2. PROFILO COGNITIVO E COMPORTAMENTALE DAI
BAMBINI CON DDAI – ADHD
1. Deficit delle funzioni esecutive (scarsa pianificazione,
perseverazioni, inefficace senso del tempo, difficoltà di inibizione,
deficit nell’uso di strategie)
2. Deficit motivazionale (ogni attività diventa subito poco
interessante)
3. Difficoltà ad aspettare (l’educazione non ha consentito di
apprendere a posticipare una gratificazione o l’inizio di un’azione)
4. Bassa tolleranza alla frustrazione
5. Comportamento determinato dalle contingenze ambientali
6. Difficoltà di autocontrollo emotivo
7. Difficoltà ad autoregolare l’impegno
8. Difficoltà di controllo fine - motorio (difficoltà
nell’implementazione degli schemi motori, alti tempi di reazione,
scadente calligrafia)
3. 9. Difficoltà a seguire le regole di comportamento
10. Scarse abilità di problem-solving
11. Comportamenti non diretti verso uno scopo preciso
12. Iperattività motoria (allo scopo di creare situazioni nuove e
stimolanti)
13. Impulsività (l’incapacità ad aspettare il momento giusto per
rispondere)
14. Disattenzione (l’interesse è rivolto agli stimoli salienti, il deficit è
soprattutto nel controllo dell’attenzione)
4. La maggioranza di alunni con deficit di
attenzione/iperattività presenta un deficit di
prestazione, determinato anche da scarse abilità di
problem-solving.
Qual è la distinzione tra deficit di prestazione e
deficit di abilità?
• Gli alunni che presentano un deficit di abilità non possiedono i
requisiti necessari per apprendere adeguatamente certe abilità (v.
Disturbi di lettura, di scrittura e di calcolo), anche con un
insegnamento individualizzato specifico.
• Gli alunni che manifestano un deficit di prestazione hanno le basi
per poter apprendere, però esistono altre cause che non
consentono loro di esprimere il loro potenziale di apprendimento
(problemi attentivi, stile impulsivo, scarsa motivazione,
atteggiamenti provocatori e oppositivi).
5. QUALI SONO I COMPORTAMENTI CHE
PRODUCONO UN DEFICIT DI PRESTAZIONE
DEGLI ALUNNI CON IPERATTIVITÀ?
• La minore quantità di tempo utilizzato per lo
svolgimento delle attività proposte dall’insegnante
(scarso orientamento al compito).
• Il numero inferiore di risposte positive alle istruzioni
dell’insegnante (scarsa compliance).
• Inferiore quantità e qualità di lavoro svolto.
L’80% dei ragazzi con deficit di attenzione/iperattività
raggiunge scarse prestazioni e molto spesso
abbandonano la scuola prematuramente
6. PERCHÈ I RAGAZZI CON DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ
FALLISCONO NEI COMPITI COMPLESSI?
• Non sono in grado di utilizzare proficuamente le loro risorse (scarse abilità di
gestione dello sforzo)
• Non riescono ad utilizzare le strategie di apprendimento che già conoscono
(deficit metacognitivo)
• Presentano un deficit di esecuzione che si manifesta con: scarse abilità di
problem-solving, debole mantenimento dell’impegno, difficoltà di inibizione,
povere abilità di pianificazione e organizzazione, impulsività
E QUALI SONO I COMPITI PARTICOLARMENTE DIFFICILI ?
• I lavori molto lunghi, anche se sono semplici e comprensibili
• I compiti che richiedono abilità organizzative
• Prendere appunti
• Le prove di comprensione del testo scritto (a causa di problemi linguistici e
di inibizione dei dati superflui)
• Le produzioni scritte (a causa di problemi linguistici e di problem-solving)
• Lo studio di materie da esporre oralmente
• Le interrogazioni che richiedono la formulazione di discorsi articolati ed
esaustivi
7. Il trattamento nel Disturbo da
Deficit di Attenzione / Iperattività
(DDAI)
L’importanza di un intervento
MULTIMODALE
8. Deficit neuropsicologici e
cognitivi
cambio rapido da un compito all’altro
(set-shift)
memoria di lavoro
controllo delle risposte impulsive
pianificazione delle azioni
monitoraggio della prestazione
mantenimento dell’attenzione uditiva
9. Problemi comportamentali
Difficoltà di controllo motorio
Scarsa autoregolazione delle
emozioni
Difficoltà di mantenimento di buone
relazioni sociali
Scelte impulsive
Comportamenti non orientati al
compito
10. Sintomi primari e problemiSintomi primari e problemi
associatiassociati
Sintomi primari (terapia farmacologica):
Disattenzione, Iperattività, Impulsività
Problemi associati (terapia psico-sociale):
Socializzazione, Interazione genitori-figlio,
difficoltà di apprendimento, gestione delle
emozioni, comorbidità (ansia, depressione)
11. Terapia MultimodaleTerapia Multimodale
Farmacologica
Economica, di efficacia dimostrata, no effetti a
lungo termine
Terapia Psicologica e intervento educativo
(TPE)
Training Metacognitivo con il bambino
Parent Training
Teacher Training
E’ integrativa, insegna abilità e può produrre
risultati mantenibili nel tempo
13. L’intervento a scuola per ilL’intervento a scuola per il
DDAIDDAI
1. Predisposizione di un
ambiente facilitante
2. Gestione delle lezioni
3. Gestione del comportamento
4. Approccio metacognitivo
5. La gestione dello stress
dell’insegnante
14. La gestione delLa gestione del
comportamentocomportamento
Il monitoraggio
L’osservazione e l’analisi
funzionale del comportamento
L’uso di gratificazioni e punizioni
Il time-out
16. IL BAMBINO NON
RIESCE A REGOLARE:
LA SUA CAPACITA’ DI CONCENTRAZIONE
E DI ATTENZIONE SOTENUTA IL PERCORSO DI PIANIFICAZIONE
E SOLUZIONE DEI PROBLEMI
IL LIVELLO DI AUTOSTIMA
IL COMPORTAMENTO
CON GLI ALTRI
IL COMPORTAMENTO
MOTORIO
LA TENDENZA A DARE
UNA RISPOSTA
PRECIPITOSA E IMPULSIVA
LA CAPACITA
DI RIPSONDERE
IN MODO POSITIVO
A CERTE EMOZIONI
IL LIVELLO DI MOTIVAZIONE,
LA FIDUCIA NELL’IMPEGNO
E NELLO SFORZO
17. Cosa può fare la scuola per il
bambino DDAI
Predisposizione di un contesto facilitante
Organizzazione della classe e dei tempi di
lavoro
Organizzazione del materiale
Organizzazione del lavoro scolastico
Attività pianificate nel tempo libero o nelle
situazioni di transizione
Approccio al compito e la struttura della
lezione
Il coinvolgimento della classe (tutoraggio,
apprendimento coperativo)
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38. Presupposti alla valutazione
funzionale dei comportamenti
problema:
• Il comportamento problema svolge una funzione
specifica
• Il comportamento problema ha un intento
comunicativo
• Il comportamento problema si coprrela agli eventi
che lo precedono e lo seguono e non si manifesta
casualmente , ma può avere lo scopo di controllare
l’ambiente
• Un solo comportamento problema può avere
molteplici funzioni
39.
40. Le funzioni dei comportamenti
problema
Funzione di fuga: Il comportamento viene
messo in atto per interrompere un’attività
spiacevole o sgradita ed è mantenuto dal
rinforzo negativo
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58. Le tipologie di RINFORZI
Rinforzi tangibili: consistono in premi
materiali.
Rinforzi sociali: sono manifestazioni di
approvazione e affetto quali complimenti,
sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc..
Rinforzi simbolici: consistono in bollini o
gettoni che una volta accumulati vengono
scambiati con premi tangibili o danno diritto a
qualche forma di rinforzo dinamico.
Rinforzi dinamici: consistono in attività
gratificanti o privilegi particolari che hanno
una valenza positiva per la persona che ne
beneficia.
61. Rinforzamento e token economy
GIORNO: Tempo seduto
(MINUTI):
Attività svolta: Numero
SMILE:
62.
Errori nell’uso dei Rinforzi:
Offrire enormi ricompense per un grande
miglioramento
(es. ti compro una bici nuova se per 1 mese
non litighi con tuo fratello)
Rinforzare un comportamento prima che sia
avvenuto
(es. se adesso ti lascio uscire, devi promettere
che quando torni finisci gli esercizi)
Promettere al bambino una ricompensa per far
cessare il suo comportamento oppositivo
(es. se adesso smetti di fare i capricci e
cominci a lavorare, dopo potrai usare il
computer)
63.
I contratti comportamentali
Stesura cooperativa fra bambino e insegnante di un
contratto con specifici accordi
Frutto di effettiva collaborazione
(incremento di comprensione e
motivazione a rispettare l’accordo)
Può includere più comportamenti
Comportamenti non multicomponenziali
Richiesta commisurata alle effettive
capacità del bambino (durata e frequenza)
Le gratificazioni devono essere
effettivamente motivanti e disponibili
Quando gli obiettivi sono acquisiti, il
contratto va aggiornato o sostituito
64.
CONTRATTO a
1) Chiedere di andare in bagno solo
una volta all’ora;
2) Stare seduto per almeno 20 min.
3) Controllare che tutto il mio
materiale sia nello zaino prima di
uscire
Per ogni giorno in cui riuscirò a
rispettare questi 3 punti, potrò scegliere
un premio fra:
a)15 min. di gioco al computer (dopo la mensa)
b) Possibilità di fare un disegno libero negli
ultimi 15 min. di lezione
Io sottoscritto,
mi impegno a mantenere questi accordi presi
con i miei insegnanti:
65.
CONTRATTO b
……. Ogni volta che riuscirò a fare una delle
cose elencate in questo contratto, riceverò un
punto da aggiungere a quelli già
accumulati, fino a un tot. di 50
punti, equivalente a una giornata al
luna-park con la mia famiglia.
Guadagno un punto ogni volta che:
1) completo 2 schede di lavoro di It.
2) faccio tutti i miei compiti a casa
3) porto tutto il materiale
4) svolgo correttamente una pagina
di operazioni
Ogni giorno ricorderò all’insegnante di
segnare i punti sul cartellone; i miei genitori
saranno avvertiti con comunicazione scritta
ogni volta che raggiungerò 10 punti.
66.
Conseguenze comportamentali
amministrate a casa
Stabilire un contatto cooperativo con la famiglia
permette di ottenere una serie di vantaggi:
Migliora la comunicazione scuola-
famiglia (non centrata solo sui problemi)
Rende le informazioni regolari e
frequenti
Il ruolo dei genitori non è solo punitivo
I genitori condividono e sostengono il
lavoro fatto a scuola
Aumentano le informazioni al bambino sulla
correttezza del suo comportamento
Crescono tipi e quantità di gratificazioni
La procedura a scuola viene snellita
67.
Il costo della risposta
al comportamento negativo segue per il bambino
la perdita di un privilegio o di un premio o di una
attività piacevole; è il “pagare pegno” del
bambino per il proprio comportamento
Il costo della risposta deve essere:
Proporzionale all’azione negativa
Corredato da informazioni chiare
Controllabile nella sua applicazione
Comunicato o concordato in anticipo
Non flessibile nella sua applicazione
E’ utile soprattutto per comportamenti negativi non
gravi, specie in relazione allo scarso impegno (dire
bugie, disubbidire, non fare o terminare i compiti,
rifiutarsi di svolgere o abbandonare un’attività,..)
68.
CONTRATTO c
……. Ogni volta che riuscirò a fare una delle
cose elencate in questo contratto, potrò
scegliere un premio previsto; se non soddisferò
almeno uno dei punti, perderò la
possibilità di fare la mia attività di
lettura libera.
Posso guadagnare un premio se:
1) completo 3 schede di It. corrette
2) durante la ricreazione seguo le
regole di comportamento della classe
3) mi ricordo di bagnare le piante
Per ogni azione corretta potrò scegliere fra:
a)Figurine colorate
b) Un timbrino smile da mettere sul diario
c) Il turno per cancellare la lavagna
69.
La punizione
Qualsiasi evento, oggetto o comportamento che riduca
la probabilità che si ripeta il comportamento a cui
viene applicata
Quando necessaria, deve essere:
Spiacevole per il bambino
Priva di aggressività
Fonte di informazioni
Psicologicamente neutra
Immediata
Proporzionata alla gravità dell’azione
Facilmente applicabile ed inevitabile
Legata al comportamento e con esso incompatibile
È sempre necessario fornire al bambino un’
alternativa per raggiungere gli stessi scopi
70.
I costi e i rischi della punizione
• Insegnare modelli di comportamento aggressivo
• Danneggiare la relazione di aiuto
• Produrre comportamenti di evitamento o adddirittura di
rinforzamento del comp. problema – inizialmente
• Produrre ansia, disagio e disturbi emozionali