2. Ci avviciniamo
ad un punto di non ritorno?
• La ripresa dell’urbanizzazione, ma quale
urbanesimo?
• L’accelerazione della mobilità (nord sud e ora
est ovest): i benefici attesi e impliciti, ma
quale impatto territoriale?
• La polarizzazione nell’uso del territorio:
specializzazione del consumo di spazio contro
la generalità della fruizione di ambiente
3. La crescita produce sviluppo?
• La dimensione quantitativa della produzione
di beni e servizi
• La disseminazione imprenditoriale contro la
retorica della grande impresa
• Le strategie multinazionali di imprese
tentacolari contro la pretesa “nazionale” della
economia
• La decelerazione della crescita contro una
domanda estesa di sviluppo integrale
4. Quale ruolo gioca il territorio
• La suggestione degli scenari “naturali” del
territorio
• Le risorse del territorio come materie prime
per i sistemi di economia industriale e post-
industriale
• Il territorio come esito di un conflitto sociale:
città vs campagna, centro vs periferie,
• Il territorio come spazio della regolazione
sociale
5. Il territorio
come organismo vivente
• La rappresentazione intuitiva del territorio: è un
sistema capace di interrelare componenti e fattori
diversi in una unità sempre rinnovata
• Dal naturale al sociale: la antropizzazione del
territorio come fattore della sua valorizzazione
• La rigenerazione del territorio: la sua interna
compatibilità di sistema naturale, fisico e ambientale
• Il consumo e lo stress del territorio: le sue autodifese
6. La regolazione sociale del territorio
• Il progetto razionalistico della
programmazione e della pianificazione
territoriale: le grandi pretese e gli esiti
deludenti
• Il criterio problematico della sostenibilità
degli usi del territorio: come è impossibile
riconsegnarlo nella sua integralità alle nuove
generazioni !
7. Il territorio come spazio e oggetto
di negoziazione sociale
• La pianificazione e la sostenibilità non sono
criteri astratti e illusoriamente assoluti
• Gli attori e gli interessi in campo: le istituzioni
come espressione di interessi pubblici e le
famiglie, le imprese come stakeholders di
interessi propri e specifici
• Come declinare interessi pubblici e interessi
privati: alla ricerca di un equilibrio instabile,
ma praticabile
8. Le regole della negoziazione
e della gestione dei piani
• La dimensione qualitativa del territorio: la qualità di
vita e la protezione sociale dei deboli
• La tutela e la promozione dei valori del territori che
non si riducono alla dinamica del suo consumo: il
capitale culturale e ambientale (eco compatibilità)
• La crescita di valore del territorio attraverso il rispetto
della sua riproducibilità naturalistica, sociale e
culturale (sostenibilità ed ecocompatibilità)
9. I territori diversi
• I territori specializzati: per l’industria, i servizi,
la logistica e … la produzione alimentare?
• I territori separati: i parchi, le riserve, le oasi, i
siti (la disseminazione è garanzia di tutela?)
• I territori riservati: i luoghi di caccia e di loisir,
gli spazi del confronto e della selezione sociale
• I territori invisibili o resi tali: dalle basi militari
ai luoghi estranei al controllo sociale
10. Territorio, ambiente, mondi sociali:
i rifiuti come patologia
• La società del consumo produce vite di scarto
• Gli scarti e i rifiuti come fenomeni di massa:
come renderli invisibili
• I sentimenti si possono liquefare ma non i rifiuti
e gli scarti
• I rischi ambientali e gli effetti sulla salute
individuale e collettiva
• Le patologie collettive delle società degli scarti: il
controllo criminale dei rifiuti
11. La funzione silenziosa del territorio
Il territorio come empowerment delle relazioni sociali
• I valori della eco-compatibilità come
compatibilità di modelli di vita relazionale, di
stili e pratiche di interazione sociale della
popolazione
• Il territorio come deposito di identità
“etnica”, culturale e sociale per l’attivazione
della loro valorizzazione
• Il territorio come spazio della innovazione e
del cambiamento
12. Il nodo del controllo sociale
del territorio
• Le illusioni di controlli deterministici su processi
sempre variabili e il deficit dei feed back
• Gli osservatori del territorio: come fare fronte
alla complessità, senza incidere sui rischi e le
patologie subite dal territorio
• Azioni illecite e illegali contro la tutela e la
valorizzazione del territorio: il quadro incerto
delle funzioni e dei compiti dal locale al nazionale