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L’Istituto Comprensivo MASSARI – GALILEI
L’Istituto Comprensivo “Massari – Galilei”, di recente istituzione, aggrega scuole
dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado per la realizzazione di un progetto
unitario e condiviso, rivolto ad alunni di una fascia d’età molto ampia, che va dai 3
ai 14 anni. La creazione di un ciclo unico consente maggiori opportunità di
personalizzare il percorso educativo e di costruire esperienze formative
significative, in continuità con la storia personale, con il percorso di scoperta del
sapere e delle sue articolazioni, con le esperienze culturali e sociali del territorio. Le
tre scuole hanno alle spalle storie differenti ma nel corso del triennio di
“unificazione” hanno trasformato le differenze nella ricchezza di un nuovo
patrimonio identitario: la scuola come centro propulsivo di cultura per il territorio e
come spazio culturale aperto alla contaminazione con conoscenze ed esperienze
condotte in altri contesti educativi, anche non formali. Un ambiente di
apprendimento arricchito da stili educativi improntati al dialogo, al confronto e alla
collaborazione che accoglie le persone, prima ancora che gli “utenti” e che sia un
luogo di crescita e ben-essere per tutti coloro che lo abitano. Complice la ricca
esperienza di didattica inclusiva, maturata nel recente passato anche con
MONTELLO MASSARI GALILEI
3
l’esperienza dell’istruzione per gli adulti, dei detenuti della Casa Circondariale e del
Tribunale minorile, la nostra comunità educante da tempo si interroga
sull’inadeguatezza dell’insegnamento trasmissivo e scuola-centrico, mettendo a
punto una progettualità più concreta, orientata verso la costruzione
dell’apprendimento in tutti i contesti, lungo tutto il corso della vita, focalizzandosi
fortemente sulla centralità della persona, soggetto attivo.
IL CONTESTO
L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei”, costituitosi in seguito alla rete di
dimensionamento scolastico nell’anno scolastico 2011–2012, è formato da due
plessi di scuola secondaria di I grado (Massari e Galilei) ed uno di scuola primaria e
dell’infanzia (Montello). Le tre sedi accolgono gli alunni dei quartieri Carrassi,
Picone, Poggiofranco. Il territorio di riferimento, separato dal centro della città
dalla Stazione ferroviaria, presenta svariati servizi pubblici di importanza cittadina e
regionale come l’Ospedale Consorziale Policlinico, il nuovo Mercato coperto, la
Casa Circondariale. Questa è una zona molto ricca di attività commerciali e
tradizioni artigiane, nella quale sono situati anche gli edifici della Gazzetta del
Mezzogiorno e della Chiesa Russa. Le parrocchie di S. Francesco da Paola, S.S.
Sacramento, Cuore Immacolato di Maria, sono frequentate dai ragazzi soprattutto
per i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Alcuni frequentano l’oratorio del Villaggio
del fanciullo e il gruppo scout Agesci presso S. Francesco da Paola. Questa è una
zona di semiperiferia ad altissima densità abitativa la cui composizione sociale
comprende ceti eterogenei: vi sono artigiani, occupati nel settore del commercio,
lavoratori dipendenti di livello medio, ma anche funzionari con mansioni direttive e
liberi professionisti. La provenienza sociale dell’utenza scolastica è composita e
riflette l'eterogeneità del contesto sociale in cui la scuola opera. Gli alunni
4
risiedono nei quartieri indicati, ma taluni sono figli di impiegati nelle strutture
pubbliche limitrofe, e pertanto risiedono altrove; è anche presente un certo
numero di alunni stranieri, quasi tutti immigrati non appartenenti all’UE. Il
territorio, un alveare brulicante di attività commerciali di piccolo cabotaggio, è
percorso da un traffico automobilistico intenso e frenetico. Pochi sono gli spazi
adeguati a soddisfare i bisogni aggregativi dei bambini e dei ragazzi pertanto la
scuola costituisce per la maggioranza della nostra utenza una presenza cardine,
rimanendo luogo di incontro sicuro e agenzia formativa credibile per i genitori.
5
Notizie utili
DIRIGENTE SCOLASTICO
Francesco Lorusso
78 DOCENTI D.S.G.A.
Antonio Romano
4 ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
4
2 DOCENTI
con mansioni amministrative
e direzione della biblioteca
10 COLLABORATORI
SCOLASTICI
713 ALUNNI
Infanzia, Primaria, Secondaria I grado
Sede direzionale: Via Petrera, 80 70124 BARI
Tel. E fax: +39 0805617219
e-mail: baic818001@istruzione.it
PEC:baic818001@pec.istruzione.it
sito web: www.smsmassarigalilei.gov.it
Codice fiscale:80023710728
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LE NOSTRE SCUOLE
Scuola dell’Infanzia e Primaria“MONTELLO”
Via De Tullio, 67 Tel/fax: 080 5617055
Scuola dell'Infanzia
95 alunni 4 sezioni
2 funzionanti a Tempo normale per 40 ore settimanali articolate in 5 giorni,
con servizio mensa
2 funzionanti a Tempo ridotto per 25 ore settimanali articolate in 5 giorni
Scuola Primaria
199 alunni
10 classi a 27h e 30’, funzionanti in orario antimeridiano, dal lunedì al venerdì
Risorse strutturali
L'edificio si articola su 3 piani con aule ampie e luminose; una palestra con
adeguate attrezzature sportive; biblioteca; laboratori d’informatica con
attrezzature multimediali, PC collegati in rete e ad Internet; laboratorio scientifico
provvisto di acquario e terrario e corredato di strumenti per attività sperimentali;
aula di proiezione; salone-teatro; due aule dotate di LIM.
7
Scuola Secondaria di I grado Plesso “MASSARI”
Via Petrera, 80 Tel/fax: 080 5617219
Alunni e classi
8 classi funzionanti per 30 ore settimanali:
5 classi, denominate a “Tempo corto” frequentano per 5 giorni, dalle ore 8.00
alle ore 14, con sabato libero ; 3 classi a “Tempo normale” frequentano per 6
giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13
Risorse strutturali
La sede Massari è fornita di 24 aule suddivise su tre piani, alcune delle quali
utilizzate per attività laboratoriali: 3 laboratori di informatica, uno dei quali è
dedicato all'istruzione degli adulti; 2 laboratori scientifici, 1 artistico, 1 tecnico, 1
musicale; 1 aula polifunzionale per diversamente abili; 9 aule sono dotate di
Lavagna Interattiva Multimediale. Nella sede vi è inoltre una biblioteca magistrale
ed una biblioteca per gli alunni, una sala audiovisivi, un auditorium, due palestre
coperte con servizi e spogliatoi, un ampio spazio esterno adibito a palestra
scoperta, l'infermeria, i locali amministrativi e delle R.S.U., la sala docenti e gli uffici
del Dirigente Scolastico e del Direttore Amministrativo. Ogni piano è fornito di
servizi igienici, uscite di sicurezza e scale antincendio esterne a norma di legge, lo
scivolo per diversamente abili situato all’ingresso dell’edificio, l’ascensore. La
scuola è fornita di guardiania.
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Scuola Secondaria di I grado Plesso “GALILEI”
Via De Tullio, 67 Tel/fax: 080 5566744
Alunni e classi
10 classi funzionanti per 30 ore settimanali:
9 classi a “Tempo normale” funzionanti per 6 giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13.00;
1 classe a “Tempo corto” funzionante per 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore
8.00 alle ore 14
Risorse strutturali
La sede Galilei è fornita di 14 aule nei primi due piani, e due aule al terzo piano; 11
aule sono dotate di L.I.M. Nell'edificio vi sono anche altri ambienti: sala
multifunzionale per attività ludico ricreative, stanza del dirigente, sala docenti, 1
laboratorio di informatica, 1 laboratorio scientifico, uno musicale, uno artistico e
uno tecnologico, una sala per video-proiezioni. Ogni piano è fornito di servizi
igienici, uscite di sicurezza e scale antincendio esterne a norma di legge e una
pedana elettrica per diversamente abili. Attualmente gli alunni del plesso Galilei
svolgono le attività ginnico-sportive presso le palestre della sede Massari,
usufruendo di trasporto gratuito comunale.
9
Il Corso ad indirizzo musicale
Gli alunni della Secondaria iscritti all’indirizzo musicale frequentano per 2 ore
settimanali pomeridiane le ore di strumento, con lezioni individuali o nel piccolo
gruppo. Generalmente dal secondo anno gli studenti entrano a far parte
dell’Orchestra o del caratteristico gruppo della Fanfara.
Strumenti:
Chitarra Pianoforte Tromba Violino
Risorse professionali
Chitarra Prof. Donato Schena
Pianoforte Prof.ssa Cinzia Rizzi
Tromba Prof. Rocco Caponio
Violino Prof. Fabrizio Signorile
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IL SISTEMA “SCUOLA”
L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei” risulta essere un sistema complesso,
dove si intrecciano responsabilità e competenze che lavorano in sinergia per il buon
funzionamento della scuola.
Le figure professionali
Nella nostra scuola le scelte progettuali e organizzative sono il frutto del lavoro di
gruppi coordinati e animati dal Dirigente, il quale, col supporto del DSGA, attua le
attività indicate dal Collegio docenti e approvate dal Consiglio d’Istituto,
utilizzando le dotazioni finanziarie della scuola. Le scelte progettuali didattiche e
quelle del curricolo sono il risultato del lavoro dei Dipartimenti disciplinari
costituiti dai docenti delle diverse discipline. I docenti, disponibili a lavorare in
team, curano la formazione, l’autoformazione e l’aggiornamento; progettano e
realizzano azioni didattiche innovative. Nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari
valutano l’efficacia del lavoro prodotto per migliorarlo; suggeriscono allo staff di
presidenza e al Collegio tutto i campi progettuali dell’ampliamento dell’offerta
formativa annuali. Il dirigente coordina e dirige un gruppo allargato costituito dallo
staff di dirigenza e le funzioni strumentali all’attuazione del POF. Compito delle
funzioni strumentali è di agire in concerto con lo staff per ciò che attiene alle
cinque aree di intervento :
la gestione del Piano dell’offerta formativa
il coordinamento degli interventi e i servizi per gli studenti
la progettazione e l’organizzazione delle attività per la continuità e
l’orientamento
11
il coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la documentazione
educativa e le attività didattiche
il coordinamento delle attività musicali e teatrali.
Le funzioni strumentali agiscono svolgendo attività di coordinamento organizzativo
e didattico secondo le indicazioni formulate dal Collegio dei Docenti anche a
sostegno del lavoro delle insegnanti. Fanno parte dello staff del Dirigente Scolastico
e rappresentano un elemento di raccordo fra i docenti e la direzione della scuola.
I Consigli di classe e di interclasse, con riferimento agli obiettivi generali e alle
finalità del Piano dell’Offerta Formativa, definiscono gli obiettivi educativi e
didattici nelle rispettive classi, le attività pluridisciplinari, le metodologie e le
strategie adeguate al raggiungimento dei risultati. Una figura decisiva per il buon
funzionamento della scuola è il Coordinatore del Consiglio di classe in quanto è
interlocutore privilegiato con le famiglie e gli studenti ed introduce un nuovo modo
di lavorare dei docenti, sempre più orientato verso la collegialità e la capacità di
sintesi tra le istanze disciplinari, gli obiettivi trasversali e la valorizzazione dei
singoli. La programmazione è periodicamente oggetto di verifica.
Anche il personale ATA è coinvolto nell’azione educativa della scuola, lontano
dall’essere solo un aiuto concreto per situazioni legate all’igiene, i collaboratori
svolgono un ruolo di supporto all’attività dei docenti, proponendosi come garanti
della regolamentazione d’Istituto negli spazi comuni, osservatori efficaci e
riferimento adulto in situazioni conflittuali negli spazi esterni alle aule.
Il personale amministrativo svolge con solerzia e precisione le mansioni che gli
competono con un occhio attento ai bisogni del personale docente e degli alunni,
conserva la documentazione didattica, gestisce l’anagrafe degli iscritti e dei docenti,
sviluppa gli interventi economici per l’ampliamento dell’offerta formativa.
12
Grazie alla condivisione, alla specializzazione delle responsabilità e alla circolarità
della comunicazione, l’Istituto comprensivo diventa così un SISTEMA e con la logica
del sistema opera. Non si verifica così la parcellizzazione delle responsabilità, bensì
la specializzazione delle stesse, specializzazione che non prescinde mai da uno
sguardo d’insieme garantito dalla trasparenza della comunicazione tra i diversi
gruppi di lavoro e dalla supervisione accurata del Dirigente.
Enti Pubblici e soggetti privati
L’offerta formativa della scuola tiene conto dei bisogni reali che il territorio esprime
e dei contributi significativi di quanti operano nel contesto in cui la scuola è
collocata. Il nostro istituto prosegue una tradizione consolidata di collaborazioni
con Enti Pubblici, privati e associazioni per valorizzare le risorse e realizzare alcuni
percorsi formativi comuni. I principali interlocutori con cui la scuola interagisce
sono: Direzione Scolastica Regionale U.S.R. Puglia, Comune, II Municipio, Distretto
Socio Sanitario, Parrocchie, Associazioni sportive, Associazioni di recupero
scolastico, Associazione Infrasuoni, Centro Gulliver.Le collaborazioni si fondano su
una progettualità condivisa che in alcuni casi si formalizza in accordi e convenzioni.
I genitori
Il successo del processo educativo non può prescindere dalla realtà delle variabili di
sfondo, quali sono il contesto famigliare e l’estrazione socioculturale di provenienza
degli allievi. Di qui la necessità di promuovere occasioni di incontro e
collaborazione tra la scuola e la famiglia, favorendo la creazione di una vera e
propria alleanza educativa che ha, nella sottoscrizione di un patto educativo di
corresponsabilità, l’assunzione consapevole di un impegno comune, in un progetto
educativo condiviso. E’ questa alleanza che può rendere più efficaci gli interventi
dei docenti; può creare un sistema educativo sinergico; può guidare ed orientare gli
13
alunni nella costruzione di possibili e positivi progetti di vita, improntati ad un’etica
della responsabilità, rispettosa dei principi democratici della legalità, e di una
cultura comunitaria, tollerante e solidaristica. Pertanto il ruolo genitoriale viene
opportunamente sostenuto con iniziative di formazione e informazione, che si
inseriscono a pieno titolo nelle azioni per l’apprendimento permanente - lifelong
learning - che la scuola promuove, in quanto centro propulsore di cultura per tutto
il territorio.
Gli studenti e i bisogni educativi emergenti
“Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: affettivo
– relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva i
docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per
individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise
domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato”.
L’analisi del contesto sociale messa a punto dai recenti documenti ministeriali
evidenzia alcune caratteristiche che pongono alla scuola nuove problematiche con
le quali confrontarsi per elaborare risposte formative adeguate:
multiculturalità, molteplicità delle esperienze di formazione, aumento esponenziale
di conoscenze e informazioni, cambiamenti spesso rapidi e confusi, difficoltà a
rendere funzionali le informazioni e le conoscenze, disorientamento, aumento
dell’insicurezza, fragilità di fronte alle avversità, attenuazione della capacità adulta
di presidio delle regole e del senso del limite, difficoltà nella gestione dei conflitti
relazionali, paura dell’altro e chiusura, utilizzo diffuso ma acritico delle nuove
tecnologie, difficoltà a distinguere il mondo virtuale da quello reale.
14
In questo scenario la domanda di formazione da parte degli studenti va ben oltre
l’ambito del sapere ed investe la sfera esistenziale ed etica della costruzione di
senso e del saper stare al mondo.
LE FINALITA’ EDUCATIVE
Il nostro istituto comprensivo, procede con passione nel suo compito di educare i
ragazzi accompagnandoli nella difficile strada della crescita. Da noi entreranno
piccolissimi per uscire giovanette e giovanotti con i primi baffetti. La domanda che
tutti noi ci poniamo è “chi educhiamo e per che cosa?” La scuola è un luogo di
incontro e di crescita di “persone”. Alunni insieme ad insegnanti. Persone. Esseri
unici ed irripetibili. La persona è un valore per se stessa.
Educare, dal latino e-ducere, significa trarre fuori, portare allo scoperto. Noi
speriamo di aiutare i nostri alunni a scoprire il loro valore, il valore delle cose e
della realtà circostante.
Desideriamo educarli a conoscere, ad accettare e valorizzare se stessi grazie al
rapporto con la realtà che li circonda. La realtà è fatta di persone, fatti, eventi, del
presente e del passato. Cerchiamo quindi in primo luogo di spingerli ad avere
rispetto di sé e degli altri, in secondo ad acquisire il patrimonio culturale che ci
viene dal passato perché venga messo a frutto, in terzo luogo prepararli al futuro
fornendo loro le competenze necessarie per essere protagonisti della loro vita.
La nostra scuola come comunità di apprendimento mira a:
formare la persona nella sua globalità, valorizzandone l’identità, rispettandone i
ritmi, le peculiarità, attuando processi di orientamento e ri-orientamento, per la
costruzione di possibili progetti di vita, in un clima interpersonale e culturale di
collaborazione e solidarietà;
15
promuovere il benessere psicofisico e relazionale per favorire il successo
formativo di tutti gli alunni, con obiettivi personalizzati da raggiungere, secondo
le capacità di ciascuno;
integrare alunni di diverse provenienze, abilità e condizioni familiari, attuando
una didattica inclusiva;
educare allo sviluppo della creatività mediante attività formative di musica, arte,
letteratura, cinema, teatro, danza, sport;
educare all’uso consapevole delle tecnologie informatiche e multimediali
rafforzando la capacità di comunicare e comprendere dei nativi digitali;
rafforzare il senso di comunità e di cittadinanza attiva educando alla conoscenza
del territorio, delle tradizioni locali, alla salvaguardia e rispetto dell’ambiente,
alla cultura della legalità, della mondialità, della pace;
formare cittadini planetari che accanto alle competenze di base, acquisiscano le
abilità per la vita: pensiero critico, comunicazione efficace, capacità decisionale,
gestione delle emozioni, cura del proprio benessere;
sostenere l’educazione permanente per tutti i soggetti della comunità educante,
con particolare riferimento ai genitori;
far divenire la scuola centro propulsivo di cultura per il territorio di
appartenenza;
promuovere una cultura della valutazione in funzione di una scuola di qualità;
consolidare l’alleanza educativa con le famiglie per costruire comuni intese ed
azioni educative.
16
LE SCELTE PROGETTUALI DIDATTICHE
Il laboratorio per un ambiente di apprendimento arricchito
L’idea del laboratorio finiva nel passato per legarsi soprattutto al luogo. Fare
laboratorio significava spostarsi in un altro ambiente, sistemandosi in posizioni
differenti da quelle dell’aula. L’organizzazione dello spazio era certamente un
valido indicatore del diverso tipo di relazione che veniva ad l’instaurarsi tra docente
e alunni e tra alunni e alunni, ma la socializzazione e un migliore rapporto docente -
alunno erano considerati spesso l’unica valida finalità di un laboratorio.
Certamente “fare laboratorio” significa per il docente porsi in una posizione meno
distante e formale, più reciproca rispetto agli allievi, ma soprattutto è un modo
nuovo di organizzare le attività didattiche quotidiane che trova il suo punto di forza
educativo nell’equazione star bene a scuola imparando.
La nostra tradizione scolastica appare quasi completamente fondata su modalità
didattiche che percorrono la via deduttiva nella quale nozioni, concetti, schemi
logici sono prima studiati e poi verificati nell’esperienza sempre in un secondo
momento. La pratica didattica del laboratorio è fortemente innovativa. La scuola è
una istituzione dove si dovrebbe imparare a sapere, cioè ad acquisire conoscenze, a
saper fare, a riflettere su ciò che si sa e a sapersi relazionare con gli altri attraverso
occasioni interattive, ricche di dinamiche di gruppo. In questa concezione del fare
scuola, il laboratorio non appare più come un episodio isolato vincolato al luogo
dell’aula-laboratorio, sia esso scientifico o informatico o musicale, ma risulta invece
un metodo vincente per imparare a sapere e a saper fare, relazionandosi con gli
altri. La nostra scuola intende infatti usare la didattica laboratoriale come
strumento privilegiato per valorizzare le diverse intelligenze presenti negli alunni; il
laboratorio insomma non più visto come momento diverso rispetto alla pratica
17
giornaliera del fare scuola. Il laboratorio è il luogo/tempo per una formazione che
mira a ridurre le differenze culturali sia nelle singole classi che in classi diverse. In
quest’ottica la didattica laboratoriale è più di una scelta metodologica per la nostra
scuola. Scegliere di operare a scuola attraverso un laboratorio significa essere
convinti che non esista pensare teoretico senza fare tecnico e senza agire pratico,
che non esista astratto senza concreto, che non ci sia esercizio che non possa
essere “vissuto”, né discipline “forti” e discipline “deboli” e che nessuna disciplina è
pura, cioè priva di infiltrazioni. Se si parte dagli interessi dei ragazzi, dalla loro
esperienza cognitiva, emozionale e sociale, risulta più facile sollecitare i processi di
apprendimento. Ogni bambino o ragazzo è portatore di molti saperi non formali e
informali cioè non acquisiti attraverso lo studio scolastico ma attraverso le
esperienze di vita quotidiana. Durante una attività di laboratorio c’è spazio per gli
interventi di ciascun ragazzo, ogni alunno è chiamato a mettere in campo le sue
conoscenze anche attraverso attività specifiche come il brainstorming.
L’insegnante procede stimolando la curiosità ma anche richiedendo la formulazione
di ipotesi, propone grafici e schemi riassuntivi discussi e approvati nella classe,
mostra problemi aperti (di qualunque genere storico, linguistico, scientifico,
tecnologico, musicale, etc.) a cui gli alunni sono chiamati a dare risposta. Non
giudica mai durante l’attività, non sanziona nessun intervento, richiama i meno
disposti a mettersi in gioco, accetta ogni suggerimento motivato. Può far uso di
strumenti diversi fra loro, da quelli tecnologici a quelli grafici o visivi o letterari,
senza però mai perdere di vista la partecipazione attiva del ragazzo al suo stesso
processo di apprendimento. La valutazione finale è l’atto conclusivo ed è sempre
preceduta da un momento di autovalutazione collettiva o personale degli alunni.
Certamente allora fare laboratorio vuol dire fare un salto rispetto alla lezione
normale, se mai una lezione può definirsi normale.
18
L’innovazione tecnologica
Da qualche tempo ormai l’Istituto Massari Galilei ha acquisito nella sua pratica
didattica alcuni strumenti che risultano innovativi in quanto tecnologicamente
avanzati e strettamente collegati alla scelta della didattica laboratoriale. L’utilizzo
dei video per esempio nella pratica quotidiana di qualunque disciplina
arricchiscono non poco lo spessore e la velocità degli apprendimenti. Lo stesso si
può affermare per il continuo riferimento allo
strumento del computer di cui la scuola ha
un’ampia dotazione. A queste pratiche
consolidate si è aggiunta la LIM, presente in più di
20 aule dei nostri plessi.
La LIM è un dispositivo elettronico che ha le
dimensioni della normale lavagna di ardesia. Essa
introduce nell’insegnamento una piccola rivoluzione copernicana, aprire la classe al
digitale, significa invertire il senso di marcia della tecnologia. Non sono più gli allievi
ad essere portati in sale per la classica ora di informatica ma è il digitale a rendersi
immagine, web, risorsa interattiva. La classe diviene un ambiente di
apprendimento e di formazione in cui tutti possono interagire con quanto avviene
sullo schermo. La lavagna interattiva è utilizzata in aula soprattutto per lezioni di
tipo interattivo, cooperativo, costruttivo, per condurre attività laboratoriali, per
presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti. Anche
mantenendo il classico approccio centrato sulla lavagna e utilizzando la lezione
frontale il docente può potenziare con la multimedialità la propria attività,
consentendo la visualizzazione diretta e condivisa dell’oggetto su cui è convogliata
tutta l’attenzione degli alunni, può salvare i percorsi didattici proposti anche per
successive utilizzazioni.
19
La personalizzazione dell’insegnamento
I laboratori vengono indicati nei documenti del Ministero come uno degli strumenti
fondamentali per la personalizzazione del Piano di studio. La personalizzazione è il
punto nodale delle legge di riforma del sistema educativo nazionale nella quale si
legge che la scuola deve:
“favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi
dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte
educative della famiglia nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori “.
Personalizzare significa sfuggire alla tentazione di dare a tutti le stesse cose, nello
stesso tempo e allo stesso modo. Non esistono quindi conoscenze e abilità
prestabilite che hanno un valore indipendente dalle condizioni di contesto (la classe
specifica), di processo (il momento preciso di un anno scolastico e della crescita
dell’alunno) e di relazione (docente-alunno, docente-alunni, alunno-alunno) che le
rendono apprezzabili. La personalizzazione usa le conoscenze e le abilità come
mezzo per progettare percorsi formativi che rispondano alle capacità uniche e
irripetibili di ciascuno, valorizzandole al massimo. Il fine è la persona dello studente
e la migliore maturazione globale delle sue capacità, nei contesti e nelle relazioni
date. Non esiste contenuto astratto uguale per tutti da trasmettere ad ogni singolo
ragazzo, non c’è insomma uno scambio a senso unico ma una mediazione continua
di apprendimenti interpersonali contagiosi che passano da docente e allievo e tra
allievo e allievo. Si tratta dunque di abbandonare la posizione per cui si pensava
che tutta la vita intellettuale di una persona sia attività intellettuale teoretica. La
personalizzazione si sposa quindi e non può essere disgiunta dalla didattica
laboratoriale. Le due scelte sono in perfetto accordo. A questo scopo l’Istituto
comprensivo “Massari – Galilei” ha scelto di instaurare pratiche didattiche che
20
mirino a far emergere e ad orientare le eccellenze insieme al recupero dei disavanzi
culturali e delle lentezze nell’apprendimento dei meno fortunati. La nostra scuola
ha scelto di partire sempre dall’incitamento alla riflessione, dall’analisi attenta delle
proprie emozioni, sentimenti e comportamenti per arrivare alla progressiva
consapevolezza delle capacità, delle abilità, delle competenze, del metodo di studio
e del tempo da dedicare ad esso.
L’Istituto Comprensivo, fin dagli anni dell’infanzia, supporta e aiuta lo sviluppo
dell’autonomia intellettuale, dell’intelligenza creativa e del pensiero scientifico.
Andando avanti negli anni, gli alunni che acquisiscono particolari sicurezze in
ciascuno dei diversi linguaggi e amano spingersi oltre nella strada della conoscenza,
vengono supportati e aiutati con percorsi didattici che aumentino la loro
competenza e stimolino ulteriormente le loro curiosità. Nella scuola media le
eccellenze trovano la possibilità di esprimersi a tutti i livelli e vi è una cura
particolare per ciò che riguarda:
l’ambito linguistico, con progetti specifici in lingua inglese e latina, ed
esperienze di giornalismo;
l’ambito scientifico nel quale i ragazzi sono chiamati a impegnarsi nelle olimpiadi
della matematica;
il corso musicale infine, affina e promuove negli alunni particolarmente dotati,
una sensibilità e una competenza del linguaggio musicale.
La scuola ”Massari – Galilei” ha inoltre nella sua tradizione uno sguardo molto
attento per coloro invece che sono in situazione di disagio e presentano ritmi di
apprendimento rallentati rispetto agli standard della classe. Per questi alunni oltre
ai laboratori in piccoli gruppi interclasse, ogni consiglio elabora interventi e piani, di
cui si giova la classe intera, mirati al recupero delle abilità trasversali attraverso
esercizi e giochi.
21
L'indirizzo musicale
L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei” offre la possibilità di frequentare un
corso ad indirizzo musicale agli alunni che mostrano particolare attitudine e
sensibilità per questo linguaggio. Gli studenti iscritti a questo corso imparano a
suonare uno strumento a scelta tra il pianoforte, la tromba, la chitarra e il violino.
La scelta di promuovere la cultura musicale ed il linguaggio sonoro è una priorità
didattica, nello scenario socioculturale contemporaneo.
L'insegnamento strumentale
integra il modello curricolare con percorsi disciplinari tesi a sviluppare, nei
processi evolutivi dell'alunno, insieme alla dimensione cognitiva, la dimensione
pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva;
offre ulteriori occasioni di integrazione, crescita e orientamento ad alunni in
situazione di svantaggio.
L'esperienza socializzante del far musica insieme
accresce il gusto del vivere in gruppo
abitua i ragazzi ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e ad
accoglierle in senso costruttivo, a superare l'individualismo e ad essere
autonomi nel gruppo.
La loro esperienza arricchisce l’istituto tutto, poiché dà origine a manifestazioni
pubbliche e alimenta la “piccola orchestra” della scuola. Lo studio della musica
sviluppa nei ragazzi disciplina, ordine e tenacia, qualità di cui si avvalgono in tutti i
settori dell’apprendimento.
22
LE SCELTE DIDATTICHE NEL CURRICOLO
Progettare per competenze: le istanze nazionali e comunitarie
Le Indicazioni Nazionali 2012, in linea con le indicazioni del Consiglio Europeo
(Raccomandazione del 18.12.2006 e Strategie di Lisbona 2008), pongono al centro
del Curricolo lo sviluppo delle competenze. Il concetto di competenza è complesso
è articolato.
La competenza:
è una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al
contesto; non si può disgiungere dal concetto di persona competente in
quanto implica un sapere agito
si manifesta come capacità di padroneggiare problematiche, utilizzando
abilità di tipo cognitivo, personale, sociale, relazionale; coinvolge la
dimensione etica e può essere descritta in termini di responsabilità ed
autonomia
consente di trasferire abilità e conoscenze in altri settori, generando in modo
dinamico, nuove o più approfondite conoscenze e competenze
Nelle IN sono previsti “traguardi di sviluppo delle competenze” per i campi di
esperienza della scuola dell'Infanzia e per ogni disciplina della scuola primaria e
secondaria di I grado; inoltre viene esplicitato il “Profilo in uscita dello studente”
che sintetizza i traguardi che la persona dell'alunno deve aver maturato al termine
del primo ciclo d'istruzione, attraverso i diversi apprendimenti, formali e informali,
le diverse competenze, disciplinari e trasversali, e in stretto rapporto con il pieno
esercizio della cittadinanza. In particolare si ribadisce che tutte le discipline devono
concorrere a sviluppare le competenze chiave per l'apprendimento permanente
23
definite dal Parlamento e dal Consiglio europeo e assunte dalle Indicazioni come
"orizzonte di riferimento verso cui tendere".
Le finalità del curricolo del I ciclo di istruzione nelle Indicazioni Nazionali 2012
Promuovere la capacità degli alunni di dare senso alla varietà delle loro
esperienze per ridurre la frammentazione
Formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale perché possa affrontare
positivamente l’incertezza e il rapido cambiamento degli scenari sociali
presenti e futuri
Fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e aperta ed acquisisca le regole del vivere e convivere
FINALITÀ
Orizzonte di riferimento competenze chiave per
l’apprendimento permanente
(Raccomandazioni del Parlamento e del
Consiglio del 18/12/2006, Strategie di Lisbona
2008)
Sviluppo armonico ed integrale della persona
all’interno dei principi della Costituzione italiana (art.2 e 3)
Elaborazione del senso
della propria
esperienza
Acquisizione dei saperi
di base
Promozione della
pratica della
cittadinanza attiva
24
La scuola realizza pienamente il proprio fine impegnandosi a garantire a tutti gli
studenti pari condizioni di accesso all’istruzione con una particolare attenzione al
sostegno delle forme di diversità e disabilità
Le Competenze chiave europee come elemento unificante del Curricolo
verticale d’Istituto
La scuola ha elaborato un modello di sviluppo delle competenze che mette al
centro del curricolo la persona considerata nei suoi molteplici aspetti - personale,
sociale e culturale - ed orienta l'azione educativa per promuovere:
la costruzione armonica dell'identità
le capacità relazionali
la conoscenza e l'interpretazione critica della realtà (naturale, sociale,
virtuale)
avendo come guida della propria azione educativa il riferimento alle competenze
chiave per l'apprendimento permanente (comunicazione nella madre lingua;
comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica; competenze di
base in scienza e tecnologia; competenza digitale; competenze sociali e civiche;
spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale) e
alle competenze trasversali di cittadinanza, esplicitate nel DM n.139/2007
sull’obbligo d’istruzione, che ne rappresentano delle declinazioni(imparare ad
imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo
responsabile; risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire ed
interpretare l’informazione).
25
La scelta è motivata da diverse ragioni:
le competenze chiave, come del resto precisa la Premessa alle Indicazioni
2012, rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e
spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e
significato. Esse sono delle metacompetenze poiché, come dice il Parlamento
Europeo “sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo
sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”
rappresentano un filo conduttore unitario all’insegnamento /apprendimento
anche in continuità con il secondo ciclo, in quanto travalicano le discipline: le
competenze infatti. non sono diverse nei vari cicli scolastici, differenti
piuttosto, sono le abilità cognitive (dagli automatismi a modalità più
autonome e riflessive), il patrimonio di conoscenze ed esperienze,
l’affinamento di linguaggi e codici
nelle competenze chiave si possono inserire tutte le competenze culturali di
base. Alla loro formazione concorrono tutte le discipline.
Competenze chiave e discipline
Le Indicazioni nazionali 2012 non individuano con precisione i risultati di
apprendimento in termini di competenze, specialmente per quanto concerne le
abilità trasversali; pertanto, per impostare un curricolo che mettesse a punto
indicazioni di progressione nello sviluppo delle competenze trasversali per una
valutazione formativa e per una certificazione delle stesse si è proceduto ad
26
individuarle partendo da documenti che potessero fare da riferimento, come il DM
n. 139/2007.
Le competenze chiave che fanno riferimento alle competenze disciplinari sono
sostanzialmente le prime quattro, mentre le altre hanno un carattere
segnatamente metodologico e trasversale:
1) Comunicazione nella madrelingua, a cui fanno capo le competenze
specifiche della lingua italiana;
2) Comunicazione in lingue straniere, a cui fanno capo le competenze
specifiche della lingua straniera (inglese e francese);
3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, a
cui fanno capo le competenze specifiche della Matematica, delle Scienze,
della Tecnologia e in parte della Geografia, individuata come disciplina di
cerniera tra l’ambito antropologico - umanistico e quello scientifico;
4) Consapevolezza ed espressione culturale, a cui fanno capo le competenze
specifiche dell’Arte e Immagine, della Musica, della Letteratura,
dell’Educazione Fisica, della Geo-Storia, dell’insegnamento della Religione;
5) Competenza digitale a cui fanno capo le competenze tecnologiche di utilizzo
delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione per gestire,
produrre, conservare e scambiare informazioni;
6) Imparare ad imparare: è competenza metodologica fondamentale a cui non
corrispondono nelle Indicazioni Nazionali traguardi specifici; sono state
utilizzate pertanto competenze reperite dal DM 139/2007;
27
7) Competenze sociali e civiche a cui fanno capo le competenze di Cittadinanza
e Costituzione e quelle relative all’Agire in modo autonomo e responsabile,
Comunicare, Collaborare e partecipare;
8) Spirito di iniziativa e imprenditorialità: a questa competenza fanno capo
competenze metodologiche come il problem solving e le competenze
progettuali.
Progettare e valutare lo sviluppo delle competenze: le nostre esperienze
Il primo passo verso la progettazione condivisa di un progetto unitario, è stata
l'elaborazione, nell'a.s. 2012-13, in seno ad un gruppo di ricerca-azione presieduto
dal Dirigente, di un modello sperimentale di "Certificazione delle competenze al
termine della scuola primaria e a conclusione del primo ciclo di istruzione" nel
quale le competenze sono descritte sulla base di indicatori utilizzati dai docenti per
la valutazione, espressa in riferimento a tre livelli standard: base, intermedio,
avanzato.
Nell’a.s.2013-14 la riflessione sulla progettazione per competenze si arricchiva
dell'esperienza di formazione in rete con altre scuole del territorio, denominata
"Ambienti per crescere", progettata e realizzata in riferimento alle "Misure di
accompagnamento alle Nuove Indicazioni ministeriali".
Nel presente anno scolastico, nell’ambito dei dipartimenti si elaborano altri
documenti condivisi:
1) CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
28
La certificazione delle competenze in uscita e dei relativi indicatori per osservarla e
valutarla è messa a punto anche per la scuola dell'infanzia; la valutazione della
padronanza della competenza chiave nel suo complesso è espressa in tre livelli:
Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di
possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole
e procedure fondamentali. È in grado di relazionarsi con gli altri e di
esporre le proprie opinioni
Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni
note, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
È in grado di relazionarsi con gli altri, di proporre le proprie opinioni e
sostenerle
Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi in situazioni anche
nuove, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle
abilità. È in grado di relazionarsi con gli altri, di proporre le proprie
opinioni e sostenerle con adeguate argomentazioni
A. S. 2014 – 2015ISTITUTO COMPRENSIVO MASSARI – GALILEI - BARI
CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE CHIAVE
COMPETENZECHIAVE Scuola
dell’Infanzia
Scuola Primaria Scuola Secondaria I
grado
Comunicazione nella
madrelingua
Usare
correttamente la
lingua per
esprimere i propri
bisogni e i propri
Interagire e
comunicare
verbalmente in
diverse situazioni
comunicative
Padroneggiare gli
strumenti espressivi ed
argomentativi
indispensabili per
gestire l’interazione
29
vissuti
Ascoltare,
comprendere ed
utilizzare enunciati
di senso compiuto
Porre domande ed
intervenire in
modo pertinente
nelle
conversazioni
Leggere e
comprendere testi di
vario genere,
individuandone il
senso globale e le
informazioni
principali
Produrre semplici
testi di vario tipo
rispettando le
fondamentali
convenzioni
morfosintattiche
comunicativa verbale in
vari contesti
Leggere, comprendere
ed interpretare testi di
vario tipo
Produrre testi di vario
tipo, adeguati allo
scopo e al destinatario,
impiegando in modo
funzionale i codici
disciplinari
Comunicazione nelle
lingue straniere
Conoscere
l’esistenza di
lingue diverse
Riprodurre suoni e
parole in lingua
straniera in uso
nella lingua
italiana
Comunicare in modo
comprensibile in
scambi di
informazioni
semplici e di routine
su aspetti del
proprio vissuto e del
proprio ambiente
Individuare alcuni
elementi culturali e
usi della lingua
straniera
Comprendere e
utilizzare le lingue
straniere per i principali
scopi comunicativi e
operativi in semplici
situazioni di vita
quotidiana
Comprendere e
utilizzare le lingue
nell’uso delle
tecnologie,
dell’informazione e
della comunicazione
30
Competenza
matematica e
competenze di base
in scienza e
tecnologia
Raggruppare e
ordinare secondo
criteri diversi dati
Confrontare e
valutare quantità
Problematizzare
semplici situazioni
di vita quotidiana
Risolvere situazioni
problematiche
utilizzando idonee
strategie procedurali
e di calcolo
Analizzare fenomeni
per acquisire
informazioni e
stabilire
collegamenti
utilizzando metodi di
indagine e procedure
adeguate
Conoscere e
utilizzare il
funzionamento di
alcuni strumenti
tecnologici
Riconoscere e risolvere
problemi individuando
le strategie adeguate
per la soluzione,
utilizzando tecniche di
calcolo adeguate e
spiegando il
procedimento seguito
Osservare, analizzare e
descrivere fatti e
fenomeni, porsi
domande, formulare
ipotesi, verificarle,
anche progettando e
realizzando semplici
esperimenti o
manufatti
Riconoscere la
complessità delle
interazioni tra mondo
naturale, artificiale e
comunità umana,
valutandone le
principali conseguenze
Competenza digitale
Conoscere le
possibilità che i
mezzi multimediali
Usare semplici
sistemi di scrittura
digitale (Word Paint)
Utilizzare le TIC per
ricercare informazioni,
comunicare e
31
offrono come
strumento di
comunicazione
Utilizzare il
computer per
reperire informazioni
nonché per
comunicare e
partecipare a reti
comunicative
partecipare a reti
comunicative,
rispettando le regole
della rete
Produrre, tramite le
TIC, relazioni e
presentazioni relative
ad argomenti di studio
Imparare ad
imparare
Mostrare curiosità
nei confronti delle
diverse esperienze
Portare a termine
un’attività
rispettando i
tempi di
esecuzione
Organizzare il
proprio
apprendimento per
produzioni
individuali e/o di
gruppo nel rispetto
dei tempi di lavoro e
degli impegni assunti
Riflettere su quanto
e come appreso
Decidere in modo
consapevole e
autonomo operando
scelte
Manifestare interesse e
curiosità verso
l’apprendimento
Pianificare la propria
attività di studio in
relazione al tempo
disponibile, ai propri
bisogni e modalità di
apprendimento
Far proprie regole e
procedure,
riorganizzare le proprie
conoscenze in funzione
di nuove esperienze di
apprendimento
Interagire con
l’insegnante e i
Relazionarsi in modo
positivo con gli altri,
Comprendere il
significato delle regole
32
Competenze sociali e
civiche
compagni
collaborando
positivamente
Accettare le regole
della vita di
gruppo
Rispettare le cose
proprie ed altrui
rispettando le regole
condivise,
interagendo e
collaborando nel
gruppo
Conoscere e mettere
in relazione gli
aspetti fisici,
ambientali, culturali
ed economici di un
territorio
Conoscere
l’importanza della
Costituzione e la
funzione delle Leggi,
il valore
dell’uguaglianza e
della libertà come
partecipazione alla
vita sociale.
e saperle agire
consapevolmente e
responsabilmente per
facilitare la convivenza
civile attraverso il
dialogo e il rispetto
delle differenze e
diversità
Collaborare in gruppo e
partecipare alla vita
scolastica e alla
comunità sociale di
appartenenza ,
riconoscendo i diversi
ruoli e le responsabilità
istituzionali
Riconoscere il valore
dei principi etici sanciti
dalla Costituzione e
dalle Carte
internazionali e le
norme della convivenza
civile
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
Manifestare
fiducia nelle
proprie capacità
Conoscere se stesso
e le proprie capacità
Possedere
Conoscere le proprie
risorse e le opportunità
a disposizione
33
Esprimere in
modo adeguato le
proprie esigenze
Prendere iniziative
nel gruppo
autocontrollo e
imparare a gestirlo
nelle diverse attività
scolastiche
Proporre idee, progetti,
percorsi, attività
Affrontare con
responsabilità
situazioni di vita
adeguate alla propria
età
Consapevolezza ed
espressione culturale
Mostrare
interesse per la
realtà che lo
circonda
Comunicare ed
esprimere
emozioni
utilizzando i vari
linguaggi
Orientarsi nel
tempo e nello
spazio
Utilizzare linguaggi
espressivi non
verbali (musicale,
artistico, motorio …)
Orientarsi sulla linea
del tempo e
utilizzare varie tipi di
fonti per organizzare
ed esporre
conoscenze storiche
Orientarsi nello
spazio vissuto e
rappresentato
cogliendo le relazioni
tra uomo e ambiente
Riconoscere,
collocandoli nello
spazio e nel tempo,
aspetti fondamentali
del patrimonio
culturale, artistico,
storico e ambientale
del proprio territorio,
dell’Italia, dell’Europa e
del mondo
Avere consapevolezza
del valore culturale ed
identitario del
territorio, mostrandosi
sensibili al problema
della sua tutela e
valorizzazione
Utilizzare linguaggi
34
2) CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
Le competenze chiave di cittadinanza democratica sono state incardinate nella
competenza europea di riferimento e gli indicatori riferiti a quest’ambito sono stati
formulati facendo capo ai “Traguardi” e al “Profilo” delle Indicazioni Nazionali.
CURRICOLO TRASVERSALE delle COMPETENZE CHIAVE e di CITTADINANZA
I traguardi trasversali, delineati nel seguente documento, saranno valutati al termine di ciascun
ordine di scuola nella Certificazione delle Competenze.
Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di
primo grado
IMPARARE AD IMPARARE
Acquisire ed
interpretare
l’informazione
Sistemare i dati senso-
percettivi mediante
l’orientamento in
situazioni ed esperienze
Classificare, utilizzare
e selezionare
informazioni
Acquisire ed
interpretare
criticamente
l’informazione ricevuta
espressivi musicali,
motori, artistici,
mantenendo un
atteggiamento di
apertura verso la
diversità
dell’espressione
culturale
35
Individuare
collegamenti e
relazioni
quotidiane
Rielaborare i propri vissuti
attraverso i vari linguaggi
Riflettere sul proprio
operato
Osservare e confrontare
Raggruppare e ordinare
Dedurre informazioni
da documenti di
diverso genere
secondo lo scopo
della ricerca
Riflettere sulle
procedure utilizzate
Cogliere analogie e
differenze
Elaborare
informazioni nei
diversi contesti
mediante
collegamenti di causa,
successione, ordine e
quantità
nei diversi ambiti ed
attraverso diversi
strumenti comunicativi
Valutare l’attendibilità
e l’utilità delle
informazioni ricevute
Riflettere sui propri
processi di
apprendimento
Collegare fenomeni,
eventi e concetti diversi
appartenenti anche a
diversi ambiti
disciplinari
Leggere e costruire
mappe mentali
cognitive, associative,
di sintesi
SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ
Risolvere
problemi
Esplorare la realtà
mediante l’uso dei sensi
per formulare ipotesi
risolutive in contesti
concreti
Porre e porsi
domande sulle
situazioni osservate
proponendo ipotesi
risolutive
Affrontare situazioni
problematiche
costruendo e
verificando ipotesi,
raccogliendo e
valutando dati
36
Progettare
Ricostruire/riformulare
esperienze vissute
Comprendere i dati della
realtà
Scegliere e utilizzare
materiali e strumenti
finalizzati alla
realizzazione di un
compito
Formulare problemi
partendo dalle
situazioni quotidiane
Organizzare
informazioni e
materiali
Formulare piani di
azioni
individualmente e/o
in gruppo
Confrontare e valutare
processi e metodi
risolutivi
Elaborare e realizzare
progetti riguardanti lo
sviluppo delle proprie
attività di studio,
utilizzando le
conoscenze apprese
Definire strategie di
azione e verificare i
risultati raggiunti.
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Comunicare
Prendere coscienza della
propria identità
Stabilire rapporti corretti
con compagni e adulti
Conoscere ruoli e regole
degli ambienti quotidiani
frequentati
Utilizzare la lingua
materna e anche i
linguaggi non verbali per
Organizzare il lavoro
in modo autonomo e
responsabile
Riconoscere il valore
e l’importanza delle
regole
Rispettare gli altri e
l’ambiente
Interagire in modo
pertinente nella
Inserirsi in modo
consapevole e attivo
nella vita sociale
scolastica
Riconoscere i propri
bisogni e quelli altrui
Riconoscere e
rispettare le diversità
attivando
atteggiamenti orientati
al benessere personale
37
Collaborare e
partecipare
raccontare esperienze ed
esprimere emozioni,
bisogni, idee
Rispettare le regole base
della comunicazione
Sentirsi parte di un
gruppo condividendo
regole e comportamenti
corretti
Partecipare ai giochi di
gruppo nel rispetto dei
ruoli
Comprendere
l’importanza delle
principali norme di
convivenza civile
conversazione
Leggere,
comprendere e
rielaborare messaggi
di diverso genere
mediante supporti
diversi
Gestire e risolvere
emozioni e conflitti in
modo autonomo
Valorizzare le proprie
capacità lavorando
con gli altri
Rispettare le
principali norme
della convivenza
civile
e sociale
Esprimersi in modo
significativo in relazione
alla funzione e al
contesto comunicativo
Leggere, comprendere
e produrre testi di
diverso genere espressi
con linguaggio specifico
Interagire nel gruppo,
comprendendo i diversi
punti di vista,
valorizzando le proprie
e altrui capacità,
gestendo la
conflittualità
Contribuire
all’apprendimento
comune e alla
realizzazione delle
attività collettive
Riconoscere il valore
dei principi etici sanciti
dalla Costituzione e
dalle carte
38
internazionali e le
norme della convivenza
civile
COMPETENZA DIGITALE
Utilizzare con
spirito critico le
tecnologie della
società
dell’informazione
Conoscere le possibilità
che i mezzi multimediali
offrono come strumento
di comunicazione
Utilizzare il computer per
semplici attività di gioco
Usare semplici
sistemi di scrittura
digitale
Utilizzare il computer
per reperire
informazioni nonché
per comunicare e
partecipare a reti
comunicative
Utilizzare le TIC per
ricercare informazioni,
comunicare e
partecipare a reti
comunicative,
rispettando le regole
della rete
Produrre, tramite le
TIC, relazioni e
presentazioni relative
ad argomenti di studio
3) CURRICOLO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
La Scuola ha elaborato un modello comune di progettazione didattica annuale per
discipline (scuola primaria e media) che stabilisce delle interrelazioni tra
Competenze chiave per l’apprendimento permanente, Traguardi per lo sviluppo
delle competenze, Obiettivi di apprendimento, Conoscenze disciplinari,
Metodologie, Metodi, criteri e strumenti per la Verifica e Valutazione delle prove
orali e scritte.
Con questo strumento ci si è proposti di delineare per ciascuna disciplina un
percorso unitario in cui gli obiettivi, le metodologie, i contenuti e le attività sono
39
formulati a spirale, cioè presentati e riproposti in fasi successive di continuo
ampliamento e arricchimento.
I percorsi formativi sono delineati all'interno di specifiche Unità di apprendimento
che ogni singolo docente, nel rispetto della libertà d'insegnamento, attua nella
propria classe facendo attenzione alle esigenze e ai tempi di apprendimento degli
alunni. Nelle Progettazioni annuali sono altresì previsti degli esempi di compiti
significativi che, se portati a termine dagli alunni con autonomia e responsabilità,
mostrano l’agire competente sia in ambito disciplinare che trasversale.
Nel lavoro didattico, i docenti hanno cura di valorizzare l’esperienza e la
motivazione dei ragazzi. Le conoscenze, le abilità sono sempre orientate al
raggiungimento delle competenze degli alunni cioè alla capacità di applicare
quanto essi hanno acquisito nel lavoro intellettuale e operativo a scuola, nella
realtà che li circonda. I docenti inoltre nella trattazione degli argomenti finalizzano
l’apprendimento anche ad esperienze di produzione. Il numero delle UU.AA. è
stabilito dal docente della singola disciplina in base ai bisogni formativi del gruppo
classe rilevati durante il periodo dell’accoglienza non solo attraverso i test per
stabilire le competenze in ingresso, ma anche grazie all’osservazione e all’ascolto
attento in situazione dei singoli alunni.
Le metodologie e le strategie
L’Istituto comprensivo “Massari - Galilei” privilegia il metodo laboratoriale sin dai
primi anni. Nella nostra Scuola dell’Infanzia infatti alla pratica delle attività in piccoli
gruppi a cui si affiancano le esperienze multisensoriali con approccio ludico, attività
che sono il momento di formazione propedeutico a qualunque apprendimento e
allo sviluppo delle abilità cognitive trasversali quali la percezione, l’osservazione,
l’orientamento spazio -temporale, la lateralizzazione e il senso del ritmo. Il
40
riferimento alla pratica del gioco è una scelta da proporre anche più avanti nella
vita scolastica, il definire cioè sempre contesti didattici all’interno dei quali
l’apprendere sia una esperienza piacevole e gratificante.
In tutte le nostre classi sia della Primaria che delle media viene data rilevanza al
metodo induttivo che va dal particolare al generale, dall’osservazione diretta ai
concetti, dall’esperienza alla teoria. La scelta didattica fondamentale è quella del
laboratorio come pratica innovativa all’interno delle unità di apprendimento, ma a
questa si affianca anche l’approccio frontale scelto deliberatamente dall’insegnante
quando egli ritiene che sia opportuno in un particolare momento del processo
d’apprendimento dell’intera classe. Anche l’uso dei nuovi strumenti tecnologici
entra potentemente nelle strategie didattiche.
L’accertamento delle competenze in ingresso
Attraverso test appositamente predisposti dalla Scuola, i docenti accertano le
conoscenze e le competenze preesistenti negli alunni di prima media, come
prerequisiti di ingresso dell’anno scolastico. Le prove d’ingresso per i ragazzi che
frequenteranno la Prima media, sono concordate con i docenti della primaria
proprio in virtù della continuità formativa tra le scuole. D’altra parte l’elaborazione
di un curricolo verticale viene agevolato da una simile pratica. Tale accertamento
preliminare permetterà di individuare soprattutto gli alunni particolarmente deboli
nelle strumentalità di base per impostare da subito una personalizzazione
dell’intervento didattico. Una particolare attenzione viene data ai disturbi specifici
dell’apprendimento quali la disgrafia, dislessia, discalculia e soprattutto ADHD di
iperattività per le quali la scuola si attiene alle più recenti disposizioni ministeriali
ed ha già attivato un corso di formazione aperto a docenti e genitori.
41
L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata in uso in Italia dopo
l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “strumenti di
intervento per alunni con Bisogni educativi Speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica”. Sono alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione per una varietà di ragioni: disabilità, disturbi specifici di apprendimento
e/o disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Per permettere agli alunni che presentano queste tipologie di difficoltà e
svantaggio di avere un pieno ed effettivo accesso agli apprendimenti, sono
organizzati percorsi individualizzati e personalizzati. Una personalizzazione intesa
come riconoscimento delle differenze individuali e diversificazione delle mete
formative volte a favorire la promozione delle potenzialità. Il presupposto da cui
partiamo è di considerare gli alunni come esseri unici, ponendoci nell’ottica di
valorizzare le differenze, pensando ad esse come ad una risorsa.
La scuola, avvalendosi della collaborazione di figure professionali competenti
presenti nel territorio in una logica di raccordo e interazione, elabora un Piano
Annuale per l’inclusività (PAI).
Nel corso dell’anno i gruppi di lavoro per l’integrazione (GLHI) e l’inclusione (GLI)
scolastica si incontrano per concordare e monitorare il percorso di
integrazione/inclusione di ciascun alunno rientrante nel piano. Nel corso degli
incontri si condividono tre importanti strumenti di documentazioni:
Il Profilo dinamico-funzionale
il P.E.I. (Piano educativo individualizzato)
PdP (Piano didattico personalizzato)
Il team di insegnamento, ove ci sia la necessità è arricchito dalla presenza di
insegnanti specializzati che collaborano con i colleghi delle diverse discipline e sono
42
corresponsabili dell’andamento complessivo dell’attività didattica. I docenti
specializzati costituiscono una risorsa qualificata importante che offre all’intera
classe le sue competenze tecnico-specialistiche, per un maggiore supporto
nell’adozione di strategie/metodologie di gestione delle classi e per la rilevazione,
monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola. L’Ente locale, ove
necessiti, collabora con la scuola mediante l’assegnazione di educatori che
coadiuvano i docenti nel progetto di integrazione scolastica, intervenendo
soprattutto a favore di alunni con disturbi evolutivi specifici o affetti da ADHD.
Per gli alunni con Disturbi Specifici di apprendimento (disgrafia, discalculia,
dislessia) la scuola, come previsto dalla normativa vigente, predispone nel Piano
didattico personalizzato per ciascun alunno, interventi atti a contenere e prevenire
gli effetti negativi del disturbo, utilizzando strumenti compensativi e adottando
misure dispensative.
LA VALUTAZIONE
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
Essa concorre, con la sua finalità formativa e attraverso
l’individuazione delle potenzialità e delle criticità di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e
al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento
permanente. L’asse portante della valutazione sarà il processo formativo di cui ogni
alunno si farà protagonista ed è a questo processo che sarà funzionale
l’acquisizione di conoscenze e abilità. Gli elementi che concorrono a tale tipo di
valutazione sono: il comportamento (rispetto delle regole, corrette dinamiche
43
relazionali, senso di responsabilità), la partecipazione alle attività didattiche e
progettuali della scuola, l’impegno, i progressi rispetto alla situazione di partenza,
gli obiettivi raggiunti nell’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze,
secondo gli indicatori disciplinari stabiliti nei curricoli disciplinari di Istituto, l’utilizzo
di un metodo di lavoro proficuo.
In definitiva la valutazione deve fornire informazioni sui risultati, deve avere
funzioni di diagnosi o di bilancio, di orientamento, di conoscenza di sé, di
valorizzazione delle capacità, di uso formativo dell’errore e dell’insuccesso. Nel
quadro di un’offerta formativa molto varia che prevede momenti e strategie di
recupero, è chiaro che la ripetenza assume carattere di eccezionalità. Essa, nel caso
di particolari e documentabili motivazioni (gravi insufficienze nelle discipline,
comportamento non adeguato, scarsa partecipazione all’attività didattica
curricolare e alle iniziative integrative progettate e deliberate dal C. di classe,
frequenza saltuaria) dovrà avere un carattere di recupero nel quale dovrà essere
coinvolta la famiglia.
La valutazione si esprime con un voto numerico per tutte le materie eccetto che
per Religione, disciplina nella quale la valutazione è espressa da un giudizio. Per
l’ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato conclusivo del I ciclo di
Istruzione, gli alunni dovranno conseguire la sufficienza in tutte le materie,
compreso il voto di condotta. In sede d’esame finale, agli alunni particolarmente
meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10 decimi, potrà essere assegnata la
lode dalla commissione che deciderà all’unanimità.
Il processo di valutazione è articolato attraverso il seguente iter:
Valutazione iniziale: prima di iniziare un’attività gli insegnanti verificano le
conoscenze, le abilità, le competenze già possedute dalla classe e dai singoli
44
alunni, per poi programmare l’attività e proporre nuovi percorsi di
apprendimento.
Valutazione intermedia: valuta in itinere l’efficacia della mediazione didattica
prevista in sede progettuale e il conseguimento dei risultati attesi in relazione
all’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze.
Valutazione finale: si effettua al termine del primo e secondo quadrimestre per
certificare il conseguimento degli obiettivi di apprendimento disciplinari, per
verificare il raggiungimento dei traguardi di competenza disciplinari e
trasversali, per formulare il giudizio di maturazione globale raggiunto
dall’alunno in rapporto alla situazione di partenza e agli obiettivi individuati.
L’orientamento
La nostra scuola nel suo complesso sistema di Istituto comprensivo dà particolare
importanza, soprattutto nella scuola media, definita “orientativa” per eccellenza,
allo sviluppo dell’abilità di scegliere e progettare. Orientarsi verso una scuola
Secondaria di secondo grado diviene ogni anno più difficile per i preadolescenti. La
scelta della scuola superiore da frequentare mette in ansia famiglie e alunni già alla
fine della seconda media. I ragazzi sono oggi sottoposti ad una molteplicità di
opzioni in ogni campo della vita reale. Talvolta i genitori hanno una fiducia illimitata
nella loro capacità di scegliere autonomamente e in nome della libertà non
forniscono loro strumenti per orientarsi; inoltre le difficoltà che tutti i ragazzi
preadolescenti hanno nel definire una precisa identità, nella quale le qualità si
mescolino alle aspirazioni, rendono oltremodo difficile per le famiglie e per i ragazzi
stessi operare delle scelte. Capita spesso che le decisioni non siano la sintesi finale
45
di competenze maturate dai ragazzi e di analisi di contesto realizzate dai genitori,
ma siano invece solo il “minor male possibile”. L’assenza di un progetto personale e
di desideri per il proprio futuro sono il limite di queste “scelte”. La scuola intende
quindi iniziare un percorso formativo trasversale a tutte le discipline che abbia
come obiettivo non la scelta della scuola superiore, bensì lo sviluppo della
competenza progettuale. Per competenza progettuale si intende la capacità di
analizzare e riflettere sulle proprie competenze e attitudini, per perseguire con
tenacia dei chiari obiettivi di vita. Saper progettare risulta essere uno degli obiettivi
principali di alcune discipline quali la “Tecnologia” e “Arte e Immagine”, poiché qui i
ragazzi devono esaminare le risorse che possiedono, osservare realtà varie,
classificare materiali, calcolare ed infine realizzare un prodotto che sia
soddisfacente soprattutto per chi lo realizza. In realtà nel percorso essi hanno da
scegliere, per realizzare un prodotto, molte più volte di quanto si richieda loro in
altre discipline dove talvolta basta riprodurre. Una maggiore attenzione a questo
processo da parte dei docenti e una profonda consapevolizzazione dei passaggi da
parte degli alunni aiuta lo sviluppo delle abilità richieste per operare delle scelte in
qualunque campo.
46
I CAMPI PROGETTUALI DELL’ AMPLIAMENTO
DELL'OFFERTA FORMATIVA
La continuità
Accogliere bambini e ragazzi a scuola è il primo passo per aiutarli a crescere, a
ricercare e consolidare la loro identità di formazione. L’accoglienza, progettata in
relazione alle diverse esigenze di chi viene accolto, si realizza attraverso modalità
organizzative e strategie educative finalizzate ad aiutare gli alunni a conoscere il
nuovo ambiente e ad orientarsi, ad assicurare continuità alle storie individuali
valorizzando le esperienze precedenti, a costruire una rete di relazioni e significati
da condividere. Il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro viene
favorito da specifiche iniziative:
progettazione di brevi unità didattiche con bambini della scuola dell’infanzia
e primaria
progettazione e realizzazione di attività di continuità tra scuola primaria e
scuola secondaria di primo grado per specifici progetti, come ad esempio:
laboratori musicali, attività di animazione alla lettura, mercatini di
solidarietà, Settimana Scientifica
incontri e visite di alunni e genitori per conoscere gli ambienti scolastici e i
docenti del nuovo ordine di scuola; la scuola secondaria di primo grado offre
altresì “giornate di vita” nella scuola media per gli alunni di quinta
elementare
costruzione e realizzazione di curricoli verticali
47
incontro tra insegnanti per scambi di informazioni sugli alunni iscritti
La dispersione e il disagio
L’istituto comprensivo Massari – Galilei ha gran cura degli alunni a rischio
dispersione e di quelli in forte disagio socio culturale. Partecipa al Bando di
Concorso indetto dall’ USR ambito territoriale provincia di Bari per il recupero della
dispersione del disagio con un progetto che prevede laboratori di recupero da
attuarsi sia di mattino che di pomeriggio. I ragazzi coinvolti sono segnalati dai
Consigli di classe e organizzati in piccoli gruppi di classe e di interclasse meridiani e
antimeridiani. Questi gruppi lavorano con un docente nel recupero delle abilità di
base in modo laboratoriale, al fine di rafforzare la loro autostima oltre che le loro
competenze. Non si tratta di aiutare i ragazzi a svolgere i compiti, ma di operare un
intervento pedagogico prima che cognitivo che sviluppi in loro un “affetto” verso la
scuola e li distolga, in qualche modo e in qualche caso specifico, anche da altre
attività meno formative. Il lavoro più grosso si opera nell’ambito linguistico e in
matematica, ma si interviene anche con laboratori di manualità e scienze motorie
fin dalla scuola primaria.
La musica, il cinema e il teatro
Grande spazio hanno presso di noi le esperienze musicali. La musica è considerata
linguaggio imprescindibile per la formazione globale dei ragazzi e a questo
proposito riceve una attenzione particolare da parte dell’intera istituzione. La Festa
dell’accoglienza che si svolge ogni anno nella scuola media, è una manifestazione
musicale e teatrale, a cui sono chiamati a partecipare tutti gli alunni come accade
48
anche con i frequenti spettacoli musicali organizzati dalla “Orchestra” del corso
musicale.
Anche la scuola dell’infanzia si attiva per effettuare iniziative di animazione con i
più piccoli di cui essi siano protagonisti a tutti gli effetti. La Primaria attua
laboratori. La secondaria mette in campo cineforum tematici aperti a tutti gli alunni
e anche ai loro genitori oltre alle attività teatrali inserite nel curricolo di cui si fa la
manifestazione in genere alla fine dell’anno scolastico. Le classi della scuola media
sono spesso coinvolte in spettacoli teatrali e cinematografici mattutini proposti da
associazioni e cooperative operanti sul territorio quali il KISMET Opera e il “Nuovo
Fantarca” e svolgono attività laboratoriali con le stesse.
Le lingue comunitarie
“La conoscenza delle lingue apre le porte del mondo”. Per questo nella nostra
scuola ha ormai una tradizione pluriennale il Progetto Smile: si parte dall’analisi di
un testo in lingua inglese e francese, per andare alla visione di uno spettacolo
teatrale con attori di madre lingua e finire con un workshop che coinvolge a gruppi
tutti i ragazzi i quali conversano sull’argomento della commedia con gli stessi attori.
Il corso di latino
Nelle due sedi della nostra scuola media infine si svolgono regolarmente corsi di
lingua latina per gli alunni delle terze classi; i corsi sono fortemente integrati con lo
studio accurato della sintassi italiana di cui i nostri alunni acquisiscono conoscenza
approfondita fin dalla seconda media.
49
Il giornalismo
Il giornalismo è un campo attraente e di grande importanza formativa nel quale la
nostra scuola non ha mai cessato di impegnarsi. Il Giornalino ”A modo nostro” è
una tradizione che ha oggi anche un formato on line per il quale lavorano gruppi di
ragazzi di scuola media. Il lavoro di redazione e d’impaginazione porta i ragazzi a
responsabilizzarsi e a migliorare le loro competenze linguistiche oltre che ampliare
la abilità sociali grazie al lavoro di gruppo al quale sono chiamati.
Le attività sportive
La consapevolezza corporea, la lateralizzazione, il senso del ritmo, prerequisiti
indispensabili per leggere e scrivere, procedono da un corretto sviluppo del nostro
fisico; l’acquisizione delle regole del vivere sociale e la loro interiorizzazione
passano attraverso il gioco, soprattutto quello sportivo, è per questo che lo sport, il
linguaggio e l’intelligenza corporea hanno presso la nostra scuola uno spazio di
rilievo. E’ per questo motivo che la scuola offre a tutti gli alunni la possibilità di
frequentare corsi sportivi pomeridiani di diverse discipline ed ha gran cura che le
scienze motorie non siano “ricreazione” ma formazione. Le attività vengono svolte
da associazioni sportive con le quali l’Istituto ha stipulato convenzioni. La nostra
scuola media organizza anche attività formative in collaborazione con il CONI.
La manualità
Nel perseguire la formazione globale dei ragazzi, il nostro istituto non trascura la
operatività, esperienza mai disgiunta dai processi cognitivi, coerentemente con le
50
scelte della didattica laboratoriale. In ogni modo, nella scelta dei campi di
ampliamento della nostra offerta formativa, dedichiamo uno spazio specifico ad
attività di costruzione con materiale povero e di riciclo. L’esercizio della manualità,
in questo caso, è collegato allo sviluppo della competenza progettuale, che
sicuramente, per alcuni dei nostri alunni, risulta essere un percorso più adeguato
alle personali attitudini.
La cultura scientifica
E’ ormai tradizione della nostra scuola partecipare alle Olimpiadi della Matematica
e sperare di formare piccoli scienziati curiosi e creativi: il nostro Istituto pertanto, si
adopera sin dalla scuola primaria di stimolare interesse per l’ambito matematico-
scientifico. Le classi della scuola elementare sviluppano percorsi di studio e
approfondimento intorno alla responsabilità sociale di ciascuno di noi nei confronti
del suo mondo, attraverso anche la conoscenza di situazioni specifiche di degrado
cittadino. Nella scuola secondaria il nostro sforzo è orientato nella direzione della
formazione di una cittadinanza attiva, per cui si opera in concerto col Dipartimento
prevenzione della ASL per la prevenzione al fumo e nella scelta dei corretti stili di
vita, si partecipa ad iniziative benefiche di vari Enti e Associazioni per aiutare la
ricerca scientifica in campi specifici.Spesso le nostre classi sono coinvolte in
progetti specifici, come quello di “Un Rover su Marte”, in collaborazione con l’IBM,
esperienze che stimolano l’interesse per le attività scientifiche, pur proponendosi
sotto forma di gioco.
51
LE ESPERIENZE CARATTERIZZANTI
I concerti e i workshop musicali
L’Istituto comprensivo Massari - Galilei offre al territorio del quartiere alcune
iniziative culturali di spessore, quali i concerti di orchestre di grande tradizione
della nostra città. Ospitiamo ormai da due anni nell’auditorium della sede
direzionale concerti pomeridiani dell’Orchestra Sinfonica Provinciale, del
Conservatorio di Musica “N. Piccinni” e della “Jazz Studio Orchestra” per i genitori
dei nostri alunni e per la cittadinanza intera. Sono eventi gratuiti che rispondono ai
bisogni di un territorio di semiperiferia tagliato fuori spesso dai grandi flussi di
iniziative culturali che si muovono normalmente nel centro della città, nonostante
gli sforzi notevoli di decentramento dell’amministrazione comunale di questi ultimi
anni. Anche gli incontri con nomi prestigiosi della musica italiana ed estera sono
organizzati frequentemente nella nostra scuola: indirizzati di mattina agli alunni,
sono invece completamente aperti agli adulti del quartiere di pomeriggio.
Lentamente questo tipo di esperienza è divenuto una parte caratterizzante
dell’identità della nostra scuola che si vuole porre sempre più come polo culturale
ed agenzia formativa per tutto il territorio circostante.
Tullio De Piscopo in un workshop con i nostri alunni
52
La Settimana Scientifica
Una attività didattica caratterizzante e fortemente formativa per l’ampliamento
delle competenze scientifiche, è “La settimana scientifica”. Essa è una
manifestazione che mette in campo molte competenze professionali, ma
soprattutto coinvolge tutti i ragazzi di terza media e quelli della scuola elementare.
E’ una settimana in cui gli alunni
sono chiamati a presentare
esperimenti e invenzioni ad un
pubblico infantile ed adulto,
attraverso modellini realizzati a
scuola. Una settimana che viene
preparata in largo anticipo poiché
più che il prodotto è importante il
percorso che gli alunni compiono nella conoscenza di procedure e pratiche
scientifiche per riuscire poi ad esporre, con competenza e sicurezza, gli esperimenti
e le fasi di ricerca che hanno portato ad alcune scoperte. Durante la Settimana
scientifica si espone quindi anche il risultato di un accurato lavoro manuale
tecnologico, infatti i modellini esposti sono interamente frutto del lavoro dei
ragazzi durante le ore di Tecnologia insieme a quelli di Arte e Immagine.
53
LE SCELTE ORGANIZZATIVE
Il Calendario scolastico 2014-2015
Inizio lezioni: 16 settembre 2014
Vacanze natalizie: dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Vacanze pasquali: dal2 aprile 2015 al 7 aprile 2015
25 aprile
1 e 2 maggio 2015
2 giugno 2015
Altre festività
Festività di Ognissanti: 1 novembre 2015
Carnevale: 16 e 17 febbraio 2015
Festa del Patrono della città di Bari: 8 maggio
Termine delle lezioni:
9 giugno 2014 per le scuole dell'obbligo
28 giugno per la Scuola dell'Infanzia
54
Orario delle lezioni e orario di servizio dei docenti
Gli orari delle lezioni sono stabiliti all'inizio dell'anno tenendo conto della
distribuzione equilibrata delle discipline nel corso della settimana.
L'orario dei docenti è uno strumento per la didattica funzionale al servizio
scolastico rivolto agli alunni. Esso comprende, nella scuola primaria, un incontro
settimanale per la programmazione didattica degli interventi formativi.
Per tutti i docenti sono inoltre previsti incontri di raccordo didattico e
organizzativo, a diversi livelli, che sono calendarizzati nel Piano annuale delle
attività deliberato dal Collegio dei docenti.
I criteri di formazione delle classi
La nostra scuola pone una grande cura nella formazione dei gruppi classe seguendo
criteri che sono stabiliti dal Consiglio d’Istituto su suggerimento del Collegio
docenti. I criteri sono i seguenti:
omogeneità tra le classi
eterogeneità di livelli all'interno del gruppo classe
possibilità di raggruppare, in numero limitato, alunni provenienti dalla stessa
classe o scuola, in base alle richieste dei genitori
inserimento su richiesta di alunni in corsi frequentati da fratelli/sorelle maggiori
nell’ultimo triennio
cambio di corso per l’alunno ripetente, su richiesta dei genitori,
compatibilmente alle esigenze della scuola.
Tale operazione viene preceduta da una prima analisi dell'alunno attraverso:
55
incontri con i docenti della Scuola Primaria di provenienza che offrono preziosi
suggerimenti per un’adeguata formazione delle classi;
ricognizione attenta del fascicolo personale proveniente dalla stessa Scuola
Primaria.
Nei casi specifici di alunni particolarmente problematici vengono chieste
informazioni anche agli enti assistenziali, se presenti.
I libri di testo
Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche i parametri
fondamentali sono :
la validità didattica
la funzionalità educativa
la praticità d'uso
la rispondenza ai bisogni dell'utenza e alle normative
ministeriali.
I Consigli di classe sono tenuti ad adottare misure e accorgimenti idonei per evitare
sovraccarichi nel peso degli zaini.
Comodato d'uso
La difficile situazione economica in cui versiamo a livello nazionale si ripercuote
sulle famiglie e sui nostri alunni e nell’ottica della solidarietà il nostro Istituto ha
accolto e attivato, come da disposizione comunale, il servizio di Comodato d’Uso
dei libri di testo per l’anno scolastico 2014/2015.
56
Si è insediata una Commissione per coordinare le procedure per l’erogazione del
Comodato, formulando un regolamento da sottoporre ai genitori afferenti a tale
servizio, dopo l’approvazione del Consiglio di Istituto e ha individuato gli aventi
diritto valutando le richieste fatte al Comune tramite scuola e sulla cui base lo
stesso Comune ha stanziato dei fondi per l’attivazione del suddetto servizio.
La nostra scuola ha soddisfatto la richiesta delle famiglie aventi diritto al prestito
libri e di diverse altre che, pur non avendo effettuato domanda al Comune,
attualmente vivono situazioni di disagio per la perdita del posto di lavoro e hanno
chiesto aiuto alla scuola, che si è prodigata affinché tutti gli alunni siano messi in
condizione di poter espletare il proprio diritto-dovere di studio.
Sono stati utilizzati alcuni criteri:
in caso di parità di reddito si valuterà il numero dei figli in età scolare e la
migliore valutazione scolastica dell’alunno nell’anno precedente;
i fratelli frequentanti la stessa classe o classi parallele riceveranno una unica
copia dei testi laddove l’adozione coincida;
gli alunni ripetenti non avranno diritto al servizio, salvo variazioni nella
dotazione libraria, previa domanda;
I docenti incaricati si sono preoccupati della distribuzione e si occuperanno del
ritiro dei testi entro la conclusione dell’anno scolastico, verificando lo stato di
conservazione dei testi.
Rapporti con le famiglie
I genitori possono incontrare gli insegnanti della secondaria in orario
antimeridiano, durante un'ora definita dai docenti interessati o concordare un
appuntamento, se necessario. Sono previsti inoltre incontri pomeridiani con le
57
famiglie, anche in occasione della consegna delle schede di valutazione e
quadrimestrali. Si prevedono ancora:
informazioni tempestive, anche a mezzo telefono, per le situazioni d'urgenza,
sull'andamento scolastico dei figli
accesso alla documentazione nelle forme previste dalla legge
colloqui con il Dirigente Scolastico, che riceve tutti i giorni della settimana, in
entrambe le sedi, previo appuntamento
comunicazione delle linee programmatiche e degli interventi didattici in
occasione dell’Assemblea che precede l’elezione dei rappresentanti dei
genitori
incontri con i rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe
58
Collaboratori del Dirigente:
Francesca Ciliberti
Agnese Pennelli
Organigramma funzionale
Dirigente Scolastico: Francesco Lorusso
Coordinatori sezioni scuola primaria
Sezione A
Cucciolla
Sezione B
Rausa
Sezione C
Sgobba
Sezione D
Ladisa
Coordinatori classi scuola primaria
1A
Ditanno
2A
Gisonda
3A
Pinto
4A
Russo
5A
Tagliafichi
1B
Carella
2B
Milillo
3B
Esposito
4B
Silvestri
5B
Monteleone
Referenti di plesso
Giuseppina Di Tanno (Montello)
Angela Gentile (Galilei)
59
Coordinatori classi scuola Secondaria I grado
1 A
Trotta
Celeste
1B
De Vivo
Castello
1 D
Greco F.
Giulitto
1 F
Mizzi
Barbera
1 G
Gentile
Fazio
1 H
Ciliberti
2A
Altomare
Lippolis
2 B
Potente
Gattagrisi
2 D
Iacobone
Piccininni
2 F
Fanelli
Maggio
2 G
Desiderato
Stella
2 H
Giordano
Marra
3 A
Pupillo
Amoruso
1 E
Stramaglia
Ruggeri
3 D
Pennelli
Rizzi
3 F
Pascazio
Cazzorla
3 G
Sabatino
Mara
3 H
Fiorentino
Greco A.
Funzioni Strumentali al Piano dell'Offerta Formativa
Multimedialità e comunicazione, gestione sito web: Lucia Amoruso
Continuità, accoglienza, orientamento: Elisabetta Fiorentino
Coordinamento attività degli interventi e i servizi per gli studenti: Antonella Celeste
Coordinamento del Piano dell’Offerta Formativa: Anna Rita Iacobone
Organizzazione manifestazioni musicali e teatrali: Rocco Caponio
60
Le altre figure di sistema
Responsabili per la sicurezza sul lavoro Pennelli, Gentile, Di Tanno
Comitato di valutazione degli insegnanti Coluccia, Pinto, Silvestri, Trotta
Supplenti: Fiorentino, Potente
Membri Commissione elettorale Amoruso Tiziana, Ruggieri
Commissione libri in comodato d'uso Traversa, Potente, Greco A.
Responsabili alunni con BES Celeste, Palma
Referenti Legalità, Benessere, Territorio Sabatino, Milillo
Referenti Visite guidate e Viaggi di istruzione Gattagrisi, Fiorentino, Esposito
Referenti Cinema e Teatro Traversa, Fiorentino, Ventura
Referenti Educazione alla Salute e Ambiente Greco F., Mizzi
Responsabili laboratori scientifici Potente, Mizzi, Carella
Responsabili laboratori informatici Pupillo, Gentile, Di Tanno
Responsabili biblioteca Traversa, Tagliafichi
Segretario del Collegio Traversa
61
Coordinatori dei Dipartimenti disciplinari
Lettere Iacobone, Silvestri
Lingue straniere Lippolis, Pinto
Matematica, Scienze, Tecnologia Greco F.
Musica Giordano
Arte e Immagine Stella
Educazione fisica Cazzorla
Religione Marra
Insegnanti specializzati Celeste
Gruppi di lavoro
Autovalutazione di istituto
Gentile, Greco F., Trotta, Di Tanno, Pinto, Amoruso T.
GLHI (Gruppo di Lavoro per l’Handicap d’Istituto)
Dott.ssa Grimaldi, Cucciolla, Mizzi, Ricciardelli, Palma, Celeste, Ditanno,
Trotta, Giulitto, Gattagrisi
GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)
Amoruso T., Altomare, Celeste, Gattagrisi, Giulitto, Mizzi, Palma,
Piccininni, Ricciardelli, Zuccaro, Trotta
62
63
64
65
66
67
68
Scheda riepilogativa dei progetti
TITOLO PROGETTO IN SINTESI
“Scacchi a scuola” Laboratorio di scacchi, anche finalizzato alla
selezione delle squadre per i Campionati
Studenteschi
“Le emozioni del corpo” Laboratorio di danza
“A modo nostro” Redazione collettiva del giornalino d’istituto.
“Sveglia il gusto, scegli il cibo
giusto”
Progetto di educazione alimentare, finalizzato alla
partecipazione al Concorso “La Scuola per EXPO
Milano 2015- Nutrire il pianeta, Energia per la vita”
“SMILE”. Il teatro a scuola Il teatro a scuola con attori madrelingua inglese e
francese
A scuola di Triathlon Lezioni per l’apprendimento della pratica sportiva e
partecipazione a gare d’Istituto o extrascolastiche
Preveniamo lo svantaggio Recupero/ rafforzamento strumentalità di base in
italiano e matematica
Con la luce per la vita Celebriamo la XXV Settimana Nazionale della Cultura
Scientifica e Tecnologica.
Concorso fotografico “Scatti
di luce
Concorso di fotografia abbinato al tema della
Settimana Scientifica “Con la luce per la vita”
“Laboratorio di Latino” Conoscere il latino: una lingua “morta”, ma viva nei
linguaggi settoriali e nella “lingua di superstrato”.
Comodato d’uso Fornitura libri di testo agli aventi diritto
“I film in tasca-Fare cinema
ed educazione all’immagine
Adesione al Progetto organizzato dalla soc. coop.
“Nuovo Fantarca” all’interno del CHILDREN’S FILM
69
attraverso l’uso creativo del
cellulare”
FIRST, in rete con la Scuola Secondaria I grado “T.
Fiore” di Bari
Impariamo a suonare Continuità e orientamento. Avviare i bambini/e delle
classi quarte e quinte della scuola Primaria alla
scoperta di alcuni strumenti musicali.
“Chi ben comincia…” Laboratori musicali per la scuola dell’Infanzia e le
classi prime, seconde e terze della primaria
“Cantacoro” Coro scolastico degli alunni della scuola Primaria
Kangourou Potenziamento in matematica
Campionati studenteschi Attività sportive in collaborazione con il CONI
Stiamo arrivando Continuità scuola dell’Infanzia- scuola Primaria
C’era una volta Percorsi di cittadinanza agita rivolti agli alunni delle
classi terze della scuola primaria
Se verrà la guerra Percorsi di educazione alla pace finalizzati alla
realizzazione di un Recital in memoria del centenario
della Prima Guerra Mondiale
Attività di doposcuola Studio assistito nel piccolo gruppo per alunni/e con
scarsa autonomia nello studio domestico per
svantaggio socioculturale o linguistico
70
Indice
L’Istituto Comprensivo “Massari – Galilei” p. 2
Il Contesto p. 3
Le Nostre Scuole p. 6
Il Sistema Scuola p. 10
Le Finalità educative p. 14
Le Scelte progettuali e didattiche p. 16
Le Scelte didattiche nel Curricolo p. 22
L’Integrazione e l’Inclusione p. 41
La Valutazione p. 42
L’Orientamento p. 44
I Campi progettuali dell’ampliamento dell’Offerta Formativa p. 46
Le esperienze caratterizzanti p. 51
Le scelte organizzative p. 54
Ampliamento dell’Offerta Formativa p. 63
Scheda riepilogativa dei progetti p. 69

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  • 1. 1
  • 2. 2 L’Istituto Comprensivo MASSARI – GALILEI L’Istituto Comprensivo “Massari – Galilei”, di recente istituzione, aggrega scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado per la realizzazione di un progetto unitario e condiviso, rivolto ad alunni di una fascia d’età molto ampia, che va dai 3 ai 14 anni. La creazione di un ciclo unico consente maggiori opportunità di personalizzare il percorso educativo e di costruire esperienze formative significative, in continuità con la storia personale, con il percorso di scoperta del sapere e delle sue articolazioni, con le esperienze culturali e sociali del territorio. Le tre scuole hanno alle spalle storie differenti ma nel corso del triennio di “unificazione” hanno trasformato le differenze nella ricchezza di un nuovo patrimonio identitario: la scuola come centro propulsivo di cultura per il territorio e come spazio culturale aperto alla contaminazione con conoscenze ed esperienze condotte in altri contesti educativi, anche non formali. Un ambiente di apprendimento arricchito da stili educativi improntati al dialogo, al confronto e alla collaborazione che accoglie le persone, prima ancora che gli “utenti” e che sia un luogo di crescita e ben-essere per tutti coloro che lo abitano. Complice la ricca esperienza di didattica inclusiva, maturata nel recente passato anche con MONTELLO MASSARI GALILEI
  • 3. 3 l’esperienza dell’istruzione per gli adulti, dei detenuti della Casa Circondariale e del Tribunale minorile, la nostra comunità educante da tempo si interroga sull’inadeguatezza dell’insegnamento trasmissivo e scuola-centrico, mettendo a punto una progettualità più concreta, orientata verso la costruzione dell’apprendimento in tutti i contesti, lungo tutto il corso della vita, focalizzandosi fortemente sulla centralità della persona, soggetto attivo. IL CONTESTO L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei”, costituitosi in seguito alla rete di dimensionamento scolastico nell’anno scolastico 2011–2012, è formato da due plessi di scuola secondaria di I grado (Massari e Galilei) ed uno di scuola primaria e dell’infanzia (Montello). Le tre sedi accolgono gli alunni dei quartieri Carrassi, Picone, Poggiofranco. Il territorio di riferimento, separato dal centro della città dalla Stazione ferroviaria, presenta svariati servizi pubblici di importanza cittadina e regionale come l’Ospedale Consorziale Policlinico, il nuovo Mercato coperto, la Casa Circondariale. Questa è una zona molto ricca di attività commerciali e tradizioni artigiane, nella quale sono situati anche gli edifici della Gazzetta del Mezzogiorno e della Chiesa Russa. Le parrocchie di S. Francesco da Paola, S.S. Sacramento, Cuore Immacolato di Maria, sono frequentate dai ragazzi soprattutto per i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Alcuni frequentano l’oratorio del Villaggio del fanciullo e il gruppo scout Agesci presso S. Francesco da Paola. Questa è una zona di semiperiferia ad altissima densità abitativa la cui composizione sociale comprende ceti eterogenei: vi sono artigiani, occupati nel settore del commercio, lavoratori dipendenti di livello medio, ma anche funzionari con mansioni direttive e liberi professionisti. La provenienza sociale dell’utenza scolastica è composita e riflette l'eterogeneità del contesto sociale in cui la scuola opera. Gli alunni
  • 4. 4 risiedono nei quartieri indicati, ma taluni sono figli di impiegati nelle strutture pubbliche limitrofe, e pertanto risiedono altrove; è anche presente un certo numero di alunni stranieri, quasi tutti immigrati non appartenenti all’UE. Il territorio, un alveare brulicante di attività commerciali di piccolo cabotaggio, è percorso da un traffico automobilistico intenso e frenetico. Pochi sono gli spazi adeguati a soddisfare i bisogni aggregativi dei bambini e dei ragazzi pertanto la scuola costituisce per la maggioranza della nostra utenza una presenza cardine, rimanendo luogo di incontro sicuro e agenzia formativa credibile per i genitori.
  • 5. 5 Notizie utili DIRIGENTE SCOLASTICO Francesco Lorusso 78 DOCENTI D.S.G.A. Antonio Romano 4 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 4 2 DOCENTI con mansioni amministrative e direzione della biblioteca 10 COLLABORATORI SCOLASTICI 713 ALUNNI Infanzia, Primaria, Secondaria I grado Sede direzionale: Via Petrera, 80 70124 BARI Tel. E fax: +39 0805617219 e-mail: baic818001@istruzione.it PEC:baic818001@pec.istruzione.it sito web: www.smsmassarigalilei.gov.it Codice fiscale:80023710728
  • 6. 6 LE NOSTRE SCUOLE Scuola dell’Infanzia e Primaria“MONTELLO” Via De Tullio, 67 Tel/fax: 080 5617055 Scuola dell'Infanzia 95 alunni 4 sezioni 2 funzionanti a Tempo normale per 40 ore settimanali articolate in 5 giorni, con servizio mensa 2 funzionanti a Tempo ridotto per 25 ore settimanali articolate in 5 giorni Scuola Primaria 199 alunni 10 classi a 27h e 30’, funzionanti in orario antimeridiano, dal lunedì al venerdì Risorse strutturali L'edificio si articola su 3 piani con aule ampie e luminose; una palestra con adeguate attrezzature sportive; biblioteca; laboratori d’informatica con attrezzature multimediali, PC collegati in rete e ad Internet; laboratorio scientifico provvisto di acquario e terrario e corredato di strumenti per attività sperimentali; aula di proiezione; salone-teatro; due aule dotate di LIM.
  • 7. 7 Scuola Secondaria di I grado Plesso “MASSARI” Via Petrera, 80 Tel/fax: 080 5617219 Alunni e classi 8 classi funzionanti per 30 ore settimanali: 5 classi, denominate a “Tempo corto” frequentano per 5 giorni, dalle ore 8.00 alle ore 14, con sabato libero ; 3 classi a “Tempo normale” frequentano per 6 giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13 Risorse strutturali La sede Massari è fornita di 24 aule suddivise su tre piani, alcune delle quali utilizzate per attività laboratoriali: 3 laboratori di informatica, uno dei quali è dedicato all'istruzione degli adulti; 2 laboratori scientifici, 1 artistico, 1 tecnico, 1 musicale; 1 aula polifunzionale per diversamente abili; 9 aule sono dotate di Lavagna Interattiva Multimediale. Nella sede vi è inoltre una biblioteca magistrale ed una biblioteca per gli alunni, una sala audiovisivi, un auditorium, due palestre coperte con servizi e spogliatoi, un ampio spazio esterno adibito a palestra scoperta, l'infermeria, i locali amministrativi e delle R.S.U., la sala docenti e gli uffici del Dirigente Scolastico e del Direttore Amministrativo. Ogni piano è fornito di servizi igienici, uscite di sicurezza e scale antincendio esterne a norma di legge, lo scivolo per diversamente abili situato all’ingresso dell’edificio, l’ascensore. La scuola è fornita di guardiania.
  • 8. 8 Scuola Secondaria di I grado Plesso “GALILEI” Via De Tullio, 67 Tel/fax: 080 5566744 Alunni e classi 10 classi funzionanti per 30 ore settimanali: 9 classi a “Tempo normale” funzionanti per 6 giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13.00; 1 classe a “Tempo corto” funzionante per 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 14 Risorse strutturali La sede Galilei è fornita di 14 aule nei primi due piani, e due aule al terzo piano; 11 aule sono dotate di L.I.M. Nell'edificio vi sono anche altri ambienti: sala multifunzionale per attività ludico ricreative, stanza del dirigente, sala docenti, 1 laboratorio di informatica, 1 laboratorio scientifico, uno musicale, uno artistico e uno tecnologico, una sala per video-proiezioni. Ogni piano è fornito di servizi igienici, uscite di sicurezza e scale antincendio esterne a norma di legge e una pedana elettrica per diversamente abili. Attualmente gli alunni del plesso Galilei svolgono le attività ginnico-sportive presso le palestre della sede Massari, usufruendo di trasporto gratuito comunale.
  • 9. 9 Il Corso ad indirizzo musicale Gli alunni della Secondaria iscritti all’indirizzo musicale frequentano per 2 ore settimanali pomeridiane le ore di strumento, con lezioni individuali o nel piccolo gruppo. Generalmente dal secondo anno gli studenti entrano a far parte dell’Orchestra o del caratteristico gruppo della Fanfara. Strumenti: Chitarra Pianoforte Tromba Violino Risorse professionali Chitarra Prof. Donato Schena Pianoforte Prof.ssa Cinzia Rizzi Tromba Prof. Rocco Caponio Violino Prof. Fabrizio Signorile
  • 10. 10 IL SISTEMA “SCUOLA” L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei” risulta essere un sistema complesso, dove si intrecciano responsabilità e competenze che lavorano in sinergia per il buon funzionamento della scuola. Le figure professionali Nella nostra scuola le scelte progettuali e organizzative sono il frutto del lavoro di gruppi coordinati e animati dal Dirigente, il quale, col supporto del DSGA, attua le attività indicate dal Collegio docenti e approvate dal Consiglio d’Istituto, utilizzando le dotazioni finanziarie della scuola. Le scelte progettuali didattiche e quelle del curricolo sono il risultato del lavoro dei Dipartimenti disciplinari costituiti dai docenti delle diverse discipline. I docenti, disponibili a lavorare in team, curano la formazione, l’autoformazione e l’aggiornamento; progettano e realizzano azioni didattiche innovative. Nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari valutano l’efficacia del lavoro prodotto per migliorarlo; suggeriscono allo staff di presidenza e al Collegio tutto i campi progettuali dell’ampliamento dell’offerta formativa annuali. Il dirigente coordina e dirige un gruppo allargato costituito dallo staff di dirigenza e le funzioni strumentali all’attuazione del POF. Compito delle funzioni strumentali è di agire in concerto con lo staff per ciò che attiene alle cinque aree di intervento : la gestione del Piano dell’offerta formativa il coordinamento degli interventi e i servizi per gli studenti la progettazione e l’organizzazione delle attività per la continuità e l’orientamento
  • 11. 11 il coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la documentazione educativa e le attività didattiche il coordinamento delle attività musicali e teatrali. Le funzioni strumentali agiscono svolgendo attività di coordinamento organizzativo e didattico secondo le indicazioni formulate dal Collegio dei Docenti anche a sostegno del lavoro delle insegnanti. Fanno parte dello staff del Dirigente Scolastico e rappresentano un elemento di raccordo fra i docenti e la direzione della scuola. I Consigli di classe e di interclasse, con riferimento agli obiettivi generali e alle finalità del Piano dell’Offerta Formativa, definiscono gli obiettivi educativi e didattici nelle rispettive classi, le attività pluridisciplinari, le metodologie e le strategie adeguate al raggiungimento dei risultati. Una figura decisiva per il buon funzionamento della scuola è il Coordinatore del Consiglio di classe in quanto è interlocutore privilegiato con le famiglie e gli studenti ed introduce un nuovo modo di lavorare dei docenti, sempre più orientato verso la collegialità e la capacità di sintesi tra le istanze disciplinari, gli obiettivi trasversali e la valorizzazione dei singoli. La programmazione è periodicamente oggetto di verifica. Anche il personale ATA è coinvolto nell’azione educativa della scuola, lontano dall’essere solo un aiuto concreto per situazioni legate all’igiene, i collaboratori svolgono un ruolo di supporto all’attività dei docenti, proponendosi come garanti della regolamentazione d’Istituto negli spazi comuni, osservatori efficaci e riferimento adulto in situazioni conflittuali negli spazi esterni alle aule. Il personale amministrativo svolge con solerzia e precisione le mansioni che gli competono con un occhio attento ai bisogni del personale docente e degli alunni, conserva la documentazione didattica, gestisce l’anagrafe degli iscritti e dei docenti, sviluppa gli interventi economici per l’ampliamento dell’offerta formativa.
  • 12. 12 Grazie alla condivisione, alla specializzazione delle responsabilità e alla circolarità della comunicazione, l’Istituto comprensivo diventa così un SISTEMA e con la logica del sistema opera. Non si verifica così la parcellizzazione delle responsabilità, bensì la specializzazione delle stesse, specializzazione che non prescinde mai da uno sguardo d’insieme garantito dalla trasparenza della comunicazione tra i diversi gruppi di lavoro e dalla supervisione accurata del Dirigente. Enti Pubblici e soggetti privati L’offerta formativa della scuola tiene conto dei bisogni reali che il territorio esprime e dei contributi significativi di quanti operano nel contesto in cui la scuola è collocata. Il nostro istituto prosegue una tradizione consolidata di collaborazioni con Enti Pubblici, privati e associazioni per valorizzare le risorse e realizzare alcuni percorsi formativi comuni. I principali interlocutori con cui la scuola interagisce sono: Direzione Scolastica Regionale U.S.R. Puglia, Comune, II Municipio, Distretto Socio Sanitario, Parrocchie, Associazioni sportive, Associazioni di recupero scolastico, Associazione Infrasuoni, Centro Gulliver.Le collaborazioni si fondano su una progettualità condivisa che in alcuni casi si formalizza in accordi e convenzioni. I genitori Il successo del processo educativo non può prescindere dalla realtà delle variabili di sfondo, quali sono il contesto famigliare e l’estrazione socioculturale di provenienza degli allievi. Di qui la necessità di promuovere occasioni di incontro e collaborazione tra la scuola e la famiglia, favorendo la creazione di una vera e propria alleanza educativa che ha, nella sottoscrizione di un patto educativo di corresponsabilità, l’assunzione consapevole di un impegno comune, in un progetto educativo condiviso. E’ questa alleanza che può rendere più efficaci gli interventi dei docenti; può creare un sistema educativo sinergico; può guidare ed orientare gli
  • 13. 13 alunni nella costruzione di possibili e positivi progetti di vita, improntati ad un’etica della responsabilità, rispettosa dei principi democratici della legalità, e di una cultura comunitaria, tollerante e solidaristica. Pertanto il ruolo genitoriale viene opportunamente sostenuto con iniziative di formazione e informazione, che si inseriscono a pieno titolo nelle azioni per l’apprendimento permanente - lifelong learning - che la scuola promuove, in quanto centro propulsore di cultura per tutto il territorio. Gli studenti e i bisogni educativi emergenti “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: affettivo – relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato”. L’analisi del contesto sociale messa a punto dai recenti documenti ministeriali evidenzia alcune caratteristiche che pongono alla scuola nuove problematiche con le quali confrontarsi per elaborare risposte formative adeguate: multiculturalità, molteplicità delle esperienze di formazione, aumento esponenziale di conoscenze e informazioni, cambiamenti spesso rapidi e confusi, difficoltà a rendere funzionali le informazioni e le conoscenze, disorientamento, aumento dell’insicurezza, fragilità di fronte alle avversità, attenuazione della capacità adulta di presidio delle regole e del senso del limite, difficoltà nella gestione dei conflitti relazionali, paura dell’altro e chiusura, utilizzo diffuso ma acritico delle nuove tecnologie, difficoltà a distinguere il mondo virtuale da quello reale.
  • 14. 14 In questo scenario la domanda di formazione da parte degli studenti va ben oltre l’ambito del sapere ed investe la sfera esistenziale ed etica della costruzione di senso e del saper stare al mondo. LE FINALITA’ EDUCATIVE Il nostro istituto comprensivo, procede con passione nel suo compito di educare i ragazzi accompagnandoli nella difficile strada della crescita. Da noi entreranno piccolissimi per uscire giovanette e giovanotti con i primi baffetti. La domanda che tutti noi ci poniamo è “chi educhiamo e per che cosa?” La scuola è un luogo di incontro e di crescita di “persone”. Alunni insieme ad insegnanti. Persone. Esseri unici ed irripetibili. La persona è un valore per se stessa. Educare, dal latino e-ducere, significa trarre fuori, portare allo scoperto. Noi speriamo di aiutare i nostri alunni a scoprire il loro valore, il valore delle cose e della realtà circostante. Desideriamo educarli a conoscere, ad accettare e valorizzare se stessi grazie al rapporto con la realtà che li circonda. La realtà è fatta di persone, fatti, eventi, del presente e del passato. Cerchiamo quindi in primo luogo di spingerli ad avere rispetto di sé e degli altri, in secondo ad acquisire il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché venga messo a frutto, in terzo luogo prepararli al futuro fornendo loro le competenze necessarie per essere protagonisti della loro vita. La nostra scuola come comunità di apprendimento mira a: formare la persona nella sua globalità, valorizzandone l’identità, rispettandone i ritmi, le peculiarità, attuando processi di orientamento e ri-orientamento, per la costruzione di possibili progetti di vita, in un clima interpersonale e culturale di collaborazione e solidarietà;
  • 15. 15 promuovere il benessere psicofisico e relazionale per favorire il successo formativo di tutti gli alunni, con obiettivi personalizzati da raggiungere, secondo le capacità di ciascuno; integrare alunni di diverse provenienze, abilità e condizioni familiari, attuando una didattica inclusiva; educare allo sviluppo della creatività mediante attività formative di musica, arte, letteratura, cinema, teatro, danza, sport; educare all’uso consapevole delle tecnologie informatiche e multimediali rafforzando la capacità di comunicare e comprendere dei nativi digitali; rafforzare il senso di comunità e di cittadinanza attiva educando alla conoscenza del territorio, delle tradizioni locali, alla salvaguardia e rispetto dell’ambiente, alla cultura della legalità, della mondialità, della pace; formare cittadini planetari che accanto alle competenze di base, acquisiscano le abilità per la vita: pensiero critico, comunicazione efficace, capacità decisionale, gestione delle emozioni, cura del proprio benessere; sostenere l’educazione permanente per tutti i soggetti della comunità educante, con particolare riferimento ai genitori; far divenire la scuola centro propulsivo di cultura per il territorio di appartenenza; promuovere una cultura della valutazione in funzione di una scuola di qualità; consolidare l’alleanza educativa con le famiglie per costruire comuni intese ed azioni educative.
  • 16. 16 LE SCELTE PROGETTUALI DIDATTICHE Il laboratorio per un ambiente di apprendimento arricchito L’idea del laboratorio finiva nel passato per legarsi soprattutto al luogo. Fare laboratorio significava spostarsi in un altro ambiente, sistemandosi in posizioni differenti da quelle dell’aula. L’organizzazione dello spazio era certamente un valido indicatore del diverso tipo di relazione che veniva ad l’instaurarsi tra docente e alunni e tra alunni e alunni, ma la socializzazione e un migliore rapporto docente - alunno erano considerati spesso l’unica valida finalità di un laboratorio. Certamente “fare laboratorio” significa per il docente porsi in una posizione meno distante e formale, più reciproca rispetto agli allievi, ma soprattutto è un modo nuovo di organizzare le attività didattiche quotidiane che trova il suo punto di forza educativo nell’equazione star bene a scuola imparando. La nostra tradizione scolastica appare quasi completamente fondata su modalità didattiche che percorrono la via deduttiva nella quale nozioni, concetti, schemi logici sono prima studiati e poi verificati nell’esperienza sempre in un secondo momento. La pratica didattica del laboratorio è fortemente innovativa. La scuola è una istituzione dove si dovrebbe imparare a sapere, cioè ad acquisire conoscenze, a saper fare, a riflettere su ciò che si sa e a sapersi relazionare con gli altri attraverso occasioni interattive, ricche di dinamiche di gruppo. In questa concezione del fare scuola, il laboratorio non appare più come un episodio isolato vincolato al luogo dell’aula-laboratorio, sia esso scientifico o informatico o musicale, ma risulta invece un metodo vincente per imparare a sapere e a saper fare, relazionandosi con gli altri. La nostra scuola intende infatti usare la didattica laboratoriale come strumento privilegiato per valorizzare le diverse intelligenze presenti negli alunni; il laboratorio insomma non più visto come momento diverso rispetto alla pratica
  • 17. 17 giornaliera del fare scuola. Il laboratorio è il luogo/tempo per una formazione che mira a ridurre le differenze culturali sia nelle singole classi che in classi diverse. In quest’ottica la didattica laboratoriale è più di una scelta metodologica per la nostra scuola. Scegliere di operare a scuola attraverso un laboratorio significa essere convinti che non esista pensare teoretico senza fare tecnico e senza agire pratico, che non esista astratto senza concreto, che non ci sia esercizio che non possa essere “vissuto”, né discipline “forti” e discipline “deboli” e che nessuna disciplina è pura, cioè priva di infiltrazioni. Se si parte dagli interessi dei ragazzi, dalla loro esperienza cognitiva, emozionale e sociale, risulta più facile sollecitare i processi di apprendimento. Ogni bambino o ragazzo è portatore di molti saperi non formali e informali cioè non acquisiti attraverso lo studio scolastico ma attraverso le esperienze di vita quotidiana. Durante una attività di laboratorio c’è spazio per gli interventi di ciascun ragazzo, ogni alunno è chiamato a mettere in campo le sue conoscenze anche attraverso attività specifiche come il brainstorming. L’insegnante procede stimolando la curiosità ma anche richiedendo la formulazione di ipotesi, propone grafici e schemi riassuntivi discussi e approvati nella classe, mostra problemi aperti (di qualunque genere storico, linguistico, scientifico, tecnologico, musicale, etc.) a cui gli alunni sono chiamati a dare risposta. Non giudica mai durante l’attività, non sanziona nessun intervento, richiama i meno disposti a mettersi in gioco, accetta ogni suggerimento motivato. Può far uso di strumenti diversi fra loro, da quelli tecnologici a quelli grafici o visivi o letterari, senza però mai perdere di vista la partecipazione attiva del ragazzo al suo stesso processo di apprendimento. La valutazione finale è l’atto conclusivo ed è sempre preceduta da un momento di autovalutazione collettiva o personale degli alunni. Certamente allora fare laboratorio vuol dire fare un salto rispetto alla lezione normale, se mai una lezione può definirsi normale.
  • 18. 18 L’innovazione tecnologica Da qualche tempo ormai l’Istituto Massari Galilei ha acquisito nella sua pratica didattica alcuni strumenti che risultano innovativi in quanto tecnologicamente avanzati e strettamente collegati alla scelta della didattica laboratoriale. L’utilizzo dei video per esempio nella pratica quotidiana di qualunque disciplina arricchiscono non poco lo spessore e la velocità degli apprendimenti. Lo stesso si può affermare per il continuo riferimento allo strumento del computer di cui la scuola ha un’ampia dotazione. A queste pratiche consolidate si è aggiunta la LIM, presente in più di 20 aule dei nostri plessi. La LIM è un dispositivo elettronico che ha le dimensioni della normale lavagna di ardesia. Essa introduce nell’insegnamento una piccola rivoluzione copernicana, aprire la classe al digitale, significa invertire il senso di marcia della tecnologia. Non sono più gli allievi ad essere portati in sale per la classica ora di informatica ma è il digitale a rendersi immagine, web, risorsa interattiva. La classe diviene un ambiente di apprendimento e di formazione in cui tutti possono interagire con quanto avviene sullo schermo. La lavagna interattiva è utilizzata in aula soprattutto per lezioni di tipo interattivo, cooperativo, costruttivo, per condurre attività laboratoriali, per presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti. Anche mantenendo il classico approccio centrato sulla lavagna e utilizzando la lezione frontale il docente può potenziare con la multimedialità la propria attività, consentendo la visualizzazione diretta e condivisa dell’oggetto su cui è convogliata tutta l’attenzione degli alunni, può salvare i percorsi didattici proposti anche per successive utilizzazioni.
  • 19. 19 La personalizzazione dell’insegnamento I laboratori vengono indicati nei documenti del Ministero come uno degli strumenti fondamentali per la personalizzazione del Piano di studio. La personalizzazione è il punto nodale delle legge di riforma del sistema educativo nazionale nella quale si legge che la scuola deve: “favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori “. Personalizzare significa sfuggire alla tentazione di dare a tutti le stesse cose, nello stesso tempo e allo stesso modo. Non esistono quindi conoscenze e abilità prestabilite che hanno un valore indipendente dalle condizioni di contesto (la classe specifica), di processo (il momento preciso di un anno scolastico e della crescita dell’alunno) e di relazione (docente-alunno, docente-alunni, alunno-alunno) che le rendono apprezzabili. La personalizzazione usa le conoscenze e le abilità come mezzo per progettare percorsi formativi che rispondano alle capacità uniche e irripetibili di ciascuno, valorizzandole al massimo. Il fine è la persona dello studente e la migliore maturazione globale delle sue capacità, nei contesti e nelle relazioni date. Non esiste contenuto astratto uguale per tutti da trasmettere ad ogni singolo ragazzo, non c’è insomma uno scambio a senso unico ma una mediazione continua di apprendimenti interpersonali contagiosi che passano da docente e allievo e tra allievo e allievo. Si tratta dunque di abbandonare la posizione per cui si pensava che tutta la vita intellettuale di una persona sia attività intellettuale teoretica. La personalizzazione si sposa quindi e non può essere disgiunta dalla didattica laboratoriale. Le due scelte sono in perfetto accordo. A questo scopo l’Istituto comprensivo “Massari – Galilei” ha scelto di instaurare pratiche didattiche che
  • 20. 20 mirino a far emergere e ad orientare le eccellenze insieme al recupero dei disavanzi culturali e delle lentezze nell’apprendimento dei meno fortunati. La nostra scuola ha scelto di partire sempre dall’incitamento alla riflessione, dall’analisi attenta delle proprie emozioni, sentimenti e comportamenti per arrivare alla progressiva consapevolezza delle capacità, delle abilità, delle competenze, del metodo di studio e del tempo da dedicare ad esso. L’Istituto Comprensivo, fin dagli anni dell’infanzia, supporta e aiuta lo sviluppo dell’autonomia intellettuale, dell’intelligenza creativa e del pensiero scientifico. Andando avanti negli anni, gli alunni che acquisiscono particolari sicurezze in ciascuno dei diversi linguaggi e amano spingersi oltre nella strada della conoscenza, vengono supportati e aiutati con percorsi didattici che aumentino la loro competenza e stimolino ulteriormente le loro curiosità. Nella scuola media le eccellenze trovano la possibilità di esprimersi a tutti i livelli e vi è una cura particolare per ciò che riguarda: l’ambito linguistico, con progetti specifici in lingua inglese e latina, ed esperienze di giornalismo; l’ambito scientifico nel quale i ragazzi sono chiamati a impegnarsi nelle olimpiadi della matematica; il corso musicale infine, affina e promuove negli alunni particolarmente dotati, una sensibilità e una competenza del linguaggio musicale. La scuola ”Massari – Galilei” ha inoltre nella sua tradizione uno sguardo molto attento per coloro invece che sono in situazione di disagio e presentano ritmi di apprendimento rallentati rispetto agli standard della classe. Per questi alunni oltre ai laboratori in piccoli gruppi interclasse, ogni consiglio elabora interventi e piani, di cui si giova la classe intera, mirati al recupero delle abilità trasversali attraverso esercizi e giochi.
  • 21. 21 L'indirizzo musicale L’Istituto comprensivo “Massari – Galilei” offre la possibilità di frequentare un corso ad indirizzo musicale agli alunni che mostrano particolare attitudine e sensibilità per questo linguaggio. Gli studenti iscritti a questo corso imparano a suonare uno strumento a scelta tra il pianoforte, la tromba, la chitarra e il violino. La scelta di promuovere la cultura musicale ed il linguaggio sonoro è una priorità didattica, nello scenario socioculturale contemporaneo. L'insegnamento strumentale integra il modello curricolare con percorsi disciplinari tesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell'alunno, insieme alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva; offre ulteriori occasioni di integrazione, crescita e orientamento ad alunni in situazione di svantaggio. L'esperienza socializzante del far musica insieme accresce il gusto del vivere in gruppo abitua i ragazzi ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e ad accoglierle in senso costruttivo, a superare l'individualismo e ad essere autonomi nel gruppo. La loro esperienza arricchisce l’istituto tutto, poiché dà origine a manifestazioni pubbliche e alimenta la “piccola orchestra” della scuola. Lo studio della musica sviluppa nei ragazzi disciplina, ordine e tenacia, qualità di cui si avvalgono in tutti i settori dell’apprendimento.
  • 22. 22 LE SCELTE DIDATTICHE NEL CURRICOLO Progettare per competenze: le istanze nazionali e comunitarie Le Indicazioni Nazionali 2012, in linea con le indicazioni del Consiglio Europeo (Raccomandazione del 18.12.2006 e Strategie di Lisbona 2008), pongono al centro del Curricolo lo sviluppo delle competenze. Il concetto di competenza è complesso è articolato. La competenza: è una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto; non si può disgiungere dal concetto di persona competente in quanto implica un sapere agito si manifesta come capacità di padroneggiare problematiche, utilizzando abilità di tipo cognitivo, personale, sociale, relazionale; coinvolge la dimensione etica e può essere descritta in termini di responsabilità ed autonomia consente di trasferire abilità e conoscenze in altri settori, generando in modo dinamico, nuove o più approfondite conoscenze e competenze Nelle IN sono previsti “traguardi di sviluppo delle competenze” per i campi di esperienza della scuola dell'Infanzia e per ogni disciplina della scuola primaria e secondaria di I grado; inoltre viene esplicitato il “Profilo in uscita dello studente” che sintetizza i traguardi che la persona dell'alunno deve aver maturato al termine del primo ciclo d'istruzione, attraverso i diversi apprendimenti, formali e informali, le diverse competenze, disciplinari e trasversali, e in stretto rapporto con il pieno esercizio della cittadinanza. In particolare si ribadisce che tutte le discipline devono concorrere a sviluppare le competenze chiave per l'apprendimento permanente
  • 23. 23 definite dal Parlamento e dal Consiglio europeo e assunte dalle Indicazioni come "orizzonte di riferimento verso cui tendere". Le finalità del curricolo del I ciclo di istruzione nelle Indicazioni Nazionali 2012 Promuovere la capacità degli alunni di dare senso alla varietà delle loro esperienze per ridurre la frammentazione Formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale perché possa affrontare positivamente l’incertezza e il rapido cambiamento degli scenari sociali presenti e futuri Fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta ed acquisisca le regole del vivere e convivere FINALITÀ Orizzonte di riferimento competenze chiave per l’apprendimento permanente (Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio del 18/12/2006, Strategie di Lisbona 2008) Sviluppo armonico ed integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana (art.2 e 3) Elaborazione del senso della propria esperienza Acquisizione dei saperi di base Promozione della pratica della cittadinanza attiva
  • 24. 24 La scuola realizza pienamente il proprio fine impegnandosi a garantire a tutti gli studenti pari condizioni di accesso all’istruzione con una particolare attenzione al sostegno delle forme di diversità e disabilità Le Competenze chiave europee come elemento unificante del Curricolo verticale d’Istituto La scuola ha elaborato un modello di sviluppo delle competenze che mette al centro del curricolo la persona considerata nei suoi molteplici aspetti - personale, sociale e culturale - ed orienta l'azione educativa per promuovere: la costruzione armonica dell'identità le capacità relazionali la conoscenza e l'interpretazione critica della realtà (naturale, sociale, virtuale) avendo come guida della propria azione educativa il riferimento alle competenze chiave per l'apprendimento permanente (comunicazione nella madre lingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica; competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale) e alle competenze trasversali di cittadinanza, esplicitate nel DM n.139/2007 sull’obbligo d’istruzione, che ne rappresentano delle declinazioni(imparare ad imparare; progettare; comunicare; collaborare e partecipare; agire in modo responsabile; risolvere problemi; individuare collegamenti e relazioni; acquisire ed interpretare l’informazione).
  • 25. 25 La scelta è motivata da diverse ragioni: le competenze chiave, come del resto precisa la Premessa alle Indicazioni 2012, rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso, attribuendogli senso e significato. Esse sono delle metacompetenze poiché, come dice il Parlamento Europeo “sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” rappresentano un filo conduttore unitario all’insegnamento /apprendimento anche in continuità con il secondo ciclo, in quanto travalicano le discipline: le competenze infatti. non sono diverse nei vari cicli scolastici, differenti piuttosto, sono le abilità cognitive (dagli automatismi a modalità più autonome e riflessive), il patrimonio di conoscenze ed esperienze, l’affinamento di linguaggi e codici nelle competenze chiave si possono inserire tutte le competenze culturali di base. Alla loro formazione concorrono tutte le discipline. Competenze chiave e discipline Le Indicazioni nazionali 2012 non individuano con precisione i risultati di apprendimento in termini di competenze, specialmente per quanto concerne le abilità trasversali; pertanto, per impostare un curricolo che mettesse a punto indicazioni di progressione nello sviluppo delle competenze trasversali per una valutazione formativa e per una certificazione delle stesse si è proceduto ad
  • 26. 26 individuarle partendo da documenti che potessero fare da riferimento, come il DM n. 139/2007. Le competenze chiave che fanno riferimento alle competenze disciplinari sono sostanzialmente le prime quattro, mentre le altre hanno un carattere segnatamente metodologico e trasversale: 1) Comunicazione nella madrelingua, a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua italiana; 2) Comunicazione in lingue straniere, a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua straniera (inglese e francese); 3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, a cui fanno capo le competenze specifiche della Matematica, delle Scienze, della Tecnologia e in parte della Geografia, individuata come disciplina di cerniera tra l’ambito antropologico - umanistico e quello scientifico; 4) Consapevolezza ed espressione culturale, a cui fanno capo le competenze specifiche dell’Arte e Immagine, della Musica, della Letteratura, dell’Educazione Fisica, della Geo-Storia, dell’insegnamento della Religione; 5) Competenza digitale a cui fanno capo le competenze tecnologiche di utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione per gestire, produrre, conservare e scambiare informazioni; 6) Imparare ad imparare: è competenza metodologica fondamentale a cui non corrispondono nelle Indicazioni Nazionali traguardi specifici; sono state utilizzate pertanto competenze reperite dal DM 139/2007;
  • 27. 27 7) Competenze sociali e civiche a cui fanno capo le competenze di Cittadinanza e Costituzione e quelle relative all’Agire in modo autonomo e responsabile, Comunicare, Collaborare e partecipare; 8) Spirito di iniziativa e imprenditorialità: a questa competenza fanno capo competenze metodologiche come il problem solving e le competenze progettuali. Progettare e valutare lo sviluppo delle competenze: le nostre esperienze Il primo passo verso la progettazione condivisa di un progetto unitario, è stata l'elaborazione, nell'a.s. 2012-13, in seno ad un gruppo di ricerca-azione presieduto dal Dirigente, di un modello sperimentale di "Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e a conclusione del primo ciclo di istruzione" nel quale le competenze sono descritte sulla base di indicatori utilizzati dai docenti per la valutazione, espressa in riferimento a tre livelli standard: base, intermedio, avanzato. Nell’a.s.2013-14 la riflessione sulla progettazione per competenze si arricchiva dell'esperienza di formazione in rete con altre scuole del territorio, denominata "Ambienti per crescere", progettata e realizzata in riferimento alle "Misure di accompagnamento alle Nuove Indicazioni ministeriali". Nel presente anno scolastico, nell’ambito dei dipartimenti si elaborano altri documenti condivisi: 1) CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
  • 28. 28 La certificazione delle competenze in uscita e dei relativi indicatori per osservarla e valutarla è messa a punto anche per la scuola dell'infanzia; la valutazione della padronanza della competenza chiave nel suo complesso è espressa in tre livelli: Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. È in grado di relazionarsi con gli altri e di esporre le proprie opinioni Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni note, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. È in grado di relazionarsi con gli altri, di proporre le proprie opinioni e sostenerle Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi in situazioni anche nuove, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. È in grado di relazionarsi con gli altri, di proporre le proprie opinioni e sostenerle con adeguate argomentazioni A. S. 2014 – 2015ISTITUTO COMPRENSIVO MASSARI – GALILEI - BARI CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE CHIAVE COMPETENZECHIAVE Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado Comunicazione nella madrelingua Usare correttamente la lingua per esprimere i propri bisogni e i propri Interagire e comunicare verbalmente in diverse situazioni comunicative Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
  • 29. 29 vissuti Ascoltare, comprendere ed utilizzare enunciati di senso compiuto Porre domande ed intervenire in modo pertinente nelle conversazioni Leggere e comprendere testi di vario genere, individuandone il senso globale e le informazioni principali Produrre semplici testi di vario tipo rispettando le fondamentali convenzioni morfosintattiche comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi di vario tipo Produrre testi di vario tipo, adeguati allo scopo e al destinatario, impiegando in modo funzionale i codici disciplinari Comunicazione nelle lingue straniere Conoscere l’esistenza di lingue diverse Riprodurre suoni e parole in lingua straniera in uso nella lingua italiana Comunicare in modo comprensibile in scambi di informazioni semplici e di routine su aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente Individuare alcuni elementi culturali e usi della lingua straniera Comprendere e utilizzare le lingue straniere per i principali scopi comunicativi e operativi in semplici situazioni di vita quotidiana Comprendere e utilizzare le lingue nell’uso delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione
  • 30. 30 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi dati Confrontare e valutare quantità Problematizzare semplici situazioni di vita quotidiana Risolvere situazioni problematiche utilizzando idonee strategie procedurali e di calcolo Analizzare fenomeni per acquisire informazioni e stabilire collegamenti utilizzando metodi di indagine e procedure adeguate Conoscere e utilizzare il funzionamento di alcuni strumenti tecnologici Riconoscere e risolvere problemi individuando le strategie adeguate per la soluzione, utilizzando tecniche di calcolo adeguate e spiegando il procedimento seguito Osservare, analizzare e descrivere fatti e fenomeni, porsi domande, formulare ipotesi, verificarle, anche progettando e realizzando semplici esperimenti o manufatti Riconoscere la complessità delle interazioni tra mondo naturale, artificiale e comunità umana, valutandone le principali conseguenze Competenza digitale Conoscere le possibilità che i mezzi multimediali Usare semplici sistemi di scrittura digitale (Word Paint) Utilizzare le TIC per ricercare informazioni, comunicare e
  • 31. 31 offrono come strumento di comunicazione Utilizzare il computer per reperire informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti comunicative partecipare a reti comunicative, rispettando le regole della rete Produrre, tramite le TIC, relazioni e presentazioni relative ad argomenti di studio Imparare ad imparare Mostrare curiosità nei confronti delle diverse esperienze Portare a termine un’attività rispettando i tempi di esecuzione Organizzare il proprio apprendimento per produzioni individuali e/o di gruppo nel rispetto dei tempi di lavoro e degli impegni assunti Riflettere su quanto e come appreso Decidere in modo consapevole e autonomo operando scelte Manifestare interesse e curiosità verso l’apprendimento Pianificare la propria attività di studio in relazione al tempo disponibile, ai propri bisogni e modalità di apprendimento Far proprie regole e procedure, riorganizzare le proprie conoscenze in funzione di nuove esperienze di apprendimento Interagire con l’insegnante e i Relazionarsi in modo positivo con gli altri, Comprendere il significato delle regole
  • 32. 32 Competenze sociali e civiche compagni collaborando positivamente Accettare le regole della vita di gruppo Rispettare le cose proprie ed altrui rispettando le regole condivise, interagendo e collaborando nel gruppo Conoscere e mettere in relazione gli aspetti fisici, ambientali, culturali ed economici di un territorio Conoscere l’importanza della Costituzione e la funzione delle Leggi, il valore dell’uguaglianza e della libertà come partecipazione alla vita sociale. e saperle agire consapevolmente e responsabilmente per facilitare la convivenza civile attraverso il dialogo e il rispetto delle differenze e diversità Collaborare in gruppo e partecipare alla vita scolastica e alla comunità sociale di appartenenza , riconoscendo i diversi ruoli e le responsabilità istituzionali Riconoscere il valore dei principi etici sanciti dalla Costituzione e dalle Carte internazionali e le norme della convivenza civile Spirito di iniziativa e imprenditorialità Manifestare fiducia nelle proprie capacità Conoscere se stesso e le proprie capacità Possedere Conoscere le proprie risorse e le opportunità a disposizione
  • 33. 33 Esprimere in modo adeguato le proprie esigenze Prendere iniziative nel gruppo autocontrollo e imparare a gestirlo nelle diverse attività scolastiche Proporre idee, progetti, percorsi, attività Affrontare con responsabilità situazioni di vita adeguate alla propria età Consapevolezza ed espressione culturale Mostrare interesse per la realtà che lo circonda Comunicare ed esprimere emozioni utilizzando i vari linguaggi Orientarsi nel tempo e nello spazio Utilizzare linguaggi espressivi non verbali (musicale, artistico, motorio …) Orientarsi sulla linea del tempo e utilizzare varie tipi di fonti per organizzare ed esporre conoscenze storiche Orientarsi nello spazio vissuto e rappresentato cogliendo le relazioni tra uomo e ambiente Riconoscere, collocandoli nello spazio e nel tempo, aspetti fondamentali del patrimonio culturale, artistico, storico e ambientale del proprio territorio, dell’Italia, dell’Europa e del mondo Avere consapevolezza del valore culturale ed identitario del territorio, mostrandosi sensibili al problema della sua tutela e valorizzazione Utilizzare linguaggi
  • 34. 34 2) CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA Le competenze chiave di cittadinanza democratica sono state incardinate nella competenza europea di riferimento e gli indicatori riferiti a quest’ambito sono stati formulati facendo capo ai “Traguardi” e al “Profilo” delle Indicazioni Nazionali. CURRICOLO TRASVERSALE delle COMPETENZE CHIAVE e di CITTADINANZA I traguardi trasversali, delineati nel seguente documento, saranno valutati al termine di ciascun ordine di scuola nella Certificazione delle Competenze. Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado IMPARARE AD IMPARARE Acquisire ed interpretare l’informazione Sistemare i dati senso- percettivi mediante l’orientamento in situazioni ed esperienze Classificare, utilizzare e selezionare informazioni Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta espressivi musicali, motori, artistici, mantenendo un atteggiamento di apertura verso la diversità dell’espressione culturale
  • 35. 35 Individuare collegamenti e relazioni quotidiane Rielaborare i propri vissuti attraverso i vari linguaggi Riflettere sul proprio operato Osservare e confrontare Raggruppare e ordinare Dedurre informazioni da documenti di diverso genere secondo lo scopo della ricerca Riflettere sulle procedure utilizzate Cogliere analogie e differenze Elaborare informazioni nei diversi contesti mediante collegamenti di causa, successione, ordine e quantità nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi Valutare l’attendibilità e l’utilità delle informazioni ricevute Riflettere sui propri processi di apprendimento Collegare fenomeni, eventi e concetti diversi appartenenti anche a diversi ambiti disciplinari Leggere e costruire mappe mentali cognitive, associative, di sintesi SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ Risolvere problemi Esplorare la realtà mediante l’uso dei sensi per formulare ipotesi risolutive in contesti concreti Porre e porsi domande sulle situazioni osservate proponendo ipotesi risolutive Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, raccogliendo e valutando dati
  • 36. 36 Progettare Ricostruire/riformulare esperienze vissute Comprendere i dati della realtà Scegliere e utilizzare materiali e strumenti finalizzati alla realizzazione di un compito Formulare problemi partendo dalle situazioni quotidiane Organizzare informazioni e materiali Formulare piani di azioni individualmente e/o in gruppo Confrontare e valutare processi e metodi risolutivi Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio, utilizzando le conoscenze apprese Definire strategie di azione e verificare i risultati raggiunti. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Agire in modo autonomo e responsabile Comunicare Prendere coscienza della propria identità Stabilire rapporti corretti con compagni e adulti Conoscere ruoli e regole degli ambienti quotidiani frequentati Utilizzare la lingua materna e anche i linguaggi non verbali per Organizzare il lavoro in modo autonomo e responsabile Riconoscere il valore e l’importanza delle regole Rispettare gli altri e l’ambiente Interagire in modo pertinente nella Inserirsi in modo consapevole e attivo nella vita sociale scolastica Riconoscere i propri bisogni e quelli altrui Riconoscere e rispettare le diversità attivando atteggiamenti orientati al benessere personale
  • 37. 37 Collaborare e partecipare raccontare esperienze ed esprimere emozioni, bisogni, idee Rispettare le regole base della comunicazione Sentirsi parte di un gruppo condividendo regole e comportamenti corretti Partecipare ai giochi di gruppo nel rispetto dei ruoli Comprendere l’importanza delle principali norme di convivenza civile conversazione Leggere, comprendere e rielaborare messaggi di diverso genere mediante supporti diversi Gestire e risolvere emozioni e conflitti in modo autonomo Valorizzare le proprie capacità lavorando con gli altri Rispettare le principali norme della convivenza civile e sociale Esprimersi in modo significativo in relazione alla funzione e al contesto comunicativo Leggere, comprendere e produrre testi di diverso genere espressi con linguaggio specifico Interagire nel gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive Riconoscere il valore dei principi etici sanciti dalla Costituzione e dalle carte
  • 38. 38 internazionali e le norme della convivenza civile COMPETENZA DIGITALE Utilizzare con spirito critico le tecnologie della società dell’informazione Conoscere le possibilità che i mezzi multimediali offrono come strumento di comunicazione Utilizzare il computer per semplici attività di gioco Usare semplici sistemi di scrittura digitale Utilizzare il computer per reperire informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti comunicative Utilizzare le TIC per ricercare informazioni, comunicare e partecipare a reti comunicative, rispettando le regole della rete Produrre, tramite le TIC, relazioni e presentazioni relative ad argomenti di studio 3) CURRICOLO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI La Scuola ha elaborato un modello comune di progettazione didattica annuale per discipline (scuola primaria e media) che stabilisce delle interrelazioni tra Competenze chiave per l’apprendimento permanente, Traguardi per lo sviluppo delle competenze, Obiettivi di apprendimento, Conoscenze disciplinari, Metodologie, Metodi, criteri e strumenti per la Verifica e Valutazione delle prove orali e scritte. Con questo strumento ci si è proposti di delineare per ciascuna disciplina un percorso unitario in cui gli obiettivi, le metodologie, i contenuti e le attività sono
  • 39. 39 formulati a spirale, cioè presentati e riproposti in fasi successive di continuo ampliamento e arricchimento. I percorsi formativi sono delineati all'interno di specifiche Unità di apprendimento che ogni singolo docente, nel rispetto della libertà d'insegnamento, attua nella propria classe facendo attenzione alle esigenze e ai tempi di apprendimento degli alunni. Nelle Progettazioni annuali sono altresì previsti degli esempi di compiti significativi che, se portati a termine dagli alunni con autonomia e responsabilità, mostrano l’agire competente sia in ambito disciplinare che trasversale. Nel lavoro didattico, i docenti hanno cura di valorizzare l’esperienza e la motivazione dei ragazzi. Le conoscenze, le abilità sono sempre orientate al raggiungimento delle competenze degli alunni cioè alla capacità di applicare quanto essi hanno acquisito nel lavoro intellettuale e operativo a scuola, nella realtà che li circonda. I docenti inoltre nella trattazione degli argomenti finalizzano l’apprendimento anche ad esperienze di produzione. Il numero delle UU.AA. è stabilito dal docente della singola disciplina in base ai bisogni formativi del gruppo classe rilevati durante il periodo dell’accoglienza non solo attraverso i test per stabilire le competenze in ingresso, ma anche grazie all’osservazione e all’ascolto attento in situazione dei singoli alunni. Le metodologie e le strategie L’Istituto comprensivo “Massari - Galilei” privilegia il metodo laboratoriale sin dai primi anni. Nella nostra Scuola dell’Infanzia infatti alla pratica delle attività in piccoli gruppi a cui si affiancano le esperienze multisensoriali con approccio ludico, attività che sono il momento di formazione propedeutico a qualunque apprendimento e allo sviluppo delle abilità cognitive trasversali quali la percezione, l’osservazione, l’orientamento spazio -temporale, la lateralizzazione e il senso del ritmo. Il
  • 40. 40 riferimento alla pratica del gioco è una scelta da proporre anche più avanti nella vita scolastica, il definire cioè sempre contesti didattici all’interno dei quali l’apprendere sia una esperienza piacevole e gratificante. In tutte le nostre classi sia della Primaria che delle media viene data rilevanza al metodo induttivo che va dal particolare al generale, dall’osservazione diretta ai concetti, dall’esperienza alla teoria. La scelta didattica fondamentale è quella del laboratorio come pratica innovativa all’interno delle unità di apprendimento, ma a questa si affianca anche l’approccio frontale scelto deliberatamente dall’insegnante quando egli ritiene che sia opportuno in un particolare momento del processo d’apprendimento dell’intera classe. Anche l’uso dei nuovi strumenti tecnologici entra potentemente nelle strategie didattiche. L’accertamento delle competenze in ingresso Attraverso test appositamente predisposti dalla Scuola, i docenti accertano le conoscenze e le competenze preesistenti negli alunni di prima media, come prerequisiti di ingresso dell’anno scolastico. Le prove d’ingresso per i ragazzi che frequenteranno la Prima media, sono concordate con i docenti della primaria proprio in virtù della continuità formativa tra le scuole. D’altra parte l’elaborazione di un curricolo verticale viene agevolato da una simile pratica. Tale accertamento preliminare permetterà di individuare soprattutto gli alunni particolarmente deboli nelle strumentalità di base per impostare da subito una personalizzazione dell’intervento didattico. Una particolare attenzione viene data ai disturbi specifici dell’apprendimento quali la disgrafia, dislessia, discalculia e soprattutto ADHD di iperattività per le quali la scuola si attiene alle più recenti disposizioni ministeriali ed ha già attivato un corso di formazione aperto a docenti e genitori.
  • 41. 41 L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata in uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: disabilità, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Per permettere agli alunni che presentano queste tipologie di difficoltà e svantaggio di avere un pieno ed effettivo accesso agli apprendimenti, sono organizzati percorsi individualizzati e personalizzati. Una personalizzazione intesa come riconoscimento delle differenze individuali e diversificazione delle mete formative volte a favorire la promozione delle potenzialità. Il presupposto da cui partiamo è di considerare gli alunni come esseri unici, ponendoci nell’ottica di valorizzare le differenze, pensando ad esse come ad una risorsa. La scuola, avvalendosi della collaborazione di figure professionali competenti presenti nel territorio in una logica di raccordo e interazione, elabora un Piano Annuale per l’inclusività (PAI). Nel corso dell’anno i gruppi di lavoro per l’integrazione (GLHI) e l’inclusione (GLI) scolastica si incontrano per concordare e monitorare il percorso di integrazione/inclusione di ciascun alunno rientrante nel piano. Nel corso degli incontri si condividono tre importanti strumenti di documentazioni: Il Profilo dinamico-funzionale il P.E.I. (Piano educativo individualizzato) PdP (Piano didattico personalizzato) Il team di insegnamento, ove ci sia la necessità è arricchito dalla presenza di insegnanti specializzati che collaborano con i colleghi delle diverse discipline e sono
  • 42. 42 corresponsabili dell’andamento complessivo dell’attività didattica. I docenti specializzati costituiscono una risorsa qualificata importante che offre all’intera classe le sue competenze tecnico-specialistiche, per un maggiore supporto nell’adozione di strategie/metodologie di gestione delle classi e per la rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola. L’Ente locale, ove necessiti, collabora con la scuola mediante l’assegnazione di educatori che coadiuvano i docenti nel progetto di integrazione scolastica, intervenendo soprattutto a favore di alunni con disturbi evolutivi specifici o affetti da ADHD. Per gli alunni con Disturbi Specifici di apprendimento (disgrafia, discalculia, dislessia) la scuola, come previsto dalla normativa vigente, predispone nel Piano didattico personalizzato per ciascun alunno, interventi atti a contenere e prevenire gli effetti negativi del disturbo, utilizzando strumenti compensativi e adottando misure dispensative. LA VALUTAZIONE La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Essa concorre, con la sua finalità formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle criticità di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente. L’asse portante della valutazione sarà il processo formativo di cui ogni alunno si farà protagonista ed è a questo processo che sarà funzionale l’acquisizione di conoscenze e abilità. Gli elementi che concorrono a tale tipo di valutazione sono: il comportamento (rispetto delle regole, corrette dinamiche
  • 43. 43 relazionali, senso di responsabilità), la partecipazione alle attività didattiche e progettuali della scuola, l’impegno, i progressi rispetto alla situazione di partenza, gli obiettivi raggiunti nell’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze, secondo gli indicatori disciplinari stabiliti nei curricoli disciplinari di Istituto, l’utilizzo di un metodo di lavoro proficuo. In definitiva la valutazione deve fornire informazioni sui risultati, deve avere funzioni di diagnosi o di bilancio, di orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, di uso formativo dell’errore e dell’insuccesso. Nel quadro di un’offerta formativa molto varia che prevede momenti e strategie di recupero, è chiaro che la ripetenza assume carattere di eccezionalità. Essa, nel caso di particolari e documentabili motivazioni (gravi insufficienze nelle discipline, comportamento non adeguato, scarsa partecipazione all’attività didattica curricolare e alle iniziative integrative progettate e deliberate dal C. di classe, frequenza saltuaria) dovrà avere un carattere di recupero nel quale dovrà essere coinvolta la famiglia. La valutazione si esprime con un voto numerico per tutte le materie eccetto che per Religione, disciplina nella quale la valutazione è espressa da un giudizio. Per l’ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato conclusivo del I ciclo di Istruzione, gli alunni dovranno conseguire la sufficienza in tutte le materie, compreso il voto di condotta. In sede d’esame finale, agli alunni particolarmente meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10 decimi, potrà essere assegnata la lode dalla commissione che deciderà all’unanimità. Il processo di valutazione è articolato attraverso il seguente iter: Valutazione iniziale: prima di iniziare un’attività gli insegnanti verificano le conoscenze, le abilità, le competenze già possedute dalla classe e dai singoli
  • 44. 44 alunni, per poi programmare l’attività e proporre nuovi percorsi di apprendimento. Valutazione intermedia: valuta in itinere l’efficacia della mediazione didattica prevista in sede progettuale e il conseguimento dei risultati attesi in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze. Valutazione finale: si effettua al termine del primo e secondo quadrimestre per certificare il conseguimento degli obiettivi di apprendimento disciplinari, per verificare il raggiungimento dei traguardi di competenza disciplinari e trasversali, per formulare il giudizio di maturazione globale raggiunto dall’alunno in rapporto alla situazione di partenza e agli obiettivi individuati. L’orientamento La nostra scuola nel suo complesso sistema di Istituto comprensivo dà particolare importanza, soprattutto nella scuola media, definita “orientativa” per eccellenza, allo sviluppo dell’abilità di scegliere e progettare. Orientarsi verso una scuola Secondaria di secondo grado diviene ogni anno più difficile per i preadolescenti. La scelta della scuola superiore da frequentare mette in ansia famiglie e alunni già alla fine della seconda media. I ragazzi sono oggi sottoposti ad una molteplicità di opzioni in ogni campo della vita reale. Talvolta i genitori hanno una fiducia illimitata nella loro capacità di scegliere autonomamente e in nome della libertà non forniscono loro strumenti per orientarsi; inoltre le difficoltà che tutti i ragazzi preadolescenti hanno nel definire una precisa identità, nella quale le qualità si mescolino alle aspirazioni, rendono oltremodo difficile per le famiglie e per i ragazzi stessi operare delle scelte. Capita spesso che le decisioni non siano la sintesi finale
  • 45. 45 di competenze maturate dai ragazzi e di analisi di contesto realizzate dai genitori, ma siano invece solo il “minor male possibile”. L’assenza di un progetto personale e di desideri per il proprio futuro sono il limite di queste “scelte”. La scuola intende quindi iniziare un percorso formativo trasversale a tutte le discipline che abbia come obiettivo non la scelta della scuola superiore, bensì lo sviluppo della competenza progettuale. Per competenza progettuale si intende la capacità di analizzare e riflettere sulle proprie competenze e attitudini, per perseguire con tenacia dei chiari obiettivi di vita. Saper progettare risulta essere uno degli obiettivi principali di alcune discipline quali la “Tecnologia” e “Arte e Immagine”, poiché qui i ragazzi devono esaminare le risorse che possiedono, osservare realtà varie, classificare materiali, calcolare ed infine realizzare un prodotto che sia soddisfacente soprattutto per chi lo realizza. In realtà nel percorso essi hanno da scegliere, per realizzare un prodotto, molte più volte di quanto si richieda loro in altre discipline dove talvolta basta riprodurre. Una maggiore attenzione a questo processo da parte dei docenti e una profonda consapevolizzazione dei passaggi da parte degli alunni aiuta lo sviluppo delle abilità richieste per operare delle scelte in qualunque campo.
  • 46. 46 I CAMPI PROGETTUALI DELL’ AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA La continuità Accogliere bambini e ragazzi a scuola è il primo passo per aiutarli a crescere, a ricercare e consolidare la loro identità di formazione. L’accoglienza, progettata in relazione alle diverse esigenze di chi viene accolto, si realizza attraverso modalità organizzative e strategie educative finalizzate ad aiutare gli alunni a conoscere il nuovo ambiente e ad orientarsi, ad assicurare continuità alle storie individuali valorizzando le esperienze precedenti, a costruire una rete di relazioni e significati da condividere. Il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro viene favorito da specifiche iniziative: progettazione di brevi unità didattiche con bambini della scuola dell’infanzia e primaria progettazione e realizzazione di attività di continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado per specifici progetti, come ad esempio: laboratori musicali, attività di animazione alla lettura, mercatini di solidarietà, Settimana Scientifica incontri e visite di alunni e genitori per conoscere gli ambienti scolastici e i docenti del nuovo ordine di scuola; la scuola secondaria di primo grado offre altresì “giornate di vita” nella scuola media per gli alunni di quinta elementare costruzione e realizzazione di curricoli verticali
  • 47. 47 incontro tra insegnanti per scambi di informazioni sugli alunni iscritti La dispersione e il disagio L’istituto comprensivo Massari – Galilei ha gran cura degli alunni a rischio dispersione e di quelli in forte disagio socio culturale. Partecipa al Bando di Concorso indetto dall’ USR ambito territoriale provincia di Bari per il recupero della dispersione del disagio con un progetto che prevede laboratori di recupero da attuarsi sia di mattino che di pomeriggio. I ragazzi coinvolti sono segnalati dai Consigli di classe e organizzati in piccoli gruppi di classe e di interclasse meridiani e antimeridiani. Questi gruppi lavorano con un docente nel recupero delle abilità di base in modo laboratoriale, al fine di rafforzare la loro autostima oltre che le loro competenze. Non si tratta di aiutare i ragazzi a svolgere i compiti, ma di operare un intervento pedagogico prima che cognitivo che sviluppi in loro un “affetto” verso la scuola e li distolga, in qualche modo e in qualche caso specifico, anche da altre attività meno formative. Il lavoro più grosso si opera nell’ambito linguistico e in matematica, ma si interviene anche con laboratori di manualità e scienze motorie fin dalla scuola primaria. La musica, il cinema e il teatro Grande spazio hanno presso di noi le esperienze musicali. La musica è considerata linguaggio imprescindibile per la formazione globale dei ragazzi e a questo proposito riceve una attenzione particolare da parte dell’intera istituzione. La Festa dell’accoglienza che si svolge ogni anno nella scuola media, è una manifestazione musicale e teatrale, a cui sono chiamati a partecipare tutti gli alunni come accade
  • 48. 48 anche con i frequenti spettacoli musicali organizzati dalla “Orchestra” del corso musicale. Anche la scuola dell’infanzia si attiva per effettuare iniziative di animazione con i più piccoli di cui essi siano protagonisti a tutti gli effetti. La Primaria attua laboratori. La secondaria mette in campo cineforum tematici aperti a tutti gli alunni e anche ai loro genitori oltre alle attività teatrali inserite nel curricolo di cui si fa la manifestazione in genere alla fine dell’anno scolastico. Le classi della scuola media sono spesso coinvolte in spettacoli teatrali e cinematografici mattutini proposti da associazioni e cooperative operanti sul territorio quali il KISMET Opera e il “Nuovo Fantarca” e svolgono attività laboratoriali con le stesse. Le lingue comunitarie “La conoscenza delle lingue apre le porte del mondo”. Per questo nella nostra scuola ha ormai una tradizione pluriennale il Progetto Smile: si parte dall’analisi di un testo in lingua inglese e francese, per andare alla visione di uno spettacolo teatrale con attori di madre lingua e finire con un workshop che coinvolge a gruppi tutti i ragazzi i quali conversano sull’argomento della commedia con gli stessi attori. Il corso di latino Nelle due sedi della nostra scuola media infine si svolgono regolarmente corsi di lingua latina per gli alunni delle terze classi; i corsi sono fortemente integrati con lo studio accurato della sintassi italiana di cui i nostri alunni acquisiscono conoscenza approfondita fin dalla seconda media.
  • 49. 49 Il giornalismo Il giornalismo è un campo attraente e di grande importanza formativa nel quale la nostra scuola non ha mai cessato di impegnarsi. Il Giornalino ”A modo nostro” è una tradizione che ha oggi anche un formato on line per il quale lavorano gruppi di ragazzi di scuola media. Il lavoro di redazione e d’impaginazione porta i ragazzi a responsabilizzarsi e a migliorare le loro competenze linguistiche oltre che ampliare la abilità sociali grazie al lavoro di gruppo al quale sono chiamati. Le attività sportive La consapevolezza corporea, la lateralizzazione, il senso del ritmo, prerequisiti indispensabili per leggere e scrivere, procedono da un corretto sviluppo del nostro fisico; l’acquisizione delle regole del vivere sociale e la loro interiorizzazione passano attraverso il gioco, soprattutto quello sportivo, è per questo che lo sport, il linguaggio e l’intelligenza corporea hanno presso la nostra scuola uno spazio di rilievo. E’ per questo motivo che la scuola offre a tutti gli alunni la possibilità di frequentare corsi sportivi pomeridiani di diverse discipline ed ha gran cura che le scienze motorie non siano “ricreazione” ma formazione. Le attività vengono svolte da associazioni sportive con le quali l’Istituto ha stipulato convenzioni. La nostra scuola media organizza anche attività formative in collaborazione con il CONI. La manualità Nel perseguire la formazione globale dei ragazzi, il nostro istituto non trascura la operatività, esperienza mai disgiunta dai processi cognitivi, coerentemente con le
  • 50. 50 scelte della didattica laboratoriale. In ogni modo, nella scelta dei campi di ampliamento della nostra offerta formativa, dedichiamo uno spazio specifico ad attività di costruzione con materiale povero e di riciclo. L’esercizio della manualità, in questo caso, è collegato allo sviluppo della competenza progettuale, che sicuramente, per alcuni dei nostri alunni, risulta essere un percorso più adeguato alle personali attitudini. La cultura scientifica E’ ormai tradizione della nostra scuola partecipare alle Olimpiadi della Matematica e sperare di formare piccoli scienziati curiosi e creativi: il nostro Istituto pertanto, si adopera sin dalla scuola primaria di stimolare interesse per l’ambito matematico- scientifico. Le classi della scuola elementare sviluppano percorsi di studio e approfondimento intorno alla responsabilità sociale di ciascuno di noi nei confronti del suo mondo, attraverso anche la conoscenza di situazioni specifiche di degrado cittadino. Nella scuola secondaria il nostro sforzo è orientato nella direzione della formazione di una cittadinanza attiva, per cui si opera in concerto col Dipartimento prevenzione della ASL per la prevenzione al fumo e nella scelta dei corretti stili di vita, si partecipa ad iniziative benefiche di vari Enti e Associazioni per aiutare la ricerca scientifica in campi specifici.Spesso le nostre classi sono coinvolte in progetti specifici, come quello di “Un Rover su Marte”, in collaborazione con l’IBM, esperienze che stimolano l’interesse per le attività scientifiche, pur proponendosi sotto forma di gioco.
  • 51. 51 LE ESPERIENZE CARATTERIZZANTI I concerti e i workshop musicali L’Istituto comprensivo Massari - Galilei offre al territorio del quartiere alcune iniziative culturali di spessore, quali i concerti di orchestre di grande tradizione della nostra città. Ospitiamo ormai da due anni nell’auditorium della sede direzionale concerti pomeridiani dell’Orchestra Sinfonica Provinciale, del Conservatorio di Musica “N. Piccinni” e della “Jazz Studio Orchestra” per i genitori dei nostri alunni e per la cittadinanza intera. Sono eventi gratuiti che rispondono ai bisogni di un territorio di semiperiferia tagliato fuori spesso dai grandi flussi di iniziative culturali che si muovono normalmente nel centro della città, nonostante gli sforzi notevoli di decentramento dell’amministrazione comunale di questi ultimi anni. Anche gli incontri con nomi prestigiosi della musica italiana ed estera sono organizzati frequentemente nella nostra scuola: indirizzati di mattina agli alunni, sono invece completamente aperti agli adulti del quartiere di pomeriggio. Lentamente questo tipo di esperienza è divenuto una parte caratterizzante dell’identità della nostra scuola che si vuole porre sempre più come polo culturale ed agenzia formativa per tutto il territorio circostante. Tullio De Piscopo in un workshop con i nostri alunni
  • 52. 52 La Settimana Scientifica Una attività didattica caratterizzante e fortemente formativa per l’ampliamento delle competenze scientifiche, è “La settimana scientifica”. Essa è una manifestazione che mette in campo molte competenze professionali, ma soprattutto coinvolge tutti i ragazzi di terza media e quelli della scuola elementare. E’ una settimana in cui gli alunni sono chiamati a presentare esperimenti e invenzioni ad un pubblico infantile ed adulto, attraverso modellini realizzati a scuola. Una settimana che viene preparata in largo anticipo poiché più che il prodotto è importante il percorso che gli alunni compiono nella conoscenza di procedure e pratiche scientifiche per riuscire poi ad esporre, con competenza e sicurezza, gli esperimenti e le fasi di ricerca che hanno portato ad alcune scoperte. Durante la Settimana scientifica si espone quindi anche il risultato di un accurato lavoro manuale tecnologico, infatti i modellini esposti sono interamente frutto del lavoro dei ragazzi durante le ore di Tecnologia insieme a quelli di Arte e Immagine.
  • 53. 53 LE SCELTE ORGANIZZATIVE Il Calendario scolastico 2014-2015 Inizio lezioni: 16 settembre 2014 Vacanze natalizie: dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 Vacanze pasquali: dal2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 25 aprile 1 e 2 maggio 2015 2 giugno 2015 Altre festività Festività di Ognissanti: 1 novembre 2015 Carnevale: 16 e 17 febbraio 2015 Festa del Patrono della città di Bari: 8 maggio Termine delle lezioni: 9 giugno 2014 per le scuole dell'obbligo 28 giugno per la Scuola dell'Infanzia
  • 54. 54 Orario delle lezioni e orario di servizio dei docenti Gli orari delle lezioni sono stabiliti all'inizio dell'anno tenendo conto della distribuzione equilibrata delle discipline nel corso della settimana. L'orario dei docenti è uno strumento per la didattica funzionale al servizio scolastico rivolto agli alunni. Esso comprende, nella scuola primaria, un incontro settimanale per la programmazione didattica degli interventi formativi. Per tutti i docenti sono inoltre previsti incontri di raccordo didattico e organizzativo, a diversi livelli, che sono calendarizzati nel Piano annuale delle attività deliberato dal Collegio dei docenti. I criteri di formazione delle classi La nostra scuola pone una grande cura nella formazione dei gruppi classe seguendo criteri che sono stabiliti dal Consiglio d’Istituto su suggerimento del Collegio docenti. I criteri sono i seguenti: omogeneità tra le classi eterogeneità di livelli all'interno del gruppo classe possibilità di raggruppare, in numero limitato, alunni provenienti dalla stessa classe o scuola, in base alle richieste dei genitori inserimento su richiesta di alunni in corsi frequentati da fratelli/sorelle maggiori nell’ultimo triennio cambio di corso per l’alunno ripetente, su richiesta dei genitori, compatibilmente alle esigenze della scuola. Tale operazione viene preceduta da una prima analisi dell'alunno attraverso:
  • 55. 55 incontri con i docenti della Scuola Primaria di provenienza che offrono preziosi suggerimenti per un’adeguata formazione delle classi; ricognizione attenta del fascicolo personale proveniente dalla stessa Scuola Primaria. Nei casi specifici di alunni particolarmente problematici vengono chieste informazioni anche agli enti assistenziali, se presenti. I libri di testo Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche i parametri fondamentali sono : la validità didattica la funzionalità educativa la praticità d'uso la rispondenza ai bisogni dell'utenza e alle normative ministeriali. I Consigli di classe sono tenuti ad adottare misure e accorgimenti idonei per evitare sovraccarichi nel peso degli zaini. Comodato d'uso La difficile situazione economica in cui versiamo a livello nazionale si ripercuote sulle famiglie e sui nostri alunni e nell’ottica della solidarietà il nostro Istituto ha accolto e attivato, come da disposizione comunale, il servizio di Comodato d’Uso dei libri di testo per l’anno scolastico 2014/2015.
  • 56. 56 Si è insediata una Commissione per coordinare le procedure per l’erogazione del Comodato, formulando un regolamento da sottoporre ai genitori afferenti a tale servizio, dopo l’approvazione del Consiglio di Istituto e ha individuato gli aventi diritto valutando le richieste fatte al Comune tramite scuola e sulla cui base lo stesso Comune ha stanziato dei fondi per l’attivazione del suddetto servizio. La nostra scuola ha soddisfatto la richiesta delle famiglie aventi diritto al prestito libri e di diverse altre che, pur non avendo effettuato domanda al Comune, attualmente vivono situazioni di disagio per la perdita del posto di lavoro e hanno chiesto aiuto alla scuola, che si è prodigata affinché tutti gli alunni siano messi in condizione di poter espletare il proprio diritto-dovere di studio. Sono stati utilizzati alcuni criteri: in caso di parità di reddito si valuterà il numero dei figli in età scolare e la migliore valutazione scolastica dell’alunno nell’anno precedente; i fratelli frequentanti la stessa classe o classi parallele riceveranno una unica copia dei testi laddove l’adozione coincida; gli alunni ripetenti non avranno diritto al servizio, salvo variazioni nella dotazione libraria, previa domanda; I docenti incaricati si sono preoccupati della distribuzione e si occuperanno del ritiro dei testi entro la conclusione dell’anno scolastico, verificando lo stato di conservazione dei testi. Rapporti con le famiglie I genitori possono incontrare gli insegnanti della secondaria in orario antimeridiano, durante un'ora definita dai docenti interessati o concordare un appuntamento, se necessario. Sono previsti inoltre incontri pomeridiani con le
  • 57. 57 famiglie, anche in occasione della consegna delle schede di valutazione e quadrimestrali. Si prevedono ancora: informazioni tempestive, anche a mezzo telefono, per le situazioni d'urgenza, sull'andamento scolastico dei figli accesso alla documentazione nelle forme previste dalla legge colloqui con il Dirigente Scolastico, che riceve tutti i giorni della settimana, in entrambe le sedi, previo appuntamento comunicazione delle linee programmatiche e degli interventi didattici in occasione dell’Assemblea che precede l’elezione dei rappresentanti dei genitori incontri con i rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe
  • 58. 58 Collaboratori del Dirigente: Francesca Ciliberti Agnese Pennelli Organigramma funzionale Dirigente Scolastico: Francesco Lorusso Coordinatori sezioni scuola primaria Sezione A Cucciolla Sezione B Rausa Sezione C Sgobba Sezione D Ladisa Coordinatori classi scuola primaria 1A Ditanno 2A Gisonda 3A Pinto 4A Russo 5A Tagliafichi 1B Carella 2B Milillo 3B Esposito 4B Silvestri 5B Monteleone Referenti di plesso Giuseppina Di Tanno (Montello) Angela Gentile (Galilei)
  • 59. 59 Coordinatori classi scuola Secondaria I grado 1 A Trotta Celeste 1B De Vivo Castello 1 D Greco F. Giulitto 1 F Mizzi Barbera 1 G Gentile Fazio 1 H Ciliberti 2A Altomare Lippolis 2 B Potente Gattagrisi 2 D Iacobone Piccininni 2 F Fanelli Maggio 2 G Desiderato Stella 2 H Giordano Marra 3 A Pupillo Amoruso 1 E Stramaglia Ruggeri 3 D Pennelli Rizzi 3 F Pascazio Cazzorla 3 G Sabatino Mara 3 H Fiorentino Greco A. Funzioni Strumentali al Piano dell'Offerta Formativa Multimedialità e comunicazione, gestione sito web: Lucia Amoruso Continuità, accoglienza, orientamento: Elisabetta Fiorentino Coordinamento attività degli interventi e i servizi per gli studenti: Antonella Celeste Coordinamento del Piano dell’Offerta Formativa: Anna Rita Iacobone Organizzazione manifestazioni musicali e teatrali: Rocco Caponio
  • 60. 60 Le altre figure di sistema Responsabili per la sicurezza sul lavoro Pennelli, Gentile, Di Tanno Comitato di valutazione degli insegnanti Coluccia, Pinto, Silvestri, Trotta Supplenti: Fiorentino, Potente Membri Commissione elettorale Amoruso Tiziana, Ruggieri Commissione libri in comodato d'uso Traversa, Potente, Greco A. Responsabili alunni con BES Celeste, Palma Referenti Legalità, Benessere, Territorio Sabatino, Milillo Referenti Visite guidate e Viaggi di istruzione Gattagrisi, Fiorentino, Esposito Referenti Cinema e Teatro Traversa, Fiorentino, Ventura Referenti Educazione alla Salute e Ambiente Greco F., Mizzi Responsabili laboratori scientifici Potente, Mizzi, Carella Responsabili laboratori informatici Pupillo, Gentile, Di Tanno Responsabili biblioteca Traversa, Tagliafichi Segretario del Collegio Traversa
  • 61. 61 Coordinatori dei Dipartimenti disciplinari Lettere Iacobone, Silvestri Lingue straniere Lippolis, Pinto Matematica, Scienze, Tecnologia Greco F. Musica Giordano Arte e Immagine Stella Educazione fisica Cazzorla Religione Marra Insegnanti specializzati Celeste Gruppi di lavoro Autovalutazione di istituto Gentile, Greco F., Trotta, Di Tanno, Pinto, Amoruso T. GLHI (Gruppo di Lavoro per l’Handicap d’Istituto) Dott.ssa Grimaldi, Cucciolla, Mizzi, Ricciardelli, Palma, Celeste, Ditanno, Trotta, Giulitto, Gattagrisi GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) Amoruso T., Altomare, Celeste, Gattagrisi, Giulitto, Mizzi, Palma, Piccininni, Ricciardelli, Zuccaro, Trotta
  • 62. 62
  • 63. 63
  • 64. 64
  • 65. 65
  • 66. 66
  • 67. 67
  • 68. 68 Scheda riepilogativa dei progetti TITOLO PROGETTO IN SINTESI “Scacchi a scuola” Laboratorio di scacchi, anche finalizzato alla selezione delle squadre per i Campionati Studenteschi “Le emozioni del corpo” Laboratorio di danza “A modo nostro” Redazione collettiva del giornalino d’istituto. “Sveglia il gusto, scegli il cibo giusto” Progetto di educazione alimentare, finalizzato alla partecipazione al Concorso “La Scuola per EXPO Milano 2015- Nutrire il pianeta, Energia per la vita” “SMILE”. Il teatro a scuola Il teatro a scuola con attori madrelingua inglese e francese A scuola di Triathlon Lezioni per l’apprendimento della pratica sportiva e partecipazione a gare d’Istituto o extrascolastiche Preveniamo lo svantaggio Recupero/ rafforzamento strumentalità di base in italiano e matematica Con la luce per la vita Celebriamo la XXV Settimana Nazionale della Cultura Scientifica e Tecnologica. Concorso fotografico “Scatti di luce Concorso di fotografia abbinato al tema della Settimana Scientifica “Con la luce per la vita” “Laboratorio di Latino” Conoscere il latino: una lingua “morta”, ma viva nei linguaggi settoriali e nella “lingua di superstrato”. Comodato d’uso Fornitura libri di testo agli aventi diritto “I film in tasca-Fare cinema ed educazione all’immagine Adesione al Progetto organizzato dalla soc. coop. “Nuovo Fantarca” all’interno del CHILDREN’S FILM
  • 69. 69 attraverso l’uso creativo del cellulare” FIRST, in rete con la Scuola Secondaria I grado “T. Fiore” di Bari Impariamo a suonare Continuità e orientamento. Avviare i bambini/e delle classi quarte e quinte della scuola Primaria alla scoperta di alcuni strumenti musicali. “Chi ben comincia…” Laboratori musicali per la scuola dell’Infanzia e le classi prime, seconde e terze della primaria “Cantacoro” Coro scolastico degli alunni della scuola Primaria Kangourou Potenziamento in matematica Campionati studenteschi Attività sportive in collaborazione con il CONI Stiamo arrivando Continuità scuola dell’Infanzia- scuola Primaria C’era una volta Percorsi di cittadinanza agita rivolti agli alunni delle classi terze della scuola primaria Se verrà la guerra Percorsi di educazione alla pace finalizzati alla realizzazione di un Recital in memoria del centenario della Prima Guerra Mondiale Attività di doposcuola Studio assistito nel piccolo gruppo per alunni/e con scarsa autonomia nello studio domestico per svantaggio socioculturale o linguistico
  • 70. 70 Indice L’Istituto Comprensivo “Massari – Galilei” p. 2 Il Contesto p. 3 Le Nostre Scuole p. 6 Il Sistema Scuola p. 10 Le Finalità educative p. 14 Le Scelte progettuali e didattiche p. 16 Le Scelte didattiche nel Curricolo p. 22 L’Integrazione e l’Inclusione p. 41 La Valutazione p. 42 L’Orientamento p. 44 I Campi progettuali dell’ampliamento dell’Offerta Formativa p. 46 Le esperienze caratterizzanti p. 51 Le scelte organizzative p. 54 Ampliamento dell’Offerta Formativa p. 63 Scheda riepilogativa dei progetti p. 69