3. CARATTERISTICHE DEL ROMANZO CORTESE:
•Si sviluppa nel nord della Francia nella seconda metà del XII secolo
•E’ espresso il lingua d’oil
•Sebbene tratti di imprese cavalleresche, al contrario della chanson de
geste, l’amore riveste un ruolo importante nella forma dell’amor
cortese
•Non ha referenti storici e la materia è fiabesca, attinge alla cultura
precristiana di origine celtica con elementi fantastici e fiabeschi
•L’elemento avventuroso:
1. ha valore di «prova» per il cavaliere che affronta
il pericolo per dimostrare a se stesso e agli altri il suo coraggio,
la sua forza, la sua lealtà;
2. ha lo scopo di perfezionare e affermare la personalità del cavaliere
•Talvolta l’avventura trova la sua motivazione nella queste di una donna
o di qualcosa di prezioso: la queste per eccellenza è quella del Santo
Graal
•Ha una struttura aperta , che accoglie tutte le possibilità di sviluppo
•E’ espresso in ottonari in rima baciata
•E’ scritto da chierici di elevata cultura ed è destinato ad un pubblico
colto e raffinato
•Sebbene sia scritto per una lettura pubblica, è adatto anche a una
lettura privata.
4. LA MATERIA E GLI AUTORI
•Gli argomenti traggono origine da leggende bretoni delle popolazioni celtiche di Francia e Inghilterra
•Uno dei temi principali tratta di re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda, suoi pari: il più famoso è
Lancillotto
•Le avventure sono ammantate in un’atmosfera magica dove streghe e maghi interagiscono con cavalieri
impegnati nella queste
•L’autore più famoso è Chretien de Troyes, vissuto alla corte di Maria di Champagne, scrittore di Lancillotto,
Perceval, Yvain
•E’ considerato il poeta medievale di maggior pregio prima di Dante
•Nelle sue opere l’elemento mistico della ricerca del Santo Graal si unisce al tema amoroso di stampo cortese,
ma, quale elemento di originalità, anche l’amore coniugale trova il suo spazio.
6. La lirica provenzale:
•Si sviluppa nella Francia del Sud nel XII
secolo in lingua d’oc
•L’ambiente è quello delle raffinate corti
medievali
•I poeti vengono chiamati TROVATORI
dal verbo trobar che significa comporre
musica
•Infatti le liriche venivano recitate con
accompagnamento musicale dagli stessi
autori o dai giullari
•Il tema amoroso, principale argomento,
è raccontato sia come causa di angoscia
e sofferenza, sia come portatore di gioia
e felicità
•L’amore cantato è sempre adultero e
quindi il nome della donna viene
mascherato con un senhal
•E’ una poesia molto ricercata e
complessa, dalle forme metriche ardite
e oscure sebbene sipossa distinguere un
Trobar clus, molto elaborato e
artificioso, e un Trobar lieu, con forme
più distese.
• Tra i poeti più famosi citiamo Guglielmo IX
d’Aquitania, Arnaut Daniel, Bernard de
Ventadorn
• All’inizio del XIII sec. Papa Innocenzo III
scatenò una crociata contro gli abitanti di
Albi, nella Francia del Sud, contro i seguaci
dell’eresia catara: molti poeti provenzale
migrarono al Nord, nelle corti feudali dello
Champagne, e bnei paesi limotrofi, Spagna
e Italia.
• Molti di essi furono accolti alla corte di
Federico II di Svezia in Sicilia, dove furono
ispiratori della scuola poetica siciliana.
7. La lirica provenzale:
•Si sviluppa nella Francia del Sud nel XII
secolo in lingua d’oc
•L’ambiente è quello delle raffinate corti
medievali
•I poeti vengono chiamati TROVATORI
dal verbo trobar che significa comporre
musica
•Infatti le liriche venivano recitate con
accompagnamento musicale dagli stessi
autori o dai giullari
•Il tema amoroso, principale argomento,
è raccontato sia come causa di angoscia
e sofferenza, sia come portatore di gioia
e felicità
•L’amore cantato è sempre adultero e
quindi il nome della donna viene
mascherato con un senhal
•E’ una poesia molto ricercata e
complessa, dalle forme metriche ardite
e oscure sebbene sipossa distinguere un
Trobar clus, molto elaborato e
artificioso, e un Trobar lieu, con forme
più distese.
• Tra i poeti più famosi citiamo Guglielmo IX
d’Aquitania, Arnaut Daniel, Bernard de
Ventadorn
• All’inizio del XIII sec. Papa Innocenzo III
scatenò una crociata contro gli abitanti di
Albi, nella Francia del Sud, contro i seguaci
dell’eresia catara: molti poeti provenzale
migrarono al Nord, nelle corti feudali dello
Champagne, e bnei paesi limotrofi, Spagna
e Italia.
• Molti di essi furono accolti alla corte di
Federico II di Svezia in Sicilia, dove furono
ispiratori della scuola poetica siciliana.