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RISTRUTTURO in città
Il progetto di ristrutturazione di un’abitazione a Favaro Veneto, vicino a
Mestre in provincia di Venezia, si colloca in un disegno urbano
omogeneo, nel quale il quartiere che lo accoglie ha ben conservato la
tessitura ortogonale alle arterie viabilistiche storiche. Il progetto
dell’Architetto Edoardo Venturini, inerente il piano terra di uno stabile
del 1963, porta a un intervento che non ha soltanto una resa estetica
moderna e funzionale dal punto di vista degli spazi distributivi che
riformula senza stravolgerne l’impianto originario, ma anche un esito
importante riguardo la riqualificazione energetica dell’abitazione, che
attraverso le detrazioni fiscali portano nel complesso a un recupero di
circa il 50% delle spese totali sostenute dalla committenza
FRA QUELTESSUTO URBANO
Progetto di Edoardo Venturini
Foto di Alessandra Bello
Disegni di Elena Sivori
http://ec2.it/architetturadelbenessere
“un“piano terra”
si fa dimora
L'esterno dell'edificio a
Favaro Veneto e in
particolare il piano terra
ristrutturato che
coinvolge nella
riqualificazione anche lo
spazio outdoor
| 55
L
’edificio oggetto dell’intervento si trova a
Favaro Veneto, vicino a Mestre, in provin-
cia di Venezia; nel bel mezzo di un quar-
tiere storico, densamente popolato e corposa-
mente edificato. Il quartiere ha conservato
molto bene la sua particolare tessitura ortogo-
nale alle arterie viabilistiche storiche, riuscendo
a mantenere anche un solido disegno urbano.
L’area in cui insiste l’edificio non ha vincoli, né
paesaggistici né ambientali, trovandosi in una
zona omogenea residenziale identificata dallo
strumento urbanistico del PRG come
“Residenziale B3”. Il progetto ha riguardato la
ristrutturazione e la riqualificazione energetica
con la realizzazione di opere interne ed ester-
ne del piano terra dell’edificio.
L'estratto di mappa
volto a individuare
il fabbricato oggetto
dell'intervento,
collocato nel quartiere
storico di Favaro
Veneto
com’era
lo schizzo del progetto in fase di elaborazione
| 57
com’era
SCALA 1:100
58 |
L’edificio oggetto del progetto è un fabbricato di
due piani fuori terra che si configurava, allo
stato dell’assegnazione dell’incarico, come un
unico alloggio e il piano terra, quello oggetto
dell’intervento di ristrutturazione edilizia, pre-
sentava un insieme di vani e locali a supporto
del livello superiore. Esso ospitava magazzini,
una taverna, una lavanderia e un garage. La
committenza si è rivolta all’Architetto Edoardo
Venturini per trasformare al meglio il citato
piano terra in un alloggio indipendente e auto-
nomo dal piano primo, renderlo architettonica-
mente confortevole, funzionalmente a basso
consumo energetico, realizzarlo con materiali
ecologici e infine, ma non per ultimo, avvalersi
delle detrazioni fiscali che lo Stato concede
sull’Irpef del 65% per la riqualificazione ener-
getica e sull’Irpef del 50% per la ristrutturazio-
ne edilizia. Il progetto, iniziato nel mese di
novembre 2012, si è concluso con le successi-
ve varianti in corso d’opera SCIA e CIA a set-
tembre 2013, mentre i lavori si sono protratti
sino la data del 29 gennaio 2014, giorno in cui
è stata dichiarata la fine dei lavori.
Il progetto
L’edificio, realizzato nel 1963, aveva già subìto
diversi e numerosi interventi edili precedenti e
tra questi, negli anni ‘80, fu decisa la realizza-
zione della coibentazione esterna dell’intero
edificio, il cosiddetto cappotto termico, median-
te la predisposizione di un pannello isolante
composito in fibra di vetro e legno mineralizza-
to dello spessore di 5 centimetri. In fase preli-
in cantiere
| 59
Riguardo la riqualificazione energetica l’architetto
risponde
1) La scelta dei materiali è stata condizionata dalla reperi-
bilità dei materiali locali?
Solo in parte, considerata la complessità delle diverse e molteplici
componenti che attengono a un intervento edilizio.
2) Sono stati adottati degli accorgimenti per l'involucro
edilizio in termini di sezioni muri, tetto e solai?
Sì, solo per ciò che concerne il solaio contro-terra perché era l'uni-
co componente che poteva essere ripensato e potenziato; conside-
rato che negli anni '80 la muratura portante era già stata coiben-
tata esternamente sull'intero edificio, con un cappotto termico.
3) La climatizzazione e l'elettricità funzionano con
impianti tradizionali?
Sì, la climatizzazione invernale con il riscaldamento a pavimento
radiante e quella estiva con due condizionatori a split.
4) Sono stati integrati con impianti a energia rinnovabile?
No.
5) La riqualificazione dell'immobile è stata sottoposta, in
qualche modo, anche a un intervento di carattere energe-
tico?
Gli interventi volti al risparmio energetico sono stati ritenuti fon-
damentali e sono stati i seguenti:
• sostituzione del vecchio impianto con una caldaia a condensa-
zione;
• sostituzione dei serramenti esistenti con infissi in legno trattati
ecologicamente, vetrocamera con argon e legno certificato PFSC;
• implementazione dell’isolamento solaio contro-terra del piano
terra;
Soluzioni tecnologiche che hanno portato ai seguenti con-
sumi di energia:
• emissioni di CO2 = 27,0 kg/m2
anno
• indice energia primaria riscaldamento
EPi = 104,48 kWh/m2
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• indice energia primaria acqua calda sanitaria
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anno
• indice prestazione energetica globale (riscaldamento+acs) EPt
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anno
• rendimento medio stagionale impianto (hg) = 92,9 %
• indice involucro in raffrescamento EPe, in vol = 16,04 kWh/
m2
anno
IDeNtIKIt progetto
Aziende e tecnici intervenuti nel processo
progettuale e dei lavori:
progetto e D.l:
ArchitetturadelBenessere dell’Architetto
Edoardo Venturini;
strutture:
INGEO s.r.l. Società di Ingegneria;
sicurezza: Massimo Reatto Architetto;
progetto impianti e legge 10:
Per. I. Manuele Pettenon;
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M.B. di Momentè Beniamino;
impianto elettrico:
fm - effeemme di Fabrizio Martello;
impianto idraulico-gas-sanitari:
Gianni Manzato;
infissi: Cocco Gabriele Falegnameria;
pavimenti: Linea Ceramica.
60 |
minare l’Architetto, in accordo con la commit-
tenza, decise che per convenienza economica
e tecnologica, non fosse quindi il caso di preve-
dere un ulteriore isolamento a cappotto sopra il
già esistente strato di coibentazione termica.
Da una parte per non esasperare le condizioni
di traspirabilità delle pareti perimetrali esistenti,
con un’ulteriore coibentazione termica, consi-
derando il precedente isolante in fibra di vetro,
un materiale non propriamente ecologico.
Dall’altra parte, la committenza era orientata a
intervenire su altri componenti dell’edificio in
funzione del risparmio energetico, come poi fu
stabilito, quali il solaio contro terra del pavi-
mento dell’edificio, la sostituzione degli infissi,
della caldaia, del sistema di riscaldamento e di
climatizzazione.
Infatti, nonostante, per la scelta dei materiali,
fosse stato prediletto sin dall’inizio l’utilizzo di
materiali ecologici e tecnologie che utilizzasse-
ro energie rinnovabili, nel corso del progetto e
delle analisi effettuate dall’Architetto con la
committenza, e considerati i costi superiori di
alcune tecnologie e materiali prospettati, il
cliente ha poi optato per materiali più tradizio-
nali per i rivestimenti delle superfici, seppur,
comunque, di pregio estetico ed efficacia fun-
zionale.
| 61
L’architetto afferma
“Questo intervento, dal punto di vista professionale, si è rivelato un'esperienza molto gratificante, grazie al rapporto che
ho costruito con la committenza, e viceversa, poiché il cliente si è rapportato con me sempre in un’ottica propositiva,
apportando idee e non facendo mai mancare il proprio contributo sia nella fase progettuale, con schizzi e ipotesi proget-
tuali distributive dei locali interni, sia nella fase del cantiere. Tale sinergia tra me e la committenza ha creato un’atmo-
sfera di collaborazione del tutto particolare e molto fruttifera, poiché di soluzioni progettuali ne sono scaturite molte,
alcune anche molto importanti. Queste ultime hanno favorito la soluzione finale del distributivo interno ed esterno.
Il progetto architettonico ha richiesto molto impegno nella determinazione del layout distributivo interno-esterno, poiché
le soluzioni che solitamente il mio studio propone alla committenza, così come per tutti questi casi, non sono mai limi-
tate a un numero ristretto di esempi, ma come è d’uso fare da parte mia, le soluzioni proposte terminano solo quando i
clienti sono davvero appagati”. Sottolineare la soddisfazione del cliente è per l’Architetto Edoardo Venturini davvero
importante, e così ci spiega anche con quale procedimento possa accertarsi di ottenerla: “finché i clienti non sono stati
completamente soddisfatti del risultato e non siamo riusciti a esaudire il loro sogni, non riteniamo concluso il nostro com-
pito. Ciò accade perché io mi presto a numerose revisioni con il cliente, mostrando di volta in volta le soluzioni proget-
tuali distributive differenti che ne scaturiscono. Non solo, ma le mie idee progettuali le trasmetto anche aiutandomi con
le simulazioni in 3D, coadiuvandomi con un software che virtualmente mi permette di entrare all'interno del progetto e
di simulare per il cliente la soluzione architettonica e distributiva dello stesso. Tale servizio lo realizzo spesso, proiettan-
do sullo schermo disegni e immagini per la committenza, in modo da darle la possibilità di ‘percorrere’ gli spazi del pro-
getto, perché è come se viaggiasse virtualmente in ogni stanza, come se ci camminasse dentro, immersa negli ambienti,
seguendo un ipotetico cammino e abitando in ‘anteprima’ la sua futura abitazione. Ritengo che solo in questo modo si
possa far comprendere nella sua interezza e complessità ogni progetto al cliente, perché abbracci al meglio la soluzione
architettonica, la disposizione degli arredi e ‘senta l'energia’ del luogo in cui andrà a soggiornare”.
com’è
SCALA 1:100
62 |
Riguardo la distribuzione interna, sfruttando lo
schema strutturale originale, dopo diverse ipo-
tesi e schizzi, Edoardo Venturini ha optato per
una disposizione dei locali abbastanza conser-
vativa, senza troppo stravolgere l’esistente e
abbattendo solo una minima parte delle pareti
portanti a sud dell’edificio. Sul lato sud-ovest è
stata collocata la camera singola di15,00 m2,
capiente e molto accogliente. Appoggiata sul
lato nord-ovest dell’edificio, invece, è stata
posta la camera matrimoniale di 18,00 m2, la
quale è servita in tutta autonomia da un bagno
padronale di circa 8,00 m2; dotata di doppi
lavabi, bidet, wc, una vasca da bagno-idromas-
saggio e l’aerazione naturale diretta. Le due
camere sono divise da un corridoio e da un
ripostiglio, e la camera singola che affaccia sul
lato sud, guarda verso il giardino-patio. Qui,
una parte del vano della vecchia lavanderia è
Il piano terra, oggetto della
ristrutturazione, diventa un alloggio
indipendente che sfrutta lo schema
strutturale originale per la
distribuzione interna, abbastanza
conservativa, che dedica alla zona
giorno un unico grande spazio posto
sul versante orientale, aperto sul
patio-giardino sia dalla zona cucina
che dal soggiorno, vero e proprio
prolungamento esterno del living
domestico
| 63
stata riutilizzata per ricreare il nuovo bagno che
oltre a servire la camera è raggiungibile anche
dalla zona giorno, accessibile dal corridoio sul
quale affaccia l’antibagno.
64 |
Tutta la zona giorno, invece, accoglie in un
unico grande spazio: cucina, pranzo e soggior-
no. Il living si colloca su un asse parallelo alla
zona notte, sul versante orientale del piano
terra, affacciandosi su tre lati: nord, est e sud,
creando così un asse verticale in senso nord-
sud e favorendo di conseguenza, nelle ore più
soleggiate della giornata, una maggiore illumi-
nazione, facilitando anche la ventilazione natu-
rale dell’intero ambiente. L’ingresso originale è
stato chiuso per essere sostituito dai due nuovi
ingressi: il primo di servizio a cui si accede
dalla porta-finestra della cucina posta sul lato
est, e il secondo dalla porta-finestra a doppia
anta del soggiorno affacciata sul patio-giardino
del prospetto sud. Alla proprietà si accede dal
nuovo cancello pedonale che è ricavato in
coincidenza del cancello carrabile, lungo via
Passo San Boldo, sul fronte est della proprietà.
Uno spazio scoperto a uso esclusivo della pro-
prietà, ricoperto da un manto erboso, lambisce
il lato ovest e sui due lati sud-est si estende un
ampio giardino-patio, prolungamento esterno
del living domestico attrezzato con arredi da
outdoor. Gli spazi esterni del lato est e sud
sono stati pavimentati con un rivestimento in
doghe di legno di tipo deking termowood, un
legno termo trattato, sollevato di circa 15 cm
dalla quota esistente del terreno, il che consen-
te di rendere praticabile una parte consistente
del giardino, in continuità con il soggiorno-
pranzo.
| 65
Uno dei due nuovi
ingressi, quello di servizio,
è costituito dalla porta-
finestra della cucina posta
sul lato est, uno spazio
aperto sul living e sullo
spazio esterno, che la rende
un fulcro domestico
centrale
66 |
la tecNologIa e le fINIture
Un approfondimento a parte meritano i sistemi
tecnologici.
Infatti, venne deciso, dal progettista in accordo
con la committenza, di orientare gli interventi sul-
l’edificio con soluzioni volte ad abbattere il
dispendio energetico dell’involucro edilizio,
rispetto allo stato di fatto precedente la riqualifi-
cazione energetica, con soluzioni più sostanziali
a cui si è data particolare importanza, e quindi
con tecnologie mirate ad aumentare l’efficienta-
mento generale dello stabile, e che hanno pre-
visto le seguenti azioni:
| 67
n isolamento del solaio contro terra su cui pog-
gia il pavimento dell’edificio e di tutto l’appar-
tamento;
n sostituzione di tutti i serramenti, sia in legno che
in alluminio, presenti nell’edificio con infissi in
legno ecologici, trattati al naturale e certificati;
n sostituzione della vecchia caldaia esistente con
una caldaia a condensazione.
n sostituzione dell‘impianto esistente di riscalda-
mento a termosifoni con un impianto radiante a
pavimento con pannelli in materiale di sintesi.
n realizzazione dell‘impianto di condizionamento
con due unità split per il raffrescamento degli
ambienti, posizionati nel soggiorno e nella
camera matrimoniale.
Infine, riguardo le finiture, il rivestimento dei pavi-
menti e delle pareti dei bagni, meritano una men-
zione particolare, poiché sono stati realizzati in
lastre di kerlite porcellanato ceramico, di colore
Docks e latte, dello spessore totale di 3 mm e
dimensioni lastre di metri 1,00 x 1,00.
Detrazione Fiscali ENEA:
spesa totale (comprese spese professionali)
= €144.350,00 (escluso arredi/mobili)
detrazione 55-65% Riqualificazione energetica
= €50.700,00 ca.
detrazione 50% Ristrutturazione edilizia
= €23.150,00 ca.
68 |
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Riqualificazione energetica e ristrutturazione in bioedilizia casa MM

  • 1. RISTRUTTURO in città Il progetto di ristrutturazione di un’abitazione a Favaro Veneto, vicino a Mestre in provincia di Venezia, si colloca in un disegno urbano omogeneo, nel quale il quartiere che lo accoglie ha ben conservato la tessitura ortogonale alle arterie viabilistiche storiche. Il progetto dell’Architetto Edoardo Venturini, inerente il piano terra di uno stabile del 1963, porta a un intervento che non ha soltanto una resa estetica moderna e funzionale dal punto di vista degli spazi distributivi che riformula senza stravolgerne l’impianto originario, ma anche un esito importante riguardo la riqualificazione energetica dell’abitazione, che attraverso le detrazioni fiscali portano nel complesso a un recupero di circa il 50% delle spese totali sostenute dalla committenza FRA QUELTESSUTO URBANO Progetto di Edoardo Venturini Foto di Alessandra Bello Disegni di Elena Sivori http://ec2.it/architetturadelbenessere “un“piano terra” si fa dimora
  • 2. L'esterno dell'edificio a Favaro Veneto e in particolare il piano terra ristrutturato che coinvolge nella riqualificazione anche lo spazio outdoor | 55
  • 3. L ’edificio oggetto dell’intervento si trova a Favaro Veneto, vicino a Mestre, in provin- cia di Venezia; nel bel mezzo di un quar- tiere storico, densamente popolato e corposa- mente edificato. Il quartiere ha conservato molto bene la sua particolare tessitura ortogo- nale alle arterie viabilistiche storiche, riuscendo a mantenere anche un solido disegno urbano. L’area in cui insiste l’edificio non ha vincoli, né paesaggistici né ambientali, trovandosi in una zona omogenea residenziale identificata dallo strumento urbanistico del PRG come “Residenziale B3”. Il progetto ha riguardato la ristrutturazione e la riqualificazione energetica con la realizzazione di opere interne ed ester- ne del piano terra dell’edificio. L'estratto di mappa volto a individuare il fabbricato oggetto dell'intervento, collocato nel quartiere storico di Favaro Veneto com’era
  • 4. lo schizzo del progetto in fase di elaborazione | 57 com’era SCALA 1:100
  • 5. 58 | L’edificio oggetto del progetto è un fabbricato di due piani fuori terra che si configurava, allo stato dell’assegnazione dell’incarico, come un unico alloggio e il piano terra, quello oggetto dell’intervento di ristrutturazione edilizia, pre- sentava un insieme di vani e locali a supporto del livello superiore. Esso ospitava magazzini, una taverna, una lavanderia e un garage. La committenza si è rivolta all’Architetto Edoardo Venturini per trasformare al meglio il citato piano terra in un alloggio indipendente e auto- nomo dal piano primo, renderlo architettonica- mente confortevole, funzionalmente a basso consumo energetico, realizzarlo con materiali ecologici e infine, ma non per ultimo, avvalersi delle detrazioni fiscali che lo Stato concede sull’Irpef del 65% per la riqualificazione ener- getica e sull’Irpef del 50% per la ristrutturazio- ne edilizia. Il progetto, iniziato nel mese di novembre 2012, si è concluso con le successi- ve varianti in corso d’opera SCIA e CIA a set- tembre 2013, mentre i lavori si sono protratti sino la data del 29 gennaio 2014, giorno in cui è stata dichiarata la fine dei lavori. Il progetto L’edificio, realizzato nel 1963, aveva già subìto diversi e numerosi interventi edili precedenti e tra questi, negli anni ‘80, fu decisa la realizza- zione della coibentazione esterna dell’intero edificio, il cosiddetto cappotto termico, median- te la predisposizione di un pannello isolante composito in fibra di vetro e legno mineralizza- to dello spessore di 5 centimetri. In fase preli- in cantiere
  • 6. | 59 Riguardo la riqualificazione energetica l’architetto risponde 1) La scelta dei materiali è stata condizionata dalla reperi- bilità dei materiali locali? Solo in parte, considerata la complessità delle diverse e molteplici componenti che attengono a un intervento edilizio. 2) Sono stati adottati degli accorgimenti per l'involucro edilizio in termini di sezioni muri, tetto e solai? Sì, solo per ciò che concerne il solaio contro-terra perché era l'uni- co componente che poteva essere ripensato e potenziato; conside- rato che negli anni '80 la muratura portante era già stata coiben- tata esternamente sull'intero edificio, con un cappotto termico. 3) La climatizzazione e l'elettricità funzionano con impianti tradizionali? Sì, la climatizzazione invernale con il riscaldamento a pavimento radiante e quella estiva con due condizionatori a split. 4) Sono stati integrati con impianti a energia rinnovabile? No. 5) La riqualificazione dell'immobile è stata sottoposta, in qualche modo, anche a un intervento di carattere energe- tico? Gli interventi volti al risparmio energetico sono stati ritenuti fon- damentali e sono stati i seguenti: • sostituzione del vecchio impianto con una caldaia a condensa- zione; • sostituzione dei serramenti esistenti con infissi in legno trattati ecologicamente, vetrocamera con argon e legno certificato PFSC; • implementazione dell’isolamento solaio contro-terra del piano terra; Soluzioni tecnologiche che hanno portato ai seguenti con- sumi di energia: • emissioni di CO2 = 27,0 kg/m2 anno • indice energia primaria riscaldamento EPi = 104,48 kWh/m2 anno • indice energia primaria acqua calda sanitaria EPacs = 30,36 kWh/ m2 anno • indice prestazione energetica globale (riscaldamento+acs) EPt = 134,84 kWh/ m2 anno • rendimento medio stagionale impianto (hg) = 92,9 % • indice involucro in raffrescamento EPe, in vol = 16,04 kWh/ m2 anno IDeNtIKIt progetto Aziende e tecnici intervenuti nel processo progettuale e dei lavori: progetto e D.l: ArchitetturadelBenessere dell’Architetto Edoardo Venturini; strutture: INGEO s.r.l. Società di Ingegneria; sicurezza: Massimo Reatto Architetto; progetto impianti e legge 10: Per. I. Manuele Pettenon; impresa principale: M.B. di Momentè Beniamino; impianto elettrico: fm - effeemme di Fabrizio Martello; impianto idraulico-gas-sanitari: Gianni Manzato; infissi: Cocco Gabriele Falegnameria; pavimenti: Linea Ceramica.
  • 7. 60 | minare l’Architetto, in accordo con la commit- tenza, decise che per convenienza economica e tecnologica, non fosse quindi il caso di preve- dere un ulteriore isolamento a cappotto sopra il già esistente strato di coibentazione termica. Da una parte per non esasperare le condizioni di traspirabilità delle pareti perimetrali esistenti, con un’ulteriore coibentazione termica, consi- derando il precedente isolante in fibra di vetro, un materiale non propriamente ecologico. Dall’altra parte, la committenza era orientata a intervenire su altri componenti dell’edificio in funzione del risparmio energetico, come poi fu stabilito, quali il solaio contro terra del pavi- mento dell’edificio, la sostituzione degli infissi, della caldaia, del sistema di riscaldamento e di climatizzazione. Infatti, nonostante, per la scelta dei materiali, fosse stato prediletto sin dall’inizio l’utilizzo di materiali ecologici e tecnologie che utilizzasse- ro energie rinnovabili, nel corso del progetto e delle analisi effettuate dall’Architetto con la committenza, e considerati i costi superiori di alcune tecnologie e materiali prospettati, il cliente ha poi optato per materiali più tradizio- nali per i rivestimenti delle superfici, seppur, comunque, di pregio estetico ed efficacia fun- zionale.
  • 8. | 61 L’architetto afferma “Questo intervento, dal punto di vista professionale, si è rivelato un'esperienza molto gratificante, grazie al rapporto che ho costruito con la committenza, e viceversa, poiché il cliente si è rapportato con me sempre in un’ottica propositiva, apportando idee e non facendo mai mancare il proprio contributo sia nella fase progettuale, con schizzi e ipotesi proget- tuali distributive dei locali interni, sia nella fase del cantiere. Tale sinergia tra me e la committenza ha creato un’atmo- sfera di collaborazione del tutto particolare e molto fruttifera, poiché di soluzioni progettuali ne sono scaturite molte, alcune anche molto importanti. Queste ultime hanno favorito la soluzione finale del distributivo interno ed esterno. Il progetto architettonico ha richiesto molto impegno nella determinazione del layout distributivo interno-esterno, poiché le soluzioni che solitamente il mio studio propone alla committenza, così come per tutti questi casi, non sono mai limi- tate a un numero ristretto di esempi, ma come è d’uso fare da parte mia, le soluzioni proposte terminano solo quando i clienti sono davvero appagati”. Sottolineare la soddisfazione del cliente è per l’Architetto Edoardo Venturini davvero importante, e così ci spiega anche con quale procedimento possa accertarsi di ottenerla: “finché i clienti non sono stati completamente soddisfatti del risultato e non siamo riusciti a esaudire il loro sogni, non riteniamo concluso il nostro com- pito. Ciò accade perché io mi presto a numerose revisioni con il cliente, mostrando di volta in volta le soluzioni proget- tuali distributive differenti che ne scaturiscono. Non solo, ma le mie idee progettuali le trasmetto anche aiutandomi con le simulazioni in 3D, coadiuvandomi con un software che virtualmente mi permette di entrare all'interno del progetto e di simulare per il cliente la soluzione architettonica e distributiva dello stesso. Tale servizio lo realizzo spesso, proiettan- do sullo schermo disegni e immagini per la committenza, in modo da darle la possibilità di ‘percorrere’ gli spazi del pro- getto, perché è come se viaggiasse virtualmente in ogni stanza, come se ci camminasse dentro, immersa negli ambienti, seguendo un ipotetico cammino e abitando in ‘anteprima’ la sua futura abitazione. Ritengo che solo in questo modo si possa far comprendere nella sua interezza e complessità ogni progetto al cliente, perché abbracci al meglio la soluzione architettonica, la disposizione degli arredi e ‘senta l'energia’ del luogo in cui andrà a soggiornare”. com’è SCALA 1:100
  • 9. 62 | Riguardo la distribuzione interna, sfruttando lo schema strutturale originale, dopo diverse ipo- tesi e schizzi, Edoardo Venturini ha optato per una disposizione dei locali abbastanza conser- vativa, senza troppo stravolgere l’esistente e abbattendo solo una minima parte delle pareti portanti a sud dell’edificio. Sul lato sud-ovest è stata collocata la camera singola di15,00 m2, capiente e molto accogliente. Appoggiata sul lato nord-ovest dell’edificio, invece, è stata posta la camera matrimoniale di 18,00 m2, la quale è servita in tutta autonomia da un bagno padronale di circa 8,00 m2; dotata di doppi lavabi, bidet, wc, una vasca da bagno-idromas- saggio e l’aerazione naturale diretta. Le due camere sono divise da un corridoio e da un ripostiglio, e la camera singola che affaccia sul lato sud, guarda verso il giardino-patio. Qui, una parte del vano della vecchia lavanderia è Il piano terra, oggetto della ristrutturazione, diventa un alloggio indipendente che sfrutta lo schema strutturale originale per la distribuzione interna, abbastanza conservativa, che dedica alla zona giorno un unico grande spazio posto sul versante orientale, aperto sul patio-giardino sia dalla zona cucina che dal soggiorno, vero e proprio prolungamento esterno del living domestico
  • 10. | 63 stata riutilizzata per ricreare il nuovo bagno che oltre a servire la camera è raggiungibile anche dalla zona giorno, accessibile dal corridoio sul quale affaccia l’antibagno.
  • 11. 64 | Tutta la zona giorno, invece, accoglie in un unico grande spazio: cucina, pranzo e soggior- no. Il living si colloca su un asse parallelo alla zona notte, sul versante orientale del piano terra, affacciandosi su tre lati: nord, est e sud, creando così un asse verticale in senso nord- sud e favorendo di conseguenza, nelle ore più soleggiate della giornata, una maggiore illumi- nazione, facilitando anche la ventilazione natu- rale dell’intero ambiente. L’ingresso originale è stato chiuso per essere sostituito dai due nuovi ingressi: il primo di servizio a cui si accede dalla porta-finestra della cucina posta sul lato est, e il secondo dalla porta-finestra a doppia anta del soggiorno affacciata sul patio-giardino del prospetto sud. Alla proprietà si accede dal nuovo cancello pedonale che è ricavato in coincidenza del cancello carrabile, lungo via Passo San Boldo, sul fronte est della proprietà. Uno spazio scoperto a uso esclusivo della pro- prietà, ricoperto da un manto erboso, lambisce il lato ovest e sui due lati sud-est si estende un ampio giardino-patio, prolungamento esterno del living domestico attrezzato con arredi da outdoor. Gli spazi esterni del lato est e sud sono stati pavimentati con un rivestimento in doghe di legno di tipo deking termowood, un legno termo trattato, sollevato di circa 15 cm dalla quota esistente del terreno, il che consen- te di rendere praticabile una parte consistente del giardino, in continuità con il soggiorno- pranzo.
  • 12. | 65 Uno dei due nuovi ingressi, quello di servizio, è costituito dalla porta- finestra della cucina posta sul lato est, uno spazio aperto sul living e sullo spazio esterno, che la rende un fulcro domestico centrale
  • 13. 66 | la tecNologIa e le fINIture Un approfondimento a parte meritano i sistemi tecnologici. Infatti, venne deciso, dal progettista in accordo con la committenza, di orientare gli interventi sul- l’edificio con soluzioni volte ad abbattere il dispendio energetico dell’involucro edilizio, rispetto allo stato di fatto precedente la riqualifi- cazione energetica, con soluzioni più sostanziali a cui si è data particolare importanza, e quindi con tecnologie mirate ad aumentare l’efficienta- mento generale dello stabile, e che hanno pre- visto le seguenti azioni:
  • 14. | 67 n isolamento del solaio contro terra su cui pog- gia il pavimento dell’edificio e di tutto l’appar- tamento; n sostituzione di tutti i serramenti, sia in legno che in alluminio, presenti nell’edificio con infissi in legno ecologici, trattati al naturale e certificati; n sostituzione della vecchia caldaia esistente con una caldaia a condensazione. n sostituzione dell‘impianto esistente di riscalda- mento a termosifoni con un impianto radiante a pavimento con pannelli in materiale di sintesi. n realizzazione dell‘impianto di condizionamento con due unità split per il raffrescamento degli ambienti, posizionati nel soggiorno e nella camera matrimoniale. Infine, riguardo le finiture, il rivestimento dei pavi- menti e delle pareti dei bagni, meritano una men- zione particolare, poiché sono stati realizzati in lastre di kerlite porcellanato ceramico, di colore Docks e latte, dello spessore totale di 3 mm e dimensioni lastre di metri 1,00 x 1,00. Detrazione Fiscali ENEA: spesa totale (comprese spese professionali) = €144.350,00 (escluso arredi/mobili) detrazione 55-65% Riqualificazione energetica = €50.700,00 ca. detrazione 50% Ristrutturazione edilizia = €23.150,00 ca.
  • 15. 68 |