1. LA PROPOSIZIONE INFINITIVA
Il termine proposizione infinitiva designa una proposizione subordinata completiva caratterizzata
dal verbo all'infinito e dal soggetto in accusativo.
N.B. Vengono definite proposizioni completive le subordinate che completano quanto viene
espresso dalla proposizione reggente. Esse svolgono la funzione di soggetto o di complemento
oggetto rispetto al predicato della reggente.
I TEMPI DELL'INFINITO (CONSECUTIO TEMPORUM)
– il presente indica che l'azione è contemporanea a quella della reggente
dico te esse bonum
dicebam te esse bonum
dicam te esse bonum
– il passato indica che l'azione è anteriore a quella della reggente
dico te fuisse bonum
dicebam te fuisse bonum
dicam te fuisse bonum
– il futuro indica che l'azione è posteriore a quella della reggente
dico te futurum esse (fore) bonum
dicebam te futurum esse (fore) bonum
dicam te futurum esse (fore) bonum
VERBI MANCANTI DEL SUPINO
Per i verbi mancanti del supino (i quali non possono formare un infinito futuro attivo), si utilizza
una perifrasi: futurum esse (fore) + completiva al congiuntivo introdotta da ut/ut non.
ex. puto futurum esse (fore) ut redeas = penso che tornerai
Caesar dicit fore ut per conloquia ones controversiae componantur = Cesare dice che
attraverso i colloqui tutte le controversie si appianeranno.
2. FUNZIONE SINTATTICA DELLE PROPOSIZIONI INFINITIVE
A) SOGGETTIVA: la proposizione infinitiva costituisce il soggetto della reggente
ex. Constat te esse bonum = Si sa che sei buono
Si trova con i seguenti costrutti:
1. dopo verbi apparentemente impersonali o usati impersonalmente
ex. legem brevem esse oportet = bisogna che la legge sia breve
2. dopo espressioni formate da un nome, un agg., un pronome, un avv. e il verbo
SUM
ex. Utile est rei publicae nobiles homines esse dignos maioribus suis = E' utile allo
stato che gli uomini nobili siano degni dei loro antenati
B) OGGETTIVA: la proposizione infinitiva costituisce il complemento oggetto della reggente
ex. Dico te esse bonum = Dico che sei buono
Si trova con i seguenti costrutti:
1. verba dicendi e declarandi, che comportano una dichiarazione, un giudizio, un
proposito
ex. consules designati negabant se audere in senatum venire
2. verba sentiendi, che esprimono una percezione
Semper iudicavi in te prudentiam summam esse
3. verba affectuum, che indicano uno stato d'animo o un atteggiamento
Innumerabiles esse morbos non miraberis
4. verba voluntatis, che indicano una manifestazione di volontà
Volo te clementissimum existimari
C) EPESEGETICA O DICHIARATIVA: la proposizione infinitiva chiarisce il concetto espresso
nella reggente ed anticipato generalmente da un pronome neutro o da un avverbio (come sic o
ita).
ex. Hoc dico, te esse bonum = Questo io dico, che sei buono
ex. Druides hoc volunt persuadere, non interire animas = i druidi di questo vogliono convincere,
che l'anima non muore