Si tratta delle slide della sesta lezione del corso Modelli di comunicazione della scienza tenuto al Master in Comunicazione della Scienza della Sissa.
L'obiettivo dell'incontro è mostrare come la rete stia modificando il modo in cui la conoscenza scientifica circola e si diffonde tra i ricercatori e quali sono i possibili effetti sulla comunicazione pubblica. Da una parte, le tecnologie digitali e connettive hanno permesso l'emergere di nuovi attori che esterni alle istituzioni scientifiche, dall'altra esse permettono agli scienziati forme di comunicazione innovative rispetto al sistema accademico tradizionale. I ricercatori usano ad esempio Internet per parlare direttamente con i cittadini, per risolvere pubblicamente controversie una volta confinate nei laboratori, per esporre i propri lavori in forma incompleta in una logica di definizione del territorio.
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Open science. L'impatto della rete nella produzione e diffusione della conoscenza scientifica.
1. Open Science. L’impatto della rete nella
produzione e diffusione della
conoscenza scientifica
Master in Comunicazione della Scienza
Nico Pitrelli
17 Aprile 2013
1
23. L’Open Access è economicamente sostenibile?
Danneggia il mercato?
24. Il problema dei problemi: l’obiettivo convenzionale
rimane scrivere papers. Come misuro l’open science?
25. 5
La soluzione è una mutazione
culturale: la conoscenza è una
rete.
26. Polymat project:
un
cambiamento
nel modo in cui
gli scienziati
collaborano per
creare
conoscenza.
«To take full advantage of modern tools for
the production of knowledge, we need to
create an open scientific culture where as
much information as possible is moved out
of people’s heads and laboratories, and
onto the network. […]
Information not on the network can’t do
any good.»
Micheal Nielsen (2012), Reinventing Discovery. The era of
networked science, Princeton University Press, Princeton and
Oxford, p. 183
27. Too Big To Know:
Rethinking Knowledge
Now That the Facts
Aren't the Facts, Experts
Are Everywhere, and the
Smartest Person in the
Room Is the Room.
David Weinberger (2012),
Too big to know. Basic Books
28. Riferimenti bibliografici
• Trench, B. (2008), Internet: turning science communication inside-out?, in M.
Bucchi e B. Trench (a cura di), Handbook of Public Communication of Science
and Technology, Routledge, Abingdon e New Yo
• Gregory, J. (2009), Communicating science, in R. Hollimann, E. Whitelegg, E.
Scanlon, S. Smidt e J. Thomas (a cura di), Practising Science Communication in
the Information. Theorising Professional Practices, Oxford University Press,
New York, pp. 3-18rk, pp. 185-198;
• Laakso, M.; Welling, P.; Bukvova, H.; Nyman, L.; Björk, B. C.; Hedlund, T.
(2011), The Development of Open Access Journal Publishing from 1993 to
2009, in Hermes-Lima, Marcelo. PLoS ONE 6 (6): e20961.
• Nielsen, M. (2011), Reinventing Discovery: The New Era of Networked Science,
Princeton University Press;
• Weinberger, D. (2012), La stanza intelligente, Codice Edizioni, Torino;
Nico Pitrelli, Sissa 28