Evento Ecm: Interamente ideato e progettato da me allo scopo di procacciare clienti medici a cui proporre la Convenzione e la Promozione sulla Polizza Rc Professionale.
Presentazione del Seminario di Primavera CSeRMEG 2008 (Vittorio Caimi)csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 19 aprile 2008 COSA STIAMO FACENDO? Visibilità, indicatori e bilanci della medicina generale nelle cure primarie - www.csermeg.it
Evento Ecm: Interamente ideato e progettato da me allo scopo di procacciare clienti medici a cui proporre la Convenzione e la Promozione sulla Polizza Rc Professionale.
Presentazione del Seminario di Primavera CSeRMEG 2008 (Vittorio Caimi)csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 19 aprile 2008 COSA STIAMO FACENDO? Visibilità, indicatori e bilanci della medicina generale nelle cure primarie - www.csermeg.it
L’esperienza di Rete Andi: Una Rete di Professionisti qualificati per govern...Davis Cussotto
Intervento eseguito nel corso del convegno di CONFPROFESSIONI a Pistoia
PROFESSIONISTI E NUOVI STRUMENTI DI AGGREGAZIONE
LE RETI PROFESSIONALI E MISTE - ESPERIENZE
29 gennaio 2019
Hotel Villa Cappugi via di Collegigliato 45 51100 pPstoia
Non sanità elettronica, solamente sanità migliore: to do listSergio Pillon
Suggestions from the bottom, suggerimenti dalla base, dall'esperienza quotidiana. La telemedicina, il fascicolo sanitario elettronica, le ricette on line, i certificati telematici, tutta la sanità elettronica.... sono STRUMENTI e non obbiettivi.
Marcella Marletta - L'intervento alla presentazione dello studio proposto dal...Marcella Marletta
Il discorso tenuto dalla dottoressa Marcella Marletta alla presentazione dello studio "Sentirsi bene - Il valore sociale dell'audioprotesi", in programma il 5 novembre presso Palazzo Theodoli Bianchelli a Roma.
L'esperienza di Rete ANDI: Una rete di professionisti qualificati per govern...Davis Cussotto
Speech al
Convegno Confprofessioni:
PROFESSIONISTI E NUOVI STRUMENTI DI AGGREGAZIONE
LE RETI PROFESSIONALI E MISTE - ESPERIENZE
Giovedì 18 Ottobre 2018
GRAND HOTEL MEDITERRANEO
Lungarno del Tempio 44
50121 FIRENZE
14:00 - 19,00
Con il Patrocinio di Regione Toscana
0 corso oss greco-elementi di etica e deontologia-principi generali di etica...
1 corso oss greco-elementi di etica e deontologia-evoluzione normativa delle professioni sanitarie
1. P O T E N Z A
Corso di preparazione al concorso
per Operatori Socio-Sanitari
Elementi di etica e
deontologia
Mario Giuseppe Greco
Potenza, 6 aprile 2011
2.
3. Dott. Mario Giuseppe Greco
In questi ultimi anni la conoscenza
medica ha subito un’accelerazione
sempre più rapida e l’espandersi dello
scibile medico - biologico, rendendo
sempre più difficile una sua
acquisizione estensiva, ha favorito la
conoscenza per settori
Il quadro normativo
4. Dott. Mario Giuseppe Greco
La tradizionale concezione di
medicina quale scienza filosofica ed
umanitaria, ruotante attorno alla figura
esclusiva del medico, è stata ormai
sostituita da una medicina
plurispecialistica ed ad alta
tecnologia
Il quadro normativo
5. Dott. Mario Giuseppe Greco
Il medico, pur mantenendo il suo ruolo
centrale insostituibile, funge da centro
motore e coordinatore di attività di
équipe costituite da professioni
aggregate nelle aree:
infermieristiche e ostetriche,
della riabilitazione,
tecnico sanitarie e
della prevenzione
Il quadro normativo
6. Dott. Mario Giuseppe Greco
Fin dal 1992 il legislatore ha
ritenuto opportuno demandare al
sistema universitario la
formazione di tutte le professioni
sanitarie
Il quadro normativo
7. Dott. Mario Giuseppe Greco
Il DLg.s 502 30.12.1992, all’art.6
comma 3, ha inteso riordinare i settori
sanitari nei quali operano le
professioni sanitarie, assegnando al
Ministero dell’Università il compito
della formazione di base
Il quadro normativo
8. Dott. Mario Giuseppe Greco
In attuazione della legge 19 novembre
1990, n.341, sono stati definiti gli
ordinamenti didattici dei diplomi
universitari, relativi alle professioni
sanitarie, individuate dal Ministero
della sanità necessarie al Servizio
Sanitario Nazionale con i relativi
profili
Il quadro normativo
9. Dott. Mario Giuseppe Greco
Il 14.09.1994 furono emanati 12
decreti del Ministro della sanità
relativi alla individuazione delle
seguenti professioni:
Il quadro normativo
10. Dott. Mario Giuseppe Greco
•DM 665:tecnico ortopedico
•DM 666:podologo
•DM 667:tecnico audiometrista
•DM 668:tecnico audioprotesista
•DM 739:infermiere
•DM 740:ostetrico/a
•DM 741:fisioterapista
•DM 742:logopedista
•DM 743:ortottista assistente in oftalmologia
•DM 744:dietista
•DM 745:tecnico sanitario di laboratorio biomedico
•DM 746: tecnico sanitario di radiologia medica
Il quadro normativo
11. Dott. Mario Giuseppe Greco
il 15.03.1995 1 decreto relativo a:
• DM 183: tecnico di
neurofisiopatologia
Il quadro normativo
12. Dott. Mario Giuseppe Greco
il 17.01.1997 5 decreti relativi a:
•DM 56: terapista della neuro e
psicomotricità dell’età evolutiva
•DM 58: tecnico della prevenzione
nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
•DM 69: assistente sanitario
•DM 70: infermiere pediatrico
•DM 136: terapista occupazionale
Il quadro normativo
13. Dott. Mario Giuseppe Greco
il 27.07.1998 1 decreto n. relativo a:
•DM 316: tecnico della fisiopatologia
cardiocircolatoria e perfusione
cardiovascolare
il 08.10.1998 1 decreto n. relativo a :
•DM 520: educatore professionale
Il quadro normativo
14. Dott. Mario Giuseppe Greco
il 15.03.1999 1 decreto relativo a:
•DM 137: igienista dentale
il 29.03.2001 1 decreto relativo a:
•DM: tecnico della riabilitazione
psichiatrica
Il quadro normativo
15. Dott. Mario Giuseppe Greco
La evoluzione del quadro culturale
e normativo ha reso necessario
operare un salto di qualità
attraverso il riconoscimento di
un’autonomia organizzativa di tipo
professionale.
Il quadro normativo
16. Dott. Mario Giuseppe Greco
La legge n.42 del 26 febbraio 1999
(«Disposizioni in materia di professioni
sanitarie") ha sancito, con il superamento
del Regio Decreto del 1934, la scomparsa
delle professioni sanitarie ausiliarie,
considerate di supporto alle professioni
sanitarie di antica istituzione, e
l’affermazione di professioni sanitarie a
tutti gli effetti, con dignità propria,
autonomia e conseguenti responsabilità
Il quadro normativo
17. Dott. Mario Giuseppe Greco
Legge 26 febbraio 1999, n. 42:
Disposizioni in materia di professioni
sanitarie".
E’ una legge importante per una
molteplicità di aspetti e che riguarda
tutte le professioni sanitarie non
mediche, con importanti riflessi anche
per la professione medica
Il quadro normativo
18. Dott. Mario Giuseppe Greco
Tale legge sancisce la
scomparsa della
suddivisione delle
professioni sanitarie in
principali e in ausiliarie
Il quadro normativo
19. Dott. Mario Giuseppe Greco
Per principali si intendevano
la professione di:
Medico chirurgo
Medico veterinario
Farmacista
Odontoiatra
Il quadro normativo
20. Dott. Mario Giuseppe Greco
In quella di ausiliaria venivano
originariamente comprese le
professioni di
Ostetrica,
Assistente sanitaria visitatrice
Infermiere diplomato
tutte le professioni che hanno visto
la pubblicazione di un profilo
professionale
Il quadro normativo
21. Dott. Mario Giuseppe Greco
La scomparsa del carattere ausiliario, è
una conseguenza del processo di
professionalizzazione caratterizzato
dall'autonomia concessa ai vari profili
professionali e dall'istituzione dei
diplomi universitari, oltre ovviamente
ai passi in avanti fatti in tema di
esercizio professionale
Il quadro normativo
22. Dott. Mario Giuseppe Greco
L’abolizione dei “mansionari” è
l’ulteriore conferma, qualora ce ne
fosse stato bisogno, dell’affermarsi di
un concetto moderno e dinamico dello
specifico campo di intervento delle
professioni sanitarie
Il quadro normativo
23. Dott. Mario Giuseppe Greco
Tale campo di intervento è definito:
dal profilo professionale,
dall’ordinamento didattico e
dal codice deontologico, che costituisce
lo strumento più flessibile per adeguare
le regole di condotta professionale e di
rapporto con il cittadino all’evoluzione
della ricerca scientifica ed alle esigenze
della persona assistita
Il quadro normativo
24. Dott. Mario Giuseppe Greco
Le professioni sanitarie sono
chiamate a collaborare nel rispetto
reciproco delle specifiche
competenze professionali, con pari
dignità
Il quadro normativo
25. Dott. Mario Giuseppe Greco
Considerata la crescente complessità
dell’organizzazione sanitaria e la
crescente rilevanza dell’economicità di
gestione, gli operatori sanitari devono
essere responsabilizzati non solo su
aspetti tecnici relativi allo specifico
professionale, ma anche sul
perseguimento dell’equilibrio dei valori
dell’Azienda
Il quadro normativo
26. Dott. Mario Giuseppe Greco
Per raggiungere questo obiettivo si è resa
necessaria l’emanazione della legge 10
agosto 2000 n. 251, la quale agli artt.
1,2,3,4 prevede per tutte le professioni
sanitarie la necessità di emanare atti di
indirizzo nazionali e regionali al fine
della valorizzazione e della
responsabilizzazione delle funzioni e del
ruolo delle professioni stesse
Il quadro normativo
27. Dott. Mario Giuseppe Greco
In attuazione dell’art. 6 della predetta legge
251/2000 si è ritenuto individuare e
classificare le figure professionali sanitarie
suddividendole su quattro aree:
infermieristica e ostetrica, della
riabilitazione, tecnico sanitaria e della
prevenzione. (Decreto Ministero della
sanità 29 marzo 2001)
Il quadro normativo
28. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nel quadro della disciplina generale degli studi
universitari, recata dal D.M. n. 509/1999, dalla
richiamata legge 251/2000 e dal Decreto
Ministero della sanità 29 marzo 2001, nonché
dai due Decreti 2 aprile 2001 dell’Università e
della Ricerca Scientifica e Tecnologica, sono
stati rideterminati i percorsi della formazione
universitaria per le professioni sanitarie, con
l’individuazione delle classi di laurea e le classi
di laurea specialistica, per tutte le professioni
sanitarie
Il quadro normativo
29. Dott. Mario Giuseppe Greco
I Decreti del Ministero dell’Università
2 aprile 2001 “Determinazione delle
classi delle lauree universitarie delle
professioni sanitarie” e
“Determinazione delle classi di laurea
specialistiche universitarie delle
professioni sanitarie” hanno inteso
rispettare:
Il quadro normativo
30. Dott. Mario Giuseppe Greco
le direttive dell’Unione Europea
77/452/CEE, 77/453/CEE, 80/154/CEE,
80/155/CEE ed
il decreto legislativo 27 gennaio 1992,
n. 115 concernente l’attuazione della
direttiva 89/48/CEE relativa ad un
sistema generale di riconoscimento dei
diplomi di istruzione superiore, che
sanciscono formazioni professionali di
una durata minima di tre anni
Il quadro normativo
31. Dott. Mario Giuseppe Greco
Le direttive fondano il riconoscimento
professionale sulla “mutua fiducia” tra
gli Stati membri, vale a dire su una
presunzione di corrispondenza e
affidabilità dei rispettivi percorsi
formativi che danno accesso, nei
singoli Stati, a una stessa attività o ad
attività corrispondenti
Il quadro normativo
32. Dott. Mario Giuseppe Greco
La libera circolazione dei lavoratori
autonomi e dipendenti costituisce
uno degli obiettivi fondamentali
dell’Unione Europea
Il quadro normativo
33. Dott. Mario Giuseppe Greco
Viene introdotta dalle direttive la
definizione di professione “regolamentata”,
cioè quell’attività il cui accesso o l’esercizio
sono subordinati “direttamente o
indirettamente mediante disposizioni
legislative; regolamentari o
amministrative”, al possesso di un titolo che
sancisce il completamento di un ciclo di
studi di livello universitario o superiore
(direttiva 89/47/CEE)
Il quadro normativo
34. Dott. Mario Giuseppe Greco
Fino a non molto tempo fa, delle 22
professioni sanitarie individuate ed
inserite nella Direttiva 89/48/CEE,
soltanto quattro sono regolamentate
(infermieri, ostetriche, assistenti
sanitarie, tecnici di radiologia medica)
Il quadro normativo
35. Dott. Mario Giuseppe Greco
E’ stato tuttavia emanato un
provvedimento (una specifica legge in
proposito) che istituisce collegi ed
albi per le 18 professioni attualmente
non regolamentate e che prevede la
creazione di Federazioni di Albi e
Collegi per le aree attraverso la legge
251/00
Il quadro normativo
36. Dott. Mario Giuseppe Greco
Tutto questo per la garanzia
dei cittadini, per una
vigilanza seria della
deontologia professionale,
nell’interesse della pubblica
utilità
Il quadro normativo
37. Dott. Mario Giuseppe Greco
IL CAMPO DI
INTERVENTO SPECIFICO
DELLE PROFESSIONI
SANITARIE NON MEDICHE
38. Dott. Mario Giuseppe Greco
TSRM (Decreto Ministeriale 26/9/1994 n. 746)
Dal profilo professionale
E’ l’operatore sanitario che in possesso
del diploma universitario abilitante e
dell'iscrizione all'albo professionale, è
responsabile degli atti di sua
competenza ed è autorizzato ad
espletare indagini e prestazioni
radiologiche
39. Dott. Mario Giuseppe Greco
• è l'operatore sanitario abilitato a svolgere, in
conformità a quanto disposto dalla legge 31
gennaio 1983, n. 25 , in via autonoma, o in
collaborazione con altre figure sanitarie, su
prescrizione medica tutti gli interventi che
richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni
ionizzanti, sia artificiali che naturali, di
energie termiche, ultrasoniche, di risonanza
magnetica nucleare nonché gli interventi
per la protezionistica fisica o dosimetrica.
40. Dott. Mario Giuseppe Greco
Il tecnico sanitario di radiologia medica:
a) partecipa alla programmazione e organizzazione del lavoro
nell'ambito della struttura in cui opera nel rispetto delle proprie
competenze;
b) programma e gestisce l'erogazione di prestazioni polivalenti di
sua competenza in collaborazione diretta con il medico
radiodiagnosta, con il medico nucleare, con il medico
radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli
diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile
della struttura;
c) è responsabile degli atti di sua competenza, in particolare
controllando il corretto funzionamento delle apparecchiature a lui
affidate, provvedendo alla eliminazione di inconvenienti di
modesta entità e attuando programmi di verifica e controllo a
garanzia della qualità secondo indicatori e standard predefiniti;
d) svolge la sua attività nelle strutture sanitarie pubbliche o private,
in rapporto di dipendenza o libero professionale;
e) contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre
direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo
professionale e alla ricerca.
45. Dott. Mario Giuseppe Greco
NUOVI CORSI E TITOLI UNIVERSITARI
istituiti in conformità alla normativa del
nuovo sistema universitario
(DM 509/1999 e DM 270/2004)
La nuova regolamentazione della
formazione delle professioni sanitarie
46. Dott. Mario Giuseppe Greco
La nuova regolamentazione della
formazione delle professioni sanitarie
La riforma dei corsi di laurea per le
professioni sanitarie:
DM n. 270 del 22 ottobre 2004: Modifiche al
regolamento recante norme concernenti
l’autonomia didattica degli atenei,
approvato con Decreto del MIUR 3/11/1999
n. 509
47. Dott. Mario Giuseppe Greco
Art. 3
Le università rilasciano i seguenti titoli:
a) Laurea (L)
b) Laurea magistrale (L.M.)
Le università rilasciano altresì:
a) Diploma di specializzazione (DS)
b) Dottorato di ricerca (DR)
Art. 13
A coloro che hanno conseguito la laurea, la laurea
magistrale o specialistica e il dottorato di ricerca,
competono, rispettivamente, le qualifiche accademiche
di dottore, dottore magistrale e dottore di ricerca.
La riforma dei corsi di laurea per le professioni sanitarie:
La nuova regolamentazione della
formazione delle professioni sanitarie
48. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSI DI LAUREA (CL)
• Classificazione: la Laurea triennale è un grado/titolo accademico
di 1° ciclo rilasciato al completamento di un CL, corso di studio che
si caratterizza per contenuti teorici a cui si affiancano attività
applicative.
• Obbiettivo generale: assicurare allo studente un’adeguata
padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, anche nel
caso in cui sia orientato all’acquisizione di specifiche conoscenze
professionali.
• Accesso: in base a diploma italiano di scuola secondaria superiore
o titolo secondario estero riconosciuto idoneo in quanto ritenuto di
livello corrispondente.
• Ammissione: può essere subordinata al superamento di un esame
di ingresso (in alcuni casi per decisione nazionale, in altri per
delibera autonoma delle singole università).
• Impegno dello studente: 180 crediti (Ects).
• Durata: 3 anni.
• Grado/titolo accademico: Laurea (L / L3)
• Qualifica accademica: dottore.
• Prosecuzione degli studi universitari: le L3 danno accesso agli
studi di 2° ciclo, vale a dire ai corsi di LS, di LM o di Master
universitario di 1° livello.
49. Dott. Mario Giuseppe Greco
Sbocchi professionali: i detentori di una L3 si inseriscono nel
mondo del lavoro con una preparazione di livello
universitario; possono aspirare a posizioni lavorative in
forma dipendente o autonoma; per esempio:
• impiegandosi presso imprese commerciali o industriali, sia
pubbliche che private
• svolgendo funzioni di VII livello nelle pubbliche
amministrazioni
• esercitando le corrispondenti professioni regolamentate (in
quei settori disciplinari in cui esse esistono), previo
superamento dell’esame di Stato che conferisce
l’indispensabile abilitazione professionale
• esercitando le medesime professioni regolamentate in quei
Paesi dell’Unione europea in cui esse esistono
(naturalmente dopo aver ottenuto il riconoscimento
professionale di L3 e abilitazione ai sensi delle rispettive
Direttive CE)
50. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE (CLS/CLM)
• Classificazione: la Laurea specialistica è un grado/titolo accademico
di 2° ciclo rilasciato al completamento di un CLS, corso di studio che
si caratterizza per contenuti teorici approfonditi e studi specialistici in
un determinato campo disciplinare.
• Obbiettivo generale: fornire allo studente una formazione di livello
avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti
specifici.
• Accesso: in base a Laurea (L3) o Diploma Universitario (DU)
triennale, o titolo accademico estero riconosciuto idoneo in quanto
ritenuto di livello corrispondente.
• Ammissione: può essere subordinata al superamento di un esame
di ingresso (in alcuni casi per decisione nazionale, in altri per delibera
autonoma delle singole università).
• Impegno dello studente: 120 crediti (Ects).
• Durata: 2 anni.
• Grado/titolo accademico: Laurea specialistica (LS).
• Qualifica accademica: Dottore Magistrale.
• Prosecuzione degli studi universitari: le LS e LM danno accesso
agli studi di 3° ciclo, cioè ai corsi di Dottorato di Ricerca, ai
corsi/scuole di Specializzazione, ai corsi di Master universitario di 2°
livello.
51. Dott. Mario Giuseppe Greco
Sbocchi professionali: i detentori di una LS o LM dispongono di
opportunità occupazionali in funzioni analoghe a quelle dei
laureati triennali, ma naturalmente, avendo una preparazione
superiore, sono investiti di maggiori responsabilità e possono
aspirare a progredire nella carriera fino ai livelli dirigenziali più
elevati; possono quindi lavorare in forma dipendente o
autonoma:
• impiegandosi presso imprese commerciali o industriali, sia
pubbliche che private;
• svolgendo funzioni di VIII livello nelle pubbliche
amministrazioni per progredire, se possibile, fino alle massime
cariche;
• esercitando le corrispondenti professioni regolamentate (in
quei settori disciplinari in cui esse esistono), previo
superamento dell’esame di Stato che conferisce
l’indispensabile abilitazione professionale (con iscrizione nella
sezione A dei relativi Albi professionali);
• esercitando le medesime professioni regolamentate in quei
Paesi dell’Unione europea in cui esse esistono (naturalmente
dopo aver ottenuto il riconoscimento professionale di L3 e
abilitazione ai sensi delle rispettive Direttive CE).
52. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE A CICLO
UNICO (CLSU / CLMU)
• Classificazione: la LSu / LMu è un grado/titolo accademico di 2°
ciclo rilasciato al completamento di un CLSu/CLMu, corso di
studio che si caratterizza per contenuti teorici approfonditi e studi
specialistici in campi disciplinari che di norma sfociano in
professioni regolamentate armonizzate dalla normativa
comunitaria.
• Obbiettivo generale: fornire allo studente una formazione di
livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione
in ambiti specifici regolati da direttive europee (medicina,
odontoiatria, veterinaria, farmacia, architettura) o per l’accesso
alle professioni legali.
• Accesso: in base a diploma italiano di scuola secondaria
superiore o titolo secondario estero riconosciuto idoneo in quanto
ritenuto di livello corrispondente.
• Ammissione: per decisione nazionale è subordinata al
superamento di un esame di ingresso.
• Impegno dello studente: 300-360 crediti Ects (l’impegno
maggiore è quello di 360 crediti, richiesto per conseguire la LSu in
medicina e chirurgia).
• Durata: 5-6 anni; il CLSu più lungo è quello in medicina e
chirurgia, che dura 6 anni.
53. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE
A CICLO UNICO (CLSU / CLMU)
• Grado/titolo accademico: Laurea specialistica a
ciclo unico (LSu) o Laurea magistrale a ciclo unico
(LMu).
• Qualifica accademica: Dottore Magistrale.
• Prosecuzione degli studi universitari: le LSu e
le LMu danno accesso agli studi di 3° ciclo (corsi di
Dottorato di Ricerca, corsi/scuole di
Specializzazione, corsi di Master universitario di 2°
livello).
54. Dott. Mario Giuseppe Greco
Sbocchi professionali: le LSu e le LMu
consentono di progredire nella carriera
professionale di tipo dipendente fino alle cariche
più elevate, sia nel settore pubblico che privato;
inoltre, le LSu costituiscono requisiti minimi di
accesso alle corrispondenti professioni
regolamentate, di cui consentono l’esercizio
previo conseguimento delle rispettive abilitazioni
professionali (iscrizione nella sezione A dei
relativi Albi). La LMu in Giurisprudenza è
requisito minimo indispensabile per accedere
alle professioni legali (avvocato, magistrato,
notaio); l’esercizio delle professioni citate è
subordinato al possesso di tutti i requisiti
aggiuntivi previsti dalla normativa vigente.
55. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (CDR)
• Classificazione: il Dottorato di Ricerca è un grado/titolo
universitario 3° ciclo, di natura accademica, rilasciato al
completamento di un CDR.
• Obbiettivo generale: fornire le competenze necessarie per
esercitare attività di ricerca di alta qualificazione presso università o
enti di ricerca pubblici o privati.
• Accesso: in base a LS/LM o LSu/LMu o a titolo accademico estero
riconosciuto idoneo in quanto ritenuto di livello corrispondente.
• Ammissione: subordinata al superamento di un concorso pubblico.
• Impegno dello studente: attualmente i corsi di DR non sono
strutturati in crediti.
• Durata: minimo 3 anni; a seconda del campo disciplinare, il
completamento di studi e ricerche e la stesura della dissertazione
finale possono richiedere 4-5 anni.
• Grado/titolo accademico: Dottorato di Ricerca
• Qualifica accademica: Dottore di Ricerca.
• Prosecuzione degli studi universitari: i titolari di DR hanno
accesso allo svolgimento di progetti di ricerca post-DR.
56. Dott. Mario Giuseppe Greco
Sbocchi professionali: i titolari di DR
possono intraprendere la carriera
• accademica come docenti in un’università;
iniziano in qualità di “ricercatori”, dopo
aver superato i relativi concorsi; poi,
attraverso successivi concorsi, possono
progredire nella carriera fino a
raggiungere lo status giuridico più elevato
di “professore ordinario” (o di prima
fascia);
• di ricercatori presso enti pubblici di ricerca,
o presso i laboratori di ricerca di grandi
imprese pubbliche o private.
57. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSI/SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE (CS/SS)
• Classificazione: il Diploma di Specializzazione (DS) è un
grado/titolo universitario di 3° ciclo rilasciato al completamento di
un CS/SS, corso di studio che si caratterizza per studi altamente
specialistici ad orientamento professionalizzante in un
determinato campo disciplinare.
• Obbiettivo generale: fornire agli studenti conoscenze e abilità
per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività
professionali; i CS possono essere istituiti esclusivamente in
applicazione di specifiche norme di legge nazionali o di direttive
dell’Unione europea.
• Accesso: in base a LS/LM o LSu/LMu, o a titolo accademico
estero riconosciuto idoneo in quanto ritenuto di livello
corrispondente.
• Ammissione: è subordinata al superamento di un concorso, a
causa del numero limitato di posti disponibili nei singoli CS/SS.
• Impegno dello studente: 120-360 crediti (Ects); comunque il
numero indispensabile di crediti da maturare per il conseguimento
dei Diplomi di Specializzazione è definito dai regolamenti didattici
delle singole tipologie di CS/SS.
• Durata: 2-6 anni a tempo pieno; la durata di ciascun tipo di corso
è definita dai regolamenti didattici delle singole tipologie di
CS/SS, o da direttive europee.
58. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSI/SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE (CS/SS)
• Grado/titolo accademico: Diploma di
Specializzazione (DS).
• Qualifica accademica: Specialista in ... (segue il
campo di specializzazione).
• Prosecuzione degli studi universitari: le LS e
LM danno accesso agli studi di 3° ciclo, cioè ai
corsi di Dottorato di Ricerca, ai corsi/scuole di
Specializzazione, ai corsi di Master universitario di
2° livello.
59. Dott. Mario Giuseppe Greco
Sbocchi professionali: i titolari di DS possono:
• esercitare in Italia le rispettive professioni
specialistiche regolamentate, utilizzando il titolo
di Specialista;
• all’interno di pubbliche amministrazioni
assumere funzioni che richiedono formazione e
addestramento specialistico in determinati
campi;
• accettare impieghi riservati a professionisti
altamente qualificati (specialisti) in imprese
commerciali o industriali private;
• esercitare le corrispondenti professioni
regolamentate negli altri Stati membri dell’Ue (là
dove esistono), dopo aver ottenuto il
riconoscimento professionale dei loro titoli
specialistici ai sensi delle Direttive CE.
60. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO (CMU1)
• Classificazione: il Master universitario di primo livello (MU1) è un
grado/titolo accademico di 2° ciclo rilasciato al completamento di
un corrispondente corso di studio; questo può avere natura
accademica o, più di frequente, essere caratterizzato da un
orientamento professionalizzante.
• Obbiettivo generale: fornire opportunità di perfezionamento
scientifico, oppure di alta formazione permanente e ricorrente.
• Accesso: in base a Laurea (L3) o Diploma Universitario (DU)
triennale, o titolo accademico estero riconosciuto idoneo in
quanto ritenuto di livello corrispondente; nella loro autonomia le
università possono accettare candidati in possesso di titoli di
livello superiore alla L3 o al DU (per es. titolare di una LS/LM),
tuttavia il titolo erogato conserva il valore di MU1.
• Ammissione: spesso subordinata a un esame di ingresso (su
decisione del Direttore e/o del Consiglio di CMU1).
• Impegno dello studente: minimo 60 crediti (Ects).
• Durata: minimo 1 anno.
• Grado/titolo accademico: Diploma di Master Universitario di 1°
livello (Diploma di MU1).
• Qualifica accademica: non prevista dalla normativa nazionale.
61. Dott. Mario Giuseppe Greco
Sbocchi professionali: il titolo è spendibile negli
stessi settori lavorativi aperti ai laureati triennali
di cui aumenta le opportunità occupazionali.
Datori di lavoro pubblici e privati in genere
apprezzano le ulteriori conoscenze e
competenze accademico-professionali acquisite
dai detentori; per es. nei concorsi per
l’attribuzione di funzioni della pubblica
amministrazione per le quali è previsto il
possesso di una L3, ai candidati titolari anche di
un MU1 si possono attribuire punti aggiuntivi (a
discrezione delle amministrazioni pubbliche
interessate). Prosecuzione degli studi
universitari: il possesso di un MU1 non dà diritto
a proseguire gli studi nei corsi di 3° ciclo quali
quelli di Dottorato di Ricerca.
62. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO
• Classificazione: il Master universitario di secondo livello (MU2) è un
grado/titolo accademico di 3° ciclo; può avere natura accademica o, più di
frequente, essere caratterizzato da un orientamento professionalizzante.
• Obbiettivo generale: fornire opportunità di perfezionamento scientifico,
oppure di alta formazione permanente e ricorrente.
• Accesso: in base a LS/LM o LSu/LMu o a titolo accademico estero
riconosciuto idoneo in quanto ritenuto di livello corrispondente.
• Ammissione: spesso subordinata a un esame di ingresso (su decisione del
Direttore e/o del Consiglio di CMU2).
• Impegno dello studente: minimo 60 crediti (Ects).
• Durata: minimo 1 anno.
• Grado/titolo accademico: Diploma di Master Universitario di secondo
livello (Diploma di MU2).
• Qualifica accademica: non prevista dalla normativa nazionale.
• Prosecuzione degli studi universitari: di per sè, il possesso di un MU2
non dà diritto ad accedere ad altri studi di 3° ciclo quali i corsi di Dottorato di
Ricerca (CDR) o quelli di Specializzazione (CS/SS). Infatti non è sulla base
di un MU2, bensì di una precedente LS/LM, o LSu/LMu (o di titolo
accademico estero valutato di livello corrispondente alle Lauree di 2° ciclo
appena citate) che il titolare di un MU2 può partecipare ai concorsi di
ammissione ai CDR o ai CS/SS.
63. Dott. Mario Giuseppe Greco
Sbocchi professionali: il titolo è spendibile negli
stessi settori lavorativi aperti ai titolari di LS/LM o
LSu/LMu, dei quali aumenta le opportunità
occupazionali. Datori di lavoro pubblici e privati in
genere apprezzano le ulteriori conoscenze e
competenze accademico-professionali acquisite
dai titolari di un MU2; per es. nei concorsi per
l’attribuzione di funzioni della pubblica
amministrazione per le quali è previsto il
possesso di una LS/LM, ai candidati titolari
anche di un MU2 le singole amministrazioni,a
loro discrezione, possono attribuire punti
aggiuntivi in sede di formulazione delle
graduatorie.
64. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
Sono tuttora in vigore le disposizioni di cui
all’Art. 6 della Legge 341/1990 e all’Art. 1,
comma 15, della Legge 4/1999. Pertanto,
oltre ai gradi/titoli elencati sopra, le
università italiane possono istituire altri
corsi che rientrano nella categoria della
formazione permanente o continua, detta
anche formazione per l’intero arco della
vita (nel contesto internazionale nota
come longlife learning-LLL).
65. Dott. Mario Giuseppe Greco
Nuovi corsi e titoli universitari
Tali corsi di studio, volti all’approfondimento scientifico in alcuni
campi disciplinari o all’aggiornamento professionale,
generalmente hanno una durata di alcuni mesi; titolo di
accesso è a volte una Laurea triennale, a volte un Laurea
specialistica/magistrale, e l’ammissione può essere
subordinata al possesso di requisiti specifici. Di solito
l’impegno richiesto allo studente corrisponde a un numero
limitato di crediti (per lo più inferiore a 60 Ects). La struttura
di ciascun corso è decisa autonomamente dalle singole
università nel Regolamento Didattico di Ateneo. Al termine
dei corsi le istituzioni rilasciano o un’attestazione di
frequenza o un diploma con denominazioni che possono
differire da un’università all’altra. Le denominazioni più
diffuse sono "Attestato di frequenza", e "Attestati/Diplomi di
Perfezionamento in ...", "Attestati/Diplomi di Aggiornamento
in..." (segue l’indicazione del campo disciplinare o del
settore professionale specifico).
66. Dott. Mario Giuseppe Greco
R.D.L. 15 agosto 1925, n.
1832
“Istituzione presso le scuole convitto di un terzo anno di
insegnamento per le funzioni direttive”.
R.D. 21 novembre 1929, n.
2330
“Regolamento per l’esecuzione del R.D.L. n.1832”.
R.D. (T.U.L.S.) 27 luglio
1934, n. 1265
Art. 134: la direzione delle scuole convitto deve essere
affidata ad un’infermiera in possesso del certificato AFD
(…).
Legge 19 Luglio 1940, n.
1098
Si istituiscono le scuole biennali per vigilatrici d’infanzia, con
previsione di un terzo anno di corso per AFD.
D.P.R. 27 marzo 1969, n.
128
“Ordinamento interno dei servizi ospedalieri”; art. 41:
mansionario del capo sala.
Le abilitazioni alle funzioni di
coordinamento delle professioni sanitarie
67. Dott. Mario Giuseppe Greco
D.P.R. 7 settembre 1984,
n. 821
“Attribuzioni del personale sanitario non medico
addetto al SSN”; art.20: l’operatore professionale
coordinatore svolge le attività di assistenza
diretta attinente alla propria competenza
professionale. Coordina l’attività del personale
nelle posizioni di collaboratore e di operatore
professionale di II categoria a livello di unità
funzionale ospedaliera e di distretto
predisponendone i piani di lavoro (…). Profilo
storico del capo sala.
D.Lgs. 30 dicembre 1992,
n. 502
“Revisione della disciplina in materia sanitaria a norma
dell’art. 1 della Legge 23 ottobre 1992, n.
421”; art. 6, c. 3: in forza a quest’articolo saranno
sospesi dopo un biennio anche i corsi di formazione
AFD, includendosi nelle “scuole e corsi disciplinati dal
precedente ordinamento”, con previsione del ripristino
in ambito universitario…
Le abilitazioni alle funzioni di
coordinamento delle professioni sanitarie
68. Dott. Mario Giuseppe Greco
D.Lgs. 19 settembre
1994, n. 626
“Attuazione delle direttive CEE 89/391 (…)
riguardanti il miglioramento della sicurezza e
della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro”.
La legge per la sicurezza del lavoro affida un
ruolo preminente del preposto – caposala (art.
4).
D.P.C.M. 19 maggio
1995, G.U. 31
maggio 1995 –
Carta dei diritti
sanitari
E’ sancito il ruolo fondamentale del capo sala
nell’organizzazione della U.O. e nei servizi. Il
capo sala deve confrontarsi con la valutazione
di qualità fatta dal Cittadino.
Le abilitazioni alle funzioni di
coordinamento delle professioni sanitarie
69. Dott. Mario Giuseppe Greco
D.P.R. 27 marzo 2001, n.
220
“Regolamento recante la nuova disciplina concorsuale del
personale non dirigenziale del SSN”; art.56: (…) è
abrogato il D.M. 30 Gennaio 1982, recante normativa
concorsuale del capo sala; art. 39: cancellazione del
titolo di AFD per accedere alle funzioni di capo sala e
sostituzione con un’anzianità di servizio triennale per
l’accesso al ruolo (biennale se in possesso del titolo
AFD), ed una formazione “opzionale” aziendale.
C.C.N.L. S.S.N. 1998-2001
(I biennio economico
1998-1999)
Introduzione della “declaratoria” per individuare la
categoria: per quanto riguarda la cat. “D” si rispetta la
falsariga di quanto contenuto nel D.P.R. n.
821/1984…Si continua a prevedere “ove sia comunque
richiesto”, il titolo AFD, abbreviando a due anni, anziché
tre, l’esperienza nel profilo cat. C.
Art.19: l’operatore professionale coordinatore già 1^ ctg.
dal 7° livello è reinquadrato nella categoria D, come
“collaboratore professionale sanitario”. Art. 16: criteri
e procedure per i passaggi tra categorie (…).
Allegato 1: modalità di accesso alla cat. D: dall’esterno, con
pubblico concorso; dall’interno, tramite selezione (art.
16).
Le abilitazioni alle funzioni di
coordinamento delle professioni sanitarie
70. Dott. Mario Giuseppe Greco
C.C.N.L. S.S.N. 1998-
2001 (II biennio
economico 2000-
2001)
La declaratoria del profilo della cat. D include
anche le funzioni della cat. C. E’ istituita, senza
un profilo, la “funzione di coordinamento”
revocabile e soggetta a valutazione.
Art. 10: solamente per i caposala già in cat. D che
esercitano reali funzioni di coordinamento al
31.08.2001, l’indennità di funzione – parte
fissa - spetta in prima battuta ed
è permanente.
Art. 5, comma 2: si accede alla funzione di
coordinamento con un’anzianità di 5 anni in C
e/o D, 4 per chi possiede il titolo AFD, senza
formazione, con incarico conferito dall’azienda
sulla base di criteri definiti con procedure di
concertazione di cui all’art.6, c. 1 lettera b)
C.C.N.L. 7 aprile 1999.
N.d.A.. Coesistenza di una “funzione” di
coordinamento per “incarico” (art. 5, comma 2
contratto integrativo) con una già presente
nella declaratoria del “profilo” della cat. D
(allegato 1, contratto integrativo).
Le abilitazioni alle funzioni di
coordinamento delle professioni sanitarie
71. Dott. Mario Giuseppe Greco
D.L. 12 novembre 2001,
n. 402
“Disposizioni urgenti in materia di personale sanitario”;
O.D.G. G1 e G2 collegati, seduta n. 81 della Camera
del 19 dicembre, approvati dal Senato e dalla Camera:
“impegnano il governo a riesaminare con atti legislativi
i problemi afferenti alle funzioni del capo sala, ad
istituirne il profilo, la formazione manageriale
obbligatoria e l’equipollenza del titolo di AFD col nuovo
titolo formativo (master in management) organizzato
dalle Università ai sensi dell’art. 3, comma 8 del D.M. 3
novembre 1999, n. 509”
C.C.N.L. S.S.N. 2002-2005
I punti principali dell’intesa, di interesse per i coordinatori
infermieristici, sono contenuti nell’articolo 19, comma
1, b e c, di cui si riporta un breve estratto:
(omissis)
“Ricollocazione di tutti i coordinatori nel livello economico
DS, con mantenimento del coordinamento e della
relativa indennità, attraverso diverse modalità,
riguardanti gli operatori con funzione di coordinamento
prima del 31 agosto 2001 e coloro i quali hanno avuto
l’attribuzione di tale funzione dopo tale data” (…).
Le abilitazioni alle funzioni di
coordinamento delle professioni sanitarie
72. Dott. Mario Giuseppe Greco
L. n. 43/2006,
G.U. n. 40 del
17/02/2006 (ex
ddl n.6229)
Disposizione in materia di professioni
sanitarie infermieristiche, ostetrica,
riabilitative, tecnico-sanitarie e della
prevenzione e delega del Governo per
l'istituzione di relativi Ordini professionali
Il punto principale di interesse per i
coordinatori delle professioni sanitarie,
sono contenuti nell’art. 6. Viene infatti
istituito il professionista coordinatore; resa
d’obbligo la formazione specifica con il
Master in management universitario e una
esperienza professionale triennale per
accedere alle funzioni di coordinamento.
La salvaguardia del titolo di Abilitazione alle
funzioni direttive(Afd) è garantita per
l’esercizio della funzione di coordinatore.
Le abilitazioni alle funzioni di
coordinamento delle professioni sanitarie
73. Dott. Mario Giuseppe Greco
LEGGE 1 febbraio 2006, n.43
Gazzetta Ufficiale N. 40 del 17 Febbraio 2006
LEGGE 1 febbraio 2006, n.43
Disposizioni in materia di professioni sanitarie
infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-
sanitarie e della prevenzione e delega al
Governo per l'istituzione dei relativi ordini
professionali.
L’istituzione degli ordini professionali per le professioni
sanitarie
La nuova regolamentazione delle
professioni sanitarie
74. Dott. Mario Giuseppe Greco
La svolta
La nuova regolamentazione delle
professioni sanitarie
75. Dott. Mario Giuseppe Greco
Legge n. 3/2018
La nuova regolamentazione delle
professioni sanitarie
76. Dott. Mario Giuseppe Greco
Legge n. 3/2018
La nuova regolamentazione delle
professioni sanitarie
• Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e
Odontoiatri
• Federazione Nazionale Ordini Veterinari
• Federazione Nazionale Ordini Farmacisti
• Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche
(FNOPI)
• Federazione Nazionale della professione ostetrica
(FNOPO)
• Federazione Nazionale Ordini dei TSRM e delle professioni
sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione
• Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi
• Ordine nazionale Biologi
• Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici
77. Dott. Mario Giuseppe Greco
Legge n. 3/2018
La nuova regolamentazione delle
professioni sanitarie
Dal 15/2/2018, a seguito dell’entrata in vigore della legge 11 gennaio
2018, n. 3 “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di
medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie
e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute” la Federazione
assume la denominazione ufficiale seguente:
Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia
medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione
e della prevenzione (FNO TSRM PSTRP), in rappresentanza di ben
19 professioni sanitarie e 61 Ordini provinciali e interprovinciali.
Contemporaneamente i preesistenti Collegi professionali (provinciali e
interprovinciali) hanno assunto la denominazione di Ordine dei
Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie
tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.
Si stima che la neo costituita Federazione, in attesa del censimento
ufficiale e della istituzione dei relativi albi professionali (provinciali e
interprovinciali), rappresenti circa 220.000 professionisti sanitari.