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Istituto d’Istruzione Superiore
“Misticoni-Bellisario” - Pescara
e
Associazione Culturale Vincenzo Bellisario
presentano:
Premio d’arte “Vincenzo Bellisario”
Quinta edizione 2013-2014
In collaborazione con:
CONOSCENZA E LIBERTA’
Nella testimonianza di Vincenzo Bellisario
Presentazione del tema
Pescara – 10 febbraio 2014
Le immagini più frequenti che appaiono su Google
quando si cerca “libertà” rappresentano corpi che
si librano nell’aria aperta,
in genere entro grandi scenari luminosi.
una sensazione di rapporto diretto
con l’Universo … naturale
paesaggi ampi e vuoti
Braccia e gambe tese ad allargare lo spazio vitale
Libertà appare come un’aspirazione.
Ed è rappresentata come
naturale, innata, universale.
Una sensazione di leggerezza
tendente all’alto
come a librarsi
verso il cielo…
Conoscenza e Libertà
nella testimonianza
di
Vincenzo Bellisario
Quando ero ragazzo,
nei discorsi che faceva mio padre
sentivo nominare così spesso
la parola Libertà,
al punto da sospettare che ,
dietro un termine così evidente,
si nascondesse
un qualche significato
diverso dal mio.
Così un giorno mi decisi a
chiedere a mio padre:
Papà cos’è la libertà?
La risposta fu
completamente diversa
da quello che pensavo io!
Pensavo io:
”Libertà è fare quello che si
vuole”.
E allora perché invocare sempre il
principio di Libertà, se non posso
metterlo in pratica a mio piacere?
“Ma è evidente che questo,
per me, è impossibile
da raggiungere.”
Dov’era la
contraddizione?
• Libertà è proprio un
concetto così evidente?
• O piuttosto è un
termine complesso.
• Che nasconde anche
una dose di ambiguità.
Un esempio di contraddizione:
Ma c’è anche di peggio!
La “libertà” in politica
può essere simbolo … di valori opposti
Il suo contrario!
Auschwitz: “il lavoro rende liberi”
• L’idea di “libertà” non è automatica, ma si è
affermata e sviluppata nel corso dei secoli.
• Infatti, non ha avuto sempre lo stesso
significato.
• Ma è il frutto di una costruzione continua
progressiva.
• Fino a raggiungere il senso che intendiamo
dare oggi alla parola.
Da dove viene l’idea di liberta?
Il senso che intendiamo oggi
ha avuto bisogno della storia.
Il senso che intendiamo oggi
ha avuto bisogno della storia.
Prima del 1800 :
“Tutti gli uomini nascono
sudditi”
Su questo principio,
si fondava, per secoli, il
potere delle monarchie assolute
in Europa
dai tempi dei Greci fino al 1700.
Così la libertà era riservata
soltanto ai più ricchi e potenti.
“L’uomo è nato libero”
(Jean-Jacques Rousseau, illuminista francese)
Il Diritto alla vita
assieme al
diritto alla libertà
sono posti alla base
della
Costituzione degli
Stati Uniti
1754
1776 - Rivoluzione americana
1789 – Rivoluzione francese
“Liberté, égalité, fraternité”
Sono i valori della Rivoluzione .
(questo è ancora oggi il motto della Francia moderna)
La Libertà entra a far parte dei diritti inalienabili
dell’uomo.
- Libertà di parola, libertà di culto, libertà dal
bisogno e libertà dalla paura.
Sono i principi su cui si
fonda la Carta Atlantica.
L’alleanza contro il
nazismo firmata da
Churchill
(Gran Bretagna)
e da Roosevelt
(Stati Uniti)
1941
1948: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali
in dignità e diritti.”
Questo principio è posto al fondamento della
“Dichiarazione universale dei diritti umani”
Fatta propria dall’ONU
La libertà assume la veste di un diritto
che viene esteso a tutto il mondo.
“La libertà è comunque
il diritto di fare
tutto ciò che
non nuoce agli altri”
(Carl Marx 1842)
Ecco, ma allora la libertà non è del tutto libera
E’ vero che:
“Io sono libero se nessuno mi impedisce di fare qualcosa
o nessuno mi obbliga a fare qualcosa” ,
(Felix Oppenheim 1961)
ma …
nel mio fare o non fare qualcosa
devo tener conto dell’altro,
perché questa è la condizione generale dell’umanità,
dell’essere uomo,
cioè nell’esistere in una forma sociale.
Cioè:
L’uomo non esiste in quanto individuo isolato,
ma nelle relazioni con gli altri.
Nello scambio continuo tra gli uni e gli altri
si realizza la natura dell’uomo: cioè la sua cultura.
(Ida Magli)
In ultima analisi la natura dell’Uomo
coincide con la sua capacità
di avere relazioni con gli altri, insomma,
di comunicare.
Ma proprio nella comunicazione, nel linguaggio,
non si è affatto liberi,
anche se chi parla possiede libertà di parola.
Il linguaggio, infatti, ha bisogno di regole.
Un esempio, se dico:
“ io voglio mangiare una mela verde”,
chiunque mi ascolti comprenderà quello che sto dicendo.
Ma se uso le stesse parole in una sequenza diversa come :
“una verde mangiare io mela voglio”
cosa sto dicendo?
Se salta la regola :
[soggetto > verbo > predicato],
il senso si perde, non dico nulla.
Sono proprio le regole, cioè
i vincoli alla libertà di combinazione dei suoni e delle parole,
che consentono di comunicare con l’altro,
di condividere i significati.
Senza regole ci troveremmo immersi in una inutile Babele.
“L’uomo è davvero libero
quando agisce per il bene.”
“Se si limita a fare
semplicemente ciò che vuole
non si può parlare di libertà:
casomai di libertinaggio.”
Ma torniamo al concetto di Libertà per come era inteso da Bellisario.
Ecco la sua risposta:
Siamo qui propriamente nel campo dell’Etica
Cioè della “ricerca generale di ciò che è bene”.
“Quello etico è il discorso universale sul bene in genere,
su ciò che ha valore,
su ciò che merita di essere scelto”
Ludwig Wittgenstein
Siamo qui propriamente nel campo dell’Etica
In una visione etica dell’uomo,
ciò che conta non è far ciò che si vuole,
ma fare ciò che è bene.
La libertà assoluta dell’individuo deve fare i conti
con i vincoli generali che l’Uomo si dà:
agire per il bene.
La Libertà come liberazione da ciò che opprime l’uomo
è necessaria, ma non basta ...
Cioè non basta superare i vincoli ,
spezzare le catene,
(libertà da qualcosa)
Bisogna avere la consapevolezza di cercare il bene.
Perché il bene è l’unico fine dell’azione umana
in quanto è ciò che dà senso alla sua esistenza al mondo.
(libertà per qualcosa)
La capacità di scegliere,
di formulare un giudizio,
di indirizzarsi verso ciò che ha valore,
ecco il senso della libertà!
Questa capacità implica quindi
una responsabilità etica.
Ma necessita anche di strumenti adeguati.
E’ un salto di qualità!
“Fatti non foste per viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza”
Così Dante fa parlare Ulisse (Inferno – canto XXVI)
La missione dell’uomo sta nella
Ricerca del Bene (virtù), attraverso la Conoscenza.
L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo.
“Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia”.
“Mi preme soltanto di sottolineare
l’importanza della scuola quale principale
strumento di educazione del popolo e di
formazione democratica dei cittadini”
E perciò in una vera democrazia la conoscenza
non può essere appannaggio di pochi,
deve essere alla portata di tutti!
L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo.
Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia.
“Bisogna affermare senza mezzi termini
che ogni distinzione tra scuola dei ricchi
e scuola dei poveri,
tra scuola dei “signori”
e scuola dei “cafoni”
deve essere combattuta
con decisione e fermezza”.
L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo.
Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia.
“Esiste una forma di paternalismo che da secoli
pesa sul nostro popolo, per cui gli eruditi, gonfi
di presunzione intellettualistica, ma veri
analfabeti dello spirito, hanno per secoli
mortificato la sapienza genuina del nostro
popolo […], perché non lo ritenevano degno di
quegli strumenti di informazione e di istruzione
di cui aveva tanto bisogno.
Un’istanza culturale che sale dal popolo sempre
più urgente ed imperiosa, e che chiede giustizia
e soddisfazione per il sacrosanto diritto che la
persona umana ha di svolgersi nella pienezza
delle sue conquiste spirituali.”
L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario
gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo.
Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia.
“La nostra decisa volontà è di fare una scuola
che ponga tutti i cittadini, tutti i nostri
giovani, senza discriminazione alcuna, in
condizione di corrispondere alle istanze ed
alle richieste della società di oggi.
Una scuola non esclusiva, non
predeterminante, che sia effettivamente di
tutti e per tutti, secondo il dettato della nostra
Costituzione.”
Bellisario : Discorsi parlamentari 1962/1963
La conoscenza è quindi
lo strumento più potente nelle mani degli uomini
che aspirano alle libertà democratiche.
E non solo per Bellisario:
Come diceva, infatti, Caponnetto:
(capo di Falcone e Borsellino )
“La mafia ha più paura
della scuola che della giustizia.”
Perché:
“L’ignoranza è il campo fertile
per tutte le mafie, e
solo la cultura può essere l’antidoto.”
Ma perché Bellisario si è tanto impegnato nell’istruzione
artistica oltre che in quella di base?
Perché tanta attenzione alle scuole d’arte, ai conservatori
musicali, all’insegnamento delle materie artistiche?
Bellisario percepiva con chiarezza che,
se si esclude la fede nel trascendente,
l’arte resta la frontiera ultima dell’ascesi umana.
Kalos kai agathos
“Buono e bello”
(così dicevano i Greci antichi per indicare
il massimo delle qualità di un uomo)
E già allora evidenziavano il parallelismo tra:
- la ricerca di ciò che è buono (Etica)
- e quella di ciò che è bello (Estetica).
“Etica ed estetica sono un tutt’uno”
(ribadisce Ludwig Wittgenstein duemila anni dopo)
La Libertà di espressione,
la ricerca artistica,
la creatività
conoscono i vincoli dei linguaggi, ma
non si accontentano, pretendono di più.
Arte significa, infatti,
scegliere di mettere in discussione le regole,
sfidarne i limiti,
(libertà)
ma per indicare limiti sempre nuovi.
(Etica).
Arte significa
Spostare il livello della comunicazione,
sempre più in avanti, più in alto.
Inventare piani di libertà sempre nuovi.
Insomma non ripetere ciò che già esiste,
ma davvero … “creare” !
Concludo con una appassionata invocazione di Don Ciotti,
Presidente di Libera:
“Siate eretici!”
“Siate eretici!”
• “Siate eretici perché eresia deriva dal greco e significa 'scelta'.
• L'eretico è una persona che sa scegliere, sa esprimere in modo
civile un giudizio autonomo.
• É colui, l'eretico, che più della verità, ama la ricerca della verità, e
concepisce la verità sempre come ricerca, mai come possesso.
• Diffidate! Diffidate di chi ha capito tutto, di chi sa tutto.
• Per l'eretico la ricerca della verità, la responsabilità, la libertà
sono inseparabili.
(Don Luigi Ciotti, Roma 12 ottobre 2013)
Conoscenza e Libertà
Pescara – 10 febbraio 2014
Istituto d’Istruzione superiore “Misticoni-Bellisario”
Associazione CulturaleVincenzo Bellisario
In collaborazione con Libera
www.vincenzobellisario.it
Fine della presentazione

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Conoscenza e libertà

  • 1. Istituto d’Istruzione Superiore “Misticoni-Bellisario” - Pescara e Associazione Culturale Vincenzo Bellisario presentano: Premio d’arte “Vincenzo Bellisario” Quinta edizione 2013-2014 In collaborazione con:
  • 2. CONOSCENZA E LIBERTA’ Nella testimonianza di Vincenzo Bellisario Presentazione del tema Pescara – 10 febbraio 2014
  • 3. Le immagini più frequenti che appaiono su Google quando si cerca “libertà” rappresentano corpi che si librano nell’aria aperta, in genere entro grandi scenari luminosi.
  • 4. una sensazione di rapporto diretto con l’Universo … naturale
  • 6. Braccia e gambe tese ad allargare lo spazio vitale
  • 7. Libertà appare come un’aspirazione. Ed è rappresentata come naturale, innata, universale.
  • 8. Una sensazione di leggerezza tendente all’alto
  • 11. Conoscenza e Libertà nella testimonianza di Vincenzo Bellisario
  • 12. Quando ero ragazzo, nei discorsi che faceva mio padre sentivo nominare così spesso la parola Libertà, al punto da sospettare che , dietro un termine così evidente, si nascondesse un qualche significato diverso dal mio.
  • 13. Così un giorno mi decisi a chiedere a mio padre: Papà cos’è la libertà? La risposta fu completamente diversa da quello che pensavo io!
  • 14. Pensavo io: ”Libertà è fare quello che si vuole”. E allora perché invocare sempre il principio di Libertà, se non posso metterlo in pratica a mio piacere? “Ma è evidente che questo, per me, è impossibile da raggiungere.”
  • 15. Dov’era la contraddizione? • Libertà è proprio un concetto così evidente? • O piuttosto è un termine complesso. • Che nasconde anche una dose di ambiguità.
  • 16. Un esempio di contraddizione: Ma c’è anche di peggio! La “libertà” in politica può essere simbolo … di valori opposti
  • 17. Il suo contrario! Auschwitz: “il lavoro rende liberi”
  • 18. • L’idea di “libertà” non è automatica, ma si è affermata e sviluppata nel corso dei secoli. • Infatti, non ha avuto sempre lo stesso significato. • Ma è il frutto di una costruzione continua progressiva. • Fino a raggiungere il senso che intendiamo dare oggi alla parola. Da dove viene l’idea di liberta?
  • 19. Il senso che intendiamo oggi ha avuto bisogno della storia.
  • 20. Il senso che intendiamo oggi ha avuto bisogno della storia.
  • 21. Prima del 1800 : “Tutti gli uomini nascono sudditi” Su questo principio, si fondava, per secoli, il potere delle monarchie assolute in Europa dai tempi dei Greci fino al 1700. Così la libertà era riservata soltanto ai più ricchi e potenti.
  • 22. “L’uomo è nato libero” (Jean-Jacques Rousseau, illuminista francese) Il Diritto alla vita assieme al diritto alla libertà sono posti alla base della Costituzione degli Stati Uniti 1754 1776 - Rivoluzione americana
  • 23. 1789 – Rivoluzione francese “Liberté, égalité, fraternité” Sono i valori della Rivoluzione . (questo è ancora oggi il motto della Francia moderna) La Libertà entra a far parte dei diritti inalienabili dell’uomo.
  • 24. - Libertà di parola, libertà di culto, libertà dal bisogno e libertà dalla paura. Sono i principi su cui si fonda la Carta Atlantica. L’alleanza contro il nazismo firmata da Churchill (Gran Bretagna) e da Roosevelt (Stati Uniti) 1941
  • 25. 1948: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.” Questo principio è posto al fondamento della “Dichiarazione universale dei diritti umani” Fatta propria dall’ONU La libertà assume la veste di un diritto che viene esteso a tutto il mondo.
  • 26. “La libertà è comunque il diritto di fare tutto ciò che non nuoce agli altri” (Carl Marx 1842) Ecco, ma allora la libertà non è del tutto libera
  • 27. E’ vero che: “Io sono libero se nessuno mi impedisce di fare qualcosa o nessuno mi obbliga a fare qualcosa” , (Felix Oppenheim 1961) ma … nel mio fare o non fare qualcosa devo tener conto dell’altro, perché questa è la condizione generale dell’umanità, dell’essere uomo, cioè nell’esistere in una forma sociale. Cioè:
  • 28. L’uomo non esiste in quanto individuo isolato, ma nelle relazioni con gli altri. Nello scambio continuo tra gli uni e gli altri si realizza la natura dell’uomo: cioè la sua cultura. (Ida Magli)
  • 29. In ultima analisi la natura dell’Uomo coincide con la sua capacità di avere relazioni con gli altri, insomma, di comunicare.
  • 30. Ma proprio nella comunicazione, nel linguaggio, non si è affatto liberi, anche se chi parla possiede libertà di parola. Il linguaggio, infatti, ha bisogno di regole.
  • 31. Un esempio, se dico: “ io voglio mangiare una mela verde”, chiunque mi ascolti comprenderà quello che sto dicendo. Ma se uso le stesse parole in una sequenza diversa come : “una verde mangiare io mela voglio” cosa sto dicendo?
  • 32. Se salta la regola : [soggetto > verbo > predicato], il senso si perde, non dico nulla.
  • 33. Sono proprio le regole, cioè i vincoli alla libertà di combinazione dei suoni e delle parole, che consentono di comunicare con l’altro, di condividere i significati. Senza regole ci troveremmo immersi in una inutile Babele.
  • 34. “L’uomo è davvero libero quando agisce per il bene.” “Se si limita a fare semplicemente ciò che vuole non si può parlare di libertà: casomai di libertinaggio.” Ma torniamo al concetto di Libertà per come era inteso da Bellisario. Ecco la sua risposta:
  • 35. Siamo qui propriamente nel campo dell’Etica Cioè della “ricerca generale di ciò che è bene”. “Quello etico è il discorso universale sul bene in genere, su ciò che ha valore, su ciò che merita di essere scelto” Ludwig Wittgenstein
  • 36. Siamo qui propriamente nel campo dell’Etica In una visione etica dell’uomo, ciò che conta non è far ciò che si vuole, ma fare ciò che è bene. La libertà assoluta dell’individuo deve fare i conti con i vincoli generali che l’Uomo si dà: agire per il bene.
  • 37. La Libertà come liberazione da ciò che opprime l’uomo è necessaria, ma non basta ...
  • 38. Cioè non basta superare i vincoli , spezzare le catene, (libertà da qualcosa)
  • 39. Bisogna avere la consapevolezza di cercare il bene. Perché il bene è l’unico fine dell’azione umana in quanto è ciò che dà senso alla sua esistenza al mondo. (libertà per qualcosa)
  • 40. La capacità di scegliere, di formulare un giudizio, di indirizzarsi verso ciò che ha valore, ecco il senso della libertà! Questa capacità implica quindi una responsabilità etica. Ma necessita anche di strumenti adeguati. E’ un salto di qualità!
  • 41. “Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” Così Dante fa parlare Ulisse (Inferno – canto XXVI) La missione dell’uomo sta nella Ricerca del Bene (virtù), attraverso la Conoscenza.
  • 42. L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. “Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia”. “Mi preme soltanto di sottolineare l’importanza della scuola quale principale strumento di educazione del popolo e di formazione democratica dei cittadini” E perciò in una vera democrazia la conoscenza non può essere appannaggio di pochi, deve essere alla portata di tutti!
  • 43. L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia. “Bisogna affermare senza mezzi termini che ogni distinzione tra scuola dei ricchi e scuola dei poveri, tra scuola dei “signori” e scuola dei “cafoni” deve essere combattuta con decisione e fermezza”.
  • 44. L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia. “Esiste una forma di paternalismo che da secoli pesa sul nostro popolo, per cui gli eruditi, gonfi di presunzione intellettualistica, ma veri analfabeti dello spirito, hanno per secoli mortificato la sapienza genuina del nostro popolo […], perché non lo ritenevano degno di quegli strumenti di informazione e di istruzione di cui aveva tanto bisogno. Un’istanza culturale che sale dal popolo sempre più urgente ed imperiosa, e che chiede giustizia e soddisfazione per il sacrosanto diritto che la persona umana ha di svolgersi nella pienezza delle sue conquiste spirituali.”
  • 45. L’istruzione, la scuola, sono per Bellisario gli strumenti essenziali di cui dispone l’Uomo. Perché soltanto attraverso l’istruzione si può accedere alla democrazia. “La nostra decisa volontà è di fare una scuola che ponga tutti i cittadini, tutti i nostri giovani, senza discriminazione alcuna, in condizione di corrispondere alle istanze ed alle richieste della società di oggi. Una scuola non esclusiva, non predeterminante, che sia effettivamente di tutti e per tutti, secondo il dettato della nostra Costituzione.” Bellisario : Discorsi parlamentari 1962/1963
  • 46. La conoscenza è quindi lo strumento più potente nelle mani degli uomini che aspirano alle libertà democratiche. E non solo per Bellisario:
  • 47. Come diceva, infatti, Caponnetto: (capo di Falcone e Borsellino ) “La mafia ha più paura della scuola che della giustizia.” Perché: “L’ignoranza è il campo fertile per tutte le mafie, e solo la cultura può essere l’antidoto.”
  • 48. Ma perché Bellisario si è tanto impegnato nell’istruzione artistica oltre che in quella di base? Perché tanta attenzione alle scuole d’arte, ai conservatori musicali, all’insegnamento delle materie artistiche?
  • 49. Bellisario percepiva con chiarezza che, se si esclude la fede nel trascendente, l’arte resta la frontiera ultima dell’ascesi umana.
  • 50. Kalos kai agathos “Buono e bello” (così dicevano i Greci antichi per indicare il massimo delle qualità di un uomo) E già allora evidenziavano il parallelismo tra: - la ricerca di ciò che è buono (Etica) - e quella di ciò che è bello (Estetica). “Etica ed estetica sono un tutt’uno” (ribadisce Ludwig Wittgenstein duemila anni dopo)
  • 51. La Libertà di espressione, la ricerca artistica, la creatività conoscono i vincoli dei linguaggi, ma non si accontentano, pretendono di più.
  • 52. Arte significa, infatti, scegliere di mettere in discussione le regole, sfidarne i limiti, (libertà) ma per indicare limiti sempre nuovi. (Etica).
  • 53. Arte significa Spostare il livello della comunicazione, sempre più in avanti, più in alto. Inventare piani di libertà sempre nuovi. Insomma non ripetere ciò che già esiste, ma davvero … “creare” !
  • 54. Concludo con una appassionata invocazione di Don Ciotti, Presidente di Libera: “Siate eretici!”
  • 55. “Siate eretici!” • “Siate eretici perché eresia deriva dal greco e significa 'scelta'. • L'eretico è una persona che sa scegliere, sa esprimere in modo civile un giudizio autonomo. • É colui, l'eretico, che più della verità, ama la ricerca della verità, e concepisce la verità sempre come ricerca, mai come possesso. • Diffidate! Diffidate di chi ha capito tutto, di chi sa tutto. • Per l'eretico la ricerca della verità, la responsabilità, la libertà sono inseparabili. (Don Luigi Ciotti, Roma 12 ottobre 2013)
  • 56. Conoscenza e Libertà Pescara – 10 febbraio 2014 Istituto d’Istruzione superiore “Misticoni-Bellisario” Associazione CulturaleVincenzo Bellisario In collaborazione con Libera www.vincenzobellisario.it