: alluvione urbana a Modena
Storica pioggia giornaliera di 165.4 mm
https://www.youtube.com/watch?v=fcMypgnVP8I
15. 5 ottobre 1990: alluvione urbana a Modena
Evento molto localizzato (fonte V.Marletto AER 11/1992)
16. 5 ottobre 1990: alluvione urbana a Modena
Lettera del Direttore dell’Osservatorio Geofisico alla Provincia
di Modena
17. Ottobre 1996 dicembre 2005
Novembre 1999
Anni 1990-2010: molti segnali non colti
Giugno 1994 dicembre 1992
18. Modena: fra fine XX e inizio XXI le piogge intense
sono più frequenti della prima metà del 1900:
e il dimensionamento della città?
19. Novembre 1966: +6.5g
Gennaio 2014: +6.8g
Nel frattempo il clima é cambiato: Gennaio 2014 più caldo del
novembre 1966!
20.
21. Analisi al suolo, h 00 UTC del 19.01.2014: dalle grandi depressioni nord-atlantiche ("Helga")
una saccatura si protende verso il Mediterraneo occidentale, e intense correnti di scirocco,
umide e molto miti, soffiano sull'Italia producendo un marcato effetto di sbarramento contro le
Prealpi e l'arco ligure-toscano dell'Appennino (Institut für Meteorologie, Berlin). Vedi
http://www.nimbus.it/eventi/2014/140123alluvioneModenese.htm
Classica situazione sinottica alluvionale, ben prevista
22. I modelli meteorologici delineano intense precipitazioni
lungo l'appennino, senza nevicate
Bollettino sperimentale emesso il 18/01/2015 da Luca Lombroso: «proseguono piogge particolarmente abbondanti
lungo l’Appennino Emiliano, dove già si sono cumulati quasi 300 mm di pioggia in 48 ore. La neve resta confinata
a quote alte, e le piogge proseguiranno, con attenuazioni solo temporanee, anche oggi (sabato) e domani
(domenica). I fiumi sono già in piena e altra acqua si aggiungerà ed inoltre il suolo è saturo, di conseguenza
aumenta ulteriormente il rischio di frane nelle zone appenniniche e piene notevoli dei fiumi in Appennino e, a
seguire, in pianura negli affluenti del Po e nel Reno.»
23. La terra modenese e la natura violenta
Eventi estremi e rischio idrogeologico:
l’alluvione del gennaio 2014
Medolla (MO) 25-10-2014
Pierluigi Randi
Socio SMI
Alcune slides sull’analisi meteo sinottica cortesia di
Pierluigi Randi, www.meteocenter.it
24. L’evento del 17-19/01/2014
il 18 gennaio si è formata
una depressione
secondaria sul Golfo di
Genova, modesta ma
determinante per
l’Appennino, con un
fronte stazionario
ondulato fra Sardegna,
Corsica e Pianura Padana
(ramo caldo
sull’Appennino): ne sono
derivate intense
precipitazioni piovose
fin presso il crinale, a
carattere convettivo e
accentuate
dell'interferenza con
l’orografia.
DWD analisys
B
25. Tre fattori particolarmente penalizzanti: 1) MCS
19/01/2014 12.43 UTC
Credit: Pierluigi Randi,
www.meteocenter.it
26. Un MCS (Mesoscale Convective System) è:
•un sistema organizzato esteso
orizzontalmente per parecchie centinaia
di km (200-400 km alle med. lat.) e di
forma circolare o ovale;
•a convezione profonda (+ grande di un
temporale), attivo per > 4hr;
•spesso riconoscibile da una vasta
incudine nella media o alta troposfera,
•normalmente è un Sistema a Multi-Cella
(celle ravvicinate in diversi stadi di
sviluppo), ma può anche contenere una
Supercella.
MCS (definizione)
Un MCS porta:
•Forti piogge (>50mm/24h), alluvioni/flash flood
•Grandine ma essenzialmente nella prima fase;
•Forte vento, attività elettrica, talora tornado.
•S. Gallino ARPA
27. 2) STAU in Toscana con inversione termica in
Valpadana
Intensi sistemi
convettivi sopravvento
possono “sfondare”
anche sottovento
Aria calda
ed umida
28. KINEMATIC STRUCTURE OF CONVECTIVE STORMS OBSERVED DURING IOP 14 (NOVEMBER 3, 1999) OVER THE
APENNINE MOUNTAINS USING AIRBORNE DOPPLER RADAR David P. Jorgensen , NOAA NSSL
Mar Ligure – La Spezia Appennino
29. 2) Convergenza di venti a bassa quota
18/01/2014 21 UTC Riflettività radar
Gattiatico+SP. Capofiume
18/01/2014 18 UTC Vento al suolo
Oltre agli effetti prima sintetizzati, sistemi temporaleschi in PP si sono
innescati lungo la convergenza di basso livello tra flussi marittimi molto umidi
da SE e correnti da NNE più secche provenienti dal triveneto, queste ultime
mosse dall’alta pressione al nord.
Credit: Pierluigi Randi,
www.meteocenter.it
30. Tre fattori particolarmente penalizzanti: 3) Zero termico
Altezza media
1991-2010 Livello dello zero
termico molto elevato
per quasi tutto il mese
31. Prevedibilità
• Buona su eventi di durata superiore alle 12-24 ore e che interessino bacini relativamente ampi
(tramite Limited Area Model hi-res).
• Scarsa su eventi di durata inferiore (1-6 ore, flash flood) e che interessino bacini di limitata
estensione (mesoscala).
• Le condizioni di tempo invernale fortemente perturbato sono sempre ad elevato rischio qualora si
abbia:
• 1) L’afflusso di masse d’aria calda ed umida nei bassi strati dai quadranti meridionali, con
predisposizione alla convezione profonda.
• 2) Forzanti orografiche (effetto stau).
• 3) Freezing level elevato con fusione del manto nevoso eventualmente presente e piogge fino a
quote alte.
• 4) Acque superficiali con temperature superiori alla norma sul bacino tirrenico.
• 5) Relativa alta pressione al nord (presenza di inversioni termiche) con effetto di sbarramento dei
flussi meridionali caldi ed umidi su settore appenninico; depressioni al suolo centrate tra golfo
Ligure, golfo del Leone e Sardegna.
• 6) Profilo verticale ed orizzontale del vento favorevole ad innescare e mantenere sistemi convettivi
(windshear positivo); convergenza di correnti di diversa provenienza e con diverse caratteristiche
termo-igrometriche nei bassi strati in pianura padana.
• Nel caso specifico si è avuto a che fare con una anomala modalità di circolazione, persistente per
diversi giorni, avente caratteristiche tipicamente autunnali (sensibili anomalie termiche positive
con forti e persistenti flussi meridionali) a stridente contrasto con la fase stagionale in atto (pieno
inverno) durante la quale normalmente non si hanno precipitazioni così intense e liquide fino a
quote elevate.
35. improvviso, caratterizzato da violentissima pioggia, spesso accompagnata da rovesci di
grandine e forti folate di vento, che possono provocare effetti disastrosi. (treccani)
A cloudburst is an extreme amount of precipitation, sometimes with hail and thunder, which
normally lasts no longer than a few minutes but is capable of creating flood conditions.
(wikipedia)
39. Foto cortesia Francesco Seghedoni, Gazzetta di Mod
Cascate del Doccione (Fanano, MO)
In clima normale, con neve, l'acqua sarebbe scesa a valle graduale
a primavera
Febbraio 2013 Gennaio 2014
40.
41. FIG. 1. Misura della larghezza della coda destra della distribuzione di precipitazione, rappresentata come 99p-90p durante il periodo
1997-2005 nelle osservazioni (pannelli di sinistra) e nei modelli CMIP5). I pannelli superiori sono riferiti all’inverno (djf, da dicembre a
febbraio), i pannelli inferiori sono riferiti all’estate (jja, da giugno ad Agosto). L’unità di misura é mm/d.
- See more at: http://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-
mediterranea/#sthash.Zwr10oeq.dpuf
Global warming 1: aumento eventi estremi?
In futuro precipitazioni più intense nel Mediterraneo ma già
ora vi sono segnali di estremizzazione delle precipitazioni
42. Gennaio 2014: il più
piovoso a Modena
14 piene dal 2009, 7 nel 2013, 3 a gennaio 2014, prima (?)
grande alluvione in gennaio
45. Global warming 2: amplificazione artica ?? La corrente a getto
diventa più ondulata e più lenta a causa del ritorno dei ghiacci
artici
46. Francis, J. A., and S. J. Vavrus (2012), Evidence linking Arctic amplification to extreme weather in
mid-latitudes, Geophys. Res. Lett., 39, L06801, doi:10.1029/2012GL051000.
https://www.youtube.com/watch?v=4spEuh8vswE
47. Global warming 3: contributo del mare (soprattutto Adriatico)
più caldo?
48. Autunno-Inverno 2014 in Europa
Eventi estremi, la nuova normalità?
Posti finora ritenuti "sicuri" coi cambiamenti climatici non lo
sono più oggi e ancor meno lo saranno in futuro
Valgono ancora i "tempi di ritorno"?
49. Tempi ritorno
Ciò che valeva in passato non vale più oggi e ancor meno
varrà in futuro
Slide cortesia Vincenzo Ferrara, Conferenza
50. By Luca Lombroso, Meteorologo,
www.ossgeo.unimo.it
perché si rischia la vita
tentando di nuotare in aree alluvionate?
SHARK ATTACH !
FINE PRIMA PARTE
51.
52. Un po’ di chiarezza
• Un cambiamento climatico comporta una “Variazione
statisticamente significativa dello stato medio del clima o
della sua variabilità, persistente per un periodo prolungato
(decenni o più) (WMO)” e non può essere direttamente
associato ad un evento singolo.
• Non ha quindi senso la domanda:
• "L'alluvione in dato luogo e giorno è stata causata da un
cambiamento climatico?"
• Ha invece senso la domanda:
• "Un cambiamento climatico può comportare una maggiore
probabilità che si verifichino eventi alluvionali, oppure che si
manifesti una tendenza a precipitazioni sempre più intense
nell'unità di tempo e/o su territori di estensione limitata?"
Tanta pioggia è colpa del riscaldamento globale?
54. La CO2 in atmosfera è aumentata da 285 ppm all’inizio
dell’era industriale a oltre 400 ppm
55. 400
L'ultimo uomo che ha convissuto con un clima regolato dalla
CO2 a 400 ppm e la pianura padana a quell’epoca
56. IPCC, 2014: Il globalwarming è inequivocabile ed è "estremamente probabile"
che l'attività umana sia la causa dominante dei cambiamenti climatici
«I cambiamenti climatici sono già tra noi e hanno già prodotto effetti riconoscibili
negli ambienti naturali e nei sistemi antropici»
57. Credit: Denial101x, Based on a work at www.skepticalscience.com J.Cook
Falsi esperti
Le 5 caratteristiche dei negazionisti della scienza del clima
Fallimenti di
logica
aspettative
impossibili
Raccolta di
ciliegie
teoria
cospirazione
esaltare la minoranza falsa pista travisamento saltare alle conclusioni falsa dicotomia
58.
59. Politici che discutono il global warming
se aspettiamo i governi, sarà troppo poco e troppo tardi
61. Il modello delle Citta’ di
Transizione…
ma se agiamo come comunità, potrebbe essere
quanto basta e giusto in tempo
62. Transition Training & Consulting 2010 2
CAMBIAMENTO
CLIMATICO
Ingegneria climatica
Sequestro di carbonio
Commercio emissioni
Addattamento
Energia nucleare
•Soluzioni High/Green
Tech
P O + C C
=Ripensare il
sistema
•Rilocalizzazione
pianificata
•Percorsi di discesa
energetica
•Resilienza locale
•Cambiare gestione della
terra
TRANSIZIONE!
PICCO PETROLIO
• Brucia tutto!
Deregulation, trivelle
libere!
• biocarburanti
• sabbie bituminose e
petrolio non
convenzionale
• Nazionalismo della
risorse
• Guerre per le risorse
7
La vera risposta al picco del petrolio e al
cambiamento climatico
63. Sostenibilità
Raccolta differenziata
Cibo biologico
Rinforzare gli argini
Finanza etica
Caldaia a condensazione
Carbon neutral
Scuolabus a metano
Innovazione,meritocrazia
Resilienza
Riuso,rifiuti zero
Prod. locali,permacultura
Ridare spazio al fiume
Economia locale circolare
Isolare la casa
Post carbon
Piedi bus,bici
Invenzione,collaborazione