Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 – Monza, 12 ottobre 2006) è stato uno studente italiano cattolico esempio di santità per tutti i giovani... Amava L'Eucarestia e la Madonna, era anche appassionato di informatica.
2. CARLO
ACUTIS,
nasce il 3 maggio 1991, a Londra, dove i suoi
illustri genitori, Andrea e Antonia, si trovano in
quel momento per motivi di lavoro.
Nel settembre dello stesso anno, rientrano
tutti e tre a Milano, la loro città.
3. Carlo, all’eta’ di 14
anni, si iscrive al liceo
classico "Leone XIII"
di Milano, diretto dai
gesuiti. Affronta i
doveri dello studio
con diligenza e
serenita’, trovando il
tempo per fare anche
tante altre cose: cura
il sito Internet della
sua parrocchia di
Santa Maria Segreta,
progetta un altro sito
per il volontariato del
Leone XIII, insegna il
catechismo ai ragazzi
della Cresima.
4.
5. DA QUANDO, A SETTE ANNI, HA
RICEVUTO LA PRIMA COMUNIONE,
NON HA MAI PERDUTO
L’APPUNTAMENTO QUOTIDIANO CON
LA SANTA MESSA.
PRIMA O DOPO LA CELEBRAZIONE
EUCARISTICA RIMANEVA DAVANTI AL
TABERNACOLO PER ADORARE IL
SIGNORE NEL SANTISSIMO
SACRAMENTO.
LA MADONNA ERA LA SUA GRANDE
CONFIDENTE E NON DIMENTICAVA
MAI DI ONORARLA RECITANDO OGNI
GIORNO IL SANTO ROSARIO.
6. Tutto per Gesù
• Ma che cosa distingue Carlo da tanti
suoi coetanei?
• Nel corso della sua esistenza, molto
presto ha scoperto una Persona
singolare: Gesù Cristo, e di Lui,
crescendo, si innamora perdutamente.
• Fin, da piccolo, l’incontro con Gesù
sconvolge la sua vita. Carlo trova in Lui
l’Amico, il Maestro, il Salvatore, la
Ragione stessa della sua esistenza.
• Senza Gesù nel suo vivere quotidiano,
non si comprende nulla della sua vita, in
tutto simile a quella dei suoi amici, ma
che custodisce in sé questo invincibile
Segreto.
8. L’Ostia
lo
trasform
a
•Dedica molto tempo alla
preghiera silenziosa di
adorazione davanti al
Tabernacolo, dove sembra
rapito dall’amore.
•Proprio così: dal Mistero
eucaristico, impara a
comprendere l’infinito amore
di Gesù per ogni uomo.
9. Carlo era solito dire ai suoi
amici: “La nostra meta
dev’essere l’infinito, non il
finito. L’Infinito è la nostra
patria. Il Cielo ci aspetta da
sempre”.
10. L'EUCARISTIA
È LA MIA AUTOSTRADA
PER IL CIELO
“ci si mette di fronte al sole ci si abbronza... ma quando ci si
mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi”
11. La pietà di Carlo è radicata
robustamente nell’Eucaristia, che egli
definiva "la mia autostrada per il
Cielo“, nel Sacramento della
Riconciliazione,
nella devozione al Cuore di Gesù e di
Maria Santissima, della quale è
innamorato,
nel culto degli angeli e dei santi,
soprattutto di san Francesco e di
sant’Antonio da Padova,
nella fedeltà al Papa e alla Chiesa.
In particolare la Santa Messa, la
Comunione e l’Adorazione Eucaristica
quotidiane sono il segreto della sua vita
interiore, che si configura sempre più
decisamente nel progetto del "Pane
spezzato e del Vino versato", cioè del
dono generoso di sé, senza riserva
alcuna.
12. Per lui, che così tanto
desidera la santità, è
normale cercare amici
in cielo; così nel suo
sito internet c’è la
sezione “scopri quanti
amici ho in cielo”, dove
compaiono i santi
“giovani”, quelli che
hanno raggiunto la
santità in fretta.
13.
14. La figura di Carlo è possibile riassumerla in questa sua frase: ‘L’Eucaristia è la mia
autostrada per il Cielo’. Mio figlio sin da piccolo, e soprattutto dopo la sua Prima
Comunione, non ha mai mancato all’appuntamento pressoché quotidiano con la Santa
Messa e il Rosario, e con un momento di Adorazione Eucaristica. Nonostante questa
intensa vita spirituale, Carlo ha vissuto pienamente e gioiosamente i suoi quindici anni,
lasciando in coloro che lo hanno conosciuto una profonda traccia. Era un ragazzo
esperto con i computer tanto che si leggeva i testi di ingegneria informatica lasciando
tutti stupefatti, ma questa sua dote la poneva al servizio del volontariato e la utilizzava
anche per aiutare i suoi amici. La sua grande generosità lo portava ad interessarsi di
tutti, dagli extracomunitari ai disabili, ai bambini, ai mendicanti. Stare vicino a Carlo era
come stare vicino ad una fontana d’acqua fresca.
Dice la
mamma: