58. R. Villano “Trattato di Storia della Farmacia. Strutturalismo e ontologia - uomini ed opere - aspetti tecnici, artistici e culturali - virtù, etica ed estetica” (con Patrocinio di: già Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali) - Chiron Hystart, ISBN, LCC R 131-687, CDD 615 VIL tra 2012 v1- 4, 4 volumi, pp. 1635, in fase di correzione;
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
R. Villano - Etica ippocratica e morale cristiana
1. Raimondo Villano - Etica ippocratica e morale cristiana
1
Etica ippocratica e morale cristiana
Raimondo Villano(*)
“Divinum est opus sedare dolorem”
Ippocrate
2. Raimondo Villano - Etica ippocratica e morale cristiana
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Medicina e deontologia sono radicati in Ippocrate e si ritrovano nelle sue opere De
medico e, poi, De decenti ornatu che dalle biblioteche di Pergamo, Efeso e
Alessandria d’Egitto vengono ritrasmesse a Bisanzio nel X-XI secolo e da Bisanzio
raggiungono successivamente l’Occidente.
Il rapporto tra medico e malato è fisico (percezione pentasensoriale diagnostica) e
storico (rilievo anamnesico e prognostico) e la malattia, pur non essendo ancora
entità nosologica bensì esperienza esistenziale tra la vita e la morte, genera,
tuttavia, un fenomeno antropologico su cui si baseranno l’introspezione e la
conoscenza più propriamente fisiopatologiche.
La medicina ippocratica, inoltre, si rivela figlia non solo del pensiero filosofico ma
anche dell’ambiente democratico delle città ioniche, dove non alligna la tirannide:
anche per tale effetto, si sviluppa una sorta di iatrodemocrazia scolastica
ippocratica che rivolge la sua attenzione alla totalità della persona del malato, visto
nel suo contesto oltre che della storia personale persino ambientale geografico,
urbanistico, sociale, lavorativo e domestico, prendendosi in carico l’intera
esistenza del malato(1)
.
La figura del medico era per Ippocrate l’unione del perfetto uomo con il perfetto
studioso: calma nell’azione, serenità nel giudizio, moralità, onestà, amore per la
propria arte e per il malato sono i cardini della personalità del medico così come
era concepito da Ippocrate. Ogni interesse personale passa in secondo piano. Non è
certo un essere superiore ed infallibile come i sacerdoti degli antichi templi ma
deve sopperire alla sua fallibilità con il massimo dell’impegno e della diligenza in
modo da commettere solo errori di lieve entità.
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Deve, inoltre, essere filosofo ma non al punto da farsi distogliere dalla vera scienza
che è quella che si appoggia su solide basi pratiche. Il suo abito, infine, deve essere
decoroso ed il suo aspetto denotare salute.
Nella cultura ippocratica, la filosofia rimarrà elemento fondamentale della
preparazione generale del medico, come testimonia Galeno e come ritroveremo per
secoli negli ordinamenti delle Scuole mediche antiche.
Nel suo giuramento, poi, Ippocrate delinea il medico e la medicina nell'ordine
morale, ethos, che deve considerare la vita e il malato come valori e afferma: “Non
darò a nessuno farmaci mortali, neppure se richiesto, ne mai suggerirò di
prenderne. Ugualmente non darò a donne rimedi abortivi
(2)
”.
Ippocrate, dunque, dal 460 fino al 360 a.C. ha lasciato una teoria medica che
connette l’osservazione esatta scientifica e l’esperienza con un’etica alta ed umana
in una visione che dimostra l’utilità proveniente dal bene compiuto dal medico
tramandata anche in campo cristiano in diversi modi nelle epoche storiche nei
documenti ecclesiastici papali, nelle opere teologiche e testi di medicina
pastorale(3)
.
Esistono, infatti, relazioni tra il Corpus ippocraticum e la teologia per il fatto che le
opere ippocratiche non solo sono un provato sistema di cura ma hanno anche
considerevoli comunanze con l’immagine umana delle persone sane e ammalate
alla base della concezione cristiana.
Nel nostro tempo Papa Pio XII ha definito nel 1954 il significato etico-medico
delle opere ippocratiche: “… senza dubbio l'espressione più nobile di una
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coscienza professionale, che imponga innanzitutto di rispettare la vita e di
sacrificarsi per gli ammalati e prenda in considerazione anche fattori personali:
padronanza di sé, dignità, riservatezza. Sapeva presentare le norme morali ed
inserirle in un vasto ed armonioso piano di studi, per cui faceva un regalo alla
civiltà più magnifico che coloro che conquistarono gli imperi(4)
”.
Sulla stessa linea Papa Paolo VI, metteva in guardia i medici considerando il
progresso della medicina: “È ovvio che queste nuove questioni non debbano
pregiudicare in nessun modo l'ideale medico che fa la medicina in una lunga
tradizione di alcuni millenni, tramite il giuramento di Ippocrate, un difensore della
vita. Una contaminazione di questo principio cardinale significherebbe un fatale
passo indietro, che avrebbe delle consequenze disastrose. Questo voi potete
valutare meglio di ognun'altro(5)
”.
Papa Giovanni Paolo I scrisse con il titolo “Illustrissimi” delle lettere
immaginarie a personaggi storici, compreso Ippocrate, che “fu un contemporaneo
di Socrate e come lui un filosofo". Lo chiama “l'autore del famoso giuramento..., di
un codice morale di un valore imperituro. I medici giurano in conformità a ciò a
prescrivere la terapia adeguata per gli ammalati e di proteggerli da ingiustizie e
soprattutto da svantaggi. Promettono solennemente di non interrompere nessuna
gravidanza; s'impegnano ad andare solamente in una casa per aiutare gli
ammalati, senza accettare delle tangenti. Inoltre giurano di mantenere sacrosanto
il segreto professionale(6)
”. Con questo elenco degli impegni etico-medici Papa
Giovanni Paolo I legittima l'integrazione della deontologia greca antica nel modo
di pensare del medico cristiano.
Papa Giovanni Paolo II, ha menzionato nel 1978, in occasione dell'udienza
all'Associazione dei Medici Cattolici Italiani, l'etica ippocratica mettendo in
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guardia di non far uso di medicinali che “contraddicono non solo l'etica cristiana
ma ogni etica naturale, e che siano in contraddizione aperta con i doveri
professionali espressi nel famoso giuramento del vecchio medico pagano(7)
”.
Nel suo discorso, tenuto ai membri dell’Assemblea Generale dell'Unione Mondiale
dei Medici, sulla manipolazione genetica, che riduce la vita umana ad un oggetto,
Papa Giovanni Paolo II ammonisce: “Siano fedeli tutti i medici al giuramento di
Ippocrate, che prestano in occasione della loro laurea(8)
”.
Nel 1987 il Papa nel suo intervento ai partecipanti alla Conferenza Internazionale
sulla “umanizzazione della medicina” esorta al servizio consapevole del proprio
dovere gli uomini:
“Siate profondamente convinti di questa verità a causa della lunga tradizione, che
risale alle intuizioni di Ippocrate stesso(9)
”.
Nella nomina dei membri della Pontificia Accademia Pro Vita si fa cenno
expressis verbis a Ippocrate, “proseguendo la tradizione ippocratica(10)
”.
Il 26 novembre 1994 il Papa Giovanni Paolo II menzionava nuovamente
Ippocrate indicando il Codice Vaticano in cui il giuramento di Ippocrate fu scritto
in forma di croce, un simbolo di concezione cristiana della natura umana, della
santità ed anche del mistero di vita umana(11)
.
Nel 1893 August Stohr parla ripetutamente d'Ippocrate, in parte contro una
medicina “teurga” dei Greci, la quale presenta certe somiglianze con la cura
terapeutica dell'anima e per quanto riguarda la dieta e generalmente i costumi di
vita(12)
.
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Nella metà del XX secolo Albert Niedermayer riassume l'importanza di
Ippocrate: “... sebbene fosse stato pagano, potrebbe essere ancora oggi, appena
duemila anni dopo l'annunzio del Vangelo di Cristo, un esempio anche per presunti
medici cristiani(13)
”. Anticipando una medicina integrale Albert Nidermayer
esprime la sua visione universale e caratterizza il vero medico che unisce nella sua
concezione fondamentale gli elementi biologici, antropologici, medico-umani,
sociali ed etico-metafisici(14)
.
Nel 1997 il Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente del Pontificio Consiglio
della Pastorale per gli Operatori Sanitari, pone in evidenza che chi ha letto
attentamente il testo ippocratico ha intravisto in esso l'insegnamento di Cristo. C'è
una continuità indiscutibile tra il contenuto del Giuramento di Ippocrate e quello
della morale cristiana. La continuità è data dal comune impegno nella promozione
e nella difesa della vita dal suo concepimento al suo naturale tramonto. Una
continuità riconosciuta apertamente anche dal Santo Padre Giovanni Paolo II che,
nella enciclica Evangelium vitae, parla dell'”antico e sempre attuale giuramento di
Ippocrate, secondo il quale ad ogni medico è chiesto di impegnarsi per il rispetto
assoluto della vita umana e della sua sacralità”.
Sono, infatti, quattro, le linee portanti del Giuramento di Ippocrate: un profondo
rispetto della natura in generale; una concezione unitaria ed integrale dell'essere
umano; un rigoroso rapporto tra etica personale ed etica professionale; una visione
massimamente partecipa dell'esercizio dell'arte medica.
C’è, quindi, nel Giuramento di Ippocrate una chiara propedeutica che introduce
alla visione cristiana della vita, la quale sottoscrive, pur arricchendoli, tutti e
quattro i presupposti ippocratici. Ma è soprattutto nella difesa piena e totale della
vita che la posizione del grande medico greco si fa predispositiva dell'accettazione
7. Raimondo Villano - Etica ippocratica e morale cristiana
7
della nozione cristiana di vita, quale partecipazione della vita stessa di Dio,
proiettata nell'eternità. Ed al riguardo, vi è un punto chiave nel quale il pensiero di
Ippocrate e quello cristiano coincidono: ed è proprio nell'escludere ogni possibilità
di discriminazione nell'interno della nozione di vita. Ippocrate assume la
promozione e la difesa della vita come criterio e indirizzo nell'esercizio della
propria professione e come metro della sua onestà e correttezza di medico. Egli
sapeva molto bene che accettare possibili distinzioni, prevedere eccezioni a questo
principio, sarebbe equivalso a renderlo fragile e vulnerabile. E ne è convinto a tal
punto che il suo Giuramento approda ad una visione religiosa della vita. (…)
Ci sono poi altri due aspetti che trovano nell'etica ippocratica quasi un risvolto
cristiano. Essi sono: in primo luogo, la necessità che il medico, nell'esercizio della
sua professione, sia a servizio del malato, non che lo serva per calcolo interessato.
Un'attenta analisi del Giuramento di Ippocrate consente di pervenire ad una
conclusione perentoria: poche categorie professionali possono concordare sui
principi essenziali della propria attività come la categoria di coloro che sono al
servizio della salute, cioè degli operatori sanitari. Identificando con le rette
perpendicolari di una croce la visione cristiana del mondo e il suo incontro-
confronto con la visione o le visioni non cristiane, possiamo immaginare il servizio
alla salute e, quindi, alla vita, come il punto esatto in cui le due perpendicolari si
incontrano.
Certamente, anche in questo campo, la novità del Cristianesimo è rappresentata
dalla dottrina e dalla prassi sulla valorizzazione della sofferenza quando essa,
nonostante ogni sforzo della scienza e di qualsivoglia altro mezzo lecito, resti
invincibile. Ma, in realtà, poche verità sono altrettanto razionali come quella della
valorizzazione della sofferenza, la quale valorizzazione fa veramente appello a
tutte le risorse dell'uomo consentendone la più alta e più nobile espressione. Non è
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vero, quindi, che soltanto la fede può dare la forza di accettare e di valorizzare il
dolore. Essa può confermarsi decisiva al riguardo, ma il suo sostegno può mettere
radici nella intelligenza e nella ragione umana che è anch'essa un dono di Dio.
Nel cristianesimo primitivo le idee principali elleniche hanno ricavato il loro
fondamento e carattere cristiano dal fatto che nel preambolo del giuramento di
Ippocrate, Apollo soter fu sostituito da Christus medicus.
A causa di una visione diagnostico-differenziale delle vere cause delle malattie, il
naturalismo ellenico ed il personalismo semitico furono collegati nel cristianesimo
primitivo(15)
.
Sotto la forza integrante dell’autorità del modello del “Christus medicus”, senza
dubbio attribuito al pensiero d'Ippocrate, si sviluppò il senso di un'etica
responsabile del medico mentre in seguito vi furono formulazioni di giuramenti
medici con preamboli di carattere monoteista e formule di conclusioni con esplicito
riferimento all’istanza trascendente, a Dio, davanti al quale veniva prestato tale
giuramento(16)
.
“Farmacia, chiesa dei disperati,
con un piccolo dio in ogni pillola”
Pablo Neruda, Ode
_______________
(1*) Cosmacini G., L’arte lunga-Storia della medicina dall’antichità a oggi, Cap. V, GLF
Editori Laterza, Economica Laterza 212, Roma-Bari, 1997, pag. 66.
(2*) Nella Grecia del V-IV secolo a.C. “non risulta che fosse diffuso il rifiuto di somministrare
abortivi e neppure veleni mortali nel caso che i malati incurabili ne facessero richiesta”
(Vegetti, Ippocratica medicina, op. cit, pag.311).
9. Raimondo Villano - Etica ippocratica e morale cristiana
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(3*) Dr. Med. Gottfried Roth, Professore di Medicina Pastorale alla Università di Vienna (tratto
da website Vaticano, Curia Romana, Pontifical Councils, documenti: doc 05.10.1997).
(4*) Pius XII, Zur Geschichte der Medizin. Ansprache am 19 Sep. 1954. In Pio XII, Discorsi ai
medici. S. 349 f., Roma 1959.
(5*) Paul VI, Das ärzt liche Ideal nicht beeinträchtingen. L'Osservatore Romano - deutsche
Ausgabe - 19.1.1973.
(6*) PAPST Johannes Paul I, Illustrissimi, Padova, 1976.
(7*) PAPST Johannes Paul II, Wort und Weisung im Jahr 1979, Rom-Kevelaer 1979.
(8*) PAPST Johannes Paul II, Der apostolische Stuhl 1983, S.1155, Rom-Köln 1983.
(9*) PAPST Johannes Paul II, Der apostolische Stuhl 1987, S.1699, Rom-Köln 1987.
(10*) Pontificia Academia pro Vita, Roma 1994.
(11*) Johannes Paul II, Discorso del Santo Padre in occasione della Conferenza Internazionale
promossa dal Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari e della Plenaria della
Pontificia Accademia per la Vita, Roma 1994.
(12*) Stöhr August, Die Naturwissenschaft auf dem Gebiete der katholischen Moral un Pastoral,
Herder, Freiburg - B 1893 S141 f.; Stöhr August, Handbuch de Pastoralmedizin mit besonderer
Berücksichtigung der Hygiene, Her der, Freiburg - B 1900.
(13*) Niedermeyer A., Compendium der Pastoralmedizin, Wien 1953.
(14*) Niedermeyer A., Grundriß der Sozialhygiene, Wien - Bonn 1957 S. 30.
(15) Pedro Lain Entralgo, Heilkunde in geschichtlicher Entscheidung, Salzburg 1956;
(16) Gottfried Roth, Die monotheistischen Präambeln und Schlußformeln in den ärztlichen
Eiden.Wissennschaft und Glaube 3 (1990) 115-121).
_________________
Abstract da:
Raimondo Villano, Trattato di Storia della Farmacia (in elaborazione).
Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è
biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei
Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli:
General Manager Villano International Business Team dal 2012 (attività in 16
ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma,
previdenza, edilizia- restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura);
Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical
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Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR,
Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di
borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia
Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania);
Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal
2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C., già pontificia Tiberina, Studi Melitensi,
Medical Tradition Smithsonian Institution-USA, International Society History Pharmacy, Acc.
Italiana Storia Farmacia, Soc. Napoletana Storia Patria, a. h. Nobile Collegio Chimico
Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con
importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore
statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia
(1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp,
Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e
Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015).
Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso
Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere
diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies
Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12),
membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International
Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di
Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato
scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte
Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo
scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni
Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino
al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente
2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per
l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il
Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra
i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia;
autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di
istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990
Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti;
Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-
90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Membro Gruppo internaz. di Studio ISHP Storia
Farmacopee (Univ. Berna, 2012-13). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv.
di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e
Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore
cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO,
Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al
Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice
Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale
SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero
RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già
aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e
Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma
d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary
International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task
Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica
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(Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011);
Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014);
Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di
Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi
nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII
Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm
2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-
Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità
pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV
Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito
Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm
2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 810
pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran
parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor; oltre 50 libri (di cui 14
nella sola versione italiana con complessive 35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti anche in
inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da
Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo
nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale
Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de
France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha
debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe )
spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È
in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui:
Scheda Authority File UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale
de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.;
Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL
(IT); Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding
Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 190 opere; Scheda di Autorità
Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti
europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza
in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia
Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz.,
2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e
morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus
Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in
silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti
storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di
Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo
digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012);
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per
un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie -
circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni
(2015). Tra gli oltre 80 multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002);
Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).