1. Lectio Magistralis
È stata tenuta il 17 Gennaio 2009 dalla Senatrice Luciana Sbarbati, presso la Sala
Convegni di Palazzo Trinci in Foligno, durante il Convegno “La protezione del
minore” organizzato dalla Divisione Umbria (Lgt. Governatore Dr. Donato
Vallescura) del Kiwanis International Distretto Italia S. Marino.
La lectio magistralis della Senatrice Sbarbati, di importante rilievo sul piano umano,
culturale e pedagogico, rappresenta per tutti un insegnamento e per i ragazzi anche
uno stimolo all’apprendimento, a sviluppare le proprie conoscenze e i propri valori, a
migliorare se stessi e le relazioni con gli altri, ad assumersi le responsabilità, ad
accrescere la fiducia in se stessi.
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2. Indice generale
Parte prima
Esordio
Definizione di infanzia
Dimensione spirituale della natura umana
(Maritain e Agostino)
Diritti soggettivi perfetti
(Dichiarazioni e Convenzioni)
Parte seconda
Monitoraggio
Diritti soggettivi perfetti
Diritti emergenti
Il partito della pedofilia
Parte terza
La scuola
Carenze affettive nei primi di vita del bambino
Ruolo dello Stato
I nostri doveri verso i fanciulli
Determinismo
Compiti della Politica - Garante
“La scuola è l’investimento migliore”.
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3. Parte prima
Esordio
La Senatrice ringrazia per l’invito e saluta i presenti e, in modo affettuoso, i giovani.
“Ho accettato con piacere l’invito: quando si tratta di parlare di temi che mi sono
cari sia dal punto di vista della mia funzione politica, ma anche, soprattutto, sul
piano individuale e professionale per l’impegno di una vita, non mi tiro
assolutamente indietro e cerco sempre di offrire il mio contributo.”
E chiarisce, come fa di consueto, che il suo apporto viene dato “con la responsabilità
delle esternazioni che faccio e delle cose che dico”. E rivolgendosi in modo
particolare ai giovani afferma che “nessuno di noi, e questo principio dovete farlo
immediatamente vostro, deve nascondersi.”
Prosegue “Abbiamo il diritto alla parola? Il diritto all’espressione? Il diritto
all’originalità del nostro pensiero? Della nostra personalità? Siamo tutti, come ogni
bambino, come ogni giovane, delle “unicità”: siamo tutti degli esseri umani unici,
poiché ciascuno di noi è unico, irripetibile. Potranno clonare quello che vi pare, ma
ciascuno di noi è i r r i p e t i bi l e.
E non sto esprimendo un’opinione personale, perché ciò che dico è scientificamente
provato. La originalità di ogni essere umano, di ogni bambino in modo particolare,
fin dal primo momento del suo concepimento, è scritta nella sua storia, nel suo DNA,
nella sua realtà biochimica prima che in quella psicologica e umana, dal punto di
vista della crescita umana, della formazione, della sua realtà individuale e sociale”.
Rivolto direttamente agli studenti “Nei vostri studi, quindi negli studi che attengono
alla formazione di un liceo psicopedagogico, voi avete già approcciato concetti come
quelli che sto qui utilizzando per presentarvi nella maniera per voi più concreta e
meno intellettualistica possibile, quello che sarà l’argomento principale: i diritti
dell’infanzia.”
Definizione di infanzia
In merito al passaggio contenuto nelle relazioni che hanno preceduto la sua, nel quale
si afferma che l’infanzia è il periodo della vita di un individuo che va dalla nascita
fino ai diciotto anni, la Senatrice fa notare che “Questo concetto è un po’ più di tipo
anglosassone, appartiene molto meno a noi, molto meno all’Europa, in particolare
all’Italia .
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4. Child in lingua anglosassone indica, senza troppe implicazioni, barriere o fratture,
proprio il bambino da zero a diciotto anni. Nella nostra realtà, nella nostra cultura
pedagogica, una cultura che è stata un faro di civiltà in questo settore anche per gli
stessi paesi anglosassoni, dove poi, invece, si è sviluppato un grosso dibattito, la
configurazione di età evolutiva è un pochino diversa.
Un’età evolutiva che va, naturalmente, anche oltre i 18 anni ma che, da 0 a 18 anni,
prevede una prima infanzia, una seconda infanzia e un periodo dell’adolescenza, che
è quello che ci interessa molto da vicino e che in questo momento attira molto la
sensibilità sociale e politica perché l’adolescenza, come anche l’infanzia, oggi sono
dense di problemi”.
La società post-industriale e quella post-tecnologica, come quella successiva al
primo periodo della rivoluzione tecnologica, non hanno tenuto conto dei diritti dei
bambini e degli adolescenti poiché “non li hanno considerati come soggetti attori di
un percorso che riguarda l’intera umanità in tutte le sue fasi dell’età evolutiva, ma
semplicemente come consumatori di processi, di progetti, di prodotti, di evoluzioni,
non certamente come protagonisti attivi”.
I bambini, da quello che va alla scuola materna, fino a quello delle elementari, e gli
adolescenti, siano essi frequentanti la scuola media o quella superiore, sono
considerati semplici terminali : non protagonisti, ma consumatori di prodotti e
processi i quali “vengono studiati, inventati non perché loro li utilizzino per se stessi
e per la propria evoluzione personale, ma semplicemente perché devono alimentare
un mercato che va avanti con regole sue. Questo significa che non ci si fa carico
assolutamente dei loro bisogni in termini di crescita complessiva, ma semplicemente
di crescita in qualità di consumatori”
Dimensione spirituale della natura umana
(Maritain e Agostino)
“Che cosa succede?” domanda la Senatrice. E risponde che si perde di vista un’
angolazione particolare, ‘la parte spirituale dell’essere umano’, per usare termini
maritainiani o con riferimento alla filosofia agostiniana, che i ragazzi certamente
conosceranno per aver letto qualche passo delle “Confessioni” di S. Agostino. (Nota
1)
Prosegue la Senatrice: “Anche qui la parte spirituale, la parte interiore dell’uomo, si
perde, Anche in termini di pedagogia moderna, la complessità dell’essere umano
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5. fatto certamente di due connotazioni forti, l’homo faber e l’homo sapiens, da sempre
hanno diviso la scuola pedagogica, da sempre ci sono state delle lotte per dire
dobbiamo più puntare sull’homo sapiens , lasciando perdere l’homo faber , senza
capire che c’è una unicità, una complessità in cui non è possibile separare l’uomo
nella sua espressione fattiva dall’uomo nella sua espressione spirituale, interiore.
E allora un bambino, essere unico, originale, irripetibile, fin dall’inizio, fin dalla
nascita ha particolari bisogni, ma non solo questi, proprio in quanto essere umano
dotato appunto di tutte le potenzialità che si esprimono e si sviluppano nel contesto
ambientale e socioculturale in cui la sua realtà umana viene inserita, ha anche dei
diritti soggettivi perfetti”. (Nota 2) (Nota 3)
Diritti soggettivi perfetti
(Dichiarazioni e Convenzioni)
“Questo è il concetto di fondo da cui dobbiamo partire: il bambino soggetto, titolare
di diritti soggettivi perfetti.
“Ecco perché la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ecco perché la
Convenzione Internazionale Sui Diritti Dell' Infanzia dell’89, ecco perché la
Convenzione europea di Strasburgo sull’esercizio dei diritti dei minori del 1996,
ecco perché il recepimento da parte di circa 200 Stati di tutto ciò, perché noi
interveniamo subito nella tutela di questi diritti e quindi nella vigilanza rispetto a ciò
che fanno tutti gli stati e tutti i governi perché questi diritti siano assolutamente
rispettati.
E parlo del diritto alla salute, del diritto alla scuola, all’istruzione, alle cure e
quindi all’assistenza sanitaria, alla felicità e all’infanzia in quanto tale, perché, si
diceva prima, oggi l’infanzia, probabilmente la stagione dell’infanzia non si vive: in
tantissimi paesi l’infanzia è negata già nei suoi aspetti essenziali, come il diritto al
cibo, così che muoiono milioni e milioni di bambini senza che nessuno apra un
contenzioso mondiale su questa questione”. (Nota 4)
Donato Vallescura
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6. Le note son odi Donato Vallescura
Nota 1
Il filosofo cattolico Jacques Maritain ((Parigi 1882 – Tolosa 1973) ha ipotizzato che gli esseri
umani sono forniti di anima a partire dalla vita fetale. Nelle “Confessioni” S. Agostino conferma
che nell’essere umano sono presenti le due nature: spirituale e materiale, e che la spirituale
intelligente , l’anima , è trascendente, immateriale e gerarchicamente superiore all’altra, il corpo,
che è destinata a governare.
Il problema della spiritualità dell’essere umano, di natura essenzialmente filosofico, non può essere
eluso, altrimenti si compie un’operazione riduzionistica.
Nota 2
S. Agostino (Tagaste 354 – Ippona 430,filosofo, vescovo e teologo latino, Padre, Dottore e santo
della Chiesa cattolica) ha scritto, ne “La città di Dio”, che la ragione e l'intelligenza sono come
addormentate nel bambino, e che crescendo in età si sveglieranno e svilupperanno.
Nota 3
Il bambino come essere unico, originale e individualmente irripetibile, è una “persona” umana e
come tale ha un valore ontologico, per il solo fatto di esistere, così come ha un valore ognuna delle
dimensioni che la costituiscono.
L'individuo umano è una realtà in sé sussistente, con un suo valore contestuale, che non dipende dai
suoi atti o da alcune modalità psicologiche o empiriche.
Quindi la persona umana ha una valenza etica, di “individuo che, partecipando al consorzio sociale
umano, è degno di rispetto e tutela etica, della massima tutela etica, del massimo rispetto morale”, e
ha una valenza giuridica di “soggetto di diritti”.
Nota 4
I diritti umani traggono la loro origine dai differenti concetti, principi e valori sviluppati e promossi
nel tempo dalle differenti religioni (es. principi dei diritti umani fissati nella nostra Bibbia cristiana,
nata dalla tradizione orale attraverso l’opera lenta e progressiva di un millennio dalla partenza di
Abramo da Harran verso la Palestina, intorno al 1850 a.C., ) e correnti filosofiche (es. filosofi greci,
in particolare Aristotele - nell’ Etica Nicomachea - e gli stoici, che affermano l'esistenza di un
diritto naturale, cioè di un insieme di norme di comportamento eterni e immutabili, inscritte nella
natura umana).
L’affermazione concreta dei diritti dell’uomo si ha per la prima volta con Ciro il Grande di Persia,
che dopo 539 a.C., emana un testo chiamato la "prima carta dei diritti dell’uomo" poiché esprime
rispetto per l’uomo in quanto tale e promuove una forma elementare di libertà e di tolleranza
religiosa.
Le leggi sono state create per sorvegliare e punire le violazioni dei diritti riconosciuti all’uomo.
Fra le più antiche raccolte di leggi conosciute vi è il Codice di Hammurabi, formato durante il regno
del re babilonese Hammurabi (o Hammü-Rabi), che regnò dal 1792 al 1750 a.C.
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