1. 1
Infrastrutture e servizi
dell’area Tronto-Vibrata
Percorsi di lettura e di interpretazione
di territori in fase di cambiamento
Everardo Minardi (UniTeramo)
2. 2
Lo scompaginamento dei settori
e dei distretti
La globalizzazione dei mercati
La crisi del modello manifatturiero “labor
intensive”
Le filiere fragili
Sistemi produttivi locali senza servizi
Le reti incerte tra le micro imprese
In attesa del protagonismo della media
impresa
L’isolamento delle università regionali
3. 3
Una società dinamica, ma incerta,
alla ricerca di un progetto strategico
Gli effetti della crescita economica
Occupazione/disoccupazione
La stabilità delle decisioni della politica locale
La marginalizzazione progressiva rispetto ai
centri decisionali regionali
L’attrattività dell’asse adriatico
Il debole riconoscimento del capitale culturale
Un orientamento non condiviso verso
l’innovazione
4. 4
I punti di forza e di debolezza (I)
Imprenditorialità diffusa
Distribuzione degli
insediamenti sul
territorio
Forte collegamento con
i mercati finali
Orientamento alla
specializzazione della
produzione
Debole cultura
industriale
Carenze nei
collegamenti stradali
Deficit nella
organizzazione delle
imprese
Inadeguatezza nelle
strategie e nelle azioni
di marketing
5. 5
Punti di forza e di debolezza (II)
Crescita dei livelli
tecnologici nella
produzione e nella
gestione
Rafforzamento delle
aggregazioni
associative
Politiche attive locali
Politiche di tutela
dell’ambiente e del
lavoro
Scarsa qualificazione
delle risorse umane
Crescita insufficiente
dei servizi alle imprese
Carenza di infrastrutture
e sostegno allo sviluppo
di reti di imprese
Debole affermazione
della responsabilità
sociale di impresa
6. 6
Un sistema territoriale e produttivo
al centro della regione adriatica
LE CHIAVI DI LETTURA
Un territorio di “frontiera”
Una “metropoli piccola”
Una sistema in costruzione
Un metadistretto
Uno spazio “di mezzo”
Una porta di ingresso nel sistema
“adriatico”
7. 7
Un territorio di “frontiera”
La frontiera storica come sbarramento difensivo,
rischio, resistenza al movimento, allo scambio di
cose, persone e loro cultura
La frontiera e il confine come limite da attraversare,
come spazio da conquistare, come territorio “liquido”
La frontiera come luogo di insediamento di soggetti e
di attività innovative, inedite, come “porto franco”
delle idee, dei progetti, degli esperimenti
La frontiera come deposito di risorse, come luogo di
incontro di persone in movimento, come luogo di
scambio nei mezzi di comunicazione, come luogo di
insediamento di persone di diversa provenienza
8. 8
Una metropoli “piccola”
La diffusività degli insediamenti abitativi e della
condizione urbana
La creazione di un continuum urbanizzato (con la
perdita della discontinuità città-campagna)
Mobilità spaziale e professionale della popolazione
Decentramento dei luoghi della produzione e del
consumo
Valorizzazione della qualità ambientale per gli
insediamenti abitativi residenziali
Compenetrazione tra attività artigianali, agricole e
commerciali
Ricostruzione continua delle identità
9. 9
Un sistema in costruzione
La imprenditorialità diffusa di dimensione micro
Un processo irrisolto: la messa in rete delle imprese
per settore, attività, mercati
Le filiere incompiute e invisibili
Il senso di appartenenza ad un sistema di imprese e
ad un territorio: le “città territorio”
Un brand del territorio: uno strumento per
l’identificazione
La potenzialità inespressa delle reti digitali
Un valore implicito: l’economia della conoscenza
10. 10
Un metadistretto
L’integrazione dei distretti industriali
L’integrazione dei processi e dei prodotti della
innovazione
La implementazione dei processi di
professionalizzazione delle risorse umane
L’internazionalizzazione delle funzioni di
marketing
Lo sviluppo di sistemi di governance locale
La costruzione di distretto “culturale”
11. 11
Uno spazio “di mezzo”
Distanza come prossimità: identificazione
comunitaria
Paesaggi intermedi: la tutela naturalistica delle
aree montane e le relazioni con le aree costiere
La pianificazione del territorio: l’integrazione tra i
Piani territoriali
Il rischio delle aree di mezzo: la popolazione in
andata e ritorno
La qualità della vita tra città e campagna
La scoperta del prodotto “tipico”: i “distretti del
gusto”
La mediazione dei beni culturali
12. 12
La porta di ingresso nel sistema “adriatico”
Un territorio attraversato dall’asse adriatico
Un territorio attraversato da un asse ovest-est
La proiezione verso la “regione adriatica”
L’economia del mare (la filiera delle attività dalla
biologia marina alla pesca, alla commercializzazione
e conservazione del pescato)
Una delocalizzazione integrata delle produzioni e
delle imprese nei paesi della regione adriatica
Una internazionalizzazione adeguata del territorio,
della sua cultura e della sua economia
13. 13
Il nodo delle infrastrutture
La natura e le infrastrutture: valori della
metropoli piccola
L’accesso ai servizi, ai centri della produzione
rapido e flessibile
La interconnessione con gli assi di
comunicazione nazionale ed internazionali
La gestione delle distanze e degli intervalli
La scatola per il montaggio e lo smontaggio
di sistemi flessibili e leggeri
14. 14
Infrastrutture per un territorio
con “i lavori in corso”
Strutture flessibili, evitando il patchwork
Strutture leggere progettate per le interconnessioni di
luoghi e di comunità
Strutture che identificano e rafforzano gli spazi di
mezzo
Strutture che favoriscono la circolarità (non solo
l’ingresso e l’uscita)
Strutture che valorizzano le identità culturali e le loro
espressioni simboliche
Strutture che incentivano gli scambi con le grandi
regioni adriatiche ed europee