Le abilità visuo-spaziali nell’apprendimento della geometria Cesare Cornoldi Università degli Studi di Padova
L’apprendimento della geometria La competenza geometrica sembra essere il risultato di differenti abilità legate al linguaggio (es. termini, definizioni), all’astrazione e al ragionamento (es. riconoscimento di invarianti, soluzione di problemi), alla memoria (es. memorizzazione di informazioni e procedure) e alle ABILITA’ VISUOSPAZIALI
Lo sviluppo della competenza geometrica Se si considerano le prime fasi dell’apprendimento geometrico è subito evidente l’importante ruolo delle abilità visuospaziali
La teoria di Van Hiele  (1986; Clements & Battista, 1992) Livelli di sviluppo del pensiero geometrico: Livello 0  ( pre-riconoscimento ): b. iniziano a costruire  schemi visivi delle forme  ma non riconoscono sempre forme da “ non-esempi ”. Livello 1  ( Visivo ): b. riconoscono  forma come un “tutto”  ma non riescono a formarsi delle immagini mentali (es. “figura è un rettangolo perché è simile ad una porta”). No definizioni, proprietà, attributi delle forme. Livello 2  ( descrittivo/analitico ): b. riconoscono le forme sulla base delle  proprietà  (es. “figura è un quadrato perché ha 4 lati uguali”)
La teoria di Van Hiele  (1986; Clements & Battista, 1992) Livello 3  ( deduzioni informali o geometria euclidea ): Il sogg. comincia ad osservare le varie relazioni dal punto di vista logico. Affina il linguaggio e impara la terminologia tecnica. Comprensione dei  rapporti gerarchici tra le figure  e delle definizioni, per esempio, il quadrato è un rettangolo con tutti i lati uguali, ed entrambi sono quadrilateri. Livello 4  ( logica formale ): distinzione di una proposizione e la sua inversa, comprensione per  dimostrazione . Il pensiero si occupa del significato di deduzione, del reciproco di un teorema, della condizione necessaria e sufficiente.  Livello 5  ( rigore ): consente agli studenti di apprendere la  geometria non-euclidea  e di confrontare diversi sistemi di assiomi.
Ragionare sulle forme geometriche
Influenza dell’educazione Ricerca di Vurpillot (1976) Da 4 a 7 anni: b. non riconoscono un quadrato ruotato come quadrato 8-9 anni: b. individuano caratteristiche del quadrato anche se ruotato A che età i b. riconoscono le figure? Quadrato: 80% 4 anni; 86% 5 anni; 90% 6 anni Rettangolo e triangolo: % di riconoscimento più bassa    60% 4 anni; 65% 5 anni; 80% 6 anni
C’è una lunga tradizione nello studio delle abilità visuospaziali
 
Centralità della Memoria di Lavoro visuospaziale (VSWM) La VSWM sembra in qualche modo sottostare a tutte queste diverse operazioni: è sempre richiesto di mantenere temporaneamente (e spesso anche di elaborare) informazione visuospaziale
Funzioni della VSWM La VSWM è implicata nelle seguenti every-day activities: Immaginare Disegnare Tener presenti relazioni spaziali/orientarsi Ricordare scene, film ecc. Comprendere descrizioni Multimedialità Lavorare con i numeri e con le forme geometriche
La VSWM non sembra però essere un sistema unitario; le varie distinzioni/articolazioni proposte hanno insistito sul tipo di processo innescato dal tipo di materiale e sul grado di controllo richiesto dal processo
 
Abilità visuospaziali Via dorsale:  Dove si trova l’oggetto?  Via ventrale:   Cosa è l’oggetto???
Metodologie utilizzate per studiare l’articolazione della VSWM Sono varie, per es. -l’uso del doppio compito -le dissociazioni in casi singoli -le differenze fra gruppi di individui in cui si ipotizza che diverse competenze siano diversamente sviluppate
gruppi di individui in cui si ipotizza che diverse competenze siano diversamente sviluppate Bambini di diverse età Anziani Non-vedenti Disturbi d’apprendimento Sindromi genetiche Genere
L’articolazione e i meccanismi di VSWM possono essere letti in riferimento a diversi modelli di memoria di lavoro, fra cui quello di continuità
The Continua Model  Cornoldi & Vecchi, 2003
Continuum verticale E’ prevedibile che la memorizzazione delle forme richieda processi passivi e la loro manipolazione richieda processi attivi
Il Continuum orizzontale
Articolazione prevista dalla BVS ? Geometria Formato Sequenziale Memoria Spaziale Formato Simultaneo Memoria di Lavoro Visuo-Spaziale Memoria Visiva
Un recente studio Binelli, per la tesi di laurea, ha correlato punteggi a test di VSWM con il successo in prove di geometria (Domande e Problemi). Per bambini a normale sviluppo la prova di MLVS simultanea correla con entrambe le variabili e la sequenziale con i problemi, per bambini con dnv tutti gli aspetti della MLVS correlano con i problemi e la sequenziale con le domande
Il Corsi
Sequential-Spatial tasks Test dei Percorsi (Sequenz-Attivo) Test di Corsi (Sequenz-Passivo)
Simultaneous-spatial tasks VPTA  (Active-Simultaneous) VPT  (Passive Simultaneous) Static Mazes  (Passive Simultaneous)
Little Houses Visual span task
Un recente studio Binelli, per la tesi di laurea, ha correlato punteggi a test di VSWM con il successo in prove di geometria (Domande e Problemi). Per bambini a normale sviluppo la prova di MLVS simultanea correla con entrambe le variabili e la sequenziale con i problemi, per bambini con dnv tutti gli aspetti della MLVS correlano con i problemi e la sequenziale con le domande
Grazie per l’Attenzione

1 Cornoldi

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    Le abilità visuo-spazialinell’apprendimento della geometria Cesare Cornoldi Università degli Studi di Padova
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    L’apprendimento della geometriaLa competenza geometrica sembra essere il risultato di differenti abilità legate al linguaggio (es. termini, definizioni), all’astrazione e al ragionamento (es. riconoscimento di invarianti, soluzione di problemi), alla memoria (es. memorizzazione di informazioni e procedure) e alle ABILITA’ VISUOSPAZIALI
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    Lo sviluppo dellacompetenza geometrica Se si considerano le prime fasi dell’apprendimento geometrico è subito evidente l’importante ruolo delle abilità visuospaziali
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    La teoria diVan Hiele (1986; Clements & Battista, 1992) Livelli di sviluppo del pensiero geometrico: Livello 0 ( pre-riconoscimento ): b. iniziano a costruire schemi visivi delle forme ma non riconoscono sempre forme da “ non-esempi ”. Livello 1 ( Visivo ): b. riconoscono forma come un “tutto” ma non riescono a formarsi delle immagini mentali (es. “figura è un rettangolo perché è simile ad una porta”). No definizioni, proprietà, attributi delle forme. Livello 2 ( descrittivo/analitico ): b. riconoscono le forme sulla base delle proprietà (es. “figura è un quadrato perché ha 4 lati uguali”)
  • 5.
    La teoria diVan Hiele (1986; Clements & Battista, 1992) Livello 3 ( deduzioni informali o geometria euclidea ): Il sogg. comincia ad osservare le varie relazioni dal punto di vista logico. Affina il linguaggio e impara la terminologia tecnica. Comprensione dei rapporti gerarchici tra le figure e delle definizioni, per esempio, il quadrato è un rettangolo con tutti i lati uguali, ed entrambi sono quadrilateri. Livello 4 ( logica formale ): distinzione di una proposizione e la sua inversa, comprensione per dimostrazione . Il pensiero si occupa del significato di deduzione, del reciproco di un teorema, della condizione necessaria e sufficiente. Livello 5 ( rigore ): consente agli studenti di apprendere la geometria non-euclidea e di confrontare diversi sistemi di assiomi.
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    Influenza dell’educazione Ricercadi Vurpillot (1976) Da 4 a 7 anni: b. non riconoscono un quadrato ruotato come quadrato 8-9 anni: b. individuano caratteristiche del quadrato anche se ruotato A che età i b. riconoscono le figure? Quadrato: 80% 4 anni; 86% 5 anni; 90% 6 anni Rettangolo e triangolo: % di riconoscimento più bassa  60% 4 anni; 65% 5 anni; 80% 6 anni
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    C’è una lungatradizione nello studio delle abilità visuospaziali
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    Centralità della Memoriadi Lavoro visuospaziale (VSWM) La VSWM sembra in qualche modo sottostare a tutte queste diverse operazioni: è sempre richiesto di mantenere temporaneamente (e spesso anche di elaborare) informazione visuospaziale
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    Funzioni della VSWMLa VSWM è implicata nelle seguenti every-day activities: Immaginare Disegnare Tener presenti relazioni spaziali/orientarsi Ricordare scene, film ecc. Comprendere descrizioni Multimedialità Lavorare con i numeri e con le forme geometriche
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    La VSWM nonsembra però essere un sistema unitario; le varie distinzioni/articolazioni proposte hanno insistito sul tipo di processo innescato dal tipo di materiale e sul grado di controllo richiesto dal processo
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    Abilità visuospaziali Viadorsale: Dove si trova l’oggetto? Via ventrale: Cosa è l’oggetto???
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    Metodologie utilizzate perstudiare l’articolazione della VSWM Sono varie, per es. -l’uso del doppio compito -le dissociazioni in casi singoli -le differenze fra gruppi di individui in cui si ipotizza che diverse competenze siano diversamente sviluppate
  • 16.
    gruppi di individuiin cui si ipotizza che diverse competenze siano diversamente sviluppate Bambini di diverse età Anziani Non-vedenti Disturbi d’apprendimento Sindromi genetiche Genere
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    L’articolazione e imeccanismi di VSWM possono essere letti in riferimento a diversi modelli di memoria di lavoro, fra cui quello di continuità
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    The Continua Model Cornoldi & Vecchi, 2003
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    Continuum verticale E’prevedibile che la memorizzazione delle forme richieda processi passivi e la loro manipolazione richieda processi attivi
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    Articolazione prevista dallaBVS ? Geometria Formato Sequenziale Memoria Spaziale Formato Simultaneo Memoria di Lavoro Visuo-Spaziale Memoria Visiva
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    Un recente studioBinelli, per la tesi di laurea, ha correlato punteggi a test di VSWM con il successo in prove di geometria (Domande e Problemi). Per bambini a normale sviluppo la prova di MLVS simultanea correla con entrambe le variabili e la sequenziale con i problemi, per bambini con dnv tutti gli aspetti della MLVS correlano con i problemi e la sequenziale con le domande
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    Sequential-Spatial tasks Testdei Percorsi (Sequenz-Attivo) Test di Corsi (Sequenz-Passivo)
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    Simultaneous-spatial tasks VPTA (Active-Simultaneous) VPT (Passive Simultaneous) Static Mazes (Passive Simultaneous)
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    Un recente studioBinelli, per la tesi di laurea, ha correlato punteggi a test di VSWM con il successo in prove di geometria (Domande e Problemi). Per bambini a normale sviluppo la prova di MLVS simultanea correla con entrambe le variabili e la sequenziale con i problemi, per bambini con dnv tutti gli aspetti della MLVS correlano con i problemi e la sequenziale con le domande
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