2. S T O R I A
Neolitico, età della pietra: tribù nomade che caccia e si nutre di bacche e
semi commestibili che trova lungo il cammino.
Fine età della pietra: Homo sapiens sapiens passa dalla raccolta alla
coltivazione prima eliminando le piante nocive e poi scegliendo le piante,
le tribù diventano sedentarie formando le varie civiltà.
5000 anni dopo: invenzione dell’aratro in Mesopotamia che permetteva
l’ossigenazione e assorbimento del terreno.
Antica Roma: bruciatura dell’erba (la cenere arricchiva il terreno di sali
minerali)e maggese (periodo di riposo del terreno)
3. AGRICOLTURA
TIPO INDUSTRIALE O
INTENSIVA
Le pratiche agricole intensive e
l'uso massiccio dei fertilizzanti
hanno determinato la scomparsa
di strato attivo o suolo coltivabile;
la natura impiega per ricostruirlo
circa 500 anni.
TIPO BIOLOGICA
L’agricoltura biologica tiene
conto del rispetto dell’ambiente e
dei naturali ritmi stagionali delle
varie colture.
4. Prodotti fuori stagione
Ogni frutto o verdura ha la propria
stagione; trovarli al supermercato in
tempi diversi significa che sono state
fatte maturare artificialmente in serra,
oppure che arrivano da lontani paesi
che hanno climi caldi anche a Natale; in
questo caso, vengono raccolte ancora
acerbe e la maturazione avviene grazie
a sostanze chimiche durante il
trasporto. Questo comporta che il
prodotto non avrà lo stesso
meraviglioso sapore e non saranno
altrettanto sane e nutrienti.
5. Fasi per la coltivazione
1. ARATURA: rovesciare le zolle verso la superficie per ossigenare il terreno e includere
vegetazione superficiale che si trasforma in sostanze nutritive organiche (humus).
2. FRESATURA: sminuzzamento del terreno superficiale per ammorbidirlo e favorire
l’attecchimento dei semi.
3. SEMINA: dipende da coltivazione a coltivazione, dalla crescita della pianta, dal clima e
regione.
4. SARCHIATURA: picchiettatura del terreno, eseguita con la zappa o macchine, per
ammorbidire e togliere le erbacce dal terreno.
5. INSETTI: trasportano il polline necessario per la formazione del frutto o per la
maturazione della pianta.
6. RACCOLTO: a questa fase sono legate le sagre, momenti di festa e divertimento.
6. L’orto ovunque
1. IN CITTA: mini-orto sul terrazzo
utilizzando cassette o vasi
2. TRADIZIONALE: in giardino avendo un
piccolo pezzo di terreno soleggiato, in
file ordinate e con spazi per camminare
3. IN SERRA: casetta trasparente
posizionata sul terreno anche con clima
non adatti che con l’azione del sole o
impianti di riscaldamento si possono
ottenere temperature di 29° ideale per
la crescita delle piante.
4. COLTURA IDROPONICA: orto senza la
terra nel quale le radici si aggrappano a
materiali come l’argilla espansa ola fibra
di cocco.
7. TECNICHE DI SEMINA
LUNA CALANTE E CRESCENTE: saggezza contadina segue le fasi lunari
per seminare per ottenere migliori risultati.
SEMINA A SPAGLIO: detta anche «alla volata» perché il seme viene sparso
uniformemente, ricoperto da una strato di terra e bagnato con acqua a
pioggia.
SEMINA A FILA: nel terreno vengono tracciati dei solchi regolari e paralleli
con un bastone appuntito, interrati i semi e ricoperti con terra.
SEMINA A POSTARELLA: s i semi vengono collocati in buche equidistanti
e disposte in file, ricoperte con terra e annaffiate inizialmente
frequentemente.
SEMINA IN CASSONE: si effettua in serra o in
cassette chiuse.
8. PROVERBI
«Chi semina vento raccoglie tempesta»
«Chi semina virtù, fama raccoglie»
«Marzo asciutto e april bagnato, beato il villan che c’ha seminato»
«Chi non semina non miete».
«Chi semina sulla strada, stanca i buoi e perde la semenza».
«Chi semina a buon'ora, qualche volta falla, e chi semina tardi, falla quasi sempre»
9. Che problema ha la pianta?
A volte è necessario curare la
pianta con terriccio
contenente composti
organici (torba) o escrementi
di uccelli marini (guano) che
favoriscono l’assorbimento
degli elementi nutritivi e
mantengono il giusto grado
di umidità per lo sviluppo
della pianta.
10. PRODOTTO BIOLOGICO
Con il termine Biologico si
definisce il cibo che deriva
esclusivamente da coltivazioni
che crescono su terreni non
contaminati da prodotti chimici
e sono lavorate con metodi
tradizionali, utilizzando concimi
e antiparassitari di origine
naturale.
Il vantaggio è nell’altissima
qualità degli alimenti biologici,
che sono molto più sani,
nutrienti e saporiti dei cibi
industriali delle stesse varietà.