La Chiesa, partendo da un’attenta considerazione sulle Scritture e tenendo presente le situazioni concrete vissute dagli uomini, aiuta la comunità credente a vivere con sapienza e spirito di fede. Nella seconda metà del XX secolo e agli inizi del XXI la Chiesa Cattolica Apostolica Romana ha continuato ad offrire numerosi contributi di rilevante portata al Mondo e a dare notevole impulso alla Pastorale della Salute, tanto nei documenti quanto nella prassi, ed ha riservato un’attenzione oggettivamente molto significativa anche alla professione del farmacista. (Chiron, ISBN 978-88-97303-31-2, CDD 614 VIL mag 2019 it, LCC RA418-418.5, pp. 132, gennaio 2019).
7. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
8
Sintesi 13
Abstract 15
Résumé 17
Abstrakt 19
Abstracto 21
Premessa 25
PARTE PRIMA 33
Pontificato di Pio XII
PARTE SECONDA 39
Pontificato di Giovanni XXIII
PARTE TERZA 43
Pontificato di Paolo VI
PARTE QUARTA 51
Pontificato di Giovanni Paolo II
PARTE QUINTA 69
Pontificato di Benedetto XVI
Conclusioni 105
Note 109
Profilo dell’autore 123
8. Raimondo Villano
9
“ Dove la storia modella compiutamente
non occorre la mano dell’uomo che l’assecondi
ma soltanto la sua reverente parola che narri ”
Stefan Zweig
9. Raimondo Villano
11
Parole chiave
Chiesa; Servizio farmaceutico; Riforma sanitaria; Pio XII; Giovanni XXIII;
liberazione sessuale; Magistero Petrino; Card. Joseph Ratzinger;
pianificazione familiare; paternità responsabile; Paolo VI; Operatori
sanitari; servizio della vita; Giovanni Paolo II; Pastorale della Salute;
Aborto; Giornata Mondiale del Malato; Unione Cattolica Farmacisti
Italiani; Card. Camillo Ruini; pillola del giorno dopo; obiezione di
coscienza; San Giovanni Leonardi; Nobile Collegio; Comitato nazionale di
bioetica; contraccezione d’emergenza; Benedetto XVI; Pontificia
Academia pro Vita; diritto alla vita; Congregazione per la Dottrina della
Fede; Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute; pillola dei cinque
giorni dopo; Agenzia italiana del farmaco; sviluppo umano integrale;
Ministero della Salute.
Keywords
Church; Pharmaceutical service; Health reform; Pius XII; John XXIII;
sexual liberation; Magistero Petrino; Card. Joseph Ratzinger; family
planning; responsible parenthood; Paul VI; Health workers; life service;
John Paul II; Health Pastoral Care; Abortion; World Day of the Sick;
Catholic Union of Italian Pharmacists; Card. Camillo Ruini; pill of the day
after; conscientious objection; San Giovanni Leonardi; Noble College;
National Bioethics Committee; emergency contraception; Benedict XVI;
Pontifical Academia pro Vita; right to life; Congregation for the Doctrine
of the Faith; Pontifical Council for Health Pastoral Care; five-day pill after;
Italian Medicines Agency; integral human development; Ministry of
Health.
Classification LCC
RA421-790.95.
Title
Ecclesiastical Magisterium to the pharmacists from Pius XII to Benedict
XVI.
11. Raimondo Villano
13
Sintesi
La Chiesa, partendo da un’attenta considerazione sulle
Scritture e tenendo presente le situazioni concrete vissute
dagli uomini, aiuta la comunità credente a vivere con
sapienza e spirito di fede. Nella seconda metà del XX
secolo e agli inizi del XXI la Chiesa Cattolica Apostolica
Romana ha continuato ad offrire numerosi contributi di
rilevante portata al Mondo e a dare notevole impulso alla
Pastorale della Salute, tanto nei documenti quanto nella
prassi, ed ha riservato un’attenzione oggettivamente molto
significativa anche alla professione del farmacista.
13. Raimondo Villano
15
Abstract
The Church, starting from a careful consideration of the
Scriptures and keeping in mind the concrete situations
experienced by men, helps the believing community to live
the journey of life with wisdom and spirit of faith. In the
second half of the twentieth century and at the beginning
of the twenty-first century the Roman Catholic Apostolic
Church continued to offer numerous contributions of
considerable importance to the world and gave
considerable impetus to the Pastoral Care of Health, both
in documents and in practice, and gave objective attention
very significant also to the profession of pharmacist.
15. Raimondo Villano
17
Résumé
L’Église, partant d’un examen attentif des Écritures et
tenant compte des situations concrètes vécues par les
hommes, aide la communauté des croyants à vivre avec
sagesse et esprit de foi. Au cours de la seconde moitié du
XXe siècle et au début du XXIe siècle, l’Eglise apostolique
catholique a continué à offrir de nombreuses contributions
d’une importance considérable au monde et à donner une
impulsion considérable à la pastorale de la santé, tant
dans les documents que dans la pratique, en accordant
une attention objective. très important également pour la
profession de pharmacien.
17. Raimondo Villano
19
Abstrakt
Ausgehend von einer sorgfältigen Abwägung der Heiligen
Schrift und unter Berücksichtigung der konkreten
Situation der Menschen, hilft die Kirche der gläubigen
Gemeinschaft, mit Weisheit und Glauben zu leben. In der
zweiten Hälfte des zwanzigsten Jahrhunderts und zu
Beginn des einundzwanzigsten Jahrhunderts leistete die
römisch-katholische Apostolische Kirche weiterhin
zahlreiche Beiträge von erheblicher Bedeutung für die
Welt, gab der Seelsorge der Gesundheit sowohl in
Dokumenten als auch in der Praxis beträchtliche Impulse
und gab objektive Aufmerksamkeit sehr bedeutsam auch
für den Beruf des Apothekers.
19. Raimondo Villano
21
Abstracto
La Iglesia, a partir de una cuidadosa consideración de las
Escrituras y teniendo en cuenta las situaciones concretas
que experimentan los hombres, ayuda a la comunidad
creyente a vivir con sabiduría y espíritu de fe. En la
segunda mitad del siglo veinte y principios del siglo
veintiuno, la Iglesia apostólica católica romana continuó
ofreciendo numerosas contribuciones de gran importancia
para el mundo y dio un impulso considerable a la pastoral
de la salud, tanto en documentos como en la práctica, y
dio atención objetiva. Muy significativo también para la
profesión de farmacéutico.
24. Raimondo Villano
45
Nel 1968 giunge al culmine il rivoluzionario processo di liberazione
sessuale e di rivendicazione del diritto a praticare una “pianificazione
familiare” delle nascite; nel contempo, si parla molto della crescita
demografica che, secondo alcuni, mina le risorse del pianeta. In questo
contesto la pillola anticoncezionale appare la risposta ideale: permette alle
donne di separare la sessualità dalla procreazione; garantisce la
“pianificazione familiare” secondo la scelta libera e responsabile dei
coniugi; libera la donna nel matrimonio, considerato quasi una prigione in
cui far nascere tanti bambini non desiderati, potendo emarginare
completamente le nascite impreviste; comporta in modo decisivo la nascita
di figli veramente voluti e, quindi, “più sani e più intelligenti, ma anche più
equilibrati e più felici di quelli nati ‘per caso(5)
”; costituisce un mezzo
efficace per regolamentare la crescita della popolazione evitando un
disastro ecologico. Dunque, la pillola diventa quasi ‘simbolo del progresso’
e del tempo nuovo, più libero e più felice. Ciò sembra corrispondere
perfettamente anche all’istanza della coscienza moderna che vuol prendere
le decisioni in modo autonomo, soprattutto se riguardano questioni
personali come quelle della propria sessualità.
Nello stesso anno Papa Paolo VI (Papa Giovanni Battista Enrico
Antonio Maria Montini) pubblica l’Enciclica “Humanae vitae”, in cui
considera la liberazione sessuale tesa a “liberare il comportamento sessuale
dalle regole morali che lo avevano imbrigliato, per restituirlo ad una
mitica naturalità, cosa che avrebbe finalmente reso felici gli esseri umani”
(n. 53) e giudica illecita la contraccezione: la pillola anticoncezionale
favorisce il diffondersi di una nuova cultura, chiamata talvolta “cultura
della contraccezione” (p. 232). Separando l’amore dalla procreazione, tale
cultura pretende di “liberare” l’amore, di renderlo più pieno e più umano.
Tra le tematiche fondamentali nell’Enciclica figurano i “metodi naturali”,
che hanno efficacia del 98-99 per cento (n. 161), sono facili da imparare e
proponibili a tutte le coppie (n. 166) e consentono ai coniugi di attuare con
serenità una “scelta consapevole e libera, secondo le proprie esigenze, di
aprirsi alla ricerca della gravidanza, oppure di rinviare o evitare il
concepimento, qualora sussistano validi motivi per farlo” (n. 164). Nel
contempo i metodi naturali, che certamente esigono la conoscenza della
fisiologia riproduttiva della donna e la disciplina nella vita dei coniugi,
25. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
46
favoriscono la comunicazione, il rispetto vicendevole, l'armonia e l’amore
tra marito e moglie.
Paolo VI così appare agli oppositori quale nemico del progresso, della
libertà e della coscienza dei coniugi nonché del primato dell’amore ed è
accusato di ripiombare in una visione superata che vede l’unione
matrimoniale solo in funzione della procreazione(6)
.
Prima della pubblicazione dell’Humanae vitae, non solo la maggioranza
della commissione di studio, ma anche non pochi Pastori tendevano a
ritenere eticamente lecito l’uso della pillola. Paolo VI prende una decisione
in senso contrario che in vasti settori della società e anche della Chiesa non
è accettata, mettendo molti ad una dura prova. Ciò crea una situazione di
dissenso che non è ancora superata completamente. In pratica, ben presto
l’Enciclica diventa ‘segno di contraddizione’ non solo per le società
occidentali, segnate dalla rivoluzione sessuale, ma anche per vasti settori
della Chiesa troppo influenzati dallo spirito del mondo(7)
.
Non pochi ritengono che l'insegnamento morale della Chiesa presenterebbe
troppi divieti, sarebbe una serie di ‘no’, come mostrerebbe in particolare
l’Humanae vitae con i suoi ‘no’ ad aborto, sterilizzazione e
contraccezione(8)
.
Sorgono discussioni anche particolarmente animate e si interpellano
filosofi laici (tra cui: Abbagnano) e teologi della Chiesa (tra cui: Rossino e
Häring) e inizialmente alcune farmacie si astengono dalla vendita, ad
esempio, dei profilattici ma, in seguito, prevale l’interpretazione
dell’Enciclica fatta da alcune Conferenze episcopali nazionali (tra cui:
austriaca, olandese, francese, belga, canadese) che lasciano libertà di
coscienza al singolo sul complesso problema che non comporterebbe
l’infallibilità del Magistero ecclesiastico (Häring, 1969). Per tale motivo
non sembra logico che il farmacista imponga ai clienti la propria
convinzione, benché sia apprezzato l’indirizzo etico e sociale della Chiesa
(giustamente preoccupata per la denatalità dei fedeli e per l’edonismo
imperante)(9)
.
D’altro canto, sono evidenziati numerosi elementi a sostegno
dell’importante documento del Magistero Petrino.
26. Raimondo Villano
47
L’Humanae vitae non è in alcun modo contro il vero progresso. Non ignora
le condizioni demografiche, non è per sé contraria a una ragionevole
limitazione della natalità, né alla ricerca scientifica e alle cure terapeutiche,
né tanto meno alla paternità veramente responsabile. Paolo VI cerca di
servire il progresso veramente umano: quello dei popoli in via di sviluppo e
quello della vita matrimoniale nel pieno rispetto di ogni vita umana e
dell’amore coniugale. A riguardo scrive S.E.R. Card. Joseph Ratzinger
che “intenzione dell’enciclica non è quella di imporre pesi; il Papa si sente
piuttosto impegnato a difendere la dignità e la libertà dell’uomo contro
una visione deterministica e materialistica (...) Qui si manifesta come
Paolo VI anche in questo punto (...) parli come avvocato della persona
umana” (n. 52). Dunque, l’Humanae vitae è un ‘sì’ al vero progresso, cioè
a quello che rispetta e difende integralmente la dignità della persona.
Inoltre, si tratta di un documento che parla innanzitutto dell’amore
coniugale e offre la norma morale come esigenza intrinseca dell’autentico
amore. Anche l’accusa di negazione della libertà e della coscienza dei
coniugi appare infondata. La libertà personale e il magistero ecclesiastico,
infatti, non sono due poli in contrasto: in un mondo caduto l'esercizio della
libertà personale è reso possibile soltanto dalla redenzione di Cristo e dalla
luce dello Spirito Santo che preserva la Chiesa nella verità(10)
. “Perciò,
chiunque voglia essere veramente libero e avverare la propria libertà
nell'amore, sarà ben disposto ad accettare con gioia gli insegnamenti
ordinari del magistero ecclesiale” (n. 216).
D’altro canto, è facile approfondire il tema dei metodi naturali e
dell’armonia e dell’amore tra marito e moglie attingendo alle famose
Catechesi e all’esortazione postsinodale “Familiaris consortio” di Giovanni
Paolo II come anche all’Enciclica “Deus caritas est” di Benedetto XVI,
secondo cui la “parola chiave” per comprendere “Humanae vitae” è
“quella dell’amore” (p. 246)(11)
.
Occorre rilevare, inoltre, che nel caso dell’Humanae vitae il Magistero non
insegna una dottrina accessibile solo a coloro che credono, ma ribadisce
con autorità una verità della legge morale naturale e quindi consentanea
alla ragione umana. L’Enciclica, infatti, non è in alcun modo contraria alla
scelta consapevole e libera dei coniugi in merito alla procreazione, ma
invita alla “paternità responsabile”, seconda parola chiave per la retta
27. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
48
comprensione del documento. Tale concetto include non soltanto la
conoscenza dei processi biologici, il dominio della ragione e della volontà
sugli istinti e l’integrazione ponderata delle condizioni fisiche, economiche,
psicologiche e sociali, ma anche la considerazione dell’ordine morale
oggettivo. In altre parole, la decisione prudenziale di chiamare un bambino
all’esistenza o di differire questa chiamata deve tener conto sia delle
ragioni individuali soggettive che di quella razionalità oggettiva della
“natura dell’atto coniugale”, cioè della connessione inscindibile tra i due
significati dell’atto coniugale: unitivo e procreativo. In questo contesto
occorre riscoprire “la natura come epifania del Lògos creatore” (n. 229),
superando quel dualismo antropologico che riduce la persona allo spirito e
svaluta il corpo a un mero oggetto manipolabile e dando fiducia ai coniugi
che non devono abdicare alla propria responsabilità per rimettersi ai mezzi
tecnici(12)
. L’Humanae vitae è un convinto ‘sì’ alla paternità responsabile,
che scaturisce dall’autentico amore coniugale.
Inoltre, considerando oggettivamente i frutti, “paradossalmente, dopo che
per quarant’anni le società occidentali hanno trasgredito le norme morali
proposte dall’Humanae vitae, oggi è più facile far capire il loro valore e la
loro necessità. Il fallimento clamoroso della rivoluzione sessuale (...) rende
la società più sensibile a un discorso diverso, pronunciato da chi, come la
Chiesa, conosce bene l'essere umano e per questo non ha mai creduto alle
utopie moderne(13)
”
Tenendo conto degli sviluppi degli ultimi decenni, occorre costatare
tuttavia che la pillola non ha comportato una più grande libertà della donna
né un rispetto maggiore dei figli. Al contrario, come evidenziano i
contributi di Paul Yonnet, Claudio Risé, Francesco D'Agostino, Eugenia
Roccella e Jeanne H. Matlary, la contraccezione ha profondamente
trasformato la vita familiare e sociale, caratterizzata sostanzialmente da un
“egocentrismo (...) prodotto specifico dell'individualizzazione moderna”
(14); ha mutato il rapporto tra uomo e donna, “separato dalla sua sorgente
originaria: Dio” (15) e segnato da una “crisi del dono” (16), perché l’altro
viene visto sempre più come “una cosa” totalmente dominabile e
manipolabile, con conseguenze terribili soprattutto per la donna (17); ha
favorito il diffondersi della fecondazione artificiale, che dimostra come
28. Raimondo Villano
49
l’uomo, ignorando l’ammonimento di Humanae vitae, abbia abdicato “alla
propria responsabilità per rimettersi ai mezzi tecnici” (18); ha aperto in tal
modo il passo dal figlio desiderato al figlio scelto, che perde così “il senso
di vita umana preziosa ed unica, e diventa immediatamente un oggetto
selezionabile” (19); finisce, quindi, con un relativismo etico che mina la
base della politica europea e in particolare i diritti dei figli. In molti Stati,
infatti, “viene ignorato il diritto di un bambino di sapere chi siano i suoi
genitori biologici; allo stesso modo, viene ignorato che il medesimo
bambino ha il diritto di essere allevato dai propri genitori biologici, se
possibile. Inoltre, madre e padre non sono considerati necessari per la
crescita del bambino, poiché il sesso è diventato una questione di
costruzione sociale e non di biologia” (20).
Questi sviluppi fanno vedere le conseguenze disastrose del ‘no’
all’Humanae vitae, che rappresenta invece un grande ‘sì’ alla dignità della
donna e dei figli.
In conclusine, dunque, in questo contesto occorre rilevare che Paolo VI
non poteva decidere diversamente. Nella Chiesa, infatti, conta la verità
e non il principio democratico. Nella Chiesa conta la tradizione, da
sempre contraria alla contraccezione (n. 51). Nella Chiesa conta la legge
morale iscritta dal Creatore nella natura umana e illuminata dalla
rivelazione divina. L’Humanae vitae, decisa da Paolo VI “coram Domino”
(n. 31) è, quindi, in ultima analisi, un grande ‘sì’ a Dio stesso(21).
Il 10 settembre 1975 i delegati del Primo Congresso Mondiale per lo
studio del Dolore ed alcuni rappresentanti della Federazione Nazionale dei
Farmacisti Cattolici, in celebrazione per il venticinquesimo anniversario
della fondazione, sono incontrati da Papa Montini che, sottolineando il
ruolo del farmacista “al servizio dell’uomo e particolarmente dell’uomo
sofferente”, afferma: “Come non ricordare che quest’opera trae la sua
nobiltà da questo significato profondamente umano, e che essa non deve
lasciarsi dominare dalle tecniche che essa impiega, per quanto esse siano
di per se stesse stupende?”. Papa Montini, inoltre, evidenzia che compito
del farmacista è “contribuire al sollievo della sofferenza, al benessere e
alla guarigione dell’uomo”e aggiunge che “occorre ricordare che per la
stessa ragione, le vostre attività professionali, ad ogni livello, non
sapranno in alcun caso accettare di sottomettersi a pressioni economiche o
29. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
50
sociali incuranti dell’ordine morale; a maggior ragione se esse sono
contrarie ad esso, come capita troppo spesso” e, infine, invita i farmacisti
ad osservare sempre per principio la preminenza del rispetto assoluto della
persona umana al sopra di ogni altra cosa, sottolineando che: “Ne va del
significato dell’uomo, creatura di Dio, ne va anche della vostra coscienza”.
Nel 1978 in Italia la legislazione sanitaria evolve con la riforma del
Servizio Sanitario Nazionale (legge 23 dicembre 1978, n. 833); nello
stesso anno si configura in modo definitivo la Consulta Nazionale della
Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale Sanitaria con la nascita dei
primi uffici diocesani.
32. Raimondo Villano
111
(1) Abs.: Arice Don Carmine, ssc (Direttore UNPS della Conferenza Episcopale
Italiana), Documenti della Chiesa e pastorale della salute, website CEI.
(2) Cfr. R. Messina, Storia della Chiesa, storia della carità, ed. Camilliane, 2001.
Cit. in: Arice Don Carmine, ssc (Direttore UNPS della Conferenza Episcopale
Italiana), Documenti della Chiesa e pastorale della salute, website CEI.
(3) Sgreccia Elio, Manuale di Bioetica, vol. I, Vita e Pensiero, p. 886, Milano 1988.
(4) Rubiola Carlo, La deontologia del farmacista: aspetti bioetici, Tesi del primo
anno di Master universitario in Bioetica, Facoltà Teologica dell’Italia
Meridionale, A. A. 2007-2008, Torino settembre 2008.
(5) Paolo VI, “Humanae vitae” (p. 61).
(6) Geissler Herman, Per un bilancio della “Humanae vitae” quarant'anni dopo.
Progresso e destino nella visione di Papa Montini, L’Osservatore Romano, Città
del Vaticano 19 febbraio 2011.
(7) Geissler Herman, Ibid.
(8) Geissler Herman, Ibid.
(9) Rubiola Carlo, La deontologia del farmacista: aspetti bioetici, Tesi del primo
anno di Master universitario in Bioetica, Facoltà Teologica dell’Italia
Meridionale, A. A. 2007-2008, Torino settembre 2008.
(10) McDermott John Michael, contributo nel corso della presentazione del volume
“Custodi e interpreti della vita. Attualità dell’enciclica ‘Humanae vitae’” (a cura
di Lucetta Scaraffia, Lateran University Press, Dibattito per il Millennio, Città
del Vaticano, 2010, p. 253), presso la Pontificia Università Lateranense in data
18 febbraio 2011, con la partecipazione, tra gli altri, di S.E. l’Arc. Luis
Francisco Ladaria Ferrer, Segretario della Congregazione per la Dottrina della
Fede, di S.E. il Vescovo e Rettore della PUL Enrico dal Covolo, della giornalista
Ritanna Armeni e del Direttore del “Foglio” Giuliano Ferrara. Fonte: Geissler
Herman, Ibid.
(11) Geissler Herman, Ibid.
(12) Bonino Serge-Thomas, cit. in: Geissler Herman, Ibid.
33. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
112
(13) Scaraffia Lucetta, Custodi e interpreti della vita. Attualità dell’enciclica
‘Humanae vitae’”, Introduzione, Lateran University Press, Dibattito per il
Millennio, Città del Vaticano, 2010, pp. 11-12.
(14) Ibid., pp. 90-91.
(15) Ibid., p. 96.
(16) Ibid., p. 97.
(17) Ibid., p. 100.
(18) Ibid., p. 121.
(19) Ibid., p. 131.
(20) Ibid., pp. 135-136.
(21) Geissler Herman, Ibid.
(22) Abs.: Arice Don Carmine, ssc (Direttore UNPS della Conferenza Episcopale
Italiana), Documenti della Chiesa e pastorale della salute, website CEI.
(23) Cfr. Autori Vari, “Salute”, in Dizionario di Teologia Pastorale Sanitaria,
Camillianum, pagg. 1065-1098. Cit. in: Arice Don Carmine, ssc (Direttore
UNPS della Conferenza Episcopale Italiana), Documenti della Chiesa e
pastorale della salute, website CEI.
(24) Abs.: Arice Don Carmine, Ibid.
(25) Raphael n.3 (nuova serie) dicembre 1989, pag. 3, Tipografia Poliglotta Vaticana,
Roma.
(26) Abs.: Arice Don Carmine, Ibid.
(27) Abs.: Arice Don Carmine, Ibid.
(28) Farmacisti Cattolici Italiani e Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani.
(29) Abs.: Arice Don Carmine, Ibid.
(30) Angelini Fiorenzo, Prefazione alla “Carta degli Operatori Sanitari,Pontificio
Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari, ECV, p. 5, 1995.
(31) Ibid., n. 4.
(32) Ibid., n. 1.
(33) Ibid., n. 1.
34. Raimondo Villano
113
(34) Nata a Torino nell’autunno 1946 per iniziativa del coraggioso farmacista di un
piccolo paese della provincia di Alessandria Pietro Oliveri cui si affiancano il
farmacista Maggioni e il Prof. Capanna ed altri farmacisti tra cui Vincenzo
Bianchi, Franco Pescetto, Gigi Garbarino, Aldo Scannavino, Dino Ponte, Mario
Carlassare, Aldo Bertazzoni e Marini. L’Associazione ha come obiettivo di
maggiore impegno la valorizzazione del rapporto umano che il farmacista ha con
il pubblico. Le prime riunioni si tengono presso la Chiesa di Santa Teresa. Non
c’è una precisa struttura organizzativa, non ci sono tessere. Sono motti dell’etica
dell’UCFI: “Perché il malato non sia soltanto un cliente”; “Perché la vita è
sacra e viene prima di ogni altra cosa”; “Perché la stima del cliente rimanga il
tuo guadagno migliore” (fonte: website UCFI, 2002). Tra i primi problemi che
l’UCFI affronta insieme alle altre organizzazioni di categoria vi sono quelli delle
farmacie rurali, della cassa mutua per i farmacisti, della legislazione sulle
specialità medicinali. Negli anni ‘60 nell’ambito del gruppo torinese dei
farmacisti cattolici tra le attività principali, con il consulente ecclesiastico
biologo farmacista Padre Arosio, figurano discussioni ed approfondimenti
inerenti temi bioetici e responsabilità professionale. In Italia il movimento fu
molto attivo fino al 1963 tenendo 8 congressi Nazionali (tra cui quelli di Siena
del 1948, Camaldoli nel 1957, Vallombrosa nel 1958, Palermo nel 1960 ed
Assisi nel 1968) e pubblicando il periodico “Raphäel”, ma poi attraversò un
lungo periodo di silenzio. Nel 1985 si registra la ripresa dell’attività per
iniziativa soprattutto del Card. Fiorenzo Angelini del Pontificio Consiglio per la
Pastorale degli Operatori Sanitari e del farmacista Franco Montenero; con la
Presidenza di Lino Mottironi l’UCFI promuove convegni nazionali e partecipa
attivamente a congressi internazionali e riprende la pubblicazione del periodico
“Raphael”. Va segnalata, inoltre, la collaborazione dell'UCFI con le Caritas
diocesane per la raccolta dei medicinali non utilizzati, la loro selezione e la
spedizione nei Paesi più bisognosi. Dagli anni novanta l’UCFI ha come
Presidente Piero Uroda mentre è Segretario Giuseppe Fattori ed è Assistente
Spirituale Padre Elia Atripaldi. La sede nazionale è a Roma, in Via della
Conciliazione; l’UCFI è presente nelle Regioni: Lombardia (Milano, Lodi,
35. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
114
Brescia, Mantova, Cremona, Abbiategrasso), Piemonte (Torino), Veneto
(Verona), Liguria (Genova), Toscana (Massa Carrara), Lazio (Roma), Emilia
Romagna (Parma), Marche (Macerata), Campania (Napoli), Puglia (Foggia,
Taranto), Basilicata (Potenza), Sicilia (Palermo, Agrigento, Messina).
(35) Pontificia Academia pro Vita, Comunicato sulla cosiddetta ‘pillola del giorno
dopo’, Città del Vaticano 31 ottobre 2000.
(36) Ibid.
(37) Ibid.
(38) Ibid.
(39) Ibid.
(40) Ibid.
(41) Ibid.
(42) Sir , Intervista al Card. Ruini.
(43) Il 5 Febbraio 1996 l’Assemblea dei Nobili Collegiali indetta dal Consiglio di
reggenza su proposta della Presidenza, presente il Notaio in Roma Giancarlo
Perrotta, esaminando la proposta di una denominazione per il Collegio che
rispecchi la sua storia, le sue prerogative trascorse, le sue attuali aspirazioni e
finalità, decide ed approva all’unanimità il Titolo “Nobile Collegio Chimico
Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis”. Nel redigere gli ultimi atti
da presentare al Tribunale di Roma per ultimare la pratica per la Privatizzazione
del Nobile Collegio, il Notaio in Roma Giancarlo Perrotta osserva che dagli atti
e documenti degli ultimi cinquant’anni ed oltre risulta semplicemente la
denominazione di Collegio Chimico Farmaceutico. Infatti, lo Statuto ancora
vigente sin dal 10 ottobre 1902 firmato da Sua Maestà Vittorio Emanuele III e
controfirmato Giovanni Giolitti parla inequivocabilmente di Collegio Chimico
Farmaceutico. In realtà la definizione “Nobile” adottata nella prima metà del
XVII secolo è abrogata con l’occupazione di Roma da parte delle truppe
napoleoniche mentre di fatto i Collegiali definiscono sempre ex consuetudine se
stessi ed il Collegio “Nobili”. Il Notaio, colto il disappunto dei Collegiali, adotta
la soluzione di riportare sul verbale di deposito del documento “Collegio
36. Raimondo Villano
115
Chimico Farmaceutico... detto anche Nobile Collegio Chimico Farmaceutico”.
In seguito il Consiglio di reggenza, su proposta della Presidenza, conviene che
non è giusto affidare l’impegno, le aspirazioni, le giuste ambizioni dei Collegiali
che nel tempo hanno reso importante e nobile l’Istituzione ad un semplice gioco
di parole. (Fonte: Nobile Collegiale Giancarlo Signore, website nobilecollegio,
2002).
(44) Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis;
Presidente GianCarlo Signore, “San Giovanni Leonardi Patrono dei
Farmacisti”; Prot. N. 3.07 GCS/al, nell’anno del Collegio 578 - Roma, 3
gennaio 2007.
(45) Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis;
Presidente GianCarlo Signore, “San Giovanni Leonardi Patrono dei
Farmacisti”; Prot. N. 3.07 GCS/al, nell’anno del Collegio 578 - Roma, 3
gennaio 2007.
(46) Unione Farmacisti Cattolici Italiani, L’obiezione di coscienza del farmacista tra
diritto e dovere, Atti integrali del Convegno nazionale UCFI, Roma 23 ottobre
2009. Abs. da: Raphäel, periodico dell’UCFI fondato nel 1947, anno LXII n.4,
ottobre/dicembre 2009.
(47) Farmacista33, Usa, pillola giorno dopo da banco anche sotto 17 anni, 8 aprile
2013.
(48) Abs.: Arice Don Carmine, ssc (Direttore UNPS della Conferenza Episcopale
Italiana), Documenti della Chiesa e pastorale della salute, website CEI.
(49) Farmacista33, Libero accesso alla contraccezione d'emergenza, 18 maggio
2006.
(50) 56a
Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Città del
Vaticano, Aula del Sinodo, dal 15 al 19 maggio, con la partecipazione di 239
presuli tra vescovi ordinari e ausiliari, di 4 amministratori diocesani, di 16
vescovi emeriti, del Nunzio Apostolico in Italia S.E. Mons. Paolo Romeo, di 15
vescovi in rappresentanza di Conferenze Episcopali dei Paesi europei; nella
mattinata di giovedì 18 ha avuto luogo l’incontro con il Papa (CEI, Comunicato
Finale, Roma, 30 maggio 2006).
37. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
116
(51) Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, prot. n.
966/06/L, Italiae, firmato dall’Arcivescovo Segretario Albertus Malcom Ranjith
e controfirmato dal Sottosegretario Mario Marini; traduzione originale dal latino.
(52) Ogni 9 del mese l’immagine del Santo passa da una comunità all’altra con un
rito di consegna che prevede una processione stazionale, il canto delle litanie dei
Santi missionari, la celebrazione del’Eucaristia, la venerazione del libro dei
Vangeli e dell’icona.
(53) Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis;
Presidente GianCarlo Signore; Prot. N. 4.07 GCS/al, nell’anno del Collegio 578
- Roma, 5 gennaio 2007.
(54) Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis;
Presidente GianCarlo Signore, “San Giovanni Leonardi Patrono dei
Farmacisti”; Prot. N. 3.07 GCS/al, nell’anno del Collegio 578 - Roma, 3
gennaio 2007.
(55) Dichiarazione Finale, p.to 6; Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede di
venerdì 16 marzo 2007.
(56) Il principio di precauzione permette di reagire rapidamente di fronte a un
possibile pericolo per la salute umana, animale o vegetale, ovvero per la
protezione dell'ambiente, nel caso in cui i dati scientifici non consentano una
valutazione completa del rischio. Il principio di precauzione ha lo scopo di
garantire un alto livello di protezione grazie a posizioni preventive in caso di
rischio. Tale principio è stato riconosciuto da varie convenzioni internazionali e
figura in modo speciale nell’Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie (SPS)
concluso nel quadro dell’Organizzazione mondiale del commercio. Si può
ricorrere al principio di precauzione quando un fenomeno, un prodotto o un
processo può avere effetti potenzialmente pericolosi, individuati tramite una
valutazione scientifica e obiettiva, se questa valutazione non consente di
determinare il rischio con sufficiente certezza. Il ricorso al principio si iscrive,
pertanto, nel quadro generale dell’analisi del rischio (che comprende, oltre la
valutazione del rischio, la gestione e la comunicazione del rischio) e più
38. Raimondo Villano
117
particolarmente nel quadro della gestione del rischio che corrisponde alla fase di
presa di decisione. Il principio di precauzione può essere invocato solo
nell’ipotesi di un rischio potenziale e che non può in nessun caso giustificare una
presa di decisione arbitraria. Il ricorso al principio di precauzione è quindi
giustificato solo quando riunisce tre condizioni: identificazione degli effetti
potenzialmente negativi; valutazione dei dati scientifici disponibili; ampiezza
dell’incertezza scientifica. Le autorità incaricate della gestione del rischio
possono decidere di agire o di non agire, in funzione del livello di rischio. Se il
rischio è alto, si possono adottare varie categorie di misure. Si può trattare di atti
giuridici proporzionati, del finanziamento di programmi di ricerca, di misure
d’informazione al pubblico, ecc. Tre principi specifici devono sottendere il
ricorso al principio di precauzione: valutazione scientifica più completa possibile
e la determinazione, nella misura del possibile, del grado d’incertezza
scientifica; valutazione del rischio e delle conseguenze potenziali dell'assenza di
azione; partecipazione di tutte le parti interessate allo studio delle misure di
precauzione, non appena i risultati dalla valutazione scientifica e/o della
valutazione del rischio sono disponibili. Inoltre, i principi generali della gestione
dei rischi restano applicabili allorché il principio di precauzione viene invocato.
Si tratta dei seguenti principi: proporzionalità tra misure prese e livello di
protezione ricercato; non discriminazione nell’applicazione delle misure;
coerenza delle misure con quelle già prese in situazioni analoghe o che fanno
uso di approcci analoghi; esame dei vantaggi e degli oneri risultanti dall’azione
o dall’assenza di azione; riesame delle misure alla luce dell'evoluzione
scientifica. (Abs. da rassegna stampa sul sito Internet della Commissione
europea, tra cui: Comunicazione (COM(2000) 1final) sul principio di
precauzione, http://eur-lex.europa.eu/legal-
content/IT/AUTO/?uri=celex:52000DC0001; Unione europea, articolo 191 del
Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, http://eur-lex.europa.eu/legal-
content/IT/AUTO/?uri=celex:12016E191).
(57) Nella morale tradizionale, il principio del duplice effetto consente di ritenere
lecita un’azione morale sebbene da essa possano derivare almeno due
39. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
118
conseguenze, una positiva e l’altra negativa. A tal fine, è indispensabile che: a)
l’azione sia in sé buona, o almeno moralmente indifferente; b) l’intenzione del
soggetto sia buona; c) l’effetto buono non dipenda dal verificarsi dell’effetto
negativo; d) non vi siano azioni capaci di impedire l’effetto negativo.
(58) Il principio di cooperazione di Herbert Paul Grice: “Conforma il tuo contributo
conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene, dall’intento
comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei impegnato
(Perry John - ristampa a cura di, Personal Identity, (1941), in Mind, n. 50,
pp. 330–50; Berkeley: University of California Press, 1975, pp. 73-95). Il
principio di cooperazione è una convenzione sociale e culturale che aiuta a
interpretare il significato contestuale di un enunciato, ovvero la sua implicatura
conversazionale. Le regole del principio di cooperazione sono quattro e vanno
sotto il nome di massime conversazionali: della quantità (“Dai un contributo
appropriato sotto il profilo della quantità di informazioni”); della qualità (“Non
dire cose che credi false o che non hai ragione di credere vere”); della relazione
(“Dai un contributo pertinente ad ogni stadio della comunicazione”); del modo
(“Esprimiti in modo chiaro, breve, ordinato”). Com’è ovvio, queste massime
possono essere violate o sfruttate secondo gli scopi comunicativi. Qualsiasi
comportamento derivante dalla loro osservanza, violazione o sfruttamento -
come già anticipato - genera delle implicature conversazionali (da tener separate
dall'implicazione logica), le quali si sostanziano in una «informazione
supplementare derivante dal confronto di ciò che il parlante ha detto con la sua
supposta aderenza al principio di cooperazione e alle massime.
(59) Abs.: Arice Don Carmine, Ibid.
(60) Abs: Petrini C. (a cura di), Rubrica di Bioetica, Rivista “Biologi italiani”
(organo ufficiale dell’Ordine Nazionale dei Biologi), n. 5, 2008. In: Rubiola
Carlo, La deontologia del farmacista: aspetti bioetici, Tesi del primo anno di
Master universitario in Bioetica, Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, A. A.
2007-2008, Torino settembre 2008.
40. Raimondo Villano
119
(61) Notizie su FOFI e Federfarma in: La Stampa, edizione di Torino 30 ottobre
2007, p. 5. Il Documento di adesione AISF all’appello del Papa è redatto con la
collaborazione di Carlo Rubiola. Notizia del dissenso di Mario Mori in: Petrini
C. (a cura di), Ibid. Abs. da: Rubiola Carlo, Ibid.
(62) Comunicato di Piero Uroda, Presidente sia dell’Unione Farmacisti Cattolici
Italiani che della Federazione Internazionale Farmacisti Cattolici, durante i
lavori del convegno dell’UCFI dell’Alta Italia. Abs. da: Rubiola Carlo, Ibid.
(63) Farmacista33, Contraccezione d’emergenza anche a 5 giorni, Anno 5, Numero
150, 10 settembre 2009.
(64) Farmacista33, In attesa della pillola dei 5 giorni dopo, Anno 6, Numero 12, 26
gennaio 2010.
(65) Farmacista33, Fazio, sospesa decisione su pillola dei 5 giorni dopo, Anno 6,
Numero 87, 13 maggio 2010.
(66) Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Fonte: Farmacista33, Ibid.
(67) Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Fonte: Farmacista33, Ibid.
(68) Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in veritate”, n. 1, Città del Vaticano
29 giugno 2009.
(69) Ibid., n. 2.
(70) Ibid., n. 3.
(71) Ibid., n. 5.
(72) Ibid., n. 9.
(73) Ibid., n. 14.
(74) Ibid., n. 15.
(75) Ibid., n. 17.
(76) Ibid., n. 18.
(77) Ibid., n. 37.
(78) Ibid., n. 41.
(79) Ibid., n. 42.
(80) Ibid., n. 43.
(81) Ibid., n. 44.
(82) Ibid., n. 45.
41. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
120
(83) Ibid., n. 46.
(84) Ibid., n. 68.
(85) Ibid., n. 69.
(86) Ibid., n. 70.
(87) Ibid., n. 71.
(88) Ibid., n. 74.
(89) Ibid., n. 75.
(90) Ibid., n. 78.
(91) Farmacista33, Fda approva pillola dei 5 giorni dopo, Anno 6, Numero 142, 30
agosto 2010.
(92) Farmacista33, Fazio: pillola dei 5 giorni dopo non è abortiva, 17 giugno 2011.
(93) Corrispondenza Romana, Aborto: gli equivoci sulla pillola dei cinque giorni
dopo, n. 1197/02.
(94) Farmacista33, Mozione bipartisan: ulipristal acetato potenzialmente abortivo, 30
giugno 2011.
(95) Farmacista33, Pillola 5 giorni dopo i medici dicono no al test di gravidanza, 07
settembre 2011.
(96) Farmacista33, Pillola 5 giorni dopo è in fascia C, iter d'approvazione più breve,
11novembre 2011.
(97) Vaccinare33, Movimento pro vita a Fazio fermare la pillola dei 5 giorni dopo, 8
novembre 2011.
(98) ANSA, Pillola 5 giorni dopo: firmato decreto, ora pubblicazione GU, 14
novembre 2011, h 16:41:11.
(99) Farmacista33, Pillola dei 5 giorni dopo: è arrivata in Italia, 02aprile 2012.
(100) Farmacista33, Dall’Aifa su ulipristal: le gravidanze vanno segnalate, 4 aprile
2012.
(101) Farmacista33, Usa, pillola giorno dopo da banco anche sotto 17 anni, 8 aprile
2013.
(102) Tommaso Scandroglio, Ella0ne, la pillola dei “cinque giorni dopo,
Corrispondenza romana, n. 1368, 3 dicembre 2014.
42. Raimondo Villano
121
(103) Tommaso Scandroglio, Ibid.
(104) Benedetto XVI, Spe Salvi, Città del Vaticano, 2007, n. 39.
(105) Abs.: Arice Don Carmine, Ibid.
45. Raimondo Villano
125
“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è
biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei
Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario.
Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico internazionale
(Roma, dal 2004); General Manager Villano International Business Team dal 2012 (attività in
16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta
gamma, edilizia- restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura);
Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical
Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR,
Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente
di borse e forex (dal 1983), Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta
(dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg,
discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria
Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto
allAlbo dal 1986). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia
Tiberina (dal 2009), Studi Melitensi (dal 2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA
(dal 2011), International Society History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia
(dal 2001), a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal 2006), Associazione Treccani
Cultura (dal 2016). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con
importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore
statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia
(1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp,
Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e
Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015).
Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso
Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere
diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies
Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12),
membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International
Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università
di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato
scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte
Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo
scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni
Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino
al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente
2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per
l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il
Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica;
tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia;
autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di
istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990
Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti;
Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na
(1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia
Patria, ammesso sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei
Lincei On. Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15), . Proponente e
46. Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI
126
padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal
2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE
LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar
alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary,
2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel
2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi
CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza
Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità
(Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e
Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas,
2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale
nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln
soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino
(Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010);
Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-
Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014);
Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica
Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio
Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006);
LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura
(Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013);
Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013,
Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm
2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-
Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione
letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche,
religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact
factor, particolarmente apprezzati per l’originalità, la capacità argomentativa e la logica del
pensiero, l’ampiezza e l’approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto
elevato contenuto teorico), la finezza delle intuizioni e la raffinatezza della prosa; oltre 50 libri
(di cui 14, nella sola versione italiana, con complessive 35 edizioni e 19 ristampe; numerosi
tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli,
con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate
di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia
Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA,
Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di
Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 90 opere multimediali (in varie lingue e più
edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi
(tra cui Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche
realizzate con vena innata, apprezzabile talento e particolare sensibilità che lo inducono a
guardare il mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in molti
Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda
Authority File UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de
France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.;
Biblioteca Magistrale Sovrano Militare Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze
detta dei XL (IT); Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000
Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 230 opere; Scheda
di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui
alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
47. Raimondo Villano
127
* * *
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza
in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia
Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz.,
2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e
morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus
Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in
silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti
storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno
di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo
digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012);
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per
un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie -
circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40
anni (2015). Tra gli oltre 130 multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002);
Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez
49. Raimondo Villano
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“ La facilità con cui lo spirito oggi si appaga
dà la misura della grandezza di ciò che ha perduto ”
Georg Wilheim Friedrich Hegel