Cultivar olivo olivicoltura meccanizzata Don Carlo - scheda tecnica

Nel caso di piantine del secondo tipo sarà opportuno eliminare le ramificazioni basali per almeno 15 cm dalla base al
fine di favorire l'accrescimento apicale e delle ramificazioni laterali superiori, avendo cura di fare prevalere la cima
sugli altri rami.
Nel corso della stagione le piante vanno tenute in osservazione e ad estate inoltrata verranno soppresse le
ramificazioni concorrenti con la cima o, in alternativa, vanno sottoposte a torsione. Andranno eliminate invece
quelle basali fino all'altezza di 25/30 cm; occorre tener presente che le potature dovranno essere ridotte al minimo
necessario e finalizzate alla crescita in altezza e delle ramificazioni laterali, favorite da concimazioni azotate e
irrigazione.
POTATURA DI ALLEVAMENTO E PRODUZIONE
Al secondo anno di impianto, se si è proceduto in modo corretto all'allevamento delle piantine al primo anno, non
occorre alcuna potatura a fine inverno o primaverile, mentre sarà necessario guidare correttamente l'accrescimento
dell'asse centrale , mantenendo in costante prevalenza la cima con successive legature al tutore.
Soprattutto nella “FS17-FAVOLOSA” è possibile osservare già dal primo anno comparsa di fiori e formazione di
frutti, più o meno abbondante in relazione allo sviluppo della chioma. Mentre a partire dal terzo/quarto anno sarà
opportuno modificare la forma della chioma, che avrà assunto la conformazione conica, verso la formazione di
palmetta libera. Ciò si consegue con l'accurata eliminazione di branche legnose orientate verso l'interfila,
conservando invece integre quelle formatesi lungo il filare che vanno lasciate libere di crescere e ramificare per
l'ottenimento di abbondanti rami fruttiferi.
In sintesi, con adeguati interventi di potatura primaverili-estivi, si giungerà gradatamente alla formazione di una
parete continua (contro spalliera) con vegetazione abbondante caratterizzata da rami flessibili potenzialmente fertili
e carichi di frutti; si predispone così l'oliveto alla raccolta meccanica con macchine scavallatrici (vendemmiatrici
modificate) , attraverso potatura prevalentemente meccanica con tosatrici per un adeguato contenimento della
chioma in altezza e diametro in relazione alla macchina utilizzata.
CONCIMAZIONE AZOTATA
Al primo anno di impianto si suggerisce la concimazione localizzata con urea da distribuire in 3/4 volte (10/15
gr/pianta), a distanza di 20 giorni una dall'altra, a partire dal momento in cui la pianta abbia ripreso a vegetare.
Negli anni seguenti la concimazione sarà crescente in funzione dello sviluppo delle piante e della produttività
espressa. Verrà effettuata sempre con urea, o altro concime azotato, in due tempi: metà dose in prossimità della
primavera e l'altra metà ad allegagione avvenuta.
LAVORAZIONI DEL SUOLO
E' opportuno nel periodo primaverile/estivo effettuare 2/3 lavorazioni superficiali, preferibilmente con estirpatore,
al fine di controllare le erbe infestanti e ridurre le perdite di acqua per evaporazione.
A partire dal terzo anno si può gestire il suolo con inerbimento spontaneo permanente e sfalci periodici. Lungo la
fila, sempre dal terzo anno, si può effettuare il diserbo sotto chioma.
IRRIGAZIONE
E' preferibile effettuare l'irrigazione con impianto di irrigazione a goccia; in questo caso si suggeriscono per il
periodo primaverile estivo due turni settimanali con volumi da 6/8 litri a pianta per turno. In assenza di impianto
irriguo sarà opportuno intervenire con almeno due irrigazioni di soccorso con 8/10 litri di acqua a pianta, tenendo
conto dell'andamento stagionale.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI
In caso di attacchi parassitari che danneggiano germogli e foglie (tignola, margaronia, etc), come è possibile
osservare soprattutto nei primi anni di impianto, si renderanno necessari trattamenti tempestivi con prodotti
specifici per evitare danni e crescita ritardata delle piante.
Soprattutto nei primi anni di impianto, in ambienti caratterizzati da clima freddo, si suggeriscono trattamenti (1/2)
con prodotti a base di rame alla fine della stagione vegetativa per favorire l'indurimento dei germogli. Negli anni
successivi trattamenti a base di rame serviranno soprattutto per controllare attacchi di occhio di pavone.

Don Carlo
Brev C.N.R. 2350 nv

Una nuova cultivar di olivo, ottenuta attraverso il metodo
della selezione massale su popolazione di semensali di
CV. “Frantoio” provenienti da autofecondazione. Presenta
numerose caratteristiche biologiche e agronomiche di
pregio: vigoria contenuta, autofertilità, precocità di
entrata in produzione, elevata produttività, elevata
resa in olio, maturazione tardiva, buona resistenza al
freddo, tolleranza alle più comuni fitopatie, in
cosiderazione del buon rapporto polpa/nocciolo e
della pezzatura e qualità organolettiche dei frutti la “Don Carlo” si può considerare una cultivar a duplice attitudine.
Le piante presentano un ottimo accrescimento sia in vivaio che in campo, avendo tra l’altro la peculiarità di formare a partire dal
terzo anno, pochissimi rami sterili, poiché i nuovi accrescimenti presentano attività produttive.
Pianta
Vigoria: media
Portamento: assurgente
Densità della chioma: media
Internodi: corti
Rami anticipati: presenti
Foglia
Forma: ellittico lanceolata
Curvatura: piana
Superficie: elicata
Dimensioni: medie
Colore pagina sup.: verde scuro
Mignola
Struttura: corta e compatta
Forma: paniculata espiciforme
Fiori supernumerari: presenti
Frutto
Colore alla maturazione: rosso vinoso intenso
Forma: ellittica
Umbone: presente

Peso medio: 2-4 g
Rapporto polpa/nocciolo: 8.5
Endocarpo
Forma: ellittica
Superficie: liscia
Peso: medio
Terminazione dell’apice: appuntito
Mucrone: assente
Caratteristiche biologiche
Capacità rizogena: alta
Compatibilità: autocompatibile
Aborto ovarico: basso
Epoca fioritura: tardiva
Epoca di maturazione: tardiva
Resistenza a fattori abiotici
Resistenza al freddo: alta
Stress idrico: media
Rogna: alta

Resistenza ai parassiti
Occhio di pavone: alta
Caratteri Tecnologici
Entrata in produzione: precoce
Produttività: alta
Produzione: costante
Resa al frantoio: alta
Distacco polpa/nocciolo: agevole
Forza al distacco del frutto: media

PARAMETRI QUALITATIVI
Acido oleico: >75%
Contenuto in polifenoli: medio-alta
Caratteristiche dell’olio
Olio fruttato medio intenso con
retrogusto leggermente amaro.
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  • 1. Nel caso di piantine del secondo tipo sarà opportuno eliminare le ramificazioni basali per almeno 15 cm dalla base al fine di favorire l'accrescimento apicale e delle ramificazioni laterali superiori, avendo cura di fare prevalere la cima sugli altri rami. Nel corso della stagione le piante vanno tenute in osservazione e ad estate inoltrata verranno soppresse le ramificazioni concorrenti con la cima o, in alternativa, vanno sottoposte a torsione. Andranno eliminate invece quelle basali fino all'altezza di 25/30 cm; occorre tener presente che le potature dovranno essere ridotte al minimo necessario e finalizzate alla crescita in altezza e delle ramificazioni laterali, favorite da concimazioni azotate e irrigazione. POTATURA DI ALLEVAMENTO E PRODUZIONE Al secondo anno di impianto, se si è proceduto in modo corretto all'allevamento delle piantine al primo anno, non occorre alcuna potatura a fine inverno o primaverile, mentre sarà necessario guidare correttamente l'accrescimento dell'asse centrale , mantenendo in costante prevalenza la cima con successive legature al tutore. Soprattutto nella “FS17-FAVOLOSA” è possibile osservare già dal primo anno comparsa di fiori e formazione di frutti, più o meno abbondante in relazione allo sviluppo della chioma. Mentre a partire dal terzo/quarto anno sarà opportuno modificare la forma della chioma, che avrà assunto la conformazione conica, verso la formazione di palmetta libera. Ciò si consegue con l'accurata eliminazione di branche legnose orientate verso l'interfila, conservando invece integre quelle formatesi lungo il filare che vanno lasciate libere di crescere e ramificare per l'ottenimento di abbondanti rami fruttiferi. In sintesi, con adeguati interventi di potatura primaverili-estivi, si giungerà gradatamente alla formazione di una parete continua (contro spalliera) con vegetazione abbondante caratterizzata da rami flessibili potenzialmente fertili e carichi di frutti; si predispone così l'oliveto alla raccolta meccanica con macchine scavallatrici (vendemmiatrici modificate) , attraverso potatura prevalentemente meccanica con tosatrici per un adeguato contenimento della chioma in altezza e diametro in relazione alla macchina utilizzata. CONCIMAZIONE AZOTATA Al primo anno di impianto si suggerisce la concimazione localizzata con urea da distribuire in 3/4 volte (10/15 gr/pianta), a distanza di 20 giorni una dall'altra, a partire dal momento in cui la pianta abbia ripreso a vegetare. Negli anni seguenti la concimazione sarà crescente in funzione dello sviluppo delle piante e della produttività espressa. Verrà effettuata sempre con urea, o altro concime azotato, in due tempi: metà dose in prossimità della primavera e l'altra metà ad allegagione avvenuta. LAVORAZIONI DEL SUOLO E' opportuno nel periodo primaverile/estivo effettuare 2/3 lavorazioni superficiali, preferibilmente con estirpatore, al fine di controllare le erbe infestanti e ridurre le perdite di acqua per evaporazione. A partire dal terzo anno si può gestire il suolo con inerbimento spontaneo permanente e sfalci periodici. Lungo la fila, sempre dal terzo anno, si può effettuare il diserbo sotto chioma. IRRIGAZIONE E' preferibile effettuare l'irrigazione con impianto di irrigazione a goccia; in questo caso si suggeriscono per il periodo primaverile estivo due turni settimanali con volumi da 6/8 litri a pianta per turno. In assenza di impianto irriguo sarà opportuno intervenire con almeno due irrigazioni di soccorso con 8/10 litri di acqua a pianta, tenendo conto dell'andamento stagionale. TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI In caso di attacchi parassitari che danneggiano germogli e foglie (tignola, margaronia, etc), come è possibile osservare soprattutto nei primi anni di impianto, si renderanno necessari trattamenti tempestivi con prodotti specifici per evitare danni e crescita ritardata delle piante. Soprattutto nei primi anni di impianto, in ambienti caratterizzati da clima freddo, si suggeriscono trattamenti (1/2) con prodotti a base di rame alla fine della stagione vegetativa per favorire l'indurimento dei germogli. Negli anni successivi trattamenti a base di rame serviranno soprattutto per controllare attacchi di occhio di pavone. Don Carlo Brev C.N.R. 2350 nv Una nuova cultivar di olivo, ottenuta attraverso il metodo della selezione massale su popolazione di semensali di CV. “Frantoio” provenienti da autofecondazione. Presenta numerose caratteristiche biologiche e agronomiche di pregio: vigoria contenuta, autofertilità, precocità di entrata in produzione, elevata produttività, elevata resa in olio, maturazione tardiva, buona resistenza al freddo, tolleranza alle più comuni fitopatie, in cosiderazione del buon rapporto polpa/nocciolo e della pezzatura e qualità organolettiche dei frutti la “Don Carlo” si può considerare una cultivar a duplice attitudine. Le piante presentano un ottimo accrescimento sia in vivaio che in campo, avendo tra l’altro la peculiarità di formare a partire dal terzo anno, pochissimi rami sterili, poiché i nuovi accrescimenti presentano attività produttive. Pianta Vigoria: media Portamento: assurgente Densità della chioma: media Internodi: corti Rami anticipati: presenti Foglia Forma: ellittico lanceolata Curvatura: piana Superficie: elicata Dimensioni: medie Colore pagina sup.: verde scuro Mignola Struttura: corta e compatta Forma: paniculata espiciforme Fiori supernumerari: presenti Frutto Colore alla maturazione: rosso vinoso intenso Forma: ellittica Umbone: presente Peso medio: 2-4 g Rapporto polpa/nocciolo: 8.5 Endocarpo Forma: ellittica Superficie: liscia Peso: medio Terminazione dell’apice: appuntito Mucrone: assente Caratteristiche biologiche Capacità rizogena: alta Compatibilità: autocompatibile Aborto ovarico: basso Epoca fioritura: tardiva Epoca di maturazione: tardiva Resistenza a fattori abiotici Resistenza al freddo: alta Stress idrico: media Rogna: alta Resistenza ai parassiti Occhio di pavone: alta Caratteri Tecnologici Entrata in produzione: precoce Produttività: alta Produzione: costante Resa al frantoio: alta Distacco polpa/nocciolo: agevole Forza al distacco del frutto: media PARAMETRI QUALITATIVI Acido oleico: >75% Contenuto in polifenoli: medio-alta Caratteristiche dell’olio Olio fruttato medio intenso con retrogusto leggermente amaro.