Testimone dell'inesauribilità del mistero di Cristo
1.
2. SANT’ANGELA MERICI
ne è testimone
singolare,
sia come donna che
come cristiana,
sia come
Vergine Consacrata
che come
Fondatrice di una
Famiglia Spirituale
3. che propone la
VERGINITA’
a quante,
pur vivendo nel mondo,
intendono tendere
alla Santità
qualificandosi come
“SPOSE DI CRISTO”
mediante
la professione
dei Consigli Evangelici.
6. Cresce in una
famiglia
di radicati principi
cristiani
e di modesta
condizione sociale,
anche se
imparentata
con persone
influenti.
7. Risiede a
Desenzano
fino
alla
giovinezza
in una
località
denominata
"Le Grezze".
8. A 18 anni Angela resta sola,
esposta ai pericoli di quegli anni turbolenti,
e viene accolta nella casa
di un agiato zio materno, a Salò,
dove frequenta persone raffinate e colte
e impara a leggere.
10. A 26 anni ritorna a
Desenzano,
vi conduce una vita
silenziosa,
dedita all'orazione
e alle opere di carità,
mentre matura
lentamente
la sua vocazione.
11. Tale permanenza è
segnata
dall'esperienza di una
visione
in località Brudazzo
(1506):
raccolta in preghiera
le pare che il cielo
si apra
e vede scendere
Angeli e Vergini:
si tratta di una
prefigurazione
della Compagnia.
12. Nel 1516 si stabilisce a Brescia.
diventa il riferimento
e la consigliera
più ricercata della città.
13. In questo periodo Angela si reca in pellegrinaggio
a Mantova (1520), in Terra Santa (1524),
a Roma (1525) e al Sacro Monte di Varallo (1529)
per meditare la passione e la morte di Cristo.
14. A circa 60 anni,
ricca di esperienza
e di virtù,
pensa di proporre
anche ad altre donne
lo stile di vita
maturato
nella preghiera
e nella riflessione.
(si dice che il Signore
abbia inviato
un Angelo a frustarla
perché si decidesse
a fondare la Compagnia)
15. A quei tempi, per la donna
sono aperte soltanto due vie:
il matrimonio e
il monastero di clausura.
La famiglia naturale
decide il suo destino.
16. Angela pensa alla vita
consacrata a Dio
non chiusa
dentro le mura di un chiostro,
ma immersa nel tessuto sociale,
per essere più a diretto contatto
con i bisogni
materiali e spirituali
del mondo.
17. I monasteri femminili,
al tempo di Angela,
sono 11 con circa 3.000
suore e alcuni di essi,
di fatto,
sono ospizi a servizio
dell'aristocrazia,
che vi rinchiude le figlie
non collocate
socialmente.
18. Nasce, con la Compagnia,
un nuovo stato di vita:
quello delle Vergini
Consacrate nel mondo.
19. Angela muore a
Brescia
il 27 gennaio 1540,
attorniata dalle sue
150 figlie.
20. Dopo le esequie solenni,
il corpo rimane esposto, per un
mese intero nella chiesa di
S.Afra, senza subire corruzione
alcuna;
viene sepolta nella stessa chiesa.
Nel luogo dove furono inumati i
primi martiri bresciani sorgeva
anticamente la cappella di
San Faustino ad sanguinem,
che divenne Sant’Afra nel ‘200,
ovvero la chiesa
- ora per noi sotterranea-
alla quale, nel 1580,
Pier Maria Bagnadore sovrappose
il tempio poi distrutto
dai bombardamenti nel 1945,
e presto ricostruito con la
21. Il 9 giugno 1544
il papa Paolo III
approvò la
nuova
istituzione.
22. Pio VII
proclama
Angela Merici
Santa,
il 24 maggio
1807.
23. Pio IX nel
1861
ne estende
il culto
alla Chiesa
universale.
24. domenica 24 gennaio 2010,
Sant'Angela Merici
è stata proclamata
Patrona secondaria di Brescia
e della Diocesi.
26. è il centro
spirituale nel quale
le Figlie di
Sant’Angela
si ritrovano,
per vivere insieme
momenti
importanti
di spiritualità,
di formazione
e di fraternità.
27. Nella chiesa di Sant’Afra a Brescia,
oggi Santuario a Lei dedicato,
è esposto il corpo incorrotto di Sant’Angela
alla venerazione dei fedeli.
28. Le Figlie di Sant'Angela
vivono la loro
Consacrazione
nelle proprie famiglie,
esercitano un lavoro
con il quale si sostengono,
partecipano alla vita
sociale e civile,
non si distinguono
esternamente dagli altri,
né accentuano
questa distinzione
in alcuna altra forma.
29. Sono presenti nelle realtà
del mondo con l'intento di
portarvi
lo spirito evangelico,
perché non prevalga Vivono
la logica dell'uomo intensamente
egoista, la loro
ma la logica di Dio appartenenza
e quindi dell'amore, alla Chiesa
della solidarietà, della locale, ponendosi
pace, al servizio
della giustizia. della Parrocchia
e nelle varie
realtà sociali.
30.
31.
32. “ … sappiate che senza dubbio
Gesù Cristo sarà in mezzo a voi,
e vi illuminerà, e vi istruirà
come vero buon maestro
su ciò che dovrete fare.
Tenete questo per certo:
che questa Compagnia è stata piantata
direttamente dalla sua santa mano,
e lui non abbandonerà mai questa Compagnia
fin che il mondo durerà.
Infatti se lui principalmente l’ha piantata,
chi mai la potrà sradicare?
Credetelo, non dubitate,
abbiate ferma fede che sarà così.
Io so quello che dico.
Beati coloro che veramente
se ne prenderanno cura.
(legato. 11 )
33. … Grazie se dolcemente scopro …
Che anch’io potrei arrendermi a Dio !