1. NOVEMBRE 2005
CUCINA NATURALE
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Alcune consuetudini dei tempi
andati avevano forse le loro mo-
tivazioni! In una cultura in cui,
a parte nelle zone costiere, l’uso
degli acidi grassi omega 3, pro-
venienti soprattutto dai pesci,
era sicuramente ridotto, l’invito
religioso a nutrirsi con almeno
una porzione di pesce alla setti-
mana consentiva di migliorare e
ottimizzare la crescita, lo svilup-
po e il coordinamento motorio
dei giovani, determinando dei
vantaggi sia sulla parte psichica
sia sulla parte fisica e motoria.
Il cibo che cura
Nei mesi appena passati un intero nu-
mero del Journal of Allergy and Clinical
Immunology è stato dedicato alle inter-
ferenze dietetiche e nutrizionali sul si-
stema immunitario e sullo sviluppo o il
controllo delle forme allergiche.
A testimonianza di un rinnovato impe-
gno a capire in modo più semplice l’ori-
gine delle malattie e a trovare dei mez-
zi di cura più naturali, come appunto
l’alimentazione, dei recentissimi studi
americani (presentati sul numero di
maggio di Pediatrics) hanno riproposto
l’importanza di alcuni acidi grassi per il
trattamento e la cura dei disturbi del
coordinamento nell’età dello sviluppo.
I ragazzi con questo disturbo hanno un
normalissimo quoziente di intelligenza
(QI), ma una bassissima capacità di ef-
fettuare e superare dei test di coordi-
namento motorio. Spesso i ragazzi con
questo tipo di problema sono anche
iperattivi o con deficit di attenzione,
tanto che, nel campione studiato, il
31% dei ragazzi aveva anche questo
tipo di problema. Dopo tre mesi di trat-
tamento con un interessante mix di
acidi omega 3 e omega 6 (il gruppo di
controllo riceveva invece delle capsule
abitudini a tavola
di olio di oliva), le capacità motorie era-
no cresciute negli uni e negli altri, ma
le capacità di lettura, di espressione e
il deficit di attenzione erano nettamente
e significativamente migliorati nel grup-
po che assumeva il mix di omega 3 e 6.
L’attenzione dietetica
La composizione utilizzata nell’esperi-
mento (derivata per l’80% da olio di pe-
sce, e per il 20% da olio di repunzia o
evening primrose oil) portava ad assu-
mere giornalmente 800 mg di olio (com-
posto per il 70% da
EPA, per il 21% da DHA,
per l’8% di acido gam-
malinoleico e per l’1%
da vitamina E).
In un’alimentazione mol-
to ricca di grassi anima-
li (carne e formaggi),
ma soprattutto di gras-
si vegetali transidrogenati (come i grassi
idrogenati vegetali delle merendine) que-
sti rapporti tra acidi grassi non sono cer-
to rispettati, mentre per chi mangia abi-
tualmente molta frutta e verdura, semi
oleosi di diversa provenienza, e pesce in
abbondanza, il giusto apporto di queste
sostanze può essere raggiunto anche
con la semplice attenzione dietetica.
L’innata saggezza
Non possiamo fare finta di ignorare che
una alimentazione adeguata sia in gra-
do di promuovere un corretto sviluppo
dell’individuo controbilanciando molti
degli effetti dannosi e patologici che
l’attuale alimentazione occidentale,
spesso innaturale, determina. L’uomo
si è evoluto nel corso di centinaia di mi-
gliaia di anni avendo a disposizione i
prodotti dell’acqua e della terra, e non
certo quelli della chimica, né tantome-
no quelli derivati dall’ingegneria geneti-
ca. Sappiamo che gli oli di pesce svol-
gono un’importante azione di controllo
sia nelle patologie cardiovascolari, sia
nei disturbi dell’umore garantendo
un’importante azione antidepressiva.
L’utilizzazione del pesce nell’alimenta-
zione si riscopre neces-
saria e utile per salva-
guardare non solo lo
sviluppo dei bambini,
ma anche la salute de-
gli adulti.
Ed è importante ricono-
scere che molte “rego-
le benedette” che ogni
religione ha impartito nei secoli ai suoi
seguaci - il venerdì di magro, le giorna-
te kosher, i periodi di Ramadan, l’asti-
nenza quaresimale, solo per fare alcu-
ni esempi - contengono motivazioni di
tipo salutistico che consentono un mi-
gliore sviluppo psichico e fisico delle
persone che le seguono, e che se il
venerdì di magro è fatto il giovedì, o
meglio ancora in altri due o tre giorni
della settimana, gli effetti saranno an-
che maggiori.
*
di ATTILIO SPECIANI
*
Immunologo, responsabile del sito
www.eurosalus.com
IL PUNTO
A TAVOLA SI CONSUMANO DA TEMPI IMMEMORI
ABITUDINI DI CUI SPESSO SI SOTTOVALUTA
L’IMPORTANZA PER LA SALUTE E LA QUALITÀ DELLA
VITA. PRENDERE COSCIENZA DI QUESTE ABITUDINI,
VUOL DIRE NON RISCHIARE DI ABBANDONARLE E
COMPRENDERE FINO IN FONDO QUANTO IL CIBO
POSSA INFLUIRE SUL BENESSERE DELL’ORGANISMO
Vecchie e sane
Non si può
ignorare che il
giusto sviluppo
di un individuo e la prevenzione
di disturbi e patologie,
dipenda anche da una
corretta alimentazione
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