La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
Presentazione Irene Ricci
1. Irene Ricci
Classe 5^ S.I.A. Sistemi Informativi Aziendali
Anno scolastico 2014 / 2015
Italiano : Giuseppe
Ungaretti
Storia : La
Prima Guerra
Mondiale
Economia aziendale :
L’economia di guerra
Scienze delle finanze :
Le spese pubbliche
Informatica : La
crittografia
durante la guerra
Inglese : The UK
Government
Diritto : Lo
Statuto Albertino
2. Giuseppe Ungaretti : il poeta soldato
Giuseppe Ungaretti (1888 – 1970) grande
poeta e scrittore del Novecento, fu
riconosciuto come il primo poeta che riuscì
a rinnovare profondamente il verso della
tradizione italiana. La sua produzione
poetica può essere suddivisa in tre fasi.
Nella prima fase il poeta utilizza la poesia
come uno strumento per cogliere l’essenza
della vita e si distingue per lo
sperimentalismo. Nella seconda fase il poeta
è soggetto a un riavvicinamento al
sentimento religioso e da questo scaturisce
un recupero delle forme poetiche
tradizionali. Nella terza fase il poeta si
concentra sul suo dolore e questo lo porto
ad avere un distacco dalla vita in quanto
piena di ostacoli e atrocità.
Giuseppe Ungaretti fu definito “poeta
soldato” in quanto si arruolò come
volontario nella Prima Guerra Mondiale. La
sua esperienza al fronte lo segnò
profondamente e da questa nacque la sua
raccolta più significativa : “L’Allegria”.
3. Lo Statuto Albertino
1848 / 1948
Lo Statuto Albertino (4 marzo 1848 – 1 gennaio 1948)
fu la prima costituzione dello Stato Italiano. Fu
promulgato nel 1848 nel regno Sardo-Piemontese,
successivamente nel 1861 venne esteso a tutto il
territorio con la proclamazione del Regno d’Italia. Era
una carta costituzionale concessa dal sovrano Carlo
Alberto ai suoi sudditi, quindi era ancora espressione
della sovranità del Re. Nello Statuto il Re concedeva i
diritti di libertà, i diritti di proprietà e l’istituzione di
una camera in cui la borghesia potesse eleggere i
propri rappresentanti. Si instaurò così una monarchia
costituzionale nella quale la borghesia era associata
alla monarchia nella gestione del potere politico.
Lo Statuto Albertino attribuiva il potere esecutivo al
Re; il potere legislativo al Re, al Senato (eletto dal Re)
e alla Camera dei deputati (eletta dal popolo a
suffragio maschile ristretto); il potere giudiziario ai
giudici.
Lo Statuto Albertino decadde il 1 gennaio 1948 con
l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica
Italiana votata a suffragio universale il 2 giugno 1946.
4. La Grande Guerra 1914 – 1918
La Prima Guerra Mondiale coinvolse le
principali potenze mondiali e europee tra
il 1914 e il 1918. Inizialmente definita
“Guerra europea” con il successivo
schieramento degli Stati Uniti d’America
e del Giappone prese il nome di “Grande
Guerra” o “Guerra Mondiale”. Il conflitto
ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la
dichiarazione di guerra dell’impero
Austro-Ungarico al Regno di Serbia. Il
conflitto fu combattuto da due blocchi
contrapposti : da una parte gli Imperi
centrali (Germania, Austria, Ungheria,
Impero Ottomano e Bulgaria) e dall’altra
parte gli Alleati (Francia, Regno Unito,
Impero Russo, Italia, Stati Uniti e Impero
Giapponese).
Durante il conflitto mondiale vennero
mobilitati circa 70 milioni di uomini di cui 9
milioni di soldati caddero in battaglia e si
dovettero registrare circa 7 milioni di vittime
civili.
Il conflitto si concluse l’11 novembre 1918
con la firma dell’armistizio imposto dagli
Alleati alla Germania. Al termine della
Grande Guerra si dovette ridisegnare la
geografia politica d’Europa.
5. L’economia della Grande Guerra
L’Italia al momento dello scoppio della
Prima Guerra Mondiale è
fondamentalmente un paese agricolo, con
un’industria poco competitiva che si trova
a confrontarsi con realtà che hanno una
diversa forza economica e industriale. Con
l’entrata in guerra dell’Italia il 24 maggio
1915, lo Stato deve organizzarsi e adattare
l’esercito e le produzioni per soddisfare le
esigenze dello sforzo bellico. Intervenne
con limitazioni alle importazioni e
esportazioni; creò impianti per la
produzione di materiale bellico; rese
obbligatoria la denuncia della disponibilità
e fissa i prezzi d’imperio.
Con la Prima Guerra Mondiale l’industria
italiana fu soggetta a un aumento di
capitale, a una crescita della produzione, a
una crescita della forza lavoro e delle
dimensioni delle aziende che dovettero
moltiplicare gli stabilimenti.
La classe operaia venne profondamente
trasformata; venne promulgata una “speciale
legislazione di guerra” che andava a
modificare le norme regolatrici dei turni di
lavoro, a moltiplicare le ore di lavoro
supplementari e a eliminare le assenze
collettive e individuali dalle fabbriche.
6. Le spese pubbliche
La spesa pubblica è l’insieme di denaro con
provenienza pubblica che viene utilizzato dallo
Stato in beni e servizi pubblici per raggiungere
fini pubblici. Le spese pubbliche sono quindi
uscite da parte dello Stato e quindi passività nel
bilancio dello Stato.
L’Italia esce vincitrice dalla Prima Guerra
Mondiale ma con il debito pubblico triplicato
che superava il debito nazionale. Le spese
pubbliche per una parte erano coperte dalle
entrate fiscali (le tasse), ma lo Stato per coprire
l’altra parte decise di : incrementare le tasse
(imposta sui conflitti di guerra), abolire il
prezzo politico del pane (riduce le spese),
aumentare la circolazione monetaria (questo
però causò nel giro di cinque anni l’inflazione) e
di congedare circa 3 milioni di uomini.
Si arriva a un punto di svolta economica e
politica nel 1921 (caduta dei prezzi, anche la
borghesia si trova in difficoltà) con una forte
questione sociale che genera l’arrivo di
Mussolini.
7. La crittografia durante la Guerra
La crittografia è la tecnica che ci
permette di “cifrare” un messaggio
rendendolo incomprensibile a tutti
tranne che al destinatario. Il sistema
di crittografia si base su un
algoritmo (per codificare e
decodificare) e una “chiave” che
viene utilizzata con il testo in chiaro
(passato attraverso l’algoritmo) per
codificare il testo principale. La
principale fonte di sicurezza del
sistema risiede esclusivamente nella
chiave, in quanto l’algoritmo può
essere conosciuto da potenziali
“nemici”.
Durante la Prima Guerra Mondiale,
prima guerra dopo l’invenzione del
telefono e della radio, divenne
importante la crittografia per il
trasferimento dei messaggi.
Paesi più preparati sul campo della crittografia
erano la Francia (disponevano di un ufficio ben
organizzato presso il quartier generale dell’esercito),
l’Austria (vennero istituiti centri specializzati dopo
l’entrata in guerra), il Regno Unito (avevano creato
la Room 40 della Marina Britannica dove
decrittavano migliaia di messaggi della marina
tedesca). Paesi invece del tutto impreparati sono la
Russia che si fece cogliere impreparata dalla
Germania; e l’Italia che inizialmente si dovette
appoggiare all’ufficio cifra francese.
8. The UK Government
The United Kingdom is a constitutional monarchy and
parliamentary democracy. There is no written
constitution, the constitution of the United Kingdom
of Great Britain is the set of laws and principles
through which the United Kingdom is governed.
During the First World War, the sovereign of the
United Kingdom was King George V. The King or
Queen is the head of state and a symbol of national
unity.
Parliament makes the laws. The government can only
stay in power with the support of Parliament. There
are two Houses in Parliament.
The House of Common has 646 Members of
Parliament. The House of Lords has 750 members.
The Prime Minister is the head of the government. The
British prime minister from 1908 to 1916 was Herbert
Henry Asquith, and from 1916 to 1922 was David
Lloyd George.
The England in World War is part of the Triple
Entente with France and Russia, and later to Italy.
From this war loses its primacy financial and business
worldwide after the United States, entering the war on
the side of the Franco-British contribute especially
economic.