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Lo sviluppo locale e la partnershipLo sviluppo locale e la partnership
pubblico/privatapubblico/privata
La sfida del domaniLa sfida del domani
La new economy- ovvero l’incertezza al comandoLa new economy- ovvero l’incertezza al comando
 La più comune conseguenza dell’era della globalizazzione, l’internazionalizzazioneLa più comune conseguenza dell’era della globalizazzione, l’internazionalizzazione
dei commerci e l’incessante sviluppo delle telecomunicazioni è l’avvento di undei commerci e l’incessante sviluppo delle telecomunicazioni è l’avvento di un
notevole grado di d’incertezza in campi prima ben delimitati quali la stabilitànotevole grado di d’incertezza in campi prima ben delimitati quali la stabilità
relativa del commercio, dei luopghi di produzione, dei flussi monetari e dellarelativa del commercio, dei luopghi di produzione, dei flussi monetari e della
mobilità dei popolimobilità dei popoli
 Quindi l’unica certezza che ci rimane è la costante crescitaQuindi l’unica certezza che ci rimane è la costante crescita
dell’incertezzadell’incertezza
 I politici e gli imprenditori hanno perciò sempre meno tempo per adottareI politici e gli imprenditori hanno perciò sempre meno tempo per adottare
politiche e risposte adeguate alle domande che arrivano dai nuovi tempipolitiche e risposte adeguate alle domande che arrivano dai nuovi tempi
 Nella new economy occorrono diverse e più flessibili risposte pubblicheNella new economy occorrono diverse e più flessibili risposte pubbliche
specialmente a livello localespecialmente a livello locale
 Il settore pubblico dovrà imparare e digerire alla svelta i metodi managerialiIl settore pubblico dovrà imparare e digerire alla svelta i metodi manageriali
del privato e dalla velocità con cui ciò avverrà dipenderanno i successi o ledel privato e dalla velocità con cui ciò avverrà dipenderanno i successi o le
catastrofi in sede di competitività dei vari territoricatastrofi in sede di competitività dei vari territori
Stante tuttociò, occorreranno molto tempo ed alcuni costi sociali ai
territori
per mettersi al passo con i metodi manageriali del Sistema privato
Per cui il problema principale da risolvere non sarà solo quello di un
maggior flusso di sussidi elargiti dall’alto, ma:-
a)dall’abilità dei vari territori di generare flussi finanziari ed assicurae una
solida base fiscale
b)lo sviluppo locale sarà sempe più fondato su di un processo di apprendi-
mento collettivo tendente a ottenere il meglio dal territorio geografico e
dalle risorse umane ivi presenti
c) In un mondo che tende a globalizzare tutti i suoi aspetti economico-
sociali, il livello locale diventa sempre più importante
d) Si avrà innovazione tutte le volte che un prodotto od un nuovo servizio
viene immesso sul mercato- Ciò vale sia per il settore privato che per
quello pubblico
Opportunità e rischi di una società globaleOpportunità e rischi di una società globale
 Tratti principali della societàTratti principali della società
globalizzataglobalizzata
 E’ una società dell’informazioneE’ una società dell’informazione
 E’ un economia di mercato globaleE’ un economia di mercato globale
 Il ruolo centrale è quello delle impreseIl ruolo centrale è quello delle imprese
 La competizione è tarata sul ruolo dei paesi emergentiLa competizione è tarata sul ruolo dei paesi emergenti
 Risparmio gestitoRisparmio gestito
 Innovazione tecnologica e finanziariaInnovazione tecnologica e finanziaria
 Politiche monetarie e di bilancio che tendono allaPolitiche monetarie e di bilancio che tendono alla
stabilitàstabilità
 Ridefinizione del ruolo dello Stato in economiaRidefinizione del ruolo dello Stato in economia
 Da funzioni di produttore a regolatoreDa funzioni di produttore a regolatore
 Da grande assicuratore a mantenimento di condizioni diDa grande assicuratore a mantenimento di condizioni di
stabilità finanziaria e monetaristabilità finanziaria e monetari
 Potenti pressioni demografiche e migratoriePotenti pressioni demografiche e migratorie
 Forti tensioni geopoliticheForti tensioni geopolitiche
 Gravi e crescenti problemi dell’ambienteGravi e crescenti problemi dell’ambiente
 Aspetti economico finanziariAspetti economico finanziari
 Riduzione del ruolo dello Stato e delle autorità monetarieRiduzione del ruolo dello Stato e delle autorità monetarie
nell’assumersi direttamente i rischi di ultima istanzanell’assumersi direttamente i rischi di ultima istanza
 I governi recedono dal ruolo di operatoire optndo per graviI governi recedono dal ruolo di operatoire optndo per gravi
processi di privatizzazione gestiti con il sistema finanziario inprocessi di privatizzazione gestiti con il sistema finanziario in
molti casi oggetto degli stessi processimolti casi oggetto degli stessi processi
 Le decisioni economiche, anche strategiche tendono ad assumereLe decisioni economiche, anche strategiche tendono ad assumere
connotati microeconomiciconnotati microeconomici
 La collocazione nel tempo e nello spazio del risparmio è sempreLa collocazione nel tempo e nello spazio del risparmio è sempre
più assunta da operatori specializzatipiù assunta da operatori specializzati
 Il rispermio gestito e la nascita e l’affermarsi di grandi gruppiIl rispermio gestito e la nascita e l’affermarsi di grandi gruppi
finanziari e industriali rendono labili i confini fra macro e microfinanziari e industriali rendono labili i confini fra macro e micro
processi economiciprocessi economici
 L’innovazione economica finanziaria e gestionale consente diL’innovazione economica finanziaria e gestionale consente di
identificare misuare e gestire i rischiidentificare misuare e gestire i rischi
 L’impresa per sopravvivere ed essere competitiva elabora edL’impresa per sopravvivere ed essere competitiva elabora ed
utilizza nuove e potenti tecniche gestionali rivolte a creare valoreutilizza nuove e potenti tecniche gestionali rivolte a creare valore
sostenibie, gestione del rischioed allocazione dinamica delsostenibie, gestione del rischioed allocazione dinamica del
capitalecapitale
 La governance imprenditoriale assume un ruolo cruciale perLa governance imprenditoriale assume un ruolo cruciale per
monitorare e sollecitare la creazione di valore sostenibilemonitorare e sollecitare la creazione di valore sostenibile
La società globale e l’ItaliaLa società globale e l’Italia
opportunità ma anche rischiopportunità ma anche rischi
I soggetti che operano all’interno del circuito economico sono inclini, cioè,
a cercare zone caratterizzate da condizioni ambientali che ne favoriscano
lo sviluppo:
agilità burocratica,
flessibilità dei fattori della produzione, equilibrio tra gli stessi,
possibilità di cooperazione tra imprese
Quindi:
la creazione e la gestione di simili condizioni è più facilmente
realizzabile a livelli sub-nazionali piuttosto che nazionali.
I livelli regionali e locali di governo possono favorire, in particolare, adeguati
“servizi reali” alle imprese: dalla formazione professionale, manageriale
e imprenditoriale, alla “infrastrutturazione” del territorio, alle reti
di approvvigionamento (idrico, energetico, ecc.), ai sistemi integrati di
trasporto e di comunicazione, al cablaggio e all’informatizzazione,
ai servizi di disinquinamento ai programmi integrati. dii riqualificazione
e rigenerazione urbana
la globalizzazione ha ridotto i benefici per le comunità sub-nazionali di appartenere
ad un singolo Stato: la competizione in un’economia globale tende, infatti, a porsi come
competizione tra sistemi regionali.
seguesegue
Le decisioni di insediamento non dipendono ormai unicamente dall’ambiente
economico - appunto le infrastrutture, i servizi, la disponibilità e la
qualificazione del lavoro - ma anche a quello sociale eculturale. La qualità
delle “infrastrutture sociali” (scuole, università, formazione professionale,
servizi collettivi, ecc.), la coesione sociale, il dinamismo culturale diventano
componenti sempre più importanti dello sviluppo economico.
In epoca di globalizzazione e di riorganizzazione degli Stati nazionali, le
economie locali e regionali sono quindi chiamate a fronteggiare uno scenario
economico dai tratti sempre più instabili e competitivi. I rischi sono evidenti,
ma ci sono anche nuove opportunità.
Gli strumenti tradizionali di regolazione non sono, infatti, più sufficienti per
raggiungere tali scopi specialmente in un quadro, come quello attuale,
caratterizzato da risorse pubbliche decrescenti.
Da ciò emerge la necessità di passare ad una strategia più complessa
e partecipata di governo dello sviluppo, sperimentando forme di governance
capaci di coordinare i vari livelli istituzionali, di dar vita a relazioni tra pubblico
e privato di tipo innovativo e di mobilitare le energie presenti nelle
società locali.
seguesegue
In Italia tale situazione risulta ancora più complessa in quanto
Siamo all’interno di un forte momento di riforme istituzionali:
l’attuazione della Riforma del Titolo V, con le sue luci e le sue ombre
La prospettiva del federalismo fiscale approvato ma procrastinato in
efficacia a cinque anni
La riforma di un efficace sistema di controlli
L’esternalizzazione dei servizi
La sudssidiarietà orizzontale
Lo sviluppo della società dell’omformazione
La riforma della seconda parte deltitolo V swlla costituzione;
Le riforme sono basilari ma
Le riforme non si fanno per le istituzioni ma per i
cittadini
Quindi:
a)la globalizzazionedell’economia, e la crescente concorrenza che ne deriva per le aziende sia
pubbliche che private, la cui maggiore competitività è uno degli obiettivi della strategia di
Lisbona, impone una stretta cooperazione fra il settore pubblico e quello privato nel quadro
dei cosiddetti partenariati pubblico-privati (PPP), a vantaggio di entrambe le parti e
soprattutto dei cittadini, che sono i destinatari finali dei servizi da erogare
b) Le nuove tendenze della governance a livello internazionale vanno nel senso della
sussidiarietà orizzontale e del partenariato sociale, ovvero dei rapporti di cooperazione per la
produzione sia di beni sia di servizi tra amministrazione pubblica, imprese e settore non profit,
dando luogo a numerose ed interessanti esperienze nei paesi della UE”.
c) Grazie allo sviluppo del partenariato pubblico-privato basato sulla cooperazione fra un
soggetto pubblico e un partner privato, entrambe le parti, il governo e gli enti locali da un lato
e il settore privato dall’altro, realizzano progetti comuni con vantaggi reciproci, sfruttando il
proprio potenziale per il conseguimento di obiettivi non solo commerciali, ma anche sociali, e
garantendo così una migliore qualità dei servizi prestati.
E allora vediamo come cambiano le politiche per loE allora vediamo come cambiano le politiche per lo
svilupposviluppo
Politiche tradizionaliPolitiche tradizionali Nuove politiche per loNuove politiche per lo
svilupposviluppo
obbiettivoobbiettivo Riduzione disparità fra regioniRiduzione disparità fra regioni Strategie per lo sfruttamentoStrategie per lo sfruttamento
delle potenziaità localidelle potenziaità locali
Strategia prevalenteStrategia prevalente Politiche settoriali basatePolitiche settoriali basate
sull’incentivazione allesull’incentivazione alle
impreseimprese
Politiche territoriali integrate aPolitiche territoriali integrate a
sostegno dei miglioramenti delsostegno dei miglioramenti del
contestocontesto
strumentistrumenti Varie forme di incentivazioneVarie forme di incentivazione Finanziamento di strategieFinanziamento di strategie
locali orientate allocali orientate al
miglioramento dellamiglioramento della
competitività del territoriocompetitività del territorio
Attori principaliAttori principali Istituzioni centrali ( statoIstituzioni centrali ( stato
RegioniRegioni
Sistemi locali di governanceSistemi locali di governance
Governo e governanceGoverno e governance
 Sul piano lessicale il termine governance è stato a lungo tempoSul piano lessicale il termine governance è stato a lungo tempo
sinonimo di governo costituzionale e giuridico, concernente ,sinonimo di governo costituzionale e giuridico, concernente ,
cioè gli affari di Stato oppure la direzione di istituzionicioè gli affari di Stato oppure la direzione di istituzioni
 Mentre nell’idea di government risulta centrale il ruolo delMentre nell’idea di government risulta centrale il ruolo del
Pubblico,l’idea di governance riorda una modalità diPubblico,l’idea di governance riorda una modalità di
intervento che coinvolge un insieme complesso di soggetti,intervento che coinvolge un insieme complesso di soggetti,
fondato sulla flessibilità sulla partnership e sulla volontariafondato sulla flessibilità sulla partnership e sulla volontaria
adesione partecipativaadesione partecipativa
I soggetti della governance verticaleI soggetti della governance verticale
Livelli diLivelli di
governancegovernance
interlocutoriinterlocutori Percezione delPercezione del
partnariatopartnariato
localelocale
Aspettative dalAspettative dal
partnariatopartnariato
europeoeuropeo CommissioneCommissione
europeaeuropea
Il terminale diIl terminale di
politchepolitche
Impatti adeguati,Impatti adeguati,
efficienza edefficienza ed
efficacia diefficacia di
realizzazionirealizzazioni
NazionaleNazionale
regionaleregionale
Governo eGoverno e
autorità gestionaliautorità gestionali
varievarie
Interlocutore nellaInterlocutore nella
gestione digestione di
programmiprogrammi
idemidem
localelocale StakeholdersStakeholders
autorità localiautorità locali
Una rete localeUna rete locale
Un’agenzia diUn’agenzia di
svilupposviluppo
Sviluppo di progettiSviluppo di progetti
servizi collettiviservizi collettivi
Risposte alle proprieRisposte alle proprie
esigenze e sostegno aiesigenze e sostegno ai
progettiprogetti
GOVERNANCE
Sviluppo economico
Valorizzazzione risorse umane Comprtitività dei territori
diretto indiretto
Serviszi non finanziar
Serv: informativi
Servizi comuni
Formazione
Servizi di audit
i
Servizi finanziar
CreditiMutui
Garanzie
Società di capitalii
Leasingfactoring
Strutture intermediarie
Agenzie per lo scviluppo
Compagnie capitale
di rischio
Agenzie alta tecnologia
Infrastrutture local
Distretti ind.i
Incubatori
Parchi industriali
clusters
Parchi scientif.
Educazione scolastica e univ
Formazione
Creaz. Posti lavoro
Politiche integrtuve
Patti territoriali.
Infrastrutture
Contesto territoriale
Promozione industriale
Attrattiuvità investimenti
recupero del territ. Dal degrado
Promozione regionale
Internazionalizz.turismo
Clusters
Ricerca e innovazione
società dell’informazione
Come si inserisce il partnariatoCome si inserisce il partnariato
in questo contestoin questo contesto
 l’assemblea di Strasburgo ha qualificato, senza
mezzi termini, il PPP( public/private Partnership), in
tutte le sue manifestazioni, come un possibile
strumento di organizzazione e gestione delle
funzioni pubbliche, riconoscendo alle
amministrazioni la più ampia facoltà di stabilire se
avvalersi o meno di soggetti privati terzi, oppure di
imprese interamente controllate oppure, in ultimo, di
esercitare direttamente i propri compiti istituzionali”
In concreto come opera il parnariatoIn concreto come opera il parnariato
Contesto esogeno
Istituzioni europee
nazionali e regionali
Programmi e procedure
Contesto endogeno
Partnariato locale
Analisi politiche
Strategie locali pianificate
Strategie abbandonate
Ascolto e analisi del
potenziale locale
Concertazione
fra i partners
Strategie locali implementate
Esigenze attori locali
Gli stakeholdersGli stakeholders
Soggetti esterni all’area
Soggetti interni all’area
Partnariato locale
Reti nazionali
ed internaz.
Istituzioni sovraordinate
Altri territori
in competizione
Amm/ni locali
singole o associate
Datori di lavoro,
sindacati e associazioni
Banche agenzie
altre partnerships
Categorie di
popolazione e gruppi
Attori sociali
ed economici
Istituz.della
governance locale
Attori locali
Le forme della PartnershipLe forme della Partnership
Quindi la governance del territorio e le conseguenti politiche di sviluppo
Si differenziano:-
Per la modalità della promozione
Per l’area tematica prevalente
I vari tipi di intervento
I diversi attori coinvolti
Per cui esistono una varietà estremamente complessa di forme di Partnership
Pubblico ptivate ( di seguito PPP )
Tuttavia si possono ricondurre in estrema sintesi a tre famiglie dalle
caratteristiche analoghe:-
La famiglia dei Programmi complessi
I programmi con l’obiettivo delle sviluppo del territorio
La famiglia del partnariato come forma di investimento
sia in infrastrutture, sia per dar corpo ai programmi si cui ai punti 1 e
2
SegueSegue
Le partnerships in relazione alle modalità di invetimento
PPP contrattuali
PPP istituzionali
Prima fase- fino alla secona metà degli anni novanta
Programmi integrati di intervento (PII)
Programmi di recupero urbano
Programmi di riqualificazione urbana
Seconda fase- fino ad oggi politiche di rigenerazione urbana
Contratti di quartiere
Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio
urbano
Urban
Famiglie dei programmi complessi
seguesegue
Famiglia delle politiche di sviluppo territoriale
Programmazione negoziata per lo sviluppo del territorio
Intesa istituzionale di programma
Patti territoriali
Contratti d’area
Contratti di programma
Accordi di programma
Patto territoriale europeo per l’occupazione
Le partnerships secondo le modalità di investimento
Contrattuali:-
Costruzione e gestione di opere pubbliche
Locazione finanziaria di opere pubbliche
Concessione di servizi pubblici
Contratti di sponsorizzazione
seguesegue
Partnerships pubblico private
istituzionali
Le società a capitale misto
Le società di trasformazione urbana
riassumendoriassumendo
PPPProgrammi di
riqualificazione urbana
Programmi di
rigenerzione urbana
Programmi
per lo sviluppo
PPP
per investimenti
La pianificazione strategicaLa pianificazione strategica
I programmi complessi
presuppongono tutti
l’idea della pianificazione strategica
nel più ampio quadro delle politiche
di governo del territorio e delle Città
Segue pianificazione strategicaSegue pianificazione strategica
Governo del territorio
Dimensione
normativa giuridica
Dimensione
ecologico-ambientale
Dimensione delle politiche urbane
Dimensione strategica
Perché nascono i piani strategiciPerché nascono i piani strategici
Declino delle città da un punto di vista ecnomico
Maggiore mobilità delle imprese
Presenza di nuove opportunità di investimento pubblico
Vedi fondi strutturali europei e corridoi infrastrutturali
Necessità di un rafforzamento della cooperazione col settore privato
Incapacità del settore pubblico a sostenere i costi della rigenerazione urbana
A cosa serve la pianificazione strategicaA cosa serve la pianificazione strategica
A ridisegnare il futuro delle città dal punto di vista socio-economico-ambientale
per un periodo non inferiore ai dieci -quindici anni
Ad attivare utili procedure di governance per condividere con gli stakeholders
un idea di sviluppo urbano
A proporre un’azione di coordinamento con gli altri comuni del comprensorio
al fine della coerenza dei rispettivi piani e interventi progettuali
A dinamicizzare i processi di pianificazione e progettazione del settore pubblico
Vari approcci al problema della pianificazioneVari approcci al problema della pianificazione
strategicastrategica
Fin dagli anni sessanta si è incominciato a parlare di approccio alla pianificazione strategica
Che solo adesso comincia ad avere un contesto di credibilità, pertanto i piani di questi ultimi
cinquant’anni hanno risentito delle diverse modalità di azione che si possono ricondurre
a tre tipologie:-
Approccio sistemico di tipo razionalista
Approccio strategico di tipo aziendalistico
Approccio strategico di tipo reticolare o della creazione di visions ( Gibelli 1996)
Pianficazione strategica di tipo razionalistaPianficazione strategica di tipo razionalista
Verso la fine degli anni sessanta alcune leggi specialmente in paesi stranieri
come Olanda Francia e U.K cominciano a ipotizzare una riorganizzazione
dei territori e delle città, introducendo due livelli di pianificazione:-
Un livello strategico consistente in una idea di pianificazione economico sociale
e territoriale di lungo periodo
Un livello normativo- giuridico operativo definente le trasformazioni a livello locale
nel rispetto di principi e direttive definite a livello istituzionale superiore
In questa prima fase la mission di questi piani mostra i seguenti aspetti comuni:-
1-tutti i piani strategici che è dato osservare mostrano il carattere di piani strutturali
2-la definizione degli orientamenti strategici è assolutamente di dominio pubblico
3- questi piani mostrano tutti una coerente gerarchia interistituzionale d
i tipo top-down
Pianificazione strategica di tipo aziendalisticoPianificazione strategica di tipo aziendalistico
Gli anni settanta ed ottanta vedono il progressivo declinare delle economie
delle Città ed una pianificazione rigida di tipo gerarchico e pubblico non è efficace a
contrastare il degrado conseguente
Nel periodo si osservano i seguenti fenomeni:-
Una progressiva apertura dei mercati accompagnata e seguita da una
Deregolamentazione generale anche di tipo urbanistico
Si osserva un progressivo abbandono della vecchia pianificazione di tipo gerarchico
Le crescenti difficoltà finanziarie costringono le amministrazioni locali a ricercare
partneships con i privati specilmente con quelli detentori di grandi rendite fondiarie e
urbane
Il marketing territoriale e gli strumenti della pianificazione diIl marketing territoriale e gli strumenti della pianificazione di
tipo aziendalisticotipo aziendalistico
Il marketing territoriale, mutuato dalla cultura aziendale sviluppatasi negli Stati Uniti
negli anni trenta ove l’impresa acquisisce un vantaggio competitivo rispetto
ai concorrenti se è in grado di formulare una strategia che faccia leva su
capacità uniche (Vicari – 1989).,si può definire come
la risultante di un insiemedi azioni poste in atto per attrarre in uno specifico
territorio nuove attività economiche e produttive, favorire lo sviluppo delle
imprese locali, e promuovere un’immagine positiva ( Kotler PH.-Haider-Rein 1993)
Più in generale il marketing territoriale è definibile come l’analisi della domanda e dei bisogni degli
stakeholders di un territorio per costruire e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi sia con i residenti
del territorio sia con clienti/mercati esterni. Il marketing tende quindi a creare un circolo virtuoso tra
soddisfazione dei residenti e capacità di attrazione verso l’esterno.
In particolare si può rappresentare il markrying del territorio come
In primo luogo si può parlare di marketing territoriale come “politica” ossia in termini di organizzazione
dell’offerta di dotazioni infrastrutturali, di incentivi economici, di servizi pubblici con lo scopo di attrarre
investimenti esterni e sostenere lo sviluppo locale.
Un secondo approccio è più direttamente riferibile al tema dello sviluppo, in quanto processo
finalizzato alla creazione di valore per i residenti di un determinato territorio.
seguesegue
Marketing del territorio
Soggetti
operatori
Governi locali
Altri enti pubblici
Partners privati
attività
Sinergica
Indipendente
contrastante
Azioni di marketing territorialeAzioni di marketing territoriale
Progettazione delle caratteristiche dell’area
Degli elementi distintivi e dei servizi offerti
Creazione di incentivi per accrescere
la competitività del territorio
Proporre un’offerta efficace ed accessibile
Promuovere le fonti di vantaggio competttivo
Nel marketing utilizzo della S.W.O.T analisysNel marketing utilizzo della S.W.O.T analisys
E UN’ANALISI DI SUPPORTO ALLE SCELTE CHE RISPONDE AD UN’ESIGENZA
DI RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI DECISIONALI
Che cosa è l’analisi swot
è una tecnica sviluppata più di 50 anni come supporto alla definizione di strategie
aziendali in contesti caratterizzati da incertezza e forte competitività a partire
dagli anni 80 è stata utilizzata come supporto alle scelte di intervento pubblico per
analizzare scenari alternativi di sviluppo oggi l’uso di questa tecnica è stato esteso
alle diagnosi territoriali e alla valutazione dei programmi regionali i regolamenti comunitari
ne richiedono l’utilizzo per la valutazione di piani e programmi
Cos’è la Swot analysisCos’è la Swot analysis
L’ANALISI SWOT È UN’ANALISI RAGIONATA DEL CONTESTO TERRITORIALE
IN CUI SI REALIZZA UN PROGRAMMA DI INTERVENTO
Lo scopo dell’analisi è quello di definire le opportunità di sviluppo
di un’area territoriale o di un settore o ambito di intervento, che derivano da
una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla
luce del quadro di opportunità e rischi che deriva, di norma, dalla congiuntura esterna.
A cosa serve la SWOT analysisA cosa serve la SWOT analysis
Evidenzia i principali fattori, interni ed esterni al contesto di analisi,
in grado di influenzare il successo di un programma/piano
Consente di analizzare scenari alternatividi sviluppo
Supporta l’impostazione di una strategia coerente rispetto
al contesto su cui si interviene
L’analisi SWOT consente di identificare le principali linee
guida strategiche in relazione ad un obiettivo globale di sviluppo
economico
o settoriale
Quando si utilizza ?Quando si utilizza ?
è una tecnica sviluppata più di 50 anni come supporto alla definizione
di strategie
aziendali in contesti caratterizzati da incertezza e forte competitività a
partire
dagli anni 80 è stata utilizzata come supporto alle scelte di intervento
pubblico per
analizzare scenari alternativi di sviluppo oggi l’uso di questa tecnica è
stato esteso
alle diagnosi territoriali e alla valutazione dei programmi regionali i
regolamenti comunitari
ne richiedono l’utilizzo per la valutazione di piani e programmi
In pratica come si presenta unaIn pratica come si presenta una
Swot analysisSwot analysis
Raccoglie in una matrice gli elementi critici di un intervento e
del territorio in cui viene realizzato;
La matrice è organizzata in quattro sezioni che raccolgono
le caratteristiche identificate come:
punti di forza,
punti di debolezza,
opportunità
e rischi;
seguesegue
Assetto organizzativo interno dell’Ente
Punti di forza Punti di debolezzavalorizzare combattere
SWOT
opportunità rischicogliere limitare
Assetto territoriale esterno
Pianificazione strategica di terza generazionePianificazione strategica di terza generazione
Questo terzo modo di guardare alla pianificazione si diffonde in diverse città Europee
durante il corso degli anni novanta.
La costruzione di questo tipo di piani si rifà all’approccio di tipo aziendalistico
mantenendone la flessibilità.
Il processo di costruzione del piano presenta caratteristiche botton-up e i soggetti non
presentano soltanto interessi forti, ma anche i portatori di interessi diffusi ( Si
dacati organizzazioni datoriali etc-
L’accento non è soltanto posto sul fattore economico ma anche sulla coesione sociale e
una diversa qualità della vita
Si focalizza l’attenzione sull’ambiente e sulle esigenze di riequilibrio di tutte le funzioni
urbane
La costruzione di un pianoLa costruzione di un piano
strategicostrategico
Partecipazione e condivisione
Assemblee di stakeholders
Analisi e diagnosi
MKTT
S.W.O.T
Costruz. Piano
Visione-assi
Linee strategiche
Obiettivi
Azioni
revisione
Gruppi di lavoro a tema
Attuazione del piano
Patto
Azione e progetti
Monitoraggio
implementzioni
Gruppi di lavoro settoriali
Confronto fra pianificazione urbanistica e strategicaConfronto fra pianificazione urbanistica e strategica
Pianificazione.Pianificazione.
UrbanisticaUrbanistica
PianificazionePianificazione
strategicastrategica
duratadurata Non definitaNon definita Medio lungo periodoMedio lungo periodo
obiettiviobiettivi Territorio geograficoTerritorio geografico Territorio per lo sviluppoTerritorio per lo sviluppo
economico e la coesioneeconomico e la coesione
socialesociale
modalitàmodalità Top -downTop -down condivisionecondivisione
NaturaNatura obbligatoriaobbligatoria facoltativafacoltativa
Effetti giuridiciEffetti giuridici vincolisticivincolistici Nessun vincoloNessun vincolo
investimentiinvestimenti pubblicipubblici PPPPPP
Studio dei programmi complessiStudio dei programmi complessi
Alla luce degli elementi sulla pianificazione strategica occorre
riprendere sinteticamente l’esperienza dei programmi complessi e
come gli stessi si inseriscono nel contesto pianificatorio.
I programmi complessi possono essere studiati sotto tre profili alla luce
delle esperienze italiane:-
Il profilo urbanistico degli stessi
Il profilo della rigenerazione urbana
Il profilo attinenete allo sviluppo locale
Il profilo urbanistico dei programmi complessiIl profilo urbanistico dei programmi complessi
Questo profilo prende in considerazione :-
a) i programmi integrati di intervento
b) I programmi di riqualificazione urbana
c) I programmi di recupero urbano
In relazione a questo profilo i temi di analisi e discussione sono:-
La risposta delle politiche di riqualificazione ale emergenze dello sviluppo
e della trasformazione dei territori urbani
Quali rapporti si osservano con gli strumenti urbanistici
Le forme di concertazione e il partnariato Pubblico privato
Le politiche di riqualificazioneLe politiche di riqualificazione
Fino a tutti gli anni ottanta si è assitito ad una espansione edilizia senza precedenti
Dovuta alla richiesta di case in proprietà ( scomparsa delle case per l’affitto )
le attività terziarie
La crisi economica degli anni novanta arresta il boom e si comincia a parlare
dell’idea della riqualificazione dei centri urbani.
Si parla quindi di favorire programmi integrati ove l’integrazione è soprattutto,
Integrazione di risorse pubbliche e private per interventi di nuova costruzione o
di riuso di edifici esistenti e di successiva integrazione di funzioni
In questo periodo la caduta del mercato edilizio mostra le crepe di piani urbanistici
basati esclusivamente sull’espanzione tout court
Si comincia a trovare la risposta nella integrazione funzionale e nella riqualificazione
puntuale di parti della città favorite anche nella dislocazione di centri produttivi in altre
aree per lo più periferiche
seguesegue
Il processo di integrazione europea mette in competizione le città rd i
Territori
Alla riqualificazione fisica si aggiunge l’obiettivo della
Competitività
Che serve anche per attrarre ivestimenti
I programmi complessi vengono tutti definiti da accordi di programma con l’intento di
ridurre le procedure allo dtretto necessario
Tuttavia gli esiti di queste politiche di integrazione funzionale sono state spesso deludenti
a causa soprattutto di una costante indifferenza dei programmi ( quasi tutti uguali e
precostituiti ad ottenere finanziamenti) rispetto ai luoghi dove vengono introdotti,
mentre sarebbe utile che il processo di qualificazione operasse in sintonia con quanto
avviene in area urbana
Programmi complessi e strumentazione urbanisticaProgrammi complessi e strumentazione urbanistica
Inizialmente i programmi complessi vengono visti come la panacea alla mancata operatività
e faraginositò degli strumenti urbanistici generali
I programmi mostrano a differenza degli strumenti tradizionali caratteri di
Processualità
Complessità ( riguardano aspetti integrati )
Operabilità
Qualità e trasparenza
Tuttavia spesso i risultati non sembrano essere pari alle attese a ragione
di un eccesiva focalizzazione del contingente e soprattutto del finanziamento
dei programmi stessi, anziché essere frutto di programmazioni strategiche
ben definite
Tuttavia si danno tre ipotesi di raffronto con la strumentazione urbanistica:-
Casi di coerenza e conformità ai piani urbanistici
Casi in cui piano e programma vengono costruiti contestualmente
Casi in cui si rende necessaria una variante allo strumento urbanistico generale
seguesegue
Aspetto, tuttavia, particolarmente innovativo è dato dal fatto che le
norme (leggi europee e nazionali)impongono il metodo della concorsualità innescando
Una accesa cometizione per l’attribuzione di finanziamenti
Ciò appare abbastanza positivo perché costringe le amministrazioni locali ad adottare
comportamenti e tecniche innovative ed ad introdurre così il principio della Valutazione
Tuttavia aspetti negativi si riscontrano per il fatto che da un lato
si creano o aumentano squilibri fra aree forti ed aree deboli e dall’ altro si favorisce
la rincorsa agli obiettivi economico finanziari di investimento a scapito di altri o
biettivi sensibili
Vi e’ ancora da osservare a mitigare gli iniziali favori all’introduzione di tali
Programmi che la loro periodicità non è la risposta ai problemi
dell’urbanistica italiana
Le forme di concertazione ed il Parnariato pubblicoLe forme di concertazione ed il Parnariato pubblico
privatoprivato
Tutti i programmi complessi hanno come elemento inscidibilmente costitutivo
la partnership pubblico privata
La partnership pubblico/privata è la risposta avverso la crescente diminuzione
delle risorse pubbiche a fronte di una aumentata domanda di residenze servizi e
Infrastrutture
Ad esempio nel caso dei Priu i privati pagano di più di quanto previsto dalle
norme urbanistiche per assicurarsi vantaggi dalle necessarie varianti introdotte( ad
esempio gestione dei servizi in concessione previsti nei programmi integrati Priu
e contratti di quartiere)
Spesso, tuttavia come nel caso dei Pruil privato ha mostrato scarsa propensione
all’investimento
Il profilo della rigenerazione urbanaIl profilo della rigenerazione urbana
Il termine rigenerazione etimologicamente ha un significato anglosassone riferibile
atrattamento programmatico nelle aree di degrado economico e della coesione sociale
ove la componenete urbanistica pur necessaria e presente non rappresenta un unicum
Cremaschi nel 2002 ossevava “
Se la riqualificazione urbana pone l’accento sulla partnership
per lo sviluppo,la rigenerazione subordina la stessa ad una
azione di inclusione sociale specifica
In anni recenti a questi temi si è aggiunto ( in particolare con le azioni dell’agenda 21 )
anche il tema della sostenibilità delle politiche
Le iniziative italiane della rigenerazione si condensano nei contratti di quartiere ( 1 -1997 e 2-2003
E con il programma urban Italia
In europa si hanno i programmi Urban 1 e 2 rispettivamente del 1994 e 2000
seguesegue
Le iniziative della rigenerazione ed in particolare i programmi Urban hanno
spostato anche in Italia l’accento dal problema urbanistico ed edilizio agli aspetti
più propriamente sociali
Aspetto da considerare in senso abbastanza positivo è rappresentato dalla
dimensione relativamente piccola delle aree sottoposte a programmi di rigenerazione
( spesso quartieri In aree periferiche e di degrado )
Infatti in queste aree è possibile impostare un progetto di partnership
con la popolazione, e soprattutto con le associazioni non profit
Il profilo dello sviluppo localeIl profilo dello sviluppo locale
Ancorchè, in un certo senso tutti i programmi complessi riguardano lo sviluppo locale
Sia direttamente che indirettamente, più segnatamente appartengono a questa
famiglia:-
I patti territoriali per l’occupazione
Le azioni leader
I progetti integrati teritoriali
La focalizzazione di questi programmi è sul territorio inteso non come supporto
di funzioni od interventi ma come un entità complessa e multidimensionale con proprie
Caratteristiche storiche, ed una propria identità
Magnaghi nel 1998 riteneva lo sviluppo locale non rispondere soltanto a logiche
economico-quantitative o ad azioni dall’altoLe specificità locali vanno viste come risorse
straordinarie e non riproducibili determinanti dello sviluppo endogeno
Stante ciò l’approccio ai problemi è dal basso verso l’alto
coerente con questo concetto sono gli obiettivi strategici di questi programmi
seguesegue
Gli obiettivi caratteristici di questi programmi sono:-
Promuovere l’azione dei soggetti locali nel produrre innovazione
Migliorare la qualità dei contesti locali e la competitività
Sviluppare sistemi istituzionali capaci di cobinare risorse ed attori diversi
Sia pubblic che privati
Promuovere comportamenti solidaristici e cooperativi
Le esperienze complessive ci dicono che l’elemento caratterizzante questi
programmi è quello negoziale e concertativo
Condizione per la costruzione di questi programmi è la descrizione del contesto
ove andranno ad operare. Il contesto teritoriale non è riproducibile. Studiare il
Contesto significa individuare le risorse su cui far leva per lo sviluppo e valutarne
I punti di fora e debolezza ( Marketing territoriale e SWOT analysis
Le strategie politiche della CELe strategie politiche della CE
periodo 207-2013periodo 207-2013
OBBIETTIVIOBBIETTIVI FONDO DIFONDO DI
COESIONECOESIONE
FESRFESR FSEFSE REGIONIREGIONI
INTERESS.INTERESS.
CONVERGENCONVERGEN
ZAZA
Creazionee grandiCreazionee grandi
Infrastrutture, neiInfrastrutture, nei
settori trasporti tutelasettori trasporti tutela
dell’ambientedell’ambiente
EnergiaEnergia
Aiuti alle PMI-potenz.Aiuti alle PMI-potenz.
Delle infrastr. InDelle infrastr. In
settori trasporto,settori trasporto,
energia,energia,
istruzione,sanitàistruzione,sanità
ricerca e innovazionericerca e innovazione
Sviluppo risorse umaneSviluppo risorse umane
ai finiai fini
occupaz.aumentare laoccupaz.aumentare la
produttività del lavoroproduttività del lavoro
Regioni con PilRegioni con Pil
inferiore al 75% delinferiore al 75% del
PIL UE- regioni inPIL UE- regioni in
phasing outphasing out
( Basilicata)regioni( Basilicata)regioni
conRNLinferiore alconRNLinferiore al
90% media UE90% media UE
COMPETITIVICOMPETITIVI
TA’TA’
Promozione economiePromozione economie
basate sullabasate sulla
conoscenza tutelaconoscenza tutela
ambiente eambiente e
prevenzione rischiprevenzione rischi
potenzimentopotenzimento
trasporti e TLCtrasporti e TLC
PromozionePromozione
dell’attendibilità deldell’attendibilità del
lavoro edell’impresalavoro edell’impresa
favorie l’inclusionefavorie l’inclusione
sociale, supportare isociale, supportare i
partnariatipartnariati
Tutte le regioniTutte le regioni
COOPERAZIOCOOPERAZIO
NENE
PromozionePromozione
imprenditorialità,gestiimprenditorialità,gesti
one congiuntaone congiunta
dell’ambientedell’ambiente
condivisionecondivisione
infrastruttureinfrastrutture
Tutte le regioni perTutte le regioni per
cooperazionecooperazione
interregionale,interregionale,
networks, e scambionetworks, e scambio
esperienzeesperienze
Il partnariato come forma di investimento in infrastruttureIl partnariato come forma di investimento in infrastrutture
e il finanziamento dei programmi complessie il finanziamento dei programmi complessi
Il sistema finanaziario degli Enti localiIl sistema finanaziario degli Enti locali
Una fra le condizioni necessarie anche se non sufficienti per lo sviluppo locale rendere
competitivi quindi a livello di territori, Regioni Province e Comuni,
è la presenza di adeguati livelli di infrastrutture specialmente nei campi emergenti ed
innovativi del sistema energetico e della sostenibilità ambientale delle telecomunicazioni.
Il grado di competitività di un territorio, secondo gli esperti economici
( vedi ad esempio rapporto Svimez 2007) si determina dall’analisi di quatttro aspetti
fondamentali:-
a- dotazione di infrastrutture e reti
b- l’attitudine culturale alla ricerca e sviluppo per l’innovazione
c- ciò che si investe nella formazione e sviluppo di risorse umane e la
relativa qualità
d- la dinamicità economica del tessuto imprenditoriale esistente
seguesegue
Secondo gli indici sintetici che attualizzano la situazione dei vari
paesi europei in ordine alle suddette caratteristiche, il nostro
paese si presenta molto debole, con profonde diversità
fra nord e sud a costituire un economia quindi duale e
nel complesso in forte ritardo
In particolare il gap infrastrutturale è andato allargandosi in
questi ultimi anni, anche se la situazione in europa è attualmente
In forte stallo
seguesegue
Tuttociò per concludere sul come occorra spendersi per un veloce
recupero
Occorrono due fondamentali strategie di sistema
La prima
Riduzione massiccia delle spese correnti
a vantaggio degli investimenti
La seconda
Ricorso alle varie tipologie della partnership
pubblico privata
Contesto e strategia di finanziamentoContesto e strategia di finanziamento
Strategie di
finanziamento
Capitale proprio Investimenti senza costi
indebitamento Pay as you use
Aumento di imposte
Risparmi di getione
Donazioni
sponsorizzazioni
Strumenti tradizionali
Strumenti innovativi
Project financing
leasing
Audit e programmazione
Rating finanz.
Rinegoziaz. Debito
Gestione cash flow
Gestione patrimonio
Emissioni obbligaz.
derivati swap
Il contesto spinge alla partnershipIl contesto spinge alla partnership
PPP
Settore pubblico Settore privato
New public management
Nuove politiche fiscali
Nuove professionalità
Vincoli di bilancio
Possibilità di nuovi mercati
Profili interessanti
Di rischio e rendimento
Responsabilità sociale
Incremento delle conoscenze
Convenienza economica per i contribuenti
Trasferimento dei rischi
Come si coinvolge il settore privatoCome si coinvolge il settore privato
Tipologie di privatizzazione
factoring
outsourcing
Contratto di
gestione
Vendita di
beni immobili
concessione Quotaz.in borsa
Vendita di quote
Locazione
Locaz/vendita
Leasing, sale
Lease back
securitisation
Privatizz.formale Privatizz.
finanziaria
Privatizz.
funzionale
Privtizz.
sostanziale
Partnerships P/P
Economia privata
Tipologie di privatizzazione
seguesegue
OpzioniOpzioni ProprietàProprietà
degli assetdegli asset
Gestione eGestione e
manutenziomanutenzio
nene
InvestimentiInvestimenti RischiRischi
commercialicommerciali
duratadurata
Contratti diContratti di
servizioservizio
pubblicapubblica Pubblica ePubblica e
privataprivata
pubblicipubblici pubblicipubblici 1-2 anni1-2 anni
Manag,Manag,
contractcontract
PubblicaPubblica PrivataPrivata PubbliciPubblici PubbliciPubblici 3-5 anni3-5 anni
DBFODBFO Privata oPrivata o
Privata/pubPrivata/pub
bl.bl.
PrivataPrivata PrivatiPrivati PrivatiPrivati 20-3020-30
annianni
ConcessioneConcessione Privata ePrivata e
pubblicapubblica
PrivataPrivata PrivatiPrivati PrivatiPrivati 20-30 anni20-30 anni
PrivatizzazionePrivatizzazione PrivataPrivata PrivataPrivata PrivatiPrivati PrivatiPrivati illimitataillimitata
seguesegue
Approvvigionamento
pubblico tradizionale
Sistemi tradizionali di
approvvigiionamento privatizzazione
PPP
Concessioni
Management contracts
Contratti di servizio
Società a capitale misto
D.B.F.O
PFI
B.O.T
Pubblico- versus Privato
Modelli di PPPModelli di PPP
PPP
Libro verde commissione
europea
COM 2004 327 def
contrattuale
Opere calde Opere fredde
Contratto di concessione
costruzione e gestione
Art. 142 e ss.
Dlgs163/2006 e ss.mm.ii
Art. 152 e ss
dlgs 163/2006 ess.mm.ii
Proced. A iniziativa
pubblica
Proced. A iniziativa
privata
istituzionalizzato
Passaggio a ctrl
Privato impresa pubblica
Creazione struttura
soc. ad hoc
Tipologie di progettiTipologie di progetti
Opere calde
S.P.VFinanziatori
e investitori
Utenti finali
Finanziatori e
investitori S.P.V
Utenti finali
P.A
Opere tiepide
Capital equity- debt capital
Servizi offerti
Capital equity e debt capital Servizi offerti
Return cash flow Pagamento canoni e tariffe
Pagamento canoni e tariffeReturn cash flow
contributo
SegueSegue
S.V.P
Opere fredde
Finanziatori e
investitori
Utenti finali
P.A
Return cash flow
Capital equity e debt capital Servizi resi
Pagamento canoni
Project financing- definizioneProject financing- definizione
Il project financing è il finanziamento diuna specifica unità
economica unità economica mediante una operazione in cui il
Finanziatore considera il flusso di cassa e gli utili di progetto
come garanzia per il rimborso del debito e le attività dell’unità
Economica come garanzia collaterale (P. Nevitt 1998)
Project finance e PPP un rapportoProject finance e PPP un rapporto
Public-privte partenship
Project financing
Flussi di cassa insufficiential rimborso del prestito ed
a remunerare il capitale investito
La PA interviene con una contribuzione finanziaria
E/o l’assunzione di rischi
Finanaziamento verso soggetto autonomo garanzie dirette
Ed indirette rivalsa oltre l’attività finanziaria
Maggiore rilevanza dell’apportogestionale del privato
Flussi di ricavi sufficienti alla copertura dei costi di gestione
Al rimborso del prestito e a remunerare il capitale investito
Finanziamento verso soggetto autonomo- garanzie indirette
Rivalsa limitata all’attività finanziaria
Rilevanza dell’apporto finanziario del privato e alla gestione
P.F caratteristiche principaliP.F caratteristiche principali
Non è una tecnica ne semplicemente ed eslusivamente uno strumento
Finanziario ma un modo di porsi di fronte alla realizzazione,
gestione e finanziamento di particolari progetti complessi
Progetti complessi
Per i quali
occorrono
Elevati fabbisogni
finanziari iniziali
Finanziamenti concessi
in base alla sola capacità di
Credito del progetto
Possibilità di ripartire
i rischi diversi soggetti
partecipanti
Il progetto è gestito da
una particolare società autnoma
( SVP) indipendente rispetto alle
Aziende che a vario titolo
partecipano all’iniziativa
Tipologie di project financingTipologie di project financing
Si connotano tre tipologie di projet financing in relazione alle diverse garanzie prestate
Ed alla copertura dei rischi
Non recourse project financing- quando viene esclusa ogni rivalsa dei finanziatori
Sugli investitori azionisti
Limited recourse project financing quando l’eventuale rivalsa del debt capital
( finanziatori) sull’equity capita( azionisti ) è limitata sia nell’ammontare, sia
Nel tempo che nella qualità
Full recourse project financing, quando è prevista una totale rivalsa del debt capital
Sugli investitori
Vantaggi e svantaggi di una operazione in projectVantaggi e svantaggi di una operazione in project
financing il public sector comparatorfinancing il public sector comparator
Quali possono essere le ragioni che spingono una amministrazione
Pubblica e le imprese private, a ricorrere alla procedura
di project financing
anziché procedere ad una attività di tipo tradizionale.
Cioè appalto diretto e finanziamento con mutuo ?
1- la possibilità di limitare sui
propri bilanci l’impatto di un eventuale fallimento del progetto
2-La creazione e il coinvolgimento di una società di progetto destinataria
del finanziamento sviluppa e gestisce il progetto, ed è titolare di tutti
i rapporti giuridici
3- il trattamento contabile che permette alle imprese di accedere a nuo
vi finanziamenti fuori bilancio
seguesegue
4-$possibilità di avere i benefici di una elevata leva finanziaria-i flussi di cassa attesi
Permettono percentuali di debito che possono andare dal 70-90% del capitale proprio
5- regime fiscale agevolato negli investimenti di capitale per le nuove società
A fronte di questi potenziali vantaggi in Italia si osservan
o questi elementi di possibile criticità
1- siamo in presenza di procedure molto complesse ed eccessivamente normate
2- scarsa focalizzazione dei rapporti sulla gestione e quindi sui servizi
3-Quasi sempre l’amministrazione non produce una valida analisi di P:SC
n fase di programmazione
4 avvisi di preinformazione pochi e poco descrittivi
5- spesso esiste un gap fra l’interesse del pubblico all’infrastruttura e quello del
Privato tendente al profitto
6- il promotore deve produrre proposte molto dettagliate molto tempo prima della gara
Cio comporta una scarsa competitività iniziale e rischi per lo stesso oltre che costi
importanti- si osserva un fortissimo contenzioso
seguesegue
5- spesso esiste un gap fra l’interesse del pubblico all’infrastruttura e quello del
Privato tendente al profitto
6- il promotore deve produrre proposte molto dettagliate molto tempo prima della gara
Cio comporta una scarsa competitività iniziale e rischi per lo stesso oltre che costi
importanti- si osserva un fortissimo contenzioso
7 il contratto di concessione prevede quasi sempre il contributo pubblico, spesso
È fortemente carente a causa di scarsi e superficiali controllicontrollila gerstione, sono
sempre più spesso previste clausole che impongono la rinegoziazione della concessione
La public sector comparator e la diversa valutazioneLa public sector comparator e la diversa valutazione
pubblico/privata dei progettipubblico/privata dei progetti
Come si valutano i progetti
Dal punto di vista del settore pubblico
Analisi Costi/Benefici
Dal punto di vista dell’impresa
Analisi finanz. Del capitale
Distorsione
interpretativa
Progetto valido se
Benefici-Costi>0
Il progetto non è attuabile se
Il flusso di cassa scontato <0
La Disciplina giuridicaLa Disciplina giuridica
Analizzare le PPP alla luce del diritto comunitario
Non esiste alcun quadro giuridico specifico per le PPP a livello europeo.
Il Libro verde si prefigge quindi di esaminare se il trattato che istituisce la Comunità
europea (trattato CE) e il suo diritto derivato siano adeguati e sufficienti per
far fronte alle particolari situazioni determinate dalle PPP. Questa analisi verte
tanto sulla selezione del partner privato, quanto sulla realizzazione della partnership.
Ogni atto in base al quale un'entità pubblica affida la prestazione di un'attività
economica ad un terzo va studiato alla luce delle regole e dei principi di cui al trattato
CE. In materia di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi
( articoli 43-49 )
, questi principi comprendono segnatamente
la trasparenza,
la parità di trattamento,
la proporzionalità e il riconoscimento reciproco.
Il trattato CE si applica quindi anche alle PPP.
seguesegue
Alcune forme di PPP sono sottoposte alla legislazione europea riguardante
le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici. Modificata nel 2004,
tale legislazione introduce segnatamente una nuova procedura di aggiudicazione
degli appalti: il dialogocompetitivo
. Tale dialogo fornisce una base giuridica ad alcune forme di PPP nei casi di progetti
molto complessi per i quali un'autorità competente manifesta un bisogno specifico
e cerca quindi la soluzione tecnica ottimale presso operatori economici.
Le PPP possono essere oggetto di concessioni di lavori e di servizi. Esse si distinguono
dagli appalti pubblici in quanto l'operatore economico si remunera almeno in parte
sfruttando l'opera o il servizio. A livello europeo, le concessioni escono parzialmente
dal campo d'applicazione delle direttive europee sugli appalti pubblici, perfino totalmente
quando si tratta di concessioni di servizi. La comunicazione interpretativa della Commissione
sulle concessioni nel diritto comunitario [Gazzetta ufficiale C 121 del 29 aprile 2000]
fa chiarezza sugli obblighi previsti per le autorità pubbliche in occasione della scelta dei
candidati alla concessione.
La disciplina del PF nel settore dei LL.PPLa disciplina del PF nel settore dei LL.PP
Infrastrutture a carattere
strategico
General contractor
Dlgs 190/2002 art 9
Concessione B.O.T
Dlgs 190/2002 artt.7-8
Infrastrutture a carattere
non strategico
Concessione ad iniziativa pubblica
Legge 109/94 art.19 c.2
Concessione ad iniziativa privata
Legge 109/94 art. 37 bis
Procedure di affidamento previste dal codice degliProcedure di affidamento previste dal codice degli
appaltiappalti
Fase programm.
Art.128 e153 dlgs 163/06
Art. 13 dipr554/99
Pubblicazione avviso intervento capitali privati
Fase present. Poposta art. 153 dlgs 163/06
Fase valutaz. Proposta art.154
Esclusione motivata d
ella proposta
Individuaz. delle proposte di P.I
Fase di gara- art.155.dlgs 163/2006
Selezione offerte art.82 co.1 dlgs 163/o6/
Nessun concorrente
Promotore aggiudicatario
concessione
Procedura negoziata
Individ. Aggiudicatario concessione
Esecuz. In regime di concess. Art. 143 dlgs 163
Subentro art.
159 dlgs 163
Società di progetto art.159 dlgs 163
Risoluz.art.158
Dlgs 163
Fase di programm.art.128 c.2 dlgs163/06
Art 13.dlgs 544/98
Predisposiz. Progetto
art. 93 dlgs 163/06
Fase di gara art. 83 dlgs 163/06
Procedura aperta o ristretta
Individuaz. aggiudicatario
Esecuz. In regime di concess
Art.143 dlgs 163/06.
Società di progetto
Art.156 dlgs 163/06
Risoluz.
Art 158 dlgs 163/06
Subentro art.159
Dlgs 163/06
I soggetti ed i rapporti negoziali nel projectI soggetti ed i rapporti negoziali nel project
financingfinancing
S.P.VSocietà di
costruzione
Azionisti
Amm/ne concedenteFornitore beni
e servizi
Idtituti di credito
finanziatori
Società di
gestione
assicurazioniUtenti opera
Permessi, autorizz.ni
contributi
performance
Vendita beni
e servizi
canoni
Vendita beni e servizi denaro
Prest.ne lavori
denaro
performance
denaro
Risorse
finanziarie Rimborsi capitale
einteressi
Garanzie
collaterali
Dividendi e
flussi di cassa
Aumenti di capitali e
Debiti subord.
Contratti assicuratividenaro
Struttura delle operazioni di project F.Struttura delle operazioni di project F.
GestionePSC implementazione
Raccolta e analisi
dati
realizzazione Gestione
FASI
attività
Atti e
documenti
Idee, proposte
analisi
Accordi finanz.
monitoraggio
Rimborso e
ripagam.debito
Modello finanz.
Analisi du fattib.
term sheet
Cost. SPV
Contratti di finanz,
e commerciali
rapporti
Il ruolo delle Banche e delle Istituzioni finanziarieIl ruolo delle Banche e delle Istituzioni finanziarie
asseverazione
advisory
arranging
syndacation
agent
SegueSegue
asseverazione Il promotore predispone un preliminare
piano finanziarioL’
istituto di credito lo valuta e lo assevera ai
Sensi dell’art. 37 bis della legge Merloni
Assiste i promotori nei rapporti con l’am
Ministrazione concedente per la finalizzazione
dei documenti di gara
Emette giudizi di massima sulla finanziabilità
Del progetto
seguesegue
advisory
L’istituto di credito analizza con l’aiuto
di tecnici e legali il progetto e gli aspetti
tecnici e normativi
Valuta i rischi del progetto e la loro
allocazione più opportuna
Assiste il promotore nella negoziazione dei
contratti e nelle procedure di ottenimento
dei permessi e autorizzazioni
Sviluppa il modello economico finanziario
Definisce il mix delle fonti di
finanziamento
Assite alla costituzione delle più idonee
strutture societarie
Ed alla politica fiscale
seguesegue
arranging
Completamento della due diligence del progetto
Finalizzazione del modello economico finanziario
N egoziazione dei principali termini del finan
Ziamentoe delle relative garanzie
Sottoscrive il finanziamento
Predispone e negozia la documentazione finanziaria
seguesegue
syndacation
Con questa operazione l’istituto di credito
Procede all’allocazione di quote di
finanziamento presso altre istituzioni
Finanziarie o bancarie e sui mercati
Nazionali o internazionali
seguesegue
agent
Le banche agenti gestiscono
amministrativamente tutta la vita del
finanziamentoper conto delle banche
arranger e del sindacato investitori
Come può essere il finanziamentoCome può essere il finanziamento
Finanziamento
Capitale
Assimilate a
capitale
mezzaninoDebito subordin.
Senior debt obbligazioniDebito privileg.
seguesegue
Capitale ( equity)
È il capitale proprio della società di progetto.
Esso è rappresentato
da azioni o quote, sottoscritte dai promotori
Debito subordinato
È una forma di debito assimilato al capitale di rischio viene
versato e garantito dai promotori. Il rimborso di questo debito
è privilegiato rispetto all’equity ma in second’ordine rispetto
al debito privilegiato
Debito mezzanino
E’ una forma di debito subordinato versato da investitori
selezionati e sconta rendimenti più alti questo è privilegiato
rispetto al
precedente main second’ordine rispetto al senior debt
seguesegue
Senior debt
È un debito a breve medio e lungo termine ed appare in bilancio
Della SpV tra le passività
Debito privilegiato
E’ un debito che non è subordinato a
qualsiasi altra passività
Obbligazioni
Sono titoli emessi dalla spv o da altre entità per conto di quella
Sono negoziabili e rappresentano un drbito rimborsabile
a scadenza
Analisi del progettoAnalisi del progetto
Informazioni generaliInformazioni generali mercatomercato
Agenda dell’iniziativaAgenda dell’iniziativa Identificazione delIdentificazione del
mercatomercato
Obbiettivi generaliObbiettivi generali Informazione sul settoreInformazione sul settore
OrganizzazioneOrganizzazione trendstrends
Prodotti e serviziProdotti e servizi Ruolo e quote stimateRuolo e quote stimate
Analisi del progetto- il settoreAnalisi del progetto- il settore
ProponentiProponenti Costo dell’iniziativaCosto dell’iniziativa
Storia ed esperienze fatteStoria ed esperienze fatte Dettaglio del costo degliDettaglio del costo degli
investimentiinvestimenti
Solidità economicoSolidità economico
finanziariafinanziaria
Stima del capitaleStima del capitale
circolantecircolante
Ruolo ricopertoRuolo ricoperto
nell’iniziativanell’iniziativa
Costi finanziariCosti finanziari
Altri costiAltri costi
Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto
TecnologiaTecnologia Impatto ambientaleImpatto ambientale
Analisi tipologica dellaAnalisi tipologica della
tecnologia adottatatecnologia adottata
CaratteristicheCaratteristiche
dell’ambiente didell’ambiente di
riferimentoriferimento
Affidabilità tecnologicaAffidabilità tecnologica Normativa localeNormativa locale
Fornitori della tecnologiaFornitori della tecnologia Politica ambientale dellaPolitica ambientale della
SVPSVP
Assistenza durante laAssistenza durante la
gestionegestione
Valutazione rischiValutazione rischi
ambientaliambientali
Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto
Quadro istituzionaleQuadro istituzionale Piano finanziarioPiano finanziario
Leggi e norme relative al progettoLeggi e norme relative al progetto Fonti di capitaleFonti di capitale
Normativa fiscaleNormativa fiscale Fonti di debitoFonti di debito
Permessi e licenzePermessi e licenze Termini e condizioni dei finanz.Termini e condizioni dei finanz.
Garanzie prestateGaranzie prestate eventuali interventi di agenzieeventuali interventi di agenzie
internazionaliinternazionali
Organizzazioni sovranazionaliOrganizzazioni sovranazionali
Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto
Struttura economicoStruttura economico
finanziariafinanziaria
ContrattiContratti
Ipotesi operativeIpotesi operative Contratti e accordi socialiContratti e accordi sociali
Struttura dei ricavi-tariffeStruttura dei ricavi-tariffe Contratti di concessione, licenze,Contratti di concessione, licenze,
permessipermessi
Struttura dei costi di gestioneStruttura dei costi di gestione Contratti di costruzioneContratti di costruzione
Flussi finanziari in scenarioFlussi finanziari in scenario Contratti commercialiContratti commerciali
Indicatori economico-finanziariIndicatori economico-finanziari
Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto
GaranzieGaranzie Interventi richiestiInterventi richiesti
Garanzie prestateGaranzie prestate ConsulenzeConsulenze
Strumenti di riduzioneStrumenti di riduzione
del rischiodel rischio
FinanziamentoFinanziamento
AssicurazioniAssicurazioni
Il rischio nelle operazioni di P.FIl rischio nelle operazioni di P.F
Importante nelle operazioni di Project- financing
individuare e analizzare i rischi cui va incontro l’operazione stessa
In estrema sintesi i rischi possono essere ricondotti a tre tipologie:
Categorie di rischio
Rischi di natura
non progettuaale
Rischi di natura
progettuale
Rischi progettuali,
durante la gestione
Segue il rischio e la P:FSegue il rischio e la P:F
Rischi di natura non progettuale
Rischi commerciali
Tali rischi si concretizzano quando la commercializzazione dei servizi e dei
prodotti dell’ iniziativa risulta difficoltosa a ragione del mancato ritiro od utilizzo
dei prodotti /servizi
Particolari clausole inserite nei contratti tendono a ridurre il rischio. Queste sono in gergo
Dette take and pay ( assicurano ul pagamento subordinato all’ìeffettiva fruizione dei servizi,
Oppure take and pay che prevedono l’obbligo incondizionato dell’acwuirente ad effettuare
pagamenti periodici anche se il prodotto non viene consegnato
Segue il rischio e la P:FSegue il rischio e la P:F
Rischi assicurabili
Sono rischi di sinistro o danneggiamento del progetto dovranno essere
puntualmente individuati ed assicurati
Rischo di cambio /interesse
Tali rischi si concretizzano nel tempo in relazione alle distorsioni
delle previsioni dei tassi di cambio e di interese. Questi rischi dovranno
essere assicurati con opportuni meccanismi qauli ad esempio “
Interest currency rate swaps
Rischi di natura politicaRischi di natura politica
Rapidi mutamenti politici posoo influenzare le operazioni di PF
Peggiorando le condizioni iniziali sia sottoforma delle autorizzazioni, permessi,
Mutamenti lrgislativi e fiscali. In genere si tratta di rischi assicurabili anche
Con l’intervento sll’operazione di organismi sovra nazionali
Segue il rischio e la P:FSegue il rischio e la P:F
Rischi di forza maggiore
Sono dati da eventi che non possono essere previsti e
Pertanto fuori dal controllo delle parti L’avverarsi di tali eventi
può determinare l’incapacità dei vari soggetti ad adempiere alle proprie obbligazioni
Di solito tali eventi vengono negoziati ed in parte assicurati
Segue il rischio e la PFSegue il rischio e la PF
Rischi di natura progettuale
Rischi di completamento
Sono titti quei rischi legati ad impedimenti nel portare a compimento
il progetto dell’iniziativa di PF.
Questi rischi si coprono con clausole contrattuali ad Hoc come
“ chiavi in mano a prezzo fisso“, turnkey contract che prevedono
previsioni opportune per garantirsi dai ritardi e/o dalle varianti in
Corso d’opera
In genere si tratta di pagare grosse penali
Rischi tecnologici
Sono rischi legati alla tecnologia seguita per l’iniziativa e devono essere garantiti
In maniera adeguata dai realizzatori
Segue il rischio e la P.FSegue il rischio e la P.F
Rischi ambientali
Sono tutti quei rischi che l’iniziativa può provocare sull’ambiente
Rischi progettuali durante la gestione
Rischi di gestione
Sono relativi alle problematiche che possono incontrarsi durante la gestione e la
Manutenzione dell’iniziativa. Questi rischi sono affidati ad esperti del settore di riferimento
E sono assicurati e coperti in genere per tutto il periodo di durata del finanziamento
La mappa dei rischiLa mappa dei rischi
TipologieTipologie
di rischiodi rischio
costruttorecostruttore GestoreGestore mercatomercato banchebanche PubblicaPubblica
amministramministr
azioneazione
C.ie diC.ie di
assicurazioassicurazio
nene
RischiRischi
normativinormativi XX
Rischi diRischi di
costruzionecostruzione XX XX
RischiRischi
commercialcommercial XX
RischiRischi
tecnologicitecnologici XX
Rischi autoRischi auto
rizzazionirizzazioni
XX XX
Rischi finanRischi finan
ziariziari
XX XX
RischioRischio
paesepaese XX XX
Equilibrio economico-finanziario di una iniziativaEquilibrio economico-finanziario di una iniziativa
PFPF
La non corretta analisi della sostenibilità economica del piano finanziario
non farà decollare qualsiasi ’iniziativa di Project financing
La sostenibilità economica è data
dal grafico seguente:
Segue equilibrio economico finanziarioSegue equilibrio economico finanziario
investimenti Costi operativi Flusso dei ricaviAltri costi
Ondici di redditività
Cash flow
Struttura contrattuale
Analisi dei rischi
Allocaz.e
Quantific.
Del rischio
Struttura
Finanz.
Requisiti del servizio
Del debito
Capacità del
servizio
Del debito
Indici di bancabilità
Equilibrio economico finanziarioEquilibrio economico finanziario
Equilibrio economico
finanziario
Convenienza economica Sostenibilità finanziaria
redditività
TIR VAN
bancabilità
DSCR LLCR
Convenienza economicaConvenienza economica
E’ la capacità del progetto di creare valore ( Value for money)e generare
un livello di redditività adeguato al livello delle aspettative dell’investitore
esso è dato dalle due espressioni matematiche TIR ( tasso interno di rendi
mento del progetto e VAN ( valore attuale netto degli investimenti
Il Tir esprime in termini percentuali la redditività di un investimento
S
n
t=0
CFt
(1+TIR)t
+ S
t=0
n CFt
+
(1+TIR)t
= 0
N= numero dei periodi di tempo t CF flussi di cassa negativi CF + flussi di cassa positivi
Segue convenienza economicaSegue convenienza economica
Il VAN è un indicatore finanziario che fornisce dati in termini monetari, del valore creato
o disperso dal progetto di PF al momento della valutazione. Esso è dato dalla seguente
formola
VAN = S
t=0
n CFt
(1+i)t
+ S
tt=0
n CF +
(1+i)t
Dove n è uguale al numero dei periodi di tempo t considerati, CF i flussi di cassa di
Progetto negativi, CF+ flussi di cassa di progetto positivi, i= tasso di attualizzazione
Sostenibilità finanziaria o bancabilitàSostenibilità finanziaria o bancabilità
Soatenibilità finanziaria è la capacità del progetto dell’iniziativa di PF
Di produrre flussi monetari sufficienti per garantire il rimborso dei
Finanziamenti con remunerazione del capitale corporate.La sostenibilità
finanziaria è data dagli indici DSCR e LLCR
Il DEBT SERVICE COVER RATIO è il rapporto tra il flusso di cassa del progetto
Al netto delle imposte in un dato anno e il servizio totale del debito dell’anno ( vale a dire
Quota capitale e interessi
DSCR =
CFt
Kt + It
Segue Sostenibilità finanziaria e bancabilitàSegue Sostenibilità finanziaria e bancabilità
LONG LIFE COVER RATIO è il rapporto fra il valore attuale netto dei
flussi di cassa che si producono nel periodo di finanziamento e il valore attuale
Del debito
LLCR =
S
t=s
S+m CFt
(1+i) t
+ R
Dt
Dove s= periodo di valutazione; s+m= ultimo periodo di rimborso del debito
CF= flusso di cassa per il rimborso del debito;D= debito residuo
I= tsso di attualizzazione dei flussi di cassa R= eventuale riserva ac
Cantonata a servizio del debito
Mercato delle PPP in ItaliaMercato delle PPP in Italia
2004 2005 2006 2007
0
10
15
20
25
30
35
Percentuale di partnariati sul totale delle infrastrutture
Il leasing immobiliareIl leasing immobiliare
Il contratto di leasing (o locazione finanziaria) è un contratto
di finanziamento che consente ad un soggetto, in cambio
del pagamento di un canone periodico,
di avere la disponibilità di un bene, mobile o immobile, strumentale
all’esercizio della propria attività, con la possibilità di riscattarlo,
una volta che sia scaduto il termine previsto dal contratto.
Il contratto, che da un punto di vista giuridico oscilla tra
i poli opposti della locazione e della vendita a rate, ha tuttavia
una propria causa unitaria ed autonoma caratterizzata dalla
funzione creditizia, perché con detto contratto l’utilizzatore usufruisce
per la propria attività di due fattori altrui, cioè il bene e il capitale iniziale,
cosicché sotto questo aspetto, il leasing svolge una chiara funzione
di finanziamento
Segue il leasing immobiliareSegue il leasing immobiliare
Il contratto si configura come un’operazione
trilaterale, in quanto vede coinvolti i seguenti tre soggetti:
•
l’utilizzatore (lessee) del bene;
• il concedente (lessor), cioè la società di leasing, che
acquista il bene e ne mantiene la proprietà sino al momento
del riscatto;
• il fornitore del bene.
Con il termine di leasing si fa generalmente riferimento, in Italia,
al leasing finanziario, quale contratto atipico e, come tale,
disciplinato dall’art. 1322 del Codice Civile 3
Segue il leasing immobiliareSegue il leasing immobiliare
Disciplina giuridica
La legge finanziaria per il 2007 (L. n. 296/2006, art. 1,
commi 907-908; 912-914) ha introdotto nel nostro ordinamento
giuridico il leasing finanziario per la realizzazione di opere
pubbliche (leasing finanziario immobiliare o leasing immobiliare),
istituto peraltro già previsto in alcune leggi speciali per la
realizzazione di talune tipologie di opere pubbliche
. Successivamente il decreto legislativo n. 113/2007 ha
integralmente trasfuso nel Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture (d.lgs. n. 163/2006 - “Codice”)
la disciplina del nuovo istituto introducendo una norma
ad hoc: l’art. 160-bis rubricato “Locazione finanziaria di
opere pubbliche o di pubblica utilità”.
segue-leasing immobiliaresegue-leasing immobiliare
In particolare l’articolo detta i principi cui le amministrazioni pubbliche si devono attenere
i nel porre in essere operazioni di leasing immobiliare e si preoccupa,
in particolare, di richiamare il rispetto del Codice degli appalti nella selezione dei
contraenti (per requisiti soggettivi, economici e tecnici) e nella valutazione tecnica
ed economica dell'offerta. L’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, con il
parere 24 del 31 gennaio 2008, prima, e il terzo correttivo al Codice degli appalti
(Decreto legislativo 152 dell’11 settembre 2008), poi, hanno chiarito, infine, che
quello della locazione finanziaria non è un appalto pubblico di servizi ma di lavori,
«salvo che questi ultimi abbiano un carattere meramente accessorio rispetto
all’oggetto principale del contratto». Oggi, dunque, il leasing in costruendo, come
il project financing, è asservito ai principi di trasparenza e di concorrenza che
qualificano una procedura a evidenza pubblica.
QuindiL’Ente pubblico sceglie sia la società di leasing sia il costruttore;
nell’ambito di un’associazione temporanea d’impresa (Ati), la società
di leasing finanzia il progetto e il costruttore realizza l’opera.
Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare
Procedura di gara
L’Ente pubblico bandisce, con un progetto di livello
almeno preliminare, un’unica gara per la realizzare “chiavi in mano”
di un bene immobile (una scuola, un ospedale, una strada).
La tipologia e le caratteristiche dell’opera sono scelte e definite
dall’amministrazione appaltante. Oltre a definire il bene immobile, la
gara ha per oggetto la selezione sia della società di leasing sia del
costruttore. Entrambi dovranno essere in possesso dei requisiti
soggettivi, tecnici ed economici prescritti dal bando di gara nel rispetto
del Codice degli appalti. Nell’offerta, il costruttore stabilisce le
caratteristiche e le modalità di realizzazione dell’opera, nonché il suo
costo, poi la società di leasing traduce i costi in un canone periodico.
Con l’aggiudicazione, l’amministrazione appaltante definisce, in via
definitiva, il bene e il costo del contratto di leasing.
Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare
Bando di gara.
I punti essenziali del bando di gara possono essere, in linea di massima
, così riassunti:
1- definizione dell'associazione temporanea fra impresa costruttrice (capogruppo)
e società finanziaria (mandante);
2 responsabilità distinte e doppio contratto di lavori (tra impresa ed Ente pubblico) e
di leasing(tra Ente pubblico e società finanziaria);
3 mandato con rappresentanza gratuito fra società finanziaria e Pubblica
amministrazione;
4 fatturazione degli stati di avanzamento dei lavori alla società di leasing con
versamenti a fronte di certificati di pagamento;
5 previsione del diritto di superficie alla società di leasing fino alla
scadenza del contratto;
6 riscatto dell’immobile per l’Ente pubblico al termine
della locazione;
Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare
Tipologia di
investimento
Settori economici Tipologia
dell’opera
Strumento
applicabile
Investimenti
remunerativi
Energetico
Trasporti
Edilizia urbana
Cimiteri
Strade a pedaggio
Parcheggi a pedaggio
Mense scolastiche
Project-financing puro
Investimenti
parzialmente
remunerativi
Enrgetico
Trasporti
Edilizia urbana
Cimiteri
Centrali elettriche
strade a pedaggio
mense scolastiche
Leasing in costruendo
Project financing con
contributo pubblico
Investimenti non
remunerativi
Scolastico-
Sanitario giudiziario
Sicurezza
trasporti
Scuole
Ospedali
Istituti penitenziari
Caserme
Parcheggi liberi
Leasing in costruendo
Mutuo
Risorse proprie
Settori ove è conveniente adottare un leasing immobiliare
Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare
antaggi per l’Ente pubblico
ispetto a strumenti alternativi tradizionali (mutuo) o innovativi (project financing),
easing in costruendo è l’istituto che più è in grado di realizzare un’opera
on la migliore ottimizzazione del rapporto tempi/costi. I vantaggi per l’Ente
ubblico sono diversi.
- Semplicità nella procedura: in un’unica gara la
ubblica amministrazione seleziona la società di leasing e il costruttore,
in un unico contratto definisce le condizioni tecnico-economiche per
ealizzare l’investimento.
-Costo certo e rata fissa: l’opera è costruita a un costo certo, e definita sin dal
omento dell’aggiudicazione; la rata di leasing è fissa, invariabile e comprensiva
eventuali servizi accessori (assistenza tecnica, manutenzione ordinaria,
raordinaria, coperture assicurative)
ed è pagata dall’amministrazione appaltante solo dopo il collaudo dell’opera.
3 Tempi certi: ente pubblico e società di leasing sono portatori di un interesse
onvergente: la realizzazione e la consegna dell’opera nei tempi prefissati,
quanto la società di leasing comincerà a incassare i canoni solo dopo il collaudo.
Segue vantaggi del leasingSegue vantaggi del leasing
4 Nessun rischio nell’investimento: la società di leasing impiega il capitale
necessario alla realizzazione dell’opera, erogandolo al costruttore in base
agli stadi di avanzamento dei lavori.
5 Pochi vincoli nel patto di stabilità: rispetto a strumenti “rigidi” come i mutui
, il leasing in costruendo impegna il bilancio di un ente pubblico per il solo
canone periodico e consente il raggiungimento degli obiettivi programmatici
nel rispetto dei vincoli di spesa e di indebitamento derivanti dal patto di stabilità.

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Lo sviluppo locale e la partnership pubblica e privata

  • 1. Lo sviluppo locale e la partnershipLo sviluppo locale e la partnership pubblico/privatapubblico/privata La sfida del domaniLa sfida del domani
  • 2. La new economy- ovvero l’incertezza al comandoLa new economy- ovvero l’incertezza al comando  La più comune conseguenza dell’era della globalizazzione, l’internazionalizzazioneLa più comune conseguenza dell’era della globalizazzione, l’internazionalizzazione dei commerci e l’incessante sviluppo delle telecomunicazioni è l’avvento di undei commerci e l’incessante sviluppo delle telecomunicazioni è l’avvento di un notevole grado di d’incertezza in campi prima ben delimitati quali la stabilitànotevole grado di d’incertezza in campi prima ben delimitati quali la stabilità relativa del commercio, dei luopghi di produzione, dei flussi monetari e dellarelativa del commercio, dei luopghi di produzione, dei flussi monetari e della mobilità dei popolimobilità dei popoli  Quindi l’unica certezza che ci rimane è la costante crescitaQuindi l’unica certezza che ci rimane è la costante crescita dell’incertezzadell’incertezza  I politici e gli imprenditori hanno perciò sempre meno tempo per adottareI politici e gli imprenditori hanno perciò sempre meno tempo per adottare politiche e risposte adeguate alle domande che arrivano dai nuovi tempipolitiche e risposte adeguate alle domande che arrivano dai nuovi tempi  Nella new economy occorrono diverse e più flessibili risposte pubblicheNella new economy occorrono diverse e più flessibili risposte pubbliche specialmente a livello localespecialmente a livello locale  Il settore pubblico dovrà imparare e digerire alla svelta i metodi managerialiIl settore pubblico dovrà imparare e digerire alla svelta i metodi manageriali del privato e dalla velocità con cui ciò avverrà dipenderanno i successi o ledel privato e dalla velocità con cui ciò avverrà dipenderanno i successi o le catastrofi in sede di competitività dei vari territoricatastrofi in sede di competitività dei vari territori
  • 3.
  • 4. Stante tuttociò, occorreranno molto tempo ed alcuni costi sociali ai territori per mettersi al passo con i metodi manageriali del Sistema privato Per cui il problema principale da risolvere non sarà solo quello di un maggior flusso di sussidi elargiti dall’alto, ma:- a)dall’abilità dei vari territori di generare flussi finanziari ed assicurae una solida base fiscale b)lo sviluppo locale sarà sempe più fondato su di un processo di apprendi- mento collettivo tendente a ottenere il meglio dal territorio geografico e dalle risorse umane ivi presenti c) In un mondo che tende a globalizzare tutti i suoi aspetti economico- sociali, il livello locale diventa sempre più importante d) Si avrà innovazione tutte le volte che un prodotto od un nuovo servizio viene immesso sul mercato- Ciò vale sia per il settore privato che per quello pubblico
  • 5. Opportunità e rischi di una società globaleOpportunità e rischi di una società globale  Tratti principali della societàTratti principali della società globalizzataglobalizzata  E’ una società dell’informazioneE’ una società dell’informazione  E’ un economia di mercato globaleE’ un economia di mercato globale  Il ruolo centrale è quello delle impreseIl ruolo centrale è quello delle imprese  La competizione è tarata sul ruolo dei paesi emergentiLa competizione è tarata sul ruolo dei paesi emergenti  Risparmio gestitoRisparmio gestito  Innovazione tecnologica e finanziariaInnovazione tecnologica e finanziaria  Politiche monetarie e di bilancio che tendono allaPolitiche monetarie e di bilancio che tendono alla stabilitàstabilità  Ridefinizione del ruolo dello Stato in economiaRidefinizione del ruolo dello Stato in economia  Da funzioni di produttore a regolatoreDa funzioni di produttore a regolatore  Da grande assicuratore a mantenimento di condizioni diDa grande assicuratore a mantenimento di condizioni di stabilità finanziaria e monetaristabilità finanziaria e monetari  Potenti pressioni demografiche e migratoriePotenti pressioni demografiche e migratorie  Forti tensioni geopoliticheForti tensioni geopolitiche  Gravi e crescenti problemi dell’ambienteGravi e crescenti problemi dell’ambiente  Aspetti economico finanziariAspetti economico finanziari  Riduzione del ruolo dello Stato e delle autorità monetarieRiduzione del ruolo dello Stato e delle autorità monetarie nell’assumersi direttamente i rischi di ultima istanzanell’assumersi direttamente i rischi di ultima istanza  I governi recedono dal ruolo di operatoire optndo per graviI governi recedono dal ruolo di operatoire optndo per gravi processi di privatizzazione gestiti con il sistema finanziario inprocessi di privatizzazione gestiti con il sistema finanziario in molti casi oggetto degli stessi processimolti casi oggetto degli stessi processi  Le decisioni economiche, anche strategiche tendono ad assumereLe decisioni economiche, anche strategiche tendono ad assumere connotati microeconomiciconnotati microeconomici  La collocazione nel tempo e nello spazio del risparmio è sempreLa collocazione nel tempo e nello spazio del risparmio è sempre più assunta da operatori specializzatipiù assunta da operatori specializzati  Il rispermio gestito e la nascita e l’affermarsi di grandi gruppiIl rispermio gestito e la nascita e l’affermarsi di grandi gruppi finanziari e industriali rendono labili i confini fra macro e microfinanziari e industriali rendono labili i confini fra macro e micro processi economiciprocessi economici  L’innovazione economica finanziaria e gestionale consente diL’innovazione economica finanziaria e gestionale consente di identificare misuare e gestire i rischiidentificare misuare e gestire i rischi  L’impresa per sopravvivere ed essere competitiva elabora edL’impresa per sopravvivere ed essere competitiva elabora ed utilizza nuove e potenti tecniche gestionali rivolte a creare valoreutilizza nuove e potenti tecniche gestionali rivolte a creare valore sostenibie, gestione del rischioed allocazione dinamica delsostenibie, gestione del rischioed allocazione dinamica del capitalecapitale  La governance imprenditoriale assume un ruolo cruciale perLa governance imprenditoriale assume un ruolo cruciale per monitorare e sollecitare la creazione di valore sostenibilemonitorare e sollecitare la creazione di valore sostenibile
  • 6. La società globale e l’ItaliaLa società globale e l’Italia opportunità ma anche rischiopportunità ma anche rischi I soggetti che operano all’interno del circuito economico sono inclini, cioè, a cercare zone caratterizzate da condizioni ambientali che ne favoriscano lo sviluppo: agilità burocratica, flessibilità dei fattori della produzione, equilibrio tra gli stessi, possibilità di cooperazione tra imprese Quindi: la creazione e la gestione di simili condizioni è più facilmente realizzabile a livelli sub-nazionali piuttosto che nazionali. I livelli regionali e locali di governo possono favorire, in particolare, adeguati “servizi reali” alle imprese: dalla formazione professionale, manageriale e imprenditoriale, alla “infrastrutturazione” del territorio, alle reti di approvvigionamento (idrico, energetico, ecc.), ai sistemi integrati di trasporto e di comunicazione, al cablaggio e all’informatizzazione, ai servizi di disinquinamento ai programmi integrati. dii riqualificazione e rigenerazione urbana la globalizzazione ha ridotto i benefici per le comunità sub-nazionali di appartenere ad un singolo Stato: la competizione in un’economia globale tende, infatti, a porsi come competizione tra sistemi regionali.
  • 7. seguesegue Le decisioni di insediamento non dipendono ormai unicamente dall’ambiente economico - appunto le infrastrutture, i servizi, la disponibilità e la qualificazione del lavoro - ma anche a quello sociale eculturale. La qualità delle “infrastrutture sociali” (scuole, università, formazione professionale, servizi collettivi, ecc.), la coesione sociale, il dinamismo culturale diventano componenti sempre più importanti dello sviluppo economico. In epoca di globalizzazione e di riorganizzazione degli Stati nazionali, le economie locali e regionali sono quindi chiamate a fronteggiare uno scenario economico dai tratti sempre più instabili e competitivi. I rischi sono evidenti, ma ci sono anche nuove opportunità. Gli strumenti tradizionali di regolazione non sono, infatti, più sufficienti per raggiungere tali scopi specialmente in un quadro, come quello attuale, caratterizzato da risorse pubbliche decrescenti. Da ciò emerge la necessità di passare ad una strategia più complessa e partecipata di governo dello sviluppo, sperimentando forme di governance capaci di coordinare i vari livelli istituzionali, di dar vita a relazioni tra pubblico e privato di tipo innovativo e di mobilitare le energie presenti nelle società locali.
  • 8. seguesegue In Italia tale situazione risulta ancora più complessa in quanto Siamo all’interno di un forte momento di riforme istituzionali: l’attuazione della Riforma del Titolo V, con le sue luci e le sue ombre La prospettiva del federalismo fiscale approvato ma procrastinato in efficacia a cinque anni La riforma di un efficace sistema di controlli L’esternalizzazione dei servizi La sudssidiarietà orizzontale Lo sviluppo della società dell’omformazione La riforma della seconda parte deltitolo V swlla costituzione; Le riforme sono basilari ma Le riforme non si fanno per le istituzioni ma per i cittadini
  • 9. Quindi: a)la globalizzazionedell’economia, e la crescente concorrenza che ne deriva per le aziende sia pubbliche che private, la cui maggiore competitività è uno degli obiettivi della strategia di Lisbona, impone una stretta cooperazione fra il settore pubblico e quello privato nel quadro dei cosiddetti partenariati pubblico-privati (PPP), a vantaggio di entrambe le parti e soprattutto dei cittadini, che sono i destinatari finali dei servizi da erogare b) Le nuove tendenze della governance a livello internazionale vanno nel senso della sussidiarietà orizzontale e del partenariato sociale, ovvero dei rapporti di cooperazione per la produzione sia di beni sia di servizi tra amministrazione pubblica, imprese e settore non profit, dando luogo a numerose ed interessanti esperienze nei paesi della UE”. c) Grazie allo sviluppo del partenariato pubblico-privato basato sulla cooperazione fra un soggetto pubblico e un partner privato, entrambe le parti, il governo e gli enti locali da un lato e il settore privato dall’altro, realizzano progetti comuni con vantaggi reciproci, sfruttando il proprio potenziale per il conseguimento di obiettivi non solo commerciali, ma anche sociali, e garantendo così una migliore qualità dei servizi prestati.
  • 10. E allora vediamo come cambiano le politiche per loE allora vediamo come cambiano le politiche per lo svilupposviluppo Politiche tradizionaliPolitiche tradizionali Nuove politiche per loNuove politiche per lo svilupposviluppo obbiettivoobbiettivo Riduzione disparità fra regioniRiduzione disparità fra regioni Strategie per lo sfruttamentoStrategie per lo sfruttamento delle potenziaità localidelle potenziaità locali Strategia prevalenteStrategia prevalente Politiche settoriali basatePolitiche settoriali basate sull’incentivazione allesull’incentivazione alle impreseimprese Politiche territoriali integrate aPolitiche territoriali integrate a sostegno dei miglioramenti delsostegno dei miglioramenti del contestocontesto strumentistrumenti Varie forme di incentivazioneVarie forme di incentivazione Finanziamento di strategieFinanziamento di strategie locali orientate allocali orientate al miglioramento dellamiglioramento della competitività del territoriocompetitività del territorio Attori principaliAttori principali Istituzioni centrali ( statoIstituzioni centrali ( stato RegioniRegioni Sistemi locali di governanceSistemi locali di governance
  • 11. Governo e governanceGoverno e governance  Sul piano lessicale il termine governance è stato a lungo tempoSul piano lessicale il termine governance è stato a lungo tempo sinonimo di governo costituzionale e giuridico, concernente ,sinonimo di governo costituzionale e giuridico, concernente , cioè gli affari di Stato oppure la direzione di istituzionicioè gli affari di Stato oppure la direzione di istituzioni  Mentre nell’idea di government risulta centrale il ruolo delMentre nell’idea di government risulta centrale il ruolo del Pubblico,l’idea di governance riorda una modalità diPubblico,l’idea di governance riorda una modalità di intervento che coinvolge un insieme complesso di soggetti,intervento che coinvolge un insieme complesso di soggetti, fondato sulla flessibilità sulla partnership e sulla volontariafondato sulla flessibilità sulla partnership e sulla volontaria adesione partecipativaadesione partecipativa
  • 12. I soggetti della governance verticaleI soggetti della governance verticale Livelli diLivelli di governancegovernance interlocutoriinterlocutori Percezione delPercezione del partnariatopartnariato localelocale Aspettative dalAspettative dal partnariatopartnariato europeoeuropeo CommissioneCommissione europeaeuropea Il terminale diIl terminale di politchepolitche Impatti adeguati,Impatti adeguati, efficienza edefficienza ed efficacia diefficacia di realizzazionirealizzazioni NazionaleNazionale regionaleregionale Governo eGoverno e autorità gestionaliautorità gestionali varievarie Interlocutore nellaInterlocutore nella gestione digestione di programmiprogrammi idemidem localelocale StakeholdersStakeholders autorità localiautorità locali Una rete localeUna rete locale Un’agenzia diUn’agenzia di svilupposviluppo Sviluppo di progettiSviluppo di progetti servizi collettiviservizi collettivi Risposte alle proprieRisposte alle proprie esigenze e sostegno aiesigenze e sostegno ai progettiprogetti
  • 13. GOVERNANCE Sviluppo economico Valorizzazzione risorse umane Comprtitività dei territori diretto indiretto Serviszi non finanziar Serv: informativi Servizi comuni Formazione Servizi di audit i Servizi finanziar CreditiMutui Garanzie Società di capitalii Leasingfactoring Strutture intermediarie Agenzie per lo scviluppo Compagnie capitale di rischio Agenzie alta tecnologia Infrastrutture local Distretti ind.i Incubatori Parchi industriali clusters Parchi scientif. Educazione scolastica e univ Formazione Creaz. Posti lavoro Politiche integrtuve Patti territoriali. Infrastrutture Contesto territoriale Promozione industriale Attrattiuvità investimenti recupero del territ. Dal degrado Promozione regionale Internazionalizz.turismo Clusters Ricerca e innovazione società dell’informazione
  • 14.
  • 15. Come si inserisce il partnariatoCome si inserisce il partnariato in questo contestoin questo contesto  l’assemblea di Strasburgo ha qualificato, senza mezzi termini, il PPP( public/private Partnership), in tutte le sue manifestazioni, come un possibile strumento di organizzazione e gestione delle funzioni pubbliche, riconoscendo alle amministrazioni la più ampia facoltà di stabilire se avvalersi o meno di soggetti privati terzi, oppure di imprese interamente controllate oppure, in ultimo, di esercitare direttamente i propri compiti istituzionali”
  • 16. In concreto come opera il parnariatoIn concreto come opera il parnariato Contesto esogeno Istituzioni europee nazionali e regionali Programmi e procedure Contesto endogeno Partnariato locale Analisi politiche Strategie locali pianificate Strategie abbandonate Ascolto e analisi del potenziale locale Concertazione fra i partners Strategie locali implementate Esigenze attori locali
  • 17. Gli stakeholdersGli stakeholders Soggetti esterni all’area Soggetti interni all’area Partnariato locale Reti nazionali ed internaz. Istituzioni sovraordinate Altri territori in competizione Amm/ni locali singole o associate Datori di lavoro, sindacati e associazioni Banche agenzie altre partnerships Categorie di popolazione e gruppi Attori sociali ed economici Istituz.della governance locale Attori locali
  • 18. Le forme della PartnershipLe forme della Partnership Quindi la governance del territorio e le conseguenti politiche di sviluppo Si differenziano:- Per la modalità della promozione Per l’area tematica prevalente I vari tipi di intervento I diversi attori coinvolti Per cui esistono una varietà estremamente complessa di forme di Partnership Pubblico ptivate ( di seguito PPP ) Tuttavia si possono ricondurre in estrema sintesi a tre famiglie dalle caratteristiche analoghe:- La famiglia dei Programmi complessi I programmi con l’obiettivo delle sviluppo del territorio La famiglia del partnariato come forma di investimento sia in infrastrutture, sia per dar corpo ai programmi si cui ai punti 1 e 2
  • 19. SegueSegue Le partnerships in relazione alle modalità di invetimento PPP contrattuali PPP istituzionali Prima fase- fino alla secona metà degli anni novanta Programmi integrati di intervento (PII) Programmi di recupero urbano Programmi di riqualificazione urbana Seconda fase- fino ad oggi politiche di rigenerazione urbana Contratti di quartiere Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio urbano Urban Famiglie dei programmi complessi
  • 20. seguesegue Famiglia delle politiche di sviluppo territoriale Programmazione negoziata per lo sviluppo del territorio Intesa istituzionale di programma Patti territoriali Contratti d’area Contratti di programma Accordi di programma Patto territoriale europeo per l’occupazione Le partnerships secondo le modalità di investimento Contrattuali:- Costruzione e gestione di opere pubbliche Locazione finanziaria di opere pubbliche Concessione di servizi pubblici Contratti di sponsorizzazione
  • 21. seguesegue Partnerships pubblico private istituzionali Le società a capitale misto Le società di trasformazione urbana
  • 22. riassumendoriassumendo PPPProgrammi di riqualificazione urbana Programmi di rigenerzione urbana Programmi per lo sviluppo PPP per investimenti
  • 23.
  • 24.
  • 25. La pianificazione strategicaLa pianificazione strategica I programmi complessi presuppongono tutti l’idea della pianificazione strategica nel più ampio quadro delle politiche di governo del territorio e delle Città
  • 26. Segue pianificazione strategicaSegue pianificazione strategica Governo del territorio Dimensione normativa giuridica Dimensione ecologico-ambientale Dimensione delle politiche urbane Dimensione strategica
  • 27. Perché nascono i piani strategiciPerché nascono i piani strategici Declino delle città da un punto di vista ecnomico Maggiore mobilità delle imprese Presenza di nuove opportunità di investimento pubblico Vedi fondi strutturali europei e corridoi infrastrutturali Necessità di un rafforzamento della cooperazione col settore privato Incapacità del settore pubblico a sostenere i costi della rigenerazione urbana
  • 28. A cosa serve la pianificazione strategicaA cosa serve la pianificazione strategica A ridisegnare il futuro delle città dal punto di vista socio-economico-ambientale per un periodo non inferiore ai dieci -quindici anni Ad attivare utili procedure di governance per condividere con gli stakeholders un idea di sviluppo urbano A proporre un’azione di coordinamento con gli altri comuni del comprensorio al fine della coerenza dei rispettivi piani e interventi progettuali A dinamicizzare i processi di pianificazione e progettazione del settore pubblico
  • 29.
  • 30. Vari approcci al problema della pianificazioneVari approcci al problema della pianificazione strategicastrategica Fin dagli anni sessanta si è incominciato a parlare di approccio alla pianificazione strategica Che solo adesso comincia ad avere un contesto di credibilità, pertanto i piani di questi ultimi cinquant’anni hanno risentito delle diverse modalità di azione che si possono ricondurre a tre tipologie:- Approccio sistemico di tipo razionalista Approccio strategico di tipo aziendalistico Approccio strategico di tipo reticolare o della creazione di visions ( Gibelli 1996)
  • 31. Pianficazione strategica di tipo razionalistaPianficazione strategica di tipo razionalista Verso la fine degli anni sessanta alcune leggi specialmente in paesi stranieri come Olanda Francia e U.K cominciano a ipotizzare una riorganizzazione dei territori e delle città, introducendo due livelli di pianificazione:- Un livello strategico consistente in una idea di pianificazione economico sociale e territoriale di lungo periodo Un livello normativo- giuridico operativo definente le trasformazioni a livello locale nel rispetto di principi e direttive definite a livello istituzionale superiore In questa prima fase la mission di questi piani mostra i seguenti aspetti comuni:- 1-tutti i piani strategici che è dato osservare mostrano il carattere di piani strutturali 2-la definizione degli orientamenti strategici è assolutamente di dominio pubblico 3- questi piani mostrano tutti una coerente gerarchia interistituzionale d i tipo top-down
  • 32. Pianificazione strategica di tipo aziendalisticoPianificazione strategica di tipo aziendalistico Gli anni settanta ed ottanta vedono il progressivo declinare delle economie delle Città ed una pianificazione rigida di tipo gerarchico e pubblico non è efficace a contrastare il degrado conseguente Nel periodo si osservano i seguenti fenomeni:- Una progressiva apertura dei mercati accompagnata e seguita da una Deregolamentazione generale anche di tipo urbanistico Si osserva un progressivo abbandono della vecchia pianificazione di tipo gerarchico Le crescenti difficoltà finanziarie costringono le amministrazioni locali a ricercare partneships con i privati specilmente con quelli detentori di grandi rendite fondiarie e urbane
  • 33. Il marketing territoriale e gli strumenti della pianificazione diIl marketing territoriale e gli strumenti della pianificazione di tipo aziendalisticotipo aziendalistico Il marketing territoriale, mutuato dalla cultura aziendale sviluppatasi negli Stati Uniti negli anni trenta ove l’impresa acquisisce un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti se è in grado di formulare una strategia che faccia leva su capacità uniche (Vicari – 1989).,si può definire come la risultante di un insiemedi azioni poste in atto per attrarre in uno specifico territorio nuove attività economiche e produttive, favorire lo sviluppo delle imprese locali, e promuovere un’immagine positiva ( Kotler PH.-Haider-Rein 1993) Più in generale il marketing territoriale è definibile come l’analisi della domanda e dei bisogni degli stakeholders di un territorio per costruire e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi sia con i residenti del territorio sia con clienti/mercati esterni. Il marketing tende quindi a creare un circolo virtuoso tra soddisfazione dei residenti e capacità di attrazione verso l’esterno. In particolare si può rappresentare il markrying del territorio come In primo luogo si può parlare di marketing territoriale come “politica” ossia in termini di organizzazione dell’offerta di dotazioni infrastrutturali, di incentivi economici, di servizi pubblici con lo scopo di attrarre investimenti esterni e sostenere lo sviluppo locale. Un secondo approccio è più direttamente riferibile al tema dello sviluppo, in quanto processo finalizzato alla creazione di valore per i residenti di un determinato territorio.
  • 34. seguesegue Marketing del territorio Soggetti operatori Governi locali Altri enti pubblici Partners privati attività Sinergica Indipendente contrastante
  • 35. Azioni di marketing territorialeAzioni di marketing territoriale Progettazione delle caratteristiche dell’area Degli elementi distintivi e dei servizi offerti Creazione di incentivi per accrescere la competitività del territorio Proporre un’offerta efficace ed accessibile Promuovere le fonti di vantaggio competttivo
  • 36. Nel marketing utilizzo della S.W.O.T analisysNel marketing utilizzo della S.W.O.T analisys E UN’ANALISI DI SUPPORTO ALLE SCELTE CHE RISPONDE AD UN’ESIGENZA DI RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI DECISIONALI Che cosa è l’analisi swot è una tecnica sviluppata più di 50 anni come supporto alla definizione di strategie aziendali in contesti caratterizzati da incertezza e forte competitività a partire dagli anni 80 è stata utilizzata come supporto alle scelte di intervento pubblico per analizzare scenari alternativi di sviluppo oggi l’uso di questa tecnica è stato esteso alle diagnosi territoriali e alla valutazione dei programmi regionali i regolamenti comunitari ne richiedono l’utilizzo per la valutazione di piani e programmi
  • 37. Cos’è la Swot analysisCos’è la Swot analysis L’ANALISI SWOT È UN’ANALISI RAGIONATA DEL CONTESTO TERRITORIALE IN CUI SI REALIZZA UN PROGRAMMA DI INTERVENTO Lo scopo dell’analisi è quello di definire le opportunità di sviluppo di un’area territoriale o di un settore o ambito di intervento, che derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi che deriva, di norma, dalla congiuntura esterna.
  • 38. A cosa serve la SWOT analysisA cosa serve la SWOT analysis Evidenzia i principali fattori, interni ed esterni al contesto di analisi, in grado di influenzare il successo di un programma/piano Consente di analizzare scenari alternatividi sviluppo Supporta l’impostazione di una strategia coerente rispetto al contesto su cui si interviene L’analisi SWOT consente di identificare le principali linee guida strategiche in relazione ad un obiettivo globale di sviluppo economico o settoriale
  • 39. Quando si utilizza ?Quando si utilizza ? è una tecnica sviluppata più di 50 anni come supporto alla definizione di strategie aziendali in contesti caratterizzati da incertezza e forte competitività a partire dagli anni 80 è stata utilizzata come supporto alle scelte di intervento pubblico per analizzare scenari alternativi di sviluppo oggi l’uso di questa tecnica è stato esteso alle diagnosi territoriali e alla valutazione dei programmi regionali i regolamenti comunitari ne richiedono l’utilizzo per la valutazione di piani e programmi
  • 40. In pratica come si presenta unaIn pratica come si presenta una Swot analysisSwot analysis Raccoglie in una matrice gli elementi critici di un intervento e del territorio in cui viene realizzato; La matrice è organizzata in quattro sezioni che raccolgono le caratteristiche identificate come: punti di forza, punti di debolezza, opportunità e rischi;
  • 41. seguesegue Assetto organizzativo interno dell’Ente Punti di forza Punti di debolezzavalorizzare combattere SWOT opportunità rischicogliere limitare Assetto territoriale esterno
  • 42. Pianificazione strategica di terza generazionePianificazione strategica di terza generazione Questo terzo modo di guardare alla pianificazione si diffonde in diverse città Europee durante il corso degli anni novanta. La costruzione di questo tipo di piani si rifà all’approccio di tipo aziendalistico mantenendone la flessibilità. Il processo di costruzione del piano presenta caratteristiche botton-up e i soggetti non presentano soltanto interessi forti, ma anche i portatori di interessi diffusi ( Si dacati organizzazioni datoriali etc- L’accento non è soltanto posto sul fattore economico ma anche sulla coesione sociale e una diversa qualità della vita Si focalizza l’attenzione sull’ambiente e sulle esigenze di riequilibrio di tutte le funzioni urbane
  • 43. La costruzione di un pianoLa costruzione di un piano strategicostrategico Partecipazione e condivisione Assemblee di stakeholders Analisi e diagnosi MKTT S.W.O.T Costruz. Piano Visione-assi Linee strategiche Obiettivi Azioni revisione Gruppi di lavoro a tema Attuazione del piano Patto Azione e progetti Monitoraggio implementzioni Gruppi di lavoro settoriali
  • 44. Confronto fra pianificazione urbanistica e strategicaConfronto fra pianificazione urbanistica e strategica Pianificazione.Pianificazione. UrbanisticaUrbanistica PianificazionePianificazione strategicastrategica duratadurata Non definitaNon definita Medio lungo periodoMedio lungo periodo obiettiviobiettivi Territorio geograficoTerritorio geografico Territorio per lo sviluppoTerritorio per lo sviluppo economico e la coesioneeconomico e la coesione socialesociale modalitàmodalità Top -downTop -down condivisionecondivisione NaturaNatura obbligatoriaobbligatoria facoltativafacoltativa Effetti giuridiciEffetti giuridici vincolisticivincolistici Nessun vincoloNessun vincolo investimentiinvestimenti pubblicipubblici PPPPPP
  • 45. Studio dei programmi complessiStudio dei programmi complessi Alla luce degli elementi sulla pianificazione strategica occorre riprendere sinteticamente l’esperienza dei programmi complessi e come gli stessi si inseriscono nel contesto pianificatorio. I programmi complessi possono essere studiati sotto tre profili alla luce delle esperienze italiane:- Il profilo urbanistico degli stessi Il profilo della rigenerazione urbana Il profilo attinenete allo sviluppo locale
  • 46. Il profilo urbanistico dei programmi complessiIl profilo urbanistico dei programmi complessi Questo profilo prende in considerazione :- a) i programmi integrati di intervento b) I programmi di riqualificazione urbana c) I programmi di recupero urbano In relazione a questo profilo i temi di analisi e discussione sono:- La risposta delle politiche di riqualificazione ale emergenze dello sviluppo e della trasformazione dei territori urbani Quali rapporti si osservano con gli strumenti urbanistici Le forme di concertazione e il partnariato Pubblico privato
  • 47. Le politiche di riqualificazioneLe politiche di riqualificazione Fino a tutti gli anni ottanta si è assitito ad una espansione edilizia senza precedenti Dovuta alla richiesta di case in proprietà ( scomparsa delle case per l’affitto ) le attività terziarie La crisi economica degli anni novanta arresta il boom e si comincia a parlare dell’idea della riqualificazione dei centri urbani. Si parla quindi di favorire programmi integrati ove l’integrazione è soprattutto, Integrazione di risorse pubbliche e private per interventi di nuova costruzione o di riuso di edifici esistenti e di successiva integrazione di funzioni In questo periodo la caduta del mercato edilizio mostra le crepe di piani urbanistici basati esclusivamente sull’espanzione tout court Si comincia a trovare la risposta nella integrazione funzionale e nella riqualificazione puntuale di parti della città favorite anche nella dislocazione di centri produttivi in altre aree per lo più periferiche
  • 48. seguesegue Il processo di integrazione europea mette in competizione le città rd i Territori Alla riqualificazione fisica si aggiunge l’obiettivo della Competitività Che serve anche per attrarre ivestimenti I programmi complessi vengono tutti definiti da accordi di programma con l’intento di ridurre le procedure allo dtretto necessario Tuttavia gli esiti di queste politiche di integrazione funzionale sono state spesso deludenti a causa soprattutto di una costante indifferenza dei programmi ( quasi tutti uguali e precostituiti ad ottenere finanziamenti) rispetto ai luoghi dove vengono introdotti, mentre sarebbe utile che il processo di qualificazione operasse in sintonia con quanto avviene in area urbana
  • 49. Programmi complessi e strumentazione urbanisticaProgrammi complessi e strumentazione urbanistica Inizialmente i programmi complessi vengono visti come la panacea alla mancata operatività e faraginositò degli strumenti urbanistici generali I programmi mostrano a differenza degli strumenti tradizionali caratteri di Processualità Complessità ( riguardano aspetti integrati ) Operabilità Qualità e trasparenza Tuttavia spesso i risultati non sembrano essere pari alle attese a ragione di un eccesiva focalizzazione del contingente e soprattutto del finanziamento dei programmi stessi, anziché essere frutto di programmazioni strategiche ben definite Tuttavia si danno tre ipotesi di raffronto con la strumentazione urbanistica:- Casi di coerenza e conformità ai piani urbanistici Casi in cui piano e programma vengono costruiti contestualmente Casi in cui si rende necessaria una variante allo strumento urbanistico generale
  • 50. seguesegue Aspetto, tuttavia, particolarmente innovativo è dato dal fatto che le norme (leggi europee e nazionali)impongono il metodo della concorsualità innescando Una accesa cometizione per l’attribuzione di finanziamenti Ciò appare abbastanza positivo perché costringe le amministrazioni locali ad adottare comportamenti e tecniche innovative ed ad introdurre così il principio della Valutazione Tuttavia aspetti negativi si riscontrano per il fatto che da un lato si creano o aumentano squilibri fra aree forti ed aree deboli e dall’ altro si favorisce la rincorsa agli obiettivi economico finanziari di investimento a scapito di altri o biettivi sensibili Vi e’ ancora da osservare a mitigare gli iniziali favori all’introduzione di tali Programmi che la loro periodicità non è la risposta ai problemi dell’urbanistica italiana
  • 51. Le forme di concertazione ed il Parnariato pubblicoLe forme di concertazione ed il Parnariato pubblico privatoprivato Tutti i programmi complessi hanno come elemento inscidibilmente costitutivo la partnership pubblico privata La partnership pubblico/privata è la risposta avverso la crescente diminuzione delle risorse pubbiche a fronte di una aumentata domanda di residenze servizi e Infrastrutture Ad esempio nel caso dei Priu i privati pagano di più di quanto previsto dalle norme urbanistiche per assicurarsi vantaggi dalle necessarie varianti introdotte( ad esempio gestione dei servizi in concessione previsti nei programmi integrati Priu e contratti di quartiere) Spesso, tuttavia come nel caso dei Pruil privato ha mostrato scarsa propensione all’investimento
  • 52. Il profilo della rigenerazione urbanaIl profilo della rigenerazione urbana Il termine rigenerazione etimologicamente ha un significato anglosassone riferibile atrattamento programmatico nelle aree di degrado economico e della coesione sociale ove la componenete urbanistica pur necessaria e presente non rappresenta un unicum Cremaschi nel 2002 ossevava “ Se la riqualificazione urbana pone l’accento sulla partnership per lo sviluppo,la rigenerazione subordina la stessa ad una azione di inclusione sociale specifica In anni recenti a questi temi si è aggiunto ( in particolare con le azioni dell’agenda 21 ) anche il tema della sostenibilità delle politiche Le iniziative italiane della rigenerazione si condensano nei contratti di quartiere ( 1 -1997 e 2-2003 E con il programma urban Italia In europa si hanno i programmi Urban 1 e 2 rispettivamente del 1994 e 2000
  • 53. seguesegue Le iniziative della rigenerazione ed in particolare i programmi Urban hanno spostato anche in Italia l’accento dal problema urbanistico ed edilizio agli aspetti più propriamente sociali Aspetto da considerare in senso abbastanza positivo è rappresentato dalla dimensione relativamente piccola delle aree sottoposte a programmi di rigenerazione ( spesso quartieri In aree periferiche e di degrado ) Infatti in queste aree è possibile impostare un progetto di partnership con la popolazione, e soprattutto con le associazioni non profit
  • 54. Il profilo dello sviluppo localeIl profilo dello sviluppo locale Ancorchè, in un certo senso tutti i programmi complessi riguardano lo sviluppo locale Sia direttamente che indirettamente, più segnatamente appartengono a questa famiglia:- I patti territoriali per l’occupazione Le azioni leader I progetti integrati teritoriali La focalizzazione di questi programmi è sul territorio inteso non come supporto di funzioni od interventi ma come un entità complessa e multidimensionale con proprie Caratteristiche storiche, ed una propria identità Magnaghi nel 1998 riteneva lo sviluppo locale non rispondere soltanto a logiche economico-quantitative o ad azioni dall’altoLe specificità locali vanno viste come risorse straordinarie e non riproducibili determinanti dello sviluppo endogeno Stante ciò l’approccio ai problemi è dal basso verso l’alto coerente con questo concetto sono gli obiettivi strategici di questi programmi
  • 55. seguesegue Gli obiettivi caratteristici di questi programmi sono:- Promuovere l’azione dei soggetti locali nel produrre innovazione Migliorare la qualità dei contesti locali e la competitività Sviluppare sistemi istituzionali capaci di cobinare risorse ed attori diversi Sia pubblic che privati Promuovere comportamenti solidaristici e cooperativi Le esperienze complessive ci dicono che l’elemento caratterizzante questi programmi è quello negoziale e concertativo Condizione per la costruzione di questi programmi è la descrizione del contesto ove andranno ad operare. Il contesto teritoriale non è riproducibile. Studiare il Contesto significa individuare le risorse su cui far leva per lo sviluppo e valutarne I punti di fora e debolezza ( Marketing territoriale e SWOT analysis
  • 56. Le strategie politiche della CELe strategie politiche della CE periodo 207-2013periodo 207-2013 OBBIETTIVIOBBIETTIVI FONDO DIFONDO DI COESIONECOESIONE FESRFESR FSEFSE REGIONIREGIONI INTERESS.INTERESS. CONVERGENCONVERGEN ZAZA Creazionee grandiCreazionee grandi Infrastrutture, neiInfrastrutture, nei settori trasporti tutelasettori trasporti tutela dell’ambientedell’ambiente EnergiaEnergia Aiuti alle PMI-potenz.Aiuti alle PMI-potenz. Delle infrastr. InDelle infrastr. In settori trasporto,settori trasporto, energia,energia, istruzione,sanitàistruzione,sanità ricerca e innovazionericerca e innovazione Sviluppo risorse umaneSviluppo risorse umane ai finiai fini occupaz.aumentare laoccupaz.aumentare la produttività del lavoroproduttività del lavoro Regioni con PilRegioni con Pil inferiore al 75% delinferiore al 75% del PIL UE- regioni inPIL UE- regioni in phasing outphasing out ( Basilicata)regioni( Basilicata)regioni conRNLinferiore alconRNLinferiore al 90% media UE90% media UE COMPETITIVICOMPETITIVI TA’TA’ Promozione economiePromozione economie basate sullabasate sulla conoscenza tutelaconoscenza tutela ambiente eambiente e prevenzione rischiprevenzione rischi potenzimentopotenzimento trasporti e TLCtrasporti e TLC PromozionePromozione dell’attendibilità deldell’attendibilità del lavoro edell’impresalavoro edell’impresa favorie l’inclusionefavorie l’inclusione sociale, supportare isociale, supportare i partnariatipartnariati Tutte le regioniTutte le regioni COOPERAZIOCOOPERAZIO NENE PromozionePromozione imprenditorialità,gestiimprenditorialità,gesti one congiuntaone congiunta dell’ambientedell’ambiente condivisionecondivisione infrastruttureinfrastrutture Tutte le regioni perTutte le regioni per cooperazionecooperazione interregionale,interregionale, networks, e scambionetworks, e scambio esperienzeesperienze
  • 57. Il partnariato come forma di investimento in infrastruttureIl partnariato come forma di investimento in infrastrutture e il finanziamento dei programmi complessie il finanziamento dei programmi complessi
  • 58. Il sistema finanaziario degli Enti localiIl sistema finanaziario degli Enti locali Una fra le condizioni necessarie anche se non sufficienti per lo sviluppo locale rendere competitivi quindi a livello di territori, Regioni Province e Comuni, è la presenza di adeguati livelli di infrastrutture specialmente nei campi emergenti ed innovativi del sistema energetico e della sostenibilità ambientale delle telecomunicazioni. Il grado di competitività di un territorio, secondo gli esperti economici ( vedi ad esempio rapporto Svimez 2007) si determina dall’analisi di quatttro aspetti fondamentali:- a- dotazione di infrastrutture e reti b- l’attitudine culturale alla ricerca e sviluppo per l’innovazione c- ciò che si investe nella formazione e sviluppo di risorse umane e la relativa qualità d- la dinamicità economica del tessuto imprenditoriale esistente
  • 59. seguesegue Secondo gli indici sintetici che attualizzano la situazione dei vari paesi europei in ordine alle suddette caratteristiche, il nostro paese si presenta molto debole, con profonde diversità fra nord e sud a costituire un economia quindi duale e nel complesso in forte ritardo In particolare il gap infrastrutturale è andato allargandosi in questi ultimi anni, anche se la situazione in europa è attualmente In forte stallo
  • 60. seguesegue Tuttociò per concludere sul come occorra spendersi per un veloce recupero Occorrono due fondamentali strategie di sistema La prima Riduzione massiccia delle spese correnti a vantaggio degli investimenti La seconda Ricorso alle varie tipologie della partnership pubblico privata
  • 61. Contesto e strategia di finanziamentoContesto e strategia di finanziamento Strategie di finanziamento Capitale proprio Investimenti senza costi indebitamento Pay as you use Aumento di imposte Risparmi di getione Donazioni sponsorizzazioni Strumenti tradizionali Strumenti innovativi Project financing leasing Audit e programmazione Rating finanz. Rinegoziaz. Debito Gestione cash flow Gestione patrimonio Emissioni obbligaz. derivati swap
  • 62. Il contesto spinge alla partnershipIl contesto spinge alla partnership PPP Settore pubblico Settore privato New public management Nuove politiche fiscali Nuove professionalità Vincoli di bilancio Possibilità di nuovi mercati Profili interessanti Di rischio e rendimento Responsabilità sociale Incremento delle conoscenze Convenienza economica per i contribuenti Trasferimento dei rischi
  • 63. Come si coinvolge il settore privatoCome si coinvolge il settore privato Tipologie di privatizzazione factoring outsourcing Contratto di gestione Vendita di beni immobili concessione Quotaz.in borsa Vendita di quote Locazione Locaz/vendita Leasing, sale Lease back securitisation Privatizz.formale Privatizz. finanziaria Privatizz. funzionale Privtizz. sostanziale Partnerships P/P Economia privata Tipologie di privatizzazione
  • 64. seguesegue OpzioniOpzioni ProprietàProprietà degli assetdegli asset Gestione eGestione e manutenziomanutenzio nene InvestimentiInvestimenti RischiRischi commercialicommerciali duratadurata Contratti diContratti di servizioservizio pubblicapubblica Pubblica ePubblica e privataprivata pubblicipubblici pubblicipubblici 1-2 anni1-2 anni Manag,Manag, contractcontract PubblicaPubblica PrivataPrivata PubbliciPubblici PubbliciPubblici 3-5 anni3-5 anni DBFODBFO Privata oPrivata o Privata/pubPrivata/pub bl.bl. PrivataPrivata PrivatiPrivati PrivatiPrivati 20-3020-30 annianni ConcessioneConcessione Privata ePrivata e pubblicapubblica PrivataPrivata PrivatiPrivati PrivatiPrivati 20-30 anni20-30 anni PrivatizzazionePrivatizzazione PrivataPrivata PrivataPrivata PrivatiPrivati PrivatiPrivati illimitataillimitata
  • 65. seguesegue Approvvigionamento pubblico tradizionale Sistemi tradizionali di approvvigiionamento privatizzazione PPP Concessioni Management contracts Contratti di servizio Società a capitale misto D.B.F.O PFI B.O.T Pubblico- versus Privato
  • 66. Modelli di PPPModelli di PPP PPP Libro verde commissione europea COM 2004 327 def contrattuale Opere calde Opere fredde Contratto di concessione costruzione e gestione Art. 142 e ss. Dlgs163/2006 e ss.mm.ii Art. 152 e ss dlgs 163/2006 ess.mm.ii Proced. A iniziativa pubblica Proced. A iniziativa privata istituzionalizzato Passaggio a ctrl Privato impresa pubblica Creazione struttura soc. ad hoc
  • 67. Tipologie di progettiTipologie di progetti Opere calde S.P.VFinanziatori e investitori Utenti finali Finanziatori e investitori S.P.V Utenti finali P.A Opere tiepide Capital equity- debt capital Servizi offerti Capital equity e debt capital Servizi offerti Return cash flow Pagamento canoni e tariffe Pagamento canoni e tariffeReturn cash flow contributo
  • 68. SegueSegue S.V.P Opere fredde Finanziatori e investitori Utenti finali P.A Return cash flow Capital equity e debt capital Servizi resi Pagamento canoni
  • 69. Project financing- definizioneProject financing- definizione Il project financing è il finanziamento diuna specifica unità economica unità economica mediante una operazione in cui il Finanziatore considera il flusso di cassa e gli utili di progetto come garanzia per il rimborso del debito e le attività dell’unità Economica come garanzia collaterale (P. Nevitt 1998)
  • 70. Project finance e PPP un rapportoProject finance e PPP un rapporto Public-privte partenship Project financing Flussi di cassa insufficiential rimborso del prestito ed a remunerare il capitale investito La PA interviene con una contribuzione finanziaria E/o l’assunzione di rischi Finanaziamento verso soggetto autonomo garanzie dirette Ed indirette rivalsa oltre l’attività finanziaria Maggiore rilevanza dell’apportogestionale del privato Flussi di ricavi sufficienti alla copertura dei costi di gestione Al rimborso del prestito e a remunerare il capitale investito Finanziamento verso soggetto autonomo- garanzie indirette Rivalsa limitata all’attività finanziaria Rilevanza dell’apporto finanziario del privato e alla gestione
  • 71. P.F caratteristiche principaliP.F caratteristiche principali Non è una tecnica ne semplicemente ed eslusivamente uno strumento Finanziario ma un modo di porsi di fronte alla realizzazione, gestione e finanziamento di particolari progetti complessi Progetti complessi Per i quali occorrono Elevati fabbisogni finanziari iniziali Finanziamenti concessi in base alla sola capacità di Credito del progetto Possibilità di ripartire i rischi diversi soggetti partecipanti Il progetto è gestito da una particolare società autnoma ( SVP) indipendente rispetto alle Aziende che a vario titolo partecipano all’iniziativa
  • 72. Tipologie di project financingTipologie di project financing Si connotano tre tipologie di projet financing in relazione alle diverse garanzie prestate Ed alla copertura dei rischi Non recourse project financing- quando viene esclusa ogni rivalsa dei finanziatori Sugli investitori azionisti Limited recourse project financing quando l’eventuale rivalsa del debt capital ( finanziatori) sull’equity capita( azionisti ) è limitata sia nell’ammontare, sia Nel tempo che nella qualità Full recourse project financing, quando è prevista una totale rivalsa del debt capital Sugli investitori
  • 73. Vantaggi e svantaggi di una operazione in projectVantaggi e svantaggi di una operazione in project financing il public sector comparatorfinancing il public sector comparator Quali possono essere le ragioni che spingono una amministrazione Pubblica e le imprese private, a ricorrere alla procedura di project financing anziché procedere ad una attività di tipo tradizionale. Cioè appalto diretto e finanziamento con mutuo ? 1- la possibilità di limitare sui propri bilanci l’impatto di un eventuale fallimento del progetto 2-La creazione e il coinvolgimento di una società di progetto destinataria del finanziamento sviluppa e gestisce il progetto, ed è titolare di tutti i rapporti giuridici 3- il trattamento contabile che permette alle imprese di accedere a nuo vi finanziamenti fuori bilancio
  • 74. seguesegue 4-$possibilità di avere i benefici di una elevata leva finanziaria-i flussi di cassa attesi Permettono percentuali di debito che possono andare dal 70-90% del capitale proprio 5- regime fiscale agevolato negli investimenti di capitale per le nuove società A fronte di questi potenziali vantaggi in Italia si osservan o questi elementi di possibile criticità 1- siamo in presenza di procedure molto complesse ed eccessivamente normate 2- scarsa focalizzazione dei rapporti sulla gestione e quindi sui servizi 3-Quasi sempre l’amministrazione non produce una valida analisi di P:SC n fase di programmazione 4 avvisi di preinformazione pochi e poco descrittivi 5- spesso esiste un gap fra l’interesse del pubblico all’infrastruttura e quello del Privato tendente al profitto 6- il promotore deve produrre proposte molto dettagliate molto tempo prima della gara Cio comporta una scarsa competitività iniziale e rischi per lo stesso oltre che costi importanti- si osserva un fortissimo contenzioso
  • 75. seguesegue 5- spesso esiste un gap fra l’interesse del pubblico all’infrastruttura e quello del Privato tendente al profitto 6- il promotore deve produrre proposte molto dettagliate molto tempo prima della gara Cio comporta una scarsa competitività iniziale e rischi per lo stesso oltre che costi importanti- si osserva un fortissimo contenzioso 7 il contratto di concessione prevede quasi sempre il contributo pubblico, spesso È fortemente carente a causa di scarsi e superficiali controllicontrollila gerstione, sono sempre più spesso previste clausole che impongono la rinegoziazione della concessione
  • 76. La public sector comparator e la diversa valutazioneLa public sector comparator e la diversa valutazione pubblico/privata dei progettipubblico/privata dei progetti Come si valutano i progetti Dal punto di vista del settore pubblico Analisi Costi/Benefici Dal punto di vista dell’impresa Analisi finanz. Del capitale Distorsione interpretativa Progetto valido se Benefici-Costi>0 Il progetto non è attuabile se Il flusso di cassa scontato <0
  • 77. La Disciplina giuridicaLa Disciplina giuridica Analizzare le PPP alla luce del diritto comunitario Non esiste alcun quadro giuridico specifico per le PPP a livello europeo. Il Libro verde si prefigge quindi di esaminare se il trattato che istituisce la Comunità europea (trattato CE) e il suo diritto derivato siano adeguati e sufficienti per far fronte alle particolari situazioni determinate dalle PPP. Questa analisi verte tanto sulla selezione del partner privato, quanto sulla realizzazione della partnership. Ogni atto in base al quale un'entità pubblica affida la prestazione di un'attività economica ad un terzo va studiato alla luce delle regole e dei principi di cui al trattato CE. In materia di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi ( articoli 43-49 ) , questi principi comprendono segnatamente la trasparenza, la parità di trattamento, la proporzionalità e il riconoscimento reciproco. Il trattato CE si applica quindi anche alle PPP.
  • 78. seguesegue Alcune forme di PPP sono sottoposte alla legislazione europea riguardante le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici. Modificata nel 2004, tale legislazione introduce segnatamente una nuova procedura di aggiudicazione degli appalti: il dialogocompetitivo . Tale dialogo fornisce una base giuridica ad alcune forme di PPP nei casi di progetti molto complessi per i quali un'autorità competente manifesta un bisogno specifico e cerca quindi la soluzione tecnica ottimale presso operatori economici. Le PPP possono essere oggetto di concessioni di lavori e di servizi. Esse si distinguono dagli appalti pubblici in quanto l'operatore economico si remunera almeno in parte sfruttando l'opera o il servizio. A livello europeo, le concessioni escono parzialmente dal campo d'applicazione delle direttive europee sugli appalti pubblici, perfino totalmente quando si tratta di concessioni di servizi. La comunicazione interpretativa della Commissione sulle concessioni nel diritto comunitario [Gazzetta ufficiale C 121 del 29 aprile 2000] fa chiarezza sugli obblighi previsti per le autorità pubbliche in occasione della scelta dei candidati alla concessione.
  • 79. La disciplina del PF nel settore dei LL.PPLa disciplina del PF nel settore dei LL.PP Infrastrutture a carattere strategico General contractor Dlgs 190/2002 art 9 Concessione B.O.T Dlgs 190/2002 artt.7-8 Infrastrutture a carattere non strategico Concessione ad iniziativa pubblica Legge 109/94 art.19 c.2 Concessione ad iniziativa privata Legge 109/94 art. 37 bis
  • 80. Procedure di affidamento previste dal codice degliProcedure di affidamento previste dal codice degli appaltiappalti Fase programm. Art.128 e153 dlgs 163/06 Art. 13 dipr554/99 Pubblicazione avviso intervento capitali privati Fase present. Poposta art. 153 dlgs 163/06 Fase valutaz. Proposta art.154 Esclusione motivata d ella proposta Individuaz. delle proposte di P.I Fase di gara- art.155.dlgs 163/2006 Selezione offerte art.82 co.1 dlgs 163/o6/ Nessun concorrente Promotore aggiudicatario concessione Procedura negoziata Individ. Aggiudicatario concessione Esecuz. In regime di concess. Art. 143 dlgs 163 Subentro art. 159 dlgs 163 Società di progetto art.159 dlgs 163 Risoluz.art.158 Dlgs 163 Fase di programm.art.128 c.2 dlgs163/06 Art 13.dlgs 544/98 Predisposiz. Progetto art. 93 dlgs 163/06 Fase di gara art. 83 dlgs 163/06 Procedura aperta o ristretta Individuaz. aggiudicatario Esecuz. In regime di concess Art.143 dlgs 163/06. Società di progetto Art.156 dlgs 163/06 Risoluz. Art 158 dlgs 163/06 Subentro art.159 Dlgs 163/06
  • 81. I soggetti ed i rapporti negoziali nel projectI soggetti ed i rapporti negoziali nel project financingfinancing S.P.VSocietà di costruzione Azionisti Amm/ne concedenteFornitore beni e servizi Idtituti di credito finanziatori Società di gestione assicurazioniUtenti opera Permessi, autorizz.ni contributi performance Vendita beni e servizi canoni Vendita beni e servizi denaro Prest.ne lavori denaro performance denaro Risorse finanziarie Rimborsi capitale einteressi Garanzie collaterali Dividendi e flussi di cassa Aumenti di capitali e Debiti subord. Contratti assicuratividenaro
  • 82. Struttura delle operazioni di project F.Struttura delle operazioni di project F. GestionePSC implementazione Raccolta e analisi dati realizzazione Gestione FASI attività Atti e documenti Idee, proposte analisi Accordi finanz. monitoraggio Rimborso e ripagam.debito Modello finanz. Analisi du fattib. term sheet Cost. SPV Contratti di finanz, e commerciali rapporti
  • 83. Il ruolo delle Banche e delle Istituzioni finanziarieIl ruolo delle Banche e delle Istituzioni finanziarie asseverazione advisory arranging syndacation agent
  • 84. SegueSegue asseverazione Il promotore predispone un preliminare piano finanziarioL’ istituto di credito lo valuta e lo assevera ai Sensi dell’art. 37 bis della legge Merloni Assiste i promotori nei rapporti con l’am Ministrazione concedente per la finalizzazione dei documenti di gara Emette giudizi di massima sulla finanziabilità Del progetto
  • 85. seguesegue advisory L’istituto di credito analizza con l’aiuto di tecnici e legali il progetto e gli aspetti tecnici e normativi Valuta i rischi del progetto e la loro allocazione più opportuna Assiste il promotore nella negoziazione dei contratti e nelle procedure di ottenimento dei permessi e autorizzazioni Sviluppa il modello economico finanziario Definisce il mix delle fonti di finanziamento Assite alla costituzione delle più idonee strutture societarie Ed alla politica fiscale
  • 86. seguesegue arranging Completamento della due diligence del progetto Finalizzazione del modello economico finanziario N egoziazione dei principali termini del finan Ziamentoe delle relative garanzie Sottoscrive il finanziamento Predispone e negozia la documentazione finanziaria
  • 87. seguesegue syndacation Con questa operazione l’istituto di credito Procede all’allocazione di quote di finanziamento presso altre istituzioni Finanziarie o bancarie e sui mercati Nazionali o internazionali
  • 88. seguesegue agent Le banche agenti gestiscono amministrativamente tutta la vita del finanziamentoper conto delle banche arranger e del sindacato investitori
  • 89. Come può essere il finanziamentoCome può essere il finanziamento Finanziamento Capitale Assimilate a capitale mezzaninoDebito subordin. Senior debt obbligazioniDebito privileg.
  • 90. seguesegue Capitale ( equity) È il capitale proprio della società di progetto. Esso è rappresentato da azioni o quote, sottoscritte dai promotori Debito subordinato È una forma di debito assimilato al capitale di rischio viene versato e garantito dai promotori. Il rimborso di questo debito è privilegiato rispetto all’equity ma in second’ordine rispetto al debito privilegiato Debito mezzanino E’ una forma di debito subordinato versato da investitori selezionati e sconta rendimenti più alti questo è privilegiato rispetto al precedente main second’ordine rispetto al senior debt
  • 91. seguesegue Senior debt È un debito a breve medio e lungo termine ed appare in bilancio Della SpV tra le passività Debito privilegiato E’ un debito che non è subordinato a qualsiasi altra passività Obbligazioni Sono titoli emessi dalla spv o da altre entità per conto di quella Sono negoziabili e rappresentano un drbito rimborsabile a scadenza
  • 92. Analisi del progettoAnalisi del progetto Informazioni generaliInformazioni generali mercatomercato Agenda dell’iniziativaAgenda dell’iniziativa Identificazione delIdentificazione del mercatomercato Obbiettivi generaliObbiettivi generali Informazione sul settoreInformazione sul settore OrganizzazioneOrganizzazione trendstrends Prodotti e serviziProdotti e servizi Ruolo e quote stimateRuolo e quote stimate
  • 93. Analisi del progetto- il settoreAnalisi del progetto- il settore ProponentiProponenti Costo dell’iniziativaCosto dell’iniziativa Storia ed esperienze fatteStoria ed esperienze fatte Dettaglio del costo degliDettaglio del costo degli investimentiinvestimenti Solidità economicoSolidità economico finanziariafinanziaria Stima del capitaleStima del capitale circolantecircolante Ruolo ricopertoRuolo ricoperto nell’iniziativanell’iniziativa Costi finanziariCosti finanziari Altri costiAltri costi
  • 94. Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto TecnologiaTecnologia Impatto ambientaleImpatto ambientale Analisi tipologica dellaAnalisi tipologica della tecnologia adottatatecnologia adottata CaratteristicheCaratteristiche dell’ambiente didell’ambiente di riferimentoriferimento Affidabilità tecnologicaAffidabilità tecnologica Normativa localeNormativa locale Fornitori della tecnologiaFornitori della tecnologia Politica ambientale dellaPolitica ambientale della SVPSVP Assistenza durante laAssistenza durante la gestionegestione Valutazione rischiValutazione rischi ambientaliambientali
  • 95. Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto Quadro istituzionaleQuadro istituzionale Piano finanziarioPiano finanziario Leggi e norme relative al progettoLeggi e norme relative al progetto Fonti di capitaleFonti di capitale Normativa fiscaleNormativa fiscale Fonti di debitoFonti di debito Permessi e licenzePermessi e licenze Termini e condizioni dei finanz.Termini e condizioni dei finanz. Garanzie prestateGaranzie prestate eventuali interventi di agenzieeventuali interventi di agenzie internazionaliinternazionali Organizzazioni sovranazionaliOrganizzazioni sovranazionali
  • 96. Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto Struttura economicoStruttura economico finanziariafinanziaria ContrattiContratti Ipotesi operativeIpotesi operative Contratti e accordi socialiContratti e accordi sociali Struttura dei ricavi-tariffeStruttura dei ricavi-tariffe Contratti di concessione, licenze,Contratti di concessione, licenze, permessipermessi Struttura dei costi di gestioneStruttura dei costi di gestione Contratti di costruzioneContratti di costruzione Flussi finanziari in scenarioFlussi finanziari in scenario Contratti commercialiContratti commerciali Indicatori economico-finanziariIndicatori economico-finanziari
  • 97. Segue analisi del progettoSegue analisi del progetto GaranzieGaranzie Interventi richiestiInterventi richiesti Garanzie prestateGaranzie prestate ConsulenzeConsulenze Strumenti di riduzioneStrumenti di riduzione del rischiodel rischio FinanziamentoFinanziamento AssicurazioniAssicurazioni
  • 98. Il rischio nelle operazioni di P.FIl rischio nelle operazioni di P.F Importante nelle operazioni di Project- financing individuare e analizzare i rischi cui va incontro l’operazione stessa In estrema sintesi i rischi possono essere ricondotti a tre tipologie: Categorie di rischio Rischi di natura non progettuaale Rischi di natura progettuale Rischi progettuali, durante la gestione
  • 99. Segue il rischio e la P:FSegue il rischio e la P:F Rischi di natura non progettuale Rischi commerciali Tali rischi si concretizzano quando la commercializzazione dei servizi e dei prodotti dell’ iniziativa risulta difficoltosa a ragione del mancato ritiro od utilizzo dei prodotti /servizi Particolari clausole inserite nei contratti tendono a ridurre il rischio. Queste sono in gergo Dette take and pay ( assicurano ul pagamento subordinato all’ìeffettiva fruizione dei servizi, Oppure take and pay che prevedono l’obbligo incondizionato dell’acwuirente ad effettuare pagamenti periodici anche se il prodotto non viene consegnato
  • 100. Segue il rischio e la P:FSegue il rischio e la P:F Rischi assicurabili Sono rischi di sinistro o danneggiamento del progetto dovranno essere puntualmente individuati ed assicurati Rischo di cambio /interesse Tali rischi si concretizzano nel tempo in relazione alle distorsioni delle previsioni dei tassi di cambio e di interese. Questi rischi dovranno essere assicurati con opportuni meccanismi qauli ad esempio “ Interest currency rate swaps Rischi di natura politicaRischi di natura politica Rapidi mutamenti politici posoo influenzare le operazioni di PF Peggiorando le condizioni iniziali sia sottoforma delle autorizzazioni, permessi, Mutamenti lrgislativi e fiscali. In genere si tratta di rischi assicurabili anche Con l’intervento sll’operazione di organismi sovra nazionali
  • 101. Segue il rischio e la P:FSegue il rischio e la P:F Rischi di forza maggiore Sono dati da eventi che non possono essere previsti e Pertanto fuori dal controllo delle parti L’avverarsi di tali eventi può determinare l’incapacità dei vari soggetti ad adempiere alle proprie obbligazioni Di solito tali eventi vengono negoziati ed in parte assicurati
  • 102. Segue il rischio e la PFSegue il rischio e la PF Rischi di natura progettuale Rischi di completamento Sono titti quei rischi legati ad impedimenti nel portare a compimento il progetto dell’iniziativa di PF. Questi rischi si coprono con clausole contrattuali ad Hoc come “ chiavi in mano a prezzo fisso“, turnkey contract che prevedono previsioni opportune per garantirsi dai ritardi e/o dalle varianti in Corso d’opera In genere si tratta di pagare grosse penali Rischi tecnologici Sono rischi legati alla tecnologia seguita per l’iniziativa e devono essere garantiti In maniera adeguata dai realizzatori
  • 103. Segue il rischio e la P.FSegue il rischio e la P.F Rischi ambientali Sono tutti quei rischi che l’iniziativa può provocare sull’ambiente Rischi progettuali durante la gestione Rischi di gestione Sono relativi alle problematiche che possono incontrarsi durante la gestione e la Manutenzione dell’iniziativa. Questi rischi sono affidati ad esperti del settore di riferimento E sono assicurati e coperti in genere per tutto il periodo di durata del finanziamento
  • 104. La mappa dei rischiLa mappa dei rischi TipologieTipologie di rischiodi rischio costruttorecostruttore GestoreGestore mercatomercato banchebanche PubblicaPubblica amministramministr azioneazione C.ie diC.ie di assicurazioassicurazio nene RischiRischi normativinormativi XX Rischi diRischi di costruzionecostruzione XX XX RischiRischi commercialcommercial XX RischiRischi tecnologicitecnologici XX Rischi autoRischi auto rizzazionirizzazioni XX XX Rischi finanRischi finan ziariziari XX XX RischioRischio paesepaese XX XX
  • 105. Equilibrio economico-finanziario di una iniziativaEquilibrio economico-finanziario di una iniziativa PFPF La non corretta analisi della sostenibilità economica del piano finanziario non farà decollare qualsiasi ’iniziativa di Project financing La sostenibilità economica è data dal grafico seguente:
  • 106. Segue equilibrio economico finanziarioSegue equilibrio economico finanziario investimenti Costi operativi Flusso dei ricaviAltri costi Ondici di redditività Cash flow Struttura contrattuale Analisi dei rischi Allocaz.e Quantific. Del rischio Struttura Finanz. Requisiti del servizio Del debito Capacità del servizio Del debito Indici di bancabilità
  • 107. Equilibrio economico finanziarioEquilibrio economico finanziario Equilibrio economico finanziario Convenienza economica Sostenibilità finanziaria redditività TIR VAN bancabilità DSCR LLCR
  • 108. Convenienza economicaConvenienza economica E’ la capacità del progetto di creare valore ( Value for money)e generare un livello di redditività adeguato al livello delle aspettative dell’investitore esso è dato dalle due espressioni matematiche TIR ( tasso interno di rendi mento del progetto e VAN ( valore attuale netto degli investimenti Il Tir esprime in termini percentuali la redditività di un investimento S n t=0 CFt (1+TIR)t + S t=0 n CFt + (1+TIR)t = 0 N= numero dei periodi di tempo t CF flussi di cassa negativi CF + flussi di cassa positivi
  • 109. Segue convenienza economicaSegue convenienza economica Il VAN è un indicatore finanziario che fornisce dati in termini monetari, del valore creato o disperso dal progetto di PF al momento della valutazione. Esso è dato dalla seguente formola VAN = S t=0 n CFt (1+i)t + S tt=0 n CF + (1+i)t Dove n è uguale al numero dei periodi di tempo t considerati, CF i flussi di cassa di Progetto negativi, CF+ flussi di cassa di progetto positivi, i= tasso di attualizzazione
  • 110. Sostenibilità finanziaria o bancabilitàSostenibilità finanziaria o bancabilità Soatenibilità finanziaria è la capacità del progetto dell’iniziativa di PF Di produrre flussi monetari sufficienti per garantire il rimborso dei Finanziamenti con remunerazione del capitale corporate.La sostenibilità finanziaria è data dagli indici DSCR e LLCR Il DEBT SERVICE COVER RATIO è il rapporto tra il flusso di cassa del progetto Al netto delle imposte in un dato anno e il servizio totale del debito dell’anno ( vale a dire Quota capitale e interessi DSCR = CFt Kt + It
  • 111. Segue Sostenibilità finanziaria e bancabilitàSegue Sostenibilità finanziaria e bancabilità LONG LIFE COVER RATIO è il rapporto fra il valore attuale netto dei flussi di cassa che si producono nel periodo di finanziamento e il valore attuale Del debito LLCR = S t=s S+m CFt (1+i) t + R Dt Dove s= periodo di valutazione; s+m= ultimo periodo di rimborso del debito CF= flusso di cassa per il rimborso del debito;D= debito residuo I= tsso di attualizzazione dei flussi di cassa R= eventuale riserva ac Cantonata a servizio del debito
  • 112. Mercato delle PPP in ItaliaMercato delle PPP in Italia 2004 2005 2006 2007 0 10 15 20 25 30 35 Percentuale di partnariati sul totale delle infrastrutture
  • 113. Il leasing immobiliareIl leasing immobiliare Il contratto di leasing (o locazione finanziaria) è un contratto di finanziamento che consente ad un soggetto, in cambio del pagamento di un canone periodico, di avere la disponibilità di un bene, mobile o immobile, strumentale all’esercizio della propria attività, con la possibilità di riscattarlo, una volta che sia scaduto il termine previsto dal contratto. Il contratto, che da un punto di vista giuridico oscilla tra i poli opposti della locazione e della vendita a rate, ha tuttavia una propria causa unitaria ed autonoma caratterizzata dalla funzione creditizia, perché con detto contratto l’utilizzatore usufruisce per la propria attività di due fattori altrui, cioè il bene e il capitale iniziale, cosicché sotto questo aspetto, il leasing svolge una chiara funzione di finanziamento
  • 114. Segue il leasing immobiliareSegue il leasing immobiliare Il contratto si configura come un’operazione trilaterale, in quanto vede coinvolti i seguenti tre soggetti: • l’utilizzatore (lessee) del bene; • il concedente (lessor), cioè la società di leasing, che acquista il bene e ne mantiene la proprietà sino al momento del riscatto; • il fornitore del bene. Con il termine di leasing si fa generalmente riferimento, in Italia, al leasing finanziario, quale contratto atipico e, come tale, disciplinato dall’art. 1322 del Codice Civile 3
  • 115. Segue il leasing immobiliareSegue il leasing immobiliare Disciplina giuridica La legge finanziaria per il 2007 (L. n. 296/2006, art. 1, commi 907-908; 912-914) ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico il leasing finanziario per la realizzazione di opere pubbliche (leasing finanziario immobiliare o leasing immobiliare), istituto peraltro già previsto in alcune leggi speciali per la realizzazione di talune tipologie di opere pubbliche . Successivamente il decreto legislativo n. 113/2007 ha integralmente trasfuso nel Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (d.lgs. n. 163/2006 - “Codice”) la disciplina del nuovo istituto introducendo una norma ad hoc: l’art. 160-bis rubricato “Locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità”.
  • 116. segue-leasing immobiliaresegue-leasing immobiliare In particolare l’articolo detta i principi cui le amministrazioni pubbliche si devono attenere i nel porre in essere operazioni di leasing immobiliare e si preoccupa, in particolare, di richiamare il rispetto del Codice degli appalti nella selezione dei contraenti (per requisiti soggettivi, economici e tecnici) e nella valutazione tecnica ed economica dell'offerta. L’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, con il parere 24 del 31 gennaio 2008, prima, e il terzo correttivo al Codice degli appalti (Decreto legislativo 152 dell’11 settembre 2008), poi, hanno chiarito, infine, che quello della locazione finanziaria non è un appalto pubblico di servizi ma di lavori, «salvo che questi ultimi abbiano un carattere meramente accessorio rispetto all’oggetto principale del contratto». Oggi, dunque, il leasing in costruendo, come il project financing, è asservito ai principi di trasparenza e di concorrenza che qualificano una procedura a evidenza pubblica. QuindiL’Ente pubblico sceglie sia la società di leasing sia il costruttore; nell’ambito di un’associazione temporanea d’impresa (Ati), la società di leasing finanzia il progetto e il costruttore realizza l’opera.
  • 117. Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare Procedura di gara L’Ente pubblico bandisce, con un progetto di livello almeno preliminare, un’unica gara per la realizzare “chiavi in mano” di un bene immobile (una scuola, un ospedale, una strada). La tipologia e le caratteristiche dell’opera sono scelte e definite dall’amministrazione appaltante. Oltre a definire il bene immobile, la gara ha per oggetto la selezione sia della società di leasing sia del costruttore. Entrambi dovranno essere in possesso dei requisiti soggettivi, tecnici ed economici prescritti dal bando di gara nel rispetto del Codice degli appalti. Nell’offerta, il costruttore stabilisce le caratteristiche e le modalità di realizzazione dell’opera, nonché il suo costo, poi la società di leasing traduce i costi in un canone periodico. Con l’aggiudicazione, l’amministrazione appaltante definisce, in via definitiva, il bene e il costo del contratto di leasing.
  • 118. Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare Bando di gara. I punti essenziali del bando di gara possono essere, in linea di massima , così riassunti: 1- definizione dell'associazione temporanea fra impresa costruttrice (capogruppo) e società finanziaria (mandante); 2 responsabilità distinte e doppio contratto di lavori (tra impresa ed Ente pubblico) e di leasing(tra Ente pubblico e società finanziaria); 3 mandato con rappresentanza gratuito fra società finanziaria e Pubblica amministrazione; 4 fatturazione degli stati di avanzamento dei lavori alla società di leasing con versamenti a fronte di certificati di pagamento; 5 previsione del diritto di superficie alla società di leasing fino alla scadenza del contratto; 6 riscatto dell’immobile per l’Ente pubblico al termine della locazione;
  • 119. Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare Tipologia di investimento Settori economici Tipologia dell’opera Strumento applicabile Investimenti remunerativi Energetico Trasporti Edilizia urbana Cimiteri Strade a pedaggio Parcheggi a pedaggio Mense scolastiche Project-financing puro Investimenti parzialmente remunerativi Enrgetico Trasporti Edilizia urbana Cimiteri Centrali elettriche strade a pedaggio mense scolastiche Leasing in costruendo Project financing con contributo pubblico Investimenti non remunerativi Scolastico- Sanitario giudiziario Sicurezza trasporti Scuole Ospedali Istituti penitenziari Caserme Parcheggi liberi Leasing in costruendo Mutuo Risorse proprie Settori ove è conveniente adottare un leasing immobiliare
  • 120. Segue leasing immobiliareSegue leasing immobiliare antaggi per l’Ente pubblico ispetto a strumenti alternativi tradizionali (mutuo) o innovativi (project financing), easing in costruendo è l’istituto che più è in grado di realizzare un’opera on la migliore ottimizzazione del rapporto tempi/costi. I vantaggi per l’Ente ubblico sono diversi. - Semplicità nella procedura: in un’unica gara la ubblica amministrazione seleziona la società di leasing e il costruttore, in un unico contratto definisce le condizioni tecnico-economiche per ealizzare l’investimento. -Costo certo e rata fissa: l’opera è costruita a un costo certo, e definita sin dal omento dell’aggiudicazione; la rata di leasing è fissa, invariabile e comprensiva eventuali servizi accessori (assistenza tecnica, manutenzione ordinaria, raordinaria, coperture assicurative) ed è pagata dall’amministrazione appaltante solo dopo il collaudo dell’opera. 3 Tempi certi: ente pubblico e società di leasing sono portatori di un interesse onvergente: la realizzazione e la consegna dell’opera nei tempi prefissati, quanto la società di leasing comincerà a incassare i canoni solo dopo il collaudo.
  • 121. Segue vantaggi del leasingSegue vantaggi del leasing 4 Nessun rischio nell’investimento: la società di leasing impiega il capitale necessario alla realizzazione dell’opera, erogandolo al costruttore in base agli stadi di avanzamento dei lavori. 5 Pochi vincoli nel patto di stabilità: rispetto a strumenti “rigidi” come i mutui , il leasing in costruendo impegna il bilancio di un ente pubblico per il solo canone periodico e consente il raggiungimento degli obiettivi programmatici nel rispetto dei vincoli di spesa e di indebitamento derivanti dal patto di stabilità.

Editor's Notes

  1. Source- forada
  2. Liberamente rielaborato da Ignazio Vinci 2007-2008
  3. Source UFTP
  4. Source UFTP
  5. Source UFTP
  6. Source UFTP
  7. Source UFTP
  8. Source UFTP 2007 avv Pasquini
  9. Source UFTP avv. Pasquini 2007
  10. Source UFTP avv. Pasquini 2007
  11. Source UFTP avv Pasquini 2007