Presentazione di Riccardo Tumiati sul ruolo della valutazione posturale nella prevenzione degli infortuni nello sport durante la serata di aggiornamento dell'AIPAC Emilia Romagna del 13-12-2010
LE COLICHE DEL NEONATO: CAUSE E TRATTAMENTO OSTEOPATICOBraglia
La richiesta di consulenza pediatrica e osteopatica per coliche neonatali è molto frequente.
Esiste una regola generalmente accettata ed è la regola del tre: se il bambino piange
inconsolabilmente per più di tre ore al giorno, più di tre giorni alla settimana e ha un'età compresa
tra tre settimane e tre mesi, potrebbe trattarsi di colica.
Convegno Nutrizione e Immunità dagli alimenti ai farmaci a MilanoAgnese Cremaschi
L’evento, gratuito e riservato agli operatori di salute del bambino, ha visto i responsabili scientifici: il Professore Marcello Giovanini e la Professoressa Enrica Riva impegnati nella discussione di diversi temi legati all’alimentazione e ai farmaci per uno scudo di difesa del bambino in comunità.
In particolare, abbiamo discusso con il Prof. Marcello Giovannini dell’importanza dell’educazione nutrizionale e sanitaria riguardante nutrizione e immunità. Ci siamo chiesti come possiamo cambiare la mentalità delle persone e fornire la giusta educazione per far sì che genitori, famigliari, pediatri e nutrizionisti possano modificare il proprio vivere e rapportarsi quotidiano, soprattutto a fronte di una scarsa conoscenza di certe tematiche nel nostro Paese.
Il professor Giovanini ci ha spiegato perché pensa che uno dei momenti migliori per affrontare e porre le basi per questo tema sia il corso psico-profilattico preparto della donna.
In quel momento, infatti, la donna è più sensibile, anche se ha partorito precedentemente, sarà importante quindi illustrarle, oltre alla giusta alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento, anche le nozioni sui problemi nutrizionali, di controllo qualità dei prodotti per imparare a distinguere quali sono gli alimenti più indicati per i bambini nei primi tre anni d’età.
È un momento privilegiato per introdurre le basi dell’educazione alimentare per il bambino piccolo dal momento dello svezzamento in poi, ricordando che nei primi tre anni è molto importante siano a misura di bambino, tenendo sempre presente che il bambino non è un piccolo adulto ma un organismo in crescita (del resto il cervello cresce nei primi tre anni quando non crescerà per tutta la vita).
Il professore ci ha ricordato che l’immunità comincia a funzionare un po’ dopo il primo anno di vita, è quindi cruciale il momento in cui il bambino entra in comunità perché dopo i sei mesi anche nell’allattato al seno le difese immunitarie trasmesse con il latte pur essendo presenti sono più basse, quindi in quel momento si rischia che il bambino in comunità si ammali più frequentemente di quanto si può ammalare dopo l’anno ma sopratutto dopo il terzo anno di vita, va quindi trasmesso ai genitori il messaggio di quanto sia importante un’alimentazione corretta e attenta in questi primi anni di vita.
Presentazione di Riccardo Tumiati sul ruolo della valutazione posturale nella prevenzione degli infortuni nello sport durante la serata di aggiornamento dell'AIPAC Emilia Romagna del 13-12-2010
LE COLICHE DEL NEONATO: CAUSE E TRATTAMENTO OSTEOPATICOBraglia
La richiesta di consulenza pediatrica e osteopatica per coliche neonatali è molto frequente.
Esiste una regola generalmente accettata ed è la regola del tre: se il bambino piange
inconsolabilmente per più di tre ore al giorno, più di tre giorni alla settimana e ha un'età compresa
tra tre settimane e tre mesi, potrebbe trattarsi di colica.
Convegno Nutrizione e Immunità dagli alimenti ai farmaci a MilanoAgnese Cremaschi
L’evento, gratuito e riservato agli operatori di salute del bambino, ha visto i responsabili scientifici: il Professore Marcello Giovanini e la Professoressa Enrica Riva impegnati nella discussione di diversi temi legati all’alimentazione e ai farmaci per uno scudo di difesa del bambino in comunità.
In particolare, abbiamo discusso con il Prof. Marcello Giovannini dell’importanza dell’educazione nutrizionale e sanitaria riguardante nutrizione e immunità. Ci siamo chiesti come possiamo cambiare la mentalità delle persone e fornire la giusta educazione per far sì che genitori, famigliari, pediatri e nutrizionisti possano modificare il proprio vivere e rapportarsi quotidiano, soprattutto a fronte di una scarsa conoscenza di certe tematiche nel nostro Paese.
Il professor Giovanini ci ha spiegato perché pensa che uno dei momenti migliori per affrontare e porre le basi per questo tema sia il corso psico-profilattico preparto della donna.
In quel momento, infatti, la donna è più sensibile, anche se ha partorito precedentemente, sarà importante quindi illustrarle, oltre alla giusta alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento, anche le nozioni sui problemi nutrizionali, di controllo qualità dei prodotti per imparare a distinguere quali sono gli alimenti più indicati per i bambini nei primi tre anni d’età.
È un momento privilegiato per introdurre le basi dell’educazione alimentare per il bambino piccolo dal momento dello svezzamento in poi, ricordando che nei primi tre anni è molto importante siano a misura di bambino, tenendo sempre presente che il bambino non è un piccolo adulto ma un organismo in crescita (del resto il cervello cresce nei primi tre anni quando non crescerà per tutta la vita).
Il professore ci ha ricordato che l’immunità comincia a funzionare un po’ dopo il primo anno di vita, è quindi cruciale il momento in cui il bambino entra in comunità perché dopo i sei mesi anche nell’allattato al seno le difese immunitarie trasmesse con il latte pur essendo presenti sono più basse, quindi in quel momento si rischia che il bambino in comunità si ammali più frequentemente di quanto si può ammalare dopo l’anno ma sopratutto dopo il terzo anno di vita, va quindi trasmesso ai genitori il messaggio di quanto sia importante un’alimentazione corretta e attenta in questi primi anni di vita.
Il trattamento osteopatico nei problemi di allattamento al seno da perdita di...Braglia
L’allattamento materno è caldamente consigliato nei primi sei mesi di vita del bambino. Gli studi degli ultimi anni hanno confermato le proprietà antiinfiammatorie e antiinfettive del latte materno, oltre alla prevenzione primaria nelle patologie allergiche .
L’allattamento però non è sempre semplice e le mamme all’inizio possono incontrare delle difficoltà. Così il bambino rischia di sentire dei fastidi ad attaccarsi al seno e questo può portare a fastidi o dolore alla mamma con la comparsa di complicazioni come le ragadi che rendono l’allattamento difficile se non impossibile.
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di intervento. 2^ parteObiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, o comunque a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto dei loro figli con il cibo.
Di obesità infantile si è parlato anche nell’ultima Riunione informale dei ministri della salute dell’Unione europea a La Valletta (Malta), il 19 e 20 marzo 2017.
Durante questo incontro i Ministri della Salute hanno sottolineato come l’obesità sia un problema di portata epidemica sempre più diffuso in Europa, ribadendo la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati che includa il coinvolgimento di tutti i settori della società.
Non possiamo in quanto psicologi, categoria che lavora sul comportamento umano, esimerci dall’affrontare e trattare questa tematica di basilare importanza per il futuro di tutti. Ecco perché è necessario formarsi ed informarsi su una questione così pregnante.
Ovviamente la cura dell’alimentazione dei bambini è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò fondamentale che noi psicologi lavoriamo con i genitori e con le istituzioni per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade frequentemente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante, ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti sani). C'è poi sicuramente tutta la questione della fame emotiva dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
In questi due webinar verrà affrontato il tema del rapporto con il cibo in età evolutiva.
Grazie ad un taglio prettamente teorico-pratico, tutti gli psicologi che lavorano con i genitori, avranno la possibilità di acquisire strumenti validi per la valutazione e l’intervento in quest’area così delicata.
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
La dott.ssa Pirola presenterà le principali caratteristiche del comportamento alimentare di bambini e adolescenti, delle condotte alimentari “corrette” e disfunzionali dalla primissima infanzia, passando attraverso lo svezzamento, l’età scolare sino all’ adolescenza
La "Vitamina T", la vitamina della Tenerezza è quello di cui necessitano i bambini. Viaggio nelle diverse tipologie di accudimento.
BimbiBelliMagazine, n. 8, Aprile 2011
Sono le slide proiettate durante la presentazione del libro "Via il pannolino! Come dare l'addio al pannolino in una prospettiva educativa, etica ed ecologica" a Cervignano del friuli il giorno 11 maggio 2013, presso l'asilo nido, incontro organizzato dal gruppo "Sorsi di vita".
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di intervento. 1^ parteObiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, o comunque a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto dei loro figli con il cibo.
Di obesità infantile si è parlato anche nell’ultima Riunione informale dei ministri della salute dell’Unione europea a La Valletta (Malta), il 19 e 20 marzo 2017.
Durante questo incontro i Ministri della Salute hanno sottolineato come l’obesità sia un problema di portata epidemica sempre più diffuso in Europa, ribadendo la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati che includa il coinvolgimento di tutti i settori della società.
Non possiamo in quanto psicologi, categoria che lavora sul comportamento umano, esimerci dall’affrontare e trattare questa tematica di basilare importanza per il futuro di tutti. Ecco perché è necessario formarsi ed informarsi su una questione così pregnante.
Ovviamente la cura dell’alimentazione dei bambini è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò fondamentale che noi psicologi lavoriamo con i genitori e con le istituzioni per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade frequentemente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante, ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti sani). C'è poi sicuramente tutta la questione della fame emotiva dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Il trattamento osteopatico nei problemi di allattamento al seno da perdita di...Braglia
L’allattamento materno è caldamente consigliato nei primi sei mesi di vita del bambino. Gli studi degli ultimi anni hanno confermato le proprietà antiinfiammatorie e antiinfettive del latte materno, oltre alla prevenzione primaria nelle patologie allergiche .
L’allattamento però non è sempre semplice e le mamme all’inizio possono incontrare delle difficoltà. Così il bambino rischia di sentire dei fastidi ad attaccarsi al seno e questo può portare a fastidi o dolore alla mamma con la comparsa di complicazioni come le ragadi che rendono l’allattamento difficile se non impossibile.
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di intervento. 2^ parteObiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, o comunque a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto dei loro figli con il cibo.
Di obesità infantile si è parlato anche nell’ultima Riunione informale dei ministri della salute dell’Unione europea a La Valletta (Malta), il 19 e 20 marzo 2017.
Durante questo incontro i Ministri della Salute hanno sottolineato come l’obesità sia un problema di portata epidemica sempre più diffuso in Europa, ribadendo la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati che includa il coinvolgimento di tutti i settori della società.
Non possiamo in quanto psicologi, categoria che lavora sul comportamento umano, esimerci dall’affrontare e trattare questa tematica di basilare importanza per il futuro di tutti. Ecco perché è necessario formarsi ed informarsi su una questione così pregnante.
Ovviamente la cura dell’alimentazione dei bambini è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò fondamentale che noi psicologi lavoriamo con i genitori e con le istituzioni per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade frequentemente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante, ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti sani). C'è poi sicuramente tutta la questione della fame emotiva dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
In questi due webinar verrà affrontato il tema del rapporto con il cibo in età evolutiva.
Grazie ad un taglio prettamente teorico-pratico, tutti gli psicologi che lavorano con i genitori, avranno la possibilità di acquisire strumenti validi per la valutazione e l’intervento in quest’area così delicata.
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
La dott.ssa Pirola presenterà le principali caratteristiche del comportamento alimentare di bambini e adolescenti, delle condotte alimentari “corrette” e disfunzionali dalla primissima infanzia, passando attraverso lo svezzamento, l’età scolare sino all’ adolescenza
La "Vitamina T", la vitamina della Tenerezza è quello di cui necessitano i bambini. Viaggio nelle diverse tipologie di accudimento.
BimbiBelliMagazine, n. 8, Aprile 2011
Sono le slide proiettate durante la presentazione del libro "Via il pannolino! Come dare l'addio al pannolino in una prospettiva educativa, etica ed ecologica" a Cervignano del friuli il giorno 11 maggio 2013, presso l'asilo nido, incontro organizzato dal gruppo "Sorsi di vita".
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di intervento. 1^ parteObiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, o comunque a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto dei loro figli con il cibo.
Di obesità infantile si è parlato anche nell’ultima Riunione informale dei ministri della salute dell’Unione europea a La Valletta (Malta), il 19 e 20 marzo 2017.
Durante questo incontro i Ministri della Salute hanno sottolineato come l’obesità sia un problema di portata epidemica sempre più diffuso in Europa, ribadendo la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati che includa il coinvolgimento di tutti i settori della società.
Non possiamo in quanto psicologi, categoria che lavora sul comportamento umano, esimerci dall’affrontare e trattare questa tematica di basilare importanza per il futuro di tutti. Ecco perché è necessario formarsi ed informarsi su una questione così pregnante.
Ovviamente la cura dell’alimentazione dei bambini è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò fondamentale che noi psicologi lavoriamo con i genitori e con le istituzioni per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade frequentemente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante, ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti sani). C'è poi sicuramente tutta la questione della fame emotiva dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Similar to 312 proteggi la tua schiena decalogo per la scuola (20)
312 proteggi la tua schiena decalogo per la scuola
1. Sei in: Home > News e media > Dossier > Proteggi la tua schiena! Decalogo per la scuola
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1. Insegnare ai bambini ad assumere una corretta postura appena iniziano
ad andare a scuola, sia in posizione eretta che da seduti
2. Quando il bambino è seduto, deve mantenere una posizione dritta
della colonna vertebrale
Banchi e sedie devono essere di altezza adeguatamente proporzionata al
bambino che li usa, per evitare una posizione forzatamente curva della
colonna vertebrale
3. Correggere la postura al bambino anche quando utilizza apparecchi
elettronici e videogiochi L’uso sempre più frequente di monitor,
videogiochi, Ipad, ecc., anche al di fuori delle ore scolastiche, può
favorire una prolungata posizione scorretta e inadeguata
4. Sport e bambino, diamoci una mossa
L'attività fisica, fuori e dentro la scuola, è importante, perché nella fase
della crescita (in altezza e peso) contribuisce ad allenare la muscolatura
del dorso, che sostiene la colonna vertebrale del bambino
5. Alleggerire zaini e maxi zaini
Il peso dello zainetto non dovrebbe superare il 10-15 per cento del peso
corporeo dell’alunno che lo indossa. Scegliere un modello adeguato all’età
e al peso del bambino, con bretelle ampie e imbottite, con un rinforzo
schienale e una cintura addominale
6. Indossare lo zaino in maniera corretta
Far sì che il carico venga ripartito simmetricamente sul dorso e non su un
solo lato: un carico asimmetrico comporta un carico aumentato per la
colonna in atteggiamento posturale non fisiologico. Lo zaino deve aderire
alla schiena, bisogna perdere un po’ di tempo per regolare bene le
bretelle. Non portare mai lo zaino su una spalla sola o con la parte inferiore troppo scesa
sul bacino
7. Non sovraccaricare i "trolley"
Spesso il carico è eccessivo “perché ci sono le ruote”, ma il peso rende
necessari movimento bruschi e sollevamenti, anche per brevi tratti, di
carichi eccessivi per un bambino, che possono provocare strappi e
contratture lombari
8. Educare a un corredo scolastico essenziale
I docenti sono parte attiva nella promozione della salute e della sicurezza
dei bambini, anche attraverso l’organizzazione delle didattica. Già da
qualche anno, le case editrici hanno iniziato a stampare i testi scolastici
in fascicoli, proprio per consentire di alleggerire il peso degli zaini
scolastici, in attesa degli e.book
Ritorno a scuola in salute
Sport e bambini, diamoci una mossa
Regaliamo Futuro, progetto di salute globale
per le famiglie
Campagna 2012 per la promozione
dell'allattamento al seno: Il latte della
mamma non si scorda mai
Certificato di assistenza al parto (CeDAP) -
Anno 2009
Operazione “FREE BOYS” del NAS di Pescara.
Sequestro preventivo di una “Casa Famiglia”
ed esecuzione di 1 ordinanza di custodia
cautelare per maltrattamento ed estorsione
nei confronti di minorenni
La nostra salute
Assistenza di base: il Pediatra di
libera scelta
Sport e attività fisica
Temi e professioni
Salute dei bambini - Vaccinazioni
Salute dei bambini - Convenzione
ONU sui diritti dell'infanzia
Salute dei bambini - Promozione
della salute
Proteggi la tua schiena! Decalogo
per la scuola
In collaborazione con:
> Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna
Supervisione scientifica: Tiziana
Greggi
La corretta postura Dieci consigli utili Vedi anche
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Data di pubblicazione: 11 settembre 2013, ultimo aggiornamento 11 settembre 2013
Tag associati a questa pagina: Adolescenti, Bambini, Ossa, Salute del bambino, Scuola
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prendiamoci cura
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Per loro è Meglio
9. Prestare attenzione a segnali di possibili problemi alla
schiena
Nel periodo tra la quinta elementare e la prima media i
ragazzi si trovano in quella fase dell’età evolutiva in cui
possono manifestarsi alcune patologie della colonna
vertebrale. Si tratta principalmente della scoliosi idiopatitica, del dorso curvo, del mal di
schiena (causato a volte da spondilolistesi). Sono patologie poco frequenti, per esempio la
scoliosi idiopatica può interessare 2-2,5% della popolazione, per le quali è però necessaria
una diagnosi precoce e corretta
10. Considerare le insidie di un’età "critica"
L’ingresso nell’adolescenza può rendere difficile da parte dei genitori e
degli insegnanti l’individuazione del problema alla schiena. Spesso una
deformità in ipercifosi della colonna vertebrale viene erroneamente
scambiata per una postura assunta per timidezza
Documentazione
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