2. ARTOPODI
Gli artropodi sono il gruppo più numeroso degli invertebrati.
Comprendono: ragni, scorpioni, insetti, aragoste, gamberi, acari, millepiedi ecc.
Vivono negli ambienti terrestri, marini e nell’aria.
I 4 gruppi principali sono:
- Aracnidi: vivono solo sulla terra e comprendono scorpioni, ragni, zecche ecc.
- Crostacei: vivono nell’acqua ma anche sulla terra e comprendono gamberi, aragoste,
granchi, astici ecc.
- Miriapodi: vivono sulla terra e comprendono millepiedi e centopiedi.
- Insetti: vivono dappertutto e sono il gruppo maggiore dei quattro.
3.
4. MIRIAPODI (CENTOPIEDI)
I Miriapodi costituiscono una superclasse che comprende quattro classi (di cui ne
verranno considerate solo due)
Si usa chiamare Miriapodi quegli Artropodi terrestri nei quali si riconoscono un
capo e un tronco formato da segmenti tra loro poco diversi e muniti di zampe,
Tutti questi artropodi sono accomunati dalla struttura del capo che deriva dalla
fusione di 5 segmenti di cui il primo porta le antenne, il secondo è privo di
appendici ma porta gli occhi, il terzo porta le mandibole foggiate come robusti
pezzi triangolari, quarto e quinto portano un paio di mascelle ciascuno, salvo
regressione secondaria.
5.
6. Un’altra caratteristica dei miriapodi è il possesso di un apparato
respiratorio costituito da trachee che si aprono all'esterno
mediante stigmi (spiracoli).
I miriapodi non presentano uno strato ceroso che
impermeabilizza la cuticola (questi tendono perciò a vivere in
ambienti riparati e umidi), nonché la non presenza di occhi
composti differisce inoltre ovviamente, la locomozione.
7. CHILOPODI
I Chilopodi, il cui nome volgare è centogambe, sono animali piuttosto grandi e dotati di
movimenti vivaci che si ha occasione di vedere tra i sassi nel terriccio, tra le foglie
secche.
Ne sono state descritte 3500 specie ma molte ne restano da descrivere; sono tutte
predatrici di invertebrati, anche di grosse dimensioni, che dimorano tra i sassi o nel
suolo.
Catturano la preda grazie a un paio di robuste appendici velenigere, chiamate forcipule
, corrispondenti al primo paio di zampe del tronco.
8. DIPLOPODI
I Diplopodi includono animali di forma piuttosto varia e singolare di cui gli julidi, o
millepiedi, sono i più noti, si nutrono di detriti vegetali.
Le appendici del capo sono semplificate rispetto a quelle dei Chilopodi: le mascelle
del I paio sono fuse alla base e quelle del secondo paio mancano;
al capo segue un segmento privo di appendici denominato 'collo'.
Caratteristica dei diplopodi è però la presenza nel tronco di numerosi diplosegmenti.
9. I Diplopodi hanno la cuticola incrostata di sali di calcio, che però non offre gran
protezione a questi animali che si difendono mediante il secreto di ghiandole
repugnatorie,
questo secreto molto irritante provoca il vomito negli uccelli inesperti che li beccano, e la
morte nei piccoli rettili che li ingeriscono
In tutti i climi i Diplopodi hanno una parte molto importante nella degradazione del
legno degli alberi morti o morenti, di rami e di foglie in disfacimento; nessuna specie si
nutre di tessuti vegetali vivi.
I Diplopodi hanno sviluppo indiretto: dall'uovo schiudono larve il cui tronco conta solo
tre segmenti semplici.
Il numero totale delle specie di Diplopodi è di circa 10000.
10. Nei diplosegmenti le strutture situate
ventralmente sono tutte raddoppiate, mentre i
tergi situati dorsalmente rimangono formati da
un solo pezzo.
Questa particolarità anatomica limita la
possibilità di ondulazioni laterali durante la
locomozione, e l'animale procede puntando le
numerose zampine che si muovono per onde
metacroniche non dissimili da quelle che si
osservano alla superficie dei protozoi ciliati.
Diversamente da una scolopendra, un millepiedi
procede diritto, purchè non abbia bisogno di
sterzare.
se si stuzzica leggermente un millepiedi esso si
arrotola prontamente su se stesso.
12. CURIOSITÀ (GLI ANTENATI DEI MIRIAPODI
Sono stati rinvenuti fossili di miriapodi che risalgono al Carbonifero medio i quali
Sono di tipo tanto moderno che potrebbero esser attribuiti a famiglie attuali. I
fossili che meglio possono essere considerati come antenati degli animali che qui
trattiamo, sono invece alcune forme di Merostomoidi del Cambriano medio nelle
quali gli arti del tronco, pur rimanendo formati da due rami, si spostano al disotto
del corpo, al quale danno sostegno, mentre le appendici situate sotto il capo non
hanno più rapporto col substrato e partecipano, forse, alla presa e masticazione
del cibo: si tratta di Emeraldoides problematicus e di un paio di specie di Habelia,
tutti ritrovati in Canada nei famosi giacimenti di Burgess Shale. Da notare che in
questi animali il corpo tende a divenire compresso lateralmente, cosa che
denunzia una maggiore mobilità sui fondali marini.