1. IL DIFFICILE PERCORSO DEI DIRITTI UMANI
NELLA VISIONE SPECIFICA DELLO SPORT
Lo sport, ha sempre svolto un ruolo di primo piano nel contesto mondiale,nella
promozione dei diritti umani nonche’ nella diffusione di modelli positivi e
nell’esaltazione del valore delle diversità. È risaputo che lo sport contribuisce al
superamento delle differenze etniche e religiose ed incoraggia al dialogo totale,
favorendo l’eliminazione dei pregiudizi, dell’ignoranza e dell’intolleranza. D’altronte
si riconosce anche, come alcuni all’interno sport, non sempre lavori nel senso
dell’integrazione e del dialogo. Con la”Carta Europea dello Sport” approvata dai
Ministri europei per lo Sport riuniti a Rodi (13-15 maggio 1992) e in riferimento
all’articolo 4(impianti sportivi e attivita) che recita “L’accesso agli impianti o alle attività
sportive sarà garantito senza alcuna distinzione di sesso, razza, colore, lingua, religione,
opinioni politiche o qualsiasi altra opinione, origine nazionale o sociale, appartenenza ad una
minoranza nazionale, ricchezza,nascita o qualsiasi altro status. Saranno presi provvedimenti
affinché tutti i cittadini abbiano la possibilità di praticare lo sport; altre misure supplementari
saranno prese – ove necessario – al fine di consentire sia ai giovani più dotati, sia ai disabili e ai
gruppi più svantaggiati, di beneficiare realmente di tali possibilità.” ,si viene ad evidenziare
una sorta di tutela antiscriminatoria. Nello stesso periodo viene approvato il
“Codice europeo di etica sportiva” che introduce il concetto di “fair play” ossia
giocare nel rispetto delle regole, incorporando i concetti di amicizia, di rispetto degli
altri e di spirito sportivo. Il fair play è quindi un modo di pensare e di comportarsi.
2. Al punto 3 della “Dichiarazione relativa alle caratteristiche specifiche
dello sport e alle sue funzioni sociali in Europa” si fa espresso riferimento al
concetto di accettazione delle differenze: “Lo sport è un'attività umana che si fonda
su valori sociali, educativi e culturali essenziali. È un fattore di inserimento, di
partecipazione alla vita sociale, di tolleranza, di accettazione delle differenze e di
rispetto delle regole”. È certamente con la presentazione del “Libro bianco sullo
sport”71, e con la successiva approvazione del “Trattato di Lisbona”72, che
l‟Unione Europea assume un impegno più ampio nei confronti del fenomeno
sportivo e delle questioni discriminatorie . La comunicazione evidenzia le
potenzialità dello sport per contribuire in modo significativo agli obiettivi generali
della strategia in materia di crescita e occupazione, riconoscendo che lo sport
migliora l'occupabilità e promuove l'inclusione sociale. Il piano di lavoro dell'UE per
lo sport rappresenta il documento più importante della strategia europea per lo sport.
Gli argomenti principali riguardano:l'integrità dello sport, con particolare attenzione
alla lotta contro le partite truccate, il doping e la corruzione;la dimensione
economica, con particolare riferimento all'innovazione nello sport e al mercato unico
digitale;lo sport e la società, in particolare l'inclusione sociale, il ruolo degli
allenatori, i mezzi di informazione, la sanità.
3. Programmi d'azione
1. Erasmus+
L'1,8% del bilancio annuale del programma Erasmus+ è dedicato alle attività connesse allo sport,
con l'obiettivo di sostenere partenariati collaborativi ed eventi sportivi europei senza scopo di lucro.
2. Settimana europea dello sport
La settimana europea dello sport, è costituita da una serie di iniziative volte a incoraggiare i
cittadini europei a praticare un'attività fisica e l'UE la sostiene tramite il programma Erasmus+.
3. Sport e migranti
L'inclusione sociale è una delle priorità dell'UE per il ruolo dello sport nella società. Avvicinando le
popolazioni, costruendo comunità e lottando contro atteggiamenti xenofobi e il razzismo.
Infine il ruolo del Parlamento europeo, in materia di sport, rientra nelle competenze della
commissione per la cultura e l'istruzione (CULT).