2. ORDINE DEL GIORNO
• Relazione su principali attività del Club nell'ultimo semestre.
• Relazione sui prossimi (ipotetici) diciotto mesi.
• Chiederemo all'Assemblea se tra i presenti ci siano Soci intenzionati a candidarsi
alla guida del Club, al nostro posto. In caso positivo, rassegneremo le dimissioni
e contestualmente ci ricandideremo per permettere ai Soci di scegliere tra due (o
più) programmi.
• Varie ed eventuali.
• Pranzo.
3. IL RACCONTO DEI PRIMI DODICI MESI.
Rimandiamo a questo link il racconto delle principali attività seguite tra febbraio
2011 a fine marzo 2012
4. IL RACCONTO DEGLI ULTIMI SEI MESI.
Dal primo aprile a oggi il Club si è impegnato principalmente sui seguenti fronti.
Ogni link vi porterà alla serie di post pubblicati sull’argomento nel Blog Adci.
• Giurie Adci Awards (aprile)
• Il Grande Venerdì di Enzo (maggio)
• Famigerati Accertamenti nella sezione stampa&affissione (maggio)
• Gruppo Goodfellas (maggio-giugno)
• Conferenza Stampa con i giurati italiani di Cannes (giugno)
• Serata premiazione Adci Awards (giugno)
• The Original Goodfellas Party (luglio)
5. IL RACCONTO DEGLI ULTIMI SEI MESI.
Soffermiamoci su:
• Annual 2012 (tutto l’anno)
• Nuovo sito Adci e presentazione alla stampa (settembre)
• Famigerati accertamenti nella sezione stampa&affissione
7. 26° ANNUAL:
IL RACCONTO DI UN’ITALIA DI TRANSIZIONE.
A differenza dalle edizioni precedenti, il libro sarà meno autoreferenziale, più
aperto e più “da leggere”. Non più, dunque, un prodotto destinato ai soli
pubblicitari, ma una radiografia ragionata della comunicazione nell’Italia
contemporanea, con interventi, digressioni e diramazioni verso tutto ciò che le fa
da contesto. Fil rouge: come siamo, da che parte andiamo, come si sta
modificando il nostro immaginario.
Comunque la si voglia giudicare, la pubblicità fornisce molteplici indizi per
decifrare un paese, una civiltà, un’epoca. Non solo ha direttamente a che fare con
l’economia (che, guarda caso, è ora il nostro principale fattore di
preoccupazione), ma anche con il costume, i princìpi etici ed estetici, la cultura
alta e bassa in generale.
8. UN COLPO D’OCCHIO SULL’ITALIA DI OGGI.
Oltre a ospitare il catalogo delle campagne pubblicitarie selezionate dall’ADCI, il
volume conterrà una serie di saggi, inchieste e interviste su una quantità di
argomenti correlati alla comunicazione: dall’economia all’ambiente, dalla moda
alle arti figurative, dalla musica alla tecnologia.
Anche se il nostro target prevalente è l’advertising community nel suo
complesso (media e clienti compresi), il progetto Annual 26 si rivolge a un target
di lettori decisamente più ampio.
9. UN LIBRO PROGETTATO PER NOI E PER
L’ESTERO.
L’edizione sarà bilingue (italiano e inglese) perché aspira a una diffusione non
solo italiana.
Tutti i lavori entrati – ad eccezione dei pochissimi che si spiegano da sé, per
esempio gli annunci stampa già iscritti col testo in inglese – sono stati tradotti e
spesso commentati in modo da essere compresi da chiunque, in Italia e altrove.
Il progetto è stato molto apprezzato da un importante editore internazionale, che
ha deciso senza riserve di provvedere alla pubblicazione e alla distribuzione del
volume in Italia e all’estero.
10. SKIRA.
Skira è un editore specializzato in volumi su arti visive e
architettura di ogni epoca e paese, fotografia, moda, musica e
spettacolo, cataloghi di mostre e guide artistiche.
Tra i suoi partner spiccano il gruppo RCS, la Libreria Rizzoli di
New York, il gruppo britannico Thames and Hudson.
11. 26° ANNUAL: I CONTENUTI.
Il libro si presenta come “non specialistico” fin dalla copertina e dal titolo.
13. Sommario.
PREFAZIONE.
Il libro si apre, come sempre, con
un’introduzione del Presidente di turno,
intitolata “Il vero e il falso nella
pubblicità”.
14. Sommario.
MANIFESTO DEONTOLOGICO DELL’ADCI.
Come sappiamo, il 4 aprile 2011 è stato
presentato al Consumers’ Forum il
Manifesto deontologico dell’Art
Directors Club Italiano. La
presentazione ha avuto luogo
nell’ambito del convegno “Il consumo
dell’immagine della donna”.
Il Manifesto indica le linee guida per
una comunicazione più corretta e civile.
15. Sommario.
HALL OF FAME: PROFILO DI PHILIPPE DAVERIO.
Nel 2012 sono stati eletti nella Hall of
Fame Philippe Daverio e Annamaria
Testa. La loro designazione è stata
annunciata il 7 marzo 2012 con un
evento pubblico, a Milano. Ai due
designati e al loro lavoro il libro dedica
ampi servizi illustrati.
“L’antropologo dell’arte – di stupire”, di
Till Neuburg.
16. Sommario.
HALL OF FAME: PROFILO DI ANNAMARIA TESTA.
“L’incantatrice ribelle prestata alla
pubblicità”, di Till Neuburg.
17. Sommario.
COMUNICAZIONE ALTERNATIVA: CHI È BLU?
CHIEDETELO AI MURI DELLA CITTÀ.
Ritratto di Blu, pseudonimo di un genio
irriverente e misterioso che The
Observer ha segnalato come uno dei
dieci migliori street artist in
circolazione.
Servizio di Andrea Concato.
18. Sommario.
AUSTERITÀ CREATIVA. LA CRISI RACCONTATA
DALLA PUBBLICITÀ.
I lavori pubblicitari presenti nell’Annual
non sono stati suddivisi per categorie
media, com’era sempre avvenuto, ma in
quattordici gruppi tematici, ciascuno dei
quali introdotto da un breve saggio.
Il primo gruppo riguarda la crisi
economica e il suo impatto sulla
pubblicità. Se ne occupa Pasquale
Barbella con un commento intitolato
“Monetine” (Coins).
19. Sommario.
SUPERARE GLI STEREOTIPI.
Donne, uomini, bambini, sessismo, ruoli
sociali. Annamaria Testa e Giovanna
Cosenza analizzano i cliché più tenaci
della pubblicità in una sezione del libro
che propone approcci più illuminati e
realistici alla rappresentazione degli
italiani.
20. Sommario.
LA COMUNICAZIONE DEI VALORI ITALIANI.
Dal design industriale alle etichette dei
vini, dalle marche italiane rispettate
anche all’estero alle celebrazioni del
150° anniversario dell’Unità d’Italia:
Marco Carnevale commenta il meglio
della comunicazione sul “made in Italy”,
senza sottacere gli aspetti più
controversi della nostra produzione
pubblicitaria in generale.
21. Sommario.
DALL’HARD SELLING ALL’ART SELLING.
Pietro Gagliardi, ex pubblicitario e da
dieci anni gallerista a Torino, conversa
con Pasquale Barbella sulle relazioni tra
cultura “alta” e comunicazione
commerciale.
22. Sommario.
IL FUTURO DI IERI. POSTMODERNO, VINTAGE,
DINTORNI & CONTORNI.
Ambrogio Borsani disserta sull’0ndata
di citazioni, rivisitazioni e recuperi che
invade i media e connota l’immaginario
estetico della web era.
23. Sommario.
LA MUSICA VISIBILE.
Inchiesta sulle relazioni tra musica e
graphic design, a cura di Assunta
Squitieri e Paola Manfroni.
24. Sommario.
LA MODA IN TEMPI DI CRISI.
Come reagisce la comunicazione, in
questo mondo di guardaroba pieni e di
portafogli vuoti? L’immagine della
moda si nutre di stilemi che, fino a ieri,
sembravano intoccabili: la modella
anoressica e accigliata, l’iconografia
glam e senza parole, la strategia del
momento affidata al fotografo di grido.
Ma ecco che all’improvviso appaiono,
sulla scena pubblicitaria, segnali
inediti… (Pasquale Barbella).
25. Sommario.
PUBBLICITÀ E STORYTELLING.
In “Ti racconto una storia”, Francesco
Taddeucci auspica il recupero del gusto
della narrazione nella pubblicità
italiana.
26. Sommario.
UN MONDO DA CAMBIARE.
BUONI PROPOSITI E CAMPAGNE SOCIALI.
Ad alcuni potrà sembrare una
bestemmia, ma la pubblicità sta
diventando un’arma più efficace delle
azioni istituzionali contro la povertà
estrema e la fame nel mondo. Ne scrive
Sandro Baldoni.
27. Sommario.
ECHI ECOLOGICI: VERDE E SEXY.
Un giorno anche rispettare l’ambiente
sarà sexy, prevedeva Renault lo scorso
anno, mentre ci raccontava d’aver
precorso i tempi. Non s’era accorta di
quanto tutti intorno fossimo già
diventati irresistibilmente sexy.
Il 2011 è stato l’anno dell’evidenza del
disastro ecologico in Italia e
contemporaneamente l’anno
dell’abbuffata ambientalista in
pubblicità. Riflessioni di Gabriella
Ambrosio su questa contraddizione.
28. Sommario.
LA SVEGLIA TECNOLOGICA.
Traendo spunto da una campagna
lanciata da Wired (edizione italiana) per
il diritto a internet, Gianni Lombardi
riflette sui ritardi della rivoluzione
tecnologica nel nostro paese, senza
risparmiare critiche – anche molto
severe – al mondo della pubblicità.
29. Sommario.
LA FOLLA CREATIVA.
RIFLESSIONI SUL CROWDSOURCING.
Oggi i brand non sono più predicatori
che urlano ad una folla. Assomigliano,
piuttosto, a quei prestigiatori che
passeggiano tra il pubblico cercando
volontari per le loro magie, che ti fanno
mettere l’orologio in un fazzoletto per
fartelo riapparire in tasca, che invitano
gli astanti a pescare una carta, pensare
un nome, chiudere gli occhi. Il
monologo è diventato dialogo,
conversazione, gioco di gruppo,
partecipazione. Ne scrive Stefano
Torregrossa, giovane blogger e graphic
designer.
30. Sommario.
FOREVER YOUNG.
L’OSSESSIONE DELL’ETERNA GIOVINEZZA.
Fitness, salute, benessere, sport. Gli
italiani, almeno per quanto riguarda la
cura del corpo, non sono più quelli di
una volta. Sono disposti a rinunciare al
cibo preferito e a sudare sette camicie
pur di restare giovani e belli per sempre.
E le statistiche sulla longevità danno
loro ragione: per invecchiare e morire è
sempre troppo presto. La pubblicità è
un’alleata efficientissima in questo
progetto collettivo d’immortalità. Ne
parla Alice Jasmine Crippa, giovane
talento della penna.
31. Sommario.
KIT DI SOPRAVVIVENZA.
L’IMMAGINAZIONE COME TERAPIA.
Riflessioni conclusive sul futuro della
professione pubblicitaria. Interventi di
Pasquale Barbella e Andrea Stillacci.
32. REDAZIONE.
Editor Giovanna Cosenza
Pasquale Barbella Alice Jasmine Crippa
Pietro Gagliardi
Design Gianni Lombardi
Pier Paolo Pitacco Paola Manfroni
Till Neuburg
Foreword Assunta Squitieri
Massimo Guastini Andrea Stillacci
Francesco Taddeucci
Writers Annamaria Testa
Gabriella Ambrosio Stefano Torregrossa
Sandro Baldoni
Pasquale Barbella English translations
Ambrogio Borsani Maggie Corcoran
Marco Carnevale Alastair McEwen
Andrea Concato Susan Wallwork
34. Famigerati Accertamenti Stampa&Affissione
1. Qualche Socio si è sentito trattato non correttamente?
2. Ci sono verdetti non condivisi o considerati iniqui?
3. Ci viene attribuito qualche errore più o meno grave nella gestione della vicenda?
36. IL RACCONTO (IPOTETICO) DEI PROSSIMI 18 MESI.
• ritrovare un’identità corale che unisca i protagonisti della comunicazione
• restituire dignità e valore al nostro lavoro presso pubblico e aziende
• tornare a essere considerati operatori culturali
• essere un punto di riferimento nella formazione dei giovani
• essere un punto di riferimento per tutti i creativi e non solo per questioni
creative.
• utilizzare Awards, Annual e Blog per perseguire l’obiettivo primario indicato dal
nostro Statuto.
37. LA FUNZIONE DELL’ADCI.
Il nostro Statuto ci indica, da oltre 25 anni e sin dalla prima pagina, quella che
oltre a essere la nostra responsabilità, può e deve essere anche la nostra funzione
sociale. Ciò che può renderci necessari. E quindi utili.
Possiamo essere l’unica associazione che persegue, nei fatti, una
visione etica della comunicazione, sforzandoci di identificare e
premiare (Adci Awards) i modelli virtuosi, per mostrare a chiunque
abbia accesso ai media che un altro mondo è possibile. A cominciare
dalla pubblicità. Perché nessuna legge, o ricerca seria, ha mai
decretato che debba essere necessariamente brutta, idiota e
disonesta come quella in cui ci si imbatte sin troppo spesso.
38. IL SIGNIFICATO DEL PREMIO.
• l’Italia ha più bisogno di emancipazione che mai, e ha il dovere e il diritto di
ritrovare – anche nella pop culture, advertising compresa – quella dignità
culturale e civile che fa parte della sua storia e della sua migliore reputazione
• L’Italia ha sicuramente bisogno di un’entità autorevole che indichi modelli di
comunicazione socialmente sostenibile. Una voce competente che spieghi con
costanza perché la pubblicità non è e non deve essere quella roba che ci stiamo
abituando a credere e ad accettare. Possiamo essere noi quella voce e quella
entità purché, anche nel comportamento associativo, si sia in grado di far
prevalere le nostre luci più che le nostre ombre.
39. NUOVA CFE.
Categoria R&D
• I “fake” possono contribuire all’obiettivo primario del Club solo se non vengono
dissimulati (e disseminati) tra i reali atti di comunicazione. Possono essere
persino utili per mostrare “nuove frontiere” alle aziende se usati per coinvolgere
le aziende stesse in un processo di ricerca e sviluppo di nuovi linguaggi.
• Via la foglia di fico del “basta un’uscita”. Chiederemo che l’iscrizione sia
autorizzata dall’azienda. Giuria costituita sia da soci del club sia da chi lavora nei
reparti marketing delle principali aziende operanti in Italia.
• Che i verdetti di questa giuria divengano un contributo da condividere in rete per
avere feedback, non solo da altri addetti ai lavori ma soprattutto dal pubblico.
Una ricerca “in vivo”, grazie alla rete.
40. NUOVA CFE.
Controlli
• Partnership con Nielsen ci consentirà di verificare che tutti i lavori selezionati
dalle giurie nelle categorie “convenzionali” siano usciti con una pianificazione
adeguata rispetto al settore merceologico e che il lavoro iscritto sia lo stesso
messo on air.
• Eventuali casi dubbi verranno valutati da un collegio di “Saggi” da identificare
tra i Soci con maggiore anzianità professionale, e operanti in agenzie
indipendenti (di loro proprietà) o consulenti diretti per le aziende.
41. IL SIGNIFICATO DELL’ANNUAL.
• Vale quanto detto nel presentare l’Annual 2012:
Non più, un prodotto destinato ai soli pubblicitari, ma una radiografia ragionata
della comunicazione nell’Italia contemporanea, per risultare rilevanti a un target
di lettori decisamente più ampio che la sola advertising community.
42. OLTRE IL PREMIO, OLTRE L’ANNUAL.
• Abbiamo bisogno di Soci volontari che ci supportino nella realizzazione dei
seguenti progetti (utili a perseguire gli obiettivi del programma)
Intervento pubblico (Adci) sulla comunicazione politica
Quaderni Adci
Mostre e/o eBook “i migliori annunci della nostra vita?”
Evento nei cinema + timeline FB con i migliori commercial selezionati
dall’Adci in 27 anni.
Il Manifesto Deontologico in pratica.
43. OLTRE IL PREMIO, OLTRE L’ANNUAL.
Senza entrare ora nel dettaglio di tutte queste attività, l’obiettivo comune è:
• produrre contenuti rilevanti anche al di fuori della nostra
community, che riaffermino l’importanza del nostro ruolo di
operatori culturali, supportandolo attraverso la condivisione di best
practice ed esempi virtuosi.
44. LA COMUNICAZIONE POLITICA - UN’IDEA NATA NEL
BLOG
Fabio Ferri:
• la politica in Italia, certa Politica in Italia ha saputo comunicare molto bene, nel
bene e nel male, fin dalla fine degli anni ’80 e dall’inizio degli anni ’90.
• Sono tutte pubblicate negli Annuals dell’ADCI, che se qualcuno andasse a
riguardarseli ogni tanto, capirebbe molte cose.
45. LA COMUNICAZIONE POLITICA - UN’IDEA NATA NEL
BLOG
Annamaria Testa:
• il guaio è che gli annual hanno una circolazione ristrettissima. Ma, in questo
caso, si potrebbe porre rimedio. E credo ne varrebbe la pena per diversi motivi.
• Dunque vi faccio una proposta:
- è possibile raccogliere in uno slideshow tutte le campagne politiche pubblicate
negli annual ADCI, dalla fondazione a oggi?
- magari aggiungendo in appendice, visto che siamo attenti a quel che succede
anche intorno a noi, un cenno alle migliori pratiche spontanee di comunicazione
politica degli ultimi tempi (penso, per esempio, al tormentone di Sucate per le
elezioni milanesi di Pisapia).
- ed è possibile impegnarci a dare allo slideshow, tutti assieme, la massima
visibilità?
46. LA COMUNICAZIONE POLITICA - UN’IDEA NATA NEL
BLOG
Giovanna Cosenza:
• Splendida, l’idea di Annamaria. Fatelo fatelo fatelo.
• Fabio, è vero ciò che scrivi. Ma nel mio lavoro ho analizzato gli orrori della
comunicazione politica italiana dalla fine del 2007 (nascita del Pd e annuncio del
Pdl) alla fine del 2011.
• Sono gli anni del “peggio di”. Da cui nessuno si salva, ohinoi.
Per chi non la conoscesse Giovanna Cosenza ha pubblicato per La Terza “Spot
Politik”. Il libro, presentato da Umberto Eco, ha anche citato il nostro Manifesto
Deontologico.
47. LA COMUNICAZIONE POLITICA - UN’IDEA NATA NEL
BLOG
• Ricordo che il 2013, ormai imminente, è l’anno delle elezioni politiche.
• Sarebbe importante che l’Adci partecipasse all’inevitabile dibattito con un
contenuto rilevante e competente.
• Servono file in buona risoluzione di tutte le campagne politiche
entrate negli Annual dal 1986 a oggi.
• Chiunque ritenga di avere svolto un buon lavoro in questo settore o
abbia una significativa esperienza nella comunicazione politica,
indipendentemente dai verdetti delle giurie Adci, me lo mandi.
• Lascerei ad Annamaria Testa e Giovanna Cosenza il compito di curatrici per
costruire un racconto mai raccontato e sicuramente utile al pubblico, alle
istituzioni (si spera) e alla reputazione del Club.
• Ci sono volontari?
48. ALTRE RICHIESTE DI AIUTO AI SOCI
• Prendere posizione su temi rilevanti attrae i media.
• Mi servono recapiti di almeno dieci Soci (per medium) per interviste TV, Radio e
Stampa che in genere arrivano con scarso preavviso.
• I più eclettici possono naturalmente indicare la propria disponibilità in tutti e tre
i media.
• Sarebbe utile indicare anche le aree tematiche preferite e quelle meno gradite.
49. I 4 VALORI CHE CI SERVONO
Confermo quanto espresso nella Assemblea che ci elesse, il 19 febbraio 2011:
Apertura, Trasparenza, Rilevanza, Consistenza.
• Sono i 4 valori che occorre associare all'Adci.
• Ogni nostro comportamento, dovrà comunicare questi valori.
50. I 2 CAMBI ALLO STATUTO NECESSARI
• Aprire il Club
• Rafforzare il ruolo dei Probiviri
51. APRIRE IL CLUB
a chi ne condivide senso, scopo e Manifesto.
• L’Art Directors Club Italiano ha una ragione di esistere (un’utilità) solo se
persegue la vision espressa come obiettivo primario nel nostro stesso Statuto:
migliorare gli standard della creatività nel campo della
comunicazione e delle discipline a essa collegate. Promuovere la
consapevolezza dell’importanza di questi standard all’interno della
comunità aziendale, istituzionale e del pubblico in genere, in Italia e
all’estero.
• L’obiettivo vero è migliorare la comunicazione italiana. L’obiettivo falso sarebbe
continuare a raccontare che siamo l’associazione che si auto proclama "dei
migliori creativi italiani".
• Anche in termini di posizionamento, il primo è utile e fornisce all’esterno, oltre
che all’interno, una rilevante ragione di esistere. Il secondo è una dichiarazione
velleitaria e poco utile.
• Se non apriremo il Club a chi è interessato al nostro vero obiettivo più che ad
Annual e Awards, spariremo.
52. RAFFORZARE IL RUOLO DEI PROBIVIRI
• Il collegio dei Probiviri ha il compito di valutare l'eventuale violazione delle
norme statutarie da parte dei singoli associati, dei singoli componenti gli
organi sociali nonché di conciliare le controversie tra gli iscritti.
• E' costituito da tre membri effettivi e uno supplente eletti dall'Assemblea
Ordinaria tra i Soci ADCI che abbiano almeno quarant'anni di eta` e tre di
iscrizione.
Non mi piace il fatto che se fossi io (attualmente Presidente dell’Adci) a violare
le norme statutarie, o a comportarmi in modo ritenuto scorretto (dagli stessi
Probiviri) nei riguardi di un altro Socio, godrei di totale immunità, almeno
all’interno del Club.