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Corso di formazione
Sviluppo sociale
SVILUPPO SOCIALE
byby
Donatello BaroneDonatello Barone
Piergiorgio BaronePiergiorgio Barone
E’ un ambito estremamente variegato e ampio
per cui non esiste una definizione
onnicomprensiva ma possiamo definire lo
sviluppo sociale
come
UN PROCESSO MEDIANTE IL QUALE
IL BAMBINO DIVIENE CAPACE
DI RAPPORTARSI AGLI ALTRI O CAMBIA E
SI SVILUPPA RAPPORTANDOSI AGLI ALTRI.
Secondo l’approccio psicoanalitico
gli Altri che contano nello sviluppo
sociale, in prima istanza, sono i
genitori e in seguito gli altri
membri della famiglia.
• Dai primi rapporti con questi
dipenderebbe il successivo
modo di relazionarsi alle altre
persone adulte e non.
Un punto di vista più ampio
ha posto l’attenzione
sull’importanza dei coetanei
nello sviluppo sociale anche
precoce
• Lo sviluppo sociale può essere
inteso anche come il progressivo
integrasi in contesti sociali più
ampi (la nazione di cui si parla la
lingua, la comunità religiosa, etc.)
Nella prospettiva evolutiva,
lo sviluppo sociale
viene accostato allo sviluppo
della personalità,
come due facce di un processo
unitario che consente al
bambino di essere collegato agli
altri in una molteplicità di modi,
restando al tempo stesso un
individuo unico.
Socializzazione
Individuazione
• Entrambe sono essenziali
per un buon adattamento
all’ambiente e per un buon
equilibrio personale.
Diversi fattori sono stati presi in
causa dagli psicologi per
spiegare lo sviluppo sociale:
• punto di vista
psicoanalitico
• punto di vista
comportamentista
dal punto di vista psicoanalitico
• l’evoluzione della personalità attraverso i
noti stadi dello sviluppo psicosessuale, è
determinata in parte da fattori maturativi e in
parte dal modo più o meno adeguato con
cui i genitori rispondono alle esigenze del
bambino (in particolare alla costruzione del
legame madre-bambino nel corso del primo
anno di vita, in cui la madre diventa il primo
oggetto d’amore e il prototipo delle
successive relazioni).
• Inoltre un processo
considerato cruciale per lo
sviluppo sociale è
l’identificazione
alla fine del complesso edipico
il comportamentismo
• ricerca invece le cause dello
sviluppo sociale in forze ambientali
che agiscono tramite i meccanismi
di condizionamento e, in
particolare, tramite il cosiddetto
apprendimento sociale basato
sull’imitazione di modelli osservati.
• L’apprendimento per imitazione (A.
Bandura) è un processo di
apprendimento che può avvenire
senza il bisogno di rinforzi ma
direttamente da processi
motivazionali, ovvero vantaggi che
il bambino si aspetta imitando il
modello.
• Sia l’approccio psicoanalitico
che quello comportamentista,
considerano il bambino come
un essere essenzialmente
asociale che, solo attraverso il
rapporto con gli adulti, potrà
acquisire i comportamenti
necessari per vivere nella
comunità umana.
la prospettiva etologica
(J. Bowlby)
• afferma l’esistenza di un
bambino socialmente
competente
fin dalla nascita e in grado di
rapportarsi efficacemente con
adulti e coetanei
l’orientamento cognitivo-evolutivo
(J. Piaget)
• sostiene che lo sviluppo del bambino è
il risultato di interazioni tra schemi già
elaborati e i nuovi dati derivanti dalle
varie situazioni che via via egli affronta.
• Il rapporto con i coetanei, permette di
elaborare gradualmente abilità
cooperative che portano al
superamento dell’egocentrismo e,
quindi, queste vengono viste come
fonte di sviluppo.
• In questo ambito un concetto di
fondamentale importanza è quello di
role-taking (Mead), ovvero
“assunzione di ruolo” e del punto di
vista dell’altro nel corso dell’azione
(ad esempio giochi in cui il bambino
impersona più ruoli).
LE AGENZIE DI
SOCIALIZZAZIONE
• Responsabili della trasmissione
delle norme, dei valori e dei
modelli di comportamento sono
molteplici agenzie che possono
agire concordemente ma che,
possono anche competere tra di
loro, trasmettendo diversi
contenuti che riflettono la pluralità
di opinioni e valori.
la FAMIGLIA
• Prima, e non solo in ordine
temporale, tra le agenzie di
socializzazione, viene
considerata la FAMIGLIA.
• Tutta la tradizione psicoanalitica,
colloca in una posizione
privilegiata le relazioni
intrafamiliari per comprendere la
struttura di personalità. Inoltre, la
famiglia è funzionale alla
soddisfazione di bisogni che
Maslow ha identificato in 4 bisogni
fondamentali:
La scuola
• Pur conservando una posizione
centrale, la famiglia ha indubbiamente
visto diminuire la propria importanza
nel processo di socializzazione,
soprattutto in favore della scuola che
ha, come ruolo essenziale, quello di
facilitare l’individuo nel
raggiungimento del più appropriato
sviluppo cognitivo.
GRUPPO DEI PARI
• Un altro agente di particolare rilievo
nel processo di socializzazione, è
rappresentato dal GRUPPO DEI
PARI. Attraverso questa agenzia il
bambino sviluppa un livello adeguato
di consapevolezza morale, cioè la
propensione ad affermare posizioni
cooperative e autonome.
• Accanto a queste agenzie, altre
operano anche se con minore
incidenza: per esempio i
mass-media, le associazioni e la
chiesa, che intervengono
prevalentemente nell’infanzia e
nell’adolescenza.
• bisogno fisico (cibo, difesa, sicurezza)
• bisogno sociale (affetto e amore)
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1466 sviluppo sociale

  • 2. SVILUPPO SOCIALE byby Donatello BaroneDonatello Barone Piergiorgio BaronePiergiorgio Barone E’ un ambito estremamente variegato e ampio per cui non esiste una definizione onnicomprensiva ma possiamo definire lo sviluppo sociale come UN PROCESSO MEDIANTE IL QUALE IL BAMBINO DIVIENE CAPACE DI RAPPORTARSI AGLI ALTRI O CAMBIA E SI SVILUPPA RAPPORTANDOSI AGLI ALTRI.
  • 3. Secondo l’approccio psicoanalitico gli Altri che contano nello sviluppo sociale, in prima istanza, sono i genitori e in seguito gli altri membri della famiglia. • Dai primi rapporti con questi dipenderebbe il successivo modo di relazionarsi alle altre persone adulte e non.
  • 4. Un punto di vista più ampio ha posto l’attenzione sull’importanza dei coetanei nello sviluppo sociale anche precoce • Lo sviluppo sociale può essere inteso anche come il progressivo integrasi in contesti sociali più ampi (la nazione di cui si parla la lingua, la comunità religiosa, etc.)
  • 5. Nella prospettiva evolutiva, lo sviluppo sociale viene accostato allo sviluppo della personalità, come due facce di un processo unitario che consente al bambino di essere collegato agli altri in una molteplicità di modi, restando al tempo stesso un individuo unico.
  • 6. Socializzazione Individuazione • Entrambe sono essenziali per un buon adattamento all’ambiente e per un buon equilibrio personale.
  • 7. Diversi fattori sono stati presi in causa dagli psicologi per spiegare lo sviluppo sociale: • punto di vista psicoanalitico • punto di vista comportamentista
  • 8. dal punto di vista psicoanalitico • l’evoluzione della personalità attraverso i noti stadi dello sviluppo psicosessuale, è determinata in parte da fattori maturativi e in parte dal modo più o meno adeguato con cui i genitori rispondono alle esigenze del bambino (in particolare alla costruzione del legame madre-bambino nel corso del primo anno di vita, in cui la madre diventa il primo oggetto d’amore e il prototipo delle successive relazioni).
  • 9. • Inoltre un processo considerato cruciale per lo sviluppo sociale è l’identificazione alla fine del complesso edipico
  • 10. il comportamentismo • ricerca invece le cause dello sviluppo sociale in forze ambientali che agiscono tramite i meccanismi di condizionamento e, in particolare, tramite il cosiddetto apprendimento sociale basato sull’imitazione di modelli osservati.
  • 11. • L’apprendimento per imitazione (A. Bandura) è un processo di apprendimento che può avvenire senza il bisogno di rinforzi ma direttamente da processi motivazionali, ovvero vantaggi che il bambino si aspetta imitando il modello.
  • 12. • Sia l’approccio psicoanalitico che quello comportamentista, considerano il bambino come un essere essenzialmente asociale che, solo attraverso il rapporto con gli adulti, potrà acquisire i comportamenti necessari per vivere nella comunità umana.
  • 13. la prospettiva etologica (J. Bowlby) • afferma l’esistenza di un bambino socialmente competente fin dalla nascita e in grado di rapportarsi efficacemente con adulti e coetanei
  • 14. l’orientamento cognitivo-evolutivo (J. Piaget) • sostiene che lo sviluppo del bambino è il risultato di interazioni tra schemi già elaborati e i nuovi dati derivanti dalle varie situazioni che via via egli affronta.
  • 15. • Il rapporto con i coetanei, permette di elaborare gradualmente abilità cooperative che portano al superamento dell’egocentrismo e, quindi, queste vengono viste come fonte di sviluppo. • In questo ambito un concetto di fondamentale importanza è quello di role-taking (Mead), ovvero “assunzione di ruolo” e del punto di vista dell’altro nel corso dell’azione (ad esempio giochi in cui il bambino impersona più ruoli).
  • 16. LE AGENZIE DI SOCIALIZZAZIONE • Responsabili della trasmissione delle norme, dei valori e dei modelli di comportamento sono molteplici agenzie che possono agire concordemente ma che, possono anche competere tra di loro, trasmettendo diversi contenuti che riflettono la pluralità di opinioni e valori.
  • 17. la FAMIGLIA • Prima, e non solo in ordine temporale, tra le agenzie di socializzazione, viene considerata la FAMIGLIA.
  • 18. • Tutta la tradizione psicoanalitica, colloca in una posizione privilegiata le relazioni intrafamiliari per comprendere la struttura di personalità. Inoltre, la famiglia è funzionale alla soddisfazione di bisogni che Maslow ha identificato in 4 bisogni fondamentali:
  • 19. La scuola • Pur conservando una posizione centrale, la famiglia ha indubbiamente visto diminuire la propria importanza nel processo di socializzazione, soprattutto in favore della scuola che ha, come ruolo essenziale, quello di facilitare l’individuo nel raggiungimento del più appropriato sviluppo cognitivo.
  • 20. GRUPPO DEI PARI • Un altro agente di particolare rilievo nel processo di socializzazione, è rappresentato dal GRUPPO DEI PARI. Attraverso questa agenzia il bambino sviluppa un livello adeguato di consapevolezza morale, cioè la propensione ad affermare posizioni cooperative e autonome.
  • 21. • Accanto a queste agenzie, altre operano anche se con minore incidenza: per esempio i mass-media, le associazioni e la chiesa, che intervengono prevalentemente nell’infanzia e nell’adolescenza.
  • 22. • bisogno fisico (cibo, difesa, sicurezza) • bisogno sociale (affetto e amore) • bisogno di autostima (possibilità di costruire la propria personalità) • bisogno di autorealizzazione (possibilità di esplicitare le proprie potenzialità)